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Vincitori Premio Asimov Edizione VIII 2022 - 2023









Coccodrilli al polo nord e ghiacci all'equatore


      Gaeta Nicole Liceo Scientifico " Galileo Galilei " ( Lanciano, Abruzzo )

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La natura è inesorabile: se non rispettiamo le sue leggi prima o poi saremo spazzati via. Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di geoscienza e georisorse del CNR di Pisa, nel suo libro “Coccodrilli al Polo Nord e Ghiacci all’Equatore” (Rizzoli, 2021), offre una guida olistica alla comprensione dei cambiamenti climatici.

Il testo, infatti, si snoda partendo da un’analisi paleoclimatologica, in cui si osservano le condizioni estreme a cui il nostro Pianeta ha fatto fronte. Successivamente l’approccio cambia a favore di un’analisi dettagliata dei diversi meccanismi climatici, partendo dalla definizione di albedo e retroazione fino alla spiegazione delle modalità di azione dei gas serra, al fine di analizzare cause e conseguenze di ognuno di essi.

La stesura in diciannove capitoli, a loro volta divisi in brevi paragrafi titolati, la presenza di un indice analitico e di una sezione riservata alle fonti per gli approfondimenti, permettono non solo una lettura particolarmente scorrevole, ma anche una pronta consultazione del libro e delle fonti primarie. Queste ultime giocano un ruolo fondamentale per lo scrittore, che, assieme alle ricerche a cui fa riferimento, non manca mai di nominare i gruppi di scienziate e scienziati coinvolti.

Il professor Provenzale si rivela capace nella spiegazione di complicati concetti climatologici, anche a coloro che si approcciano per la prima volta allo studio delle cause del cambiamento climatico: la chiarezza espositiva, infatti, non va a discapito della complessità dei temi trattati e semplificazioni futili non sono contemplate.

Lo scopo del testo non è quello di trovare una soluzione definitiva al comportamento sfacciato dell’uomo. L’autore stesso, infatti, dichiara che sia competenza dei governi fare in modo che le strategie ambientali vengano definite e rispettate. Compito della comunità scientifica è, invece, quello di analizzare come la variazione dei parametri possa influire sulla fluttuazione del clima, al fine di rendere cosciente l’uomo del XXI secolo che il cambiamento climatico è la sfida più importante che si troverà ad affrontare.

Antonello Provenzale non grida all’allarmismo, anzi, lo annovera tra i comportamenti nocivi, da evitare necessariamente, insieme al negazionismo. L’autore propone un punto di vista originale, riponendo fiducia nelle capacità umane o, se non altro, nell’evoluzione stessa, che ha sempre trovato ingegnosi espedienti per adattarsi alle condizioni più inospitali del nostro Pianeta. Non c’è bisogno quindi di preoccuparsi per la Terra, di cui siamo ospiti da un brevissimo tempo geologico. Il comportamento tracotante dell’uomo è pericoloso soltanto per la sua stessa specie e per la sezione di biosfera che non riuscirà ad adattarsi a cambiamenti climatici così rapidi.

Consiglio il libro ai ragazzi che frequentano il triennio delle scuole superiori, perché le conoscenze di fisica e chimica concordano con tale programma scolastico.

Voto: 8/10


      Telesca Fabio I.i.s. G. Fortunato ( Rionero In Vulture, Basilicata )

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Il cambiamento climatico è uno dei temi più sentiti e discussi della nostra epoca, ma purtroppo è spesso travisato da fake news e teorie prive di fondamento scientifico. Alcune di queste teorie prevedono scenari apocalittici, mentre altre negano l'esistenza stessa del cambiamento climatico. È imprescindibile tuttavia acquisire consapevolezza della complessità del sistema climatico a livello planetario per avere una visione completa della situazione.
Antonello Provenzale, uno scienziato italiano che ha dedicato gran parte della sua carriera allo studio dei mutamenti climatici, spiega il funzionamento del clima a livello planetario. Egli parte dalle catastrofi che hanno modellato il nostro pianeta nel corso di milioni di anni, tra cui glaciazioni ed estinzioni di massa. Inoltre, ci sono state ere bizzarre, come quella in cui i coccodrilli vivevano al Polo Nord o quella in cui l'Equatore era completamente ghiacciato.
Provenzale spiega poi come il clima del nostro pianeta sia influenzato da molteplici fenomeni, tra cui il ciclo dell'acqua, la composizione dell'atmosfera, l'effetto serra, le correnti oceaniche, i cicli degli elementi chimici, l'apporto energetico del Sole e la riflessione della luce da parte dei ghiacciai. Grazie alla sua chiarezza, Provenzale fornisce un'esauriente esposizione della storia dei mutamenti climatici della Terra e dei fattori che ne hanno determinato il mutamento.
Secondo Provenzale, non è l'intero pianeta a essere a rischio, ma la nostra stessa specie. L'uomo, con i suoi comportamenti poco rispettosi dell'ambiente, mette in pericolo la sopravvivenza della sua specie stessa, non la Terra. Il pianeta ha sempre resistito ai cambiamenti climatici più estremi, ma molte specie non sono state altrettanto fortunate e si sono estinte. Per evitare un simile destino, l'umanità deve cambiare rotta e agire con maggiore rispetto nei confronti dell'ambiente.
In conclusione, è importante comprendere la complessità del sistema climatico a livello planetario per avere una visione completa del cambiamento climatico in atto. In tale ottica sono necessari sforzi concreti e un cambiamento di rotta nell'atteggiamento dell'umanità verso l'ambiente per evitare di mettere in pericolo la sopravvivenza della nostra specie stessa.

      Iapino Giancarlo Liceo G.buchner ( Ischia, Campania )

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Sul tema del cambiamento climatico ci sono molte teorie, opinioni e notizie false che circolano. Da un lato, ci sono persone che temono il peggioramento del clima e mettono in discussione il futuro del pianeta. Dall'altro, persone scettiche riguardo all'entità di tali cambiamenti e alla capacità dell'uomo di controllarli. Antonello Provenzale, uno scienziato che si occupa attivamente di questi argomenti in Italia, ci spiega come funziona il clima planetario, un sistema complesso e dinamico in cui i viventi svolgono un ruolo cruciale. Egli descrive gli eventi storici che hanno segnato la Terra, come mari di magma, glaciazioni e ere inusuali in cui anche i coccodrilli vivevano ai poli o in cui l'equatore era coperto di ghiaccio. Provenzale passa poi a spiegare il funzionamento del clima planetario, determinato da fenomeni come il ciclo dell'acqua, la composizione dell'atmosfera, l'effetto serra, le correnti oceaniche, i cicli chimici, l'energia solare e la riflessione della luce da parte dei ghiacci. Con chiarezza e un linguaggio accessibile, Provenzale fornisce una storia esauriente del clima della Terra, dalle sue origini remote ai giorni nostri. La conclusione di Provenzale riguardo agli effetti dei cambiamenti in corso è che non stiamo mettendo a rischio la "sopravvivenza del pianeta", che ha resistito a cambiamenti ancora più radicali, ma che possiamo causare danni significativi alla nostra specie e all'equa distribuzione delle risorse. Il pianeta è sopravvissuto a molte specie che sono state eliminate, ma non vogliamo che la nostra faccia la stessa fine.
Coccodrilli al Polo Nord e Ghiacci all'Equatore" è quindi un libro che affronta il tema del cambiamento climatico in maniera accattivante e coinvolgente. L'autore, con la sua vasta conoscenza in materia di clima e con il suo stile narrativo accattivante, ci porta in un futuro distopico dove i cambiamenti climatici hanno causato effetti drammatici sulla Terra. La descrizione della presenza di coccodrilli al Polo Nord e della scomparsa dei ghiacci all'Equatore è solo un esempio di come il cambiamento climatico abbia modificato in maniera irreversibile il nostro pianeta. L'autore utilizza un linguaggio semplice e accessibile, rendendo la lettura molto piacevole anche per chi non ha particolari conoscenze in materia di cambiamento climatico. La narrazione è molto dettagliata e realistica, e il lettore viene trasportato in un mondo futuro dove le conseguenze del cambiamento climatico sono visibili a tutti. Inoltre, l'autore descrive anche le possibili soluzioni per prevenire o mitigare le conseguenze del cambiamento climatico che vanno dall'adozione di stili di vita sostenibili fino all'utilizzo di tecnologie avanzate per la riduzione delle emissioni di gas serra. Questo libro rappresenta una lettura importante per chiunque sia interessato al cambiamento climatico e alle sue possibili conseguenze future. La descrizione delle conseguenze drammatiche causate dal cambiamento climatico rende questo libro un monito per la società sull'importanza di prendere provvedimenti concreti per proteggere il nostro pianeta. Il cambiamento climatico è un problema globale che richiede una risposta globale e il libro ci invita a prendere coscienza della situazione e ad agire. Solo lavorando insieme e investendo nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie sostenibili, possiamo avere la possibilità di proteggere il nostro pianeta e garantirne un futuro sostenibile per le future generazioni.

      Migliaccio Giulio Liceo Scientifico Mercalli ( Napoli, Campania )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” è un libro di Antonello Provenzale, uno scienziato che si occupa attivamente della dinamica del clima e dell’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e sul ciclo dell’acqua.L’autore affronta il tema del cambiamento climatico sulla Terra dalle origini ai giorni nostri, una tematica appassionante che viene affrontata con una certa chiarezza espositiva anche se la presenza di dati e formule che descrivono i fenomeni scientifici rendono il libro adatto e comprensibile a chi ha già una buona preparazione scientifica. Il lettore compie un viaggio attraverso il tempo esplorando il clima del nostro pianeta a partire dal temibile ADEANO, quando la superficie della Terra ribolliva di magma assomigliando ad un Inferno dantesco, fino al riscaldamento globale dell’ultimo secolo.Nel corso di milioni di anni, il clima del nostro pianeta è variato di continuo e in particolare negli ultimi tre milioni di anni ,è stato dominato dall’alternanza quasi regolare tra picchi glaciali e periodi interglaciali in cui il clima era temperato o addirittura caldo. Il pianeta Terra viene trattato come un sistema complesso, in continuo cambiamento e l’autore ne svela i meccanismi, le complesse interazioni, le retroazioni, la dinamica degli oceani, dei venti e delle nubi. Il libro è suddiviso in diciannove capitoli brevi e monotematici che permettono di avere una rapida panoramica degli argomenti trattati , rendono la lettura piacevole e consentono di comprendere come atmosfera, oceani, geosfera e organismi viventi interagiscano senza sosta tra di loro , formando il complesso sistema Terra. La Terra è presentata come “un grande tutto organico”; la vita è passata attraverso catastrofi terribili come la caduta di asteroidi, eruzioni vulcaniche e cambiamenti climatici estremi per cui interi ecosistemi sono spariti, ma la vita ha sempre continuato ad esistere sulla Terra. Il libro ci permette di comprendere i meccanismi principali del controllo del clima e spiega come negli ultimi cento anni le temperature siano cresciute pericolosamente di un grado centigrado nonostante la luminosità solare non sia aumentata, nonostante variazioni orbitali non abbiano potuto agire in tempi così brevi e nonostante la biosfera non abbia modificato drasticamente il suo funzionamento. Nell’ultimo secolo le attività umane si sono aggiunte alla variabilità climatica naturale e hanno causato l’emissione di grandi quantità di anidride carbonica che si è accumulata negli oceani e nell’atmosfera. Al notevole aumento della concentrazione di anidride carbonica dovuta alle emissioni di origine antropica si aggiungono altre modifiche indotte dall’attività umana come il cambiamento nell’uso del territorio con la deforestazione tropicale e il conseguente aumento della riflessione, l’albedo, dal suolo nudo. Questo libro non è solamente un trattato divulgativo che ci permette di comprendere i meccanismi che regolano il clima, ma ci permette di prendere coscienza del ruolo dell’uomo dentro l’ecosistema globale e della necessità di svilupparci in un modo che sia rispettoso. Una volta terminata la lettura ,quello che rimane impresso nella mente e offre importanti spunti di riflessione è che occorre costruire un futuro più moderno e più sostenibile; occorre rinsavire ,ridurre drasticamente le emissioni, rinaturalizzare l’ambiente, intervenire con nuove idee, nuove tecnologie e nuovi approcci, rispettando le regole della Natura, che è inesorabile.

      Pedata Chiara Isis Elena Di Savoia - Diaz ( Napoli, Campania )

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Ho scelto come libro ”Coccodrilli al Polo Nord e ghiacciai all’Equatore” scritto da Antonello Provenzale, direttore dell’istituto di Geoscienze e Georisorse, particolarmente impegnato nelle ricerche sul riscaldamento globale.
Ho apprezzato molto questo libro, iniziando proprio dalla scelta del titolo che mi è sembrato intrigante al punto giusto perché ci fa comprendere subito che nella situazione planetaria c’è qualcosa di fortemente anomalo e, quindi, introduce in modo originale la tematica del cambiamento climatico che rappresenta il filo conduttore del testo.
L’autore, infatti, in questo libro ci spiega come si comporta la macchina del clima planetario; con chiarezza Provenzale ci offre la storia di quanto è avvenuto al clima del nostro pianeta. Esso è sempre sopravvissuto agli eventi catastrofici, ma nell’ultimo secolo è entrato in scena l’uomo, che con le emissioni di gas, le modifiche del territorio, l’inquinamento è diventato un agente di cambiamento planetario.
Provenzale quindi ci fa riflettere sull’opera distruttiva dell’uomo e sull’urgenza di mettere in campo tutte le possibili precauzioni per scongiurare una catastrofe globale.
Bellissimo il modo scorrevole in cui l’autore abbandona le teorie erronee, le opinioni cosiddette fake news,e tratta un vasto campo di argomenti in modo approfondito, spiazzando il lettore con certe verità, con la competenza propria di uno scienziato che si occupa attivamente, e da lungo tempo, di questi argomenti in Italia.
Forse un po’ scoraggiante, anche se tristemente vero, è che non esiste una soluzione magica: neanche se ci impegnassimo a rispettare i consigli che gli scienziati ci ripetono da anni, ci vorrebbero molti decenni solo per ritornare, più o meno, ad una situazione stabilizzata che comunque non sarà paragonabile a quella dell’era preindustriale.
La conclusione di Provenzale mi é piaciuta tantissimo in quanto è esplicita: non stiamo mettendo a repentaglio la sopravvivenza del pianeta ma stiamo infliggendo danni pesanti alla nostra stessa specie e alle nostre risorse.
Interessante ed avvincente, consiglio la lettura di questo libro e lo ritengo adatto ad una vasta platea, anche se forse un minimo di cultura scientifica è necessaria per apprezzarlo al meglio.

      Bordet Alice Liceo Scientifico A. Oriani ( Ravenna, Emilia Romagna )

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Ci sono alcuni argomenti su cui ci sembra di non poter imparare nulla di nuovo: ci sentiamo già degli esperti, e se qualcuno prova a condividere informazioni in merito, le liquidiamo come “già sentite”. Spesso, però, non ci rendiamo conto che questa impressione di conoscenza deriva soltanto dalla frequenza quasi quotidiana con cui i suddetti argomenti vengono nominati. Basta addentrarsi un po’ più in profondità, e l’illusione di sapere viene meno. Questo è esattamente ciò che mi è accaduto leggendo “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, riguardo al tema dei cambiamenti climatici.

Credevo di essere relativamente al corrente delle varie dinamiche che interessano noi e il nostro pianeta, e invece... Chi lo sapeva che solo la fusione del ghiaccio continentale influisce sull’innalzamento del livello del mare, mentre quella del ghiaccio marino è in questo caso irrilevante? E che esistono delle polveri atmosferiche artificiali, gli aerosol solfatici, che essendo chiari riflettono la luce solare e raffreddano la Terra?

Oltre ad aver approfondito la mia conoscenza del cosiddetto Antropocene, poi, ho del tutto scoperto la storia climatica della Terra prima dell’uomo. Quello che soprattutto mi ha interessato sono state le descrizioni delle dinamiche estremamente complesse che portano ad un determinato evento climatico. Pur essendo estremamente specifici, questi ampi passaggi restano accessibili a chi è sufficientemente concentrato e zelante. Personalmente, ho provato grande soddisfazione nel servirmi di quanto studiato a scuola per comprendere un saggio così elaborato. Senza queste conoscenze pregresse, non penso che sarei stata in grado di apprezzare appieno l’opera: per questo, non consiglierei questo libro a chi non avesse una preparazione scientifica, anche solo basilare.

Alcuni aspetti, però, sono apprezzabili al di là dell’approfondimento specialistico. Si tratta specialmente dei passaggi contenenti considerazioni più ampie, di stampo biologico, ecologico o antropologico. Ad esempio, mi ha affascinato moltissimo la cosiddetta “ipotesi Gaia”, secondo cui la biosfera, interagendo con la componente inorganica del pianeta, avrebbe dato origine ad un sistema autoregolante, capace cioè di mantenere costanti le condizioni climatiche nonostante i disturbi esterni. C’è poi un intero capitolo dedicato ai gemelli digitali del pianeta Terra, dei modelli climatici globali che permettono di simulare, seppur in modo imperfetto, i futuri cambiamenti. Insomma, dal mio punto di vista sono interessanti i passaggi che permettono riflessioni più ampie, le quali traggono però le proprie radici e la propria eleganza da concreti dati scientifici.

Riguardo allo stile, l’autore mi è sembrato estremamente vigile e premuroso. Nessuno snodo è affrontato alla leggera, ma a ciascuno è dedicato lo spazio necessario ad una spiegazione piana e chiara. Per mezzo di un linguaggio semplice ma mai sminuente, Antonello Provenzale instaura un rapporto di intesa con il lettore, accompagnandolo benevolmente verso una comprensione più ampia dei meccanismi che regolano il clima della nostra casa comune. Chiaramente, non ci si devono aspettare frivolezze né facezie, anche perché l’intento è dei più elevati: contribuire all’insegnamento delle “regole del gioco”, “perché la natura è inesorabile: se non stiamo alle sue leggi, prima o poi saremo spazzati via. Ma per rispettare le regole occorre conoscerle. Si deve capire come funzionano le cose”.

      Cristofori Chiara Liceo Wiligelmo ( Modena, Emilia Romagna )

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Il libro intitolato Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore è stato pubblicato dalla casa editrice Rizzoli del gruppo Mondadori; l'autore è Antonello Provenzale direttore dell'istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.
E' un saggio che tratta la storia del clima della Terra dalle origini ai giorni nostri, nel particolare discute il clima basandosi esclusivamente sui dati , sia di osservazione diretta sia di ricostruzione paleoclimatica, e sulle leggi della fisica e della biogeochimica.
I meccanismi che determinano le continue modifiche del clima sono molteplici e dipendono sia dalle forzanti esterne, come la luminosità solare, le caratteristiche dell'orbita, l'attività vulcanica,........, sia soprattutto dai tantissimi processi interni che legano fra di loro l'atmosfera, l'oceano, i ghiacci, la biosfera, la crosta e il mantello. Oltre ai vari fattori responsabili della variabilità naturale del clima, negli ultimi due secoli si è aggiunto una nuova componente: l'attività umana, provocando negli ultimi 100 anni una variazione molto rapida di concentrazione di anidride carbonica senza precedenti.
L'opera è un rendiconto della climatologia del nostro pianeta, cita infatti anche molte tesi e scoperte di altrettanti studiosi.
E' scritta con uno stile paratattico, chiaro, tecnico e moderno, quindi fruibile anche tra giovani e adulti inesperti e in quanto prosa scientifica perciò con una visione esclusivamente e prettamente oggettiva dei fatti non compare mai il giudizio personale dell'autore.
Non ha un esplicito fine morale e pedagogico; l'autore non sostiene né una visione apocalittica né scettica riguardo il futuro e la sopravvivenza della stessa umanità, si limita ad esporne i fatti concreti, cause e conseguenze.
Nel complesso appare chiaro che la conoscenza e la capacità di previsione che ne derivano non possano rimanere un esercizio fine a se stesso ma abbiano il dovere di informare chi prende decisioni e di essere utilizzate per risolvere problemi concreti come contrastare il cambiamento climatico di origine antropica, fermare la perdita di biodiversità,...
La mia valutazione personale è 9, considerando che è un saggio sulla climatologia ha saputo comunque catturare la mia attenzione ovviamente perché discute di problemi attuali concreti che riesco a percepire con i miei stessi sensi tutti i giorni, sia perché l'autore ha un modo di approcciare i problemi in modo molto analitico e schematico che rispecchia il mio gusto personale e non usa toni paternalistici né alimenta “cacce alle streghe” .

      Marchiò Filippo Liceo Ludovico Ariosto ( Ferrara, Emilia Romagna )

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“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” è un saggio scritto da Antonio Provenzale e pubblicato da Mondadori nel 2021.Il libro rappresenta una ricca fonte di informazioni su quella che è la storia della Terra e del suo clima, un lungo riepilogo di tutte le vicende e dei fenomeni meteorologici che hanno portato alla nostra esistenza. L’autore, direttore dell’Istituto di geoscienze e geo risorse del CNR di Pisa, artefice di molte riviste, libri e articoli di divulgazione sul clima e sugli ecosistemi, offre al lettore una visione più ampia e dettagliata di ciò che è successo e di ciò che potrà accadere al nostro pianeta.
Il saggio, scientifico e di carattere divulgativo, presenta uno stile non complesso, una sintassi semplice, lineare con una costruzione del discorso piana: tra le righe compaiono solo alcune metafore inserite dall’autore come per esempio “Terra a palla di neve”, utilizzata per indicare lo stato climatico della Terra circa 600 milioni di anni fa. I frequenti paragrafi, che suddividono i capitoli del libro, sono articolati spesso in una introduzione discorsiva e scorrevole e in una seguente parte esplicativa, la quale adotta costantemente un lessico specifico e ricercato che rende la lettura di difficile comprensione. L’autore offre sia diverse spiegazioni ai fenomeni climatici descritti sia accenni alla storia della scienza e ai suoi più grandi interpreti, come si può osservare a pagina 15, nella quale vengono citati i celeberrimi Miller e Urey.
Del saggio sono apprezzabili e interessati le riflessioni sul nostro futuro, i riferimenti fatti con il mondo di oggi, talvolta accompagnati da immagini in bianco e nero (esempi a pagina 98 o 108), gli schemi e i grafici utilizzati per spiegare i fenomeni o le informazioni più complicati e di difficile comprensione, come per esempio quelli riguardanti le “celle di Hadley” a pagina 127.
La lettura, sicuramente non di diporto o di svago, non è sembrata eccessivamente pesante, ma adatta solamente ad un pubblico avente conoscenze in campo scientifico e profondamente interessato all’argomento trattato.

      Zagnoli Filippo Liceo Ginnasio " Luigi Galvani " ( Bologna, Emilia Romagna )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore:
“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” è sicuramente uno dei capolavori di Antonello Provenzale, ricercatore e divulgatore scientifico specializzato nello studio del clima e dei suoi impatti sull’ecosistema e sulla biosfera, oggi a capo dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR a Pisa. Il saggio, pubblicato per la prima volta nel Giugno 2021 a Milano, analizza uno dei temi ora al centro dei programmi politici degli stati e dell’opinione pubblica: il clima, che influenza quotidianamente la vita di quasi otto miliardi di persone in ogni angolo del pianeta.
L’autore è molto abile nell’affrontare la questione perché, oltre ad analizzare la storia del clima della Terra e le componenti che influenzano il motore climatico mondiale, come il ciclo dell’acqua, l’effetto serra, l’albedo, i venti e le correnti oceaniche, prende in considerazione anche aspetti storici tra i quali spiccano l’evoluzione della vita e il funzionamento delle moderne tecniche di datazione dei reperti e di previsione sul clima del futuro. Il libro inizia approfondendo gli eventi riguardanti la nascita del nostro pianeta, avvenuta circa 4,5 miliardi di anni fa, e la formazione della Luna, il nostro satellite naturale, affiancandole con la spiegazione dell’origine della vita e l’analisi delle componenti dell’atmosfera primordiale, oggetto questi di uno studio più approfondito. Da qui si passano ad indagare i grandi, ma allo stesso tempo affascinanti, eventi climatici che hanno caratterizzato la Terra in passato, come per esempio il grande Snowball verificatosi circa 600 milioni di anni fa, un periodo caratterizzato da un clima particolarmente rigido, e il PETM (Paleocene-Eocene Thermal Maximum), un lasso di tempo contraddistinto da temperature molto elevate, per poi arrivare a prendere in esame il clima degli ultimi millenni e concludere con i drammatici effetti che le moderne attività umane stanno avendo su di esso.
In particolare, quest’ultima sezione è la più argomentata e approfondita, facendo del saggio un portavoce della lotta contro i cambiamenti climatici. Il climatologo, infatti, nel corso delle pagine afferma chiaramente che è necessario utilizzare delle fonti di energia alternative ai combustibili fossili per ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera e fermare subito i processi di deforestazione delle grandi aree verdi del pianeta. Riguardo a questo tema, l’autore ci ricorda spesso che il nostro pianeta è sempre stato in grado di resistere ai grandi eventi climatici passati, come lo schianto del meteorite che provocò l’estinzione dei dinosauri, ma molte delle specie presenti sono state spazzate vie, e questo potrebbe accadere anche agli esseri umani se danneggiassero il clima in maniera irreversibile.
Per concludere, il saggio di Provenzale, è scritto con un linguaggio scorrevole e non troppo complicato che rende piacevole la lettura. Inoltre, la scelta dell’autore di raccontare parzialmente anche argomenti diversi rispetto a quelli climatici, si è rivelata molto efficace poiché così i lettori, con la lettura del volume, possono venire a conoscenza di numerosi aspetti, imparando molto anche riguardo la storia del nostro pianeta e il funzionamento delle nuove procedure di analisi che si basano sulla tecnologia e non solo.

      Zampieri Arianna Liceo Scientifico Statale " G. Marinelli " ( Udine, Friuli-venezia-giulia )

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“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, pubblicato nel 2021, è il secondo libro di Antonello Provenzale, direttore dell'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.
Esso si presenta come un vero e proprio “Manuale per giovani investigatori climatici”.

Ogni capitolo è introdotto da una parte narrativa, che fa immergere il lettore in una dimensione ultra-spaziale, allontanandolo dalla propria realtà.
Lo stile narrativo è scorrevole e l’autore cerca di rendere facilmente accessibili i diversi temi da lui trattati. Offre inoltre molti spunti di approfondimento.

Nel primo capitolo il nostro maestro ci conduce alle origini, nel periodo dell’Adeano, risalente a 4,6 miliardi di anni fa, descrivendo uno spettacolo di lava e meteoriti che man mano si trasforma, a cui segue il raffreddamento dell’atmosfera e la conseguente solidificazione della crosta terrestre, fino al momento in cui alcuni piccoli organismi iniziano a occupare gli oceani. Tuttavia, siamo ancora molto lontani da un pianeta per noi abitabile e ricco di ossigeno.

Il nostro viaggio prosegue molto rapidamente: in circa 350 pagine, infatti, ripercorriamo una storia lunga oltre 4 miliardi di anni.
Ci immergiamo quindi nel periodo successivo, l’Archeano, quando le prime alghe iniziano a spuntare dal terreno sottomarino: il loro ruolo sarà cruciale, difatti queste piante assorbiranno anidride carbonica e rilasceranno ossigeno, avendo un grande impatto sulla futura composizione dell’atmosfera.

La lettura ci consente di soffermarci poi su glaciazioni totali e parziali, su una terra caldissima con antenati dei coccodrilli in luoghi ora occupati dai ghiacci. Incontriamo inoltre funghi alti nove metri che popolano il paesaggio, successivamente dinosauri giganteschi, notoriamente destinati a scomparire con l’arrivo di meteoriti e tanti altri scenari così lontani dalla nostra realtà che lasciano spazio alla nostra immaginazione su ciò che precede le nostre origini.

L’autore ci insegna a risalire al clima di milioni di anni fa tramite gli isotopi, strane combinazioni di elementi uguali ma con un diverso numero di neutroni nel nucleo, e ci spiega che il loro rapporto numerico ci consente di ipotizzare datazioni più o meno precise.

Illustrando le diverse fasi climatiche, lo studioso descrive i diversi fattori che influenzano il cambiamento climatico: ci parla di gas come l’ossigeno, il metano, l’anidride carbonica, senza tralasciare l’albedo, ovvero la riflessione terrestre dei raggi solari, la corrente termoalina, che permette la circolazione delle acque profonde e l’uomo, che viene definito ‘ingegnere dell’ecosistema’, ovvero un essere vivente in grado di modificare pesantemente l’ambiente in cui vive per meglio adattarsi a esso, come fanno i castori costruendo dighe, ma incidendo negativamente in maniera molto più profonda e grave.

In uno scenario climatico così drammatico, all’uomo è riservato il ruolo di imputato, accusato di compromettere seriamente il clima, sebbene consapevole che se la temperatura salirà ancora di 0,5 gradi, le gravi conseguenze si estenderanno a tutti gli esseri viventi.

Il modo in cui egli deciderà di procedere rimane ancora incerto e questo “manuale” contribuisce a rafforzare gli innumerevoli avvertimenti che riguardano i frequenti e insoliti cambiamenti ambientali. Le idee e i progetti per migliorare la situazione attuale ci sono, ma quando ci impegneremo davvero per metterli in pratica?

      Bianchini Stefano Liceo Teresa Gullace Talotta ( Roma, Lazio )

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La Terra è un pianeta molto vecchio, un Matusalemme di circa 4,5 miliardi di anni, milione più, milione meno. E, nella sua lunghissima storia, la Terra ha affrontato innumerevoli cambiamenti, di tipo geofisico, biologico e climatico. E che dire dei suoi “abitanti”? È possibile paragonare l’Homo Sapiens ai castori e ai batteri? D’altronde anche loro, come noi, sono ingegneri del proprio ecosistema, che modificano significativamente per creare delle condizioni migliori di sopravvivenza, ma che trasformano a tal punto da mettere in pericolo la biodiversità e l’esistenza stessa di altri esseri viventi, vegetali e animali.
L’autore, Antonello Provenzale, Direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del CNR a Pisa, che si occupa di dinamica del clima, interazioni geosfera-biosfera e impatto dei cambiamenti climatici su ecosistemi e ciclo dell’acqua, con il suo libro “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, edito da Rizzoli, ci racconta la storia del nostro pianeta e, in modo semplice e chiaro, con innumerevoli riscontri scientifici, ci spiega come è arrivato fino ad oggi, nelle nostre mani.
Provenzale parte da molto lontano illustrando come, dalle primissime forme di vita, i batteri, la Terra si sia evoluta e trasformata, attraverso enormi catastrofi ma anche attraverso lunghi periodi di quiete.
Il filo conduttore del libro è che le emissioni di anidride carbonica sono da sempre una delle cause principali dei cambiamenti climatici.
Provenzale mette in evidenza che ci sono diversi avvenimenti che hanno determinato il cambiamento della Terra che è arrivata fino a noi… la tettonica delle placche, che ha reso stabile il livello di anidride carbonica nell’atmosfera, mantenendo una temperatura ad un livello compatibile con la presenza di acqua in forma liquida, tale da permettere la sopravvivenza della vita sulla Terra; la prima glaciazione, che avvenne 600 milioni di anni fa a causa dell’aumento dell’ossigeno e che eliminò il metano dall’atmosfera: la Terra era diventata un’enorme palla di neve, la Snowball Earth che fece arrivare i ghiacci all’Equatore, provocando l’estinzione di molte specie; le eruzioni vulcaniche, che sciolsero il mondo ghiacciato e che, attraverso l’emissione di anidride carbonica, favorirono il riscaldamento globale, portando un po’ di caldo e magari qualche coccodrillo anche al Polo Nord: ci fu il primo effetto serra che, come ci fa comprendere l’autore, solo a piccole dosi è un ottimo alleato per il nostro clima.
Nel percorso narrato dall’autore, siamo giunti all’epoca dell’umanità, durante la quale le emissioni antropiche sono state la causa dell’attuale cambiamento climatico, con un aumento di 1 °C negli ultimi 100 anni, all’apparenza irrilevante se paragonato a miliardi di anni, ma estremamente rapido…
Antonello Provenzale ci aiuta a giungere ad una conclusione: dobbiamo, attraverso modelli climatici il più possibile attendibili, fare una proiezione del possibile scenario futuro e porre in atto tutte le misure necessarie per ridurre i rischi di cambiamenti climatici incontrollati o, ancor peggio, irreversibili perché altrimenti non sarebbe la Terra a morire, ma la specie umana ad estinguersi; infatti, le specie da sempre si sostituiscono e quelle che muoiono lasciano lo spazio allo sviluppo di nuove specie.

      Misuraca Viola Liceo Tito Lucrezio Caro ( Roma, Lazio )

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RECENSIONE
“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”
Il cambiamento climatico è un fatto e come tale non è in discussione. Ciò che dovrebbe essere al centro della nostra attenzione oggi e nell’immediato futuro è la sopravvivenza della specie, che si è autodefinita “Sapiens”. Se siamo davvero sapienti, consapevoli delle nostre capacità e dell’influenza delle nostre azioni sugli equilibri del nostro pianeta dovremmo aver chiaro che ciò che abbiamo fatto fino a oggi non mette a rischio la sopravvivenza della Terra ma quella della nostra specie e di altri esseri viventi: è questa la rivoluzionaria presa di coscienza che Antonello Provenzale ci trasmette con il suo libro “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”.
Il nostro pianeta ha già conosciuto una serie di eventi catastrofici nel corso di milioni di anni in cui si sono susseguiti mari di magma, glaciazioni, estinzioni di massa a cui oggi potrebbe aggiungersi anche la nostra e quella di altre incolpevoli creature di cui siamo responsabili in qualità di specie potente, cioè in grado di influire pesantemente sugli equilibri dell’ecosistema terrestre. La terra ha già conosciuto temperature glaciali e infernali ed è sempre qua. Il nostro pianeta non è stato annientato né da fantasmagoriche eruzioni vulcaniche né dal così detto effetto Snowball, espressione coniata nel 1992 dal geochimico Joseph Kirschvink, per indicare un pianeta in cui gli oceani coperti di ghiaccio con scarso contatto con l’aria, divennero in gran parte anossici.
“Finché il sole non diventerà una stella rossa gigante - scrive Antonello Provenzale – la Terra continuerà ad ospitare la vita. L’Homo Sapiens si evolverà (…), ma quasi certamente fra 10 milioni di anni il mondo non sarà pù come è ora. (…) Ma intanto, durante il nostro tempo su questo pianeta, dobbiamo fare quanto è necessario per il benessere della nostra specie e di tutti i passeggeri della Terra, in armonia con le regole del gioco. Rispettare le regole è fondamentale, perché la natura è inesorabile: se non stiamo alle sue leggi, prima o poi saremo spazzati via”.
Abbiamo confuso la sapienza non l’arroganza, abbiamo pensato che il fatto che nessuna altra creatura vivente potesse mettere a rischio la nostra vita, che nessun contesto geografico – per quanto estremo – potesse essere tale da impedirci un’organizzazione sociale che ci consentisse di vivere tanto ai poli quanto in mezzo alla giungla. Abbiamo costruito basi ardite di studio sulle vette delle montagne più alte o in mezzo ai mari più profondi, ma abbiamo sottovalutato il fattore tempo. Non abbiamo considerato l’impatto delle nostre azioni, che hanno determinato un consumo delle risorse di questo pianeta più veloce del tempo necessario per riprodurle. E ancora oggi sottovalutiamo la portata del nostro agire, l’arroganza ci spinge a perseguire l’immediato profitto, ma la durata di una vita umana è niente rispetto al tempo della vita del pianeta che ci ha accolto: esisteva prima di noi, esisterà anche dopo di noi, se non saremo abbastanza sapienti – e umili – da voler rispettare le regole. Solo l’umiltà potrà salvarci.

      Piancatelli Giorgia Liceo Tito Lucrezio Caro ( Roma, Lazio )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore è un romanzo di divulgazione scientifica, scritto da Antonello Provenzale, che tratta di come il clima sia cambiato ed evoluto, dalla creazione della Terra fino ai giorni odierni. Per poter scrivere una relazione completa di questo libro, credo sia bene iniziare con il dividerlo in tre parti così da non dimenticare nulla. La prima parte è quella che riguarda i primi miliardi di anni della Terra e di come il clima abbia iniziato a cercare il suo equilibrio. Questa prima parte del libro, che tratta della prima glaciazione, è principalmente incentrata sulla parte chimica e di come sia iniziato tutto. Ho trovato questo inizio di romanzo particolarmente difficile anche se devo riconoscere la bravura dell’autore nel cercare, nei limiti del possibile, di scrivere utilizzando termini abbastanza semplici, così da aiutare il lettore nella comprensione di un argomento già di per sé molto complicato.Ad esempio quando paragona l’elemento che ha quasi eliminato la vita sulla Terra a un caso poliziesco cold case, argomento complesso ma che trattato come un caso della polizia sembra più leggero e più intrigante. Anche se difficile, ho trovato alcuni argomenti molto interessanti, come quando parla del “paradosso del giovane sole”, argomento di cui non sapevo assolutamente nulla ma che mi ha particolarmente colpito. Inizia ora la seconda parte del libro, quella centrale che tratta del periodo freddo avvenuto dopo il culmine del periodo caldo avvenuto 50 milioni di anni fa. Purtroppo questa parte non è stata una delle mie preferite, ho trovato questi capitoli centrali molto lenti e poco scorrevoli ed ho fatto un po’ di fatica a continuare a leggere il libro. Poiché, a differenza della prima parte del libro, questa l’ho trovata difficile, e senza parti interessanti che mi facessero venire voglia di continuare la lettura. Ovviamente questo non è collegabile al modo di scrivere dell’autore, bensì più ai fatti che cerca di spiegare.
Entriamo ora nella terza ed ultima parte del libro da quando parla dell’ Olocene fino alla fine del romanzo. Questa credo sia stata la mia parte preferita perché arriva a trattare del clima fino ai giorni nostri e spiega tutti i vari problemi del cambiamento climatico, cosa può accadere e come fare per ridurre questi cambiamenti. Leggere in un testo di divulgazione scientifica quello che viviamo tutti i giorni è stata per me una cosa molto strana e leggere tutto quello che può accadere mi ha fatto molto pensare a quanto sia importante aiutare il clima del nostro pianeta, poiché come dice Provenzale “sicuramente il clima si evolverà e si aggiusterà da solo ma in quel caso noi non saremo lì per vederlo”. Ma oltre questa frase, a mio parere un pò ansiosa, Provenzale dice anche che per evitare tutto questo basta rendersi conto che i cambiamenti climatici sono un problema reale e da affrontare per poter vivere in armonia con le regole del nostro pianeta che permettono la nostra sopravvivenza.
In conclusione ho trovato questo libro ben scritto e strutturato in modo tale da rendere più piacevole la lettura. Si pensi, ad esempio, all’utilizzo dei titoli all’interno del capitolo stesso per far capire in modo simpatico di cosa si andasse a trattare. Oppure quando anche nei primi capitoli fa riferimenti all’uomo in modo tale da far riflettere il lettore. Credo di poter terminare con il dire che consiglio questo libro a chiunque voglia informarsi sull’argomento.

      Salvati Yuri Tullio Levi Civita ( Roma, Lazio )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore è un testo di divulgazione scientifica scritto ed elaborato da Antonello Provenzale, uno scienziato specializzato nel settore del clima ambientale, inoltre direttore dell'Istituto di Geoscienze, e pubblicato nell'anno 2021 da Rizzoli.
Ciò che ci propone questo libro è un viaggio culturale attraverso la storia del clima sulla terra. Partiremo con la grande sfera di fuoco nei primi 200 milioni di anni di esistenza, ovviamente con tutti gli eventi catastrofici che caratterizzano questi anni, quali meteoriti, laghi di magma incandescente, passando poi attraverso un periodo di freddi ghiacci, fino ad arrivare ad oggi, con la nostra atmosfera, ricca di azoto e di ossigeno.
Attraverso i numerosissimi studi di Provenzale scopriamo come il nostro tanto amato pianeta fosse stato caratterizzato da eventi inusuali, a dir poco sconvolgenti: momenti nella quale all'equatore, fascia caratterizzata da temperature elevatissime, quasi estreme, c'era la presenza di ghiacci e freddi rigidi. Stessa situazione per il polo nord, rinomato per gli incessanti inverni, che in passato era calpestato dalle zampe palmate dei coccodrilli. La trattazione di periodi sconvolgenti è fusa ad una vena di storia della fisica e della scienza: sono continui infatti i richiami ai principi dell'acqua, quali le correnti, al sistema planetario, ai principi della luce, come la riflessione e la rifrazione attraverso i ghiacciai, i principi del calore e l'effetto serra.
Ciò secondo la mia opinione viene eseguito per fare in modo di farci avere un quadro generale del nostro pianeta Terra a trecentosessanta gradi, poichè senza le conoscenze dei campi della fisica e della scienza non ci è possibile comprendere al cento per certo questi temi.
Durante il percorso culturale arriviamo finalmente alla Terra oggi, un pianeta ormai ammalato a causa di troppi anni di scelte errate. Errare è umano, perseverare è diabolico; Provenzale, attraverso questo saggio, cerca di porre un freno al nostro perseverare che ormai, a causa di troppe sottovalutazioni e situazioni prese sotto gamba, sta conducendo il nostro caro pianeta ad un punto di non ritorno.
L'obiettivo del libro è quindi combattere le continue, troppe fake news riguardanti il tema ambientale che ci dilaniano, discostandoci dal volere bene alla nostra Terra e a tutti gli esseri viventi che la popolano.
È un libro che il lettore apprezzerà facilmente, poichè chiaro ed esplicativo. La scrittura di Antonello Provenzale è in grado di penetrare il lettore attraverso una rinomata ricerca di parole ed espressioni limpide, ma allo stesso tempo valide e di facile comprensione.
Le potenzialità di questo saggio sono elevatissime: sono i piccoli gesti a fare la differenza, e questo testo può essere inteso chiaramente come un piccolo gesto, in grado di rischiarare giovani e adulti dal buio e dalle oscurità dell'egoismo, verso un futuro migliore.

      De Persio Letizia Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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Osservando il soffitto, immobile nel letto, l’insonnia mi ha rapito e nella mia testa pensieri e
frasi fluiscono come un fiume in tempesta. Cerco di risolvere tutti i problemi del
cambiamento climatico, ma mi rendo subito conto che una sola mente non basta; vorrei
gridare, invece taccio.
È questo l’effetto che mi ha fatto leggere il libro “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci
all’Equatore” del ricercatore climatico Antonello Provenzale. 396 pagine che ci trasportano
indietro nel tempo per ripercorrere dalle origini del nostro pianeta ad oggi i cambiamenti
climatici, le loro cause, il loro avvicendarsi, il loro modificare il pianeta evidenziando come ci
sia stato un cambiamento planetario così rapido e pericoloso quale mai si è verificato. Il
saggio inizia spiegando in modo chiaro e conciso com’era formata la terra all'inizio di quella
che sarà una vita lunga e piena di insidie. Inizialmente ci vengono descritte le componenti
dell’atmosfera, le successive glaciazioni, i processi di litogenesi e di tettonica delle placche,
la creazione dello strato di Ozono, la debolezza del Sole, le successive estinzioni di massa,
per poi arrivare a parlare, ad esempio, dell’effetto serra, dei processi chimici presenti in
atmosfera conseguenti all’ attuale patologica condizione di scioglimento dei ghiacciai mai
registrata prima nella storia geologica della Terra.
“Per un lungo periodo di tempo, quasi due miliardi di anni, il pianeta sarebbe stato caldo, con
una coperture di ghiacci minima o del tutto assente, e con sempre più ossigeno
nell’atmosfera”. Con questa frase Provenzale ci spiega cos’è successo dopo la glaciazione
Huroniana; io sono rimasta particolarmente colpita dalle parole “minima o del tutto assente”
perché è proprio in così poco che lo scienziato ci apre gli occhi su ciò che
sta accendendo sulla nostra casa, forse è proprio in ciò che risiede la sua magia.
L’uomo è così abituato a mettersi al centro del mondo che ha dimenticato che noi siamo solo
gli ospiti e stiamo distruggendo colei che si è presa cura di noi per millenni. Forse ora
abbiamo capito che tutto ciò che ci fa meravigliare e che ci dona la voglia di vivere non verrà
visto dai nostri figli e nipoti, se non decidiamo di cambiare. Il libro di Provenzale ci aiuta a
farlo facendoci sentire vicini alla Terra, quasi come se fosse una nostra amica.
Il titolo ci mette subito in allerta e ci fa intuire che il saggio non sarà una lettura che ci farà
gioire il cuore, ma che lo farà rabbrividire, mentre il nostro cervello cerca di normalizzare una
frase che però è troppo irrazionale.
Probabilmente ecologisti e naturalisti del passato sarebbero stati contenti di sapere che c’è un saggio
come questo che descrive il clima per com’é, realisticamente: Von Humboldt alla fine del 1800, studiava
i ghiacciai e le conseguenze del loro eventuale scioglimento, Leopold, nel 1949, ragiona su come
conservare le risorse della natura; Lovelock nel 1979 formula l’ipotesi Gaia per mantenere condizioni
idonee alla vita sulla Terra. O invece saggi di questo valore verranno sprecati e noi continueremo a
bruciare la nostra casa? Perché probabilmente come si legge nel “La vita di Galileo” di Bertolt Brecht,
l’uomo non ha abbastanza conoscenze e forse non le avrà mai, o forse se le avrà non le userà. Chiudo gli
occhi, mi addormento. Il sonno ha la meglio, almeno per questa notte ...

      Buccelli Francesco Liceo Classico E Scientifico Alessandro Volta ( Como, Lombardia )

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La lettura del saggio "Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore: storia del clima della Terra dalle origini ai giorni nostri", di Antonello Provenzale, coinvolge i lettori in un viaggio più che millenario su un’ideale macchina del tempo, dotata di un grande oblò, da cui osservare la Terra e i cambiamenti climatici susseguiti nelle diverse ere sotto la guida esperta dell’autore Ogni tappa è una lezione di climatologia e di etica, una descrizione del fenomeno, accompagnata dall’esposizione di teorie per spiegare e interpretare gli accadimenti. La partenza è turbolenta; la navicella sorvola una terra giovane che ribolle incessantemente: è l’Archeano, il regno dell’ossigeno e dello zolfo. I viaggiatori non devono inforcare gli occhiali per ammirare un sole debole, che non riscalda e non può contrastare un improvviso raffreddamento del clima. La navicella subisce una brusca fermata, il freddo invade la macchina, la vista è attirata dalla “snowball earth” , la terra a palla di neve, il regno dell’inverno, che incanta, ma sgomenta. Non ci sono impronte umane sul manto bianco, lo strato di ghiaccio è uniforme. Non è che un momento del viaggio. La macchina del tempo sorvola cieli sempre diversi: si intravedono i vulcani, poi i mari tropicali dominati dai ghiacci. La guida è esauriente, espone le teorie e ammonisce che non ci sono modelli precisi a cui fare riferimento.. L’immagine successiva è un sole che brilla vigoroso, con la sua luce colpisce la terra e, insieme al “gas serra buono”, fa risvegliare un mondo rigoglioso. Con la navicella si sorvolano i regni di Ediacara e Avalon, conosciamo le prime solitarie forme di vita e un istante dopo si afferma la biodiversità con le conseguenti trasformazioni ambientali, messe in atto da “gli ingegneri dell’ecosistema”, che costruiscono le loro nicchie ecologiche influenzando il clima terrestre. Poi la navicella passa attraverso le nuvole: le goccioline e i cristalli di ghiaccio appannano l’oblò. C’è ancora qualche turbolenza. Iniziano le precipitazioni e il ciclo dell’acqua arricchisce il pianeta e lo trasforma. Tutto scorre, la nascita e la morte dei dinosauri, l’era glaciale, l’uomo con la sua storia (gli splendori e le tragedie), che interviene sul clima con lo stress idrico, la frammentazione dell’habitat, l’inquinamento, la perdita di biodiversità. Questa realistica esplorazione - attraverso le condizioni estreme del passato, le grandi instabilità, le teorie esposte e spesso confutate - ci aiuta a comprendere il funzionamento del clima. La guida è in gamba, non è solo didascalica, ma spinge i viaggiatori ad assumere decisioni consapevoli sul futuro del pianeta, fornendo una sorta di “cassetta degli attrezzi” con allegato un libretto di “non distruzione/istruzione”, costituito da teorie, sperimentazioni e soprattutto ammonimenti. Bisogna essere consapevoli, stimare cosa potrà succedere nel futuro e predisporre misure che preservino la nostra umanità; infatti “finchè il sole non diventerà una stella rossa gigante , la terra continuerà a ospitare la vita. ” . Il rischio è però che i prossimi ospiti siano esseri viventi diversi dall’Homo sapiens. Da qui l’ammonimento alla politica mondiale troppo “timida” per assumere decisioni incisive che pongano un argine alla concentrazione di anidride carbonica atmosferica, che cresce in modo rapidissimo e accelerato. Ma anche il singolo non può trovare alibi e deve cominciare a rispettare le regole del gioco. La guida è chiara, l’esplorazione

      Buraschi Beatrice Istituto Di Istruzione Secondaria Superiore " Vittorio Bachelet " ( Oggiono, Lombardia )

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La storia della Terra è stata caratterizzata da profondi cambiamenti climatici che nel corso dei millenni hanno messo a dura prova gli esseri viventi, ma mai come oggi le sorti del nostro Pianeta sono nelle mani dell’uomo. Antonello Provenzale nel suo libro "Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore" mette il lettore davanti alla cruda realtà e lo rende consapevole delle grandi responsabilità che deve assumersi per garantire la sopravvivenza delle generazioni future. Il libro non è solo una presa di coscienza, o meglio un avvertimento, ma fornisce una serie di informazioni utili per capire il complesso funzionamento di quella macchina straordinaria che è la Terra. La ricostruzione delle varie ere geologiche coinvolge il lettore e lo avvicina a epoche remote e a luoghi lontani.
Particolarmente efficace è la descrizione dei paesaggi, la quale riesce a immedesimare il lettore negli ambienti più inimmaginabili che si sono alternati durante le ere sul nostro pianeta, come l’enorme distesa di ghiacci che ha accompagnato la Terra per diversi millenni.
Nel libro c’è un elemento che funge da filo conduttore: l’anidride carbonica. La si ritrova in numerosissime pagine perché essa è alla base del funzionamento del nostro pianeta, in quanto svolge un ruolo chiave nel determinare la temperatura e di conseguenza la sopravvivenza degli esseri viventi. È una sorta di equilibratore da cui dipendono i destini del mondo. Ciò che preoccupa l’autore e ciò che dovrebbe mettere in allerta anche noi è che il suo notevole incremento negli ultimi decenni, causato dalle azioni dell’uomo che ha puntato sul miglioramento delle qualità della vita nel breve periodo senza guardare alle conseguenze di lungo termine, può rompere quella stabilità che si è protratta per secoli e può determinare catastrofi capaci di rendere invivibile la Terra. Già i primi segni concreti di un futuro problematico sono tangibili: basta pensare allo scioglimento dei ghiacciai, alle temperature torride estive e alle piogge forti, torrenziali e quasi tropicali che colpiscono con regolarità l’Europa.
Ma il saggio non vuole essere catastrofista perché propone la ricetta per evitare il peggio, ci invita ad agire e suggerisce alcuni semplici comportamenti che qualsiasi persona può attuare per ridurre l’emissione di anidride carbonica come lo sfruttamento dei mezzi pubblici quando se ne ha la possibilità oppure una maggiore attenzione nel non sprecare l’acqua e l’ energia nelle nostre case.

      Galimberti Elena Iis Ezio Vanoni ( Vimercate, Lombardia )

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TERRA, SEVERA MAESTRA , TRA EVOLUZIONE E CATASTROFI
«La vita e l’evoluzione hanno sempre saputo sfruttare le opportunità generate dalle catastrofi per creare un ambiente nuovo, diverso da quello di prima. Naturalmente, il prezzo da pagare è la perdita di un gran numero di individui, di specie e di ecosistemi.»
Mediante questo enunciato, Antonello Provenzale, autore del libro: «Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore», penetra nella storia del pianeta Terra, delle catastrofi avvenute nel corso dei secoli e delle loro terribili conseguenze. Come a bordo di una navicella spaziale, l’autore presenta l’evoluzione della vita sulla Terra, tramite una produzione perspicua, esaustiva ed affidabile. Allo scorrere delle pagine del libro, appaiono panorami da racconto fantastico e catastrofi degne di un film sulla fine del mondo (come d’altro canto si intuisce dal titolo). Il testo illustra inoltre come il clima sia disomogeneo nel tempo e nello spazio, affrontando gli episodi accaduti: viaggia dall’oceano di magma allo snowball, dalla frammentazione degli habitat naturali, al cambiamento della fenologia di numerose specie animali e vegetali, approfondendo persino i danni economici e sociali da essi derivati.
Ciò che è particolarmente piacevole, è l’esposizione dell’autore: semplice e precisa. In altre parole, chiunque può essere in grado di afferrare argomenti complessi e apprezzare la scrittura scorrevole e ricca di ricostruzioni schematiche, illustrazioni, immagini e grafici. La lettura riporta in aggiunta studi di famosi ricercatori, fornendo materiale, siti web e titoli di libri. (Utili per una ricerca o un approfondimento personale).
Ritengo senza dubbio che il libro faccia riflettere, poiché, oltre ad essere molto istruttivo, spiega come l’uomo sia motore del cambiamento climatico e come stia mettendo a rischio la propria specie. In sintesi, la lettura di questo libro, arricchisce non solo le conoscenze sulla storia del pianeta Terra, bensì permette di crescere come cittadino cosciente ed informato. Difatti, si può avvertire la serietà e la gravità della situazione: la si percepisce come in corso, perciò non si può indugiare e rimanere indifferenti. É necessario impugnare misure, sviluppare strategie ed affrontare il problema.
Per concludere, consiglierei vivamente la lettura di “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore.” Non solo agli appassionati di scienze naturali, ma anche a chi non possiede un particolare interesse nell’ambito scientifico.
Ritengo dunque che sia la giusta opportunità al fine di “tuffarsi” nel passato, informarsi sul presente e riflettere sul destino del nostro futuro.


      Russo Eleonora Liceo Classico E Scientifico Alessandro Volta ( Como, Lombardia )

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"Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore", pubblicato da Rizzoli nel 2021, è un libro di divulgazione scientifica di Antonello Provenzale, direttore dell'Istituto di geoscienze e georisorse del CNR di Pisa, tra le figure più eminenti a livello internazionale che si occupano di clima, geologia ed ecologia.
Ciò che per prima cosa ha catturato la mia attenzione è il titolo, insolito e affascinante, in grado di porre fin da subito l'accento sul fatto che il clima del nostro pianeta non sia sempre stato così come lo conosciamo. L'autore ne ripercorre da cima a fondo le fasi evolutive, a partire dalle temperature infernali dell’Adeano, passando per l'Archeano (all'inizio del quale la Terra iniziò a prepararsi ad accogliere la vita), per il periodo cosiddetto Snowball e per il "Boring billion" del Proterozoico. In seguito, la vita conobbe uno sviluppo impetuoso che determinò la nascita di quegli organismi multicellulari antenati delle specie che conosciamo oggi, uomo compreso…
Il capitolo che più di tutti è risultato per me interessante è il sesto, Il pianeta vivente, in cui sono sviscerate le interazioni tra atmosfera, idrosfera, biosfera e geosfera. In particolare, trovo estremamente affascinante la controversa ipotesi Gaia, la quale mostra come gli ecosistemi possano far fronte, almeno in parte, ai mutamenti dei fattori esterni con cui hanno a che fare; è interessante l'ipotesi di una Terra in grado di adattarsi, di sopravvivere. Una Terra che dunque non ha necessariamente bisogno di noi esseri umani per andare avanti, al contrario nostro, che senza la nostra Casa non potremmo neppure esistere.

Il saggio si presenta estremamente scorrevole e ben impostato. Provenzale scrive con parole precise ma semplici, perfettamente adatte a un pubblico di esperti così come di studenti desiderosi di osservare il clima terrestre da un punto di vista esclusivo, nuovo, quello del tempo, che lentamente plasma l'aspetto della Terra: i cambiamenti più consistenti richiedono tempistiche molto lunghe. La Terra ha 4,5 miliardi di anni, l’homo sapiens 200.000 appena. Siamo tra gli ultimi arrivati, eppure abbiamo alterato in maniera profonda l’equilibrio tra le varie parti creatosi in seguito all’ultima glaciazione. Come se non bastasse, tra qualche decennio le conseguenze delle attività antropiche saranno ancora più drammatiche: siccità, incendi, aumento del livello del mare, perdita della biodiversità, carestie, fame, guerre, migrazioni di massa e fragilità socio-economiche devasteranno il mondo moderno. Perseguendo il profitto e alimentando le nostre economie suicidarie, abbiamo scordato che se non rispettiamo le leggi della natura saremo eliminati, inesorabilmente. E la Terra andrà avanti senza di noi: è questo ciò che più mi porterò impresso dopo la lettura. Ci vorrà tempo, forse milioni di anni, ma va ricordato che il nostro pianeta, che 4 miliardi di anni fa era coperto da magma incandescente, è oggi in grado di ospitare la vita. L’evoluzione segue strade imprevedibili. La nostra esistenza in quanto esseri umani è labile e provvisoria. Quella della Terra, in grado di rialzarsi, decisamente meno.

      Baldoni Lorenzo Itis E. Mattei ( Urbino, Marche )

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Riscaldamento globale, o global warming se preferite. Negli ultimi anni siamo continuamente bombardati di notizie riguardanti il clima, spesso e volentieri allarmanti, esagerate e catastrofiche. C’è chi dice che le nostre azioni porteranno alla fine del mondo come oggi lo conosciamo, che la nostra società in pochi decenni non esisterà più e che le generazioni future si troveranno a dover combattere una lotta invincibile contro una natura spietata. Non tutti, comunque, credono in un futuro così distopico. In molti, riguardo alla questione climatica, si mostrano infatti scettici e stentano ad immaginare le conseguenze negative dell’azione umana sul pianeta.
Di fronte a questa divergenza di idee, occorre fare chiarezza e cercare di elaborare una visione del problema il più possibile oggettiva. C’è solamente una strada da percorrere per giungere a questo obiettivo: ricostruire la storia climatica del nostro pianeta e solo alla fine realizzare previsioni per il futuro.
Nel suo libro “Coccodrilli al polo nord e ghiacci all’equatore”, Antonello Provenzale cerca di chiarire ogni dubbio riguardante la complessa macchina climatica del nostro pianeta, attraverso un lungo viaggio. Una gita, ma non come noi tutti la intendiamo. Una gita che dura più di quattro miliardi e mezzo di anni, con tappe talvolta brevi e talvolta lunghe. Con mete che coprono tutto il mondo, dal suo interno fino alle vette più alte e addirittura sino ai limiti dell’atmosfera.
Grazie a immagini, grafici e formule, Provenzale riesce in modo semplice, ma tecnico, a spiegare la moltitudine dei processi e delle interazioni che legano gli aspetti climatici di un sistema talmente complesso da essere impossibile da comprendere nella sua interezza.
Partendo dalla formazione del nostro pianeta, l’autore descrive in modo molto dettagliato come esso sarebbe apparso ai nostri occhi, facendoci immergere a pieno in realtà anche molto distanti e a noi insolite.
Circa 600 milioni di anni fa sulla Terra non erano presenti i colori della vita, come il verde e l’azzurro, ma solamente un pallido e spoglio bianco. Il nostro pianeta era coperto interamente da una spessa coltre di ghiaccio. La Terra a palla di neve. Un esempio perfetto per comprendere come la storia climatica abbia attraversato periodi affascinanti e atroci allo stesso tempo, durante i quali l’esistenza della vita è stata messa a dura prova. Fortunatamente gli organismi viventi hanno saputo resistere e quindi oggi siamo qui, a popolare il terzo pianeta del Sistema Solare.
Una volta terminata la nostra gita, abbiamo a disposizione tutti i dati che ci servono per dare una risposta oggettiva al nostro dibattito iniziale. Possiamo quindi affermare di star mettendo a rischio l’esistenza della specie umana con le nostre azioni. Per alcuni questa conclusione potrebbe essere inaspettata, per altri meno, ma comunque questa è la pura verità.
Sembrerebbe scontato a questo punto dire che dobbiamo intervenire subito, ma siccome siamo tutti passeggeri di quella che può essere intesa come una grande nave in mezzo all’oceano, non possiamo permetterci di farla affondare. Almeno finché non ne avremo trovata un’altra su cui continuare il nostro viaggio.

      Massaroni Andrei Liceo Scientifico Statale ' T.c.onesti' ( Fermo, Marche )

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Coccodrilli al polo nord e ghiacci all'equatore è una ricca ed articolata(forse la lunghezza del titolo suggerisce proprio questa abbondanza scientifica) raccolta di ricerche, studi e teorie, ordinati allo scopo di ricostruire la storia del clima del nostro pianeta. Innanzitutto è opportuno premiare il tema scelto dal dott. Provenzale: in un ambiente informativo infestato da notizie "fast food" soprattutto riguardo alla questione del cambiamento climatico raccontare questo tema a partire dalla nascita del nostro pianeta è senz'altro coraggioso. Attraverso il clima, che si palesa componente intrinseca e determinante del sistema Terra, è descritta nelle prime 150 pagine la formazione del Pianeta azzurro. E' forse percepibile un certo grado di romanticismo in questi primi capitoli: la Terra dominata dalle attività magmatiche del proterozoico appare come un qualsiasi adolescente che debba gestire le proprie eruzioni cutanee. Sebbene questa sia semplicemente una visione soggettiva (è doveroso specificare che l'accuratezza scientifica dei fatti rimane constantemente verificata in ogni accento del libro), si potrebbe credere che anche il professor Provenzale condivida questa visione: un elemento che fa riflettere su questa visone è la scelta di inserire l'ipotesi Gaia seppure questa sia, come sottolineato dall'autore stesso, piuttosto controversa. Il libro prosegue analizzando una ad una tutte le componenti del puzzle che chiamiamo clima, proponendo praticamente per ciascuna di queste un fenomeno esemplare; particolarmente interessante, e soprattutto ben ponderata rispetto al tema, è l'influenza sociale ed economica che certi fenomeni climatici hanno già adesso (come el Nino che causa il crollo della pescosità nel litorale andino).
Gli ultimi capitoli sono poi dedicati alla dicotomia uomo-Terra.L'uomo ha danneggiato severamente l'equilibrio climatico. Lo sappiamo, lo sa anche Provenzale. E' proprio alla luce di questa evidenza che diventa veramente importante leggere alla fine del libro un messaggio così propositivo: secondo l'autore possiamo intervenire sul clima. L'uomo, che è vittima e carnefice, può inoltre organizzarsi e studiare i cambiamenti (attraverso la modellizazione climatica che nel libro è trattata in maniera piuttosto completa ) per trovare una soluzione.
Dovendo racchiudere il mio parere in un periodo conclusivo, la ricchezza di contenuti dell'opera del Dottor Provenzale può spaventare chi non è "tecnico" di certi ambienti, ma la sua stesura semplice e pulita la rendono estremamente utile alla causa: informare sul clima in maniera stratificata e completa affidandosi puramente alla scienza, senza cavalcare clichè che si sono già rivelati inefficaci in una battaglia così importante.

      Spinsanti Elisa Liceo Scientifico Statale G. Galilei ( Ancona, Marche )

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Esiste oggigiorno un argomento più attuale del cambiamento climatico? Quante interviste, quante trasmissioni televisive affrontano questo spinoso tema? Il riscaldamento globale, lo scioglimento dei giacchiai, il buco dell’ozono, sono tutti temi che ci toccano in prima persona, in quanto esseri umani abitanti del pianeta Terra: il nostro pianeta, la nostra casa. Forse il concetto di Terra concepita come casa non è molto chiaro tra la “popolazione del mondo”, che si mostra sempre più disinteressata al suo benessere, focalizzandosi, invece, su quello individuale. Non si è ancora diffusa la consapevolezza, purtroppo, che tutte le problematiche citate in precedenza possono nuocere maggiormente a noi stessi come specie vivente, piuttosto che alla Terra come pianeta che ospita la vita.
La pubblicazione scientifica “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” di Antonello Provenzale ha come scopo quello di informare, di far comprendere ai lettori come il mondo stia cambiando e come questo cambiamento possa influire sulle nostre vite e sul nostro futuro. Siamo capaci di pensare a noi stessi, ci poniamo quotidianamente domande come: “Come mi vesto oggi?” o “Che cosa mi preparo per pranzo?”, ma non ci preoccupiamo dei danni disastrosi che causiamo al nostro pianeta tutti i giorni, non ragionando sul fatto che essi si ritorcono contro di noi.
Antonello Provenzale, laureato con dottorato in fisica, si occupa attualmente di dinamica del sistema terra, ed è l’autore di questa pubblicazione scientifica, che decide di presentare tutto il ciclo di cambiamento della terra, descrivendo le ere temporali a partire da 4 miliardi di anni fa, cercando di fare chiarezza sui trascorsi del nostro pianeta, raccontandoci la sua vita e le sue condizioni, spiegando dettagliatamente tutti gli eventi che hanno condotto questo mondo ad essere quello in cui viviamo oggi, come ad esempio, la variazione della quantità di ossigeno prodotta nei giorni nostri e dai cianobatteri durante l'eone dell’Adeano.
Questo testo si fa portavoce di verità scientifica e attivismo per la terra, con l’auspicio di risvegliare gli animi umani e portarli alla consapevolezza che siamo noi gli unici responsabili del nostro futuro: homo faber fortunae suae, «l'uomo è l'artefice della propria sorte», come disse Appio Claudio Cieco, e mai frase sarà più attinente al messaggio di un testo quanto questa.
Leggendo “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” ho notato quanto fossi poco conscia della storia della Terra, ho scoperto fatti nuovi e ho soddisfatto molte delle mie curiosità sul tema dell’ambiente. Ho sempre pensato che il mondo in cui viviamo fosse una macchina ben funzionante, ma mai avrei pensato a quanto sia stata duttile e abile nel destreggiarsi nel tempo tra le varie ere, riuscendo ad adattarsi e trasformarsi in funzione della sua sopravvivenza. Sono consapevole del fatto che noi esseri umani siamo così piccoli e insignificanti che non potremo mai essere la causa di una ipotetica “morte della Terra”, ma non avevo ancora chiaro in me il concetto che tutto questo male all’ambiente di cui parliamo, è un male che stiamo compiendo, in realtà, a noi stessi.

      Formica Edoardo Liceo Scientifico Galileo Ferraris ( Torino, Piemonte )

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L’autore del testo dal titolo così accattivante da apparire quasi giocoso è in realtà un esperto di dinamica del clima. Direttore dell’istituto di geoscienze e georisorse del CNR a Pisa, il professor Provenzale si occupa delle interazioni geosfera-biosfera e dell’impatto dei cambiamenti climatici su ecosistemi e ciclo dell’acqua.
Si tratta di un testo in cui l’autore espone con chiarezza un tema estremamente importante. Attraverso la storia di quanto avvenuto al clima della Terra dalle origini ai giorni nostri, mette in guardia il lettore che, attraverso i nostri comportamenti sconsiderati, stiamo mettendo in pericolo non il pianeta che ha resistito a scovolgimenti ben più radicali (eruzioni vulcaniche gigantesche, lenti raffreddamenti, deriva dei continenti) ma la razza umana stessa.
Proprio l’attività umana ha prodotto una rapida crescita della temperatura media globale che è percepita in particolare nell’Artico. L’antropizzazione infatti ha comportato negli ultimi due secoli l’emissione di enormi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera oltre che pesanti modifiche del territorio con l’eliminazione di numerosi ecosistemi naturali, la deforestazione dei tropici, la riduzione delle biodiversità marine. Ciò che suscita preoccupazione non è tanto l’aumento di un grado centigrado nell’ultimo secolo, ma il fatto che la crescita rapidissima delle temperature sta mettendo in seria difficoltà l’adattamento dell’ambiente. Si aggiunge poi l’aumento della popolazione della Terra che comporta infrastrutture fisse, megalopoli, coste densamente popolate, attività produttive e tutto ciò contribuirà ad un ulteriore incremento delle temperature rendendo più difficile il sostentamento della vita.
Dunque è bene studiare la storia del clima sulla Terra come recita il sottotitolo dell’opera presa in esame: analizzando quanto è avvenuto nel passato è possibile evitare nuovi disastri che comporterebbero non tanto difficoltà per il pianeta Terra quanto per gli esseri che lo abitano.
La lettura di questo saggio risulta interessante poiché l’autore, descrivendo la storia del clima e dei suoi cambiamenti fin dalle origini, è riuscito a integrare tutti gli avvenimenti più importanti che hanno portato alla situazione attuale: si è avvalso di descrizioni dettagliate, pur senza approfondire tematiche come la transizione energetica e gli interessi geopolitici globali comprese le differenti necessità delle società sviluppate rispetto a quelle in via di sviluppo.
Nelle quasi 400 pagine del libro, l’autore osserva la Terra da quando la superficie ribolliva di magma a quando si è trasformata in una palla di neve (Snowball) fino al riscaldamento globale dell’ultimo secolo. In questo lungo viaggio nel tempo il clima, pur variando in maniera significativa tra una fase e l’altra, è però sempre rimasto in grado di ospitare la vita.
Ora però la Terra, dopo aver visto distruggere foreste, desertificare gli oceani, eliminare interi habitat marini e terrestri da parte dell’uomo, sta mandando un messaggio di allarme.
Non troverete traccia di quali soluzioni devono essere messe in campo, sono sottintese, chiare all’autore quanto al lettore, ma le decisioni a livello mondiale devono essere prese rapidamente per fermare tutto ciò e costruire un futuro per il nostro pianeta sostenibile sia dal punto di vista ecologico che da quello sociale.

      Fratini Leonardo Istituto Superiore Lagrangia ( Vercelli, Piemonte )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore è un libro che affronta in modo divertente e leggero il tema del cambiamento climatico. Il racconto ha inizio con una descrizione di epoche e periodi climatici molto antichi, come per esempio le grandi glaciazioni, dove l’intero pianeta era coperto di ghiaccio e animali di norma endemici di luoghi caldi erano costretti a vivere in zone dal clima rigido. Ad esempio, e da qui è tratto il titolo, i coccodrilli si ritrovano al Polo Nord in mezzo ai ghiacci e al gelo, mentre gli animali delle foreste tropicali devono fare i conti con l'equatore e il caldo torrido. Il libro è scritto in modo semplice e accessibile, con una scrittura chiara e un linguaggio adeguato al target di lettura, per giovani appassionati o interessati all’argomento. Le illustrazioni colorate e vivaci aiutano a raccontare la storia in modo chiaro e interessante, e contribuiscono a rendere il contenuto più accessibile e gradevole anche ai lettori più piccoli e meno attenti. I personaggi sono ben caratterizzati e facilmente identificabili, il che rende la storia ancora più coinvolgente. Inoltre, il libro affronta l'importante tema dei cambiamenti climatici in modo delicato, senza essere troppo didattico e senza alludere a complicati concetti, lanciando un messaggio positivo riguardo la necessità e il dovere di prendersi cura della nostra Terra. Inoltre, Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore può aiutare a comprendere l'importanza del rispetto per l'ambiente e delle scelte che facciamo ogni giorno, che, per quanto all’apparenza piccole e insignificanti, possono avere un impatto sull’ambiente. Offre una prospettiva unica sui cambiamenti climatici e su come essi possono influire sugli animali e sull'ecosistema.
In definitiva, è una lettura ideale per intrattenere e istruire, e lo consiglio vivamente a chiunque sia alla ricerca di qualcosa di avvincente ed interessante che tratti di attualità e ambiente, percorrendo la storia climatica della Terra e fornendo soluzione per il miglioramento delle nostre vite.

      Giordano Carola Liceo Scientifico Galileo Ferraris ( Torino, Piemonte )

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Come siamo arrivati a vivere in un mondo con il clima che ci ritroviamo? È sempre stato così? Se usassimo una macchina del tempo per tornare indietro di miliardi di anni quali condizioni climatiche troveremmo? Perché? A tutti noi sono passate per la mente queste domande negli ultimi anni. Antonello Provenzale, con “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’equatore” risponde a queste ed ad altre domande sui cambiamenti climatici avvenuti durante la storia del nostro pianeta.
Attraverso un lunghissimo viaggio nel tempo, Provenzale racconta i fenomeni naturali che hanno portato all’innalzamento o all’abbassamento delle temperature, allo “Snowball”, la più grande glaciazione terrestre, a estinzioni di massa e a nuove ripopolazioni. Si parte dalla nascita della Terra, quando il mondo era ricoperto di lava, per arrivare ai tempi moderni per poi spingersi oltre, verso un futuro ancora incerto. Spiega nel dettaglio gli effetti dei gas serra e come questi possano aumentare o diminuire nell’atmosfera; il fenomeno dell’albedo; i movimenti dei venti e delle correnti, il ciclo dell’acqua e lo scioglimento dei ghiacciai. Per i più interessati o per futuri ricercatori Provenzale spiega tutti i processi che le varie equipe di scienziati hanno utilizzato per analizzare e datare i dati climatici che le rocce e i ghiacci hanno conservato per miliardi di anni: a partire dalla analisi della quantità di anidride carbonica nei vari strati di rocce, per capire l’effetto del gas serra in un determinato periodo, fino ad arrivare alla costruzione di modelli e “modellacci” digitali terrestri per cercare di simulare il più dettagliatamente possibile le evoluzioni del clima da una determinata situazione, passando per la datazione delle rocce grazie alla differenza relativa di isotopi in esse.
“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacciai all’equatore” è un titolo accattivante, che può far pensare a un libro ironico e leggero, anche se in realtà non è di immediata comprensione. Antonello Provenzale si rivolge a un lettore che è disposto a ragionare in ogni singolo momento della lettura per capire appieno i complessi fenomeni climatici e le possibili soluzioni per fermare o rallentare il riscaldamento globale attuale. L’autore spiega usando il linguaggio tecnico e specifico della scienza.
L’autore con questo libro ci vuole rendere più consapevoli del presente cambiamento climatico che noi come specie abbiamo prodotto, confrontandolo con quelli passati, portando prove delle nostre colpe e spiegando le varie possibilità di climi futuri, in base ai nostri comportamenti e alle nostre scelte verso l’ambiente che ci circonda.

      Acito Letizia Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Circa 12000 anni fa è iniziato l’Olocene, l’intera storia dell’uomo si è sviluppata all’interno di quest’epoca, ma il periodo in cui l’uomo inizia ad avere un forte impatto sull’intero pianeta terra, tanto da rimodellarne il sistema, prende il nome di Antropocene. La parola deriva dal greco “antropos” e “kainos”, letteralmente “essere umano” e “recente”; non è un termine scientificamente utilizzato per rappresentare l’epoca geologica attuale, ma indica il forte impatto dell’essere umano sull’equilibrio del pianeta. Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse a Pisa e scienziato che si occupa di dinamica del clima, parla proprio di questo nel suo libro “Coccodrilli al Polo Nord e giacchi all’Equatore” spiegando dal punto di vista razionale ciò che comporta il mostruoso picco di temperatura avvenuto negli ultimi anni e perché sarebbe bene provare a migliorare la situazione fin quando lo si può fare. Partendo dalle origini del nostro pianeta, spiega la storia della Terra fino ai giorni attuali. Non è la prima volta che la terra si trovare ad affrontare aumenti di temperatura tanto alti da destabilizzarne il sistema, ma negli ultimi cinquant’anni la crescita della condizione termica è stata troppo rapida per permettere alle popolazioni e alla biodiversità di adattarsi alle condizioni. Siamo otto miliardi di persone che hanno bisogno di acqua, cibo ed energia costantemente, abbiamo infrastrutture fisse e le megalopoli diventano sempre più grandi e densamente popolate, l’eccessivo aumento di calore nel clima potrebbe comportare siccità e carestie. Ci siamo così tanto rapidamente evoluti come specie umana ma siamo anche tanto fragili da non riuscire a sopportare questa situazione se mai potesse accadere. Tutto questo porta anche alla perdita di biodiversità nel mondo, di piante e animali, che rispettivamente portano alla rottura del ciclo naturale di ogni essere vivente e all’aumento di anidride carbonica nel pianeta, l’aumento di CO2 causa proprio l’incremento delle temperature medie globali. Questi problemi devono essere affrontati e discussi “con la consapevolezza che la soluzione non è tornare ad un’Età dell’oro che non è mai esistita”. È proprio questo che afferma l’autore di questo libro, evidenziando che la varietà di tecnologie che l’uomo è stato in grado di produrre, in questo momento devono essere utilizzate per risolvere il problema che hanno creato, non per salvare il pianeta che se la caverebbe anche da solo, ma per salvare noi stessi. 

      Barbarossa Laura Liceo Statale Enrico Fermi ( Canosa Di Puglia - Minervino, Puglia Nord )

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Se vogliamo dimostrare di essere realmente protagonisti del nostro tempo e non semplici spettatori è essenziale possedere le informazioni necessarie per essere consapevoli di quanto accade intorno a noi.
Il cambiamento climatico rappresenta uno dei più grandi problemi che sta affliggendo attualmente il nostro pianeta ed è fondamentale conoscere le sue dinamiche evolutive per affrontare al meglio il futuro. È proprio questo l’intento che ha animato lo scienziato Antonello Provenzale, esperto di climatologia, nella redazione del saggio “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore – Storia del clima della Terra dalle origini ai giorni nostri”.
Il libro si presenta denso di informazioni e dettagli scientifici nel trattare un problema di grande attualità, la lettura risulta scorrevole e cattura l’interesse del lettore.
Il lettore esperto ritrova interessanti e dettagliate spiegazioni scientifiche per soddisfare la sua sete di conoscenza ripercorrendo l’evoluzione climatica del pianeta in un arco di tempo stimato di milioni di anni nel corso dei quali si sono succedute varietà climatiche molto diverse tra loro. Il punto di partenza della narrazione è rappresentato dal periodo in cui la Terra era caratterizzata da alte temperature, raggiunte quando essa era formata da “un oceano di magma”, a cui seguirono intensi raffreddamenti (glaciazioni) che si sono verificati periodicamente. Si trattava di un pianeta molto diverso da quello attuale, con situazioni impensabili e surreali in cui il Polo Nord era territorio di coccodrilli e all’Equatore c'era ghiaccio.
Il lettore meno esperto, invece, ritrova le rassicuranti considerazioni e i suggerimenti dell’autore dai quali si evince una certa resilienza storica del nostro pianeta, avvalorata anche da tutti i forti eventi che ha vissuto.
Sicuramente, se il genere umano non inizia ad interagire in maniera consapevole, sostenibile e più corretta con l’ambiente in cui vive, rischia seriamente di essere prossimo all’estinzione, così come è successo ad altre specie nei millenni addietro. Gli scienziati concordano nel ritenere che i troppi eventi naturali estremi che si stanno verificando negli ultimi anni, quali eccezionali ondate di calore, prolungate siccità, temperature anomali, grandinate violente, trombe d’aria, alluvioni, eruzioni vulcaniche, forti terremoti e tsunami, possano essere dovuti a comportamenti basati sullo sfruttamento sregolato delle risorse naturali del nostro pianeta, dettati solo dalla regola del profitto. Il risultato è la continua minaccia della sopravvivenza degli esseri viventi e/o la perdita di biodiversità. Sembra quasi di assistere alla reazione “estrema” del pianeta con il suo grido “elevato” attraverso i quattro elementi fondamentali, aria-terra-acqua-fuoco.
Come hanno sottolineato le azioni di protesta dell’attivista Greta Thunberg, i pesanti danni che stiamo arrecando al pianeta rischiano di diventare irreversibili e, pertanto, è fondamentale che, in accordo con gli obiettivi dell’Agenda 2030, si riducano le emissioni di CO2 e che tutti ci adoperiamo per ridurre i consumi energetici, in modo da realizzare uno sviluppo sostenibile, altrimenti i “prossimi dinosauri” in via di estinzione potremmo essere….noi!

      Boccuzzi Annabella Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’equatore” è l’ultima fatica di Antonello Provenzale, autore piuttosto
prolifico di pubblicazioni scientifiche, articoli e saggi di divulgazione sul clima e gli ecosistemi, ex-professore
e direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del CNR a Pisa. Anche quest’ultimo saggio tratta della
questione climatica che affligge il nostro pianeta, ma secondo una prospettiva storica, una storia, quella del
clima, che parte dagli albori dell’Adeano, era geologica terminata quattro miliardi di anni fa e connotata da
miriadi di reazioni chimiche che si verificarono sulla superficie terrestre, nell’atmosfera primordiale nonché
negli strati più profondi della Terra, per arrivare sino ad oggi. La scelta del titolo, all’apparenza stravagante,
rivela in realtà che già prima dell’Eocene, i poli erano abitati da coccodrilli e dinosauri di vario genere dal
momento che lì le temperature erano decisamente più alte, addirittura 4 o 5 gradi in più rispetto a quelli
attuali delle zone tropicali ed equatoriali e dai 10 ai 20 gradi in più nelle alte latitudini e in particolare nelle
aree continentali. Sul fronte opposto, le prime due grandi glaciazioni (la prima delle quali è
suggestivamente chiamata Swnowball Earth) furono entrambe causate dall’aumento dell’ossigeno e del
metano e dalla reazione tra questi due elementi chimici che portò all’abbassamento delle temperature e
alla formazione di ghiacciai che ricoprirono una grande percentuale del suolo terrestre.
La trattazione a più riprese degli stessi argomenti nei capitoli iniziali del libro potrebbe in un primo
momento lasciare perplessi ma è in realtà funzionale a far rimanere impressi nella mente del lettore
concetti piuttosto ostici. Già dal quinto capitolo ho iniziato ad apprezzare questa caratteristica dello stile
per il semplice fatto che gli argomenti aumentavano a dismisura e acquisivano una sempre maggiore
complessità. Ogni capitolo tratta tematiche diverse ma strettamente collegate tra loro, per cui la
comprensione degli argomenti precedenti è imprescindibile per andare avanti con la lettura.
D’altro canto ho trovato eccessiva la puntigliosità con cui vengono descritte le reazioni chimiche avvenute
miliardi di anni fa: una persona che legge per il solo piacere di farlo potrebbe essere non molto interessata
a tali dettagli e farsi un’idea negativa del libro. Questo eccesso di informazioni mi ha, infatti, un po’
scoraggiata e non ha chiarito del tutto i miei dubbi sulla questione climatica, sebbene immagino che un
lettore più colto e preparato di me sull’argomento possa apprezzare questo rigore scientifico da parte
dell’autore.
Nel complesso, tuttavia, ho trovato il libro molto suggestivo e vario negli argomenti, un libro necessario
perché permette di imparare tanto su ciò che non sempre viene insegnato a scuola e su ciò di cui non si
parla, in generale, mai abbastanza: il clima e le sue degenerazioni.

      Cesari Chiara Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci ( Maglie, Puglia Sud )

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L’autore, Antonello Provenzale, è direttore dell’istituto di geo-scienze e geo-risorse a Pisa. Ha pubblicato diverse volte in riviste scientifiche e questo è uno dei libri che ha scritto sul clima con lo scopo di divulgare le informazioni sull’argomento.
Sono molto soddisfatta del libro, l’autore è stato in grado di cogliere tutti i punti salienti ma senza risultare complicato nel linguaggio.
Il libro inizia con il racconto del processo di evoluzione del nostro pianeta e con la narrazione di tutte le variazioni climatiche che hanno determinato le ere geologiche per poi collegarsi alla descrizione del funzionamento del clima terrestre.
Il testo è pieno di spunti di riflessione e un punto di forza è sicuramente il metodo di narrazione che, pur avendo termini molto specifici, presenta comunque uno stile scorrevole e comprensibile anche ai meno esperti in materia. Un altro punto di forza è la capacità dell’autore di toccare nel dettaglio tutti gli elementi trattati riuscendo a far vedere il problema del cambiamento climatico con altri occhi. Provenzale infatti, dopo aver raccontato il processo di evoluzione terrestre anticipato prima, ha dato una visione tutta nuova per interpretare i cambiamenti che la nostra Terra sta subendo rapidamente negli ultimi anni con il rischio che siano messe a repentaglio le specie viventi. Sono rimasta davvero colpita in quanto noi parliamo molto di agenda 2030, eco-sostenibilità, riduzione di emissione di gas tossici nell’atmosfera per evitare di distruggere il nostro pianeta, quando in realtà chi abbiamo davvero bisogno di salvare siamo noi esseri viventi che, al contrario della Terra, non potremmo continuare ad esistere con una temperatura troppo elevata o troppo bassa. La Terra ha attraversato ere geologiche dove i climi erano totalmente sfalsati tra ere glaciali ed eruzioni vulcaniche continue, ma è comunque arrivata fino ad oggi dopo miliardi di anni e quindi non sarà un nuovo cambiamento delle condizioni climatiche a provocarne la distruzione. Per noi invece è un discorso diverso, noi uomini così come tutte le specie viventi possiamo sopravvivere solo in certe condizioni e non possiamo negare che la specie uomo abbia sempre sfruttato la natura a suo vantaggio e che continui a farlo progredendo in un sempre più rapido e imponente sviluppo e miglioramento della qualità di vita. Questo ragionamento mi ha colpita molto e mi ha portata a riflettere sull’argomento e perciò credo che questo libro andrebbe letto e, a mio avviso, dovrebbe essere più conosciuto e consigliato anche nelle scuole per permettere anche a noi giovani di informarci riguardo a questa tematica che al giorno d’oggi è di estrema importanza, per noi uomini che abbiamo in mano il “potere” di “invertire la rotta” e per tutti i viventi della pianeta.

      D' Ospina Federica Iiss E. Fermi ( Lecce, Puglia Sud )

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Una luce che trapela e si impone in maniera davvero singolare in un percorso noto ormai da tempo e sul quale abbondano teorie, opinioni, accordi e strategie di adattamento aventi tutti un comune denominatore: la salvezza del nostro pianeta.
Un libro entusiasmante e avvincente per completezza di informazioni, un saggio che offre in maniera esaustiva uno sguardo obiettivo e documentato sui grandi cambiamenti climatici, dalle più remote origini della Terra fino ai giorni nostri.
Nato dalla penna del grande fisico e scienziato Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di geoscienza del CNR di Pisa, autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e di libri di divulgazione sul clima l’ultimo dei quali pubblicato nel 2021, edito da Rizzoli e intitolato: “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”.
Un modo originale di ripercorrere la storia relativa al clima della Terra in un continuo evolversi di eventi e situazioni che hanno segnato il nostro pianeta percorso da mari di magma e ghiacci, da eruzioni vulcaniche e cadute di asteroidi che hanno stravolto clima ed ecosistemi in una struttura complessa in cui la vita è sopravvissuta a tutto.
Un sistema dinamico chiamato “clima” in cui interagiscono componenti come l’atmosfera, gli oceani, le terre emerse e i ghiacciai, componenti caratterizzate tutte da variabili di stato che possono essere alterate da perturbazioni tali da scatenare cambiamenti climatici così che non stupisce scoprire l’esistenza di coccodrilli ai poli e distese di ghiaccio all’equatore”. E il coccodrillo disse: “Dove sono andate tutte quelle foreste e quelle paludi che coprivano la Terra fino ai poli?”
La vita e l’evoluzione sono sempre riuscite a trarre vantaggio dalle catastrofi per creare nuovi habitat; gli esseri viventi hanno da sempre influenzato il clima e determinato cambiamenti, ma di certo la specie che è stata capace di suscitare meraviglie e, al tempo stesso, scelleratezze e misfatti è quella umana.
Antonello Provenzale, nel suo travolgente libro, ha fatto chiarezza sulle dinamiche del clima, sul tema dei cambiamenti climatici e sui loro effetti fornendo una chiave di lettura illuminante ma non catastrofica. Provenzale ha saputo magistralmente illustrare a noi umani i rischi derivanti dalle nostre azioni non rispettose delle regole del pianeta e il serio pericolo di renderci artefici della nostra uscita di scena come è accaduto ad altre specie spazzate via dal teatro della vita. Perché parlo di chiave di lettura “non catastrofica?” Semplicemente perché, con la sua eloquenza comunicativa, Provenzale ha voluto illuminarci e farci riflettere sull’opera distruttiva dell’uomo e sulle possibili conseguenze catastrofiche per l’umanità che non necessariamente porterebbero a “mettere a repentaglio la sopravvivenza del pianeta” il quale ha saputo resistere a cambiamenti ben più epocali.

      De Giovanni Flavia Liceo Quinto Ennio ( Gallipoli, Puglia Sud )

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Negli ultimi decenni si è palesata l’inconsapevolezza dell’umanità circa l’effettiva posizione che essa occupa nel nostro pianeta: l’uomo non è padrone della Terra bensì suo ospite e in quanto tale ha il dovere di scoprire e conoscere tutte le sfaccettature che la sua casa presenta. Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del CNR a Pisa, offre all’uomo una simile opportunità nel saggio scientifico “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” pubblicato nel giugno 2021 dalla casa editrice Rizzoli al prezzo di 18€ per un totale di 396 pagine, nelle quali invita il lettore a partecipare intensamente al primitivo viaggio che il clima terrestre ha percorso portando la Terra da un tempo in cui ribolliva incessantemente fino alla realtà di cui oggi siamo protagonisti nel bene e nel male. Durante il tragitto si possono esplorare, dettaglio per dettaglio, le analogie e le peculiarità che nel corso dei millenni hanno caratterizzato le varie ere, come l’oceano di magma fuso per l’Adeano e la quasi totale copertura di ghiaccio per il Proterozoico, durante il quale la Terra prendeva le vesti di un’enorme palla di neve (Snowball Earth). Grande spazio è dedicato anche alle cause e meccanismi responsabili della variabilità naturale tra cui è impossibile non citare la star dello spettacolo, l’anidride carbonica, e infine si prende in esame l’impronta umana e i suoi fatali esiti, basti pensare all’impressionante aumento di temperatura globale dell’ultimo secolo causato dall’attività umana e pari quasi a un grado: mai nella storia della Terra si era assistito ad un evento del genere. Il libro di Antonello Provenzale spicca particolarmente per il linguaggio in quanto esso è nello stesso tempo scientifico, articolato e interessante, in più il testo è accompagnato da immagini, grafici e citazioni di noti personaggi, volumi e film con lo scopo di fornire al pubblico una più completa visuale. La lettura è consigliata specialmente a coloro che sono appassionati di scienza, mentre per chi non si considera tale offre un punto di riflessione necessario al giorno d’oggi, d’altronde come diceva Sant’Agostino “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”: bisogna essere al corrente della storia del clima della Terra per evitare di ripeterne gli errori, altrimenti un giorno, probabilmente più vicino di quanto pensiamo, la nostra specie si estinguerà e altre creature forse più intelligenti popoleranno il pianeta, ma non sarà stata la prima volta. 

      Santese Antonio Liceo " Galileo Ferraris " ( Taranto, Puglia Sud )

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Tutte le specie viventi esistite sul nostro pianeta sono sempre state soggette a profondi mutamenti e colossali estinzioni di massa, i quali certamente non sarebbero accaduti in assenza di un fattore di squilibrio endogeno o, in rari casi, esogeno come asteroidi o eventi vulcanici significativi.
L’autore, Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR e tra gli esperti più attivi in Italia sul tema dei cambiamenti climatici, in “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, ci mette in guardia ricordando che nell'era dell’uomo, detta anche “antropocene”, i cambiamenti che di norma avverrebbero in milioni di anni stanno modificando il nostro clima in un arco temporale ristretto (basti pensare che quest’era è iniziata poco più di un secolo fa, durante la rivoluzione industriale), condizione che potrebbe causare l’estinzione della nostra specie, ma sicuramente non della vita sul pianeta.
Il libro segue un filo conduttore ben definito, partendo dagli eventi che più hanno segnato la vita sulla Terra nel corso della storia, soffermandosi sui più bizzarri, per giungere infine ai giorni nostri con grande abilità narrativa. Il titolo è di grande impatto e attira subito l’attenzione, richiamando due eventi di glaciazione globale e le oscillazioni avvenute tra il periodo dell’Eocene e i giorni nostri (un’era geologica chiamata Cenozoico), che hanno anche visto la presenza di foreste pluviali nei pressi dei poli.
Il testo è estremamente curato dal punto di vista scientifico, ricco di citazioni che rimandano a numerose ricerche condotte in epoche diverse e alcune che si susseguono nel tempo, come lo studio partito nel 2016 del paleontologo Martin Smith con il fine di ricercare i più antichi eucarioti che siano mai vissuti sulla terraferma, la cui scoperta fu spodestata da indagini successive, operate da ricercatori diversi. Il linguaggio è strettamente scientifico e chiaro, sebbene presenti alcune parti più complesse e regole chimiche e matematiche che rendono la lettura più difficoltosa. La presenza di grafici e immagini, invece, permette al lettore di ricostruire e concretizzare i pensieri espressi e i dati forniti dall’autore.
Gli ultimi capitoli riassumono perfettamente l’obiettivo primario di Provenzale: ricordarci che la nostra azione negativa sull’ecosistema (l’inquinamento in generale) può solo diminuire la durata della nostra permanenza su questo pianeta e peggiorare la qualità della vita, fintanto che vi rimarremo. Questo pensiero è espresso dall’autore nella prima parte del libro dove è presente una frase che mi ha particolarmente colpito e che costituisce una vera e propria anticipazione di ciò che sarà poi analizzato e interpretato in seguito: “Anche se noi continuassimo a fare del nostro meglio per rovinare l’ambiente del nostro pianeta, (...) probabilmente sarebbe solo un danno temporaneo. Nel giro di qualche milione di anni, l’evoluzione prenderebbe un corso diverso ricreando nuovi ambienti e nuovi organismi. Ma noi certamente non saremo più fra gli spettatori”.
È una pubblicazione che si addice perfettamente a chi comprende senza troppi sforzi concetti matematici e scientifici, tuttavia lo consiglierei a chiunque, poiché tratta di un argomento estremamente attuale e di vitale importanza.

      Balletto Niccolò Liceo Scientifico Michelangelo ( Cagliari, Sardegna )

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Il libro ha per oggetto un argomento interessantissimo e direi vitale per gli esseri viventi e cioè il cambiamento climatico. Un argomento attualissimo che stiamo tutti noi come si suol dire "toccando con mano". Infatti abbiamo visto soprattutto in quest'ultima estate come le temperature siano state molto alte in modo continuativo, un caldo costante che si è protratto fino all'autunno. Viviamo ormai come se non esistessero più le stagioni.
La lettura di questo libro per me è stata chiarificatrice su tanti aspetti dell'ambiente in cui viviamo.
L'autore, infatti, non descrive soltanto gli aspetti che riguardano l'attuale cambiamento climatico, ma nella prima parte del libro Illustra come sia nato il pianeta Terra e tutti i suoi cambiamenti climatici che si sono avvicendati nel tempo, dalla desertificazione alla glaciazione di certe zone, cambiamenti che si sono succeduti nel corso dei milioni di anni passati. Descrive il Pianeta quando ancora nell'atmosfera non c'era ossigeno molecolare e nessuno strato di ozono che poteva proteggere dai raggi ultravioletti solari, quando quindi c'erano delle condizioni tali che nessun essere vivente poteva formarsi e vivere. Un Pianeta Terra ancora alieno, con un ecosistema basato su un metabolismo anaerobico, dove si avvicendavano reazioni chimiche che potevano avvenire solo in assenza di ossigeno. L'autore descrive una lunga catena di evoluzioni, in modo preciso, ma scorrevole, dalle quali è nato un ambiente in cui si è sviluppata la vita. Analizza in modo dettagliato le varie ipotesi su come è nato il primo organismo vivente sulla Terra e ci accompagna a capire come il pianeta sia diventato il mondo che a tutt'oggi ci è familiare.
Grazie alla lettura del libro sono venuto a conoscenza di come l'uomo di scienza riesca a seguire, osservare e valutare i cambiamenti climatici nel Pianeta.
Si arriva poi a parlare del cambiamento climatico dei nostri giorni . È un argomento molto interessante e allo stesso tempo spinoso. Circolano molte fake news sull'argomento e ormai è diventato una questione fortemente ideologizzata. C'è chi lo nega e chi esagera prevedendo, catastroficamente, la fine del Pianeta in breve tempo. L'autore mantiene una posizione equilibrata ed è quello che mi è piaciuto. Infatti non sposa visioni catastrofiche immediate, ma fa capire al lettore innanzitutto che è sì vero quello che sostengono i "negazionisti" secondo i quali i cambiamenti climatici da quando si è formato il pianeta Terra ci sono sempre stati e non dipendono quindi dall'attività umana che inquina il Pianeta, ma l'autore ci spiega che nel corso dei millenni passati la Terra è vero, è stata oggetto di tantissimi cambiamenti, glaciazioni, desertificazioni, ma mai si erano avuti fino ad ora importanti cambiamenti climatici in modo così rapido. Infatti le temperature sono cresciute di circa un grado negli ultimi 100 anni. Cent'anni è un tempo brevissimo se paragonato ai milioni di anni che ci sono voluti per arrivare nel passato a dei cambiamenti ambientali percepibili. Quindi che il clima sia cambiato in modo considerevole negli ultimi cento anni è fuori di dubbio. Dalla lettura del libro capiamo che la quantità di informazioni sull'argomento è gigantesca.Il libro mi fa capire che non c'è spazio per i pareri personali sul clima, da parte di chi non ha alcuna conoscenza scientifica, ma parla la scienza con i suoi dati inconfutabili.

      Cau Lorenzo Liceo Scientifico " A.pacinotti " ( Cagliari, Sardegna )

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Il cambiamento climatico è uno dei problemi più urgenti che l’umanità deve affrontare in questo secolo. A rischio, in caso di una risposta non adeguata, come scrive efficacemente nel saggio: “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” il ricercatore Antonello Provenzale, non c’è la sopravvivenza del pianeta, la cui resilienza è stata dimostrata in numerose occasioni, quanto la possibilità che il destino della nostra specie sia lo stesso di tante altre prima di essa: l’estinzione.
In un suggestivo viaggio temporale dalla nascita del nostro pianeta ai giorni nostri, Provenzale regala al lettore una pletora di immagini straordinariamente evocative, per mezzo delle quali ricostruisce minuziosamente le ragioni che hanno portato la terra al suo stato attuale, analizzando logicamente il reale impatto che l’uomo ha avuto sul clima.
Un saggio eccellente perché semplice ma non semplicistico, che non si limita a riassumere l’intero stato del clima in poche cause scatenanti, ma ricerca tutti quei fattori, che, in misura differente, compongono quel sistema complesso che è il clima terrestre, fatto di un concatenarsi di cause ed effetti, talvolta imprevedibili e di una miriade di fenomeni ancora da scoprire.
Ciò che però fa di questo libro un unicum nella divulgazione scientifica sul tema è il rigore scientifico nella trattazione degli argomenti affrontati: Provenzale, con grande maestria e lucidità, espone i fatti per quello che sono, dimostrando che la vera scienza è quella scevra di costruzioni iperboliche, che indaga i fatti senza presunzione, con la consapevolezza di poter andare incontro all’errore, che, anzi, questo è quasi obbligatorio se si aspira ad ottenere qualche risultato concreto.
Ed è proprio sull’abile contrasto tra errori e traguardi che questo saggio viene costruito, narrando il (travagliato) processo di ricerca climatica nella sua complessità, e descrivendo la rapida, ma faticosa, evoluzione nelle tecnologie utilizzate.
“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore” è un libro obbligatorio per poter capire le conseguenze potenzialmente disastrose che una esigua variazione di un solo parametro climatico può scatenare, ma anche che la terra si è trovata davanti a situazioni persino più drammatiche, nelle quali ha dimostrato la sua resilienza e capacità di adattamento e che, pertanto, anche se c’è motivo di speranza, non dobbiamo essere osservatori passivi di questa crisi, ma partecipanti attivi, in prima linea per risolverla.

      Leoni Luisa Liceo Scientifico L.mossa ( Olbia, Sardegna )

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Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore, pubblicato il 22 giugno 2021 da Antonello Provenzale, è un saggio di divulgazione scientifica su un tema molto attuale che interessa ognuno di noi, ovvero il cambiamento climatico. L’autore ci spiega in maniera esaustiva eventi legati al clima che hanno segnato la storia della Terra, partendo dai suoi primi 200 milioni di anni di vita e arrivando fino ai giorni nostri, cercando di farci capire il perché del loro avvenimento e ciò che ne è conseguito. Per trattare di un argomento così importante, l’autore si è avvalso di un linguaggio formale e scientifico, ma nonostante ciò spiega sempre al lettore il significato di parole o concetti che potrebbero essergli sconosciuti e integra il testo con disegni e grafici per rendere più chiaro ciò di cui sta parlando. Con questi elementi vediamo il tentativo di Provenzale di avvicinare un pubblico piuttosto ampio e allo stesso tempo di comunicare in maniera chiara e consona i temi trattati. Il libro è diviso in due parti principali: la prima si concentra sulla storia del mondo e sull’incidenza degli eventi legati al clima con l’inizio di nuove ere; la seconda sulla discussa epoca dell'Antropocene, creata dall’influenza dell’uomo sulla Terra negli ultimi secoli, e come ciò abbia risvolti negativi allarmanti. La lettura della seconda parte è sicuramente più scorrevole della prima, spesso sembra soffermarsi troppo su certi argomenti per invece trascurarne altri piuttosto interessanti. Ad esempio viene citata la dendrocronologia ma non viene effettivamente approfondita, nonostante questa sia rinomata per il suo grande contributo nello studio delle ere geologiche. Il fine del saggio è quello di sensibilizzare il lettore sugli argomenti che riguardano il clima e i suoi cambiamenti, concentrandosi principalmente sulla sua storia, ma anche su come gli scienziati lo studino, quali agenti lo modifichino e come questo influisca sul futuro del nostro pianeta. Nella parte finale del libro, dove l’autore cerca di proporre delle soluzioni alle problematiche determinate dall’odierno cambiamento climatico, si vuole creare consapevolezza di ciò che potrebbe accadere per poter influenzare le politiche e mettere fine ad una potenziale catastrofe che potrebbe portarci a condizioni di vita estreme. Forse però l’autore propone troppe poche soluzioni e quelle enunciate non sono molto esaustive. Questo evidenzia una nota di pessimismo nei confronti del futuro da parte di Provenzale, in quanto non sembra essere molto convinto delle soluzioni che prova ad elaborare. Si potrebbe dire che non esista un argomento più attuale dei cambiamenti climatici e delle catastrofi naturali; le voci di scienziati e studiosi come Antonello Provenzale cercano ormai da decenni di farsi sentire attraverso gli attivisti, come Greta Thunberg, le manifestazioni e le proteste, ma anche tramite prodotti di intrattenimento come il film del 2021 Don’t Look Up, che ha molti parallelismi con la situazione attuale, dove ancora molti ignorano avvenimenti importanti come le catastrofi naturali solo perché non le sentono vicine. Questo libro manda un messaggio molto importante e sicuramente da non sottovalutare, ovvero quello di informarsi sui fenomeni che ci circondano e di agire per fermare catastrofi che con il tempo potrebbero diventare irrimediabili.

      Mariano Maila Liceo Scientifico L.mossa ( Olbia, Sardegna )

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“COCCODRILLI AL POLO NORD E GHIACCI ALL’EQUATORE” è un saggio scientifico volto a informare e sensibilizzare il lettore sul cambiamento climatico mondiale. Vuole farci capire che la variazione climatica planetaria c’è sempre stata ed è un fattore naturale che avviene indipendentemente dalla presenza dell’uomo. La nostra attività industriale sta modificando radicalmente tale processo, accelerando la sua evoluzione esponenzialmente rispetto ai millenni precedenti. La scelta dell’autore di scrivere il libro seguendo un criterio cronologico aiuta il lettore a comprendere meglio l’evoluzione climatica naturale, capire com’è nata e a chiarire le idee sul funzionamento dell’atmosfera, cosa da non sottovalutare in quanto molte persone lo ignorano e si creano pensieri distanti dalla realtà. Parte tutto dal Big Bang che dopo vari assestamenti, tra le altre materie crea la Terra, naturalmente ancora in stato embrionale. Prima dell’ordine, il pianeta subisce varie eruzioni vulcaniche, terremoti e impatti astronomici, che ne deformano l’aspetto geologico. Tutto questo ha influito anche sulle reazioni chimiche che dopo milioni di anni e diversi processi ancora ignoti agli scienziati, hanno portato all’attuale atmosfera terrestre. Rimane in ogni caso un libro prettamente per un pubblico adulto poiché spiega a livello scientificamente avanzato il sistema atmosferico e i problemi che stiamo causando con la nostra avidità e avarizia. Siamo ben consapevoli della situazione in cui ci troviamo eppure molti continuano a non prenderne coscienza e a rimandare il problema. Pur trattandosi di un problema attuale e sensibile, in fin dei conti si limita a spiegarne il funzionamento primitivo, concentrando l’attenzione sull’aspetto primordiale e della sua evoluzione, come se l’autore volesse estraniarsi in parte e rimanere oggettivo, quasi cinico, nel spiegare il fenomeno a cui stiamo andando in contro. Ciò porta a descriverne i problemi e non a dare soluzioni, disumanizzando il problema e di conseguenza non sensibilizzando a pieno la situazione. Purtroppo però per quanto questo libro sia utile a chi lo comprende, la sua comunicatività rimane molto complicata e non comprensibile a tutti, un pubblico non preparato, come ragazzi giovani ecc, troverà difficile la lettura. Di conseguenza l’obiettivo del libro potrebbe svanire in quanto si presterà a una minore cerchia di persone, che poi prenderanno atto della realtà dei fatti e si impegneranno nei piccoli gesti quotidiani a cambiare il futuro globale, capendo che pur non avendo palese davanti agli occhi questo problema esiste e bisogna fare qualcosa.

      Rodovei Denisa Liceo Scientifico L.mossa ( Olbia, Sardegna )

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“Coccodrilli al polo nord e ghiacciai all’equatore” è un libro che ci porta in un viaggio attraverso diversi temi cruciali e contemporanei in maniera alquanto coinvolgente e accattivante. Scritto con un linguaggio prettamente scientifico e specifico, l’autore di questo saggio ci accompagna alla scoperta del mondo per come lo conosciamo oggi, ma informandoci allo stesso tempo del suo percorso evolutivo e di tutti i cambiamenti avvenuti durante gli anni a causa dell’intervento umano. Il libro si presenta con un visione ben articolata con cui cerca di informare i lettori anche di scenari pressoché catastrofici, facendo in modo di trasmettere consapevolezza sulle conseguenze dell’intervento umano. L'autore ci invita a riflettere sulle nostre azioni quotidiane e sul modo in cui influenziamo l'ambiente, spronandoci a fare la nostra parte per prevenire ulteriori danni e proteggere il nostro pianeta. Partendo da questi scenari apocalittici, Provenzale presenta le nozioni scientifiche che stanno alla base di queste catastrofi naturali, ad esempio il riscaldamento globale e l’effetto serra, in modo approfondito così da far intendere anche i più giovani la gravità del problema imminente. Uno scenario che può sembrare impossibile, ma che viene trattato molto bene nel libro, è l’immagine che ci viene data quando l’autore descrive il possibile prosciugamento del Mar Mediterraneo; questo fenomeno può apparire alquanto improbabile, ma come possiamo leggere nelle pagine non è affatto da sottovalutare. Sebbene questo libro sia parecchio esaustivo e scritto bene, indirizzato ad un pubblico presumibilmente giovane, presenta tuttavia un linguaggio assai difficoltoso se non si ha una minima preparazione scientifica, infatti sono presenti molti vocaboli specifici che rendono la comprensione di questo libro complicata e faticosa. Purtroppo si sofferma molto sulle descrizioni di alcuni fenomeni per poi trascurare la parte più importante: le soluzioni che si dovrebbero adottare per poter migliorare o almeno cercare di trovare un modo per non continuare la distruzione del pianeta in cui viviamo.
Complessivamente è un libro molto avvincente e significativo, però non di certo leggero da poter consigliare come lettura di svago. è adatto soprattutto agli appassionati dell’argomento “cambiamento della Terra” che vogliono arricchire le proprie conoscenze sulla materia.

      Serra Antonio Liceo Scientifico E Linguistico " E.fermi " ( Nuoro, Sardegna )

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L’opera è davvero molto interessante e racconta l’evoluzione del clima del nostro pianeta tramite un'accurata e lineare visione fornita dal nostro autore . Il libro non è altro che un opera che ci spiega come nella lunghissima storia climatica del nostro mondo ora si deve tenere conto di un fattore, che prima era abbastanza irrilevante ma ora come ora non può più passare inosservato, ovvero l’uomo
La terra è rappresentata come un sistema complesso e dinamico in cui gli esseri viventi giocano un ruolo cruciale. Si parte dagli eventi catastrofici che hanno segnato la storia del nostro pianeta nell’arco di milioni di anni, tra oceani di magma e lava, glaciazioni, estinzioni di massa, e quelle ere dove al Polo Nord abitavano i coccodrilli oppure altre in cui l’Equatore era ricoperto di ghiaccio da come suggerisce il titolo stesso dell’opera.Poi l’autore ci spiega il funzionamento del clima del nostro pianeta , determinato da fenomeni fondamentali come il ciclo dell’acqua, la composizione dell’atmosfera, l’effetto serra, le correnti oceaniche, i cicli degli elementi chimici, l’apporto energetico del Sole o la riflessione della luce da parte dei ghiacciai. Cicli che in quest’epoca devono tener conto di tutti i cambiamenti che sta portando l’uomo ,primo tra tutti l'innalzamento delle temperature causato dall’aumento di CO2 e da foreste che si riducono sempre di più. Sugli effetti dei cambiamenti in corso, la conclusione dell’autore è molto chiara e riguarda il fatto che l’uomo attraverso tutti i suoi comportamenti non rischia di mettere in pericolo il pianeta ,perché come è facilmente osservabile nell’opera, il nostro pianeta è sopravvissuto a i peggiori scenari apocalittici a cui noi fortunatamente non siamo stati presenti, quindi ciò che stiamo realmente mettendo a rischio è la sopravvivenza della nostra specie umana e della società civile come la conosciamo oggi, non un pianeta del quale siamo solamente ospiti . Il pianeta è sempre sopravvissuto, ma molte specie si sono estinte lungo la sua vita. E non vorremmo che la nostra facesse la medesima fine.
Quindi l’opera la si può non soltanto vedere come un racconto scientifico riguardante la storia climatica del nostro pianeta ,ma anche come una sorta di avvertimento a ciò che potrebbe attenderci in futuro.

      Seu Martina Liceo Scientifico L.mossa ( Olbia, Sardegna )

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“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’equatore” si presenta come un saggio scientifico scritto da Antonello Provenzale con lo scopo di informare i lettori sugli effetti del cambiamento climatico ed eventualmente far arrivare messaggi a coloro che hanno maggiori possibilità di apportare cambiamenti decisivi.
Il libro ripercorre tutta la storia della Terra dalle sue origini ad oggi, studiandola da un punto di vista scientifico, ma anche politico ed economico. Viene infatti illustrato come, ad esempio, la riduzione delle superfici ghiacciate stia favorendo le rotte commerciali, cosa che inasprisce i rapporti tra stati storicamente rivali. In questo modo l’autore intende dimostrare come il cambiamento climatico sia una grande minaccia che condiziona tutti gli aspetti della nostra società, e che su tutto regni un certo equilibrio che può venir meno se ne si modifica anche una piccolissima parte.
Talvolta alcuni dei temi trattati potrebbero risultare astrusi per la presenza di svariati termini tecnici che definiscono fenomeni scientifici i quali, a primo impatto, potrebbero far storcere il naso. In realtà essi sono quasi sempre accompagnati da spiegazioni accurate in grado di semplificare anche i concetti più complessi sebbene, bisogna precisare, ciò non sempre avvenga nel caso di formule e calcoli matematici, che rimangono così anonimi e inafferrabili. Fortunatamente, però, questi ultimi non sono così frequenti e il libro risulta nel suo complesso accessibile ad un pubblico giovane e/o inesperto nella materia.
È inoltre ammirevole come non siano presenti toni troppo severi, né il linguaggio utilizzato trasmette agitazione o paura, anzi l’autore, con grande abilità, è in grado di generare naturalmente questi sentimenti nel lettore in maniera profonda descrivendo semplicemente i fenomeni per quello che sono e ponendo i commenti in secondo piano. Il lessico è infatti formale e composto, adeguato ai temi trattati.
È quindi chiaro come l’obiettivo di Provenzale sia quello di far capire ai lettori, attraverso uno studio approfondito del corso degli eventi che hanno caratterizzato la Terra fino ad oggi, che non è mai troppo tardi per un cambiamento. Infatti, attraverso questa lettura si può cogliere veramente quanto sia esteso il corso della storia, di cui noi costituiamo solamente un brevissimo momento. In essa, grandi fenomeni rappresentano il risultato di lente trasformazioni che, se prese singolarmente, potrebbero sembrare insignificanti, e ciò fa comprendere come piccoli atti possano cambiare completamente l’aspetto del nostro pianeta a distanza di milioni di anni. A questo proposito si può osservare come ciò che sta accadendo oggigiorno stia portando a cambiamenti estremamente rapidi che, addirittura, in condizioni normali si sarebbero verificati nel corso di millenni. Questo aspetto ci fa capire l’assoluta urgenza di trovare delle soluzioni: in un periodo in cui il cambiamento climatico è indubbiamente uno dei problemi più gravi che ci riguardano ma che si tende a sottovalutare, spesso discutendone come mera questione politica, il libro di Antonello Provenzale risulta più attuale che mai. L’autore intende dimostrare come il cambiamento climatico sia un fenomeno terribilmente influente i cui effetti, che possono sembrare ancora lontani da noi, stanno in realtà già iniziando a verificarsi, cercando nel contempo di far arrivare questo messaggio anche ai governi nella speranza di indurli a delle risposte.

      Benedetti Leonardo Istituto Di Istruzione Superiore Statale A. Poliziano ( Montepulciano, Toscana )

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Il libro “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore”, scritto da Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di geoscienze e georisorse del CNR di Pisa e pubblicato nel 2021 da Rizzoli è una lettura adatta a tutti gli amanti delle scienze di tutte le età. L’autore illustra la formazione e lo sviluppo del nostro pianeta sin dall'Adeano, il primo eone geologico della Terra, e lo fa in modo chiaro e ben approfondito utilizzando un registro stilistico semplice e diretto.
Consiglio la lettura del libro agli amanti della geologia e della chimica poiché è denso di spiegazioni di tutti i fenomeni che hanno portato alla formazione della Terra per come la conosciamo noi ora. Ciononostante ogni capitolo ha molteplici menzioni di tipo storico a tutti gli scienziati che nel corso degli anni hanno portato a nuove teorie poi confutate o confermate che ci hanno permesso di ampliare le nostre conoscenze sul nostro pianeta. Il libro analizza minuziosamente le relazioni che si sono instaurate fra organismi viventi e non ed il variare del cambiamento climatico nel corso del tempo dovuto al variare dei livelli dei vari gas presenti nell'atmosfera. Dal capitolo 13 in poi l’autore introduce la figura dell’uomo sul pianeta soprattutto analizzando gli ultimi secoli e l’azione che esso ha avuto nell'influenzare il clima introducendo grandi quantità di anidride carbonica che è alla base del surriscaldamento del pianeta. Lo scioglimento dei grandi ghiacciai, la riduzione del ghiaccio marino, le estati sempre più siccitose, gli abbattimenti di grandi porzioni di boschi e foreste stanno in modo esponenziale incrementando il numero di specie a rischio estinzione e sono sempre di più in aumento il numero di morti dovute all'inquinamento.
Gli ultimi capitoli del libro riguardano le nostre capacità attuali di previsione del cambiamento del clima nel futuro e di possibili misure da attuare per un miglioramento delle condizioni di vita per tutti i viventi ma una cosa appare chiara ovvero che vi è il bisogno di un’azione unanime in favore di una migliore eco sostenibilità nonostante sappiamo quanto possa essere difficile un’azione globale in favore del nostro pianeta.

      Dondolini Giulia Liceo Scientifico E Fermi ( Castel Del Piano, Toscana )

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È un’eroina la terra! Sopravvissuta a mutamenti più o meno lenti, più o meno impetuosi e catastrofici dai quali è sempre riuscita a riemergere forte e rigogliosa! Ma possiamo dire la stessa cosa dell’uomo? …La storia e gli studi scientifici minuziosamente spiegati in questo romanzo dello studioso Antonello Provenzale ci insegnano che la vita sulla terra più e più volte è rinata ma in forme ed evoluzioni diverse… Siamo giunti quindi vicino al capolinea dell’uomo come è stato per i dinosauri prima di noi? O saremo veramente cosi “sapiens” da imparare dalla terra e dai suoi mutamenti? Questa sembra essere la sfida che ci lancia l’autore… comprendere il complesso meccanismo che regola la terra studiandone ogni suo aspetto geologico, fisico, chimico che ha influenzato il sistema terra, per prevedere quello che potrebbe essere lo scenario futuro, quello che determinerà la sopravvivenza o meno del genere umano.
Per milioni di anni le uniche variabili che hanno influenzato il clima sono state variabili naturali intrinseche del sistema intervallate o ostacolate da qualche sporadico evento catastrofico esterno come gli impatti con meteoriti. L’evento che oggi più mette alla prova il pianeta terra e l’equilibrio del suo meccanismo è l’antropizzazione, con le nostre attività stiamo fortemente destabilizzando il sistema che a ritmi sempre più vertiginosi ci sta portando verso un “crash climatico”. La terra ne ha già superati tanti come ci spiega l’autore ma riuscirà l’uomo a fare altrettanto?
Provenzale attraverso una scientifica e lucida narrazione della storia del sistema terra, spiegando in ogni loro aspetto fisico, geologico, chimico delle variabili che nel corso del tempo hanno agito su di esso e che sono fortemente collegate le une alle altre, ci lancia un salvagente: Ci invita a riflettere, a studiare il sistema e soprattutto l’impatto che l’uomo sta avendo su di esso, per capire dove abbiamo sbagliato e dove/come possiamo cambiare per poter ritrovare quell’equilibrio necessario al sistema terra per mantenersi ospitale agli uomini. Soltanto comprendendo dove finisce il naturale alternarsi dei cambiamenti climatici e dove inizia l’elemento destabilizzante “uomo”, possiamo cercare di trovare la soluzione. Non saranno la competizione politica né quella tra teorie più o meno convenienti che ci porteranno alla soluzione ma piuttosto una attenta, razionale e soprattutto coesa analisi scientifica delle cause e soluzioni possibili.
Consapevoli che molto si sta facendo in ambito scientifico per delineare possibili scenari secondo diverse variabili, una tra tutte la capacità dei vari paesi di adottare strategie comuni indirizzate ad una efficace riduzione delle emissioni; per l’autore è il momento di applicare all’ambito pratico tutte queste ricerche scientifiche così da poter dare informazioni concrete per chi dovrà gestire strategie di sviluppo economiche, politiche e sociali compatibili con un futuro dell’uomo sulla terra.
E allora sì! Anche noi, come nostra madre terra, saremo degli eroi capaci di riparare ai propri errori per poter continuare a vivere il nostro tempo evolvendoci e adattandoci alle regole della natura e a quelli che saranno i cambiamenti dell’ambiente.

      Gentile Giacomo Liceo Scientifico " Ulisse Dini " ( Pisa, Toscana )

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Questo libro, intitolato “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, è un saggio di divulgazione scientifica che vuole spiegare agli interessati, mediante la storia del clima della terra, come il cambiamento climatico non danneggi tanto il nostro pianeta, sottoposto in passato a stress ben maggiori di quello attuale, quanto la nostra stessa specie.
Il saggio mi ha interessato molto, date le sue varietà d’informazione e accuratezza nelle spiegazioni; inoltre la lettura si presenta molto scorrevole.
Da chi è stato scritto questo libro?
Da Antonello Provenzale, direttore dell’istituto pisano CNR, nell’ambito delle scienze e risorse geologiche, nonché scrittore di numerosi articoli su riviste scientifiche internazionali. Già questa prima indicazione ci rende consapevoli che ciò che stiamo leggendo è stato pensato e progettato da qualcuno che affronta quotidianamente, a causa della propria professione, le tematiche che ci racconta e che, di conseguenza, non le prende in analisi soltanto in qualità di scrittore.
Addentrandoci nella struttura del libro, quest’ultimo si compone di un’introduzione, diciannove capitoli ed una conclusione. I capitoli si occupano di raccontare, arricchiti da dati ed immagini spesso accompagnate da didascalie, in ordine cronologico, i fenomeni climatici più importanti che hanno contraddistinto la storia del nostro pianeta: si parte da quattro miliardi di anni fa (momento in cui si verificò l’urto generatore del nostro satellite), per arrivare fino alla situazione odierna.
Il capitolo del libro che ho trovato più interessante è l’ultimo (capitolo XIX), poiché, già dal titolo, enuncia e spiega un’idea che, personalmente, condivido a pieno. Il titolo è “Conoscere per prevedere, prevedere per agire”. Si noti che da questa breve frase si intuisce subito qualcosa di fondamentale: l’uomo, per poter riuscire a frenare il cambiamento climatico, come prima cosa deve apprendere completamente i meccanismi che lo governano.
In particolare, l’ultimo paragrafo di questo capitolo (“Intervenire sul clima”), ci annuncia un concetto molto interessante: oltre a ridurre le emissioni di gas serra, come ad esempio la CO2, c’è qualcosa che si può fare?
La risposta è sì, si può tentare di minimizzare le dispersioni di questi gas all’origine, grazie al CCS (Carbon Capture and Storage), che agirebbe catturando l’anidride carbonica al momento della sua produzione e stoccandola nelle profondità degli abissi o della crosta terrestre.
Ho deciso di introdurre questo breve assaggio, per evidenziare l’utilità e la precisione con cui sono espressi i concetti in questo libro.

      Penco Francesco Liceo Enriques ( Livorno, Toscana )

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“Coccodrilli al polo Nord e ghiacci all’Equatore” è un titolo che mi ha incuriosito perché rappresenta la Terra in un modo inusuale, creando un capovolgimento delle normali prospettive. Quindi tra i numerosi testi che trattano sul tema del cambiamento climatico, ho deciso di leggerlo. Ed ho fatto bene, perché non è il solito libro che affronta l’argomento in modo catastrofico, ma partendo dall’origine del nostro pianeta, ne affronta in modo scientifico, ma al tempo stesso semplice e chiaro, i vari cambiamenti, con particolare riferimento all’aspetto fisico e chimico, analizzandone il mutare dei vari composti presenti sulla crosta terrestre e nell’atmosfera circostante. Si vede come la Terra nel tempo sia passata da situazioni di estremo calore, per cui avremmo potuto trovare dei coccodrilli anche al polo nord, a glaciazioni globali che la facevano somigliare ad una palla di neve. Questo è accaduto a causa di cambiamenti “chimici” avvenuti sul pianeta (sviluppo di metano, ossigeno, anidride carbonica, ozono ecc) e fa capire che tutto ciò che si verifica sul pianeta ha su di esso una ricaduta, con una grande catena di cause ed effetti. Provenzale, infatti, con dati alla mano, sostiene che il problema “cambiamento climatico” o meglio “riscaldamento globale” esiste e noi uomini ne siamo i principali artefici, liberando nell’aria con il nostro comportamento quantità eccessive di CO2. Non serve né negare l’evidenza, ma neanche avere un atteggiamento catastrofico, ipotizzando un ritorno ad una vita primitiva. Il problema non è facile, ma va affrontato e con i mezzi dei nostri tempi. Infatti, l’autore, ci parla di scienziati che stanno studiando vari sistemi di stoccaggio e di assorbimento dell’anidride carbonica; di altri che creano modelli climatici virtuali per riprodurre il Sistema Terra, prevedendo le possibili variazioni climatiche del futuro. Si percepisce come gran parte della comunità scientifica sia alle prese con questo problema e sapere ciò da una parte ci rincuora. Non sapremo come tutto questo andrà a finire e se riusciremo a fermare questa corsa al riscaldamento globale, certo è che adottando sistemi energetici “puliti” e intervenendo con tecnologie e idee nuove che vadano incontro alla natura, la Terra, fino a quando continuerà ad esistere, sarà un luogo migliore per tutti.

      Senatore Andrea Liceo Scientifico Istituto Calasanzio ( Empoli, Toscana )

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Antonello Provenzale, laureato in fisica e direttore dell’Istituto di Geoscienze del CNR, è un ricercatore che si occupa dei cambiamenti climatici e del loro impatto sugli ecosistemi. È autore di oltre centottanta pubblicazioni scientifiche.
Nel saggio “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore”, pubblicato da Rizzoli nel 2021, lo scienziato illustra le dinamiche del clima planetario e descrive in modo preciso e ricco di dettagli le trasformazioni che si sono verificate dalle origini della Terra fino ai nostri giorni.
Partendo dal primo eone geologico, l’Adeano, vengono presentati gli eventi che hanno segnato la storia del nostro pianeta: oscillazioni climatiche, glaciazioni, estinzioni di massa, eruzioni vulcaniche, movimenti di continenti.
Il clima è cambiato ripetutamente, alternando epoche molto fredde, in cui i ghiacci dominavano incontrastati, a periodi più caldi, in cui i poli erano ricoperti da una vegetazione rigogliosa e popolati da animali simili ai coccodrilli.
Più volte la Terra è stata soggetta a catastrofi imprevedibili ed improvvise. La vita, però, non si è mai arrestata: ha sempre saputo sfruttare le opportunità generate dai cataclismi per creare ambienti nuovi, diversi da quelli precedenti, in cui si sono affermate nuove specie.
Il clima e gli organismi viventi si sono evoluti contemporaneamente e si sono influenzati a vicenda.
Dall’esauriente ricostruzione dell’autore si desume che il clima planetario è un sistema delicato e complesso, in perenne evoluzione, in cui tutti gli organismi giocano un ruolo significativo. Comportamenti distruttivi da parte dell’uomo possono avere effetti gravissimi ed innescare instabilità sociali e politiche globali, con conseguenze drammatiche.
Nel corso dell’ultimo secolo le attività umane hanno accentuato enormemente la variabilità climatica naturale. La grande quantità di anidride carbonica prodotta e accumulata nell’atmosfera e negli oceani ha provocato un notevole innalzamento delle temperature. Altri elementi di squilibrio sono stati la deforestazione, le modifiche del territorio, la desertificazione degli oceani, la riduzione della biodiversità.
L’autore conclude la sua esposizione evidenziando la necessità di porre in atto al più presto strategie efficaci per ridurre il riscaldamento globale della Terra. Occorre assolutamente ridurre le emissioni e arrestare il degrado del suolo e degli oceani, mediante un progresso tecnologico rispettoso della natura, che sappia usare le risorse in modo sostenibile. Il nostro pianeta deve essere amato e rispettato, “senza mai dimenticare che può sterminarci in ogni momento”. La natura è implacabile: se non rispettiamo le sue leggi, rischiamo l’estinzione.
Il racconto di Provenzale mi è apparso interessante e ricco di spunti di riflessione. La ricostruzione degli eventi che hanno segnato la storia della Terra nell’arco di milioni di anni mi è sembrata esaustiva e ben articolata. Veramente utili sono i suggerimenti per costruire un futuro più sostenibile, lavorando nel rispetto della natura e non contro di essa.
Tuttavia, il linguaggio tecnico dell’autore e la complessità delle tematiche trattate rendono spesso la lettura decisamente faticosa. Alcune parti del testo non sono facilmente comprensibili da lettori privi di solide conoscenze scientifiche. Il saggio mi sembra un’opera da “addetti ai lavori”, più che uno scritto divulgativo capace di avvicinare i “profani” al mondo della scienza.

      Morandi Martino Liceo Galileo Galilei ( Trento, Trentino-alto Adige )

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Secondo Daniel Pennac il terzo diritto del lettore è quello di non finire un libro.
Dalla saggistica alla narrativa, nessun opera nella storia della letteratura né i grandi capolavori come “La divina commedia”, “I promessi sposi” o “Madame Bovary” e nemmeno il vostro romanzo preferito, è riuscita a evitare l’improvvisa interruzione della sua lettura.
Tuttavia alcune opere, come “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore” di Antonello Provenzale (edito Rizzoli), riescono a ridurre al minimo la percentuale dei lettori scontenti.
Nel saggio l’autore affronta il tema del riscaldamento globale, partendo dall’alba dei tempi fino ad arrivare ai giorni nostri, fornendo un’ottima visione d’insieme al lettore e sfatando abilmente le principali antitesi al sempre più evidente cambiamento climatico.
Ora, la principale difficoltà nello scrivere saggi scientifici rivolti ad un pubblico di massa sta nel bilanciare le pesanti ma necessarie tesi scientifiche con le semplificazioni che da un lato consentono a chiunque di seguire il discorso e comprendere concetti complessi e dall’altro, se usate in modo esagerato, rischiano di condurre l’autore ad affermare dati inesatti o peggio errati (con conseguenze potenzialmente drammatiche).
In questo Antonello Provenzale si dimostra un maestro, il peso delle informazioni è egregiamente suddiviso nei vari capitoli del libro e le semplificazioni( che sono sempre segnalate dall’autore) sono sorvolabili nel contesto generale.
ma il più grande pregio del saggio sta nel suo capitolo finale intitolato : “conoscere per prevedere, prevedere per agire”, qui l’autore, sempre basandosi su dati precisi e ben spiegati, fa un passo in più rispetto alle sempre più comuni (e simili) opere sugli attualissimo temi di cambiamento climatico e surriscaldamento globale, spiegando a noi lettori quali strade sia meglio percorrere e quali vadano abbandonate, ma soprattutto spiega perché è importante agire, ed agire immediatamente.
“Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all'Equatore” è un saggio da leggere, se si vuole capire il nostro mondo e agire per migliorare il nostro futuro.

      Nicolai Flavia Liceo Scientifico Galileo Galilei ( Perugia , Umbria )

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Quando si parla del cambiamento climatico in corso pensiamo a catastrofi, devastazione ed estinzioni di massa, il tutto accompagnato da un senso di panico generale da una parte e dallo scetticismo di alcuni dall’altra. Ma il cambiamento climatico non è un tema solo attuale: è sempre esistito e sempre esisterà e, soprattutto, non è un qualcosa né di negativo né al contrario qualcosa di positivo, è assolutamente un meccanismo neutro. Siamo noi esseri umani ad attribuire a questo fenomeno un valore più o meno “buono” in base agli effetti che questo ha sulla nostra vita. Il clima è un tema da affrontare sicuramente con cautela, poiché i meccanismi e i ritmi che lo regolano- sul nostro pianeta e non solo- sono complessi quanto delicati. Così non ci vuole molto a divulgare false credenze, spesso accompagnate da una buona dose di panico e scompiglio generali, già nominati all’inizio. Darsi delle risposte non è facile, ma la scienza ancora una volta ci sta provando. Antonello Provenzale, scienziato molto attivo nella tematica del clima, ce ne parla nel suo libro intitolato “Coccodrilli al Polo Nord e ghiacci all’Equatore- storia del clima della Terra dalle origini ai nostri giorni”, in cui vene esplorato l’andamento del clima del nostro pianeta da quando è nato fino ad oggi. Il clima si dimostra essere, se analizzato con gli strumenti giusti, un qualcosa di prevedibile e ciclico, influenzato da tantissimi fattori che agli occhi di chi non se ne intende sembrano infiniti, e ai quali nell’ultimo secolo se ne è aggiunto uno in particolare: l’uomo in persona. La nostra influenza viene trattata da Provenzale solo dal capitolo 14 al capitolo 19, ma non viene più messa da parte e viene ampiamente approfondita. L’autore illustra gli studi portati avanti dagli scienziati- tra cui anche lui stesso- nel tempo, spiegando ogni volta gli strumenti impiegati per portare avanti l’indagine e aprendo così un ampio spiraglio di chiarezza anche per chi- come me- sa poco più di nulla sugli strumenti e gli argomenti trattati. Sono rimasta affascinata e impressionata dalla complessità del clima e dalle scoperte svelate ingegnosamente negli scienziati nei secoli, ma soprattutto non mi aspettavo quanto illustrato nel capitolo finale. Infatti, qui l’autore afferma un concetto non scontato, cioè che, anche se le indagini scientifiche danno adito a dei risultati plausibili, non dobbiamo fidarci ciecamente di questi risultati solo perché è stata la Scienza a fornirceli. Ci sarà sempre un margine d’errore poiché le equazioni che abbiamo a disposizione sono semplicemente l’approssimazione più vicina alla realtà, non coincidono esattamente con questa. L’autore ci invita a guardare con sospetto chi afferma di sapere come stanno esattamente le cose, perché chi dice così ci sta ingannando, non ci sta dicendo la verità come vuole farci credere. E questo concetto non vale solo quando si parla di scienza, vale in generale. Provenzale non ha quindi scritto semplicemente un libro che parla di clima, ma anche di pensiero critico, che molto spesso lasciamo da parte per affidarci a quello altrui, talvolta lasciandoci manipolare, come succede con scettici e creduloni.