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Vincitori Premio Asimov Edizione X 2024 - 2025








Quanti? Tanti. Le potenze di dieci e la potenza delle domande


      Diolaiti Samuel Liceo Scientifico Fermi Polo Tecnico Brutium ( Cosenza, Calabria )

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Il titolo del testo “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande”, scritto da S. Lucente, ha subito attirato la mia attenzione: l’ho letto e ho pensato… è lui il libro per me, per il piccolo me che amava le domande. Se i bambini ossessionano i genitori con i perché, io i miei li ho perseguitati con i quanto: Quanto pesa? Quanto vive? Quanto.. quanto.. Poveri mamma e papà, spremuti e spesso messi in imbarazzo, perché non sempre gli adulti hanno le risposte, anche se nell’infanzia li pensiamo onniscienti e poi scopriamo l’IA! Tuttavia, se governiamo noi l’IA, comprendiamo che sapere con il cuore e scoprire con i limiti della mente, fa conoscere più a fondo. A tal proposito, mi ha colpito come l’autrice del libro faccia capire che ciò che è grandissimo ci proietta nell’infinito tanto quanto ciò che è piccolissimo, e che se da una parte, con delle misure che sembrano quasi esse stesse immisurabili, la realtà può essere in qualche modo incasellata, dal vuoto e dall’infinitesimo fino all’infinito continuo, dall’altra parte, chi non è scienziato, continua a percepirla “misteriosa”, nella misura in cui certi numeri ci fanno “naufragare”. Questo naufragio è però “dolce”, stimola curiosità e voglia di conoscere, ed è proprio questo l’intento della Lucente, docente universitaria di matematica, che ama definirsi “cOntastorie”. La scrittrice immagina che importanti scienziati ci guidino nel labirinto dei quanto con delle missive, una per ogni argomento, nelle quali ogni trattazione ha per titolo un’unità di misura in ordine crescente. La scelta di raccontare secondo un principio di grandezze, che tuttavia può essere infranto dal lettore assaporando le sezioni secondo il proprio interesse e non in sequenza, mi ha ricordato il mio gioco preferito da piccolo: sovrapporre dei cubi di dimensioni sempre più piccole sulle cui facce erano stampati numeri sempre più grandi. Avevo degli altri cubi con impresso l’alfabeto, ma li usavo poco, e quando mi chiedevano perché non ci giocassi, rispondevo che “i numeri servono per le cose del giorno”, come sapere l’ora, telefonare o contare i soldi, mentre “le lettere servono alle cose della notte”, associandole ai racconti che mi leggevano prima di dormire. A modo mio avevo separato il mondo scientifico da quello umanistico. Questo libro mette invece ben in evidenza come il mondo dei numeri e quello delle parole si abbraccino e che, apparentemente diversi, sono entrambi utili a definire e rendere “finito” ciò che ci circonda, e come per fare ciò si nutrano entrambi di infinito: infinite combinazioni di numeri, infinite combinazioni di parole. Questo testo, non è dunque solo per i matematici o per abili lettori, è per chiunque, in modo leggero, voglia immergersi in storie e vivere avventure letterarie attraverso i numeri. Il capitolo che ho preferito è UNO, forse perché a scuola ho da poco studiato Pitagora in filosofia e l’ho apprezzato come grande mente in grado di fondere arte della parola e matematica, o semplicemente per la barzelletta in apertura che fa capire bene la differenza tra incommensurabile e infinito, spesso usati come sinonimi. Dovremmo interrogarci di più sul significato profondo delle parole, consapevoli di non sapere davvero tutto, come diceva Socrate. Sapere non significa avere la risposta, ma essere coscienti di come ci si sia arrivati. Ecco che, come vuole la scrittrice, si rivela la potenza della domanda che ci mette davanti all’ignoto e ci spinge ad indagarne le meraviglie.

      Gaudio Aurora Liceo Classico Bernardino Telesio ( Cosenza, Calabria )

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DIALOGHI SENZA TEMPO
“QUANTI? TANTI! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” di Sandra Lucente, articolato in 36 capitoli indipendenti tra loro, è un vero e proprio viaggio attraverso i numeri, che comincia dall’insieme vuoto, per passare dalle potenze di 10 (da 10^-30 a 10^30) fino ad arrivare ai numeri più grandi individuati dall’uomo e terminare con l’infinito numerabile e l’infinito continuo, necessari per introdurre gli argomenti che verranno presi sotto esame dall’autrice.
Ad inaugurare ciascuno di questi capitoli ci sono due personaggi T&Q (acronimi di Tanti e Quanti), che riflettono e si pongono svariate domande riguardo ai fenomeni che ci circondano e a cui spesso l’uomo non fa caso, domande alle quali risponderà di volta in volta uno scienziato, protagonista di ciascun capitolo, fugando ogni loro dubbio grazie alle sue scoperte rivoluzionarie.
Ad aprire le danze è il matematico Bertrand Russell che affronta la tematica del vuoto dal punto di vista della fisica, in risposta agli interrogativi emersi dalla conversazione paradossale tra T&Q sul medesimo argomento. Il libro procede in modo spedito e ogni scienziato, matematico o filosofo, riflette e spiega concetti che ha elaborato durante la sua vita, dall’elettromagnetismo alla probabilità e dai logaritmi all’infinito. L’autrice non fa mancare riferimenti biografici della vita di ciascuno di loro, rendendo il libro ricco di curiosità interessanti che sicuramente non annoiano mai il lettore, e inserendo qua e là anche qualche battuta nelle corde del protagonista del capitolo, oltre a riferimenti attuali e non, di ogni genere, mettendo particolarmente in rilievo gli enormi progressi compiuti dall’uomo grazie alle nuove tecnologie che li hanno resi possibili.
Figure immancabili sono Isaac Newton, Niels Bohr, Albert Einstein, Maxwell, Pitagora, Fibonacci, Archimede, Alan Turing e Galileo Galilei; ma non possono mancare illustri figure femminili come Marie Curie e Rita-Levi Montalcini con le loro menti geniali. Questi sono solo alcuni dei numerosi personaggi che appaiono nel libro, personaggi che sono vissuti in un arco di tempo estremamente vasto, i quali hanno compiuto scoperte ugualmente straordinarie. Ognuno, oltre a presentare la sua storia, le sue scoperte e il suo pensiero, offre al lettore spunti di riflessione tutt’altro che futili, poiché molti dei temi trattati sono legati alle azioni che l’uomo compie nella sua quotidianità; prendiamo come esempio Blaise Pascal e la sua riflessione sulle probabilità, a cui attribuisce la definizione di “rapporto tra casi favorevoli e casi possibili” e a cui associa l’abitudine dell’uomo a giocare e a scommettere.
L’autrice riesce brillantemente nell’intento di adattare ogni capitolo al suo protagonista, mutando il suo stile in base alla personalità di ognuno, ricorrendo a citazioni, espressioni e riferimenti biografici, creando un ritratto geniale e coerente per ogni individuo.
Ciascuna tematica è trattata in modo tale da essere comprensibile anche a chi pur non avendo mai avuto un approccio vero e proprio con la fisica e la matematica, vuole comunque cimentarsi in questa lettura stimolante e curiosa per trovare delle risposte a quelle domande che l’uomo si pone durante tutta la sua vita. È proprio questa sfida che Sandra Lucente pone al lettore, gettarsi nello sconosciuto con un solo strumento: la curiosità. Perché dopotutto, citando Albert Einstein, “La cosa più incomprensibile del mondo è il fatto che sia comprensibile”.

      Perrone Giada Liceo Scientifico Scorza ( Cosenza, Calabria )

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“Quanti? Tanti!” di Sandra Lucente è un libro che mi ha incuriosita fin da subito. L’idea di esplorare il mondo delle grandezze estreme, dai numeri più piccoli a quelli più grandi, passando per il tempo, lo spazio e la materia, mi sembrava affascinante. E in effetti, il libro è un viaggio ricco di spunti interessanti, che tocca argomenti che, prima o poi, tutti ci siamo trovati a chiederci: quanti granelli di sabbia ci sono su una spiaggia? Quanto è piccolo un atomo? Come si misura il tempo con gli orologi atomici?
Lucente affronta queste domande con un tono leggero e divulgativo, mescolando scienza, filosofia e racconti storici. Una scelta che rende la lettura scorrevole e adatta a tutti, anche a chi non ha una formazione scientifica. Il modo in cui introduce figure storiche come Archimede ed Emmy Noether è originale e aiuta a contestualizzare concetti complessi. Tuttavia, più andavo avanti, più sentivo che mancava qualcosa.
Il problema principale, per me, è che molte spiegazioni restano un po’ in superficie. Il libro è bravissimo a far venire voglia di porsi domande, ma spesso lascia il lettore senza risposte davvero approfondite. Certo, è divulgazione e non un trattato scientifico, ma in alcuni punti avrei apprezzato una spiegazione più dettagliata. Ad esempio, quando si parla della meccanica quantistica e del teorema di Noether, si accenna al concetto senza approfondire davvero il suo impatto nella fisica moderna. Lo stesso vale per il funzionamento degli orologi atomici o per il modo in cui vengono elaborate le grandi quantità di dati nella statistica.
Un altro aspetto che mi ha lasciato un po’ perplessa è la struttura del libro. Si passa da un argomento all’altro in modo piuttosto rapido, spaziando dalle distanze cosmiche ai numeri primi, dai Big Data alla demografia. Da un lato, questa varietà rende il libro dinamico e mai noioso, dall’altro però manca un vero filo conduttore. Mi sarebbe piaciuto un percorso più lineare, che aiutasse a collegare meglio i diversi temi trattati.
Anche i dialoghi immaginari con gli scienziati del passato, sebbene molto carini, restano più un omaggio che un vero confronto tra il loro pensiero e le conoscenze attuali. Sarebbe stato interessante vedere come le loro intuizioni si sono evolute nel tempo, come si inseriscono nelle scoperte moderne.
Detto questo, “Quanti? Tanti!” è un libro che ha sicuramente il merito di stimolare la curiosità e di rendere la scienza accessibile. Lucente scrive con passione e trasmette il senso di meraviglia che nasce dal porsi domande sulle dimensioni estreme del nostro universo. Anche se avrei voluto qualche approfondimento in più, nel complesso la lettura mi è piaciuta: mi ha lasciato la voglia di saperne di più e, forse, è proprio questo il suo scopo.

      Verduci Federica Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci ( Reggio Di Calabria, Calabria )

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"Quanti? Tanti. Le potenze di dieci e la potenza delle domande" di Sandra Lucente è un saggio che intreccia divulgazione scientifica e narrazione giocosa. Il libro si sviluppa in 36 capitoli, ognuno strutturato intorno a un dialogo tra Tanti e Quanti, due personaggi curiosi, che si pongono domande scientifiche e stimolanti. Il cuore del testo è costituito dalle risposte che, sotto forma di lettere, arrivano da grandi pensatori e scienziati, non solo matematici ma anche filosofi, fisici e ingegneri, ognuno dei quali offre spunti e riflessioni sul mondo della scienza.

Il libro è un viaggio nel tempo che attraversa la storia delle idee, da Bertrand Russell a Albert Einstein, da Archimede a Alan Turing. Le risposte ai quesiti dei protagonisti non si limitano a spiegare concetti scientifici, ma raccontano anche le storie dei protagonisti e il loro contributo al progresso del pensiero umano. Sandra Lucente riesce a calarsi nei panni di ciascun pensatore, usando un linguaggio contemporaneo che rende accessibili anche i concetti più complessi.

L’approccio di Lucente non è solo didattico, ma stimola il lettore a coltivare una mente curiosa e aperta. Il testo invita a superare i propri limiti cognitivi, affrontando la matematica e la fisica non come materie distaccate e difficili, ma come strumenti per comprendere la realtà che ci circonda. La lettura richiede pazienza, come sottolinea l’autrice con le parole di Ramanujan, ma il risultato è una soddisfazione profonda: la curiosità è appagata, il lettore viene arricchito dalla scoperta e dalla meraviglia.

La struttura del libro si presenta come un percorso che parte dai concetti fondamentali, come l’insieme vuoto e l’infinitesimo, e prosegue con potenze di 10, numeri come il googol e il numero di Graham, fino a concetti più astratti come il numerabile e il continuo. Ogni capitolo, pur essendo indipendente, è collegato all’altro, offrendo al lettore una visione complessiva della scienza e dei suoi principi. Gli indici a fine libro, che riportano i numeri, i protagonisti e i titoli dei capitoli, aiutano a seguire il percorso e a orientarsi tra le informazioni.

La vera forza del libro è la sua capacità di mostrare la scienza come un sapere che non può essere confinato nelle singole discipline. Sandra Lucente ci invita a guardare oltre i confini della matematica e della fisica, abbracciando una visione multidisciplinare che coinvolge anche l'informatica, l’ingegneria, l’economia e l’archeologia. I concetti scientifici, come gli ordini di grandezza, non sono solo numeri, ma rappresentano modi diversi di percepire e interagire con la realtà.

L’autrice, con una narrazione vivace e ricca di umorismo, rende la scienza affascinante, anche quando si parla di argomenti complessi. Le vignette di Magnasciutti, che appaiono qua e là, alleggeriscono il tono e lasciano il lettore con un sorriso. La matematica e la fisica, pur nei loro aspetti più ardui, diventano comprensibili e attraenti, grazie a un approccio che stimola la curiosità senza mai risultare pesante o noioso.

Questo è un libro che consiglio vivamente a chi vuole approcciarsi alla scienza con una mente aperta. Non è una lettura leggera, ma un testo che, attraverso le sue storie, invita a scoprire e ad apprezzare la bellezza nascosta dietro i numeri e le leggi fisiche. Un viaggio nel sapere che arricchisce, stimola e, soprattutto, emoziona, portando il lettore a una comprensione più profonda del mondo che lo circonda.

      Esposito Davide Liceo Scientifico Statale Giuseppe Mercalli ( Napoli, Campania )

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Titolo: Genialità Lucente

Geniale! Un libro semplicemente geniale!
Geniale come la curiosità dei protagonisti, Tale e Quale, che si manifesta nelle domande che pongono, all’inizio di ogni capitolo, a sé stessi e ad uno scienziato, da cui ricevono una risposta in forma di lettera. L’autrice, con questa formula leggera prova a spiegare i numeri, in particolare quelli infintamente piccoli e quelli particolarmente grandi, partendo dal vuoto e giungendo all’infinito continuo.
Geniale e piacevole, sebbene il testo spieghi i numeri affrontando temi matematici e fisici particolarmente complessi e nonostante io non sia sicuro che l’autrice abbia raggiunto il reale obiettivo prefissatosi prima di scrivere. So per certo, però, che questo libro un obiettivo lo raggiunge: “stappa” le menti, le libera, fornisce una boccata di ossigeno soprattutto a noi giovani. Mostra una visione non banale. Fa comprendere quanto importante sia “aprire la mente”, attraverso la curiosità, intesa nella sua accezione più ampia ed elevata, quanto importante sia farsi e fare domande, perché come dice Russell “non esiste una verità assoluta” e non bisogna mai smettere di pensare. La genialità dell’autrice è nel dimostrare che con la curiosità si giunge al sapere e nell’evidenziare che, come sostiene il matematico Cantor, il porre domande sia addirittura più prezioso delle risposte che si ricevono.
La formula utilizzata è particolarmente avvincente, capace di far riflettere su concetti non sempre oggetto di attenzione. Cos’ è l’infinitesimo, cos’è quel famoso “pelo nell’uovo” che cerca il professore o “il filo” di sfortuna o, ancora “il briciolo” di concentrazione che impedisce di prendere il massimo voto al compito in classe? Possono essere misurati, visto che il pelo, la briciola o il soffio sono certamente diversi dallo zero? Particolare è anche il modo in cui viene affrontato il concetto di vuoto: i protagonisti accostano il vuoto dello stomaco digiuno, al vuoto dell’uovo di Pasqua senza sorpresa. Ancora, la pigrizia viene paragonata alle potenze, perché riescono a “sintetizzare i numeri evitando le inutili lungaggini del numero di riferimento”. Parimenti acuta è l’immaginaria sostituzione, operata dal premio Nobel della fisica Niels Bohr, di una biglia con una palla da calcio all’interno di uno stadio per rappresentare il rapporto tra nucleo e l’atomo.
Infine, tanti aneddoti, frasi umoristiche, simpatiche vignette evidenziano la vena ironica: Newton si lamenta per la grande quantità di mele avute in testa per illustrare la sua teoria sulla legge gravitazionale; Einstein immagina di fare la sua iconica linguaccia.
Mi è piaciuta l’idea che nulla sia impossibile e che ognuno può fare qualcosa per il mondo in cui viviamo, come si evince dal comportamento di Mary Somerville, astronoma e matematica inglese, che smise di mettere lo zucchero nel tè, sperando di ridurre lo schiavismo nelle piantagioni.
Infine, un’iniezione di fiducia mi arriva da Feynman: le persone “miracolose” non esistono, sono persone comuni come gli scienziati che arrivano al successo solo con lo studio e l’impegno.
Credo di aver fatto un po' di confusione, confusione dettata dall’entusiasmo che mi ha trasmesso il libro, per le tante cose che mi hanno favorevolmente colpito, tra cui il suggerimento finale di George Cantor, che certamente farò mio, “Usate le domande per costruire viaggi nell’immaginazione”.

      Malvone Maria Liceo Scientifico Nobel ( Torre Del Greco, Campania )

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“Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” è l’opera scritta da Sandra Lucente, che in 36 brevi capitoli esplora complessi concetti della matematica e della fisica cercando di stimolare la curiosità del lettore.
Il suo scopo, come quello di tanti altri appassionati, è quello di abolire ogni preconcetto che impedisce a grandi e piccini
di lasciarsi incantare dalla ricchezza delle suddette discipline.
Le vignette di Fabio Magnasciutti presenti nel libro, avvicinano certamente la scrittrice al suo scopo.
Un aspetto che rende interessante l’approccio della Lucente è presente all’inizio di ogni capitolo, introdotto dalle domande dei personaggi “T” e “Q” ( da lei definiti “nerd”), come per sottolineare un’importante realtà da comprendere: spesso in matematica i quesiti valgono ancora più delle risposte!
Ai due, verranno indirizzate le lettere di celebri filosofi-scienziati e matematici.
Il primo ad essere presentato nel libro è Bertrand Russel, fondatore della logica. Riallacciandosi alle sue riflessioni sull’esistenza del nulla, e quindi del vuoto:
se quest’ultimo può essere concepito, di fatto esiste.
Seguono Isaac Newton, Albert Einstein ed il suo premio Nobel per la fisica, Niels Bohr e la meccanica quantistica, Fibonacci, Galileo Galilei, Li Ye, Archimede…
Non mancano di certo omaggi alle donne: Rita Levi Montalcini che esplora la ricchezza della mente, Emmy Noether e il concetto di simmetria, Mary Somerville, Marie Curie e Sophie Germain ne sono degli esempi.
Un aggettivo che sicuramente si addice quest’opera è multidisciplinare. Qui
filosofia, matematica, astronomia e fisica viaggiano l’una di fianco all’altra.
Con un linguaggio attuale, coinvolgente e semplice, Sandra Lucente invita grandi e piccini ad avere una mentalità flessibile e priva di pregiudizi: i limiti da noi auto-imposti vanno “contro il fatto di essere parte della specie che concepisce l’infinito”.
Un libro la cui lettura è adatta ( e vivamente consigliata) ad un vasto pubblico, dagli insegnanti e divulgatori agli studenti, in particolar modo a chi la matematica la teme.

      Miragliuolo Leonardo Liceo Statale " Giorgio Buchner " Ischia ( Ischia, Campania )

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Il testo “Quanti? Tanti!” è un testo di divulgazione scientifica che abbraccia un’ampia gamma di scoperte che hanno contribuito in maniera determinante al progresso della scienza e della società nel suo complesso. L’obiettivo principale, a mio parere, è di incuriosire più che di spiegare in modo da permettere al lettore di allargare i propri orizzonti ed eventualmente approfondire con una ricerca personale. Del resto l’opera che spazia su tante tematiche, antiche e moderne, delle scienze matematiche e fisiche ma anche sociali, ha richiesto all’autrice una ricerca che andasse oltre le pur ampie conoscenze e competenze acquisite nella sua professione di docente universitaria e ricercatrice, se non altro per tessere in maniera più completa la tela dei rapporti di quantità che vanno da numeri estremamente piccoli a numeri estremamente grandi, ma tutti in qualche modo necessari per comprendere il complesso mondo della natura. Siamo fatti di cellule, molecole, particelle subatomiche, che dopo le prime congetture siamo riusciti a individuare e descrivere con leggi che vanno oltre il senso comune, e viviamo in un cosmo che da lontano ci svela le sue leggi e ancora una volta ci sorprende con la sua vitalità e i suoi fenomeni difficili da descrivere nei loro dettagli, che ci spingono a ulteriori ricerche e ci costringono talora a cambiamenti di paradigma.
L’adozione delle due voci narranti, T & Q, che dialogano all’inizio di ogni capitolo in maniera scherzosa ha lo scopo di introdurre gli argomenti in modo leggero, con domande e discorsi a volte senza un chiaro filo logico, almeno in apparenza. Originale ed efficace la scelta di far rispondere direttamente ai protagonisti delle tante scoperte, con le loro descrizioni che da una parte ci proiettano nel loro tempo con l’esposizione degli obiettivi, delle problematiche delle ricerche, dei loro antagonisti, dall’altra tengono conto degli sviluppi futuri perché sì, gli scienziati del passato si tengono aggiornati anche dall’Aldilà! Essi raccontano anche le loro emozioni ed aneddoti riguardanti la loro vita e il lettore li percepisce come autentiche guide in grado di farci luce con la lanterna della loro scienza ed incoraggiarci a seguire i nostri talenti.
Merita riguardo anche l’attenzione mostrata dall’autrice per l’evolversi della condizione femminile con la scelta di figure simbolo per il suo progresso: si è passati gradualmente da un passato dove alle donne non era concesso di intraprendere gli studi universitari a un presente in cui la parità tra i sessi, pur essendo sancita dalla legge, non trova sempre una piena realizzazione pratica.
In conclusione il libro mi ha interessato perché mi ha permesso di conoscere tematiche scientifiche e figure di scienziati che non avevo mai sentito e mi è piaciuto soprattutto per le esposizioni fatte direttamente dai protagonisti. La nota dolente è che solo sporadicamente ho potuto migliorare le mie competenze riguardo ai temi trattati; del resto era difficile fare di meglio.

      Cardamone Matilde Liceo Luigi Galvani ( Bologna, Emilia-romagna )

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Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande di Sandra Lucente, edizioni Dedalo 2023.
In questo saggio di divulgazione scientifica sui grandi temi della scienza, viene affrontato l'argomento degli ordini di grandezza, dell’infinitamente grande e dell’infinitamente piccolo, argomento, questo, che già scienziati e filosofi hanno affrontato fin dall’antichità e che in questi ultimi tempi tumultuosi è tornato di attualità, dati i grandi progressi recenti della scienza.
L’autrice ricorre al concetto delle potenze di dieci per illustrare come le grandezze possono variare su scale enormi o minuscole: il piccolo è sempre più piccolo e il grande sempre più grande.
Lo scopo di questo saggio, come afferma Ennio De Giorgi nella riflessione iniziale, è quello di invitare il lettore a porsi delle domande (“la potenza delle domande”) :“è sempre incerto il confine tra le cose conosciute o conoscibili e le cose sconosciute o inconoscibili”.
In questo saggio le domande vengono formulate da due personaggi immaginari e curiosi, T&Q (acronimo di “Tanti” “Quanti”), che si sfidano tra loro in cerca della verità; si tratta di domande che potremmo porci anche noi, stupiti come siamo dalla misura del macrocosmo e del microcosmo.
Al breve dialogo iniziale dei due personaggi, segue, in forma di lettera, la risposta esauriente di un famoso comprensibile e moderno.
Da notare anche come molti scienziati del passato, dopo avere presentato e commentato le loro scoperte, accennino in modo ironico e divertito a come esse si sono poi evolute nel tempo.
Il saggio presenta un lungo elenco di scienziati: partendo da Bertrand Arthur William Russell, matematico e fisico britannico, per poi arrivare a Georg Cantor, matematico tedesco.
Tra le scoperte più coinvolgenti troviamo quelle di Leonardo Pisano, Paul Erdos, e Dmitrij Ivanovic Mendeleev. Il primo, Pisano, cattura l’attenzione del lettore raccontando la sua invenzione: ha introdotto una serie numerica in cui ogni numero è la somma dei precedenti.
Il secondo, noto matematico ungherese, più che focalizzarsi sui suoi teoremi, riflette sulla potenza della mente, che elabora le idee, e sulla potenza della collaborazione che porta a formulare scoperte. Infine, non per importanza, Mendeleev, chimico russo famoso per aver creato la tavola periodica degli elementi.
La varietà delle lettere fa sì che la lettura sia piacevole e coinvolgente; inoltre il linguaggio, non troppo ricercato e scientifico, ma colloquiale e comprensibile, si rivolge non tanto ad un pubblico colto, ma ad un pubblico ampio, rendendo il sapere scientifico unico e corale.
Consiglierei di leggere “ Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” a coloro che, senza annoiarsi, vogliono approfondire temi scientifici, scoprire la loro origine e il processo che precede le scoperte!
Infine, aggiungerei: lasciate che la scienza vi impressioni!

      Marchi Tommaso Liceo Scientifico Albert Einstein ( Rimini, Emilia-romagna )

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RECENSIONE
La matematica è spesso percepita come una disciplina astratta, un linguaggio composto da numeri e formule comprensibile solo agli esperti. Tuttavia, ci sono libri che riescono a rendere questa materia affascinante, coinvolgente e persino poetica. Quanti? Molti! "Le potenze di dieci e la potenza delle domande", scritto da Sandra Lucente, è uno di questi. ll libro ci descrive in un cammino che parte dal estremamente piccolo e arriva fino all'infinita dell'universo, mantenendosempre la curiosita dello scrittore . Sandra Lucente, matematica e divulgatrice scrive un libro che non è solo un saggio matematico, ma un vero e proprio invito alla riflessione, descrivendoci due realtà che si intecciano come la filosofia e la matematica. Un punto chiave del libro é il suo approccio originale , adatto sia a chi ha una formazione scientifica, sia a chi è semplicemente curioso riguardo al mondo dei numeri e dell universo .
Uno degli aspetti più particolari del libro è la sua struttura. Non si tratta di un testo lunico ,ma di una serie di 36 capitoli indipendenti, ognuno dei quali può essere letto singolarmente. Questa composizione consente al lettore di spaziare fra gli argomenti e capitoli , rendendo la lettura più personale poiché sarà il lettore a decidere il percorso di lettura . In ogni capitolo, Sandra Lucente introduce un concetto matematico attraverso uno scambio di battute fatte da due personaggi immagari che si pongono domande che successivamente verranno risposte dall' autrice attraverso l utilizzo della figura di una persona di spicco nel ambito scientifico. Questa tecnica narrativa permette capire il pensiero di scienziati come Archimede, Galileo, Einstein e altri giganti della conoscenza. Il cuore del libro è l'esplorazione degli ordini di grandezza. La matematica diventa la chiave per comprendere il mondo .Dalla grandezza degli atomi e delle cellule, alla dimensione dei pianeti e delle galassie, Sandra Lucente riesce a spiegare questi concetti in maniera chiara e trasmettendo la passione a colui che legge . L'autrice non si limita a spiegare la matematica dietro le potenze di dieci, ma utilizza riferimenti alla vita quotidiana,esempi pratici e riferimenti culturali per rendere tutto comprensibile e chiaro . Ci troviamo così a confrontare un protone con di un battito d'ali di farfalla, o la distanza tra le stelle con quella tra granelli di sabbia su una spiaggia. Questa bravura nel collegare un concetto astratto con uno concreto è uno degli elementi che rendono il libro particolare .Il titolo stesso del libro ci indica due modi di comprendere il contenuto del libro
: da un lato, le potenze di dieci ci permettono di esplorare la realtà; dall’altro, la potenza delle domande è il vero punto chiave della conoscenza. Sandra Lucente sottolinea come la scienza sia un mondo di continua scoperta, alimentato dalla curiosità e dalla necessità di porsi delle domande sul mondo. Le domande sonoil vero motore della ricerca scientifica. In questo senso, il libro é un invito a pensare in grande e a non smettere mai di farsi domande . È un testo che ispira il lettore a guardare il mondo da un altro punto di vista . Uno dei punti di forza di Quanti? Tanti! è il suo linguaggio semplice. Sandra Lucente scrive con uno stile diretto , evitando parole tecniche inutili e rendendo i concetti matematici capibili anche a chi non ha una conoscenza scientifica così amplia. Nonostante ci parli argomenti complessi, l’autrice riesce a mantenere

      Rossi Pietro Liceo Scientifico Albert Einstein ( Rimini, Emilia-romagna )

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Può la matematica diventare comprensibile e affascinante per chiunque, persino per chi la teme? Assolutamente sì e ne è la prova "Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande", un saggio scientifico di Sandra Lucente che, come suggerisce il titolo, si propone di esplorare il mondo degli ordini di grandezza e dei numeri, un concetto fondamentale per intendere le dimensioni dell’universo, dalla scala subatomica alle vastità cosmiche, con un approccio accessibile a tutti.

L’autrice, docente di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza presso il Dipartimento Interateneo di Fisica dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, riesce a rendere la matematica non solo comprensibile, ma anche affascinante, grazie a uno stile narrativo che miscela rigore scientifico e fantasia.

La struttura del libro è originale e stimolante: ogni capitolo si apre con un dialogo tra due personaggi immaginari: Tanti e Quanti, simboli della curiosità e della meraviglia di fronte al mondo dei numeri. I due, osservando cose di tutti i giorni e apparentemente banali, si interrogano su come le potenze di dieci possano aiutarci a comprendere la realtà che ci circonda. Alle loro domande rispondono grandissimi scienziati del passato, come Archimede, Emmy Noether e Albert Einstein grazie a lettere immaginarie che, con chiarezza e semplicità fanno luce su concetti che potrebbero sembrare astratti o di difficile comprensione.

Il libro è un inno alla maieutica: è attraverso il dialogo che si sviluppa il pensiero scientifico e Lucente lo sottolinea con grande efficacia. Ogni domanda posta dai personaggi Tanti e Quanti è una chiave per entrare in un mondo che, seppur complesso, diventa comprensibile e affascinante. L'autrice ci invita a non avere paura di chiedere, di esplorare e di scoprire, proprio come fanno i grandi scienziati.

Le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, che accompagnano il testo, sono un altro elemento che arricchisce l’esperienza della lettura. Con il loro stile ironico, le immagini non solo decorano, ma amplificano il messaggio del libro, aggiungendo un tocco di leggerezza e allegria a un argomento che potrebbe sembrare pesante o intimidatorio. Ogni disegno è pensato per aiutare il lettore a visualizzare concetti complessi, rendendo la matematica ancora più concreta e immediata.

Un altro punto di forza del saggio è la valorizzazione del ruolo delle donne nella scienza. La figura di Emmy Noether, ad esempio, è un omaggio al contributo fondamentale che molte scienziate hanno dato alla matematica e alla fisica, spesso ignorato, minimizzato o sminuito dagli uomini. Questo aspetto rende il libro ancora più rilevante, poiché non solo insegna, ma invita anche a riflettere sulla storia della scienza e sulla necessità di una maggiore inclusività.

Il testo ci fa capire che la matematica non è solo numeri e formule: è un linguaggio per comprendere l'universo e una chiave per aprire le porte della curiosità. "Quanti? Tanti!" non è solo un libro, ma un invito a guardare il mondo con occhi nuovi, scoprendo che dietro ogni grande domanda c'è una potenza che aspetta di essere esplorata.

      Di Bernardo Nicol I.s.i.s. Arturo Malignani ( Udine, Friuli-venezia-giulia )

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“QUANTI? TANTI! Le potenze di dieci e le potenze delle domande” è un libro di Sandra Lucente illustrato da Fabio Magnasciutti.

In questo libro avrete la possibilità di scoprire cosa si cela dietro le potenze di dieci e alle domande che ci poniamo di fronte a grandissime o piccolissime quantità. Ad accompagnarvi in questo viaggio tra i numeri ci sono delle lettere “scritte” da grandi scienziati, che partono dall’antica Grecia fino ai giorni nostri con voli pindarici. Il vostro cammino sarà arricchito da graziose e semplici immagini che vi strapperanno una risata e vi faranno riflettere.

Il libro, in generale, è scritto con un linguaggio non troppo complesso che lo rende perfetto per il biennio delle superiori. Attraverso l’aiuto di briosi dialoghi, che aprono ogni capitolo, si riesce a comprendere perfettamente la tematica che si andrà ad affrontare in quella specifica sezione, rendendo la lettura più agevole. Il tutto viene chiarito ulteriormente grazie ai titoli dei capitoli che indicano la potenza di dieci, lo scienziato e la tematica che l’autrice ha deciso di affrontare.

Sono rimasta piacevolmente colpita della scelta stilistica del libro: optare per dei capitoli brevi, autoconclusivi, come se fossero delle lettere personali, rendono la lettura di una divulgazione scientifica diversa dal comune. Infatti, si ha la possibilità di leggere questo elaborato come si preferisce: nella maniera tradizionale, partendo dalla fine o senza un preciso ordine dei capitoli. Allo stesso tempo questa particolare scelta stilistica non rischia di far apparire i capitoli scollegati tra di loro per via dei diversi temi che fungono da filo conduttore come il diritto allo studio, la parità di genere, la forza del pensiero...

Non aspettativi la classica divulgazione scientifica, ma un libro che va oltre ai numeri, ai teoremi matematici e alle scoperte scientifiche. Preparatevi a riflettere non solo sui grandi calcoli matematici ma anche su importanti tematiche che caratterizzano la nostra società contemporanea. Uno dei temi chiave di questo libro, a mio parere, è il diritto allo studio e l'importanza di quest’ultimo. Questa scelta, da parte dell’autrice, coglie appieno lo scopo di una divulgazione scientifica per ragazzi: oltre ad introdurli a nuove conoscenze, li incoraggia, li incuriosisce e li sostiene nell’intraprendere un percorso scientifico che a volte può sembrare ostico agli occhi dei giovani.

La buona chiarezza espositiva, l’intreccio tra la matematica, la vita privata degli scienziati e le sfide che hanno dovuto affrontare, rendono la lettura scorrevole, coinvolgente, leggera e allo stesso tempo ricca di profondità.

Consiglio questo libro a chiunque abbia voglia di arricchire la propria “libreria” di nuove conoscenze, consapevolezze e pensieri. Come disse Russell: “Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare”.

      Balestra Lia Liceo Scientifico Di Stato A. Calini ( Brescia, Lombardia )

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Cosa fa di un semplice studioso un grande scienziato? E cosa accomuna tutte le più grandi scoperte scientifiche della Storia? Un semplice concetto: la curiosità, ossia la voglia di conoscere sempre di più, il non accontentarsi di ciò che già si sa, il porsi nuove domande. “Le domande in matematica sono più importanti delle risposte" afferma Sandra Lucente nel suo libro Quanti?Tanti! - Le potenze di dieci e la potenza delle domande, nel quale mostra come il progresso scientifico sia stato possibile grazie a persone che non hanno mai smesso di interrogarsi sulla realtà.
“Tra gli assiomi ci stanno moltissimo spazio e tempo mentale, usate le domande per costruire viaggi nell’immaginazione, che è il regno dell'infinito" scrive Sandra Lucente con la voce di Georg Cantor. L’autrice immagina che 36 importanti studiosi, matematici, fisici, ingegneri, archeologi, filosofi e non solo, scrivano delle lettere in risposta alle curiose domande di due personaggi di invenzione, “Tanti” e “Quanti”, nelle quali raccontano la loro storia e i loro contributi scientifici. Le varie lettere vengono poi associate a una potenza di dieci, da 10^-30 fino a 10^100, legata agli studi dello scienziato, la quale diventa anche spunto di riflessione su temi come l’infinitamente piccolo o l’infinitamente grande.
L’uso delle potenze di dieci ci ricorda che la matematica è strumento essenziale per la scienza, come diceva Galileo Galilei ne Il saggiatore, “Il libro della natura è scritto in lingua matematica”: da un lato la realtà è zeppa di numeri, dall’altro, gli strumenti della matematica sono indispensabili per capire e descrivere i fenomeni della realtà.
Inoltre i vari scienziati, seppur appartenenti a secoli anche molti distanti dal nostro, sono estremamente attuali. L’autrice infatti, raccontando delle loro vicende, inserisce numerosi agganci a temi della nostra realtà: ad esempio Einstein promuove idee pacifiste e prega di utilizzare le scoperte della scienza per migliorare il mondo e non, come fecero i suoi colleghi del progetto Manhattan, per favorire guerra e distruzione; Somerville e Poincaré introducono invece tesi ambientaliste che sostengono alla luce dei loro studi; Pascal dimostra con vari calcoli probabilistici quanto sia inutile scommettere e quanto poco probabile sia vincere al gioco d'azzardo; Ipazia insegna l’importanza della libertà di pensiero e il rispetto delle idee altrui, ma anche quanto questi principi siano in pericolo a causa di guerra e conflitti tra popoli; Kieser, inventrice del precursore del Wi-fi, ammonisce in merito ai pericoli della rete, e scrive che “il rischio del pregiudizio, delle reclusioni e delle ostilità per il diverso si annida anche nel vostro tempo e sicuramente tra quei dati”.
Dunque, in mezzo a tutte queste lettere dal linguaggio familiare e anche un po’ ironico, si può individuare un denominatore comune: il desiderio incondizionato di conoscenza, l’importanza di porsi continuamente domande sulla realtà e la ricerca della verità, perché, proprio come suggerisce Lord Bertrand Russell al lettore, “Non esiste la verità assoluta. Non smettere di pensare”.

      D' Alba Francesca Liceo Volta ( Como, Lombardia )

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“L’essenza della matematica risiede nella sua libertà”
La libertà a cui Georg Cantor fa riferimento nella sua lettera, ultimo capitolo del saggio, è il nucleo centrale dell’opera di Sandra Lucente, insegnante di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza all’Università di Bari. "Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande" si presenta infatti come un viaggio unico e appassionante, che ci fa saltare dal concetto di vuoto a quello dell’infinito continuo, ed è in grado di coinvolgere tutti gli appassionati della matematica e, più in generale, tutti quelli che costudiscono dentro di loro la curiosità caratteristica di un bambino sognatore. Matematica, scienza, fisica e filosofia si vanno ad unire in un connubio perfetto che riporta in vita grandi studiosi del passato: da Aristotele ad Einstein, da Ipazia a Rita Levi Montalcini, da Galileo Galilei a Enrico Fermi. Seppur appartenenti a epoche diverse, essi sono accomunati dall’instancabile ricerca della verità, intesa come risposta a domande che da sempre l’essere umano si pone.
L’autrice si serve della “potenza delle domande” per indagare il mondo che ci circonda attraverso gli occhi di coloro che prima di noi si sono posti gli stessi interrogativi. L’approccio innovativo al mondo matematico-scientifico viene reso efficacie non solo dalla rievocazione di questi grandi personaggi, ma anche dalla divertente e quasi comica coppia di T&Q, i quali sono l’emblema di tutti noi. Per ogni ordine di grandezza si ha infatti un coinvolgente dialogo che introduce con leggerezza l’argomento trattato nel capitolo, in cui Tanti e Quanti si pongono quesiti stuzzicandosi giocosamente, il tutto accompagnato da ironiche e colorate illustrazioni di Fabio Magnasciutti.
Sandra Lucente dà quindi vita a un percorso nel mondo delle domande e ci apre gli occhi su quanto allo stesso momento siamo minuscoli e giganti rispetto a ciò che costituisce l’universo. Sono le domande che ci poniamo ogni giorno che alimentano la nostra curiosità e la nostra immaginazione, elementi indispensabili per approcciarsi al mondo degli ordini di grandezza e delle potenze di dieci. Sono le domande che ci permettono di prendere questo libro come punto di partenza di un viaggio destinato a continuare all’infinito. Sono le domande che ci permettono di essere liberi. Perché, come emerge dalle pagine del saggio, fino a che ci sono domande, ci saranno anche persone che si metteranno in gioco per trovarne le risposte, e da queste risposte inevitabilmente si genereranno altri stimolanti interrogativi.
Allora forse vale la pena fermarsi un attimo, osservare quello che fa parte della nostra quotidianità e riflettere, senza perdere la voglia di imparare cose nuove, così come ci insegnano T&Q e i grandi scienziati del passato.

      De Sciscio Valentina Liceo Classico, Linguistico E Scientifico Giulio Casiraghi ( Cinisello Balsamo, Lombardia )

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Tanti & Quanti: i due immaginari protagonisti che, attraverso le loro curiose domande, ci portano alla scoperta della storia degli ordini di grandezza. Fino a dove può spingersi la nostra mente?
Nel suo saggio divulgativo di tipo espositivo, Sandra Lucente, insegnante di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza nell’Università di Bari, ci porta in un viaggio dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal vuoto all’infinito continuo. Ad accompagnarci in questa avventura, ci sono nientemeno che i grandi della scienza: Isaac Newton, Galileo Galieli e molti altri. La sensazione del lettore è che stiano parlando proprio a lui, tramite uno scambio epistolare estemporaneo. Quanti sono i temi trattati in questo libro? Tantissimi. L’obiettivo è stimolare la curiosità di chi legge, il quale, grazie all’accurata “Bibliografia in chiave dialogica”, avrà la possibilità di approfondire ciò che più lo interessa. Non sono da dimenticare le belle vignette di Fabio Magnasciutti che, accompagnando i dialoghi introduttivi, rendono la lettura adatta anche ai più piccoli.
Uno, Dieci, Cento, Mille, ma anche Decimo, Centesimo e Millesimo, sono numeri che utilizziamo tutti i giorni. Ma sapreste dare un nome a 10^(-30)? Un quintilionesimo, un quecto, l’ultima delle grandezze, che ha un nome solo dal 2022, lo stesso anno in cui è stato definito quetta l’ordine 10^30, il quintilione. Analizziamo questi altri numeri insieme: 86000000000 e 7000000. Li hai letti? Scommetto che alla vista di tutti questi zeri le tue labbra o il tuo pensiero hanno automaticamente accelerato. Ma non hanno lo stesso valore! C’è una bella differenza tra 86 miliardi e 70 milioni, tra 86x10^9 e 70x10^6, di circa tre ordini di grandezza. Il primo numero corrisponde alla stima della quantità di neuroni, ovvero delle cellule del cervello umano, mentre il secondo è il guadagno medio annuo di un calciatore famoso: “se assegnassimo a ciascun neurone 1 euro, 86 miliardi di neuroni sarebbero i guadagni di 1230 anni di compenso per calciatori famosi”.
Rimanendo nel mondo dei numeri grandi, questo libro ci porta a scoprie il Googol, 10^100, da cui il nome della nota azienda “Google”, il numero di Shannon, 10^123, il numero di possibili partite a scacchi, ma anche il megistone o il numero di Graham. “Ma chi usa questi numeri? Chi percorre questo dedalo di potenze di potenza?” La risposta è apparentemente semplice: il pensiero.
In particolare, in matematica, si parla di “pensiero logico”. Ed è proprio il fondatore della logica moderna Bertrand Russell, narratore nel testo dell’affascinante concetto dell’insieme vuoto, a spronare le nuove generazioni con le sue parole: “Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare.”

      Farina Sara Lucia Istituto Europa Unita ( Lissone, Lombardia )

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Sandra Lucente, Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande, edizioni Dedalo, Bari 2023, pp. 240, €16,15.
Se sei un appassionato della matematica e ti incuriosiscono le materie scientifiche, questo è il libro perfetto per te. Infatti, spiega i concetti in maniera leggera e appassionante, adatti anche ad un pubblico più giovane e “principiante” nel mondo scientifico.
Il libro tratta due concetti della matematica fondamentali: come i numeri possono crescere rapidamente e come si possano applicare nella quotidianità. Questo libro diventa molto utile poiché aiuta a comprendere la grandezza e la piccolezza di ciò che ci sta intorno, la magnificenza delle dimensioni subatomiche utilizzate tutt’oggi da fisici, chimici e altri operatori nell’ambito scientifico. Utilizzando un linguaggio semplice e metafore coinvolgenti, il testo aiuta i lettori a ragionare e riflettere sulle quantità, sulle grandezze e su come il nostro pensiero possa variare da riflessioni microscopiche a quelle cosmiche.
Nello scorrere dei trentasei capitoli l’autrice vuole porre la nostra attenzione sulla potenza e sull’importanza delle domande; infatti, per poter accrescere la nostra conoscenza è necessario avere una curiosità attiva su tutto ciò che ci circonda.
Il lettore, durante questo percorso, è invitato a essere paziente, perché, come l’autrice cita, la matematica si conquista con carta, penna e impegno; i due protagonisti del libro, T&Q, con le loro curiosità, espongono il lettore a numerose e, talvolta, complesse informazioni. Se riuscirà a giungere al termine del libro, il lettore verrà ripagato dalle fatiche con soddisfazione.
L’autrice, perciò, ci incoraggia a intraprendere una riflessione sul valore del pensiero scientifico, critico e sull’importanza della scienza. Proprio perché è un testo adatto a tutti è utilizzato prevalentemente un linguaggio semplice, illustrativo e facile da comprendere; sono inoltre riportati esempi pratici per spiegare al meglio come funziona il sistema delle potenze di dieci e il mondo delle scienze. Le illustrazioni giocose e con colori accesi rendono la lettura non solo educativa, ma anche piacevole e molto scorrevole. Si esplora, ad esempio, la vastità dell'universo, passando dalle dimensioni infinitesimali delle particelle subatomiche a quelle enormi delle galassie e viene sottolineato quanto le potenze di dieci siano utili per descrivere fenomeni di scala così diverse.
In sintesi Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande, racchiude l’insegnamento didattico e morale sull’interesse che una persona può sviluppare riguardo le materie scientifiche.
È un libro che personalmente consiglio per il suo linguaggio semplice ma diretto, capace di coinvolgere fino alla fine.
L'uso delle potenze di dieci come metafora per la conoscenza e la scoperta secondo me è un approccio affascinante e stimolante, poiché aiuta a riflettere sull’importanza della curiosità e sulla voglia di porsi delle domande in ambito scientifico ma non solo. Tuttavia, il rischio potrebbe essere che, essendo un libro prevalentemente scientifico che inevitabilmente ricorre anche a termini non noti a tutti, alcuni lettori possano fermarsi all’apparenza e, quindi, non procedere nella lettura.
Concludendo, secondo me vale davvero la pena leggere questo libro, poiché può far scoprire cose nuove e magari anche di interesse personale

      Papini Axel Liceo Volta ( Como, Lombardia )

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La potenza …. della curiosità!
Il sottotitolo ne svela già la sostanza: il libro tratta delle potenze di 10, da 10-30 a 1030, senza tralasciare il vuoto, gli infinitesimi, il numero di Shannon, il megistone, il numero di Graham, l’infinito numerabile e continuo. Insomma spazia tra l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. La notazione scientifica dei numeri e gli ordini di grandezza sono i primi argomenti di fisica al liceo e da qui la mia scelta.
Ma perché parlare di numeri? Nel libro, Sanda Lucente, divulgatrice scientifica, docente di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza presso l’Università di Bari, sostiene che i numeri siano la chiave per capire la realtà, uno strumento per riflettere su passato, presente e futuro. E per facilitarne l’uso, ecco che affianca al lettore due personaggi inventati, curiosi, Tanti (T) e Quanti (Q), che, all’inizio di ciascun capitolo, dialogano, si pongono domande e cercano di rispondere. I 36 brevi capitoli hanno tutti la stessa struttura e trattano ognuno un ordine di grandezza diverso. Questi due aspetti alleggeriscono la lettura: non è necessario andare in ordine ma si può scegliere la grandezza che si vuole. Ti senti coinvolto, perché i grandi della scienza (Russel, Einstein, Newton, Fibonacci per citarne solo alcuni) inviano lettere a T&Q, narrando aneddoti della propria vita, episodi della storia, e cercano di rispondere alle domande. Ogni lettera è diversa nel contenuto e nello stile: alcune più difficili (almeno per me) perché ricche di concetti matematici-scientifici, altre più semplici e dirette. Il linguaggio è studiato: c’è un mix di verità, finzione, invenzione, rigore e leggerezza. La scelta dei personaggi e delle parole non è casuale, ma finalizzata a stimolare e mantenere la curiosità del lettore. E Sandra Lucente ci riesce benissimo, perché, finito un capitolo, viene voglia di leggerne un altro, per incontrare un nuovo personaggio e capire il suo impatto sul mondo. Efficaci anche le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, vignettista, presenti in quasi tutti i capitoli. Complimenti all’autrice per aver usato storie e aneddoti per spiegare contenuti complicati (vedi il capitolo dei logaritmi con John Napier), e per averci dato degli occhi nuovi per guardare la matematica e il mondo.
Nel quotidiano abbiamo a che fare con i numeri: se non li capiamo correttamente, potremmo distorcere gli eventi e la realtà. Fermi, che ci coinvolge nelle stime, afferma che “misurare il mondo significa comprenderlo”. Ecco che questo libro ci stimola ad intendere gli ordini di grandezza per “essere cittadini del mondo moderno”. Sofia Kovalevskaja, matematica, fisica, attivista russa nel secondo Ottocento ci fa riflettere sulle percentuali (10-2): prima donna ad insegnare all’università, senza compenso, perché allora una donna non poteva istruire, nonostante laurea e dottorato. Oggi, lo 0% delle donne afghane studia all’università: la discriminazione di genere è ancora un tema attuale. Ipazia, nel IV secolo d.C., non riusciva a capire “perché una cultura dovrebbe dominare le altre”; e come darle torto! Il capitolo più divertente? Quello sulle probabilità di Blaise Pascal (un pico: la probabilità di vincere al SuperEnalotto).
Curiosi? Immergetevi, come me, in questa piacevole lettura e “coltivate l’officina del pensiero” (Sinisgalli, pag.74)!

      Altobello Lucia Istituto Di Istruzione Superiore Leonardo Da Vinci ( Civitanova Marche, Marche )

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“Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” è un saggio di divulgazione scientifica scritto da Sandra Lucente e pubblicato nel 2023, che si pone come obiettivo la spiegazione di tutti quei numeri, dagli infinitamente piccoli agli immensamente grandi, che sono stati scoperti dagli studiosi nell’arco di secoli. Infatti il volume è diviso in trentasei capitoli strutturati con un dialogo iniziale tra due personaggi immaginari rappresentati dalle lettere T&Q, acronimo di Tanti e Quanti, al quale segue una lettera firmata dai grandi scienziati che hanno segnato la storia dell’umanità. I dialoghi introduttivi di ogni capitolo pongono domande di volta in volta diverse e particolari, che impressionano la curiosità del lettore, che viene quindi incentivato a leggere la risposta ai quesiti data dalle lettere degli scienziati. Le epistole sono romanzate e immaginarie, poiché la maggior parte dei personaggi citati sono esistiti molto tempo fa, ma rimangono veritiere poiché riguardanti gli studi e le scoperte portate a termine dagli scienziati. Si può notare la grande cultura scientifica che l’autrice ha acquisito poiché nei ringraziamenti al termine del volume vengono citati tutti i libri e le opere dei personaggi da cui lei ha tratto ispirazione per rendere le lettere attendibili e obiettive. Sebbene lo studio e la ricerca nei secoli passati erano attività maschili e le donne venivano spesso messe da parte, in questo libro l’autrice dedica molti capitoli anche alla sfera femminile, citando importanti scienziate, fisiche e matematiche come Rita Levi-Montalcini, Ipazia e Mary Somerville. Le lettere non riguardano solo la vita dei personaggi in ambito scientifico, ma vengono narrati anche fatti che riguardano la vita privata, che interessa il lettore e lo avvicina agli uomini e alle donne descritti. Le biografie fanno comprendere alcuni lati della scienza che non si possono ipotizzare basandosi solo sull'esito degli studi. Un esempio è la triste storia dei coniugi Marie e Pierre Curie che furono divisi dalla morte di lui poco successiva al matrimonio, ma che continuarono a essere uniti nelle scoperte che Marie fece in seguito e che dedicò al marito defunto. Un ulteriore esempio è la lettera di Sofia Kovalevskaja in cui oltre alle scoperte da lei effettuate si descrive anche la società della Russia ottocentesca e la difficoltà della donna nell’avere la libertà di studiare e di insegnare. Parallelamente alle scoperte scientifiche compaiono considerazioni profonde sull’amore, la libertà, la religione e la giustizia, come accade per Pascal che indaga sulla probabilità del male e sull’esistenza di Dio, riflettendo: “Il male è facile, ce n’è un’infinità, il bene è pressoché unico”.
Tali argomenti guidano il lettore nella comprensione che la matematica non riguarda solo calcoli metodici ma può mostrare all’uomo la realtà in maniera complessa e profonda, proprio come scriveva Giovanni Nepero, citato nel volume, nel 1617: “Eseguire calcoli è operazione difficile e lenta e spesso la noia che ne deriva è la causa principale della disaffezione che la maggioranza della gente prova nei confronti della matematica”. Lo scopo del libro non è solo quello di accrescere la cultura del lettore in ambito scientifico, ma anche quello di dimostrare che la matematica e la scienza sono discipline molto ampie che ci possono aiutare a comprendere i fenomeni che ci circondano in maniera sia logica che filosofica.

      Giuliani Chiara Liceo Statale Enrico Medi ( Senigallia, Marche )

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Viviamo in un’epoca in cui tutto deve essere sotto il nostro controllo e in cui il principale obbiettivo di ciascuno di noi è quello di raggiungere un qualcosa di quantitativamente grande ma di cui nemmeno noi stessi abbiamo una visione lineare.
La tendenza umana infatti è quella di concentrare tutte le proprie energie nell’inseguimento disperato di un progetto o di un ideale, sminuendo così l’importanza di quei piccoli gesti che, come frammenti di luce, abitano e danno colore alla quotidianità.
E’ proprio questo il tema principale del saggio “Quanti?Tanti!” di Sandra Lucente.
In un mondo che scorre veloce, in cui freneticamente organizziamo la nostra giornata in modo da produrre il più possibile, questo libro è l’emblema di quel piccolo momento da ritagliarsi per porsi delle domande.
Infatti, nonostante spesso le opere di divulgazione scientifica possano essere schematiche e rigide, questa rappresenta tutto ciò che non ti aspetteresti.
Questo saggio infatti solleva non solo le grandi domande matematiche, fisiche o chimiche degli scienziati che hanno fatto la storia, ma parte proprio dalle riflessioni del singolo essere umano.
Il suo filo conduttore è lo stretto legame tra il mondo scientifico e quello filosofico che, sin dall’inizio dell’opera, si intersecano in maniera armoniosa coinvolgendo il lettore.
Nonostante siano temi all’apparenza distanti, in realtà questi due mondi hanno sempre cooperato e, come disse Italo Calvino parlando di Galileo Galilei, “l’ideale sguardo che guida il Galilei scienziato è nutrito di cultura letteraria”, ed è proprio questo che l’autrice invita a fare anche a noi lettori.
Ogni capitolo infatti è introdotto da una sorta di sfida fra T e Q i quali, partendo da situazioni comuni, finiscono per porsi grandi domande, le quali vengono risposte da importanti scienziati tra cui Pascal, Fibonacci, Mendeleev, Newton e tanti altri.
È proprio attraverso delle lettere indirizzate ai due personaggi misteriosi che, gradualmente, vengono svelate tutte le risposte non solo a loro ma anche al lettore.
Infatti ognuno dei trentasei protagonisti non tratta soltanto gli esiti delle proprie ricerche, ma anche di un frammento della propria vita e della propria storia.
Ed è qui che entra in gioco la filosofia e il lettore, guidato dai diversi interlocutori, si rende conto di quanto le cose più importanti non siano quelle misurabili, ma quei momenti capaci di farci vedere il mondo in maniera diversa.
Nonostante gli spunti di riflessione e i temi matematici, lo stile della scrittrice è scorrevole e rende agevole la lettura anche alle persone che vogliono affacciarsi per la prima volta a un saggio scientifico.
In conclusione consiglierei “Quantu?Tanti!” a tutti coloro che, indipendentemente dalla loro conoscenza fisica, chimica o matematica, abbiano il coraggio di essere curiosi e, in un mondo in cui ogni cosa è rintracciabile sul web, di porsi costantemente delle domande.

      Pezzolesi Davide Polo Scolastico 2 " Torelli " ( Fano, Marche )

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“Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” è un libro scritto da Sandra Lucente, professoressa di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza nell’università di Bari, pubblicato nel 2023 dalla casa editrice Edizioni Dedalo.

Il libro si articola in 36 capitoli che esplorano i diversi ordini di grandezza, dal piccolissimo al grandissimo. All’inizio di ciascuno di essi l’autrice immagina una conversazione tra due giovani curiosi chiamati Tanti & Quanti, che si pongono domande sulla realtà che li circonda. In loro aiuto accorrono alcuni tra i più noti scienziati della storia che, attraverso lettere inventate scritte in prima persona, permettono a T & Q di chiarire i propri dubbi, approfondendo la storia degli ordini di grandezza e l’importanza che questi rivestono nelle scienze e nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, come potremmo vivere nell’era dei computer senza sapere il significato di megabyte (MB) o gigabyte (GB)?

Nel libro si comincia dal vuoto fino ad arrivare all’infinito continuo, passando per l’infinitesimo, il millesimo, il triliardo, il googol… solo per citarne alcuni. Ragionare su numeri così piccoli e grandi porta certamente a un senso di spaesamento; tuttavia, grazie all'uso di capitoli brevi e concisi e di uno stile chiaro e scorrevole, in alcuni tratti giocoso e capace di strappare un sorriso, anche il pubblico meno esperto è messo nelle condizioni di penetrare nei numeri della matematica e delle scienze. Geniale è la scelta di affidare il compito di accompagnare il lettore in questa avventura nel mondo della ‘magnitudine’ ai grandi uomini e le grandi donne che hanno segnato la storia nelle proprie discipline, come Isaac Newton, Albert Einstein, Archimede, Marie e Pierre Curie, Ipazia, Rita Levi-Montalcini e tanti altri, che rendono la lettura più coinvolgente e viva.

Ridurlo a un semplice libro sui numeri sarebbe tuttavia un errore. Ogni lettera contiene infatti spunti di riflessione illuminanti su temi come la meccanica quantistica, la natura della luce, la radioattività, le distanze cosmiche, la storia della matematica, l’importanza del dibattito scientifico, l’impatto dei mass media, l’intelligenza artificiale, le discriminazioni di genere, il cambiamento climatico… Il libro non ha certamente l'intenzione di essere un trattato scientifico esaustivo, ma contiene comunque le informazioni indispensabili per soddisfare e stimolare la curiosità non solo di T & Q, ma anche dei lettori più esigenti. Un valore aggiunto sono certamente le vignette di Fabio Magnasciutti che accompagnano i vari capitoli e impreziosiscono la lettura con scene colorate e divertenti.

“Quanti? Tanti!” è un libro che consiglio a tutti coloro che hanno bisogno di un’esperienza nuova, diversa dal solito, che sono pronti a mettersi in gioco e, con un po’ di pazienza, navigare nell’affascinante mondo dei numeri. Se poi, almeno una volta nel corso della lettura, sarete stupiti da uno degli argomenti e vi troverete ad approfondirlo online o sui libri, allora avrete colto a pieno il messaggio di questo ‘epistolario’: l’importanza di porsi domande e di non dare nulla per scontato, per diventare cittadini più consapevoli; con le parole di Archimede: «Cercate sempre risposte eleganti a domande semplici e avrete il vostro Eureka!».

      Bertolino Mattia Iis Cigna Baruffi Garelli ( Mondovì, Piemonte )

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Introduzione
“Quanti? Tanti! Le potenze dieci e la potenza delle domande” è un libro di carattere scientifico scritto da Sandra Lucente, che è Professore di Analisi matematica e comunicazione della Scienza all’Università di Bari. Il libro si propone di esplorare il mondo e superare i limiti della nostra conoscenza delle diverse proporzioni esistenti nell’universo. Suoi temi principali sono i mondi macroscopici e microscopici che motiveranno il lettore ad una vera e propria esplorazione. Lucente utilizza linguaggi di facile comprensione e narrativa non convenzionale per rendere chiari e interessanti i temi più complessi della matematica e nella scienza.

Contenuto
Il libro è suddiviso in 36 capitoli, ciascuno dei quali segue un formato ricorrente che stimola la curiosità del lettore. Ogni capitolo inizia con un dialogo tra due personaggi immaginari, T&Q (abbreviazione di "Tanti e Quanti"), che si pongono domande su quantità enormi o infinitesimali. A queste domande risponde idealmente un grande scienziato del passato, come Archimede o Emmy Noether, che offre spiegazioni approfondite basate sulle proprie scoperte e teorie.

La narrazione è arricchita dalle illustrazioni di Fabio Magnasciutti, che aggiungono un tocco di ironia e leggerezza, rendendo i concetti ancora più chiari e accessibili. Gli argomenti trattati spaziano dalle dimensioni dell'universo alla struttura dei microprocessori, dalle distanze astronomiche al tempo misurato dagli orologi atomici, fino alla distribuzione dei numeri primi.

Commento
Sandra Lucente riesce a coniugare rigore scientifico e leggerezza divulgativa, creando un testo che incuriosisce e stimola il lettore a porsi nuove domande. Il ricorso al dialogo e alla personificazione dei grandi scienziati del passato offre un approccio narrativo originale, che rende il libro particolarmente coinvolgente. Inoltre, le vignette di Magnasciutti non sono un semplice accompagnamento visivo, ma un vero e proprio strumento didattico che facilita la comprensione e memorizzazione dei concetti trattati.

L'opera si distingue per la capacità di spiegare temi complessi in modo chiaro e affascinante, senza mai risultare pesante o eccessivamente tecnico. Questo la rende adatta non solo agli appassionati di scienza, ma anche a chi si avvicina per la prima volta a questi argomenti e vuole scoprirli in modo divertente e stimolante.

Conclusione
''Quanti? Tanti!'' è un'opera che cerca di riflettere sulle dimensioni che governano l'universo e l'eleganza meravigliosa della matematica nella sua descrizione. Con uno stile innovativo e accessibile, Sandra Lucente
riesce a rendere idee affascinanti che sono per lo più considerate difficili, facili da comprendere. L'uso della comunicazione scientifica, dell'umorismo e dell'arte rende la pubblicazione attraente per un pubblico molto ampio e curioso, dimostrando che la scienza non è solo comprensibile, ma può anche essere molto interessante.

      Cornelli Greta Iis " Ciampini-boccardo " ( Novi Ligure, Piemonte )

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Recensione di Quanti? Tanti! di Sandra Lucente edizioni Dedalo 240 pagine
"Vi auguro di riflettere su domande semplici, è il trucco per diventare scienziati"
Quanti? Tanti! è un vero e proprio compendio sulle unità di misura e sulla misura in sé stessa, un viaggio alla ricerca degli ordini di grandezza. Numeri così grandi e distanti da risultare quasi estranei, troppo vasti per essere vicini alla nostra vita quotidiana. E quantità così infinitesimali da apparire nulle, prive di significato, ma capaci di influenzare le nostre vite. Quante volte utilizziamo in modo improprio termini quali "miliardo" o "bilione"? Magari per riferirci a faccende quotidiane, e quante altre sentiamo parlare di misure lontanissime, come femtosecondi, senza comprendere realmente il loro significato?
Possiamo quantificare a partire dal vuoto fino ad arrivare all'infinito. Scienziati, matematici, chimici, fisici e grandi pensatori rispondono a domande poste da due ragazzi che potrebbero essere ciascuno di noi. Le loro lettere sono amichevoli e fluenti, ci permettono di comunicare realmente con loro, senza sentirci sopraffatti dall'entità delle misure considerate. Matematici come Pitagora, fisici come Newton e Poincaré, pionieri di alcune discipline quali Turing e Fermi. Con una scrittura scorrevole e semplice, ma ricca di spunti, moderna eppure adattata agli autori, siamo accompagnati in un viaggio epocale che non conosce confini. Attraversiamo il mondo per mezzo del ronto, esploriamo con mano le misure degli atomi ed addirittura inferiori, visionando i quark e gli affascinanti ma eternamente sfuggenti raggi gamma. Accompagniamo le onde elettromagnetiche in tutto il loro vasto spettro, e conosciamo un po' più da vicino alcune sue porzioni generalmente familiari,ma mai troppo approfondite, come per esempio i raggi X. Incontriamo il dilemma delle cifre decimali, dei pianoforti a New York.
E il cammino prosegue tra campi apparentemente sconnessi. Dalle partite a Go alle probabilità di vincere alla lotteria, sino al continuo presente nei nostri passi. Lo stile asciutto e privo di fronzoli riesce ad arrivare dritto al punto permettendo di conoscere scienziati anche poco famosi, precursori di discipline moderne. E si scopre una miriade di aneddoti e curiosità. Chi l'avrebbe mai detto che esistono più versioni di partite a scacchi possibili che tutti i granelli di sabbia dell'universo? Oppure che fu un bambino a dare il nome ad uno dei numeri più grandi conosciuti? Dal quintiliardesimo all'infinito, dal trilione al miliardesimo incontriamo tutto l'universo descritto da numeri.
Il libro è propedeutico ad istituti scientifici ed è un utile viaggio tra luoghi e nomi per aiutare i ragazzi a rendersi conto della vastità della ricerca scientifica. La carrellata di misure è architettata in modo intelligente e non dà modo di annoiarsi. La lettura è associabile a diverse discipline senza essere richiesta preparazione specifica. Il testo si dispiega in modo molto ben congegnato e studiato, è strutturato sapientemente e risulta perfettamente aderente al suo scopo senza divenire ridondante oppure eccessivamente complesso. Il libro è perfetto per acquisire un'idea più precisa del mondo che ci circonda e delle approssimazioni che facciamo continuamente senza rendercene conto. Apre gli occhi sull'immensità, ridimensiona ciò che è sopravvalutato, mostra l'infinita connessione del tutto, perché l'universo, come tutte le cose, alla fine è composto da atomi, e tutti noi ne siamo parte.

      Ferrarotti Tommaso Istituto Superiore Lagrangia ( Vercelli, Piemonte )

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Il libro di Sandra Lucente, pubblicato nel 2023 dalla casa editrice Dedalo nella sezione ScienzaFACILE, demistifica il concetto matematico della potenza di dieci, rendendolo accessibile anche ai giovani lettori.
Attraverso un approccio ludico, spiegazioni chiare e contestualizzate, l'autrice accosta i lettori ad un argomento apparentemente complicato, lasciando comprendere come i concetti matematici esposti trovino applicazione nella realtà. Le potenze di dieci, infatti, vengono presentate come strumenti fondamentali per comprendere la grandezza dei numeri e le loro applicazioni reali.
Costituito da 36 capitoli, all' inizio di ognuno due personaggi immaginari, T&Q (Tanti e Quanti), pongono domande curiose e interessanti cui segue la risposta di un personaggio famoso, accompagnata talora dalle belle illustrazioni di Magnasciutti.
Il libro inizia con l’insieme vuoto, procede con l’infinitesimo e con le potenze di 10, per concludersi con il googol, il numero di Shannon, il megistone, il numero di Graham, cioè il numero naturale più grande, il numerabile e il continuo. La loro organizzazione in sezioni permette di fare pause e riflessioni sulla lettura.
L’obiettivo principale è probabilmente la conquista di un sapere totalizzante in quanto la realtà è sempre più multidisciplinare. Per questo motivo, i mittenti delle lettere non sono solo matematici, ma hanno anche a che fare con l’informatica, l’ingegneria, l’economia, l’archeologia.
Il primo personaggio che il lettore incontra è il filosofo Bertrand Russell con le sue scelte di libertà, seguono poi Isaac Newton con la sua teoria sugli infinitesimi di N, Mary Somerville con l’amore per il pianeta attraverso le proporzione; Albert Einstein parla del Nobel per la fisica del 2023; Maxwell dell’elettromagnetismo, Pascal della probabilità, Marie e Pierre Curie della radioattività; Sofia Kovalevskaja offre le percentuali per capire la realtà, Pitagora e Fibonacci ci riportano alle fondamenta dell'incommensurabilità dello zero; Archimede parte da cose piccolissime per misurare l’universo, Ipazia mostra il potere dei libri, Rita Levi-Montalcini apre alla ricchezza della mente, mentre Leibniz cerca un linguaggio universale nelle sequenze di zeri e uno. Mendeleev gioca con le parole e crea la tavola periodica, Hedy Lamarr ricorda di non farsi ingannare dai pregiudizi, Neil Armstrong illustra la potenza del lavoro di squadra e al-Khwarizmi convince della necessità degli algoritmi per internet, Alan Turing ragiona sul problema della decisione e dell’Intelligenza Artificiale, Galileo Galilei si perde nell’infinito. E’ davvero un peccato non poterli citare tutti.
La scrittura è caratterizzata da un linguaggio semplice e diretto che evita tecnicismi eccessivi, ma che comprende anche metafore ed analogie, realizzando una scrittura accessibile a tutti.
Un aspetto fondamentale del libro è la sua interattività: Lucente include domande stimolanti, esercizi che invitano a sperimentare i concetti appresi.
Il lettore è invitato ad essere paziente perché, come dice Ramanujan, "la matematica si conquista con carta penna e impegno”.
Molti i punti di forza dell’opera, come la sua capacità di rendere la matematica un argomento affascinante e accessibile, ma l’applicazione delle potenze di dieci negli ambiti specifici della scienza e della tecnologia avrebbe potuto essere approfondita.
Un ottimo saggio che consiglio a tutti coloro che vogliono ricredersi sulla difficoltà di leggere argomenti scientifici ostici.

      Alanzi Miriana Iiss Canudo Marone Galilei ( Gioia Del Colle, Puglia Nord )

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La matematica? Incomprensibile. Troppe formule da ricordare, sequenze di numeri che si moltiplicano pagina dopo pagina e teoremi che sembrano scritti apposta per far aumentare il battito cardiaco prima di un compito o di un’interrogazione. E poi arriva Quanti? Tanti! di Sandra Lucente, un libro che vuole farci amare i numeri attraverso racconti, giochi e filosofia: coraggiosa impresa!

Non si tratta della solita matematica noiosa e fatta di centinaia di pagine complicate, qui si parte da bizzarre curiosità, quelle domande che ci facciamo distrattamente e che poi lasciamo nel dimenticatoio. A rispondere, però, non sono le solite spiegazioni scolastiche dei nostri professori, ma due insoliti personaggi: T&Q, cioè Tanti e Quanti, che ci guidano in un viaggio tra il mondo dei numeri e l’interpretazione della realtà.

Quello che rende questo libro speciale è la sua originalità, che mi ha subito colpito. Le risposte ai più assurdi quesiti sono date dalle voci di famosi personaggi come Rita Levi-Montalcini o Pitagora, che scrivono lettere immaginarie direttamente a noi lettori, come se ci sussurrassero i segreti della matematica. Non in tutti i libri le risposte vengono date in questo modo, anzi, solitamente si trovano solo definizioni aride e incomprensibili. Inoltre, la scrittrice è riuscita a rendere la lettura molto scorrevole grazie a un linguaggio coinvolgente. Eppure prima di iniziare la lettura del libro, nella mia testa vagava una sola domanda: “Può mai un libro sulla matematica essere davvero leggero?” Ma l’unica risposta che sono riuscita a darmi è stata: “Forse per chi considera La Divina Commedia una lettura da ombrellone.”

Tuttavia, tra citazioni, aneddoti e immagini, le pagine volavano via una dopo l’altra. Il “viaggio” ha inizio con il concetto del vuoto e continua con numeri giganteschi, il tutto accompagnato da ironia e leggerezza. La lettura ha suscitato in me diverse domande, ed è per questo che credo che questo libro stimoli davvero il pensiero e la voglia di esplorare l’infinito mondo dei numeri.

L’autrice ha una passione contagiosa e rende il libro accessibile anche a chi, come me, ha sempre guardato la matematica con diffidenza. Che siate studenti, appassionati di scienza o semplicemente curiosi di scoprire il lato più affascinante (e a tratti strano) dei numeri, Quanti? Tanti! è una lettura da considerare. Vi farà sentire più intelligenti… o almeno vi farà fingere bene di esserlo. Da leggere? Sì, ma con una calcolatrice a portata di mano.

      Bruno Antonio Liceo Scientifico Statale " A. Scacchi " ( Bari, Puglia Nord )

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Il libro ‘’Quanti?Tanti! Le potenze di dieci e delle domande’’ è un libro di divulgazione scientifica, scritto da Sandra Lucente, docente di analisi matematica. Il libro è stato pubblicato nel 2023 mediante le edizioni Dedalo. Attraverso la lettura di questo libro è possibile comprendere il collegamento tra la storia della filosofia umana e la ricerca, cioè comprendere come la matematica ha influenzato il nostro modo di pensare di concepire l’Universo. La seguente opera ha un’impostazione differente rispetto ai comuni libri di divulgazione scientifica, in particolare è apprezzabile l’impostazione dialogica che permette di comprendere argomenti complessi in maniera puntuale e semplice senza mai ridurli in maniera spicciola. Inoltre è importante osservare la presenza di spiegazioni scientifiche attraverso esempi della quotidianità, avvicinando ancor di più il lettore al mondo della matematica. Molti considerano il mondo della matematica oscuro, indecifrabile, ma in realtà l’autrice ci spiega che la cultura è il regno di libertà. In nessun momento storico l’uomo ha smesso di interrogarsi e porsi domande ma dare risposte a pochi è una delle forme di schiavitù. Pertanto lo stile del testo è semplice e lineare per permettere l’accesso a più persone possibili e rendere alla matematica la sua vera caratteristica, l’universalità. I matematici parlano di numeri reali proprio perché la realtà matematica non è un’astrazione ma è intrinseca all’essere: ‘’Sapere Aude!’’.
L’impostazione dialogica non riguarda solo i due protagonisti dell’opera, cioè T e Q che rappresenterebbero due giovani molto curiosi, bensì anche coloro che hanno scoperto le varie questioni affrontate nel testo. Pertanto il lettore ha la possibilità di immedesimarsi con i vari personaggi e impostare un vero e proprio dialogo che varia a seconda del capitolo. Bisogna anche riconoscere una vera e propria curiosità dell’autrice verso la storia dei vari personaggi, raccontata anche proponendo estratti delle loro opere e illustrazioni (per esempio nel capitolo del padre della chimica Mendeleev). Dunque si evidenzia l’importanza di associare ad ogni scoperta un contesto storico, perché ognuno è figlio del suo tempo e così le varie invenzioni. Un’invenzione nasce anche dalle informazioni che si possiedono e pertanto ci invita ad approfondire sempre di più e a coltivare le nostre passioni anche tramite gli sbagli, perché dagli errori si può comprendere che un enigma non è stato ancora sciolto e noi possiamo metterci in gioco. Il messaggio dell’opera è proprio questo: mettersi in gioco; poiché non c’è cosa più bella al giorno d’oggi nel mettersi alla prova con questioni complesse senza l’aiuto dell’intelligenza artificiale che ci sta condizionando abbastanza. Come T e Q, dobbiamo imparare a sognare e a guardare oltre, essere come Galileo nel contesto attuale e divertirsi con la matematica perché la matematica non è un nemico ma è la chiave della libertà del pensiero.

      Gismondi Gabriella Liceo Scientifico " E.amaldi " Bitetto (ba) ( Bitetto, Puglia Nord )

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“Abbattere le barriere” è questo l'obiettivo all’ordine del giorno nel XX secolo.
Ma quante? Beh, tante! Le barriere non hanno etichette, celano ma non sono celate, limitano ma non hanno limiti, non hanno nomi innati ma solo acquisiti.
La matematica italiana, docente all’università degli studi Aldo Moro di Bari, ricercatrice e divulgatrice scientifica Sandra Lucente nel suo libro “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” ci accompagna in un viaggio affascinante che, tramite dialoghi e illustrazioni realizzate da Fabio Magnasciutti, rimanda ai nostri occhi il volto intrigante e ammaliante della matematica.

Il saggio di divulgazione scientifica apre ogni capitolo con un dialogo tra due personaggi immaginari chiamati T e Q (acronimi di Tanti e Quanti); subito si evince che i due nel corso del racconto si pongono domande a vicenda riguardanti le diverse scale numeriche, in particolare le scale della potenza di 10 considerando i numeri da quelli infinitesimali a quelli notevolmente grandi e attribuendo loro un nome, un prefisso e un simbolo matematico.
Domande a cui alla fine di ogni singolo capitolo uno scienziato, un fisico o un matematico del passato mediante una lettera immaginaria rispondono offrendo spiegazioni su concetti complessi ma adottando una modalità semplice e innovativa.
La lettura viene resa appassionante grazie alle illustrazioni presenti in ogni sezione.
A ben guardarle, tuttavia, non sono semplici illustrazioni bensì strumenti che invitano la mente umana a guardare oltre, ad avere un piede nel limite e uno nell’illimitato, a guardare quei numeri, quei punti interrogativi, quei personaggi, quegli oggetti che vediamo ogni giorno ma su cui non ci siamo mai soffermati e a volerne capirne il valore.
Perchè quello che ci insegna veramente questo libro, infatti, è guardare il mondo non staticamente, non di sfuggita, non attraverso la consuetudine di un metodo consolidato ma ponendosi delle domande, chiedendosi il perché delle cose, senza vergognarsene, ma con la curiosità di un bambino.
Solo questo approccio ci dirà che ci sono sempre delle risposte e non è detto che queste siano sempre le stesse o siano sempre scritte.
Le risposte vanno cercate e vanno cercate nel passato con Archimede, con Blaise Pascal, con Marie Curie, con Leonardo Fibonacci, vanno cercate nel presente con un occhio rivolto a loro e uno alla contemporaneità dinamica fino a spingerci nel futuro cominciando dal marchio che oggi ognuno di noi lascia con la consapevolezza del mondo che lo circonda.
I numeri presenti in questo libro sono come le barriere; per definizione, spesso non hanno etichette predefinite ma solo acquisite. Da chi? Da noi che li studiamo, che li vogliamo comprendere e ascoltare con tutta la loro storia; sì, perché hanno tanto da raccontare a tutti noi, piccoli o grandi che siamo.
L’attitudine che serve per poterlo leggere? Solo una: la curiosità per la scoperta del poliedrico 10 la cui natura è magistralmente contenuta e raccontata in questo insolito volume.

      Murro Giuseppe Liceo Scientifico " E.amaldi " Bitetto (ba) ( Bitetto, Puglia Nord )

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Il libro “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” di Sandra Lucente rappresenta un vero e proprio inno alla scienza e alla domanda. Diviso in 40 capitoli, inclusi introduzione e ringraziamenti, attraversa non solo le potenze di 10, con le quali si può spaziare da numeri GIGAnti come il numero googol, a numeri minuscoli come un Quecto, ma anche ciò che viene prima di qualsiasi numero rappresentabile, ponendosi non poche domande e ottenendo risposte assurde ma vere, giuste e dimostrate. Con l’aiuto di due simpatici personaggi, T e Q, ai quali è affidato il compito di porre quelle stesse (apparentemente) bizzarre domande che in passato si sono posti grandi scienziati, il lettore viene introdotto al mondo matematico, fisico e filosofico. Meritevole di nota il fatto che l’autrice lascia intendere come le suddette domande scaturiscano da esseri umani e non da macchine, a voler sottolineare l’insostituibilità e l’irriducibilità della mente dell’uomo.

Le illustrazioni, semplici e comiche, di Fabio Magnasciutti rendono ancor più accessibile e divertente la lettura.

Il libro presenta una circolarità tra capitoli, protagonisti e argomenti proprio perché nella scienza tutto ha una causa che produce un effetto: alcune cose non possono essere comprese se non si comprende ciò che viene prima, anche attraverso la storia stessa dei personaggi e dei loro esperimenti.

Particolarmente lodevole l’idea dell’autrice di inserire nella narrazione personaggi con disabilità fisiche, che hanno il compito di mostrare al lettore come tutto sia possibile. Insomma, un vero e proprio inno alla ricerca e alla domanda, un invito ad andare oltre le apparenti diversità, un libro che promuove l’inclusione. Allo stesso scopo rispondono le donne menzionate nel volume, le quali, nonostante i pregiudizi e le discriminazioni, hanno comunque ottenuto il loro posto nella scienza. Ne sono esempi Ipazia, la martire intellettuale, ed Emmy Noether, madre dell’algebra astratta, che ci parla della fantastica e unica natura della luce, facendoci anche comprendere come nella scienza sperimentale e teorica neanche un dettaglio debba essere trascurato.

La lettura del testo risulta molto scorrevole e i contenuti abbastanza accessibili, con l’eccezione di qualche parte un po’ più ostica per via di alcuni tecnicismi. Credo che il libro rappresenti un valido sostegno alla didattica, visto l’obiettivo dichiarato, e raggiunto, dall’autrice: spiegare argomenti complessi con termini ed esempi semplici e immediati, facendoci sentire un po’ tutti T e Q. Del resto, non sono il ricercare e il domandare la cifra distintiva dell’uomo?!


      Zitarosa Rosa Liceo Cagnazzi ( Altamura, Puglia Nord )

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Da sempre l'uomo si interroga sul fine della sua vita e su tutto ciò che lo circonda, cercando di darsi delle risposte. Per questo motivo, si è sempre interessato all’infinitamente grande e all’infinitamente piccolo, a partire dai tempi più remoti fino ai nostri giorni con la scienza moderna, che è sempre in evoluzione.
Per studiare la natura con maggiore precisione di quella dell’occhio umano, l’uomo ha costruito strumenti come microscopi, lenti di ingrandimento e cannocchiali che lo aiutassero nel suo scopo ma ha anche approfondito lo studio della matematica. I numeri, in particolare il dieci e le sue potenze, già utilizzati dagli antichi principalmente per fini commerciali, permettono di lavorare in modo semplice con quantità grandissime e piccolissime.
Sandra Lucente, nel suo libro “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande”, ripercorre le più importanti scoperte scientifiche avvenute nel corso della storia. Ogni capitolo si apre con un dialogo tra i due personaggi Quanti e Tanti, che, come due ragazzi alla scoperta del mondo, discutono circa i loro dubbi e le loro curiosità e rendono concetti astratti, concreti; al dialogo introduttivo seguono le divertenti illustrazioni di Fabio Magnasciutti e le lettere con cui l’autrice fa parlare i grandi scienziati del passato. In ogni lettera ci sono cenni autobiografici ma l’enfasi è data all’importanza delle scoperte. È un viaggio tra la piccolezza delle particelle subatomiche e la vastità dell’universo, ponendo particolare attenzione all’applicazione pratica dei vari ordini di grandezza nella biologia, nella tecnologia, nell’economia…
Particolarmente interessante è stato scoprire come il carattere microscopico delle particelle influisca sul comportamento macroscopico (così funzionano i vari dispositivi tecnologici) e come non assicuri la loro innocuità: è il caso dei virus o delle particelle rilasciate dal decadimento di alcuni atomi.
Mi ha molto affascinato la storia di Hedy Lamarr, star del cinema, donna bellissima e intelligentissima, a cui dobbiamo l’invenzione del sistema di trasmissioni radio. Negli anni quaranta del novecento insieme a George Antheil, amico e pianista, si dedicò alla composizione del Secret Communication System capace di intercettare via radio i siluri per evitare che venissero individuati. Solo cinquant’anni dopo le furono riconosciuti i meriti del suo lavoro, che è alla base del Wi-Fi. Ho trovato commuovente la costante voglia di ricerca da parte di una super donna, che non si è lasciata abbattere dal mancato riconoscimento e dalle critiche dei vari giornali ma ha lottato fino alla fine e all’età di ottant’anni, finalmente, ha ricevuto la meritata gloria.
“Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande” è un costante stimolo alla ricerca e a porsi domande, che sono più importanti delle risposte, perché generano l'indagine, infatti “se il risultato conferma le ipotesi, allora avete appena fatto una misura; se il risultato è contrario alle ipotesi, allora avete fatto una scoperta” (Enrico Fermi).
Il libro nella semplicità della sua sintassi e nella cura e ricerca lessicale mira alla duplice funzione di lasciare al lettore contenuti tecnici precisi e dettagliati, descrivendo i meccanismi che sono alla base della realtà che ci circonda con l’obiettivo di portare chi legge ad interrogarsi.
Lord Bertrand Russell diceva: “Non esiste la verità assoluta. Non smettete di pensare”.

      Colazzo Sara Karem Milena Liceo Scientifico " C. De Giorgi " ( Lecce, Puglia Sud )

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Oltre la matematica c'è un mondo, e il saggio "Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande" di Sandra Lucente, pubblicato da Edizioni Dedalo nel 2023, lo svela con freschezza e semplicità. Sin dal primo capitolo risulta evidente che si sta intraprendendo un viaggio attraverso la storia dimenticata dei numeri. Ogni tappa inizia con un dialogo, la cui struttura ricorda un copione teatrale: scelta stilistica innovativa per parlare di matematica, che cattura immediatamente l'attenzione del lettore, colto alla sprovvista.
Due personaggi immaginari, Quanti e Tanti, animati da insaziabile curiosità, si pongono «domande un po' nerd» che ricordano quelle dei bambini, semplici ma disarmanti: «Se i lillipuziani avessero usato il nostro metro, avrebbero avuto la parola chilo-metro?». Come suggerito dal titolo del libro, infatti, anche domande apparentemente elementari suscitano le più profonde riflessioni sulle meraviglie che caratterizzano il nostro universo, dal macroscopico al microscopico.
Questi interrogativi ricevono risposte immaginarie in forma epistolare da alcuni scienziati famosi che hanno lavorato con le potenze di dieci: dall'uomo della mela, Isaac Newton, che parla degli infinitesimali, a Pascal che spiega le probabilità e raccomanda di non giocare al superenalotto, a Sofia Kovalevskaya che racconta la sua lotta per "contare" nella società maschilista dell'800, diventando la prima donna a ottenere un dottorato in matematica. Decisamente una modalità di scrittura molto più dilettevole per ragazzi alle prime armi con una materia spesso ostica e più adatta ai trattati accademici. D'altronde, non ci si poteva aspettare altro da un'autrice quale Sandra Lucente che, in quanto docente di analisi matematica e di comunicazione della scienza, sa esattamente quali corde toccare per stimolare l'interesse e la passione dei suoi studenti.

Come se tutti questi accorgimenti non bastassero a rendere la lettura agevole e accattivante, le illustrazioni di Fabio Magnasciutti sono il tocco magico: ogni vignetta strappa una risata e spinge a sbirciare il capitolo successivo per scoprire quali meraviglie matematiche attendono il lettore.

Inaspettatamente, ciò che mi ha maggiormente bendisposto alla lettura era la possibilità di leggere in qualsiasi ordine. Ogni sezione concentra riflessioni su tematiche attuali come i danni della radioattività, discussi dagli scienziati-coniugi Curie, o i diritti delle donne, spesso considerate aliene nel mondo STEM. L'inaspettato è all'ordine del capitolo. Un'opera che lascia pienamente liberi di scegliere e rende protagonisti della narrazione, parte integrante della storia della scienza. Non esplora dettagli inediti rispetto a quelli studiati alle superiori, ma offre una riscoperta della bellezza intrinseca della matematica. Da studentessa che conosceva gran parte delle informazioni contenute tra le pagine, posso affermare che il tempo trascorso ad assaporarle è stato davvero ben speso.

Non mi sono sentita oppressa da complessi artifici matematici, ma completamente a mio agio. È stato un ritorno all'infanzia, a quando i numeri non erano un cumulo di simboli da decifrare ma un viaggio di scoperta. Sandra Lucente, con la semplicità delle sue parole, ha riacceso in me una curiosità che credevo perduta. Mi ha fatto innamorare nuovamente della matematica, la complessa e affascinante materia che regola il mondo con simboli unici e ricchi di storia.

      Di Lena Matteo Liceo " Ferraris " ( Taranto, Puglia Sud )

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A tutti sarà capitato di avere a che fare con quantità infime e con grandezze enormi, ma quanti si sono chiesti realmente: “Quanto è grande? Come si può immaginare una tale grandezza?”.
Un’efficace risposta a queste domande si trova nel libro “Quanti? Tanti!” di Sandra Lucente, un vero e proprio viaggio dal nulla al tutto, in cui l’autrice tratta argomenti non solo matematici, ma anche fisici, chimici e informatici. Nel testo la scrittrice raggruppa numerose lettere immaginarie di grandi uomini e donne della scienza per spiegare, con curiose e avvincenti analogie, la nascita e l’impiego degli ordini di grandezza dal vuoto al numero di Graham, dagli infinitesimi agli infiniti. Ogni lettera costituisce un capitolo in cui l’autore della lettera stessa con delle citazioni, oltre a orientare l’attenzione del lettore sull’argomento prettamente scientifico, spesso propone spunti di riflessione su tematiche sociali e morali di attualità. A primo impatto può sembrare di smarrirsi nell’immenso mondo tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, ma proseguendo con la lettura diviene facile comprendere la natura di ogni grandezza attraverso i dialoghi tra i simpatici personaggi T (Tanti) e Q (Quanti), le efficaci vignette di Fabio Magnasciutti e gli originali esempi esplicativi all’interno delle lettere. Il filo conduttore comune a tutte le storie è, quindi, la “magnitudine”, come la definisce l’autrice, che spazia tra argomenti di vario genere accompagnando il lettore in una realtà straordinariamente vicina al quotidiano molto più di quanto si possa immaginare. Leonardo Sinisgalli e Georg Cantor narrano del tempo: un infinito continuo rispetto al quale tutti e tutto sono solo un piccolo istante e nel quale ognuno cerca di lasciare il proprio segno. Marie Curie ed Emmy Noether delle particelle e delle onde: tanto piccole e invisibili quanto significativi i loro effetti. Archimede e Niels Bohr delle distanze: quelle siderali tra le stelle e i pianeti e quelle subatomiche tra elettroni e nuclei. Alan Turing delle macchine: il problema della decisione, i computer scacchisti e l’IA ChatGPT.
La suddivisione in brevi capitoli slegati tra di loro fa sì che questo libro sia adatto anche ai lettori più pigri poiché è possibile interrompere la lettura senza perdere il filo della narrazione o saltare da una lettera a un’altra a proprio piacimento. L’alternanza tra numerosi termini scientifici e un linguaggio quasi colloquiale rende il testo scorrevole e di facile intuizione. L’intero libro è scritto in chiave giocosa e didascalica, la sua comprensione non richiede particolari conoscenze scientifiche, anche se una base di cultura matematica e chimico-fisica permette un’acquisizione più profonda dei concetti. Per tali motivi, questo testo è appropriato per un pubblico curioso di tutte le età, ma, dato il tono e la semplice trattazione degli argomenti, lo consiglio in primis ad adolescenti in cerca di nuovi stimoli e conoscenze.
La lettura di “Quanti? Tanti!”, catturando l’attenzione pagina dopo pagina, matura nel lettore la consapevolezza che la mente, nella sua “piccolezza”, abbia un potere infinito e che l’unico limite - non limite sia l’immaginazione! Grazie a questo testo si possono sviluppare nuovi modi di ragionare, sperimentare la grandezza della scienza che governa la natura e l’universo e comprendere l’importanza di essere curiosi. Come dice l’autrice nell’introduzione: “Le domande in matematica sono più importanti delle risposte.”

      Petrachi Silvia Liceo Scientifico " G. Banzi Bazoli " ( Lecce, Puglia Sud )

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LE VOCI DELL'INFINITO DI SANDRA LUCENTE
Un coro. Un insieme di voci che parlano all'unisono. Una sinfonia proveniente dal passato che si sovrappone al presente, che cerca le persone giuste in cui far germogliare il seme della curiosità, la voglia di sapere, la necessità di andare oltre il superfluo.
Ogni singola nota della canzone, come ogni parola del libro "Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande" di Sandra Lucente, è scelta con minuziosa attenzione per far comprendere un primo strato della realtà in modo semplice ma, allo stesso tempo, per lasciare uno spicchio d'ignoto, che, come il pezzo mancante di un puzzle, siamo portati a scoprire.
Leggendo il libro ci avventuriamo in un mondo che potrebbe lasciarci meravigliati dalle infinite scoperte o terrorizzati dallo scoprire l'infinito, ma del resto l'importante è che lasci qualcosa, perché sarà proprio quello stupore a farci continuare a "coltivare l’officina del pensiero" come ci consiglia Leonardo Sinisgalli.
Una parte del coro è fatta di voci lievi, ma persistenti ed importanti perché rappresentano l’emblema dell’intero messaggio del libro. Sono le voci di T&Q che aprono ogni capitolo con un loro dialogo. Sono le voci di persone comuni, di ragazzi che vogliono andare oltre ciò che vedono. T&Q sono anche le nostre voci, quelle che appartengono ai destinatari del libro, a chi resterà curioso anche quando gli altri non lo saranno più, a chi pone attenzione ai più piccoli dettagli e non si spaventa dei più grandi ostacoli.
Nel libro dopo ogni dialogo, seguito talvolta da un’illustrazione di Fabio Magnasciutti che, con ironia, riprende i temi trattati da T&Q, Sandra Lucente, docente universitaria, ricercatrice e scrittrice, in veste di direttrice del ‘coro’ del libro, guida le voci più forti, di cui i nomi leggiamo in grassetto nei libri, per dare delle risposte ai quesiti più vari.
Si tratta di fisici, matematici, archeologi e filosofi sparsi nella storia che scrivono lettere su ciò che li ha appassionati di più e a cui hanno dedicato la vita, cercando, attraverso le metafore lampanti e i vocaboli semplici della scrittrice, di far comprendere anche le realtà più complesse.
Così come si comprende la meraviglia di Howard Carter nello scoprire la tomba di Tutankhamon, nel libro non viene tralasciato neanche il risentimento d'Ipazia perché fu "bruciata come tanti libri, come tanti liberi" per invidia "della sua libertà di pensiero" o l’impeto di Rita Levi-Montalcini nel sottolineare che la cultura deve essere libera da discriminazioni di genere.
Proprio nel non nascondere queste emozioni agli occhi dei lettori si concretizza la capacità dell’autrice di far comprendere che i numeri sono essenza del mondo che ci circonda.
Ogni capitolo del libro, da quello nominato 'vuoto', passando per quelli che seguono le potenze di dieci e arrivando al trentaseiesimo capitolo 'infinito continuo', è una lettera a sé stante in modo che il lettore possa scegliere di ascoltare la voce di Einstein o quella di Pitagora, seguendo la sinfonia che più si adatta alle sue inclinazioni.
"Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande" non è un libro fatto solo di costanti numeriche e formule, ma ha lo scopo di creare con il lettore un sottile filo rosso di curiosità, che, come la Stella Polare, lo guidi nel trovare l’intrinseco significato di ciò che lo circonda e che ancora non conosce del tutto e di ciò che vorrebbe lo circondasse e che ancora non vede per niente.

      Geraldo Gaia Liceo Classico E Scientifico Euclide ( Cagliari, Sardegna )

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L'analisi delle grandezze numeriche è uno studio che nasce dalla curiosità. Questa nostra grande emozione, che proviamo fin da quando siamo bambini, ha il potere di portarci ovunque noi vogliamo, se siamo armati di pazienza e concentrazione. Attraverso il bisogno di scoprire e conoscere, dal vuoto di Bertrand Russel agli infinitesimi di Isaac Newton e fino all'infinito continuo di Georg Cantor, viene paragonata l'immensità e l’illimitatezza numerica alla profondità che può raggiungere l’esplorazione tramite la mente umana e l'abilità di porsi domande. L'autrice Sara Lucente (professoressa di Analisi Matematica e Comunicazione della scienza all'università di Bari, nonché abile divulgatrice scientifica) fornisce delle raccomandazioni sulla lettura del percorso di analisi che ci propone, incoraggiando il lettore a non sorvolare i piccoli dettagli, numerici e psicologici, che ogni singolo capitolo ci offre. Nel corso della lettura appariranno numerose domande tra i nostri pensieri, e questi verranno scompigliati da una leggera confusione, ma non ne dobbiamo essere intimoriti, poiché lo stupore e il sorriso sono ingredienti senza i quali non si apprende, e ci permettono di rimuovere quei limiti secondo cui qualcosa è “troppo complicata” per essere esplorata. Ogni ordine di grandezza è presentato attraverso dei dialoghi tra due personaggi colmi di curiosità, T e Q (che corrispondono a Tanti e Quanti), che introducono ogni argomento paragonandolo a questioni quotidiane, legate a giochi e percezioni del mondo sensoriale. Alle brevi introduzioni di T e Q seguono le lettere che sono “state fatte scrivere” dall'autrice ai vari scienziati che presentano le loro scoperte, utilizzando un linguaggio ampiamente comprensibile. Il testo ha la capacità di suscitare emozioni positive nel corso della lettura, poiché immerge sentimenti e pensieri dell'animo umano nei dialoghi e negli esempi usati per raffigurare le nozioni complesse, e dunque rende più profonda la comprensione dei concetti matematico-geometrici di cui si tratta.
Suscitano una forte riflessione le analogie sociali poste rispetto ai concetti matematici, come il rapporto tra la simmetria matematica e la simmetria sociale tra donne e uomini nel Novecento, presentata, in particolare, nella lettera di Emmy Noether, in cui compare anche il concetto del "sapere unico", che possiamo notare essere condiviso dall'autrice, in quanto è introdotto tra le raccomandazioni iniziali per la lettura e successivamente riflesso nei capitoli. Le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, con la loro semplicità, i loro colori e la loro significativa ironia, accompagnano le lettere immaginarie donando loro armonia e condividendo con loro la coesione rispetto alle tante informazioni da analizzare durante la lettura, rendendo il percorso più fluido e piacevole. Una preziosa componente di tutto il viaggio è la relazione astratta che si crea tra il libro e il lettore, per il linguaggio che incoraggia quest'ultimo a seguire la propria curiosità e nutrirsi delle notevoli scoperte che ricaverà dalla miriade di ragionamenti su cui avrà modo di riflettere, ma soprattutto per il senso di familiarità con i protagonisti dei racconti, generato dalla condivisione delle esperienze e sensazioni personali da questi ultimi nelle proprie lettere, che avvicinano il lettore a un potente bisogno di ricerca, prendendolo per mano e accompagnandolo per le vivaci e variopinte tappe di questo speciale cammino.

      Mannai Lorenzo Istituto Di Istruzione Superiore ' G.brotzu' ( Quartu Sant' Elena, Sardegna )

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Il libro di Sandra Lucente, docente di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza all'Università di Bari, contiene 36 capitoli, tutti costruiti nello stesso modo: si comincia con un breve dialogo tra due personaggi immaginari, T&Q (Tanti&Quanti), che si pongono domande strane, curiose e a volte davvero buffe. Subito dopo arriva la risposta, firmata da un personaggio famoso, e in certi capitoli ci sono anche vignette simpatiche di Magnasciutti, che aiutano a sdrammatizzare i concetti più difficili. L’autrice fa un lavoro incredibile: si cala nei panni dei personaggi, spostandosi avanti e indietro nel tempo, ma usando un linguaggio semplice e chiaro, come se fosse uno di noi.
Si parte da uno dei concetti base della matematica, l’insieme vuoto, e si arriva ai numeri più grandi mai immaginati, come il googol o il numero di Graham. Nel mezzo si passa per gli infinitesimi, le potenze di 10 e i concetti di infinito. È come un viaggio nel tempo e nello spazio che mostra quanto l’essere umano, con la matematica e la scienza, sia riuscito ad allargare i confini della conoscenza. Non si parla solo di numeri, ma anche di come questi siano fondamentali per capire e descrivere il mondo che ci circonda. Infatti, non si tratta solo di matematica: nel libro si parla anche di fisica, informatica, economia, ingegneria e persino archeologia. Tutto è collegato e ci viene spiegato quanto sia importante sapere gli ordini di grandezza per comprendere la realtà.
Tra i protagonisti ci sono personaggi davvero incredibili, come Bertrand Russell, Newton, Einstein, Feynman, Emmy Noether e tanti altri. Ogni capitolo è dedicato a uno di loro e a un tema specifico. Per esempio, si parla di logaritmi con Nepero, di percentuali con Sofia Kovalevskaja, di frattali con Mandelbrot, e di algoritmi con al-Khwarizmi, l’uomo che praticamente ha dato il nome alla parola “algoritmo”. Non mancano i collegamenti con altre discipline: scopriamo come matematica e arte si influenzano a vicenda, oppure come le scienze abbiano avuto un impatto enorme sulla nostra vita quotidiana.
Oltre ai matematici, troviamo anche filosofi, archeologi, scienziati e persino astronauti. C’è Neil Armstrong, che ci fa capire quanto sia importante il lavoro di squadra per affrontare imprese incredibili come andare sulla Luna, e Rita Levi-Montalcini, che ci invita a riflettere sulla bellezza della mente umana. Anche Alexander von Humboldt ha un ruolo importante, perché collega scienza e natura, dimostrando quanto siano legate.
Una cosa che l’autrice fa benissimo è incoraggiare chi legge a non mollare, anche quando gli argomenti sembrano complicati. Come dice Ramanujan, “la matematica si conquista con carta, penna e impegno”. Se si ha un po’ di pazienza, si scopre che dietro ogni concetto c’è qualcosa di affascinante e che vale la pena imparare.
In poche parole, questo è un libro perfetto per chi pensa che la matematica e la scienza siano noiose o troppo difficili. Grazie alle storie, alle curiosità e all’umorismo che l’autrice riesce a inserire, questi argomenti diventano più leggeri e persino divertenti. È una lettura che ti fa scoprire quanto i numeri e le formule siano legati al mondo che viviamo, e che ti fa venire voglia di saperne di più.

      Sarigu Diego Liceo Classico E Scientifico Euclide ( Cagliari, Sardegna )

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Con "Quanti? Tanti!" l'autrice vuole raccontare la matematica ad un pubblico non costituito da esperti o amanti del settore, ma da persone curiose e che hanno una formazione pressoché elementare, lo scopo è infatti quello di raccontare la storia della matematica (ed accenni della fisica) in modo semplice e di sviluppare la curiosità dei lettori.
Lo scheletro dell'opera è costituito dagli ordini di grandezza: ogni capitolo tratta uno specifico ordine (esempio il caso del vuoto Ø nel primo capitolo) o un argomento le cui misurazioni seguono un determinato ordine.
Ognuno dei capitoli è introdotto da una conversazione tra i personaggi T (Tanti) e Q (Quanti), questi a partire da questioni quotidiane si pongono domande riconducibili a concetti matematici ed i loro dubbi trovano risoluzione in una spiegazione sotto forma di lettera fittizia da parte di uno studioso che ha fatto la storia della materia.
Lo stile di scrittura è semplice, privo di arcaismi e termini eccessivamente specifici, adatto ad una comprensione che non necessita il possesso di informazioni di partenza da parte del lettore. Le spiegazioni sono lineari e chiare, ma spesso eccessivamente superficiali e rapide. La struttura dei capitoli è ottimale: un discorso quotidiano può funzionare per attivare la curiosità del lettore e spronarlo a porsi delle domande che non si porrebbe altrimenti ed alle quali può ottenere una risposta solo attraverso il proseguimento della lettura, le conversazioni sono però artificiose, non sono effettivamente verosimili e sono inconsistenti, spesso vengono a mancare il filo logico e la continuità tra frasi successive. L'idea di rispondere alle domande con una lettera fittizia è una buona trovata in quanto è utile a far trasparire la psicologia degli studiosi e a comprendere i ragionamenti che hanno portato ai risultati e soluzioni che hanno ottenuto e ad immedesimarsi nel loro processo di scoperta. I loro racconti sono però spesso banali e prolissi ed i collegamenti ai temi raccontati sono spesso forzati. Nell'introduzione è presente una spiegazione sulla formulazione degli ordini di grandezza il che è funzionale ad una miglior comprensione, è inoltre inserita una tabella riassuntiva, molto utile a ricordarsi i nomi, oltre che ad evidenziare direttamente le questioni trattate. All'interno dei capitoli sono presenti ulteriori grafici che permettono di comprendere la corretta rappresentazione dei ragionamenti matematici. L'autrice riesce sì a condividere conoscenza con chiarezza e a stimolare la conoscenza come voluto e riesce senza mancare di originalità e di intrattenere, ma frequentemente lo fa attraverso banalità ed inconsistenze. Merita di esser letto esclusivamente da coloro che nutrono già di partenza una curiosità verso la matematica, necessaria a superare le problematiche della lettura, e che hanno una cultura sul tema di medio livello.

      Urru Gabriele Liceo Scientifico Michelangelo ( Cagliari, Sardegna )

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Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande, di Sandra Lucente è un’opera che unisce la scienza, la filosofia, la matematica, la fisica e la curiosità umana. Il libro esplora il concetto delle potenze di dieci, analizzando il significato dei numeri su scale di grandezza dall’infinitamente grande, dalla vastità dell’universo all’infinitamente piccolo del microcosmo. L'autrice accompagna il lettore in una narrazione che intreccia il rigore matematico con un approccio narrativo coinvolgente, rendendo accessibili anche i concetti più complessi.
Il libro si sviluppa in trentasei capitoli, ognuno incentrato su una domanda tra i due protagonisti immaginari inventati dall’autrice T e Q, acronimi di "Tanti" e "Quanti". Ogni capitolo si apre con un dialogo tra i due personaggi, seguito da una lettera di importanti scienziati del passato, come Pitagora, Archimede, Isaac Newton, Emmy Noether, Albert Einstein, Marie Curie, Niels Bohr e molti altri. Questi incontri, sono accompagnati da vignette che rendono la narrazione più fluida e comprensibile
Lucente cita Ramanujan, e dice che: "la matematica si conquista con carta, penna e impegno". Ogni capitolo offre una tappa da percorrere, in cui il lettore può fermarsi e riflettere, e ogni lettera è un'opportunità per scoprire qualcosa di nuovo, talvolta divertente, talvolta profondo.
L’autrice non si limita a esplorare la matematica, ma la unisce in altri ambiti, cercando di far comprendere al lettore come gli ordini di grandezza siano fondamentali per capire la realtà in tutte le sue forme. Inoltre, l’approccio è simpatico, questo stimola la curiosità del lettore e rende il libro più fluido e facile da leggere e aiuta anche a superare la complessità dell’argomento trattato con il desiderio di capirlo a pieno.
Quanti? Tanti! non è solo un libro sulla matematica o sulla scienza in generale, perché aiuta a riflettere sul valore delle domande, sul nostro posto nel mondo e sul potere della curiosità umana. Le storie e le riflessioni che sono nel libro aiutano a rendere i concetti trattati accessibili a tutti.
Concludendo, consiglio vivamente Quanti? Tanti! a chiunque si voglia avvicinare alla scienza. Non serve essere esperti di matematica o fisica per apprezzare questo libro. l’autrice riesce a trasformare anche le idee più difficili in una lettura coinvolgente che riesce a rendere il lettore curioso di scoprire.

      Ghezzi Luca Istituto Di Istruzione " Lorenzo Guetti " ( Tione Di Trento, Trentino-alto Adige )

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“Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande”, pubblicato da Edizioni Dedalo il 24 novembre 2023, rappresenta l’ultima opera di Sandra Lucente, docente di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza presso l’Università degli Studi di Bari. Lucente non è nuova al mondo della divulgazione, curando da anni editoriali e conferenze e avendo pubblicato “Itinerari matematici in Puglia” (2016), “Itinerari matematici in Basilicata” (2019) ed infine “Mezzogiorno di Scienza” (2022).

Il libro, dolce omaggio al mondo matematico, è composto da trentasei capitoli, ognuno riguardante uno specifico ordine di grandezza. Si parte dal vuoto, passando per le potenze di 10, per giungere all’infinito continuo.
All’inizio di ogni capitolo due bambini, T e Q, si pongono una domanda, a cui un grande matematico del passato risponde sotto forma di lettera. Questi pone una connessione fra il proprio ordine di grandezza e le intuizioni che lo resero celebre, toccando una vasta gamma di campi differenti e narrando al contempo la propria storia personale.

Lo stile è caratterizzato da una sintassi lineare, periodi semplici dalla lunghezza limitata e un lessico fruibile, diretto, necessario per la divulgazione ai non addetti ai lavori.

Tra i punti di pregio rilevo l’utilizzo di figure apparentemente slegate dal campo matematico, come il poeta Leonardo Sinisgalli, l’archeologo Howard Carter e l’astronauta Neil Armstrong. Parlando della propria esperienza mettono in luce l’importanza dell'interdisciplinarietà e delle contaminazioni fra campi scientifici.
Trovo inoltre fondamentale l’inclusione di otto donne in questa costellazione di grandi menti del passato, a omaggiare l’indispensabile contributo femminile nella storia della scienza, troppo a lungo taciuto.

Passando agli aspetti negativi, la principale criticità dell’opera riguarda l’approssimazione. Troppo in troppe poche pagine. L’autrice ha condensato in ogni capitolo una grande quantità di nozioni, senza mai, però, approfondirle a dovere e superare il velo di superficialità che permea l’intero libro. Gli argomenti vengono quasi solamente scalfiti, preferendo non addentrarsi in tecnicismi e peculiarità per timore di allontanare il pubblico generalista. In questo modo si soffoca la scintilla di curiosità instillata nel lettore, disincentivando l'approfondimento personale. La ripetizione di questo processo lascia una sensazione di incompletezza e lieve frustrazione, poiché viene a mancare quel delizioso senso di gratificazione proprio dell’apprendimento.
Un’altra pecca riguarda la piattezza dei personaggi, indistinguibili tra di loro. Risulta estremamente difficoltoso discernere Paul Erdős da Ipazia o Li Ye. Non traspare un carattere personale unico e rappresentativo, non è possibile respirare l’epoca e la provenienza che plasmano le singole identità. Sono consapevole della complessità di attribuire ad ogni matematico una distinta personalità, ma in quest’opera non è stato fatto nemmeno un debole tentativo.
Ultima postilla: le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, seppur curate tecnicamente e gradevoli all’occhio, non aggiungono nulla all’esperienza di lettura, proponendo vignette umoristiche di incerta ispirazione.

In conclusione ritengo che “Quanti? Tanti!”, nonostante le affascinanti premesse iniziali, non sia riuscito né a fornire una divulgazione completa e puntuale, né a spingere il lettore ad addentrarsi nell'immenso e seducente mondo della matematica.

      Sartori Simone Liceo Prati ( Trento, Trentino-alto Adige )

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“Anche se pare di poche spanne, un viaggio può restare senza ritorno”. Così scriveva Italo Calvino, senza dubbio una delle menti più brillanti del Novecento. Eppure nemmeno lui si sarebbe potuto aspettare un viaggio così grande: un viaggio fatto di numeri, parole e idee, i cui orizzonti si ampliano a dismisura mano a mano che si prosegue. Le potenze di dieci e la potenza delle domande non è solo un titolo: in esso racchiude l’idea che sta alla base di tutte le scoperte del genere umano, un’idea che trascende qualsiasi definizione, e che è carburante essenziale per le nostre menti: la curiosità. Attraverso brevi capitoli, questo scorrevole libro si propone di far vivere al lettore un viaggio che, partendo da ciò che è infinitesimamente piccolo, viaggia attraverso il tempo e lo spazio fino ad arrivare a grandezze così vaste da non poterle nemmeno contare. Durante questo viaggio, il lettore non sarà solo, ma verrà guidato da un’autrice che pare assumere le vesti di una guida, come un moderno Virgilio che conduce sapientemente Dante attraverso i meandri e le vastità dell’universo. I continui appelli al lettore, oltre ad essere utili alla comprensione del testo, donano un calore e un senso d’intimità tra lettore e autrice, che porta alla formazione di un ambiente “protetto”, come se ognuno di noi, scorrendo tra le pagine del libro, avesse la sensazione di discorrere con una vecchia amica. Ad innalzare il livello della conversazione, all’interno di ciascun capitolo è inserito un dialogo con un illustre matematico o un uomo di scienza: in questo modo, oltre che nello spazio, si avrà la sensazione di viaggiare nel tempo e nella storia. In effetti, questo libro non ha una trama ben delineata e concisa, bensì assume le caratteristiche di un’esperienza sensoriale composta da molti frammenti che, come in un sogno, uniti rivelano il quadro completo.
Sebbene sia colmo di punti di forza, questo libro si può forse accusare di prolissità: Pur essendo indubbiamente affascinante, il viaggio potrebbe risultare lungo ed estenuante ad un lettore che si accingesse a compierlo tutto di seguito. Tuttavia questo, che a mio parere è il principale neo del libro, è facilmente eludibile: infatti credo che l’approccio migliore ad un libro del genere sia un qualcosa che si avvicina alla consultazione piuttosto che ad una lettura integrale: una lettura sconnessa dei capitoli del libro, che oltre a rendere il viaggio meno noioso lo renda anche unico e adatto ad ognuno di noi.
Questo viaggio è stato e continua ad esser reso possibile dalla dott.ssa Sandra Lucente, scrittrice oltre che docente di Analisi matematica e Comunicazione della scienza presso l’università degli studi di Bari Aldo Moro. Il libro è stato edito da “edizioni Dedalo” nel 2023, e le sue 240 pagine rappresentano qualcosa di più che una semplice lettura: sono un incoraggiamento, ad ognuno di noi, a spingersi oltre a ciò che possiamo vedere, ad ampliare i nostri orizzonti e a sognare in grande…e, perché no? Anche in piccolo.

      Moretti Valeria Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei ( Perugia, Umbria )

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Quanti? Tanti. Le potenze di dieci e la potenza delle domande di Sandra Lucente è un'opera che esplora il concetto di infinitamente grande e infinitamente piccolo, due idee che hanno affascinato filosofi, matematici e scienziati fin dai tempi antichi. L’autrice ci fa riflettere sulle enormi grandezze che definiscono il nostro universo, dalle vastissime distanze cosmiche fino alle piccole dimensioni delle particelle subatomiche. Con una narrazione fluida e coinvolgente, Lucente rende accessibili concetti che spesso sembrano complessi, offrendo al lettore un supporto esperto tra numeri, dimensioni e scale straordinarie. L'approccio proposto nel libro è per me innovativo e coinvolgente: le importanti questioni scientifiche vengono esplorate attraverso una conversazione vivace tra celebri figure storiche, personaggi emblematici che hanno dato contributi fondamentali alla comprensione dell'universo. L’abilità dell’autrice è stata quella di mettere alla luce l'aspetto quotidiano di concetti che sembrano lontani dalla nostra realtà. Il nostro pianeta è avvolto da numeri enormi: le transazioni finanziarie toccano somme da miliardi di euro, i Big Data trattano volumi di informazioni incredibili, la scienza esplora eventi che si verificano in frazioni infinitesime di secondo. Tuttavia, spesso diamo per scontato tutto ciò senza renderci conto di quanto sia straordinaria la realtà in cui viviamo. Lucente riesce abilmente a chiarire questi temi, collegandoli alla nostra vita quotidiana e invitandoci a riflettere su come le misure influenzino ogni aspetto della nostra esistenza. Il libro ha un tono brillante e leggero, per nulla pesante da leggere, capace di rendere affascinanti anche gli argomenti più complessi. I casi presentati sono sempre appropriati e scelti con cura. L’autrice non si limita a fornire spiegazioni, ma invita il lettore a riflettere, a meravigliarsi e a esplorare l’aspetto più poetico della matematica e della fisica. Non si tratta solo di un semplice saggio divulgativo, ma di un testo che stimola la riflessione e suscita stupore. È un libro, a mio avviso, straordinario e perfetto secondo me da far leggere nelle scuole in quanto capace di stimolare la curiosità per la scienza. Lo consiglio!

      Roscini Daniele Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei ( Perugia, Umbria )

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Sandra Lucente, Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande, pubblicato da Edizioni Dedalo – Bari nel 2023.
Come è possibile che materie “toste” come la matematica e la filosofia possano coesistere e diventare piacevoli?
Con questo testo Sandra Lucente, docente di analisi matematica e comunicazione della scienza all’Università di Bari, membro di comitati scientifici, divulgatrice scientifica e scrittrice, è riuscita ad intrecciare il pensiero matematico con quello filosofico calandoli in vari contesti storici (dai Sumeri al ventunesimo secolo) per poi, con un “esercizio” tanto amato dai filosofi di ogni epoca, trasportarlo ai giorni nostri contestualizzandolo con le più recenti invenzioni tecnologiche e scoperte scientifiche.
La struttura del libro è semplice, ordinata e simmetrica (non potrebbe essere altrimenti visto che è scritto da una matematica!). Ogni capitolo analizza una potenza di dieci: si parte dal vuoto spinto e si arriva all’infinito continuo, passando attraverso quantità piccolissime come il quintilionesimo (10-30) fino a toccare numeri grandissimi come il quintilione (1030). Per ogni numero analizzato due curiosi, T & Q, si interrogano con un breve “botta e risposta” dando il là ad un momento di riflessione, riportato in forma di lettera, da parte dello scienziato che di quel numero si è occupato.
Ed è proprio nel modo in cui si sviluppano queste riflessioni che sta la particolarità di questo testo: il soggetto che risponde, che sia Archimede, Galilei, Pascal, Newton, Bohr, Fermi, Levi-Montalcini o Amstrong, racconta un pezzo della propria esistenza e la logica - la filosofia per così dire - che sta dietro agli studi compiuti su quella particolare potenza di dieci.
Il tutto “condito” con un pizzico di storia per far meglio comprendere al lettore il contesto sociale e culturale in cui ognuno ha lavorato ed un accenno a quello che quel numero (o categoria di numeri) rappresenta oggi.
La maggior parte delle note si chiude con un augurio lasciato ai due curiosi e, più in generale, ai giovani affascinati dai numeri: un invito a seguire la passione per la scienza e ad esplorare senza timore la matematica per raggiungere traguardi sempre più lontani, inimmaginabili solo cento anni fa!
Meritano un accenno le illustrazioni di Fabio Magnasciutti, illustratore e vignettista di quotidiani e di fumetti, che qua e là danno efficacemente vita al contenuto delle domande poste da T a Q; piccoli quadri che rendono esplicita e chiara anche a chi “mastica” poco la matematica la voglia di conoscere che appartiene all’essere umano.
Certo, questo non è un testo da leggere distrattamente sotto l’ombrellone; richiede concentrazione e momenti di riflessione sulle affermazioni e sui pensieri riportati dagli scienziati. Superato il primo istante di sconforto, di fronte ai richiami alla filosofia non troppo mascherati, la logica e la potenza dei ragionamenti esposti è talmente avvincente da coinvolgere il lettore in quell’atmosfera di “voglia di sapere” che accomuna tutti coloro che si interessano di scienza e di tecnologia. Un libro, insomma, che stimola la curiosità di chi lo legge, che lo invita a spingersi oltre i limiti delle conoscenze, ad ampliare il campo degli interessi e ad immaginare di raggiungere risultati interessanti. Un libro che andrebbe letto anche da chi segue studi umanistici perché da sempre matematica e filosofia camminano insieme e accompagnano l’uomo nella sua crescita logica.

      Salma Arzou Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei ( Perugia, Umbria )

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Il libro di Sandra Lucente, Quanti? Tanti. Le potenze di dieci e la potenza delle domande, è un viaggio affascinante nel mondo dei numeri, della matematica e, soprattutto, della curiosità umana. Con uno stile coinvolgente e accessibile, l’autrice riesce nell’impresa di rendere concetti matematici profondi non solo comprensibili, ma anche appassionanti, stimolando nel lettore il desiderio di porsi domande e di guardare il mondo con occhi nuovi.
Il tema centrale del testo è il ruolo delle domande nella comprensione del mondo. Lucente parte da un’idea semplice ma fondamentale: la matematica non è solo un insieme di formule e calcoli, ma una chiave per interpretare la realtà, un linguaggio che ci permette di quantificare ciò che ci circonda e di coglierne le strutture nascoste. Le potenze di dieci, richiamate nel titolo, diventano il pretesto per un viaggio attraverso le grandezze dell’universo, dai più piccoli atomi fino alle vastità cosmiche.
Uno degli aspetti più riusciti del libro è la sua capacità di legare la matematica alla vita quotidiana. Attraverso esempi concreti e curiosità, Lucente dimostra come le quantità e le scale di grandezza siano strumenti essenziali per comprendere fenomeni naturali e artificiali. Quanto è grande l’universo? Quanti granelli di sabbia ci sono in una spiaggia? Quante connessioni neuronali ci sono nel cervello umano? Domande come queste non servono solo a stupire, ma a mostrare come il pensiero matematico aiuti a dare ordine al caos apparente.
Il linguaggio adottato dall’autrice è uno dei punti di forza del libro. Sandra Lucente riesce a spiegare concetti matematici complessi con una prosa fluida e accattivante, che non appesantisce mai la lettura. Non si tratta di un manuale tecnico né di un semplice libro divulgativo, ma di un racconto che accompagna il lettore in un percorso di scoperta. Anche chi ha poca familiarità con la matematica può trovarsi coinvolto nel ragionamento, grazie a un approccio che stimola la curiosità e invita a riflettere senza mai risultare pedante.
Interessante è anche il modo in cui l’autrice riesce a mescolare rigore scientifico e leggerezza. Ogni concetto è spiegato con precisione, ma senza rinunciare a una vena ironica e narrativa che rende il libro piacevole e mai noioso. Inoltre, l’uso di esempi tratti da diversi ambiti – dalla fisica all’economia, dalla biologia alla tecnologia – arricchisce il testo e mostra quanto la matematica sia trasversale e indispensabile per comprendere molteplici aspetti della realtà.
Nonostante la sua accessibilità, Quanti? Tanti. è un libro che premia il lettore attento e curioso. Non si limita a fornire risposte, ma spinge chi legge a porsi nuove domande. Questo aspetto può rappresentare una sfida per chi cerca solo una lettura leggera, ma è proprio qui che sta il valore del libro: non propone una matematica da subire, ma una matematica da esplorare attivamente.
Il testo può essere apprezzato da studenti, insegnanti, appassionati di scienza e da chiunque voglia riscoprire il piacere della conoscenza senza pregiudizi. È un libro che fa venir voglia di approfondire, di cercare altre letture e di guardare il mondo con occhi più curiosi.
Quanti? Tanti. di Sandra Lucente è un libro che riesce a coniugare divulgazione e narrazione in modo efficace.

      Giabardo Andrea Liceo Duca Degli Abruzzi ( Treviso, Veneto )

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Addormentarsi vagando tra i pensieri, le domande, i sogni, le invenzioni é una sensazione che mi ha accompagnato per tutta la vita, sebbene sia ancora agli inizi del mio viaggio. Penso sia un’esperienza comune a tutti i bambini curiosi. E’ una  curiosità che resta dentro. 
É una sensazione che ricordo nitidamente: volevo fortemente sapere, ponevo delle domande a me stesso in modo da avere la risposta pronta per la vita vera, volevo essere preparato su tutto, a rischio di apparire arrogante dal basso dei miei 9 anni. Io penso che queste rimembranze, questi ricordi, siano vividi in molte persone, quantomeno in coloro che, in qualsiasi periodo della vita si trovino, non sanno rinunciare al desiderio di conoscere. Questo libro, “Quanti? Tanti! Le potenze di dieci e la potenza delle domande”, ha riacceso in me quella sensazione. L’autrice é Sandra Lucente, professoressa di Analisi Matematica e Comunicazione della Scienza all’università di Bari che, dal 2007, si dedica alla divulgazione scientifica.
“Le domande in matematica sono più importanti delle risposte, ma non volendo farci mancare nulla abbiamo immaginato delle risposte date in forma di lettera scritte da noti scienziati”, è così che la professoressa ha deciso di introdurre il libro. L’incipit illustra perfettamente il concetto chiave del libro ma fa anche riferimento alla struttura che la professoressa Lucente ha voluto adottare. Il saggio è articolato in capitoli di poche facciate e indipendenti tra loro, per cui è a discrezione del lettore quali affrontare e l’ordine in cui affrontarli. Ognuno di essi presenta due elementi di base: una domanda e una determinata potenza di 10, come il quecto, 10⁻³⁰, o lo zetta, 10²¹, o concetti matematici più astratti come il vuoto e l’infinito numerabile. Partendo da ciò in ogni capitolo la narrazione è affidata ad un importante scienziato/a che risponde alla domanda attraverso una lettera dal passato.
É un libro dinamico, veloce, accende la curiosità in poche facciate, è una lettura da fare tra un impegno e l’altro, nella pausa caffè. Tuttavia non è da sottovalutare, é da affrontare con una certa attenzione e volontà di comprendere. 
É una lettura per chi vuole andare a dormire con la testa che fruga tra i pensieri, immaginando di essere un grande scienziato e di gridare “Eureka!” alla grande scoperta. É molto efficace in ciò, trasporta chi non ne sa niente in un mondo di scienza, una scienza che percorre tutte le epoche dell’uomo, facendo luce sui contesti in cui operavano i matematici, le loro conoscenze pregresse e l’impatto che una scoperta di secoli fa ha sulla società in cui viviamo. La professoressa Lucente pone una particolare attenzione sulle donne e sulle difficoltà che le grandi matematiche e scienziate del passato hanno dovuto attraversare per emanciparsi all’interno di un mondo tipicamente maschilista ed é perciò utile a stimolare il coraggio delle giovani ragazze che sognano una vita nella scienza.
É un libro che consiglierei a tutti coloro che si definiscono curiosi.