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Vincitori Premio Asimov Edizione VIII 2022 - 2023









Tempo: il sogno di uccidere Chronos


      Bergamo Chiara Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci ( Pescara, Abruzzo )

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“Tempo, Il sogno di uccidere Chrónos”, pubblicato nell’aprile 2017 da “la Feltrinelli” è un libro interessante e molto originale, scritto da Guido Tonelli, e rivolto a tutte quelle persone che durante la loro esistenza si continuano a chiedere che cos’è il tempo e perché noi dipendiamo così tanto da esso.
È un argomento che provoca timore e mistero a molti di noi, i quali spesso si sentono intrappolati in questo tempo che continua a scorrere senza darci mai un attimo di pausa.
Noi esseri umani riusciamo semplicemente a percepire il suo scorrere dentro e fuori di noi, ma non sappiamo in che modo e rispetto a che cosa.
Guido Tonelli, essendo un fisico sperimentale che ha inoltre dato il suo contributo alla scoperta del bosone di Higgs al CERN di Ginevra, andrà ad analizzare il tempo dalla sua origine, attribuendo un valore immenso a coloro che sono in grado di comprendere le leggi del tempo (gli astronomi) i quali secondo lui dominano il mondo.
Quello che farà Tonelli, sarà una vera e propria caccia al tempo.
Questo suo percorso, sarà anche utile poiché permetterà a noi lettori di scoprire molti aspetti che riguardano l’origine di tutto, della natura e quindi anche di noi stessi.
Che cos’è il tempo non lo possiamo dire, ma l’autore nella sua analisi, si andrà a concentrare maggiormente sulla morte di Chrònos partendo dai sui aspetti misteriosi, piuttosto difficili da comprendere.
Le ricerche scientifiche saranno di importantissimo rilievo per comprendere realmente il mistero del tempo, utilizzerà poi anche l’arte, fino ad arrivare ai calcoli scientifici.
 Sarà infatti di enorme importanza Einstein con le sue teorie della Relatività Ristretta e della Relatività Generale; leggi che hanno modificato per sempre il modo di comprendere la fisica, andando a rivoluzionare il nostro modo di concepire il tempo e lo spazio.
Per questo motivo vediamo come non saranno solo la scienza, la matematica e la fisica (con formule ed esperimenti) a cercare un modo per comprendere realmente il tempo. Quello che invece ci dimostra Tonelli è che questo libro è un bellissimo esempio di come la poesia, l’arte, l’architettura, la scienza e la musica siano collegate tra loro attraverso la dimensione temporale, diventando infatti indispensabili.
Einstein con le sue teorie è arrivato a capire che il tempo assoluto di Newton, che era immutabile, in realtà muta ed esiste solo se è legato allo spazio.
Oggi però con altri studi scientifici si è arrivato a scoprire che esistono dei buchi neri dove il tempo svanisce e non esiste; essi infatti sono impossibili da poter studiare.
Il tempo è come una vita che sfugge implacabilmente da noi stessi, è un qualcosa che non siamo in grado di controllare: questo provocherà angoscia. Successivamente però, sviluppando nuove abilità, l’uomo cercherà in tutti i modi di governare questa dimensione temporale: inizierà a farlo ingabbiandola, tramite la nascita dei calendari.
Con questo libro quindi Tonelli voleva mostrare a noi lettori che il tempo accompagnerà da sempre tutti noi e continuerà a farlo fino alla fine.
Inoltre, anche se il voler fermare e comprendere questa dimensione temporale, rimarrà per sempre la nostra ossessione, il tempo non potrà mai essere modificato, a meno che noi stessi non decidiamo di viverne fuori. L’obiettivo di tutti gli uomini quindi rimarrà una questione in sospeso, poiché come ci mostra Tonelli la scienza non è stata in grado di comprendere cosa sia il tempo e come poterlo modificare.

      Bergia Rosa Liceo Scientifico " A. Einstein " ( Teramo, Abruzzo )

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Tempo: il sogno di uccidere Chrònos di Guido Tonelli – recensione
È cosa nota che il tempo abbia fama di essere uno degli argomenti più spigolosi nel campo scientifico, in particolare nella fisica; è altrettanto vero che gli uomini da sempre hanno cercato di fermarne la tirannia e sentono questa entità influenzare profondamente le vicende della vita.
Il tempo nella sua ambiguità è un qualcosa di razionale, misurato in modo convenzionale, ma il rapporto di ognuno con esso può essere condizionato da emozioni e circostanze che rendono il suo scorrere alterato e fuorviante.
In Tempo di Tonelli questa tematica viene affrontata con riferimenti alla vita personale dell’autore, a film e ad opere letterarie in modo da rendere la lettura del testo scientifico più fruibile e accattivante e il suo argomento più comprensibile.
Questo libro ci porta attraverso i molteplici aspetti di questa grandezza da noi così temuta; il viaggio, diviso in tre parti, comprende la nostra concezione di tempo e lo scorrere a cui siamo abituati; l’attività dello spazio-tempo nei remoti meandri del cosmo e, infine, l’affascinante ricerca di fermarlo o addirittura invertirlo.
Nella prima parte viene analizzata la concezione del tempo in un escursus della storia del pensiero e come si è arrivati a un tempo universale, convenzionalmente riconosciuto: dalla concezione del tempo nell’antichità ai primi orologi, dalla scansione temporale ecclesiastica a quella commerciale dei giorni nostri, dettata dagli orari di lavoro.
Nella seconda parte si lascia spazio alle idee meno concrete di tempo, formulate dagli scienziati (da Newton a Einstein, da Lamaitre ad Hawking); il presente come lo viviamo noi è irrilevante su scale così ampie. In questa sezione ho trovato riferimenti a filosofi, romanzieri e pensatori, nonché scienziati che avevo già incontrato durante il mio percorso scolastico.
Nell’ultima parte si trova sempre la relatività del suo scorrere, ma in questo caso per quanto riguarda le particelle; viene poi introdotto un nuovo personaggi: l’entropia, responsabile del consumo degli atomi e del decadimento degli stessi, questo ci porta a una riflessione sulla caducità della vita e il terrore dell’uomo per la morte, fino a sfociare nell’ironia di come noi umani siamo disposti a ritocchini di ogni genere nell’illusione di fermare il tempo; anche nel campo della fisica, durante l’ultimo secolo, sono state formulate teorie che lo escludono a fondamento dell’origine dell’universo e del suo sviluppo, in ogni caso esso rimane considerato in tante altre leggi che riguardano l’andamento del nostro mondo, e quindi resta una variabile non indipendente.
Ho scelto questo libro perché ritengo che il rapporto dell’uomo con il Chrònos sia alquanto conflittuale; nella vita di tutti i giorni siamo schiavi degli orologi, ingabbiati negli orari dei nostri impegni; arriviamo a fine giornata pensando sempre di non aver avuto abbastanza tempo per fare tutto ciò che volevamo, ci lamentiamo di andare sempre di fretta. Eppure nell’epilogo ho trovato una riflessione che ogni tanto dovrebbe balenarci alla mente, magari mentre ci affanniamo perché siamo in ritardo per un appuntamento: esso, che tanto ci tormenta, ci è stato donato, siamo stati introdotti in esso senza aver avuto necessità di far nulla e dovremmo essere maggiormente grati di impiegarlo.

      Catonica Silvia Iis Andrea Bafile ( L' Aquila, Abruzzo )

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“Tempo, il sogno di uccidere Chrónos” è un libro che permettere di osservare la realtà da un particolare punto di vista: quello dell'importanza storica del tempo. In quest'opera non si parla esclusivamente di scienza. Tonelli, che in diversi capitoli cita i vari esperimenti compiuti da scienziati degni di nota, le componenti della materia, la conoscenza dell'universo e tanto altro, non rimane fermo all'epoca contemporanea, ma decide di immergersi nei meandri della mente umana, spiegando da dove nasca il concetto di “tempo”. Vediamo quest'ultimo modificarsi radilcamente nel corso della storia, attraverso una struttura narrativa in cui l'autore riesce ad unire il passato e il presente nell'alternarsi dei capitoli, che danno all'opera una maggiore completezza. Tonelli, infatti, riesce a spiegare svariati fenomeni scientifici associandoli, per esempio, alla mitologia greca. Troviamo la similitudine tra le particelle e il dio Hermes, viste anche loro come messaggere proprio come il dio ma, in questo caso, portatrici di informazioni scientifiche fondamentali. Inoltre, uno dei punti focali dell'opera è che non si parla solo del tempo in quanto tale, ma anche della sua presenza che grava inesorabilmente sull'umanità. Il fisico afferma che l'essere umano è convinto di vivere in un meccanismo perfetto ma, quando quest'ultimo si inceppa, fa cadere nel baratro del terrore qualsiasi persona, e l'autore ce lo dimostra parlando, per esempio, del quadro “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì. Il quadro mostra tre orologi completamente molli, simbolo della presenza del tempo nella memoria, che viene visto e percepito in modo non oggettivo, ma legato ai moti dell'animo umano. Infine, troviamo anche la visione mutevole che molte persone avevano del tempo, la quale può talvolta condurre alla ricerca spasmodica di un modo per fermarlo definitivamente. Come nel caso di Olivier Messiaen, un mucisista francese deportato nel campo di concentramento di Grölitz, che compose “Quartetto per la fine del tempo”, un'opera con cui voleva “bloccare” il tempo per godersi e per far godere ai suoi compagni gli ultmi attimi felici della loro vita. Proprio per tutte queste diverse sfaccettature, consiglio questo libro a chiunque volesse leggere un testo ricco di informazioni e di importanti spunti di riflessione.

      Cicoria Viola Liceo Classico " G. D' Annunzio " ( Pescara, Abruzzo )

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Chrónos esiste e vive a Bruxelles.

È inutile fare giri di parole, non perdiamo tempo, Chrónos esiste e vive a Bruxelles, perché la vita sembra un po’ come la rappresenta il regista Jaco Van Dormael, una commedia surreale e inconcludente, e il fisico e professore Guido Tonelli in “Tempo, il sogno di uccidere Chrónos” ha provveduto a fornirci tutte le informazioni utili per ribaltare la nostra visione del tempo, che perde i suoi schemi classici e assume una forma tutta nuova.
Il professor Tonelli, con grande chiarezza espressiva e la capacità di catturare l’attenzione di chi legge, ci dà l’opportunità di viaggiare nella storia, nell’arte, nella scienza per spiegarci che il tempo è indispensabile per noi uomini, tanto che “togliendolo molte leggi fondamentali della fisica, così essenziali da costruire una specie di struttura portante del nostro universo materiale, rischiano di vacillare, mettendo a repentaglio la stabilità dell’intero edificio”. Eppure abbiamo così tanta paura dello scorrere del tempo da fare un patto con il diavolo per far sì che ad invecchiare sia solo il nostro ritratto. Cerchiamo in ogni modo di fermarlo, o quantomeno di rallentarlo. Ricorriamo a trucchi e stratagemmi estetici per illuderci che per noi i giorni non passino. E invece ci ritroviamo in balia del flusso dei secondi, dei minuti, e ancora delle ore. Potremmo pensare sarebbe bello vivere come un fotone, che viaggia a 300 chilometri orari, senza la minima cognizione dell’inevitabile corsa del tempo. Ma prendiamo ad esempio un buco nero, dove la materia è concentrata in un punto a una densità infinita, sappiamo che più lo spazio si deforma più il tempo si dilata, quindi quest’ultimo assume un valore pari a zero, ma uno zero che vale infinito. Al di là delle leggi fisiche per cui il nostro corpo non potrebbe resistere in un buco nero, sarebbe possibile per noi vivere fermi nel tempo?
Guido Tonelli ci mostra quanto la nostra vita sia estremamente dipendente proprio dallo scorrere del tempo. A partire dall’antica Grecia, dove il termine mortale indicava gli uomini, abbiamo sempre scandito la vita in base a una nostra costruzione, fatta di regole fisse e rigide, basata sul susseguirsi delle ore di luce e di oscurità, sul variare delle stagioni. Ora poniamo il caso di essere una persona qualunque che non sa nulla delle eclissi totali di Sole e di vederne una per la prima volta nel mezzo di una semplice giornata di vita quotidiana. Quanto potrebbe sconvolgerci non vedere il Sole seguire il suo ciclo? Capiamo facilmente che i ritmi della nostra vita possono essere messi in discussione in un attimo. Siamo cresciuti con poche certezze, una di queste è proprio il tempo, che per quanto possa essere tiranno ci concede di vivere, di essere sempre dinamici, di non fermarci mai. Il tempo è un regalo immenso.
E soprattutto non dobbiamo dimenticarci che il tempo non è la realtà fissa e calcolabile che pensiamo sia, è relativo, cambia nell’universo, come ha dimostrato Einstain, e cambia nelle nostre menti, come ha dimostrato Dalì. Scandire i secondi non è come vivere gli attimi.
“Nonostante gli innumerevoli tentativi di ucciderlo o marginalizzarlo definitivamente, Chrónos dà ancora inequivocabili segni di grande vitalità”, per fortuna (forse).

      D' Angelo Tommaso Liceo Scientifico " Galileo Galilei " ( Lanciano, Abruzzo )

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Il tempo, presenza immanente ed inamovibile delle nostre vite, è da sempre un’entità dal multiforme aspetto che nel corso della storia ha assunto qualità e significati sempre differenti.
Scoprire il vero volto del tempo è la sfida che Guido Tonelli affronta nel suo libro: “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” (2021 casa editrice Feltrinelli), offrendo spunti importanti per comprendere a fondo un tema dagli innumerevoli risvolti scientifici ed umanistici. Guido Tonelli è un fisico, professore emerito dell’università di Pisa, che negli ultimi anni ha partecipato all’esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.
Questo è un libro di divulgazione scientifica che racconta in modo chiaro e discorsivo i diversi volti del tempo da quelli più conosciuti a quelli più nascosti. L’intera opera, quindi, si basa sulla sull’analisi del tempo e dei suoi vari aspetti ed ha come scopo principale quello di illustrare in modo diretto e comprensibile, ai “non addetti ai lavori”, concetti della fisica tanto fondamentali quanto complessi. Uno dei fili conduttori della dissertazione all’interno del libro, oltre al tema affrontato, è la marcata volontà di ricorrere al mito e all’esempio artistico per esplicare e chiarire la complessità della materia trattata. Come Platone utilizzava il mito per comunicare in maniera più accessibile ed intuitiva così Guido Tonelli fa uso della mitologia e dell’arte per svelare i segreti più reconditi, ineffabili e sfuggevoli dell’universo. Questa tipologia di divulgazione scientifica, che è comune a molti dei libri proposti dagli organizzatori del premio Asimov, rende evidente come ambiti del sapere umano tanto diversi come filosofia, arte e scienza siano invece così vicini.
“Tempo terreno”, “tempo relativistico” e “tempo effimero ed eterno” sono i tre volti di questa entità. Ogni volto del tempo viene analizzato ed esaminato in un capitolo apposito nel quale ne vengono presentate le caratteristiche, le peculiarità, le ambiguità e le inesattezze. Viene mostrato come anche le conoscenze più sofisticate e complesse non siano onnicomprensive ed abbiano delle grandi lacune. Proprio queste mancanze spingono l’uomo a continuare la ricerca per una migliore comprensione della realtà.
Nella prima parte “L’incanto delle trottole” viene descritta la nostra percezione del tempo ovvero quella soggettiva e legata alla quotidianità. Nella seconda parte, invece, ci viene mostrato un aspetto più profondo e lontano dalla esperienza comune: quello del tempo relativistico e la sua strettissima connessione con lo spazio. Queste due entità che appaiono separate e distinte sono invece indissolubilmente legate tra loro e la scoperta di questa relazione ha modificato per sempre la fisica e la nostra visione del mondo. Guido Tonelli, infine, nella terza parte “Tra esistenze effimere e vite eterne” ci descrive il tempo eterno ed effimero delle particelle atomiche e subatomiche.
“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” lascia trasparire la grande complessità di un argomento apparentemente molto semplice, ma dai risvolti così profondi da costituire la base della realtà. Il fascino di questo saggio risiede proprio nella sua forza dirompente che stravolge ed annichilisce completamente la nostra visione limitata delle cose mostrandoci l’immensa vastità della realtà al difuori della nostra esperienza sensibile.

      D' Ettorre Margherita Rut Liceo Classico G B Vico ( Chieti, Abruzzo )

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Cos’è il tempo? L’idea di uccidere Chrònos affascinerebbe chiunque, d’altronde “Se solo potessi tornare indietro nel tempo…” è un pensiero che a chiunque sarà passato per la mente almeno una volta.
Grazie alla sua straordinaria capacità di demistificare la complessità della fisica e delle sue leggi e alla sua profonda cultura umanistica, Guido Tonelli ci accompagna in un viaggio tra arte, letteratura classica e moderna, filosofia, fisica e matematica, deliziando così il lettore con continui riferimenti al pensiero e alle opere di numerosi intellettuali provenienti da tutte le epoche del tempo.
In 192 pagine, l’autore ritrae le diverse concezioni del tempo cambiare tra i secoli, dal momento in cui l’umanità ha pensato di essere riuscita ad intrappolare il tempo ed invece aver intrappolato se stessa, dal tempo newtoniano, unico, eterno ed indipendente dallo spazio, a un tempo relativo alla velocità e al riferimento spaziale di chi osserva. L’idea che il tempo sia relativo è difficile da afferrare completamente: non sembra logico. Eppure, come ci mostra Tonelli, ancor prima che lo dimostrasse Einstein, Agostino d’Ippona interiorizzava con profonda consapevolezza già nel V secolo il concetto di tempo, affermando: “È in te, animo mio, che misuro il tempo”. Nello stesso modo, anche Kant aveva teorizzato nel XVII secolo che il tempo fosse solo una rielaborazione del cervello data dalle forme a priori, una nostra percezione. Sembra surreale che qualcosa di così tangibile come il tempo, che siamo costretti a subire ogni secondo di tutti i giorni sulla nostra pelle, possa essere frutto di una semplice rielaborazione; del resto, lo stesso Dalí l’ha definito come “la dimensione delirante e surrealista per eccellenza”. Il sistema ordinato e coerente che Newton aveva immaginato viene sconvolto dalle leggi della relatività di Einstein, ancora ad oggi esse definiscono una spaccatura tra la fisica classica e la fisica moderna. Infatti, l’iter che Tonelli ci fa percorrere ci fa scorgere il ruolo del tempo in tutti gli angoli che la fisica ha esplorato finora. “Tempo: il sogno di uccidere Chrònos” è una lettura perfetta proprio per chi è affascinato da viaggi senza una fine: la scienza è questo, un susseguirsi di rompicapi da sciogliere. Ma, quindi, che cos’è il tempo? Come ha affermato Agostino: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so più”.

      Di Fabio Katia Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci ( Pescara, Abruzzo )

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Un libro di sfide, sconfitte e vittorie. Un libro di sogni straordinari, magnifici meccanismi nascosti e personalità intraprendenti.
L'uomo che sfida il tempo, i suoi limiti e le sue certezze più radicate.
Scoprire la vera identità di Chrónos, le sue debolezze e la sua immortalità.
Tutto questo è il libro di Guido Tonelli: Tempo, il sogno di uccidere Chrónos.
Si tratta di un viaggio culturale tra arte, letteratura, fisica, filosofia e musica che ci rende consapevoli del nostro rapporto con il tempo.
Sentiamo il bisogno di liberarci del fastidioso ticchettio che risuona ad ogni secondo, minuto, ora, giorno, anno; un inutile limite alle nostre vite; eppure non possiamo farne a meno.
Siamo dipendenti dal tempo, prigionieri di esso; ma non smettiamo mai di essere attratti, affascinati, ammaliati dal mistero che lo avvolge.
In queste poche pagine sono raccolte storie di grandi fisici e delle loro inaspettate scoperte, storie di orologi e spazio, stelle e buchi neri, antimateria e entropia, quark e fotoni, reversibilità e velocità, Aión e Kairós, storie importanti teorie e della loro inconciliabilità, storie di stravaganti supposizioni e domande senza una risposta.
L'autore ci racconta il tempo come non l'abbiamo mai conosciuto.
Guido Tonelli, fisico e professore presso l'università di Pisa, ci permette di conoscere il tempo in tutte le sue sfumature, da quelle più drammatiche e ostili a quelle più sorprendenti.
Con un linguaggio semplice e comprensibile, accessibile a tutti, riesce ad illustrarci anche le teorie e i concetti meno immediati (attraverso opportune digressioni); quelli che mai avremmo pensato di toccare con mano con tanta immediatezza e chiarezza in un solo libro.
Quello del tempo è un tema attuale in una società accelerata come quella odierna, governata dal capitalismo, schiava di Chrónos.
Un libro per rivalutare i propri sogni, obiettivi, priorità e sognare che un giorno, prima o poi, riusciremo a comprendere la natura di Chrónos, tanto perfetto e immutabile quanto caotico e terribilmente ingannevole.

      Di Girolamo Chiara Istituto D' Istruzione Superiore Alessandro Volta ( Pescara, Abruzzo )

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“Ma proprio nell’epoca in cui ci si è illusi di dominare il tempo, spezzettandolo in frammenti sempre più minuti, quando pensavamo davvero di averlo agguantato, ci è sfuggito ancora una volta dalle mani.” così Guido Tonelli, divulgatore scientifico e scopritore del bosone di Higgs, nonché autore del libro Tempo il sogno di uccidere Kronos, mi ha dato l’opportunità di comprendere e interrogarmi su qualcosa di scontato come lo scorrere del tempo. Nonostante i libri di divulgazione scientifica non presentino un vero e proprio filone narrativo ho trovato molto interessante il modo in cui l’autore è riuscito a fondere insieme fisica, filosofia e storia in un testo omogeneo che nell’insieme comprende non solo nozioni ma anche spunti di riflessione che coinvolgono il lettore e lo invogliano a proseguire la lettura. Il libro risulta inoltre di facile comprensione proprio grazie alla sintassi semplice e alla scelta di Tonelli di partire in ogni capitolo, collegato agli altri dal tema di base ma comprensibile anche singolarmente, con un esempio di vita quotidiana, una citazione o l’inserimento del sottoargomento in un contesto storico-filosofico inserendo addirittura personaggi universalmente conosciuti come Ronaldo, Cappuccetto Rosso o Salvador Dalì, e presentando personalità note nel mondo della fisica in modo a dir poco ironico: è il caso di Stephen Hawking, definito “un buontempone che amava fare scommesse stravaganti con amici e colleghi” riferendosi alla scommessa fatta con Thorne, premio nobel per la scoperta delle onde gravitazionali, con il quale si sarebbe lanciato in un’utopistica avventura all’interno dei “campioni del terrore”, i buchi neri supermassicci. Nonostante il macro argomento sia il tempo l’autore esplora numerosissimi sottoargomenti come i buchi neri, il Big Bang, il bosone di Higgs, ill decadimento dei muoni, la deformazione spazio-temporale, il quark e la relatività, spiegando in modo comprensibile le teoria di Einstein mettendola in relazione con le teorie precedenti di Newton e trattandone i paradossi conseguenti servendosi di esempi efficaci. Pur essendo scritto in modo semplice così che tutti possano comprenderlo, questo libro invita a riflettere su quanto la divisione, il mancato controllo e la velocità con cui scorre il tempo influenzino l’uomo, e non solo.

      Di Moia Federica Liceo Scientifico F. Masci ( Chieti, Abruzzo )

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Nemmeno ci facciamo caso, a volte, a quanto lo scorrere del tempo ci renda piccoli e vulnerabili. Se n’è parlato nelle forme più disparate: da Caravaggio nella storia dell’arte con le sue nature morte, le cosiddette "vanitas", o in uno dei tanti capolavori di Shakespeare, Amleto, e si è cercato persino di spiegarlo, nella scienza di Isaac Newton, che lo ha descritto come un’entità uniforme e inarrestabile, con la quale, a uno a uno, faremo i conti tutti quanti. Guido Tonelli lo chiama Chrónos e lo tratta non come un concetto astratto, ma come una persona, la cui presenza non c’è, ma viene non di meno percepita. “Chrónos” come la divinità pre-olimpica padre di Zeus, Poseidone e Ade, tra i principali. Il mito lo conosciamo tutti: la fine di Chrónos implica la fine del tempo, il sogno proibito dell’umanità da millenni, qualcosa che nessuno è mai riuscito a fare.
O forse ci sbagliamo? A conti fatti, l’immortalità non si può raggiungere nel modo in cui la concepiamo noi. Quando penso all’immortalità mi vengono in mente i superpoteri che esistono solo nei film di Christopher Nolan, o al famosissimo Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, che ci fa pensare che saremmo disposti anche a vendere la nostra anima in cambio dell’eterna giovinezza. L’unico modo che ha l’essere umano di rendersi immortale è rimanendo nella memoria altrui. I riferimenti ai più grandi della scienza, della letteratura e dell’arte che ho fatto poc’anzi sono la prova di quanto sostengo. Guido Tonelli ha risuscitato in me una certa curiosità, che ho sempre avuto, di capire come funziona questo Chrónos e le spiegazioni dirette con linguaggio semplice ne hanno reso possibile la comprensione.
La parte più interessante è stata la lunga digressione sui buchi neri, luoghi tetri e misteriosi dove il tempo non arriva, dove rallenta, si arresta. Rimangono essi un mistero, dal momento che nemmeno riusciamo a studiarli fino in fondo. Le ipotesi non sono abbastanza e il desiderio di sapere ci logora. Nella fisica questa è quotidianità, coltivare un dubbio e risolverlo, ed è ciò che rende la scienza affascinante. A questo si aggiungono le tesi di Einstein, la famosa Teoria della Relatività, spiegata ad arte. “La teoria della relatività sferra un colpo durissimo al tempo assoluto di Newton. Non solo non è più rigido e immutabile, ma perde anche la sua indipendenza dallo spazio”.
Tonelli ha la capacità di immergere il lettore in una materia che è per alcuni di noi sempre passata in secondo piano. Eppure la precisione nel raccontare e nello spiegare non fanno altro che accrescere la curiosità, che ci porta a voler sapere di più. Verso la fine ci sono un mucchio di frasi ben congegnate che riassumono il senso del libro, per chi si fosse perso nell’atmosfera meravigliosa che lo scrittore sa simulare. Il libro suscita molte riflessioni e argomenti di cui non mi stancherei mai di parlare. “Una volta entrati, per puro caso, nel ritmo delle genealogie, dovremmo solo occuparci di utilizzare bene il tempo che ci è stato gratuitamente messo a disposizione”, scrive l'autore.
Anche se la domanda “Che cos’è il tempo?” resta aperta è sempre bello cercare di capire per lo meno come funziona il mondo. Forse un giorno troveremo individualmente la risposta a questa domanda, ma essa sarà assai personale. Per il momento possiamo solo ammirare la bellezza del cosmo e le sue regole complesse, ma che non smettono mai di affascinarci.

      Grozavu Iuliano Iorghe Iis Amedeo D' Aosta ( L' Aquila, Abruzzo )

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Guido Tonelli, stimato professore di fisica all’università di Pisa, è uno tra gli scienziati protagonisti della scoperta del bosone di Higgs presso i laboratori del Cern di Ginevra e non è un nome nuovo nel mondo della divulgazione scientifica. Con “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos” l’autore ci conduce attraverso quella che non è solo una riflessione sul rapporto che lega l’uomo al fluire incessante del tempo, ma è il racconto di come l’umanità, nel tentativo di comprenderlo, ne sia rimasta imprigionata.
Compiendo un interessante excursus storico che parte dall’ominide primitivo, legato al suo tempo naturale, e passando per l’uomo medievale, che attendeva la fine di tutti i tempi come fosse l’ultima pagina di un grande tomo che si chiude, arriva infine a noi: piccole formiche operose e ignare dell’essere schiave di quello stesso ticchettio che ci illudiamo di aver catturato.
Tonelli, in pochi passaggi, dimostra l’errore in cui incorre chi pensa al tempo come ad un placido fiume dalle acque chete, che scorre indisturbato nel cosmo, modellando qua e là rughe umane e corrugamenti naturali; l’autore si adopera sapientemente nello spiegarci come il tempo sia invece tumultuoso e dirompente e come esso non solo pervada l’esistenza del creato, ma ne sia il vero artefice.
L’opera va dunque oltre il conclamato legame tra i concetti di tempo e spazio e dimostra come l’ossessione del tutto umana per il tempo che scorre, per il suo inizio e per la sua ipotetica fine, abbia pervaso l’arte, la musica, la letteratura oltre che la scienza, e la vita quotidiana di ognuno di noi.
Il tempo è stato infatti al centro della riflessione di uomini di scienza, ma anche di artisti, filosofi e teologi; ognuno di loro ha tentato, a suo modo, di rispondere al quesito che da sempre ci appassiona: cosa è e come si percepisce il tempo? Il lavoro di Newton, con la sua idea di tempo assoluto, eterno, immutabile e imperturbabile pareva aver dato pace ai mille interrogativi, ma le successive teorie di Einstein non hanno fatto altro che smontare le poche certezze che faticosamente eravamo riusciti a raggiungere fino ad allora.
Nelle mani di Tonelli, il sistema solare non diviene altro che un insieme di trottole che, governate da un moto apparentemente perpetuo, ruotano attorno all’unico punto in cui il tempo scompare: un buco nero. Ne deriva quindi che quel tempo scandito dalla natura, l’alternanza di giorno e notte e quella delle stagioni, originata dal ruotare incessante delle “trottole celesti”, trae la sua origine proprio da quel mostro, ancora tutto da esplorare, che si nutre di ogni cosa, finanche di luce e di tempo.
In estrema sintesi Tonelli ci propone un saggio appassionante che ha il grande merito non solo di rendere accessibile a tutti un concetto tanto astratto e tanto complesso come l’inafferrabile tempo, ma anche quello di offrire spunti di riflessione unici: chi aveva mai pensato a come un contenitore per cibo potesse cambiare la percezione del tempo?

      Malavolta Paolo Liceo Scientifico " A. Einstein " ( Teramo, Abruzzo )

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Kairos: afferrare l’inafferrabile

Il libro, come da titolo, tratta del tempo, spaziando tutte le concezioni in cui si intende la parola: dall’attimo soggettivo, al marciare inesorabile verso l’oblio, alla grandezza fisica e le sue interazioni con la fisica relativistico-quantistica.
Il libro inizia partendo dal punto primo di ogni esperienza conoscitiva, ovvero il soggetto. Analizza la nostra percezione del tempo come costruita dalla nostra mente, ed evidenzia come questo tempo interiore sia comune a quasi tutti gli animali, e quindi non una proprietà specifica all’uomo. Procedendo lungo la linea del tempo, si passa ad un’analisi della suddivisione del tempo in calendari e sull’effetto che il tempo ha su varie culture, in particolare quella greca. Durante queste riflessioni, viene delineato però il desiderio dell’umanità di fuggire dalla gabbia del tempo, in cui si ritrova ormai intrappolata. Per individuare una possibile soluzione a questo problema, l’autore si spinge in un viaggio cosmico, dal mondano al macroscopico, e poi al microscopico. Espone la teoria della relatività e la frammentarietà dei tempi locali al livello galattico/intergalattico, si cimenta con il concetto dei buchi neri, per poi buttarsi a capofitto nella meccanica quantistica, con tutte le sue complessità e particelle elementari, tutto al fine di trovare qualcosa che possa rompere il flusso del tempo e spodestare Chronos. Il risultato è ambiguo, però. A tratti sembra che il tempo possa essere una proprietà emergente dello spazio, e quindi trascurabile al livello microscopico, poi questa idea si capovolge su se stessa, e sembra che lo spazio sia invece frutto del tempo. La conclusione del libro è una, tanto insoddisfacente quanto inevitabile, incertezza, dettata dalla nostra limitata comprensione delle leggi quantistiche, ma che viene a sua volta accompagnata dall’ammissione che, sebbene è possibile che il tempo non esista al livello quantistico della materia, l’uomo è purtroppo destinato a viverne all’interno.
Consiglierei di leggere questo libro ad ogni appassionato di astronomia, relatività o fisica quantistica. Per quanto riguarda dei lettori meno ferrati negli argomenti trattati, mi sento in dovere di avvisarli della complessità di alcuni passaggi, soprattutto gli ultimi.
Detto questo, penso che sia un bellissimo libro e che dovrebbe vincere il Premio Asimov 2023.

      Peschi Federica Liceo Classico G B Vico ( Chieti, Abruzzo )

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“Il tempo è un bambino che gioca, che muove le pedine; di un bambino è il regno.”
Questa è l’immagine misteriosa che Eraclito utilizzò per accostare la leggerezza del gioco all’inesorabilità del tempo, il quale è un mistero.
Ma affettivamente, il tempo esiste? Che cos’è questo grande ignoto? La risposta è rimasta in gran parte un enigma.
Sin dall’antichità l’uomo ha rivolto un’attenzione particolare al trascorrere del tempo ed è stato attratto dal futuro e dalla possibilità di conoscerlo anticipatamente, ma questo continua a eludere filosofi e scienziati.

Chronos è indispensabile per sopravvivere sulla terra ed è sfuggente come gli attimi che caratterizzano la nostra esistenza ed è per questo che può diventare una grande sfida laddove l’uomo tentasse di comprenderlo.
All’interno di questo “capolavoro” psicologico l’autore abbandona ogni complicato tecnicismo regalandoci un resoconto molto semplice, breve e chiaro su uno degli argomenti più ostici di tutta la fisica, senza banalizzare nessuno dei concetti cardine delle teorie più audaci e moderne, bensì rendendole comprensibili ai più giovani con esempi tratti dalle esperienze di tutti i giorni.
In questo libro sul tempo l'autore non ci parla solo di fisica, ma spesso fa riferimento ad altri campi del sapere quali la mitologia, la letteratura, la filosofia.
Per l'autore esiste il tempo assoluto di Newton, che è oggettivo ed è stato scardinato dalla relatività di Einstein, ma risulta ad oggi valido per spiegare il macromondo. Accanto a questo tempo ce n’è uno interiore che varia a seconda dell’individuo e che può scorrere più o meno velocemente, basti pensare alla noia, uno stato d'animo in cui il tempo interiore scorre molto lentamente.
Per i sistemi quantici, invece, non è possibile parlare di tempo assoluto valido per tutti gli osservatori, in quanto c'è interferenza tra l'osservatore e ciò che si osserva: "Prima di effettuare la misura non sappiamo quale sia effettivamente lo stato del sistema; ignorando cosa succede, ipotizziamo che il sistema, attraversi tutti gli stati, ossia viva una sovrapposizione di stati che collassa in uno particolare esclusivamente quando viene perturbato dall'operazione di misura".

In realtà, le motivazioni esistenziali che ci spingono a uccidere il tempo sono intuitive, dato che questo rappresenta lo scorrere inesorabile dei granelli dell’esistenza fino alla sua inevitabile conclusione e può rappresentare la vita, ma anche la morte. E così, da Platone in poi, la cultura occidentale ha accarezzato le forme platoniche dove la morte non può raggiungerci.
Ma quindi qual’ è l’arma migliore per uccidere il tempo? La matematica. L’idea è quella di mostrare che il tempo è profondamente contraddittorio e quindi non può non essere un’illusione. Il tentativo più famoso, è dato dai quattro paradossi di Zenone, ossia dalla freccia alla tartaruga, utilizzati per dimostrare logicamente che il cambiamento non è possibile, e di conseguenza il tempo risulta non essere reale.
D’altro canto, per molti fisici il tempo sarebbe morto, ma l’autore definisce questa questione altamente esagerata poiché non esistono ancora risposte definitive e, dunque, alcuni dei nostri dubbi per ora sono destinati a rimanere in sospeso.

      Roscioli Eleonora Liceo Scientifico " A. Einstein " ( Teramo, Abruzzo )

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Guido Tonelli, nel libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos”, si sofferma sul senso del tempo, il quale sin dalle origini del mondo viene studiato e cercato di interpretare in ogni sua forma e aspetto.
L’autore illustra come questa sua peculiarità della fugacità, riesca a rendere questo concetto non solo estremamente difficile da comprendere, ma anche e soprattutto interessante e coinvolgente.
Tonelli riesce in modo impeccabile a spiegare, nelle pagine introduttive, come ogni istante sia subito parte del passato, trasformandosi dunque in un ricordo, qualcosa che, malgrado le possibili ripercussioni future, possa essere collocato in un istante determinato e concluso.
Viene inoltre introdotta la figura di Chronos, il Dio del tempo ripreso dalla mitologia greca, il quale dà il titolo al libro, e rappresenta a tutti gli effetti il tempo che scorre.
Questo personaggio fa dunque sorgere un dubbio all’autore: se il tempo, o Chronos, sia o meno un’illusione, la quale accompagna la vita dell’uomo dalla sua nascita fino alla morte, un avvenimento per il quale si voglia o no, come affermava Seneca, si deve avere tempo.
Questo concetto astratto, viene analizzato da ogni punto di vista esistente e da ogni ambito: quello artistico, architettonico, fisico, matematico e astronomico.
È sicuramente grazie alla scienza che noi possiamo studiare, anche se in maniera quasi ipotetica, come il tempo si comporti nello spazio-tempo, dunque nella dimensione che carattererizza l’universo nella sua interezza, ma anche altre discipline tentano di apportare, in qualche modo, un piccolo contributo allo studio di questo immenso concetto.
Per quanto riguarda l’ambito artistico ad esempio, Tonelli spiega come da sempre gli artisti tentano di associare il termine arte all’eternità, provando a produrre opere che possano influenzare la vita di intere generazioni, con la loro unicità e bellezza.
Per concludere, Guido Tonelli, è riuscito in maniera quasi impeccabile, ad analizzare le diverse sfaccettature di quello che è forse il più grande mistero di sempre, il tempo, nonostante l’uomo comunque lo stia cercando di analizzare dall’alba dei tempi.
Ad alcuni il suo inarrestabile scorrere imperterrito spaventi, altri sono invece affascinati, ciò che è certo però, è che nessuno riuscirà mai ad afferrarlo, ad ucciderlo; è un concetto a priori e senza fine.

      Ruffilli Daniela Liceo Scientifico " A. Einstein " ( Teramo, Abruzzo )

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"Dammi solo un minuto, un attimo ancora"

A chi non è mai capitato di pensare al tempo che scorre inesorabilmente e a quanto sarebbe bello se esso, anche solo per un istante, potesse smettere di andare così veloce? A nessuno. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno espresso questo desiderio. Tuttavia, il tempo non rallenta la sua corsa. Esso è infatti uno dei più grandi interrogativi dell’uomo da quando ebbe luogo il Big Bang: basti pensare alla cultura degli antichi greci in cui il concetto di tempo (personalizzato attraverso una divinità dal nome “Chrónos” che aveva proprio il ruolo di “temporalizzare” gli avvenimenti) trova le sue origini e diventa il protagonista indiscusso della mitologia, dell’arte, della filosofia e di numerosi altri saperi. Come non citare quindi proprio il ruolo degli artisti? Giorgione ad esempio, con il suo celebre dipinto intitolato “Le tre età dell’uomo” (Palazzo Pitti, Firenze), racconta in modo vero e sincero gli effetti dello scorrere del tempo sull’aspetto esteriore dell’uomo e, secondo alcuni critici, esprime allegoricamente l’importanza del progresso e di educare le generazioni successive prima che il passaggio di “Chrónos” renda tutto ciò irrealizzabile. La rappresentazione di Giorgione è quindi quella che potremmo comunemente definire “una corsa contro il tempo”, ma questa è solo una delle innumerevoli frasi utilizzabili in relazione al tempo, perché esso è uno dei più grandi misteri che l’umanità abbia mai cercato di svelare. Infatti, se da un lato ci affascina notevolmente, dall’altro ci sconvolge totalmente, e tutte le incognite ad esso connesse ci lasciano spaesati davanti alla loro grandezza. È proprio qui che entrano in gioco gli scienziati, i quali cercano da sempre di rivelare al mondo gli arcani legati a Chrónos da un punto di vista anche pratico oltre che teorico. A parlarci di questo famosissimo rebus chiamato “tempo” è infatti Guido Tonelli: fisico al Cern di Ginevra e professore all’università di Pisa, è uno dei padri della scoperta del bosone (una particolare particella subatomica) di Higgs. Nel suo nuovo libro “Tempo: il sogno di uccidere “Chrónos”, Tonelli cattura l’attenzione del lettore raccontando con autentica passione la straordinaria storia del tempo, e lo fa attraverso un meraviglioso itinerario culturale che abbraccia conoscenze di ogni tipo quali la fisica, la chimica, la filosofia, l’arte e la letteratura: dalla concezione di tempo “absolutus” di Newton alla teoria della relatività di Einstein passando per la tragedia “Amleto” di Shakespeare e il quadro di Salvador Dalì “La persistenza della memoria” fino a giungere alla conclusione che nessuno potrà mai dominare il tempo “nonostante gli innumerevoli tentativi di ucciderlo o marginalizzarlo definitivamente”, Tonelli demolisce con decisione molte credenze storiche sul tempo e ne costruisce di nuove con grande carisma e fluidità coinvolgendo anche il più inesperto dei lettori. Ecco dunque che ogni cosa trova finalmente il proprio posto: non possiamo fermare Chrónos, rallentarlo o invertire la freccia del suo andamento, ma possiamo continuare a studiarlo e a scoprire ogni giorno una tessera mancante in più per cercare di comprendere il ricco mosaico che esso costituisce. Nel frattempo, non possiamo che limitarci a vivere e, quando sperimentiamo un momento particolarmente intenso nel quale ci piacerebbe stare eternamente, ci basti pensare alla cara Emily Dickinson che, già nel 1800, diceva che "Forever is composed of nows".

      Scimia Silvia Iis Andrea Bafile ( L' Aquila, Abruzzo )

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" Il sogno di uccidere Chrònos ricorre nella comunità umana sotto forma di desiderio di fermare il tempo, o di illusione di poterlo spodestare dal posto centrale che occupa in natura. Ma potremo mai liberarci davvero di Chrònos? ".
Riferendosi al tempo con il nome greco di Chrònos, il fisico, professore universitario e scrittore Guido Tonelli introduce il suo libro "Tempo : il sogno di uccidere Chrònos", edito di Feltrinelli.
Nel saggio, il concetto di tempo viene analizzato da vari punti di vista, a partire dalla percezione che ne aveva l’uomo primitivo, fino alla recente pandemia, nella quale il tempo sembrava essersi fermato. Vengono inoltre esaminate le teorie di scienziati come Einstein e Newton.
Ma l'autore trova spazio anche per la letteratura, la mitologia, la filosofia: non esiste, infatti, solo il tempo misurabile grazie all'orologio e al calendario, ma c'è anche un tempo interiore che ovviamente si differenzia da persona a persona e che può scorrere più o meno velocemente in base ad abitudini e a stati d'animo.
Significativo a tal proposito è il racconto mitologico dell'assassinio di Chrònos: il motivo per il quale siamo ancora oggi spinti ad “uccidere” il tempo è che esso rappresenta lo scorrere inesorabile della nostra esistenza fino alla sua conclusione. Per questo si può dire che il tempo è sia vita che morte, caratterizzato sempre da cambiamenti e novità che influenzeranno irrimediabilmente il nostro modo di vivere. L'unico modo per uccidere Chrònos è la matematica – sostiene l’autore - dimostrando che il tempo nella sua complessità è completamente contraddittorio e quindi una pura illusione.
Tonelli si fa carico di rispondere a domande esistenziali e filosofiche sul tempo senza avere però la pretesa di riuscire veramente a esaurire il tema ed i suoi stessi interrogativi. L’autore ci guida attraverso le grandi scoperte che hanno segnato la nostra concezione del tempo, un tema che continua ad essere così sfuggevole quanto gli istanti di cui è fatta la nostra esistenza scandita da momenti che non sono altro che passato.
Il modo in cui l'autore affronta l’argomento ha sicuramente dei punti di forza, quali la sua capacità di descrivere con chiarezza il tema dell'entropia ma anche di basare tutte le sue riflessioni, essendo un fisico sperimentale, sulla fattualità scientifica e non su speculazioni teoriche. Ci sono tuttavia anche dei punti deboli come la non scorrevolezza del discorso, che a volte si misura con la difficoltà delle scoperte scientifiche e del tema affrontato, ma anche a volte la scelta da parte dell'autore di scendere troppo nei particolari riguardo a formule e teorie.
Concludo consigliando questo libro a chi veramente è interessato al tema del tempo, che abbia già un po’ di familiarità con le varie teorie scritte a riguardo. La lettura sarà a volte piacevole e a volte difficile però se si è appassionati a questa questione sicuramente si avrà piacere nel leggere questo libro.
Il tempo rimarrà sempre un mistero, continuerà ad eludere filosofi e fisici: è sempre stato così sia per i primitivi che per gli uomini moderni ma da sempre solo "chi riuscirà a comprendere le leggi dello scorrere del tempo potrà dominare il mondo ".

      Zuccarini Sebastian Istituto D' Istruzione Superiore Alessandro Volta ( Pescara, Abruzzo )

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Questo non è solo un libro, è un viaggio appassionato attraverso i meandri della psiche umana alla ricerca di una risposta alla domanda che da secoli ci spinge a soluzioni drastiche: “si può uccidere Chrònos?”. Si passa dall’ immensità del cosmo con i buchi neri super massicci piuttosto che le supernove alle effimere dimensioni del mondo quantico e le sue leggi. Un viaggio che va dall’origine dell’universo alla nascita delle prime forme di vita fino all’arrivo di noi scimmie antropomorfe e alla nostra sfida contro l’incessante scorrere del tempo. Tonelli esprime tutto il suo sapere e la sua incredibile preparazione mettendo insieme miti greci, Newton, la teoria della relatività, Ludovico il Magnifico, fisica quantistica, acceleratori di particelle, filosofia con Anassimandro, in un cocktail di cultura delizioso ed invitante. Nonostante debba parlare di un argomento tanto complesso e di solito riferito ad una cerchia ristretta l’autore è stato capace di renderlo divulgativo ed a portata di tutti, tutti coloro che presentano un certo interesse o curiosità verso le leggi che governano il mondo che ci circonda. Con un linguaggio semplice, pieno di metafore ed esempi esplicativi il libro si presenta breve e di facile lettura, capace di accendere interesse nei giovani per la fisica sia teorica che sperimentale. Carico di approfondimenti e precisazioni è senza dubbio il risultato di attente ricerche e di un uomo tanto eccellente quanto competente come Guido Tonelli. Se si cercano risposte alle più classiche domande sul tempo, quei quesiti che dalla prima pellicola dei fratelli Lumière dove dei lavoratori abbatterono un muro e questo poi si riassemblò come se il tempo tornasse indietro, frutto di un’inversione nel verso della pellicola, qui troverete ciò che state cercando. Si può tornare indietro nel tempo? Si può fermare il tempo? Saremo mai liberi da Chrònos? Per rispondere a queste domande si deve arrivare laddove il tempo sembra non importare, laddove neanche Chrònos può avere la meglio: parliamo del nucleo dei buchi neri dove il tempo è fermo o delle particelle che si muovono a velocità pari al 99,999% di c (la velocità della luce) che possono allungare la propria vita media anche di duecento volte sfuggendo alla morsa del tempo. Luoghi dove la quarta dimensione cioè lo spazio-tempo viene deformato dall’imponente forza massa-energia, dove il tempo non è più assoluto come si pensava (Newton) ma può variare a seconda del sistema di riferimento. In accordo a quanto scritto in precedenza questo libro è per chi ha fame di sapere ed è affascinato dalla scienza. È infine una sintesi dell’avanzare senza freni della scienza con le ultime teorie che cercano in qualche modo di avvicinarsi il più possibile a spiegare le leggi che regolano il nostro intorno, per esempio la teoria delle stringhe piuttosto che la gravità quantistica a loop. Vorrei concludere invitandovi a leggere il libro che valuto 8/10 per la forma e il fascino incredibili che offrono. Inoltre vorrei citare una delle frasi conclusive che ci fa pensare che forse resteremo per sempre schiavi del tempo o forse arriverà un giorno in cui saremo liberi dalle grinfie di Chrònos: “Ora come ora, nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo”.

      Cardettini Elisa Iis G. Peano Di Marsico Nuovo ( Marsico Nuovo, Basilicata )

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Guido Tonelli è un fisico che lavora al Cern di Ginevra ed è professore dell’Università di Pisa. Ha partecipato alla scoperta del bosone di Higgs. Ha ricevuto diversi premi come il Fundamental Physics Prize e il premio Enrico Fermi della Società italiana di fisica, oltre alla Medaglia d’onore del presidente della Repubblica. Ha scritto diversi libri, ma i più famosi sono “Genesi. Il grande racconto delle origini” e “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos”.
“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” parla del tempo a partire dai primi filosofi come Parmenide, Platone e Aristotele fino ad arrivare agli scienziati che considerano il tempo come “ la quarta dimensione”, presente sempre e ovunque.
L’autore si pone diverse domande e usa vari esempi per far comprendere concetti di una certa complessità scientifica. Tonelli, inoltre, ci dice che il tempo non si può fermare anche se i buchi neri sono l’unico luogo in cui ciò avviene.
Il tempo è fondamentale, anche se in fisica si sono sviluppate teorie secondo cui il tempo non è fondamentale (la teoria delle stringhe e la gravità quantistica a loop).
Nonostante questi “assassini del tempo”, come li chiama l’autore, il fisico Smolin ha formulato una nuova teoria in cui il tempo torna a essere fondamentale , mentre è lo spazio a diventare un’illusione . Quindi Chrónos non si può uccidere , anche se questo rappresenta “il sogno proibito” dell’uomo da sempre. Infatti “solo chi vive al di fuori del tempo può dominarlo” afferma Tonelli, che aggiunge “l’eternità è la negazione del tempo”: in questa frase si può racchiudere parte del significato del libro.
Lo stile del fisico Tonelli deriva dall’unione di un lessico semplice, che tutti possono capire, e un lessico ricercato, che si rileva soprattutto in alcune descrizioni molto dettagliate.
Ho trovato la lettura di questo libro molto interessante e stimolante. Penso che Tonelli sia stato veramente bravo a collegare diversi aspetti fra loro e a mettere in risalto la figura di Chrónos, il dio che divorava i suoi figli, per sottolineare come il tempo ci divori.
Sicuramente questo libro mette un po’ di angoscia per il tema trattato, però fa riflettere sulla necessità di non sprecare tempo.
Questo libro io lo consiglierei perché è interessante e di facile comprensione, perché le informazioni di carattere scientifico vengono spiegate con degli esempi che ne facilitano la comprensione e perché l’autore riesce a collegare pensieri che apparentemente possono sembrare distanti fra loro.
Voto:9

      Cerverizzo Liliana Liceo Scientifico Pasolini ( Potenza, Basilicata )

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Che cos’è il tempo, quell’ineluttabile forza a cui tutti siamo sottoposti dal momento in cui emettiamo il primo gemito su questa roccia fluttuante? Sconfiggeremo il suo avanzare? Perché lo percepiamo, perdendoci in esso? È forse tutta un’illusione? Domande, fulmini a ciel sereno nella mente di ognuno di noi, lampi che hanno illuminato anche quella di Guido Tonelli, fisico e docente universitario.
L’opera, la cui stesura è avvenuta durante la pandemia, tocca svariati argomenti trattati dall’autore attraverso riferimenti storici e mitologici ed esempi reali, per spiegare fenomeni più ostici come l’entropia o argomenti di fisica quantistica.
Tonelli, partendo dall’esperienza del nonno, ricorda l’angoscia da lui provata durante la sua prima ed unica eclissi solare, quando la luce del mattino si era spenta lasciando il posto al buio. Quell’angoscia è la stessa provata da ognuno di noi quando qualcosa di inaspettato inceppa la regolarità del nostro tempo, creando un prima e un dopo e facendo apparire come anni semplici secondi. “Il tempo del mondo è fuori dai cardini” ricorda Tonelli attraverso una frase di Amleto, dunque come possiamo noi tenerlo a bada?
Esattamente come Jacopo, il bambino attratto dalla rotazione della trottola, tutti siamo affascinati dallo scorrere del tempo.
Il nostro tempo è scandito da ritmi precisi e regolari, “armonia e rassicurazione”: il battito cardiaco, il respiro, le fasi del sonno. Ritmi che, quando interrotti, provocano una brusca discontinuità, poiché destabilizzano il nostro modo di vivere.
Tutto ciò fa capire che il tempo è solamente un prodotto del nostro cervello, che ci aiuta da sempre a definire la realtà in cui viviamo, che, in fin dei conti, ci è ancora ignota.
Per sentirci più consapevoli e più in possesso di essa, abbiamo deciso dunque di mettere una “gabbia” a questo tempo: calendari e orologi ci aiutano ogni giorno ad un apparente controllo sulla nostra esistenza, facendocela percepire come più ordinata e lineare.
Dunque possiamo invertire la “freccia del tempo”? Quante volte, spinti dal rimorso per azioni ormai già compiute, desideriamo più di ogni altra cosa la possibilità di tornare indietro? Perché ci sono sfuggite parole, poi gesti, poi attimi che avrebbero potuto cambiare il corso della nostra vita. Ci siamo dimenticati di sorseggiare da calda la “tazzina di caffè” poiché troppo presi dalla conversazione, dalle nostre parole, dai nostri gesti e dal nostro attimo. Non ci siamo soffermati su cosa c’è aldilà di noi stessi, ma ce ne siamo resi conto ormai troppo tardi. Non disponiamo ancora di una macchina del tempo. Si può solo andare avanti, non si torna indietro.
Ed è così che Tonelli dopo aver spiegato il concetto di entropia, pessimisticamente, ma, purtroppo, realisticamente, ci sbatte in faccia la realtà.
L’unico modo per illuderci di tornare indietro sarebbe ricreare le situazioni del passato. Ma a che scopo? Ormai le abbiamo già vissute, forse doveva andare così. Abbiamo davvero tutto questo potere?
Molteplici anche gli attimi che avremmo voluto fermare, perché troppo belli, troppo intensi per essere durati solamente pochi minuti. Tutti desideri, pretese che non ci saranno mai concesse.
Quindi cos’è il tempo? Questo lampo ci ha solamente illuminati, ma non ha ancora fulminato nessuno. In ogni modo l’unica cosa che possiamo fare è godercelo, osservarlo dalla nostra finestra ed utilizzarlo nel miglior modo possibile. Che sia un una vita intera, un anno, un mese, o solo un secondo.

      Logiurato Mattia Giulio Liceo Scientifico Pasolini ( Potenza, Basilicata )

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Tempo: Il sogno di uccidere Chronos", scritto e pubblicato dal fisico e scienziato Guido Tonelli nel 2021, è un libro che mette in luce il concetto di tempo, l’interpretazione che ne dà l’autore e la sua descrizione dal punto di vista fisico. Nell’incipit l'autore mette a confronto la percezione che animali e uomini hanno del tempo . Mentre per i primi, per le api ad esempio, esso è meccanismo interno, orologio biologico necessario alla propria sopravvivenza, al contrario, per gli uomini , il senso del tempo viene continuamente alterato dalle proprie emozioni. L'autore si sofferma sulla nascita delle prime "Gabbie di Chronos", l'esigenza della misura temporale che portò ,inizialmente, i primi uomini a seguire l’avvicendarsi del ciclo naturale per lo svolgimento delle attività quotidiane. Successivamente nascono meridiane, calendari ed orologi. Durante il Medioevo nasce una vera e propria dipendenza dal tempo, che ormai regolava la vita umana. Gli orologi fanno parte di alcuni edifici; nascono quelli tascabili e diventano, man mano, sempre più precisi.
Nei capitoli successivi l’autore si concentra sulla definizione di tempo: dalla relatività di Einstein, alla spiegazione di spazio-tempo, alla sua nascita ed alle sue deformazion dovute a buchi neri stellari e super-massicci, per poi passare al punto di vista delle particelle elementari.
Nei capitoli finali vengono esplorate dinamiche viste spesso al cinema, come il viaggio nel tempo o la volontà di riuscire a fermarlo per sempre.
Nonostante il genere del libro sia prettamente scientifico, è arricchito di esperienze personali, riferimenti storici, artistici, filosofici, mitologici, cinematografici ed anche musicali.
Il linguaggio è ricercato, ma l'autore rimedia alla complessità dei contenuti con un periodare semplice e facendo largo uso di esempi. Mi rivedo in riflessioni ed esperienze narratete da Tonelli che, già dai primi capitoli, è stato in grado di chiarire dubbi e portarmi alla comprensione del perché di fenomeni molto complessi riuscendo a suscitare in me curiosià ed interesse che sono, da sempre, stimoli alla conoscenza. Nella parte finale, le storie di Hladik e Messiaen, trasmettono un messaggio tutt'altro che banale: l'importanza del tempo che ci è stato donato, per quanto esiguo o lungo che sia.

      Misuriello Chiara Liceo Scientifico G.galilei ( Potenza, Basilicata )

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Un libro che trasforma i battiti del cuore prima in interminabili momenti, poi in veloci istanti.

“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos”, un libro in cui i secondi e i minuti si dilatano e si restringono in un universo che non sembra più un posto dove a comandare è il costante ma il totale cambiamento.

Guido Tonelli è una dei più grandi fisici italiani, responsabile insieme ad altri della scoperta del bosone di Higgs e premiato con numerosi riconoscimenti.
Nell’aprile del 2021 Tonelli pubblica con la casa editrice Feltrinelli un libro che tratta un argomento complesso che ha come protagonista l’unica cosa da cui nessuno può scappare, la cosa che esiste da sempre e per sempre: il tempo.
“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” è un libro complesso che tratta non solo di fisica ma anche di arte, di filosofia e di mito. I Greci, che secoli fa crearono storie capaci di spiegare in maniera efficace la realtà, sono ripresi da Tonelli che cita la storia del gigante Chronós, il tempo, così spietato da mangiare tutti i suoi figli, tutti tranne Zeus, destinato a diventare il padre degli dei e re dell’Olimpo. Ognuno vorrebbe essere come Zeus e uccidere il tempo, afferrare una volta per tutte il “per sempre”, ma come sappiamo questo è impossibile, ne siamo così tanto consapevoli da tenere sempre al polso un orologio, che ci ricorda lo scotto che dobbiamo pagare.
Il libro si divide in due blocchi, entrambi descrivono l’infinito, prima quello del macroscopico e poi quello del microscopico.
La prima parte del libro ci fa intraprendere quindi un viaggio tramite la lettura attraverso la quale siamo costretti ad allargare il nostro sguardo verso i pianeti, le galassie, fino a guardare l’intero universo. Durante questo viaggio il nostro corpo rimane sul nostro piccolo e miracoloso pianeta, il nostro orologio continua a scorrere, le persone intorno a noi continuano a parlare, ma la nostra mente ormai è a miliardi di anni luce distante, che guarda cose gigantesche e oscure, come i buchi neri. Tonelli ci fa perdere la mente nel gelo dell’universo in cui però nonostante tutto a governare è la Relatività, quel principio che è stato scoperto nel 1915 da Einstein, e che mette in correlazione i due cardini della realtà, spazio e tempo. La Relatività ci permette di affermare che il tempo non è indipendente come pensiamo, ma varia tanto che in determinate condizioni come l’orizzonte degli eventi dei buchi neri, si riavvolge e cambia.
Tonelli non si ferma però alle stelle e alle galassie ma fa continuare il viaggio della nostra mente ed ecco che, quindi improvvisamente, andando avanti con le pagine del libro, noi torniamo sulla terra, riavvolgiamo il filo della narrazione, e camminiamo nell’altra direzione, in quella dell’infinitamente piccolo. Ecco che ci ritroviamo nel mondo degli atomi, dei protoni, neutroni, fino alle particelle elementari dette Quark. Tutto è cambiato, o forse no, perché a comandare è ancora la Relatività, e il tempo non è ancora costante ma varia.
“Tempo. Il sogno di uccidere Cronós” non è un libro semplice, agile, che si legge senza pensare, è un libro intenso e difficile, che fa decadere ogni certezza; per leggerlo c’è bisogno di un grande sforzo di immaginazione e bisogna anche essere pronti a non capire a pieno ogni parola. Ed è proprio questo ciò che mi è piaciuto, finirlo senza averlo capito completamente, del resto Chronós non si capisce ma da lui possiamo solo subire, con il sogno impossibile di ucciderlo.

      Moncalieri Martina Iis Davinci-nitti ( Potenza, Basilicata )

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“Tempo: il sogno di uccidere Chronós” è un libro di Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra, professore all’Università di Pisa e uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs.
Il libro tratta il tema del tempo in maniera molto ampia e concentrandosi soprattutto sul punto di vista della fisica, ma nonostante la complessità dell’argomento, la spiegazione semplice e chiara lo rende facilmente comprensibile anche per lettori non esperti di fisica.
Guido Tonelli ci mostra dapprima il concetto generale di tempo così come appare a noi uomini, ce lo presenta attraverso esempi concreti e riesce a renderlo addirittura visibile tramite riferimenti all’arte, analizzando ad esempio “La persistenza della memoria” di Dalì, che offre per l’appunto quasi un’immagine della teoria della relatività di Einstein. Infine si sposta alla fisica, spiegando il tempo con lo studio delle grandezze dell’universo e delle più piccole particelle della materia.
L’idea maggiormente discussa nel libro è quella dell’esistenza immaginaria e simbolica di un “orologio universale”, il quale sintonizza il tempo su una sola e unica frequenza in ogni parte dello spazio; idea smentita da Einstein agni inizi del Novecento con la sua teoria della relatività. Questo ci porta quindi a scoprire che il tempo scorre in maniera differente nel momento in cui ci si sposta in zone dell’universo distanti dalla nostra realtà. Questo perché quando la velocità rimane necessariamente invariabile in condizioni diverse, allora sono lo spazio e il tempo intorno ad essa a variare e lo spazio e il tempo sono invece deformabili tramite la velocità.
Grazie a questa lettura si può giungere ad un ulteriore modo di vedere il tempo, ossia al tempo che viene spesso associato dalla mente collettiva degli uomini ad una linea retta, per via dell’abitudine al concetto della morte che per gli uomini rappresenta la fine, ma analizzando meglio il tempo, al di là degli uomini, si scopre poi essere in realtà ciclico, senza fine.
Per concludere aggiungerei che il tempo non è solo da vedere come una condanna per gli uomini, che li divora come faceva la divinità greca Chronós con i suoi figli, ma ci si potrebbe vedere anche una sorta di strumento vantaggioso per la specie umana, poiché la consapevolezza di non poter vivere eternamente a volte ha spinto molte menti a lasciare una traccia del passaggio dell’umanità.

      Pace Irene Liceo Scientifico G.galilei ( Potenza, Basilicata )

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ITINERARIO ALLA SCOPERTA DI CHRONOS 
Si riuscirà mai a comprendere la sua natura?

Non tutti sono in grado di disquisire sulla natura del tempo, passando da una visione umanistica a una scientifica del tema, senza essere ostici nel linguaggio. Queste caratteristiche si possono riscontrare nel saggio scientifico-divulgativo "Tempo: il sogno di uccidere Chronos", l'ultima opera di Guido Tonelli pubblicata nel 2021 da Feltrinelli. Tonelli, oltre a essere divulgatore e scrittore, è fisico del CERN di Ginevra e professore dell'Università di Pisa, ma soprattutto uno dei collaboratori della scoperta del bosone di Higgs, per la quale ha vinto il Fundamental Physics Prize nel 2013.
L'autore cerca di definire la natura inafferrabile del tempo, in quanto a seconda del sistema di riferimento in cui lo collochiamo e il soggetto che lo analizza, la modifica. Fondamentale per lo studio del tempo è il passaggio da una visione newtoniana, che lo vedeva come assoluto, immutabile e indipendente dallo spazio, a una relativistica. Con la teoria della relatività ristretta di Einstein il tempo e lo spazio si intrecciano tra loro in quattro dimensioni creando la rete dello spazio-tempo, dove si svolgono i fenomeni fisici. Portando avanti gli studi dello scienziato, siamo arrivati alla consapevolezza che il centro delle galassie, ciò che le governa, sono i buchi neri, stellari o supermassicci, voragini che sfuggono dal controllo di Chronos che al contrario lo rallentano fino a fagocitatlo. Ma le certezze che abbiamo riscontrato finora vengono meno se ci spostiamo nell'ambito della fisica quantistica, nella quale il tempo perde di valore e gli eventi vengono considerati unicamente nella loro interdipendenza. La risposta al nostro quesito iniziale viene ricercata inoltre anche nelle materie umanistiche che fungono da legante ed intervallano i passi prettamente scientifici arricchendo ancora di più il nostro viaggio alla scoperta del tempo e dandoci ulteriori strumenti interpretativi.
Tonelli si pone con questo saggio un obiettivo ambizioso, quello di affrontare in modo approfondito e chiaro uno dei più atavici e misteriosi quesiti che tuttora tormenta l'uomo, e lo raggiunge con successo. Il rischio di creare confusione, a causa della vasta materia trattata era alto, ma ciò non accade grazie alla sua capillare e puntuale conoscenza del tema, sia in ambito scientifico che umanistico, facendo sfoggio della sua erudizione. Ottima la scelta stilistica di utilizzare conoscenze a noi più familiari, per esempio in ambito artistico, per chiarificare concetti che potrebbero risultare ostici per i non addetti ai lavori infatti, nonostante non abbia ancora studiato alcuni temi cardini del saggio come: la teoria della relatività e la fisica quantistica, sono riuscita a comprendere il ragionamento agilmente. Le argomentazioni a sostegno della tesi sono selezionate con cura e non cadono mai nel banale, da ciò si può notare l'impegno della ricerca dell'autore che non si limita unicamente a riportare scoperte scientifiche ma cerca di istruire il lettore e fornirgli una conoscenza completa sulla natura di Chronos. Questo libro è l'occasione irrinunciabile di essere accompagnato passo dopo passo da uno delle più grande eccellenze italiana alla scoperta della natura del tempo che tuttora, anche per gli studiosi, rimane un grande interrogativo che non aspetta di essere compreso.

      Pietrafesa Giorgia Iis Davinci-nitti ( Potenza, Basilicata )

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Una domanda che apre uno scenario e un immaginario infinito alla ricerca di una risposta che forse non c’é ,ma che scaturisce altre domande e quesiti, riguarda Chronos, che è ancora un mistero inimmaginabile: esiste? Sta fermo? Oppure si muove in meandri sconosciuti? Ma soprattutto, si può fermare?
Sulla scia di questi interrogativi mi sono lasciata trasportare dal racconto del libro, un racconto affascinante, raffinato, che porta attraverso parole semplici ed esempi di vita quotidiana, a comprendere anche questi argomenti complessi , spaziando tra richiami culturali, filosofici e mitologici, mettendoti di fronte al fatto compiuto che lo spazio-tempo è indissolubilmente legato al concetto di massa-energia e ci stupisce partendo dal concetto che il futuro crea il passato e che esiste prima di lui.
Facendo proprio un tuffo nel passato, capiamo che da sempre l’umanità ha sfidato il tempo, aggrappandosi alle cose più belle e al sogno di lasciare, attraverso di esse, una traccia indelebile di questo passaggio. E si muovono così i mondi della filosofia, dell’arte , della scienza e delle credenze millenarie che, combinandosi come una relazione magica, ci portano ad immaginare un’esistenza dopo la morte. Sull’idea dell’aldilà si sono fondati sistemi etici,regole e tabù che hanno caratterizzato intere civiltà. La visione del mondo che abbraccia le esistenze individuali in un sogno di eternità, porta a definire le regole e le gerarchie sociali a cui la comunità deve attenersi. Liberarsi dalla paura di vivere solo un passaggio insignificante, dà luogo alle fondamenta per costruire comunità complesse e opere straordinarie.
Ciò che ha catturato particolarmente la mia attenzione è stato “il senso del tempo”. Il tempo percepito come tempo individuale, che non è quello scandito dagli orologi, poiché sono le nostre emozioni a giocare un ruolo fondamentale. Ciò che la fisica moderna allora ci insegna, è che il tempo nasconde paradossi e per afferrarlo bisogna capire come esso si comporta in mondi lontanissimi da noi, fatto di particelle impercettibili, di corpi celesti ingombranti, dei buchi neri piazzati al centro della galassia che inghiottono tutto ciò che li circonda, passando per i raggi cosmici fino a giungere al principio di indeterminazione, che afferra l’attimo fuggente “Kairos”, ovvero l’istante talmente fugace da non essere misurabile.
Ed ecco allora che tutto ruota attorno alla suggestione di uccidere Chronos, di fermarlo, ma forse abbiamo dimenticato la domanda più importante:e se il tempo fosse solo un’illusione?
Qui ci viene in soccorso ancora una volta l’autore, che ci spiega come l’universo sia fatto di eventi che sono in relazione con altri eventi e danno vita ad una ragnatela di rapporti , dove lo spazio altro non è che una descrizione grossolana e approssimativa di questa ragnatela.
Eliminando il tempo, le leggi fondamentali della fisica, essenziali per costruire le fondamenta dell’universo materiale, vacillerebbero mettendo a rischio la stabilità dell’intero edificio.
E’ questa dunque la grandezza di Chronos: nonostante gli innumerevoli tentativi di ucciderlo, resiste con incredibili segnali di vitalità.
Grazie alla lettura di questo libro mi allontano dalle certezze della vita quotidiana e intraprendo con una nuova consapevolezza una visione del tutto inaspettata del tempo.

      Ricco Annalisa Iiss " G.solimene " ( Lavello, Basilicata )

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Il tempo ha avuto un inizio? Scorre allo stesso modo per tutti e ovunque? Si può mandare indietro? Ma soprattutto, potremmo mai condurre l’esistenza privati dell’armonia rassicurante di Chrónos?

L’uomo, nella propria quotidianità, si pone tali domande poiché è insito nella sua mente il senso del tempo, la cui unica certezza è il suo flusso inarrestabile che conduce all’ineluttabilità della vecchiaia e della morte. Il dubbio è universale ed è stato dibattuto da grandi filosofi, come Aristotele, Sant’Agostino o Freud.

Guido Tonelli, fisico presso il Cern di Ginevra che ha contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs, nella sua recente pubblicazione “Tempo: il sogno di uccidere Chrónos” (Feltrinelli, 2021) risponde a questi interrogativi attraverso eruditi riferimenti alla letteratura, alla storia e all’arte, intessuti nel telaio di leggi fisiche e matematiche.

Simbolicamente, delinea la figura del tempo, in greco “Chrónos”, come il protagonista, che scorre e “scandisce l’inevitabile ritorno all’assoluto con la morte”; in antitesi pone l’umanità, antagonista della vicenda, presa dal desiderio atavico di cercare di dominare il tempo e sbarazzarsene.
Non si tratta di un canonico saggio di divulgazione scientifica, poiché, con grande audacia e padronanza della materia, alterna sezioni di pura fisica a racconti che si avvicinano all’esperienza comune del lettore, alleggerendo la lettura con una pratica suddivisione in tre parti.

Nella prima sezione l’autore si focalizza sul modo in cui l’uomo percepisce il tempo. Di fatto egli è stato per un lungo periodo l’orologio di sé stesso, regolato da cicli circadiani, fin quando, dapprima con le meridiane egizie, poi con il calendario romano e con gli orologi atomici, credendo di ingabbiare il tempo, ha intrappolato la sua vita. Le sue azioni sono determinate da un’accurata scansione del tempo, piuttosto che da bisogni primitivi che gli garantiscono la sopravvivenza. Un punto di vista atipico, ma illuminante.

Procedendo per gradi, nella seconda parte Tonelli accompagna il lettore in un viaggio che lo condurrà all’analisi del tempo da una prospettiva fisico-scientifica, partendo anzitutto dalla relatività di Einstein, il quale fu il primo ad abbandonare la visione del tempo assoluto. Egli afferma, con il sostegno del fisico tedesco, che massa-energia e spazio-tempo sono strettamente legati tra loro, poiché il primo determina la curvatura del secondo e causa il movimento dei corpi. L’autore realizza concretamente quello che esprime in teoria: mi ha affascinato l’esempio in cui Stephen Hawking e Kip Thorne, su due astronavi, tentano di entrare in un buco nero, osservando le conseguenze della loro azione sul tempo che rallenta sino a decretarne la fine.

Dalle grandi distanze cosmiche si giunge alle particelle infinitamente piccole e alla meccanica quantistica, avanzando verso un linguaggio talvolta inintelligibile ai profani della materia sacra. Nella terza parte, dopo l’esempio della tazzina di caffè che si raffredda per illustrare l’entropia, si giunge alla questione iniziale: l’umanità si ostina a credere che il tempo sia un’illusione, cercando, con l’equazione di Wheeler-DeWitt, di rendersene indipendente.

Riusciremo mai a plasmarlo secondo la nostra volontà? La questione del tempo è irrisolta e in continua evoluzione, ma questo libro, fornendo risposte sulla base di millenni di ricerche scientifiche e filosofiche, amplia le vedute del lettore, stimolando la riflessione.







      Robilotta Giusy Iis Carlo Levi ( Sant' Arcangelo, Basilicata )

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“Chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo”.
Esordisce così Guido Tonelli, un fisico e divulgatore scientifico, nel libro di recente pubblicazione “Tempo, il sogno di uccidere Chronós”, in cui ci presenta il tempo in chiave pressoché scientifica, guidandoci nelle grandi rivoluzioni che hanno segnato la nostra concezione del tempo, come la relatività di Einstein e la meccanica quantistica.
Il tempo, un concetto così astratto e sfuggevole, che il più delle volte diamo per scontato, è invece un fattore con un impatto tremendamente incisivo nella nostra vita. Da sempre l’uomo ha sentito l’esigenza di attribuire un senso al tempo per scandire la propria vita quotidiana e garantirne la regolarità nel susseguirsi degli eventi. Tutto è regolato dal tempo, sia le cose naturali che quelle artificiali; molti cicli vitali del nostro corpo hanno un andamento periodico dettato dalla nostra convenzionale concezione del tempo: battito cardiaco, respiro, alternanza di sonno e veglia. Il nostro cervello elabora processi temporali anche in assenza di percezioni esterne. Per non parlare di quegli esseri viventi dotati di strutture cerebrali di gran lunga più semplici delle nostre che, a volte anche meglio di noi, riescono ad organizzare sequenze temporali, stimarne la durata, valutare gli intervalli di tempo e organizzare l’attesa. Insomma, il senso del tempo è presente in ogni cosa e il ripetersi ciclico garantisce armonia e rassicurazione.
Tuttavia, il concetto di tempo ha una validità molto labile: basta che qualcosa di inaspettato inceppi la ripetitività degli eventi e si innesca la paura che il tempo stia uscendo dai cardini e il mondo intero possa frantumarsi in mille pezzi. Il tempo si stira e si contrae e, in qualche caso, sembra addirittura fermarsi nell’esperienza empirica poiché spesso le nostre emozioni, negative o positive che siano, alterano la nostra percezione del suo fluire. A seconda delle circostanze, quindi, il tempo è percepito sia oggettivamente che soggettivamente.
Tonelli, più che parlarci del tempo in quanto tale, ci parla, in chiave mitologica, della sua morte, dell’assassinio di Chrónos, il dio del tempo. Le motivazioni esistenziali che ci spingono a desiderare l’uccisione del tempo sono facili da intuire: credo che l’input per la redazione di questo libro sia scaturito dalla profonda angoscia che noi umani proviamo al pensiero dell’avvenire, accentuato dall’inarrestabile scorrere del tempo in un mondo sempre più imprevedibile e precario che da un momento all’altro può capovolgere ed annullare drasticamente tutte le nostre certezze. Un minuto siamo vivi, quello dopo chissà, spetta a noi scegliere le nostre priorità! Il tempo infatti rappresenta lo scorrere inesorabile dell’esistenza fino alla sua inevitabile conclusione. Il tempo è pertanto vita, ma è anche morte e il perpetuo ed innato desiderio di eternità tipico dell’uomo, non fa altro che incrementare il desiderio di sopprimere Chrónos.
Continuerà a sussistere uno degli enigmi esistenziali più martellanti dell’umanità: Cos’è il tempo? Riusciremo mai a sconfiggere il suo avanzare inesorabile? Si può rovesciare la freccia del tempo? Ha veramente un’esistenza propria o si tratta soltanto di una gigantesca illusione? Chrónos continuerà a divertirsi vedendoci elaborare tesi sul suo avanzare, tesi che però, molto probabilmente, continueranno ad essere troppo umane per poterlo spiegare. Temo che per capire il tempo ci vorrà ancora molto tempo..

      Santarsiero Salvatore Iis " Einstein De Lorenzo " ( Potenza, Basilicata )

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“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos.”

Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos è un libro pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Feltrinelli, scritto dal fisico e divulgatore scientifico italiano Guido Tonelli. Ha insegnato Fisica Generale presso l’Università di Pisa, stesso ateneo in cui si è laureato in Fisica nel 1975 ed è considerato uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, avendo partecipato ed essendo stato portavoce dell’esperimento CMS presso il CERN. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio internazionale Fundamental Physics Prize nel 2013, il premio Enrico Fermi della Società italiana di fisica nello stesso anno e la Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica nel 2014. Ha pubblicato tra l’altro “La nascita imperfetta delle cose” (Rizzoli, 2016) e “Genesi. Il grande racconto delle origini” (Feltrinelli, 2019). Non solo fisico e professore, ma anche scrittore. Il titolo stesso dell’opera suggerisce al lettore qual è l’argomento che viene trattato: il concetto di tempo. Esso, ha confuso non poche volte filosofi e scienziati e ora, tramite questo testo, si cerca di rispondere a tutte quelle domande che sono state formulate: Che cos’è il tempo? Quando è nato? Cosa sappiamo in merito? Risposte che naturalmente non sono certe. L’autore cita due grandi fisici, Newton e Einstein; al primo è ricollegata la teoria secondo la quale il tempo è assoluto, misurabile tramite l’orologio e uguale per tutti. Il secondo studioso, invece, ha dato vita ad una nuova teoria, quella della Relatività, che insieme alla meccanica quantistica smentisce quella citata da Newton. Esistono delle regioni dove il tempo non governa; si pensi ai buchi neri stellari o massicci. Lì il tempo svanisce, tuttavia non è possibile studiarli approfonditamente in quanto sono luoghi inarrivabili. Il tempo dunque è connesso allo spazio e non è oggetto di misurazione diretta. C’è sempre interferenza tra l’osservatore e ciò che si osserva. Ma il tempo può essere ucciso? Lo strumento scelto per compiere questa operazione è la matematica; l’idea è quella di dimostrare che il tempo è solo un’illusione, in quanto fortemente contraddittorio. Tuttavia non è così semplice dimostrare tale possibilità, da qui il “sogno” di uccidere Chrónos. In questo libro l’autore non ci parla solo di fisica, ma spesso fa riferimenti ad altri campi, come la mitologia, la filosofia e la letteratura. Si parla di corpi celesti, buchi neri, satelliti, supernove; allo stesso tempo però, la trattazione prettamente scientifica lascia spazio, nei vari capitoli, al racconto mitologico di Chrónos, al pensiero di Platone, Aristotele, a citazioni di celebri poeti, ad esempio Lorenzo il Magnifico. Inoltre fa riferimento anche alla recente pandemia di Covid-19. E’ possibile affermare che la divulgazione scientifica è completa e rappresenta un interessante spunto di riflessione non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto esistenziale e culturale. La tematica trattata è tanto affascinante quanto complessa; il lessico è comprensibile, spesso però è caratterizzato da termini troppo tecnici e complessi. Leggendo le parole dell’autore, si nota la modestia, che non è una delle qualità più comuni tra i divulgatori scientifici. Il professor Tonelli non ha la pretesa di voler dare per forza una risposta a tutti gli interrogativi, anche perché è consapevole del limite umano.

      Silvestri Gaia Iis Carlo Levi ( Sant' Arcangelo, Basilicata )

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Cos’è il tempo? Si può invertire la freccia del tempo? Esso ha un’esistenza propria o si tratta di una potente illusione? Partendo da queste domande, il fisico Tonelli conduce un’ampia analisi sul tempo nel libro ‘‘Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos”.
Com’è nato l’Universo? Questa domanda ricorre sin dagli albori dell’elaborazione filosofica e scientifica: da Aristotele a Copernico, dalle scoperte di Newton alle ipotesi di Einstein.
Fin dall'antica Grecia l'uomo si è costantemente interrogato sul vero significato del Tempo inteso come la dimensione nella quale si coglie il trascorrere degli eventi tra passato, presente e futuro. Tra gli innumerevoli contributi filosofici non può mancare il riferimento a Sant’Agostino, secondo il quale il tempo esiste come dimensione dell'anima umana, esso si distende tra l'attenzione (presente), la memoria (passato) e l'attesa (futuro). Poiché, però, la percezione degli intervalli di tempo avviene tutta nel presente, le tre dimensioni temporali sono più correttamente definite come: presente del passato, presente del presente, presente del futuro.
Inoltre, non bisogna sottovalutare il ruolo del nostro cervello per la consapevolezza del tempo e su questo le neuroscienze posso dirci molto: il “sentire” del tempo non è un atto “semplice” né facilmente definibile.
In un lontano passato, l’uomo non aveva bisogno di misurare lo scorrere del tempo, si organizzavano le attività seguendo il ritmo della natura. Alla fine del Medioevo si avvertì la necessità di costruire strumenti più sofisticati per misurarlo: è così che la storia del progresso racconta di un continuo controllo del tempo da parte dell’uomo. Egli non può e non vuole perder tempo anche se spesso si angoscia nel dipendere da esso: ecco il paradosso insuperabile!
Dunque, le nostre vite sono scandite da attimi che scorrono, tuttavia il tempo soggettivo può apparire diverso da quello misurato con l’orologio: le sensazioni che percepiamo alterano il normale meccanismo del tempo, possono dilatarlo o comprimerlo a dismisura, tanto che pochi minuti possono diventare un’attesa interminabile. È stato Freud ad approfondire come le emozioni e le esperienze incidano sulla personale percezione del tempo: un avvenimento traumatico passato può restare incatenato dentro di noi e condizionare negativamente il presente oppure il nostro futuro può essere influenzato da aspettative, sogni, paure o eventi passati.
Contestualmente a una riflessione più filosofica, Tonelli guida il lettore nelle molteplici e sorprendenti risposte della fisica al “dilemma” del tempo: notevoli sono le teorie di Stephen Hawking, interessato allo studio di singolarità spazio-temporali, i buchi neri, luoghi nei quali il tempo si ferma, perde di significato. Oltre al tentativo complicato di unificare la teoria della relatività generale con la meccanica quantistica, non mancano i riferimenti a modelli “recenti” come la teoria delle stringhe e quella della supergravità.
Rispetto alla complessità dei quesiti e dei modelli teorici proposti che mettono in discussione tante certezze, permane la consapevolezza di non poter “sconfiggere” il tempo: conviene piuttosto viverlo intensamente in ogni suo attimo, fugace e allo stesso tempo prezioso.
Ecco che l’incontro con Chronos può essere sentito e non solo misurato, o meglio ancora può essere vissuto come un’esperienza affascinante e ancora inevitabile, piuttosto che concepirlo come una minaccia continua alla nostra esistenza finita.

      Cuomo Azzurra Iis Liceale " Quinto Orazio Flacco " ( Portici, Campania )

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La storia del nipotino Jacopo, l’immagine dell’uomo primitivo incantato guardando il cielo, la meraviglia immobilizzante davanti ad opere d’arte “senza tempo”. Si parte da semplici eventi quotidiani, familiari, intimi, umani. E’ così che l’autore, il fisico Guido Tonelli, prende per mano il lettore alla scoperta dell’inequivocabile vitalità di Chrónos e alla frustrazione stuzzicante del non saper rispondere a tutti i perché.

Nella prima metà del libro l’argomento viene sventrato della sua parte nozionistica; essa emerge successivamente, insieme ad una specificità antitetica rispetto alla scorrevolezza iniziale, durante la trattazione della meccanica quantistica.

Nonostante ciò, il lettore, acquietato dalla chiarezza espositiva del testo, si stupisce di continuo dell'universalità dell’argomento. Egli è osservatore dietro una fotocamera, dove l’autore smanetta zoomando e rimpicciolendo l’immagine: dal “senso del tempo” soggettivo al “tempo nel mondo delle grandi distanze cosmiche” dove ogni presente è unico al suo luogo; dalle turbolenze microscopiche di ogni atomo, alla curiosa immobilità macroscopica di una tazzina sul tavolo durante una chiacchierata tra amici.

E la fotocamera si gira in ogni prospettiva contemplando l’arte con gli Orologi Molli di Dalì, o la filosofia con riferimenti alla visione ciclica stoica del tempo; ma anche la letteratura citando Amleto, Otello, il mito di Orfeo ed Euridice; ragionando sull'etimologia del termine italiano “tempo”, che l’autore paragona alla pluralità di termini greci descriventi le varie sfumature di esso, che l’italiano non contempla.

Colui che legge è, così, facilmente coinvolto, è incentivato a guardarsi attorno, ad ascoltare il ticchettio del suo orologio e immaginare tale suono distorto per viaggiare con la mente in altri luoghi dell’universo. Perchè ormai avrà capito, con il cervello può spingersi ovunque, è il principale ingannatore, colui che attua “l’illusione che tutto sia avvenuto contemporaneamente e istantaneamente.”

      De Marco Francesca Liceo Scientifico Carlo Urbani ( San Giorgio A Cremano, Campania )

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Con il progresso scientifico siamo riusciti in breve tempo a dare risposte a quesiti che sembravano inevasi, ma il concetto di tempo rimane ancora ad oggi un enigma irrisolto. In “Tempo, Il sogno di uccidere Chrónos” Tonelli, fisico e divulgatore scientifico che ha contibuito alla scoperta del bosone di Higgs, ci accompagna in un viaggio ai confini tra realtà e illusione.
Fin dall’antichità si è cercato di dominare il tempo, ma questo appare come un’entità sfuggente che incessantemente continua ad ingannarci.
Chrónos è contemporaneamente sia la vita e che la morte, come la moneta che, volteggiando nell’aria, è nello stesso istante testa e croce. Il tempo rappresenta un nemico che fa scorrere in modo implacabile la nostra vita e noi, per contrastare il suo potere, cerchiamo di preservare eternamente ogni momento pensando di “realizzare il sogno di Dorian Gray”.
Ma il tempo si può uccidere? La matematica con le sue dimostrazioni ne palesa la natura illusoria. Il tempo, infatti, non può essere misurato direttamente in quanto è un concetto dato per spiegare il continuo cambiamento delle cose, è dunque un’ipotesi che si basa su qualcosa che si misura.
L’equazione di Wheeler-DeWitt dimostra come per descrivere l’universo non ci sia bisogno del tempo: nella formula, infatti, esso non è presente. Il cosmo sembra bloccato nell’eternità, ma cos’è l’eternità se non la negazione del tempo?
Nel corso del libro Guido Tonelli, attraverso digressioni di tipo storico e filosofico, cerca di spiegarci come gli antichi vedevano e si approcciavano a Chrónos: da Parmenide che considera il tempo in contrasto con l’immutabilità dell’Essere, a Agostino d’Ippona, il primo a dargli una valenza soggettiva dettata dalla percezione umana; dagli Assiri con il loro calendario lunare a Cesare, a cui si deve la riforma del calendario; da Einstein con la teoria della relatività generale a Penrose e Hawking che affermano l’esistenza delle singolarità, fino a giungere a Wheeler e DeWitt e all’impresa di combinare relatività e fisica dei quanti.
Perdendomi nelle pagine del volume ho davvero apprezzato la maestria dell’autore nel riuscire a illustrare in maniera chiara più aspetti di uno stesso concetto: un libro che concretizza l’idea che la fisica possa essere ispirata da e, al tempo stesso, ispirare concetti di natura filosofica e storica; una lettura che coinvolge i sensi e l’intelletto attraverso un affascinante percorso interdisciplinare.


      Fele Marcella Iis Liceale " Quinto Orazio Flacco " ( Portici, Campania )

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Il tempo, definito dal dizionario: ‘serie più o meno ampia di istanti, compresa entro limiti più o meno definiti, corrispondente alla durata di qualcosa’, è un’illusione, un concetto astratto che scandisce la nostra vita, che delinea la nostra quotidianità, una realtà invalicabile ed eterna. Esiste un tempo per ogni cosa: per il corpo, per le stelle, per l'esperienza, per la memoria e per il desiderio, un tempo che nessuno di noi è in grado di manipolare o decifrare ma che semplicemente attraversa le nostre vite ignaro degli effetti che produce. Nel testo il tempo è identificato come Chronos, una creatura titanica che mangia i suoi figli pur di non essere detronizzato, una figura quasi spaventosa che però funge da metafora per una serie di circostante a dir poco imprevedibili.
Guido Tonelli è l’autore di questo grande volume e, proprio come gli importanti nomi a cui fa riferimento durante la sua scrittura, è esso stesso un grande scienziato: è stato infatti in grado di coniugare la sua profonda cultura umanistica con la singolare capacità di raccontare la complessità della fisica e delle sue leggi matematiche, deliziando quindi il lettore con continui riferimenti alla mitologia, alla letteratura ed alla filosofia. E’ dunque solito usare la scusa del tempo per esplorare gli ultimi sviluppi della fisica teorica facendo spesso riferimento agli esperimenti, scoperte e teorie più accreditati del momento.
Nonostante appaia comunque come un testo coinvolgente, attuale e assolutamente originale, risulta troppo tecnico in alcuni punti dove infatti vengono approfondite nozioni eccessivamente specifiche e poco accessibili a chi non è del settore. Indipendentemente da ciò il libro appare ben strutturato ed in grado di catturare l’attenzione del lettore pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo. Chronos rapisce, ingloba nel suo mondo senza che alcuno se ne accorga, accompagnando il lettore in un viaggio senza limiti, alla scoperta delle leggi fisiche e di tutto quello che si cela alle loro spalle, in modo così delicato e spontaneo che le pagine si leggono scorrevolmente tutte d’un fiato.
Nel testo, l’autore, con una forma pressoché semplice, diretta e divertente, chiarisce numerosissimi dubbi sul concetto di tempo, ricordando però che al contempo esistono interi buchi neri di informazioni ancora sconosciute che aspettano solo di essere approfondite. Pertanto il libro si conclude, per il lettore, con molteplici interrogativi aperti ed altrettanti spunti di riflessione di cui fare tesoro.

      Bergonzoni Andrea Liceo E. Fermi ( Bologna, Emilia Romagna )

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Cos’è il Tempo? Un’invenzione umana? Il fondamento ultimo di ogni realtà? Si può invertire il suo corso e dominarlo? Impossessarsene e portare a compimento l’innato sogno umano di “uccidere Chronos”?
A tutte queste domande cerca di rispondere Guido Tonelli con il suo ultimo libro “Tempo, il sogno di uccidere Chronos”, edito da Feltrinelli.
Il fisico e ricercatore toscano, protagonista della scoperta del Bosone di Higgs, accompagna il lettore in un viaggio tra mitologia, filosofia e scienza, esplorando i luoghi più misteriosi dell’Universo e i confini ultimi della realtà, dai buchi neri dove a dominare è la relatività di Einstein all’infinitamente piccolo delle stringhe della fisica quantistica.
Tra dei greci e pensatori nell’Olimpo della filosofia, Tonelli ricerca il concetto di Tempo nelle varie concezioni partorite dalla mente umana, accompagnando il lettore nel tortuoso cammino cosmico fornendogli sempre un appiglio letterario, un aneddoto in grado di introdurre l’argomento trattato privandolo dell’austero alone di incomprensibilità che può apparire agli occhi di chi legge.
ll ricercatore, in tal modo, riesce nel mirabile compito di rendere accessibili concetti che sfidano le nostre capacità cognitive.
I buchi neri che fermano il tempo si trasformano nei diavoli del Faust di Goethe o nel quadro maledetto del Ritratto di Dorian Gray, le particelle che trasportano le interazioni fondamentali diventano divinità, piccolissime Hermes che collegano ciò che è "intrinsecamente dissimile” nel mondo dell'infinitamente piccolo, proprio come il messaggero dell’Olimpo che connette il mondo divino e quello umano.
Tonelli, oltre alle nozioni scientifiche, indaga anche la natura umana e il suo rapporto con il tempo, soffermandosi sull'importanza che questo ha ricoperto in ogni civiltà umana e su come tutti, nel corso della storia, abbiano cercato di ingabbiarlo finendo spesso, però, per divenire suoi schiavi.
E’ in questo contesto che si inquadra uno dei temi più stimolanti del libro, la lotta disperata del singolo contro il tempo che può manifestarsi nella foga rivoluzionaria dei Comunardi Parigini che sparano agli orologi per liberarsi dalle catene con cui la società dell’epoca li legava o nelle disperate e pur romantiche preghiere a Dio del Giosuè biblico e dell’Hadlik di Borges che chiedono di fermare il tempo per realizzare la loro volontà sotto l’egida divina, arrivando all’odierno desiderio di rimanere eternamente giovani affidandosi a interventi chirurgici che spesso deturpano i volti rendendo manifesto l’inevitabile fallimento dell’impresa tentata.
Pure la Scienza, con le varie teorie, non è immune dal desiderio di uccidere Chronos anche se, nonostante tutte le elucubrazioni, l’antica divinità “dà ancora inequivocabilmente segni di grande vitalità”.
Il libro è molto scorrevole grazie alla piacevole scrittura dell’autore che riesce ad abbattere le distanze che si possono frapporre tra il lettore e i complessi temi trattati.
“Tempo, il sogno di uccidere Chronos” non è solo un libro di divulgazione scientifica, ma anche un viaggio che lascia meravigliati e che fa sorgere una pletora di domande sulla natura del tempo e sul nostro rapporto con esso, domande che ci inducono, in un mondo in cui Chronos sembra sempre incalzarci con il suo scorrere oltremodo veloce, a fermarci un attimo e a riflettere sulla realtà in cui viviamo.

      Ciccomascolo Filippo Liceo A. Serpieri ( Rimini, Emilia Romagna )

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Forse non esiste essere umano che non si sia interrogato o perso dietro ai tanti tentativi per capire che
esiste qualcosa di più grande e indefinito di ciò che lo circonda: il tempo!
Il tempo è il prodotto di una sequenza di istanti, di eventi che influenzano l’intera esistenza e Guido
Tonelli in questo libro ci invita a riflettere sull’argomento.
L’autore mette in discussione ciò che noi avvertiamo come tempo; è difficile dire se è negli eventi che
scorrono o è dentro di noi, se esiste o non esiste, ma riconoscerne la sequenza è una caratteristica
importante per la nostra stessa sopravvivenza.
Tonelli conduce il lettore nel mistero di Kronos attraverso riferimenti alla scienza, all’arte, alla
letteratura, alla mitologia, alla religione, alla pittura, alla filosofia.
Ci mostra come ognuna di queste discipline si relazioni e si intrecci con il concetto di tempo, indagando
inoltre, le motivazioni che ci spingono ad ucciderlo.
L’intera umanità da sempre, fin dai tempi dei Greci, si interroga sul tempo, sul perché la nostra
esistenza sia esauribile, paragonabile ad una linea spezzata che si può rompere in un qualunque
movimento, mentre tutto ciò che ci circonda e in cui siamo inseriti, dal movimento della terra,
all’alternanza delle stagioni e quella del giorno e della notte si ripete all’infinito in modo ciclico.
Ha spiegato come l’umanità abbia cercato in ogni modo di sopravvivere al tempo costruendo opere
architettoniche e intellettuali durevoli nei secoli che potessero lasciare un segno.
Il senso del tempo è in chiunque e permette di definire un’organizzazione indispensabile alla
sopravvivenza.
Tuttavia, Tonelli ad un certo punto fa una distinzione tra la percezione del tempo prima del Novecento
che lo considerava un concetto astratto e quella più recente, definita grazie alla consapevolezza e alla
conoscenza secondo la quale spazio e tempo non sono concetti, ma grandezze fisiche che dipendono
dalla velocità.
Infatti, in maniera superba spiega come l’universo sia il risultato delle relazioni tra la massa, l’energia, lo spazio
e il tempo, e di come le prime definiscano lo spazio-tempo e che solo all’interno di un buco nero
queste deformazioni siano tali da far perdere di importanza al concetto di tempo stesso.
Tonelli con questo libro suscita nel lettore curiosità e interesse nell’esplorare il mondo fuori e dentro sé
stesso sia da un punto di vista umano che fisico.
È uno stimolo a rinforzare le insicurezze dell’animo, porsi interrogativi audaci!
Ne consiglierei la lettura a chiunque voglia perdersi dentro il tutto!

      Di Marco Niccolò Liceo E. Fermi ( Bologna, Emilia Romagna )

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Questo libro è un viaggio alla scoperta dei misteri del tempo, un’avventura che Tonelli ci fa compiere, pagina dopo pagina, con una valigia piena di scienza ed immaginazione, attraversando i miti greci, l’arte, la fisica e la letteratura.
Gli antichi Greci raffiguravano Chrónos come un Titano che divorava i propri figli perché gli era stato predetto che uno di loro lo avrebbe detronizzato. Fu Zeus a realizzare la profezia, avvelenò il padre e prese il suo posto. Come dire, chi comprende le leggi del tempo domina il mondo.
L’essere umano, cullato nella perfetta armonia del moto periodico, come l’alternarsi del giorno e della notte o i cicli vitali del corpo, ha nel senso del tempo un prezioso strumento per la sua sopravvivenza. Ma il tempo individuale differisce dal tempo scandito dagli orologi, vere e proprie gabbie di Chrónos scrive Tonelli, in quanto le nostre emozioni possono dilatarlo o comprimerlo. Noi non viviamo mai nel presente-presente, bensì in un presente-passato da circa mezzo secondo, tempo necessario al nostro cervello per prendere coscienza del presente.
Ma quando è nato il tempo? Esistono luoghi privi di tempo? E, si può davvero uccidere Chrónos?
Per rispondere a queste domande, Tonelli attraversa il bosco come Cappuccetto Rosso, armato delle leggi della fisica moderna che, mettendo in crisi la concezione del tempo assoluto di Newton, frantumano il tempo in mille pezzi.
Spazio e tempo sono nati insieme a massa ed energia circa 14 miliardi di anni fa, ed è proprio la teoria della relatività di Einstein che ci aiuta a comprendere il mondo delle grandi distanze, dove non esiste un presente comune, poiché quando osserviamo oggetti molto distanti vediamo fenomeni avvenuti in passato. Dunque, ogni osservazione astronomia è un viaggio a ritroso nel tempo. Ma esistono regioni dello spazio inaccessibili, i buchi neri, luoghi infernali nei quali il tempo svanisce, mostri privi di tempo.
Abbandonando il mondo delle grandi distanze, con una caduta vertiginosa Tonelli ci fa atterrare nel mondo delle particelle che costituiscono la materia, regno dominato dalla meccanica quantistica e dalla Teoria del Modello Standard. E qui scopriamo il piccolo popolo degli eletti: elettroni, protoni, neuroni, fotoni e neutrini, che, come gli Dei del monte Olimpo, possono essere considerati virtualmente eterni. Accanto a loro, precipitando ancora di più dentro ad un girone infernale, entriamo nel regno dell’effimero, delle particelle che vivono un’esistenza brevissima come i muoni (grazie a loro si è scoperta la camera segreta della piramide di Cheope), i quark, il bosone di Higgs.
Insomma, Chrónos sembra avere un dominio assoluto, nel mondo delle grandi distanze e nel microscopico mondo delle particelle elementari; è legato allo spazio nella relatività generale e all’energia nel principio di indeterminazione. Gode di ottima vitalità, nonostante l’uomo, angosciato dalla fine della sua breve esistenza, sogni da sempre di fermarlo. Dimentichiamo che questo tempo ci viene regalato senza riserve e dovremmo solo preoccuparci di usarlo bene. Come fece il compositore Olivier Messiaen, che eseguì per la prima volta il Quartetto per la fine del mondo nel campo di concentramento di Görlitz lasciandoci, nel tempo breve che gli restava, un capolavoro musicale dal forte valore simbolico.

      Fricchione Martina Anna Liceo Ludovico Ariosto ( Ferrara, Emilia Romagna )

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Lui corre. Inarrestabile. Sfuggente. Instancabile. Straordinariamente enigmatico. Corre e scorre, fluido, regolare, ciclico. Non lascia traccia del suo passaggio, illude l’uomo di procedere all’unisono, eppure riesce sempre a vantare un certo vantaggio. Dietro la sua perfetta periodicità cela un labirintico sistema che, con la sua armoniosa apparenza, attrae e lambicca la menti umane sin dall’antichità. In Tempo - Il sogno di uccidere Chronos (Feltrinelli 2021), Guido Tonelli, fisico al CERN di Ginevra, professore all’Università di Pisa e protagonista della scoperta del bosone di Higgs, rivela alcune intriganti caratteristiche di questo gigante invisibile e invincibile di cui l’essere umano è diventato schiavo.
I pilastri a sostegno della trattazione sono gli studi dei più noti pionieri della fisica: dal tempo absolutus di Newton alla relatività di Einstein, passando per le osservazioni di Hubble e le intuizioni di Lemaitre. Infine, il tutto viene contestualizzato in una cornice in cui si intrecciano, elegantemente, mito, arte e storia. Senza avere la pretesa di ingabbiare Chronos tra le pagine di un saggio scientifico, Tonelli, con uno stile chiaro e coinvolgente, mai monotono, invita il lettore a riflettere sulle mille sfaccettature del tempo.
Il tempo assoluto newtoniano, quello che aveva a lungo rincuorato gli animi umani descrivendo un universo pacifico e armonioso, viene distrutto dalla relatività di Einstein, che rivela il caotico sistema tenuto nascosto dall’orologio universale di Newton. Chronos “esplode in una miriade di eventi temporali indipendenti”, intrecciati nella movimentata struttura dello spazio-tempo. In esso è presente il tempo individuale di ciascun essere umano, quello che si deforma per l’azione delle emozioni; il tempo-non tempo delle particelle stabili che costituiscono la materia, per le quali il tempo sembra non esistere tanto indefinita è la loro esistenza; il tempo passato raccontato dalle stelle che ornano il cielo notturno e il tempo dei ricordi e dell’immaginazione.
La radicata convinzione che Chronos scorra fluido e regolare nell’angolo di universo che abitiamo come nel resto del cosmo, lascia il posto alla rivelazione di uno dei segreti più intimi di Chronos: “ciascun evento dell’universo vive il suo tempo irrimediabilmente diverso da quello di tutto il resto”. Nel momento in cui ci si accorge che il tempo possiede ritmi diversi, ogni cosa assume una nuova prospettiva: non sono più le galassie ad allontanarsi le une dalle altre, ma è lo spazio-tempo che si dilata per effetto di massa-energia. Senza mai spezzare l’armonia dell’analisi, l’esplorazione tra i colossi dell’universo prosegue nel mondo dell’infinitamente piccolo, il mondo del Modello Standard. Tra esistenze imperiture ed effimere, Tonelli offre al lettore un insegnamento fondamentale: nessuna delle conoscenze maturate finora è una verità assoluta. Con questa consapevolezza è necessario mettere sempre tutto in discussione perché quello che oggi consideriamo vero, domani potrebbe rivelarsi completamente errato. In questa direzione Chronos non rappresenta un nostro rivale, anzi, mantiene quella distanza nei nostri confronti proprio per farci capire che “correre a scattafiato” non serve a nulla. Ciò che conta è sfruttare il piccolo frammento di tempo che abbiamo a disposizione nel migliore modo possibile, così che, quando arriverà il momento, potremo ricongiungerci a Chronos col cuore leggero e sereno.

      Vannoni Linda Liceo Volta-fellini ( Riccione, Emilia Romagna )

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“Il timore che tutto possa finire nel nulla ha spinto gli individui più capaci a cercare di realizzare opere immortali o a compiere gesta memorabili, nella speranza che venissero ricordate per millenni. […] Le cose più belle che l’umanità abbia mai prodotto nascono dal sogno di lasciare una traccia indelebile in questo fugace passaggio.”
Nelle prime pagine di questo libro siamo chiamati a diventare spettatori dell’umanità attraverso lo squarcio di una delle sue più grandi paure: lo scorrere inesorabile del tempo. Tramite una magistrale analisi di uno dei tratti più umani che esistano, l’autore Guido Tonelli (fisico e divulgatore scientifico italiano, portavoce dell’esperimento CMS presso il Cern di Ginevra che porterà alla scoperta del bosone di Higgs) introduce l’argomento al centro di Tempo: Il sogno di uccidere Chronos, libro pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 2021.
A partire dal mito di origini greche di Zeus che uccide il padre Chronos, il professor Tonelli ci conduce in un viaggio attraverso il tempo: dalle prime concezioni filosofiche alle prime teorie scientifiche, attraverso la relatività di Einstein e il bosone di Higgs, visitando buchi neri e stelle morenti, scambiando allegre chiacchiere con elettroni. Con il suo stile leggero e schietto, Tonelli ci illustra le innumerevoli sfumature che l’uomo ha attribuito allo scorrere del tempo: un flusso continuo, una semplice illusione, qualcosa di indissolubilmente legato allo spazio, un’entità indomabile e crudele. I brevi capitoli, introdotti da titoletti a dir poco accattivanti, si alternano con grande fluidità, riuscendo a far scorrere i ragionamenti all’interno della mente del lettore in maniera lineare e precisa; inoltre, grazie a metafore ed esempi significativi, Tonelli è in grado di spiegare con tono scanzonato anche gli argomenti più complessi, come le diverse concezioni del tempo e i metodi di misurarlo.
Una caratteristica peculiare di questo libro è l’abilità dell’autore di trattare il tempo non solo da un punto di vista scientifico, ma anche da quello filosofico e umanistico, facendo riferimenti ad autori, artisti e pensatori del passato per spingere morbidamente l’attenzione del lettore nella giusta direzione per poter cogliere al meglio il significato e le implicazioni delle teorie fisiche. Grazie a Dalì e i suoi “Orologi Molli” riusciamo a visualizzare l’incurvatura dello spazio-tempo dovuta a massa-energia; la gravità al servizio dei buchi neri ora ha il volto infernale del diavolo capace di fermare il tempo e di esaudire il desiderio di Dorian Gray.
Nonostante l’inquietudine e la diffidenza umana verso Chronos, questo libro è pervaso da una sorta di meraviglia trasognata verso l’universo e le silenziose leggi che lo governano; persino la distruzione provocata dai buchi neri è osservata con occhi intimiditi ma assorti, con la stessa reverenza che si deve ad una leonessa che sbrana una preda. Guido Tonelli è in grado di condurre noi lettori attraverso il cosmo; un po’ come Virgilio, sapiente guida, fa con Dante, strabiliato e impaurito dalla grandezza che si trova davanti.
Tempo: Il sogno di uccidere Chronos cerca di scalzare il possente Titano dal suo trono, ci gira intorno, lo interroga, ne è affascinato e spaventato, teme, o forse spera, che la potenza del dio si riveli solo un’illusione; infine, il signore del Tempo rimane sul suo trono, ma ora ci è più noto, familiare, quasi come un amico di vecchia data di cui, però, non si sa ancora tutto.

      Bertoli Michele Liceo Scientifico Statale " G. Marinelli " ( Udine, Friuli-venezia-giulia )

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Lasci ogni speranza di conservare intatte le sue deboli certezze il lettore che abbia l'ardire di affrontare il tempo, sia che lo desideri comprendere nella sua interezza, su vasta scala, sia che ne voglia attanagliare i meccanismi più minuti e fugaci.
Ecco quale deve essere lo spirito con cui esplorare “Tempo – Il sogno di uccidere Chrònos”: desiderio di conoscere, desiderio di sapere, ma mente pronta a vedere la propria timida realtà sconvolta e devastata dalla misteriosa e arcana potenza del tempo.
In un continuo alternarsi di traguardi scientifici e riferimenti letterari, tra racconti di stelle lontane e intuizioni di filosofi antichi, Guido Tonelli prepara al lettore il paniere di verità da portare alla nonna, che ha la sua casetta al limitare del tempo. Invece di percorrere la tranquilla strada del paese, dove l'orologio della chiesa e del palazzo comunale vanno d'accordo da molti secoli, il lettore con la mantellina rossa sceglie di addentrarsi nei meandri del bosco intergalattico, dove vige uno stato di guerra continua tra tutte le clessidre.
È necessario dunque fare molta attenzione al lupo, che non è dotato di quattro zampe e una coda, ma di una bocca grande e di una fame immensa: esso è tanto vorace da divorare, come tutti i suoi fratelli buchi neri, interi mondi e molteplici stelle. Dopo aver ridotto in polveri subatomiche ciò che gli si avvicina, condanna la materia a dirigersi in uno spazio dove il tempo scorre sempre più lentamente e dal quale non è più possibile fare ritorno, nemmeno correndo sopra un raggio di luce.
Condotti da un'abile guida in queste terre sconfinate e lontane, rassicurati e incoraggiati dalla sua voce sempre chiara e presente, non bisogna dimenticare di controllare cosa è contenuto nel cesto di vimini. Nonostante i dolci siano stati sfornati qualche miliardo di anni fa e siano trascorsi ormai molti giorni, mesi, anni di viaggio, vagando tra una stella di neutroni e una galassia lontana, tra un buco nero e il suo disco di accrescimento, nel paniere le ciambelle non sono invecchiate nemmeno un po'. Sono ancora deliziose: esse portano nomi quali elettroni, protoni, fotoni, muoni, bosoni... che non sono altro che i diversi piccoli ingredienti che compongono la materia, alcuni labili e fugaci, come definiva Seneca il tempo, altri eterni e immutabili, più simili a un essere parmenideo. Essendo il loro contenitore un acceleratore di particelle, dove si raggiungono velocità incredibili, per loro non sono passati che pochi secondi, mentre le lancette degli orologi all'esterno si sono già sovrapposte e rincorse molte volte.
E se, una volta arrivati dalla nonna, ci si siede sulla poltrona accanto al fuoco e la si osserva impugnare i ferri, si può continuare a pensare a quel tessuto che avvolge ogni cosa, quel tessuto intrecciato allo spazio, quel tessuto che prima sembrava essere riducibile a un unico filo regolare e che invece è un arazzo formato da innumerevoli aree dove la trama e l'ordito si mescolano in sempre nuove e tumultuose poesie.

      Indri Dennis I.s.i.s. Fermo Solari ( Tolmezzo, Friuli-venezia-giulia )

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“Le cose più belle che l’umanità abbia mai prodotto nascono dal sogno di lasciare una traccia indelebile di questo fugace passaggio. Da sempre sfidiamo il tempo []”.
Così, con un affermazione capace di esprimere ciò che è stata l’impresa umana fino ad oggi, Guido Tonelli introduce e accompagna il lettore in uno dei primi capitoli del suo libro. Guido Emilio Tonelli, celebre fisico e divulgatore scientifico, nonché uno dei padri della scoperta del Bosone di Higgs, si propone di raccontare in questo romanzo il più recondito e ancestrale desiderio umano, ossia quello di comprendere e fare proprio il Tempo.
Il viaggio alla scoperta di questo concetto misterioso è stato ingegnosamente strutturato in tre macro capitoli, evocativi della nostra percezione temporale in tre fasi (passato, presente e futuro) e all’interno di ognuno, il concetto di tempo è stato affrontato da numerosi punti di vista, sia appartenenti a campi scientifici sia relativi ad esperienze di vita umane.
Passando attraverso lo sguardo incantato del nipote che osserva il movimento sinuoso delle trottole, rievocando i riti funebri delle tribù antiche, sorvolando il rapido sviluppo tecnologico umano capace di intrappolare il tempo, contemplando i dibattiti filosofici e scientifici sulla natura del tempo stesso, per arrivare infine ad oggetti cosmici dall’esistenza effimera come i muoni o corpi massicci tanto meravigliosi quanto terrificanti come i buchi neri, Tempo il sogno di uccidere Chronos, si propone come un libro avvincente e intrigante. Il racconto che l’autore fa intorno alla comprensione del tempo supera la semplice esposizione scientifica degli eventi e delle scoperte che hanno portato alla formulazione del suo concetto e in termini di viaggio scritto si esplica sotto forma di romanzo in cui i protagonisti sono il mondo (nelle sue sfaccettature) e la maglia del tempo (oggi spazio-tempo), nel quale noi piccole manifestazioni di materia cerchiamo di giungere all’epilogo.
In questa miriade di storie, particolarmente interessanti e sorprendenti sono stati la discussione del trionfo di Chronos, conseguenza inattesa dell’invenzione degli orologi - la prima gabbia del tempo - che ha determinato la sottomissione di noi stessi; la comprensione dei buchi neri, luogo dove il tempo di perde; e certamente l’analisi delle teorie sulla “fine” del nostro universo, secondo una delle quali “Tutto si allontanerà da tutto e l’universo diventerà [] buio, freddo e inospitale []”.
In questa visione cupa e pessimistica del destino ultimo dell’universo la frase riportata all’inizio di questa recensione non fa che acquistare valore dentro ognuno di noi. Ma è proprio in questo frangente di “tempo breve”, come viene descritto da Tonelli nell’ultimo capitolo, che emerge il messaggio più profondo di questo libro: nella breve esistenza che ci è stata concessa dovremmo occuparci e preoccuparci di spendere gli attimi a nostra disposizione nel miglior modo possibile.
Considerato l’interesse generale che ripongo nei testi a carattere scientifico-divulgativo gli interrogativi proposti, le risposte svelate e le teorie ad oggi supportate per la comprensione della realtà che ci circonda hanno reso la lettura di questo libro estremamente piacevole, stimolante e formativa. Il linguaggio adottato si è sempre rivelato semplice e di immediata comprensione. A chi dunque potrebbe essere rivolto questo libro? Beh, in realtà a tutti gli impavidi che non temono di perdersi nelle pieghe del tempo.

      Iogna Prat Luca Liceo Scientifico " Niccolò Copernico " ( Udine, Friuli-venezia-giulia )

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La storia del tempo non è mai stata la nostra storia. Vivere in una minuscola porzione di cielo dove tutto è regolato dai periodici moti degli astri ci ha illusi: “Non è una caratteristica dell’universo essere scandito da fenomeni regolari”. Ma per l’uomo il ripetersi ciclico è armonia e rassicurazione; siamo talmente ipnotizzati da questo “insieme intricato di trottole meravigliose” da aver a lungo divinizzato un’entità che è tanto affascinante quanto misteriosa.
Con queste parole Guido Tonelli, autore di un’intrigante opera, ci mette in guardia: per addentrarsi nelle pieghe del tempo occorre andare lontano più che mai, passando dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, dall’alba dello spazio-tempo fino alla sua fine, ancora avvolta nell’oblio. Uscendo dalla quotidiana realtà, la nostra nozione di tempo si frantuma, scompare: è l’incertezza a cui andiamo incontro in questa lettura.
Chrónos, lo chiamavano i Greci. Il suo omicidio, per mano del figlio Zeus, è leggenda. Ma cosa succede quando Chrónos muore? Il grande mistero del tempo è questo.
L’autore, professore dell’Università di Pisa, ci accompagna in questa caccia a un’idea, una definizione, una storia che pare impalpabile, per gran parte ancora celata ai nostri occhi. Lo fa con la voce della Storia, riportando aneddoti, pensieri e frasi di grandi uomini. Lo fa con l’essenziale praticità di un fisico quale è, ma anche con l’attenta precisione e la giusta importanza data ai dettagli da grande studioso. In tal modo rende piacevole, anche per studenti o novizi del campo, una lettura su un argomento così complesso.

Mentre si viaggia dal buco nero M87 al minuscolo mondo delle particelle subatomiche e alle loro brevissime vite, s’insinuano, nella mente del lettore, domande che forse mai, nella nostra presunzione di avere Chrónos in gabbia, avevamo sfiorato.
Fino allo scorso secolo l’uomo viveva ancora nella convinzione che il tempo presupponesse una sorta di orologio assoluto, universale, inesorabile nel suo scorrere. È questo l’inganno che ci ha teso Chrónos: quando pensavamo, con i meccanismi di misura del tempo, di essere riusciti nell’intento di farlo nostro, ci siamo resi conto di esserne schiavi, che la nostra non è che una realtà limitata: con la teoria della relatività, a cui ancora oggi si lavora, abbiamo capito che il tempo scorre ancora libero e selvaggio; e così i nostri orologi, come in un’opera di Salvador Dalì, si sciolgono e riprende vita la paura. La paura di cosa può succedere nei luoghi dove il tempo si ferma, in prossimità di quei buchi neri talmente densi da contenere la massa di milioni di Soli; la paura dell’imprevedibile stravaganza di ciò che succede a livello subatomico.
Ma anche davanti alla paura, l’uomo continua a sognare di poter commettere a sua volta l’omicidio di Chrónos. Così l’autore ci porta a riflettere sul sogno che più di tutti tenta, da sempre, l’umanità: fermare il tempo, controllarlo e farlo scorrere all’indietro. Si arriva, quindi, a parlare dei cosiddetti “assassini del tempo”: coloro che, nelle loro ricerche, sono arrivati a ipotizzare che Chrónos non sia altro che… un’illusione! Teorie come queste, moderne e rivoluzionarie, e quelle dei filosofi Greci vissuti millenni or sono, sono tutte egualmente analizzate con maestria e metodo scientifico da Guido Tonelli.
“Attenzione, terrestri. Non vi fidate troppo della calma e della regolarità che vi circondano. L’universo può anche essere un luogo ostile e molto pericoloso”.

      Benedetti Aldo Liceo Classico Statale " Giulio Cesare " ( Roma, Lazio )

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Tempo è una di quelle parole che l’accortezza suggerirebbe di definire sempre con prudenza. A dimostrarlo è il saggio del fisico pluripremiato Guido Tonelli che avvolge il lettore in una prospettiva che guarda il tempo da un’angolatura del tutto diversa rispetto a quelle a cui siamo abituati, generando uno stato di meraviglia quanto d’incertezza. Questa, a detta dell’autore, è una condizione imprescindibile ai fini del libro, che vuole rimodellare la concezione che abbiamo del tempo a fronte delle nuove scoperte scientifiche. Sin dagli albori dell’umanità, siamo stati inglobati in un sistema magico di rotazione di ritmi ed equilibri e il continuo susseguirsi dei cicli naturali, del giorno e la notte e delle stagioni ha fatto sì che sviluppassimo dei pregiudizi su di esso. Dietro la concezione della semplice parola “tempo” e del suo inesorabile fluire si cela parte della storia dell’umanità: è stato oggetto di un plurimillenario dibattito che, fin da Parmenide, ha spinto l’uomo all’asfissiante ricerca di coglierne il senso, a contrastare la paura che tutto possa finire realizzando opere immortali, a dare vita alla prospettiva di un “aldilà” su cui si sono basati sistemi etici ed intere civiltà. Quello che cerca di fare Guido Tonelli attraverso questo libro è provare ad allentare, pagina dopo pagina, la rigidità degli schemi nei quali le persone racchiudono l’idea di tempo, perché la concezione che di esso abbiamo è profondamente legata alla realtà storica e materiale in cui viviamo. Crediamo di esistere in questo sistema dominato da un grande orologio universale da sempre, quando è solo dal 13 ottobre del 1884 che il mondo ha sincronizzato gli orologi col meridiano di Greenwich. Crediamo che il tempo sia sempre esistito, quando ad aver demolito questa convinzione fu già Georges Lemaître nel 1927 dando vita all’embrione della moderna teoria del Big Bang. Crediamo che il tempo sia absolutum, dal latino, “sciolto da vincoli”. Ma è Einstain già nel 1915 a dimostrare definitivamente che l’idea del tempo come immutabile e incorruttibile fosse un pre-giudizio. Con la teoria della relatività speciale e, dieci anni dopo, della relatività generale, è cambiato il nostro modo di concepire il tempo, ma soprattutto conoscere il mondo.“Tempo, il sogno di uccidere Chrónos” nasce proprio da questo impellente bisogno di condividere e far conoscere tanto le meraviglie quanto l’imperscrutabilità della realtà in cui viviamo. Ci parla di una scienza che è riuscita a dimostrare sperimentalmente che lo spazio e il tempo non sono assoluti, che sono un unico concetto e che possono essere deformati dalla velocità e curvati dalla massa e dall’energia per cui il tempo, a seconda di questi due fattori, può scorrere in maniera diversa nell’universo o addirittura fermarsi,non esistere, come nei centri dei buchi neri. Tonelli ci racconta una scienza tanto ossessionata dal tempo che più volte ha provato ad ucciderlo, come nel caso dell’equazione di Weeler-De Witt o della “Loop Quantum Gravity”, ma “ora come ora, nessuno sa dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo”.Nonostante mi sia imbattuto spesse volte nel corso della lettura in trattazioni scientifiche personalmente troppo specialistiche, non posso che valutare il saggio positivamente per l’originalità e l’armonia con cui l’autore ha saputo unire scienza e spunti di carattere storico e filosofico ma soprattutto per le domande e la curiosità che è stato in grado di suscitare in me.

      Brancorsini Silvia Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti ( Roma, Lazio )

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“Come Cappuccetto Rosso attraverseremo un bosco pieno di insidie. Inizieremo il viaggio un po’ spaventati, ma forse anche attratti da quello che potremo scoprire. Ci allontaneremo dalle certezze rassicuranti che orientano la nostra vita quotidiana, ma quando arriveremo al termine dell’avventura avremo acquisito una nuova consapevolezza, che ci renderà più forti.”

Così Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico italiano, parla dell’esperienza in cui coinvolge i suoi lettori: un vero e proprio viaggio alla scoperta di tutto ciò che “tempo” significa, smontando con un sorriso le uniche certezze che crediamo di avere.

In effetti, Cappuccetto Rosso è una descrizione calzante del timido lettore che si avventura alla volta della scoperta del tempo. Anche lei, come me, ha incontrato alcuni ostacoli. L’autore spiega come la fisica possa raccontare tantissimi aspetti del tempo diverso da quello che conosciamo. Non è un’impresa semplice introdurre concetti di fisica a chi, come me, ne sa poco, e, seppure lo sforzo di Tonelli sia notevole, non sempre ho compreso tutto quello che l’autore raccontava.

Nonostante ciò, mi sento in dovere di sottolineare che il viaggio in cui il lettore è introdotto è ipnotizzante e coinvolgente, ed è possibile attraversarlo anche senza aver compreso completamente tutta la fisica che ne è alla base.

Guido Tonelli racconta la fisica come se fosse una storia e, personalmente, mi sono chiesta se non lo fosse davvero. Lo stesso autore afferma che la fisica contemporanea, nel raccontare del tempo, non entra in gioco nella realtà che osserviamo con i nostri occhi quanto lo fa con un mondo molto più vasto, quello del nostro pensiero. Il tempo che si avvolge, si ferma, scompare, torna indietro, muore e rinasce non è certo il tempo con ci misuriamo mentre leggiamo i minuti di attesa sui tabelloni dei treni. L’astrazione è necessaria per parlare di tempo nei termini in cui lo fa Tonelli.

Questo è, a mio avviso, uno degli aspetti in cui la creatività di questo testo è messa in luce. Questo tempo astratto, ma non per questo meno matematico, è raccontato sapientemente con le storie di cittadini comuni, i concetti di Goethe e i miti dell’antica Grecia.
E’ fisica anche raccontare lo scorrere del tempo tramite i rituali di sepoltura risalenti alla notte dei tempi, così come introdurre la percezione del tempo con gli studi di Freud.

Il pensiero non è mai rilegato a compartimenti stagni e Tonelli lo ricorda con la maestria di chi, questi compartimenti, può toccarli tutti. “Tempo” è un concetto tanto interconnesso con la nostra esistenza che se ne può e se ne deve parlare in tutte le maniere, ed è la scelta di Tonelli di trattarlo in tutti i modi possibili che mi spinge a consigliare questa lettura a chiunque voglia parlare di fisica, o di filosofia, o letteratura, mitologia, storia.

Il tempo è raccontato in frammenti, paragrafi, intrisi di storie e interconnessioni. “Gli orologi molli” di Salvador Dalì, la vita di Emilio Folegnani…Tempo è descritto come un caleidoscopio di piccole storie. Se queste storie tutte insieme fanno Tempo, Guido Tonelli è riuscito a convincermi che comprendere il funzionamento di un acceleratore di particelle è necessario per aggiungere un altro pezzo al puzzle del Tempo, e dunque a comprendere la mia realtà.

      Casalena Andrea Liceo Classico Statale " Giulio Cesare " ( Roma, Lazio )

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TEMPO: IL SOGNO DI UCCIDERE CHRONOS di Guido Tonelli
Guido Tonelli approfondisce una tematica assai complessa al limite tra la fisica e la filosofia: la vera natura dello scorrere del tempo. L'autore evidenzia da subito la concezione erronea che l'essere umano, limitato dalle sue esperienze e capacità percettive, ha del tempo. Infatti, nonostante possa sembrare che il tempo sia assoluto, completamente slegato dalla materia, esso, come rivela la teoria della relatività, è in realtà in rapporto diretto con lo spazio. Anche la velocità, che apparentemente sembra un parametro indipendente dalla massa e dal tempo, è in realtà proporzionalmente collegato ad essi: a velocità prossime a quella della luce il tempo si dilata e la massa aumenta esponenzialmente. A partire da questo principio e dalla conseguente descrizione dell'universo come un "tessuto" quadridimensionale, detto spazio-tempo, l'autore esplora l'illogica conclusione secondo cui il tempo, cosi come lo spazio, ha avuto un inizio e avrà una fine. Tonelli analizza gli incredibili fenomeni che descrivono la natura del tempo tanto in scala microscopica quanto in ordini di grandezza enormi. Ciò avviene in primo luogo volgendo lo sguardo all'immensità dell'universo: la gravità stessa si riconduce alle perturbazioni nello spazio-tempo provocate dalle enormi masse dei pianeti. La massa dei corpi celesti influisce a tal punto sul continuum spazio-temporale che in prossimità dei buchi neri, corpi dotati di masse enormi, il tempo sembra quasi fermarsi a causa degli effetti relativistici riscontrati per via dell'accelerazione immensa dei corpi attratti. Successivamente, Guido Tonelli discute del ruolo del tempo in ambito microscopico, introducendo i fondamenti della fisica quantistica e le caratteristiche delle particelle elementari. Anche in questo caso, l'esistenza effimera delle instabili particelle di materia esotica può essere prolungata a intervalli di tempo umanamente comprensibili grazie agli effetti di dilatazione temporale che si ottengono alle velocità ultrarelativistiche raggiunte negli acceleratori di particelle, permettendoci di ricavarne informazioni fondamentali sulla natura del cosmo. L'autore riesce a conciliare la complessità quasi ineffabile dei fenomeni fisici che regolano lo stesso funzionamento dell'universo con una notevole facilità di lettura. Nonostante alcuni modelli teorici abbiano cercato di eliminare il tempo dalla descrizione della realtà, Tonelli ribadisce una certezza: lo scorrere del tempo su scala macroscopica è irreversibile e gli uomini sono privilegiati a poterne beneficiare gratuitamente, se pur in quantità limitata.

      Crisalli Chiara Morgagni ( Roma, Lazio )

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Nel libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chrònos” lo scrittore e fisico Guido Tonelli coinvolge i suoi lettori in una riflessione sul tempo e su come quest’ultimo viene percepito dalla società moderna.
La questione dello scorrere del tempo viene trattata dallo scrittore da diverse prospettive, quali la scienza, la filosofia e l’arte in cui vengono citati Giorgio da Castelfranco e Rembrandt van Rijn pittori che si servono dell’arte come uno strumento per rappresentare la loro visione del tempo. In particolare Giorgione, artista di stampo classico propone nella sua opera “Tre età dell’uomo” una riflessione sulla precarietà della condizione umana e rappresenta tramite uno stesso personaggio tre generazioni diverse, che viene descritto prima da giovane poi da adulto e infine da anziano; le tre figure sembrano interagire tra loro e il personaggio ritratto da anziano volge lo sguardo verso chi lo osserva come se volesse far intendere che nessuno si può sottrarre all’avanzare del tempo.
Pone particolare attenzione a come il genere umano abbia concepito il passare del tempo fin dall’antichità e su quanto si interroga per trovare un modo che possa sconfiggere il suo avanzare implacabile; sostiene che il fenomeno del tempo sia un meccanismo perfetto e regolare che scorre in maniera armoniosa e ciclica ma, quando viene interrotto il suo fluire per cause esterne, porta un senso di angoscia e incertezza. Pone infatti un esempio dell’esperienza della Pandemia mondiale durante la quale l’uomo ha rivolto uno sguardo al futuro spaventato e ansioso di non conoscere ciò che lo aspetta.
Per far comprendere meglio l’insicurezza che l’uomo ha sulla questione del tempo, Tonelli con la citazione di Amleto “Il tempo del mondo è fuori dai cardini; ed è un dannato scherzo della sorte ch’io sia nato per riportarlo in sesto”, sottolinea quanto quest’ultimo sia visto come un grande mistero da sempre.
Nella mitologia greca il tempo veniva rappresentato con Chronos, un Titano che divorava i suoi figli per neutralizzarli essendo anche loro divini, solo Zeus riuscì ad ingannarlo e a sfuggire dal suo destino facendogli inghiottire al suo posto una pietra; si tratta di una metafora per descrivere le angosce più profonde dell’uomo che si chiede se fosse possibile sfuggire a Chronos e se mai riuscirà a liberarsi di quest'ultimo.
Anche per fisici e scienziati il tempo è stato protagonista di esperimenti, in particolare Einstein e Newton si sono occupati della questione e con le loro scoperte hanno lasciato un segno indelebile nella storia del progresso scientifico. Einstein elaborò la teoria della relatività sostenendo che il tempo debba essere considerato “absolutus” ovvero indipendente da tutto. Dunque l’incognita di questo tema è stata per anni oggetto di discussione che ha coinvolto molti campi del sapere e all’interno del suo saggio Tonelli dedica particolare attenzione a coloro che hanno provato “a cambiare la freccia del suo andamento” e vincere la sfida di uccidere Chronos, sebbene non ci siano riusciti.
Il saggio di Tonelli a mio parere è molto interessante in quanto non solo fa un excursus sulla storia del tempo dall’antichità fino alla società moderna, ma tratta la tematica collegando diverse discipline creando una lettura piacevole e scorrevole.

      Garofoli Sabina Liceo Teresa Gullace Talotta ( Roma, Lazio )

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"Cos'è il tempo? Riusciremo mai a sconfiggere il suo avanzare inesorabile? Si può rovesciare la freccia del tempo? Ha veramente un'esistenza propria o si tratta soltanto di una gigantesca illusione?". Questi e molti altri quesiti hanno afflitto l'essere umano sin dai tempi più antichi, ed è proprio di questo che ci parla Guido Emilio Tonelli, fisico, divulgatore scientifico e professore presso l'Università di Pisa, nel suo libro "Tempo: il sogno di uccidere Chronos".

Tonelli lavora nel campo della fisica delle alte energie dal 1976 e ha partecipato a diversi importanti esperimenti da allora, contribuendo con le sue ricerche. Nel luglio del 2013 vinse il premio Enrico Fermi per la scoperta di una nuova particella fondamentale.

Come ribadito dal titolo del libro, da sempre gli uomini hanno desiderato capire come fermare Chronos, Dio greco del tempo, per riuscire a controllarlo a loro piacimento. Si sono ingegnati per intrappolarlo costruendo orologi ed elaborando calendari, eppure ironicamente proprio queste invenzioni hanno contribuito a renderne l'uomo più schiavo di quanto già non fosse.
Ma il tempo non è un'illusione o un concetto astratto, e ci sono luoghi dove il tempo non scorre nel modo in cui siamo abituati, o addirittura si ferma. Cosa causa queste variazioni?
Perché il tempo non è eterno come si potrebbe pensare? Come si può invertire la freccia del tempo? Guidati da Tonelli inizieremo a comprendere la risposta a queste domande dopo un tuffo nel passato, alla scoperta delle teorie e degli strumenti più primitivi fino ad arrivare ai giorni nostri.

Il libro è un vero e proprio viaggio, come quello di Cappuccetto Rosso che, un po' spaventata ma di certo incuriosita, si addentra nel bosco, alla scoperta della dimensione temporale in tutte le sue caratteristiche. Tonelli infatti non si limita alla sola divulgazione scientifica, ma riesce magistralmente a riunire diverse discipline, dalla storia antica e moderna alla cappella degli Scrovegni di Giotto e gli orologi molli di Salvador D'Alì, dalle scienze umane alla mitologia greca, dai grandi filosofi alla musica di Debussy, fino alle grandi invenzioni, sia le più remote che le più nuove, e poi ai buchi neri, luoghi infernali dove il tempo è fermo. È questa varietà che conferisce al libro un senso di estrema completezza e lo rende ancora più peculiare ed interessante.
Questo libro è perfetto sia per gli appassionati di fisica sia per chi si approccia per la prima volta alla materia: Tonelli utilizza termini facili da comprendere ma che non mancano di professionalità e serietà, e nel complesso la lettura risulta essere molto scorrevole e piacevole.

      Giovannetti Leonardo Iis Pertini Falcone Via Lentini 78 ( Roma, Lazio )

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"Tempo: il sogno di uccidere Chronos" è un romanzo dello scienziato Guido Tonelli, professore all'università di Pisa e fisico al Cern di Ginevra, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs.
Nel libro, strutturato in dieci capitoli e suddiviso in tre parti, l'autore intraprende un viaggio alla scoperta del tempo, tema che ha affascinato l'uomo fin dall'antichità: scienziati, scrittori, filosofi ed artisti hanno cercato di comprenderne l'origine e di trovare un modo per controllarlo. Tonelli pone all'attenzione del lettore l'importanza che ha il tempo nella vita dell'uomo e l'impossibilità di controllarlo, anzi come sia l'uomo ad essere dipendente da esso.
Il viaggio prosegue stravolgendo l'idea del tempo così come l'uomo l'ha sempre vissuto nel momento in cui si abbandona la Terra e si rivolge lo sguardo verso mete lontane della nostra galassia e non solo.
Tonelli lega allo spazio-tempo anche la massa-energia, con questo riesce a farci comprendere che il tempo non è uguale per tutti e tutto, ma si deforma in prossimità delle enormi masse dei buchi neri super massicci, dove il tempo si "ferma".
Parlare di tempo nello spazio infinito dell'universo è qualcosa di inimmaginabile. Il solo pensiero che la luce della stella più vicina a noi, Alfa Centauri, è stata prodotta milioni di anni fa e noi non potremmo mai sapere cosa stia succedendo "ora" in un altro punto dell'universo, ma solo aspettando un tempo infinitamente lungo, ci fa capire quanto siamo esseri infinitesimamente piccoli.
Il tempo, però, non cambia solo con le grandi masse, ma anche con le più piccole particelle dell'universo che conosciamo.
L'autore, dopo aver fatto viaggiare il lettore dalla vita quotidiana fino ai punti più lontani dell'universo conosciuto ed averlo scaraventato contro le particelle più piccole dell'universo, arriva alla fatidica domanda.
La domanda probabilmente più affascinante, misteriosa e difficile dell'uomo, la domanda delle domande: Si può invertire la linea temporale?
La questione è ancora irrisolta, ma probabilmente con gli studi ora a disposizione degli scienziati, la risposta sarebbe alquanto triste, ma chissà se tra qualche anno o secolo o millennio, se non di più, saremo in grado di dare una risposta accertata e più soddisfacente di ora.
Buon viaggio a chi vorrà essere accompagnato da Tonelli alla scoperta di Chronos.

      Iannuccelli Francesca Liceo Scientifico Bruno Touschek ( Grottaferrata, Lazio )

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“E se il tempo fosse solo un’illusione?”

Fin dall’antichità l’uomo ha sentito il bisogno di organizzare le proprie giornate in base al ripetersi ciclico del tempo. Tuttavia, il progresso ci ha portato ad essere schiavi di esso, poiché la nostra vita è regolata dallo scorrere frenetico del tempo. È proprio questo l’argomento del libro che ho deciso di leggere, “Tempo, Il sogno di uccidere Chrònos”, scritto da Guido Tonelli e edito dalla Feltrinelli. L’autore espone l’importanza di questa grandezza fisica all’interno di tutto l’universo: per l’uomo si traduce nella costante e continua ricerca di un sistema che gli permetta di averne sempre più a disposizione; per il resto dello Spazio esso non assume la stessa rilevanza. Guido Tonelli inizia il suo racconto analizzando proprio questo aspetto. Come già espresso, l’uomo vive in funzione del tempo, e ciò fa sì che “il Tempo che passa diventa vita che sfugge dalle dita, implacabilmente”. Lo scrittore fa riferimento ad alcuni dei filosofi più significativi, come Parmenide, Aristotele e Platone, i quali hanno elaborato dottrine di riflessione personale sulla tripartizione del tempo in passato, presente e futuro. Questa suddivisione del tempo appartiene alla specie umana, che in base all’alternarsi del giorno e della notte e delle stagioni, è stata in grado di dare un senso periodico al divenire della vita. Guido Tonelli ci invita a riflettere su quanto questo ripetersi ciclico comporti in noi un senso di armonia e rassicurazione. Anche dal punto di vista scientifico, il tempo è stato fondamentale per dare delle risposte ai fenomeni fisici della natura che ci circonda. Ciò non significa però che il tempo “organizzato dall’uomo” sulla Terra corrisponda a quello dell’intero universo; basti pensare alla vita media dei corpi celesti, i quali vivono per un lasso di tempo non paragonabile a quello dell’uomo. Questa è la dimostrazione del fatto che, anche se misurato in maniera diversa, il tempo resti sempre la base regolatrice di tutto. Tonelli, in conclusione della sua opera menziona il fatto che “Lo stolto, quando cerca scorciatoie per fermare Chrònos, diventa spesso cieco, senza accorgersene”. Ciò è un invito per noi lettori ad una riflessione più profonda: e se l’uomo smettesse di condurre la sua vita con frenesia e gustasse pienamente ogni momento che essa gli riserva? Credo che questo sia il messaggio principale che Guido Tonelli voglia trasmettere ed a mio avviso ci è riuscito pienamente. Sicuramente ha influito notevolmente la scelta di un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, nonostante abbia fatto anche riferimento a dimostrazioni e formule matematiche. Pertanto, consiglio vivamente la lettura di questo libro a tutti coloro interessati all’argomento.

      Marcelli Bruno Iismargherita Hack ( Morlupo, Lazio )

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La capacità di divulgare contenuti di carattere scientifico, presentandoli nella veste di un racconto avvincente e fruibile anche dai “non addetti ai lavori”, è tipica di coloro che, oltre ad essere dei profondi conoscitori di una materia, ne sono al contempo i più appassionanti amanti e sostenitori. Tale capacità emerge nettamente dalla lettura di “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” e certifica, senza dubbio alcuno, la sconfinata competenza e il viscerale amore per l’argomento dell’autore.
Che cos’è il tempo? Riusciremo mai a sconfiggere e a invertire il suo andamento inesorabile (uccidendo Chrónos)? Sono proprio queste due domande ad essere alla base di questo libro. Si tratta di un saggio a tema scientifico realizzato da Guido Tonelli che, non a caso, è un vero e proprio fisico sperimentale, nonché uno dei principali artefici della scoperta del bosone di Higgs. Egli si pone di risolvere uno dei dilemmi più ardui della scienza: comprendere la natura del tempo. In particolare ci parla della sua morte, che più volte è stata voluta e progettata dai matematici. Il tutto avviene mediante un forte richiamo alla mitologia antica, con il sapiente paragone all’assassinio di Chrónos, dio del tempo. Le motivazioni per cui lo si vuole uccidere sono chiare: il tempo è vita ma al contempo è morte, poiché tutto ha un inizio e una fine. Esso rappresenta lo scorrere inesorabile della nostra esistenza fino alla sua inevitabile conclusione. È proprio per questo motivo che l’ossessione di modificare il tempo e di fermarlo ha origini antichissime. Già ai tempi di Platone la cultura occidentale aveva concepito l’idea di un mondo costituito da entità eterne e di conseguenza immuni agli effetti del tempo. La conclusione, tuttavia, sarà sempre la medesima: non importa quanti e quali siano i tentativi di “ucciderlo”, il tempo non può essere fermato, a meno che non si decida di rimanerne fuori. Il grande merito del libro, strettamente correlato a quello della sua straordinaria fruibilità, è la sua capacità di destare la curiosità del lettore e accendere, sulla scia della ricerca del piacere della conoscenza, la volontà di approfondire alcuni argomenti a lui quasi sconosciuti e di cui la scienza stessa ancora conosce poco. Tutto ciò da vita a uno splendido ed intrigante viaggio, in grado di coinvolgere e legare tra di loro il mito, la fisica, l’arte e la filosofia.

      Muzi Martina Liceo Farnesina ( Roma, Lazio )

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“Tempo, il sogno di uccidere Chronòs” di Tonelli è un libro in grado di aprire la mente e di far capire una parte della fisica molto complessa anche a chi è poco preparato attraverso uno stile semplice e ricco di aneddoti e battute.
L’autore riesce a conciliare il linguaggio tecnico con esempi significativi ma allo stesso tempo comprensibili e capaci di strappare un sorriso. Chi avrebbe mai pensato di ridere leggendo un libro sulla fisica?
Tonelli giustifica lo scorrere inesorabile del tempo riuscendo a far accettare questa condizione al lettore, il quale, pagina dopo pagina, si inizia a domandare se prima o poi noi esseri umani riusciremo a “mettere Chrònos in gabbia”.
L’autore inoltre distingue il tempo assoluto di Newton dal tempo relativo di Einstein, e anche lettori non troppo esperti in materia (come gli studenti, che non amano studiare il concetto di tempo su un normale libro di testo di fisica) si ritrovano incuriositi da un argomento che sembra così banale ma che racchiude al suo interno significati profondi e, da un certo punto di vista, inquietanti; il tempo scorre per tutti e ad ogni inizio corrisponde una fine.
Un’altra scelta interessante fatta da Tonelli è quella di conciliare la fisica con la filosofia, considerando Sant’Agostino d’Ippona come uno tra i primi filosofi ad intendere il tempo non più come ciclico ma come lineare; secondo il vescovo il tempo era nato con la Creazione ed era destinato a finire con il Giudizio Universale.
Grazie a questo libro di divulgazione scientifica comprendiamo come più sono i tentativi di contenere il tempo, più il tempo si prenderà gioco di noi scorrendo velocemente, ogni giornata divertente ci darà l’impressione di durare due secondi mentre l’istante in cui la professoressa sta chiamando gli interrogati ci sembrerà durare ore e ore; Chrònos non può essere sconfitto ma solamente accettato, ognuno di noi, ci insegna Tonelli, deve imparare a vivere sapendo che esiste una “data di scadenza”.
L’autore rende possibile ai lettori capire che per evitare il tempo bisognerebbe vivere al di fuori di esso e dominarlo dall’esterno ma, purtroppo, non è il caso di noi corpi macroscopici.
Tempo è un libro di divulgazione ben scritto, scorrevole e soprattutto in grado di risultare leggero nonostante la difficoltà e l’importanza degli argomenti trattati, i quali non risultano banali ma riescono ad essere comprensibili senza essere mai troppo pesanti.
Non ci sono molti libri di divulgazione scientifica capaci di essere compresi da un pubblico vasto e composto da persone di ogni età, ma in questo caso l’obiettivo è stato raggiunto, “Tempo: il sogno di uccidere Chrònos” può essere letto da studenti, adulti e anziani e risultare comunque affascinante e interessante

      Nita Muscalu Alexandra Liceo Scientifico Statale " L.pasteur " ( Roma, Lazio )

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Il tempo è sempre stato uno dei più grandi enigmi dell’umanità. Fin dal antichità l’uomo ha provato a definire in diversi modi quale fosse la sua natura: nella mitologia greca Chrónos era il più giovane dei titani, signore del creato e dominatore del tempo, il quale sarebbe stato sconfitto solo da Zeus che in seguito avrebbe preso il suo posto.
Al giorno d’oggi il desiderio di dominare Chrónos per controllarne il potere, come ha fatto Zeus, è ancora presente nella mente umana. Avendo fallito nel controllarlo abbiamo provato ad intrappolarlo, cercando di dividerlo in parti sempre più piccole, senza renderci conto di aver solo imprigionato noi stessi. Adesso viviamo in una società dove il tempo è arbitro delle nostre vite e determina tutte le nostre attività; lo scorrere delle ore, dei minuti e dei secondi ci ha reso dipendenti da esso. Tutto nella nostra vita ha una durata determinata dal ticchettio delle lancette; come un costante rimbombo nella nostra testa che ci avverte che il tempo sta passando. Abbiamo creato la nostra prigione cercando di arrestare quello che ora è il nostro carceriere ed ora viviamo in una continua corsa per stare al passo con lo scorrere degli attimi. Nel tentativo di liberarci del controllo che il tempo ha su di noi, senza le giuste conoscenze, lo abbiamo reso la nostra prigione personale.
Per provare a sopprimere il dominio del tempo l’uomo deve prima capire che cosa è.
In questo libro Guido Tonelli cerca di dare una spiegazione a questa grande domanda collegata a molti altri misteri; nel modo più semplice possibile. Capitolo dopo capitolo affronta diversi temi, partendo da un introduzione sulla nostra percezione del tempo fino ad arrivare a spiegazioni fisiche sull’universo; entrando nei meandri più profondi delle conoscenze su di esso, per spiegare fenomeni come i buchi neri o l’entropia, ancora oggi poco conosciuti.
In ogni capitolo sono presenti numerosi spunti filosofici, storici, mitologici, artistici, e personali che rendono il testo molto scorrevole, poiché nonostante il tempo sia un l’argomento molto enigmatico, l’autore riesce a spiegare i concetti complicati legati ad esso utilizzando un linguaggio accurato ma di facile comprensione anche per chi non è esperto nel campo.

      Panturu Alessandra Giulia Liceo Edoardo Amaldi ( Roma, Lazio )

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Tu mentre stai leggendo questa recensione non noti che qualcosa attorno a te sta cambiando, qualcosa che non è percepibile all'occhio umano eppure lo nomini così tante volte al giorno: sto proprio parlando del tempo. Quante volte ci siamo chiesti della sua esistenza, di come sia nato o di quando sia stato scoperto; numerose domande a cui pochi hanno dato una plausibile spiegazione oltre la banale definizione che troviamo nelle enciclopedie.
Guido Emilio Tonelli, uno dei più noti fisici italiani, ex professore presso l'università di Pisa e divulgatore scientifico italiano, prova a rendere Cronos (il tempo) un qualcosa di più comprensibile e accessibile a tutti noi attraverso il suo nuovo libro, " Tempo. Il sogno di uccidere Chronos". Per addentrarci nella questione , Tonelli ci spiegherà come sia nato il senso del tempo viaggiando fra i nostri lontani antenati nel passato, presente e futuro.
Grazie all'utilizzo di un linguaggio semplice ma allo stesso tempo tecnico e preciso, l'autore riesce ad instaurare fin da subito un rapporto con il lettore, portandolo alla scoperta di nuove idee e concetti con esempi efficaci ma senza banalizzare il tutto. Chiarisce molti dubbi sul concetto del tempo e nel contempo stimola e offre spunti di riflessione su interrogativi tuttora aperti. Inoltre l'autore non ci parla solo di fisica o matematica ma spesso fa riferimento ad altri campi quali filosofia, arte , scienze per cui non esiste un tempo assoluto valido per tutti ma c'è sovrapposizione tra chi osserva e la realtà intorno a se. Letteralmente questo libro è un viaggio all'insegna della conoscenza : si passa dalla mitologia con Chronos alla filosofia con Agostino. Proprio di quest'ultimo mi è rimasta impressa una sua frase presente nel libro di Tonelli : " Il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l'attesa." In questi termini, il concetto di tempo sembra più vicino a noi, non è vero?
Ammiro la capacità dell'autore nell'imprimere curiosità ad ogni pagina letta e nel semplificare concetti tanto complessi per un ampio pubblico, motivo per il quale chiunque può leggere questo libro anche chi non è afferrato in materia, anzi non riuscirete a fermarvi e vorrete sempre leggere una pagina in più, divorando il libro in pochi giorni. Un libro da leggere assolutamente a cui do un bel 9.

      Pizzuti Irene Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti ( Roma, Lazio )

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Recensione "Tempo, il sogno di uccidere Chrónos", di Guido Tonelli

"Tempo" è un saggio che si apre inaspettatamente con la storia di Emilio. Si racconta del timore di un uomo difficilmente impressionabile che, di fronte all'inaspettata visione di un' eclissi, vive il sentimento profondo dell'inquietudine. Un'angoscia che nasce dell'interruzione del ritmo regolare, incessante e circolare degli eventi, con il tempo che esce dai cardini che gli abbiamo ingenuamente imposto.
L'autore ragiona in primo luogo sull'uomo, che trova conforto nel ripetersi ciclico, armonico e rassicurante delle cose e applica questi principi anche al tempo. Il desiderio di controllarlo è forte e l'illusione di poterlo spodestare del posto centrale che occupa in natura ha alimentato anni e anni di ricerca e riflessione filosofico-scientifica. Ma non solo.
All'interno di questo libro, l'autore non ripercorre solamente la storia di Chronos e degli scienziati che si sono cimentati nello studio del Tempo; Guido Tonelli, con spirito profondamente riflessivo ed empatico, non si preclude di effettuare un'analisi che vada oltre, che ispiri considerazioni e offra spunti su quel tempo (definito kairós dai greci) di istanti che fuggono rapidi e appaiono senza spessore. Ma è proprio in questi ultimi che troviamo il significato del valore del Tempo medesimo.
E' grazie a questo continuo rifarsi alla quotidianità, ad un tempo sperimentato da tutti, che l'aspetto scientifico di questa analisi perde la sua gravosità: Tonelli riesce a rendere la fisica un argomento accessibile a chiunque, coinvolgendo il lettore con amabilità. I continui rimandi filosofici, teologici e agli studi classici sono meno familiari per alcuni,, ma donano un sapore umanistico ad un argomento che solitamente trova dimora solo nell'ambiente scientifico.
Qui troviamo una fisica che perde la sua naturale rigidità per diventare molto altro. E alla fine è quello che l'autore tenta di fare con il concetto di Chrónos: lo plasma con naturalezza e disinvoltura, demolendo quell'idea stereotipata ormai consolidata nelle nostri mentalità, e ricostruendo con pazienza un nuovo concetto di tempo, che possa essere compreso in tutte le sue sfaccettature.
Con un risultato finale di grande originalità. Sono proprio questi aspetti a rendere vincente il libro, ovvero il saper contemporaneamente educare la mente e alleggerire il cuore.



      Quattrociocchi Elisa I.i.s. G. Sulpicio Di Veroli (fr) ( Veroli (fr), Lazio )

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‘Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos’ ( pubblicato a Milano nella primavera del 2021 dalla casa editrice Feltrinelli) è un saggio di carattere tecnico-scientifico scritto da Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico italiano, professore all’università di Pisa e uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs. Tonelli è stato vincitore di numerosi premi: premio Fundamental Physics Prize( 2013) e la medaglia come esempio di eccellenza conferita dal Presidente della Repubblica (2014). Autore di numerosi saggi, è molto conosciuto anche grazie all’opera ‘ Genesi, il racconto delle origini’ saggio, anch’esso, di carattere tecnico-scientifico in cui, attraverso un turbinoso salto indietro, Tonelli cerca di comprendere la nascita dell’universo.
Dal titolo e dal sottotitolo del saggio sono facilmente intuibili la tematica e lo scopo dell’opera: l’argomento principale è, infatti, il tempo e, in particolare, le varie scoperte riguardanti lo scorrere del tempo che si sono susseguite nel corso della storia; l’obiettivo dell’opera è, invece, proprio quello di uccidere Chrónos ovvero il tempo che scorre quello che determina l’ineluttabile ritorno all’assoluto: la morte.
Nel suo excursus storico, matematico e filosofico Tonelli afferma che ogni peculiarità ha il suo tempo, che il tempo può deformarsi a velocità molto elevate paragonabili alla velocità della luce o addirittura può essere del tutto assente in vicinanza di corpi molto imponenti come per esempio pianeti, stelle e buchi neri. Si rimarrà, quindi, affascinati dalla straordinarietà e dalla rarità dell’incantevole universo che ci circonda.
Ma alla fine dell’opera riuscirà l’autore a dare una risposta alle domande più frequenti della specie umana? Si può vincere lo spietato avanzare del tempo? Si può ritornare nel passato? Ma soprattutto, esiste realmente o è solo un costrutto della mente umana ?
Ciò che rende questo libro degno di lettura è il fatto che, sebbene si tratti di un argomento un po’ ostico, Tonelli cerca di fare chiarezza rendendo Chrónos qualcosa di più comprensibile alla mente umana, alla mente di tutti!
Questo è reso possibile dalla varietà dello stile: si passa infatti da vocaboli propri del linguaggio scientifico (spiegati dettagliatamente) a termini del linguaggio comune ( analogie con arte, letteratura e storia) che la rendono una lettura adatta ad un pubblico medio.
Il saggio di Tonelli si rivela, dunque, un impeccabile connubio tra osservazione scientifica e le varie teorie sullo scorrere del tempo, caratterizzato dalla specificità degli argomenti trattati. Si tratta, quindi, di un libro che ci proietta nel mondo della scienza e ci permette di comprenderlo appieno; per questo motivo è, senza dubbio, ad oggi, il miglior libro da leggere su un tema così cruciale nella nostra vita.

      Filippi Flavia Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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C'è una trottola che gira intorno al nostro pianeta: è la Luna. Il suo moto regolare da sempre determina per l'uomo l'alternarsi del giorno e della notte, come notiamo dalle numerose divinità che compaiono sin dalle prime civiltà. Ma fa di più: ci rassicura. Ci da l'impressione di avere, in un mondo pieno di incertezza, il controllo: quello del tempo. Sappiamo quando ci sarà luce e quando invece calerà il buio, quando arriverà l'estate e sarà tempo del raccolto per i contadini e quando con l'avvento dell'inverno le montagne si copriranno di neve. Nulla può coglierci impreparati; è come aver imprigionato Chrónos, quel tempo che, per i greci, scorre inesorabile. Tendiamo a considerarlo un tempo assoluto, uguale per tutti, dimenticando, però, che esistono infinite realtà al di fuori del nostro piccolo pianeta.
Su questo ci fa riflettere Guido Tonelli, che nel suo saggio: "Tempo: il sogno di uccidere Chrónos", ci guida in un viaggio alla scoperta del Tempo in ogni sua manifestazione, partendo dalle complesse leggi dell'universo per poi arrivare alla fisica quantistica. Ma non c'è da temere: la fisica non apparirà come un insidioso mostro da affrontare, si rivelerà, anzi più vicina a noi di quanto crediamo.
L'autore ci invita a guardare le stelle. Basta alzare lo sguardo in una notte dal cielo limpido, per rimanere incantati da quei tanti puntini luminosi; eppure, sono lontanissimi, centinaia di anni luce ci separano da loro, per questo ciò che vediamo in realtà non è che l'immagine di come le stelle erano nel passato, negli anni necessari alla luce per raggiungerci. Ed è così che la nostra certezza di un newtoniano tempo assoluto, uguale per tutti, si sgretola. Le regole che per secoli abbiamo applicato al tempo, non sono che relative alla realtà del nostro pianeta, di infime dimensioni in confronto a un universo dai mille segreti ancora celati. È piuttosto recente, del '900, la scoperta dei buchi neri: punti di enorme massa e volume minimo, che non sorprendono per la loro incredibile densità quanto per l'assenza del tempo in essi; buffo se si pensa che è proprio attorno a questi che ruotano galassie governate da moti regolari.
Trasportandoci infine dal regno dell'immenso a quello dell'immensamente piccolo, l'autore ci mostra, tenendoci per mano come un maestro con il suo allievo, come nelle più piccole parti della materia il tempo paia non lasciare traccia.
Se dunque vi sono realtà in cui il tempo è assente, non resta che chiedersi: riuscirà mai l'uomo a uccidere Chrónos?

      Gorlero Gregorio Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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Che cos'è il tempo? Quanto il dominio e l'intervento umani possono influenzarlo? Qual è la sua storia e quando ha avuto inizio?
Il saggio si apre con un'ampia parentesi introduttiva nella quale l'autore, attraverso storie e riferimenti culturali, dimostra come l'uomo sia sempre stato affascinato dal tempo, dalla sua regolarità e dall'idea di poterlo controllare o misurare. Quelle che ci vengono proposte sono domande esistenziali riguardo le quali è possibile indagare attraverso più strade: il puro ragionamento, o l'osservazione e quindi il metodo scientifico. Ovviamente l'autore, in quanto fisico, predilige la scienza per spiegare e discutere il complesso tema del tempo, ma non trascura quegli ambiti non propriamente scientifici, che aiutano invece a visualizzare meglio i concetti. Il percorso del quale Tonelli si fa cicerone è interminabile, un'odissea che sfocia in tutti i campi del sapere: la storia, l'arte, la letteratura, la filosofia e, ovviamente, la scienza. Ci troviamo così di fronte all’affresco di Giotto in cui l'artista dipinge il giorno del giudizio: una schiera di angeli che ripiegano il cielo su sé stesso a rappresentare la natura solo passeggera del mondo e la possibile fine del nostro tempo. Un giro molto molto largo per indagare sui quesiti che aveva anticipato in apertura. Dapprima l'autore utilizza i riferimenti culturali per permettere al lettore di inoltrarsi e sentirsi coinvolto in un tema molto complicato, senza faticare troppo per la comprensione. Questo aiuta sicuramente a non sentirsi sopraffatti dalle tante nozioni fisiche specifiche che vengono presentate nel corso del saggio. È una scelta ponderata molto saggia, in questo modo il libro diventa fruibile ai più. Non è di certo una lettura scorrevole e rapida, ma non vuole esserlo. È un saggio durante il quale ci si interrompe volentieri per interrogarsi sulle pagine appena scorse. Presenta così gli spunti per intavolare interessanti riflessioni su di noi, sulla nostra percezione del tempo e su quanto questa sia differente dalla sua regolazione universale. Questa concezione relativistica è diametralmente opposta al tempo assoluto teorizzato da Newton. Calzante il riferimento a Proust, che con grande empatia nelle sue opere racconta come la percezione umana, la memoria, i sensi possano dilatare o scandire il tempo. Tonelli affronta poi la questione da un punto di vista più tecnico, spostandosi lungo l'universo per analizzare il tempo nella sua oggettività, e scindendolo quindi dall'opinione che l'uomo ne da. Ne studia la struttura, l'essenza, lo scorrere, il suo simbiotico legame con lo spazio e con la materia. Diventa qui complicato districarsi tra le fila del ragionamento, viste le nozioni necessarie a seguire attentamente il discorso. L'approccio dell'autore è oggettivo e distaccato, non suppone, abbozza conclusioni nè propone soluzioni al quesito; del resto, sarebbe ingiustificabile come pretesa. Nel complesso è un saggio molto interessante, che offre una lettura impegnativa ma ricca di stimoli. La fisica, e la scienza in generale, diventano qui soltanto il filtro attraverso cui l'autore analizza un problema, quello  del tempo, che va ben al di là delle risposte che le conoscenze scientifiche, anche le più approfondite, sanno fornirci.

      Islam Sefatul Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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In questo libro l’autore Guido Tonelli ci parla del tempo e dimostra quanto l’uomo ne sia sempre stato affascinato , tanto che dal tempo originano le domande più bizzarre : “che cos’è il tempo? Quando ha avuto inizio ? Si può uccidere?” L’autore tuttavia non tratta solo di fisica, ma spazia in altri campi del sapere quali la mitologia, la letteratura, la filosofia che con la fisica sembrano avere ben poca attinenza. Dal punto di vista fisico tratta del tempo assoluto di Newton, e della nuova dimensione spazio-tempo derivante dalla relatività di Einstein. Accanto a questo, da altri punti di vista, esiste un tempo interiore che varia da individuo a individuo, basti pensare alla noia, uno stato d'animo in cui il tempo interiore sembra scorrere molto lentamente; esiste una personificazione mitologica che descrive il tempo nella figura di Chronos. Tutti punti di vista che apparentemente discordi tra loro, in questo saggio contribuiscono organicamente a chiarire l’ idea di tempo.
Dal tempo di Newton, indiscusso e assoluto, al tempo relativo e imperscrutabile dei sistemi quantici, la riflessione scientifica, ma anche filosofica sul tempo non trova pace, né soluzioni appaganti. “Noi non misuriamo il tempo, ma gli eventi fisici che, supponiamo, avvengano in un certo intervallo di tempo. Il tempo non è mai oggetto di una misurazione diretta, come quando si appoggia un peso su una bilancia; è sempre un’ipotesi che dipende da qualcosa che si misura.”: Tonelli descrive così questa inquieta incertezza riguardo il tempo.
Quale aiuto può fornire alla nostra esistenza questo tempo relativo e incerto? Sembrerebbe nessuno. Che cosa ci spinge allora ad indagare un fenomeno così sfuggente e inafferrabile? Nasce il paradosso che nel tentativo di comprendere e controllare il tempo, fa sì che noi studiosi e controllori ci sentiamo intrappolati dal controllato. Questa ingannevole illusione ci seduce dall’ alba dei secoli. Da quando il pensiero filosofico ha iniziato a interessarsi al tempo arrivando a suggestive immagini quali i paradossi di Zenone che tuttavia sono ben lontani dal dare risposte definitive e univoche. Sembra quindi che nonostante il passare del tempo e il suo procedere, il nostro tempo sembra rimasto fermo nell’ indefinitezza. E’ un libro molto interessante non sempre facile da capire, ma anche se non lo si comprende totalmente, rimane il fascino e l'interesse che derivano dalla vastità dei riferimenti culturali. Nonostante la pragmaticità di un fisico sperimentale,restiamo affascinati quasi quanto di fronte all’ opera di un poeta,e forse anche di più.

      Manzone Elena Liceo Angelico Aprosio ( Ventimiglia, Liguria )

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Per un bimbo molto piccolo il tempo è una sorta di Aión, l’eternità mistica concepita dai Greci, che potremmo tradurre anche come vita.
La distinzione tra passato, presente e futuro prende forma nel nostro cervello intorno agli otto anni: è a quest’età che si insinua in noi la consapevolezza della precarietà dell’esistenza umana e della sua fine.
Per paura che tutto svanisca in un nulla ignoto, inizia allora una spasmodica corsa contro il tempo, nel tentativo di estendere il più possibile la traccia unidirezionale del nostro passaggio in un Universo in cui sembrano invece dominare moti ciclici. Così nasce quell’arte che tende disperatamente verso l’immortalità ed è invece quanto di più umano possiamo produrre.
Proprio richiamandosi alle opere di Rembrandt, Dalì o Giorgione, l’autore ci svela che, in realtà, l’equilibrio sottile che ha definito, nei nostri antenati più primitivi, la percezione e la venerazione di Chrónos (il tempo che scorre) è solo un'illusione.
L’Universo è popolato da zone dove il nostro sentire il tempo come scorrere fluido entra profondamente in crisi e improvvisamente le leggi del moto di Newton perdono significato: Tonelli dispone alla comprensione di un lettore mediocre teorie fisiche come la relatività generale e la relatività ristretta, riesce a creare curiosità insinuando dubbi e considerando ipotesi tanto assurde che ci lascia sbalorditi nello scoprire che la scienza spesso non possa escluderle.
E se il tempo fosse un’illusione? Se potesse fermarsi o scorrere all’indietro?
Questi sono alcuni degli interrogativi che accompagnano dinamicamente una lettura dai concetti difficili, agevolata tuttavia dalla limpidezza di una scrittura puntuale nei tanti passaggi tecnici ma sempre corredata di esempi concreti e semplici. L'autore si avvicina al lettore con una sintassi chiara e allo stesso tempo ne accosta la vita quotidiana e le conoscenze in ambiti disparati a ipotesi e principi che altrimenti risulterebbero pure astrazioni. Restano comunque indispensabili per la comprensione del libro una buona preparazione sulla fisica newtoniana e sulla struttura elementare della materia e una discreta padronanza del lessico specifico.
L’indagine sul fenomeno del tempo procede dai sistemi infinitamente grandi di corpi celesti che non siamo in grado di raggiungere a quelli infinitamente piccoli delle particelle subatomiche di più recente identificazione. Solo la narrazione sempre attenta a sottolineare i collegamenti tra i concetti impedisce il facile disorientamento tra la vastità dei temi trattati e rende il libro un’opera esaustiva per approcciarsi ma anche penetrare sotto la superficie, con rimandi alle neuroscienze, alla filosofia, alla storia, di tutti gli aspetti noti dell’interpretazione del tempo in fisica.
Mentre l’autore procede ad una divulgazione eclettica, siamo sempre più avvolti in un intreccio di teorie e dimostrazioni che alla fine lascia inevitabilmente frustrati per la difficoltà delle ricerche contemporanee a colmare tante lacune nella comprensione del nostro Universo, prima tra tutte la misteriosa equazione che legherebbe relatività generale e meccanica quantistica, a cui ormai gli scienziati lavorano da un secolo.
Voltata l’ultima pagina, al lettore resta lo scomodo turbamento di aver finora ignorato i meccanismi che determinano la realtà nel suo complesso, l’inquietudine di non aver interiorizzato del tutto ogni passaggio dell’articolata spiegazione e un senso della necessità di una seconda lettura.

      Nardi Alessandro Istituto Trasporti E Logistica Nautico San Giorgio ( Genova, Liguria )

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Un famoso proverbio che di consueto sentiamo o pronunciamo noi stessi colloquialmente cita: “Chi ha tempo non aspetti tempo”; il suo scopo è immediato: sottolineare l’importanza di afferrare l’attimo sfuggente per non procrastinare un’azione al futuro. Il detto è solo uno degli indicatori che ci ricorda ogni giorno di esser circondati dal tempo (meglio noto come “Chrónos”, in riferimento alla divinità greca), nella credenza, radicata ormai da secoli, di controllarlo tramite apposite gabbie che lo contengano: meridiane, calendari, orologi meccanici e atomici; eppure in realtà è lui a pilotarci dettando ritmi serrati, procurandoci ansia e preoccupazione per l’avvicinarsi di una scadenza prevista, causando il malumore dei nostri datori di lavoro perché giunti in ufficio qualche minuto in ritardo o rimarcandoci la presenza di una fine inevitabile, che lui stesso osserva meticolosamente con le proprie lancette. È opportuno quindi chiedersi: “Cosa rappresenta davvero il tempo?”, “Potremo mai eliminarlo fermandone lo scorrimento implacabile?”, “È possibile rovesciare la sua andatura convenzionale?” o ancora “Il tempo esiste davvero o è solo una mera invenzione?”. Le risposte a queste, e a molte altre domande, sono contenute all’interno del saggio divulgativo scientifico “Tempo: il sogno di uccidere Chrónos”, pubblicato dal fisico pisano Guido Tonelli nel 2021 grazie alla casa editrice Feltrinelli. Il professore, all’interno della propria opera, si affida un incarico di spessore: scandagliare il corso del tempo per spiegarne la storia, l’evoluzione e le caratteristiche. In un viaggio emozionante si passerà dalla nascita del tempo al suo termine, dalla meccanica quantistica alla relatività di Albert Einstein, dagli intervalli assoluti di Isaac Newton alla deformazione del tessuto spazio-temporale; durante questa avventura incontreremo buchi neri, galassie, quark, elettroni, gluoni e molto altro ancora, il tutto opportunamente accompagnato da riferimenti culturali contemporanei e remoti. L’autore abilmente indaga i tratti peculiari dell’oggetto del proprio studio, motivo d’interesse e di analisi della comunità scientifica, che ne ha evidenziato aspetti lacunosi ed incerti; al contrario di quanto ci si aspetterebbe la fisica riconosce molteplici insicurezze nell’approfondire la grandezza in questione. Il tempo, come sottolinea Tonelli, è tutto tranne che un modello ordinato e rigoroso, anzi nella maggior parte delle volte si presenta essere poco collaborativo e caotico; nella volontà di sostenere questa teoria, in accordo con le esperienze maturate sul campo, il saggio del divulgatore impiega una sintassi semplice e scorrevole, costituita da periodi brevi e proposizioni coordinate. Sebbene l’opera sia rivolta ad un pubblico di appassionati e specialisti del settore, questa è ugualmente abile a soddisfare i palati più esigenti, destinandosi anche ai lettori più curiosi “non addetti ai lavori”; il lessico impiegato è infatti settoriale e tecnico, ma non per questo il mondo microscopico descritto si mostra come inaccessibile a chi per primo tenta di visitarlo. Il testo è estremamente avvincente nonostante la complessità dei propri argomenti e alcune digressioni tralasciabili incentrate sulla vita degli scienziati: coinvolge con sapienza il lettore in ogni suo capitolo. Ho apprezzato il volume nella sua totalità e ritenendolo gradevole lo indirizzo ad un ampio pubblico che abbia comunque una conoscenza minima in materia.

      Quaglia Giulia Istituto Omnicomprensivo Vallescrivia ( Genova, Liguria )

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TEMPO. Il sogno di uccidere Chrónos, Guido Tonelli
Quando si pensa ad un libro di divulgazione scientifica si crede che l’autore, data la sua formazione, abbia un approccio puramente scientifico nell’esporre l’argomento del proprio libro. Ciò non vale per Guido Tonelli. Nomina qualcosa di riguardante la fisica per la prima volta solo nel terzo capitolo del libro, a pagina 49. Di cosa ha parlato nelle 48 pagine precedenti? Il soggetto di indagine è il Tempo.
È uno strano personaggio, colui che non manca mai ad ogni appuntamento, sempre puntuale nella vita di ciascuno. Se c’è una cosa che accomuna tutti noi esseri umani è proprio il tempo: per tutti, senza alcuna delle futili distinzioni che le persone amano tanto utilizzare per etichettare ed etichettarsi, scorre indisturbato su tutti gli orologi allo stesso modo. È così insinuato nella nostra quotidianità che passiamo l’intera vita a rincorrerlo cercando di stare al suo passo. Noi esseri umani abbiamo una sorta di ossessione verso il tempo, gli corriamo contro, ma senza di esso la vita stessa non avrebbe alcun significato. Senza di esso non esisterebbe la Musica, l’Arte, la Cinematografia, la Filosofia, La Storia, la Letteratura, la Mitologia, la Religione. Tutti i campi della conoscenza, ognuno in forme differenti, si sono scontrati con Chrónos. Ed è qui che torniamo alla precedente domanda: quale argomento affronta nei primi due capitoli il libro? Ognuna di queste collisioni è descritta nel libro di Guido Tonelli, fisico del CERN di Ginevra.
La particolarità di questo libro è nell’approccio interdisciplinare che l’autore assume. Il suo fine ultimo è quello di raccontare il tempo in modo scientifico, ma parte approcciandolo in campi completamente diversi, apparentemente distanti dalla scienza. Partendo da informazioni bene o male note da tutti, o comunque facilmente comprensibili, che riguardano la storia, l’arte e tutte le altre componenti che costituiscono la nostra cultura, riesce a spiegare argomenti ostici come i buchi neri e la fisica delle particelle elementari; luoghi in cui il tempo non è sempre uguale ai nostri orologi, anzi proprio non è.
Leggendo questo libro si riesce a capire come il tempo non sia assoluto, piuttosto una grandezza dipendente da altri fattori: l’autore ci porta in luoghi “sublimi”, dove l’orologio rallenta fino a fermarsi, andando dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dal regno della meccanica quantistica all’indiscusso dominio della gravità.
Il ritmo di lettura è molto lento e i capitoli lunghi, quindi è necessario leggerlo con dovuta calma e concentrazione. Il linguaggio e l’approccio sui generis agli argomenti trattati non sono semplicissimi per chi non ha già conoscenze pregresse di astrofisica e in particolare di fisica delle particelle, ma bastano pochi rudimenti di base per riuscire a comprendere e seguire i ragionamenti dell’autore.
Questo non è sicuramente un libro che si legge per far prendere una pausa al proprio cervello, ma caso mai per aprirsi a nuove idee e punti di vista inconsueti. Lasciandosi guidare dall’autore, si capiscono le connessioni tra gli argomenti che inizialmente paiono dissimili.
Non si uccide Chrónos, lo si sviscera in ogni sua forma, colore e condizione. Il tempo è nostro padrone e noi suoi schiavi solo se lo guardiamo da dentro una cella; possiamo, però, farcelo amico e camminare mano nella mano con lui guardandolo da un altro punto di vista.

      Realino Vittoria Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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Possiamo trovarvi la spiegazione di teorie come quella dello spazio assoluto o quella della relatività, e già questo non è un risultato da poco… ma poi si indaga sul Tempo e si cerca di rispondere alle più grandi domande della storia: esiste davvero il tempo o è solo un’illusione? Si può invertire il suo corso? Si può fermare?
“Tempo: il sogno di uccidere Chrónos” di Guido Tonelli riesce a fare tutto questo e il lettore che abbia voglia di esplorarlo, pagina dopo pagina, si sente portato per mano attraverso un viaggio meraviglioso e avvincente.
L’argomento è complicato e in parte aperto a nuove soluzioni, nuove domande e nuove risposte.
Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e professore all’Università di Pisa, attraversa l’argomento a 360 gradi, dapprima analizzando il Tempo in chiave filosofica e umanistica, per poi passare ad aspetti più scientifici prendendo in considerazione le leggi fisiche che lo regolano, nonché i grandi scienziati che le hanno formulate, come ad esempio, Einstein e Newton.
Ciò che colpisce del libro è la sua scorrevolezza nonostante il tema così complesso, ci si accosta alla lettura con un certo timore, ma dopo le prime pagine si scopre che “ce la si può fare”; sicuramente, bisogna prestare attenzione a ciò che si legge se lo si vuole capire, ma lo stile e il linguaggio usati dall’autore sono molto coinvolgenti e facilmente comprensibili da chiunque, per questa ragione mi sento di consigliare la lettura dell’opera.
Ho trovato infatti molto interessanti i riferimenti dell’autore a sue esperienze personali, e la sua apertura verso discipline che a prima vista parrebbero avere poco a che fare con l”l’arida” scienza: la filosofia, la musica, l’arte e la letteratura. Nei primissimi capitoli del libro, infatti, si passano in rassegna una serie di opere che, a loro modo, hanno tutte a che fare con il tempo. Troviamo ad esempio un riferimento al dipinto di Giorgione “Tre età dell’uomo” o alle “Rime” di Lorenzo il Magnifico. A dimostrazione che la riflessione sul Tempo è di tutti, non solo degli scienziati.
E allora qual è il senso più profondo del Tempo?
In verità, ancora non sappiamo esattamente cosa esso sia e, ora come ora, nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo.

      Repetto Giulio Fermi Polo Montale ( Ventimiglia, Liguria )

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“Tempo. Il sogno di uccidere Chronos” è l’ultima pubblicazione di Guido Tonelli, professore universitario a Pisa e ricercatore al CERN di Ginevra, nonché vincitore di varie premiazioni nazionali e internazionali e autore di più libri, tra i quali “La nascita imperfetta delle cose. La grande corsa alla particella di Dio e la nuova fisica che cambierà il mondo” (Rizzoli, 2016) e “Genesi. Il grande racconto delle origini” (Feltrinelli, 2019).

Il saggio è un affascinante viaggio che ripercorre la storia del tempo, descrive l’importanza che ha avuto in passato per le prime società umane e quella che ha tutt’oggi per il nostro modo di vivere, passando da questioni filosofiche sul tempo ad argomenti antropologici, per poi dare una sua descrizione più scientifica, svelandone le relazioni che ha con lo spazio, l’energia e la materia, e raccontando del cambiamento radicale che ha subìto con la nascita della relatività di Einstein e i suoi bizzarri comportamenti quando agisce su scala più che microscopica.
Il testo è generalmente scorrevole, specialmente all’inizio, quando tratta soprattutto di tematiche antropologiche e filosofiche, ma, con l'avanzare della lettura, gli argomenti scientifici sempre più complessi potrebbero, per coloro che hanno meno dimestichezza con queste materie, risultare un ostacolo, ma sono piuttosto uno stimolo, di quelli soddisfacenti con i quali ci si arricchisce cercando di superarli.
Ciò che più ho apprezzato della lettura di questo libro è la sua estrema varietà di argomenti, i concetti , spesso anche complessi, vengono resi chiari dalle spiegazioni dell’autore, i cui esempi spaziano attraverso una moltitudine di ambiti: pittura, musica, letteratura, mitologia e molti altri, ma tra tutti è la fisica a ricoprire un ruolo centrale. Questa grande varietà di tematiche prova l’assoluta importanza del Tempo nella nostra società durante il corso della storia, mostrandone le influenze artistiche e le funzionalità pratiche di cui oggi non potremmo fare a meno.
Concludo dicendo che con questo saggio Guido Tonelli riesce a svelarci la misteriosità del Tempo sulla quale abbiamo ancora molto da scoprire e a renderci consapevoli di quelli che sono i suoi ruoli nell'Universo, ci mostra come influenza la nostra vita, come ci aiuta a coordinare le nostre attività e come riesce a farci paura, raccontando la storia dell'impossibile desiderio di porre fine al suo scorrere incessante: "Il sogno di uccidere Chronos".

      Cazzaniga Elisa Giulia Liceo Statale Giuseppe Parini ( Seregno, Lombardia )

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“Il tempo è la dimensione delirante e surrealista per eccellenza”

Attraverso questa citazione del grande artista surrealista spagnolo Salvador Dalì ci viene fatto un riassunto essenziale di ciò che Guido Tonelli ci racconta in 222 pagine. Il fisico e divulgatore scientifico italiano attraverso il suo libro “Tempo: Il sogno di uccidere Chrónos” (Feltrinelli, Milano 2021) ci invita a compiere un viaggio attraverso la storia, la matematica e la filosofia per capire quanto il concetto di tempo abbia affascinato e affascini tutt’ora l’uomo.

Già dalle prime pagine l’autore ci fa intendere quanto il tempo sia centrale e importante nella vita del nostro universo e in quella umana, sebbene sia un concetto sfuggevole, che l’uomo non comprende nella sua totalità. Il tempo rappresenta due facce d'una stessa medaglia: il tempo è vita, ma è anche morte. Ed è questo il grande mistero che si cela dietro a questa parola. La paura dello scorrere del tempo e la consapevolezza che vivere significa morire può spiegare perché il genere umano sta cercando il modo per dominarlo, se non addirittura ucciderlo prima che questo possa uccidere noi. E come si è mossa l’umanità a questo proposito?

Tonelli ci racconta il lungo cammino che la matematica e la fisica stanno facendo per venire a capo di questo enigma, cercando di dimostrare quanto il tempo sia paradossale e inquantificabile. La teoria fondamentale, che sta alla base della riflessione che ci propone l’autore è la relatività generale (coniata da Albert Einstein), la quale dal 1915 ha cambiato completamente il concetto di tempo, considerato assoluto dalle concezioni dell’inglese Isaac Newton alla quale tutta la comunità scientifica si aggrappava. Le teorie relativistiche sono il punto di partenza di questo excursus scientifico che si conclude con i tentativi di studiare particelle e materia che vivono nel nostro universo dai tempi del Big Bang. Inoltre in questo libro si parla anche di buchi neri, dove il tempo è immisurabile e sembra svanire, di fisica quantistica, nella quale il tempo relativistico non ha un senso, di modello standard e di principio di indeterminazione.

Insomma, Guido Tonelli tocca una grande varietà di argomenti molto complessi, soprattutto nei capitoli finali, nei quali il linguaggio diventa più tecnico e dettagliato. Tuttavia la presenza di riferimenti mitologici, filosofici, storici e artistici alleggerisce la spiegazione e la rende comprensibile anche a chi ha difficoltà a capire e concepire nozioni di fisica o matematica e per questo si presenta come un ottimo libro di divulgazione.

In conclusione, questo libro non solo permette di capire cos’è il tempo ma è anche la base di uno spunto di riflessione su come lo si può sfruttare al meglio, come dice negli ultimi paragrafi l’autore stesso: “Ognuno di noi si lamenta dello scorrere del tempo e si angoscia all’idea che la sua esistenza possa finire troppo presto dimenticandosi che non abbiamo dovuto far nulla per entrare nel tempo delle generazioni. Un meccanismo biologico e materiale molto più grande di noi ha fatto sì che fossimo parte di questo lungo ciclo di alternanza di vita e di morte. Una volta entrati, per puro caso, nel ritmo delle genealogie, dovremmo solo occuparci di utilizzare bene il tempo che ci è stato gratuitamente messo a disposizione. Fossero anche solo pochi istanti.”.

      Cotrino Martina Liceo Classico E Scientifico Alessandro Volta ( Como, Lombardia )

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“In principio fu il Chàos.”: così Esiodo comincia a narrare la sua “Teogonia” nel tentativo di ricostruire la nascita del nostro universo. Ma Chàos non è né una divinità né una reale entità: è il vuoto primigenio, la voragine primordiale che fu necessario circoscrivere e comprimere affinché entrasse nella limitata dimensione della comprensione umana; e ciò fu possibile solo attraverso la nascita delle divinità e l’istituzione del Cosmo, una realtà ordinata perché perfetta e incorruttibile.
Al contrario, nel saggio di Guido Tonelli “Tempo: il sogno di uccidere Chronos” avvengono strane metamorfosi ovidiane: le divinità greche assumono nuove identità trasformandosi in elettroni e protoni, immortali e quasi immuni alle leggi del tempo, mentre i membri della prima generazione divina mutano la loro natura e confermano la loro esistenza: diventano buchi neri, padroni indiscussi della quarta dimensione.
Venne infatti un tempo in cui le sfere celesti persero il loro centro, e in esse si aprì una crepa: Galilei aveva rotto il cielo di cristallo in cui fluttuavamo da millenni, inconsapevoli e superbi, e la voragine aveva fatto nuovamente capolino sulla testa dei mortali: non solo non eravamo più al centro del creato, ma l’intero universo si era trasformato in un luogo ostile; dall’essere il prediletto di Dio, l’uomo era diventato una creatura sola, senza più coordinate spaziali a cui affidarsi. Da allora la crepa ha continuato a espandersi, finché, nei primi anni del 1900, la voragine è stata riaperta definitivamente dalla rivoluzione scientifica a causa della quale, oltre al dominio dello spazio, perdemmo anche il dominio del tempo: le teorie sulla relatività di Einstein e gli sconvolgenti risultati di Schwarzschild, l’avvento della fisica quantistica e gli studi di Hawking e Thorne portarono l’uomo a interrogarsi nuovamente sulle sue capacità di comprendere la realtà.
Ed è proprio esplorando questo processo di perdita delle coordinate che Tonelli vuole rivelarci la bellezza di un mondo che, apparentemente mostruoso, nasconde i più profondi segreti delle meraviglie dell’universo. Nel suo saggio, che con coincisa chiarezza espositiva affronta una gamma di sconcertanti verità scientifiche sufficiente a soddisfare anche la curiosità dei fisici più esperti, risultano evidenti sia il suo entusiasmo nel condividere la passione per la scienza sia la sua fascinazione per l’arte e la storia. Introducendo ogni capitolo attraverso originali digressioni storico-letterarie, un fisico che si è a lungo dilettato nella caccia alle particelle ci dimostra come l’atipico punto di vista della scienza sia ancora in grado di risvegliare nell’uomo la capacità di afferrare la bellezza o, quantomeno, di perseguirla: in un libro che analizza il comportamento delle particelle subatomiche e il concetto di entropia trova spazio il “Quartetto per la fine del mondo” di Messiaen, un vero e proprio lampo di commovente bellezza.
E se la suggestione dello scorrere del tempo, l’idea del correre inevitabilmente verso una fine, riescono a generare meraviglia anche in un campo di concentramento nasce la certezza che nonostante tutto l’essere umano tenderà sempre a perseguire la conoscenza in cerca di una nuova bellezza, che lo scienziato spererà sempre di trovare un'ombra ancora incomprensibile dietro ogni nuova illuminante scoperta, poiché, come scrive Tonelli, “vivere nel dubbio e nell’incertezza è una delle prerogative più affascinanti del nostro lavoro”.

      Linfesty Julian Frederick Liceo Scientifico N.copernico ( Pavia, Lombardia )

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Possiamo comprendere il tempo? Chrónos e i suoi misteri

“Che cos’è il tempo?” Se rivolgessi questa domanda ad un mio amico, questo si troverebbe colto alla sprovvista. Magari mi risponderebbe: “Quello che mi stai facendo perdere adesso!”. In effetti il mio amico avrebbe ragione a essere spazientito: come faccio a porgli una simile domanda? La risposta è ovvia: il tempo è quello che si misura con l’orologio! Eppure, la fisica è riuscita nell’ultimo secolo a smontare tutte le nostre certezze sul tempo. O almeno questo è quello che scrive il fisico Guido Tonelli nel suo libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” (Feltrinelli, 2021).

In questo libro Guido Tonelli è riuscito ad affrontare la tematica del tempo da svariati punti di vista: quello di un fisico, di un artista e persino di un filosofo. L’autore accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta della storia della riflessione sul tempo, senza tralasciare spiegazioni scientifiche piuttosto avanzate. A mio avviso queste ultime risultano a tratti complesse per un pubblico non esperto: le spiegazioni più approfondite potrebbero scoraggiare il lettore e indurlo a non proseguire. Le informazioni troppo dettagliate, a mio parere, sarebbero state da escludere il più possibile. Comprendo tuttavia la necessità di esporre un discorso completo sull’argomento e quest’ultimo, chiaramente, è piuttosto complesso.

Il tema del libro non è attuale, ma eterno! L’essere umano ha sempre preso in considerazione il tempo: questa entità misteriosa eppure così manifesta nella vita di tutti giorni ha affascinato i pensatori di ogni epoca. Tuttavia è raro trovare saggi che affrontino il tempo in maniera pluridisciplinare come quello di Tonelli. L’autore comprende infatti che il tempo non è un oggetto di esplorazione riservato ai fisici, ma al contrario può (e deve) essere indagato da tutti, in quanto riguarda tutti noi, che spesso proviamo il naturale desiderio di fermarlo, addirittura di “ucciderlo”.

E’ importante notare l’effetto che il libro può avere sui lettori. Un saggio multidisciplinare come questo stimola infatti la curiosità e il desiderio di conoscenza presente in ognuno di noi. Costituisce un’ottima opportunità per i ragazzi per iniziare a coltivare una nuova passione: una passione che può portare a grandi cose. La mia passione per l’argomento non è infatti terminata con la lettura del libro, ma sono stato invogliato ad approfondire il tema e le mie conoscenze sulla fisica. Del resto, chi non vorrebbe conoscere i misteri che avvengono in prossimità di un buco nero o di grandezze comparabili a 10-23 metri?

In conclusione, Tonelli riesce a trasmettere efficacemente numerose prospettive su come funziona il tempo e come viene concepito attraverso i secoli. La mia opinione e quella dei miei famigliari è che “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” è una lettura piacevole e interessante che apre gli occhi su quanto sia misterioso il mondo in cui viviamo.

      Rullo Marta Istituto Di Istruzione Secondaria Superiore " Vittorio Bachelet " ( Oggiono, Lombardia )

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RECENSIONE

ANALISI STILISTICA
I periodi utilizzati da Tonelli sono di lunghezza variabile e ricchi di coordinate e relative; sono frequenti i periodi ipotetici che l’autore utilizza per introdurre possibilità non ancora esplorate dalla scienza.
Il libro è ricco di metafore e similitudini, vengono inoltre portati molti esempi per aiutare il lettore a comprendere concetti difficili.
Il linguaggio è specifico con lessico scientifico.
L’autore interviene nella narrazione con degli aneddoti personali e con dei riferimenti alla società moderna al fine di coinvolgere il lettore.
Sono frequenti i collegamenti interdisciplinari, in particolare con la letteratura (Dante). con la musica (Debussy), con la mitologia greca (Chrónos, Medusa), con la storia (rivoluzione dell’89), con la filosofia (Anassimandro, Platone) e con l’arte (Dalí)

GIUDIZIO PERSONALE
Il libro presenta argomenti attuali come quello della possibilità di controllare il metro che misura la nostra vita ovvero il tempo.
Non è difficile, oggigiorno, sentire la frase “vorrei fermare il tempo” o l’espressione “tempo tiranno”.
È chiaro, come afferma Tonelli nel libro, che a partire dalla Rivoluzione Industriale siamo dipendenti dal tempo.
Viviamo in una società che ci impone di rispettare orari e scadenze e che, in un certo senso, ci spinge a trovare il tempo da dedicare a tutte le attività quotidiane. Nonostante questo la scansione di Chrónos non cambia e in una giornata ci sono sempre e solo 24 ore delle quali cerchiamo di sfruttare anche l’ultimo secondo per produrre il massimo possibile.
Diventiamo schiavi del tempo proprio come Justin Timberlake e Amanda Seyfried nel film di fantascienza “In Time” dove il tempo di cui una persona dispone diventa la moneta con la quale i cittadini pagano i beni.
Per questo fermare o uccidere il tempo diventa il sogno di ogni studente che deve terminare un compito, di ogni uomo d’affari che vuole stipulare il contratto perfetto e di ogni uomo o donna che vorrebbe qualche minuto in più con un caro prima che la fine del suo tempo arrivi.

Il secondo tema sempre attuale presentato nel libro è la possibilità dei viaggi temporali, un argomento del quale si parla da anni e che rimane ancora una volta protagonista di moltissimi film fantascientifici come “ Ritorno al futuro” o “Avengers: Endgame”.
La possibilità di tornare indietro nel tempo e cambiare le proprie azioni una volta conosciuto l’esito di quelle precedentemente eseguite, è uno dei sogni che accompagna gli uomini da moltissimo tempo. Non solo per Iron Man e Captain America che devono salvare il mondo da un alieno ma anche per noi , il viaggio nel tempo rappresenterebbe avere una seconda opportunità.
Nonostante ciò entrambe le possibilità risultano essere in realtà impossibili, questo dovrebbe spingere il lettore a non vedere nel tempo un nemico bensì ad essere grato per quello che possiede in quanto questo, come dice Tonelli nel libro, non è che un dono che non è stato guadagnato in alcun modo.
L’argomento del libro è presentato in maniera esaustiva dal punto di vista scientifico.
Tratta un tema secondo il mio parere, poco discusso e lo fa in maniera coinvolgente ma completa.
In generale la lettura del libro avviene in modo scorrevole nonostante il lessico e l’argomento richiedano una certa concentrazione da parte del lettore.

      Ferram Mohamed Amine Itis E. Mattei ( Urbino, Marche )

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"Tic-tac, Tic-tac, Tic-tac". Questo scorrere fluido e regolare del tempo non è poi così scontato come sembra. E’ giusto soffermarsi un attimo per riflettere attentamente su una triste verità: “ci siamo cullati nell’illusione di essere al centro di un meccanismo eterno e immutabile”. In effetti, eravamo abituati a vedere il tempo come una grandezza assoluta tuttavia, con le scoperte relativistiche di Einstein, questo sistema perfetto è crollato. Se poi vi dicessi che ci sono mondi in cui il concetto di tempo è concepito diversamente dal nostro, in cui non scorre fluido e regolare? Altri invece in cui si ferma? Ma che cos’è il tempo?
A tutte queste domande risponde Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico italiano, professore all’Università di Pisa e vincitore della medaglia d’onore del Presidente della Repubblica (grazie al fondamentale contributo alla scoperta del Bosone di Higgs), nel suo libro “Tempo: il sogno di uccidere Chronos", pubblicato nel 2021 dalla "Feltrinelli", con una chiarezza e semplicità espositiva sorprendente nonostante la complessità di un argomento che ancora oggi presenta tratti misteriosi e indefiniti. Nel libro vengono ripercorse tutte le scoperte e le percezioni dell’uomo sul tempo, da quelle dei sapienti della Grecia classica alle ultime equazioni sviluppate da Stephen Hawking e le recenti congetture sulla gravità quantistica a loop (LQG) nelle quali è presente il sospetto che per descrivere l’universo in maniera fondamentale non ci sia bisogno del tempo!
Personalmente ritengo questo libro uno dei migliori libri del genere scientifico, non solo per la capacità dell’autore di coinvolgere i lettori, ma soprattutto per l’enorme quantità di informazioni contenute in un libro di sole 192 pagine che trasmettono ai fruitori dell’opera una buona preparazione sull’argomento, e, tra l’altro, una rinnovata percezione del tempo.
Il libro brulica di continui e impeccabili riferimenti scientifici, filosofici, storici e letterari, si passa da citazioni di grandi del passato come i filosofi metafisici dell’antica Grecia a poeti come Lorenzo il Magnifico, artisti come il noto Johannes Vermeer, scrittori come Marcel Proust, scienziati del calibro di Albert Einstein, Isaac Newton e Stephen Hawking, e addirittura opere del genere di “Amleto” di William Shakespeare. Molti di questi personaggi, apparentemente con mansioni, capacità e impostazioni culturali diverse, sono in fondo accomunati dal sentimento irresistibile di indagare il mistero di Chronos che accompagnerà l’evoluzione dell’uomo per molti secoli.

      Garruti Gabriele Polo Scolastico 2 - " Torelli " ( Fano, Marche )

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Facendo riferimento allo spietato scorrere del tempo, Guido Tonelli rivolge al pubblico una domanda lapidaria, a cui l’uomo cerca di fornire una risposta esaustiva sin dagli albori della sua esistenza: “Riusciremo mai a sconfiggere il suo avanzare inesorabile?”.
La proposta del professore emerito presso l’Università di Pisa, frutto di un lungo e audace lavoro di ricerca, presentata all’interno del saggio “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos”, è quella di affrontare le questioni, tutte aperte, riguardanti natura e senso del tempo. Il suo approccio è metodico e spazia dall’analisi del mondo dei macro-corpi (concentrandosi sul legame inscindibile tra spazio e tempo in relazione al curioso binomio “massa-energia”) allo studio del microcosmo (insieme apparentemente caotico di particelle a cui il Modello Standard cerca di conferire un ordine)…
Ma la prospettiva del tempo che ci viene fornita non risulta essere unicamente scientifica: gli interrogativi che fungono da stimolo per lo sviluppo dell’intero libro presentano sfumature di natura filosofica, a tratti teologica, e l’autore del saggio si interfaccia con essi senza imporre verità assolute, né placidi ristori ai nostri dubbi, anzi. Munendo il lettore di nuovi strumenti e punti di vista, alimenta in lui altre domande, ancora più complesse e ancora più inquietanti che lo accompagnano lunga tutta la lettura.
Al termine dell’opera l’autore ci consegna nelle mani un testimone incandescente: “Nonostante gli innumerevoli tentativi di ucciderlo o marginalizzarlo definitivamente, Chronos dà ancora inequivocabili segni di grande vitalità”.
Nonostante quindi lo spessore dell’argomento trattato, il libro pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli è accessibile ad un pubblico di “non addetti ai lavori” e si sviluppa attorno ad un impianto stilistico risultante dalla fusione di un linguaggio prettamente tecnico con un substrato più classico, permettendo all’autore di spaziare dalla fisica alla filosofia, passando per la storia dell’arte fino ad approdare alla mitologia greco-romana. “Chi comprende le leggi dello scorrere del tempo domina il mondo” sentenzia il fisico al Cern di Ginevra; proprio lo stato di indeterminazione della condizione umana, che conferisce il dominio del mondo a chiunque sia a conoscenza delle leggi del tempo, costituisce un elemento di fascino sin dagli antichi greci, che descrivono l’attimo sfuggente, “Kairos”, come “un’opportunità da cogliere al volo”.
Infine il registro fluido ed essenziale induce ancora di più il lettore ad oltrepassare sempre e comunque “le colonne d’Ercole” della conoscenza, ma non con un atteggiamento di tracotanza (quella che i sapienti definivano hybris), bensì sotto l’ala protettrice di una guida Virgiliana.

      Marcazzan Giulia Iis Francesco Filelfo ( Tolentino, Marche )

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“Oh, non lasciarti ingannare dal tempo, il tempo nessuno lo conquisterà”; credo che questo verso di Wystan Hugh Auden descriva appieno ciò che Guido Tonelli, fisico e professore presso l’Università di Pisa, intenda dire con il titolo della sua ultima opera “Tempo: il sogno di uccidere Chronos”: quello di intrappolare il tempo è per noi uomini solamente un miraggio.
Tonelli ci fa comprendere come il tempo permei le nostre vite in ogni ambito e come la nostra esistenza sia condizionata non solo dal suo scandire, ma dalla paura che ne deriva. Ma cos’è davvero il tempo? Per alcuni una grandezza fisica, per altri un'illusione, ma quando si parla di tempo nulla è certo e l’autore ci aiuta a capire i suoi meccanismi e i suoi segreti.
La relazione tra tempo e uomo è un'epopea che va avanti da secoli: al principio non era che una successione di giorni definiti da cicli lunari e solo successivamente, attraverso meridiane e calendari, si arrivò agli orologi meccanici. Comunque, anche se non precisamente come un orologio atomico, tutti riusciamo a percepire il suo scandire e abbiamo, per usare le parole dell’autore, “un nostro clock interno”, che però è continuamente sottoposto all’effetto delle emozioni, capaci di dilatare o comprimere un secondo a dismisura.
Ma la nostra comune nozione sul senso del tempo risulta vana spostandoci dal nostro piccolo mondo in altre realtà, dove esso facilmente ci inganna o addirittura vacilla e svanisce. Studiando i grandi sistemi come le galassie o l’intero universo e le piccole realtà molecolari, attraverso fisica e relatività, siamo riusciti a disintegrare quel presente a noi tanto caro e vitale; ma, seppur scomposto in un immenso caleidoscopio di minutissimi frammenti, il tempo continua a sfuggirci dalle mani.
Non esiste tempo senza spazio: il loro legame è oggetto della riflessione filosofica fin dall’antichità ed è stato analizzato da un rilevante numero di scienziati, tra i quali quello a cui per eccellenza lo colleghiamo, Albert Einstein.
Malgrado il passare dei secoli, il più bramato sogno della storia non è mutato: chi non ha mai desiderato poter tornare indietro nel tempo per cambiare scelte del proprio passato? Questo desiderio riecheggia tra gli uomini da tempo immemorabile ma, per quanto ne sappiamo, nessuna freccia in volo ha mai cambiato direzione tornando nella faretra; quindi dato per assodato che non si possa viaggiare nel tempo, l’unica speranza che ci resta è quella di riuscire a fermarlo. Più volte nel corso dei secoli orologi sono stati bloccati da coloro che, alimentati da una triste illusione, cercavano di interferire con quello scorrere eterno per poter cambiare i propri destini.
Difficile non rimanere colpiti dalla capacità dell'autore di coinvolgere il lettore persino in materie come la meccanica quantistica, attraverso collegamenti interdisciplinari, citando poeti, pittori o musicisti, e con numerosi esempi tratti dalla vita quotidiana, che ci fanno ben afferrare l’essenziale ruolo che il tempo svolge nella nostra piccola realtà.
Paradossalmente, tutti i tentativi dell’uomo di ingabbiare Chronos lo hanno condotto a diventarne prigioniero; il tempo è diventato struttura portante della nostra breve esistenza, che ci vediamo sgretolare tra le mani con in sottofondo un assordante ticchettio di orologi.

      Napolitano Michele Iis “da Vinci” ( Civitanova Marche, Marche )

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Nove mesi di attesa per la nascita di una vita. Un attimo solo per stravolgerla. Millenni in cui il nostro pianeta ci accompagna ruotando e contorcendosi nei più fantasmagorici moti. Miliardi di anni in cui l’Universo attorno a noi ha continuato ad espandersi senza sosta. Esorbitanti le rappresentazioni concepibili del tempo, che pervade in toto la nostra anima, le nostre vite in minime sottigliezze, da usuali “fruitori” del tempo quali siamo. Risulta manifestamente visibile il valore dell’opera presa in esame, “Tempo: il sogno di uccidere Chronos”, una significativa produzione di Guido Tonelli, scrittore nonché eminente fisico, tra le brillanti menti celate nella scoperta del Bosone di Higgs. Tonelli accompagna passo passo i lettori, marcando come l’uomo abbia sempre inseguito il desiderio imperterrito di fermare il tempo, volontà quasi tendente a Dio, a cui poi l’umanità ha delegato il governo delle geometrie del tempo stesso, a voler spiegare cosa ci possa essere dopo. Ma, se le dottrine religiose designano una vita ultramondana, un giudizio universale, la cosmologia - “religione per atei intelligenti” - affronta cosa sia accaduto all’esordio del nostro Universo, ma anche quali possano essere le sue evoluzioni. La dimensione del tempo, presa singolarmente, ci è intelligibile come una rigida sequenza di istanti accompagnata da passato, presente e futuro grazie alla dimensione umana stessa, con le concezioni di memoria, visione e attesa. In una prosa scientifica tanto coinvolgente, la divulgazione a tutto tondo di ostici temi della fisica viene riferita in modo accessibile, non senza talune ampollosità e periodi ipotattici, capaci di presentare il tempo come un’astrazione tanto intrigante da essere definita da Dalì “la dimensione delirante e surrealista per eccellenza”. Egli ne configura una visione ancor più rivoluzionaria con i suoi orologi molli, raffigurando dichiaratamente la fluidità di questa dimensione che - se per Newton era rigidamente immutabile e assoluta - con la Relatività di Einstein si deforma e assume diverse sfaccettature con lo spazio, a braccetto con la coppia massa-energia. D’altronde, anche Montale in “Cigola la carrucola del pozzo” afferma: “si deforma il passato, si fa vecchio”, denotando quanto il tempo del ricordo sia fluido, pervada il mondo attorno a noi in ogni minimo dettaglio, influenzi ogni singolo processo fisico, scovi qualsivoglia spazio in cui incunearsi. Tonelli stringe la mano dei lettori per guidarli nei meandri del cosmo, facendogli acquisire le fluttuazioni del tempo che pervadono ogni rivolo del sapere astrofisico in una vera “scorpacciata” di Universo. Eppure, il titolo è irremovibilmente chiaro: Chronos è talora un nemico dell’umanità. L’antica suggestione di fermare l’orologio perseguita la società, fin dalla rivoluzione industriale, per via della continua oppressione che costringe oramai l’uomo di svegliarsi non con il proprio orologio biologico, ma, coercitivamente, con quello situato sul comò. E se da un lato l’angoscia del passare degli anni porta molti a maschere chirurgiche del volto, dall’altro figure di spicco tra le più note usano droghe distruttive per stare al passo con scadenze e tensione. Ecco spiegato il motivo per cui i rivoluzionari della Comune Parigina, decisero di sparare agli orologi della città, a un tempo nemico, capace di strappar loro la vita e remare contro la felicità. Una felicità talmente agognata, da rappresentare per molti il fine ultimo dell’esistenza umana.

      Ramacieri Andrea Liceo Scientifico Statale " A.romita " ( Campobasso, Molise )

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Quello di Tonelli è un saggio scientifico che potremmo definire “iniziatico”. Leggere la prima pagina di questo libro significa chiudere gli occhi e sprofondare in un dolce deliquio, per poi risvegliarsi in un mondo nuovo, in cui tutto sembra diafano. L’autore, tramite una voce narrante fluente e chiarificatrice, ci aiuta ad acuire i sensi, espandendo così i nostri domini percettivi oltre ciò che siamo abituati ad osservare. Ci porta a sviluppare un senso di quell’ente amorfo e inafferrabile che è parte del fluire delle nostre esistenze, metronomo supremo che scandisce il corso del divenire: stiamo parlando del tempo.
Il libro è costituito da una materia multiforme, in cui racconti mitologici frutto dei mormorii ancestrali dei nostri progenitori, o le opere di grandi artisti e pensatori come Borges e Lucrezio, diventano testimonianza del processo metamorfico che il concetto di tempo ha subito con il susseguirsi dei secoli. Il loro sguardo estroso sullo squarcio circoscritto di realtà da loro vissuta diventa uno spunto per analizzare da una prospettiva diversa la dimensione fisica entro la quale siamo calati. Da riverbero flebile di un mondo lontano, i loro pensieri diventano l’intuizione dei meccanismi ticchettanti che regolano la natura, che siano le interazioni tra corpuscoli particellari invisibili o il muoversi vorticoso di galassie che vengono lentamente risucchiate da massicci buchi neri.
Mentre il libro si dipana nei suoi numerosi capitoletti, si può osservare come il tema centrale dell’intero discorso, il tempo, sia il soggetto di un importante processo dialettico. Inizialmente, tramite un breve tracciato storico del passato degli uomini e la narrazione di miti esotici, esso assume una fisionomia antropomorfizzata: diventa Cronos, una divinità fondamentale nelle legende cosmogoniche della cultura classica. Da tempo umanizzato Cronos opera principalmente nel sostrato della vita che interessa gli esseri umani. Si tramuta nell’apparato circolatorio che sostiene intere società sempre più complesse, in cui ogni spostamento di un individuo è monitorato millimetricamente da un reticolo fatto di numeri e lancette. Ad un certo punto, però, il principio ordinatore che alimentava con la propria linfa il progredire delle nostre vicende, inizia a vacillare. Man mano che si va avanti nella lettura ci si rende conto del fatto che in realtà il tempo non è caratterizzato da un andamento lineare o ciclico. Facendo un tuffo imprudente nelle profondità della materia, dove i protagonisti incontrastati sono minuscole schegge di cosmo come i quark, o bucando i tetti della nostra volta celeste al di fuori della quale ci sono vastissimi territori inesplorati, la sua regolarità così rassicurante cessa di esistere. Il tempo entra in una casa di specchi che lo distorcono e, dilatandosi o restringendosi, esso decreta la vita media di un muone, oppure, fondendosi con lo spazio, dirige il propagarsi dell’energia. E’ proprio a questo punto che l’apparato circolatorio che prima ci nutriva e reindirizzava le nostre energie inizia a rivelarsi malfunzionante, un aneurisma manda in cortocircuito l’intero sistema e il sangue che inizialmente era deputato al trasporto di ossigeno ora schizza ovunque. Ogni certezza svanisce, piomba su di noi il caos più totale. “Tempo” non è solo un libro di divulgazione scientifica, è un viaggio speculativo in cui si cerca di rispondere a domande che l’uomo da sempre si è posto, e che continuerà a farsi fino a quando esisterà.

      Cotti Camilla Liceo Scientifico Galileo Ferraris ( Torino, Piemonte )

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Chrónos è il tempo che scorre, è il tempo di vita. Aión è il tempo mistico e metafisico, il tempo senza tempo, è l’eternità. Kairós è il momento opportuno da cogliere al volo, fenditura tra Chrónos e Aión, è l’attimo fuggente.
Guido Tonelli, professore presso l’Università di Pisa nonché fisico e divulgatore scientifico toscano, ci riporta queste sfaccettature del tempo, secondo gli antichi filosofi pre-socratici, nel suo libro “Tempo: Il sogno di uccidere Chrónos”.
Il libro descrive accuratamente come il concetto di tempo, nonostante gli infiniti tentativi di definirlo nel corso della storia, presenti ancora la sua natura di arcano inesplicabile.
Il racconto dell’autore è scandito da paragrafi con titoli apparentemente sconnessi tra loro ma, se con un “atto di fede all'autore" ci si abbandona al filo conduttore logico presente tra di essi, ci si ritrova all’intero di un flusso di coscienza su tutte le nozioni che l’autore conosce sul tempo e ogni collegamento per associazione di idee ha perfettamente senso. Inoltre l'utilizzo di metafore, similitudini e rifermenti alla semplice vita quotidiana o artistici, ci da un’immagine più concreta di questa riflessione resa astratta dalla sua complessità.
Tonelli inizia il suo ragionamento spiegando come un tempo Chrónos corresse libero e selvaggio poiché i primi ominidi, lontani dall’era delle grandi catastrofi, non avevano bisogno di misurare lo scorrere del tempo e le loro azioni fossero basate sul ciclo naturale del susseguirsi di giorno e notte e sul passare delle stagioni. Dopodiché con il progresso l’umanità divenne sempre più bramosa di sottomettere il tempo e così comparirono le prime gabbie di Chrónos come i calendari, poi le meridiane ed infine i più recenti orologi. Nasce qui il sempiterno sogno di uccidere Chrónos, illusione di poterlo fermare o controllare. Sogno che, quasi ironicamente al giorno d’oggi, si vede vanificato dal trionfo di Chrónos nella società moderna, società in cui andiamo a dormire non per stanchezza ma perché è l’ora di farlo.
L’autore si sofferma successivamente su come una disgrazia improvvisa abbia la capacità di deformare Chrónos, poiché si ha la sensazione di collasso, dilazione o arresto di quest’ultimo. Da ciò si deduce la consapevolezza che il tempo sia un prodotto del nostro cervello: fenomeno osservabile nelle persone che hanno subito gravi lesioni cerebrali che presentano impressionanti alternazioni o assenza totale del senso del tempo.
A seguito di questa riflessione, a livello dell’uomo e del nostro mondo, Tonelli passa ad un'analisi a livello macroscopico spiegando come la presunzione umana sia convinta che ci sia un ordine pacifico di carattere generale nell’universo, quando in realtà siamo noi a vivere in un meandro quieto circondato da irregolarità. Lo spazio e il tempo risultano così strettamente collegati da costituire una nuova forma di struttura materiale. Gli unici punti dell’universo in cui Chrónos è sconfitto e la fisica vacilla sono i buchi neri, ed è bizzarro pensare che questi perni attorno cui ruota e vige Chrónos, siano “vuoto” di tempo.
In ultimo Tonelli con un riferimento artistico all'affresco del Giudizio Universale di Giotto, che rappresenta la fine del tempo, ci offre la prospettiva di una morte termica dell'universo causata dalla costante accelerazione dell’espansione dello spazio-tempo: lentamente ma implacabilmente si interromperà così lo scambio di energia che permette le interazioni della materia e ogni forma di vita.

      Frossi Federico Scuola Internazionale Europea Statale Altiero Spinelli ( Torino, Piemonte )

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I libri sono come i viaggi. Alcuni sono piacevoli perché leggeri e rilassanti. Una vacanza al mare con volo diretto e soggiorno all-inclusive. Altri sono belli perché sono delle avventure attraverso luoghi impervi e poco battuti dal turismo di massa. Il libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos” di Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e tra i padri della scoperta del bosone di Higgs, appartiene sicuramente a questa seconda categoria. Un viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca dell’inafferrabile significato del tempo e del suo scorrere. Un itinerario che l’uomo compie da secoli, spinto dalla consapevolezza di un prima e di un dopo rispetto al presente in cui vive.
Nella prima parte del libro, Tonelli ci porta a spasso nelle idee di tempo che si sono alternate nelle diverse epoche e luoghi del pensiero umano. Partendo dai babilonesi e dai maya, passando dai pensatori greci e romani, per arrivare fino alla rivoluzione industriale e infine ai giorni nostri. Tra la fisica, la filosofia, l’arte e il mito, Tonelli ci racconta come il tempo abbia affascinato fin dall’antichità l’uomo, suscitando in lui il desiderio di dominarlo, di intrappolarlo con strumenti di misura sempre più evoluti e sofisticati.
Nella seconda parte del viaggio ci inoltriamo nello spazio, inseparabile gemello del tempo. Ecco allora la teoria della relatività di Einstein che stravolge il modo in cui il tempo viene percepito e spiegato. Non più un tempo unico, assoluto e a sé stante che non ha niente a che fare con la materia, ma un tempo che non può esistere senza lo spazio. Una rivoluzione delle tesi di Galilei e Newton che ha permesso alla scienza e all’umanità di compiere incredibili progressi. Anche qui Tonelli non ci accompagna verso mondi misteriosi in modo freddo e distante, come talvolta capita alla scienza, ma ci sospinge nell’universo tra buchi neri, pianeti e intere galassie per mostrarci le incredibili stravaganze del tempo in luoghi così lontani.
Neanche il tempo di assaporare la quiete dello spazio infinito, ed eccoci catapultati, nella terza parte del libro, nel mondo dell’incredibilmente piccolo, tra atomi, quark, fotoni e neutrini. Non è necessario viaggiare in spazi lontanissimi, ci dice Tonelli, per osservare la variabilità del concetto di tempo se, nella materia, convivono particelle che vivono frazioni di secondo con altre che sono eterne. L'energia che possono sprigionare tali particelle diventa uno strumento per misurare il tempo, tempo che sogniamo di fermare o addirittura di ripercorrere a ritroso.
In questo affascinante viaggio è probabilmente agevolato chi ha mappe dettagliate del mondo della fisica, ma Tonelli accompagna anche chi ha solo qualche appunto e qualche generica indicazione. Io sono tra questi e, nonostante le mie ancora limitate conoscenze tecnico-scientifiche, mi è piaciuto addentrarmi in luoghi complessi del mondo della fisica partendo da Vermeer, Dalì e Debussy. E’ affascinante il modo in cui Guido Tonelli lega mondi apparentemente lontanissimi come la pittura, la musica, la filosofia, la fisica e l’astronomia. Ne consiglio una lettura paziente che non si faccia intimorire da alcune salite un po’ ripide. La vista alla fine del sentiero è veramente ampia e sorprendente.

      Massaro Lucia Liceo Classico E Linguistico " V. Gioberti " ( Torino, Piemonte )

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Questo libro è un sapiente intreccio di tematiche fisiche e umanistiche che permettono una lettura scorrevole e piacevole anche per coloro che non sono abituati a leggere trattati scientifici.
Tonelli prende per mano il lettore e lo inizia al complesso mondo del tempo con delicatezza, senza spaventarlo. Ci si sente compresi durante la lettura dal momento che l’autore calibra perfettamente le sequenze narrative più complesse con accurate spiegazioni e riferimenti concreti alla vita di tutti i giorni che aiutano il lettore a ‘ritrovare l’equilibrio’ nel mezzo di paragrafi ricolmi di conoscenza. Nonostante la gentilezza con cui Tonelli tratta l’argomento non viene mai a meno il brutale e sincero punto di vista scientifico, essenziale per trattare un argomento delicato come il tempo, che suscita inevitabilmente sentimenti di angoscia subito rimpiazzati dallo stupore.
L’autore ripercorre la “storia” del tempo sulla terra: quando nasce la concezione di tempo, come si sviluppa e che rapporti l’uomo ha con essa, il desiderio antico di dominarlo e le teorie più recenti come la relatività di Einstein. Riferimenti ad arte e musica affascinanti quanto quelli scientifici contribuiscono a spiegare fenomeni che regolano la nostra esistenza senza che ne avessimo idea; insomma la lettura di questo saggio ti restituisce alla realtà cambiato, proprio come promette l’autore all’inizio.

Dal punto di vista stilistico nel libro troviamo per lo più periodi brevi e semplici, che abbinati al lessico medio ma preciso dal punto di vista scientifico, rendono chiari e diretti i concetti trattati. La punteggiatura non è abbondante, ciò dona un ritmo fluido alla lettura e permette di avere più tempo per elaborare un pensiero ed analizzarlo. I dialoghi sono assenti ma l’autore parla direttamente con il lettore narrando gli eventi trattati. Questo saggio è un’insieme di più generi: sicuramente è un saggio scientifico, trattando di argomenti quali il tempo e la relatività; è anche un saggio psicologico, addentrandosi nei pensieri umani rivolti al concetto di tempo, ricorrendo talvolta alla filosofia. Ci vengono presentate personalità che sono state essenziali per lo studio della materia come Newton, Heinstein, Galilei ma anche Dalì, Lucrezio, Eraclito ed altri che ci fanno capire lo stretto legame che il tempo ha con ogni ambito della vita umana. Dietro questo libro non si nascondono metafore, ci viene semplicemente messa a disposizione la realtà e starà solo a noi decidere se siamo in grado di avventurarci per questo turbolento ma intrigante cammino o ignorare ciò che è alla base della vita umana.

Fin dall’inizio attraverso questo libro siamo catapultati in una dimensione diversa, scura, a tratti spaventosa ma estremamente affascinante che per quanto possa essere lontana dai nostri interessi non può che attrarci ed invogliarci a conoscere sempre qualcosa di più a riguardo; pagina dopo pagina cresce la sensazione di avere maggiore coscienza di ciò che ci accade intorno, della meraviglia nascosta che ci circonda e di quanto potremmo ancora scoprire basandoci su ciò che le grandi menti del passato ci hanno affidato con la speranza di costruire qualcosa di più, nonostante l’insignificante parte che rappresentiamo nello sconfinato universo. Questo libro mi ha trasmesso l’entusiasmo e la passione che l’autore prova verso la fisica e le scienze, rendendole preziose ai miei occhi e accendendo in me il desiderio di esplorare questo mondo misterioso e imperdibile.

      Bartucci Carlo Liceo Scientifico Statale V. Vecchi Trani ( Trani, Puglia Nord )

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Il libro “Tempo: il sogno di uccidere Chrònos” ,di Guido Tonelli, costituisce la perfetta linea guida che permette di formulare una nostra teoria su un argomento che costantemente tormenta noi esseri umani : “Che cos’è il tempo?. Questo saggio espositivo, a carattere prettamente scientifico-fisico-filosofico, è suddiviso in tre parti con un filo conduttore che portano ad un conclusione finale. Nella prima parte, Tonelli ci fa osservare, partendo da oggetti semplicissimi, quali le trottole, l’importanza delle leggi del tempo che dominano il nostro universo, facendo riferimento ad alcune concezioni di popoli antichi oppure filosofi presocratici e sofisti che propongono una visione del tempo mistico e metafisico. “Ci siamo cullati nell’illusione di essere al centro di un meccanismo perfettamente congegnato, eterno e immutabile. Per questo tutti gli episodi che spezzano l’incantesimo ci fanno sprofondare nell’angoscia” afferma l’autore : un individuo, sin dalla sua nascita, comprende che il mondo è regolato da leggi e criteri che permettono di trascorrere l’esistenza come fosse una linea retta: è quando questa linea retta perde la sua costanza, che egli non si capacita delle motivazioni per le quali è avvenuto ciò. Nella seconda parte, viene evidenziata forse la più importante relazione esistente al mondo : quella spazio-tempo. Questo fondamentale legame è stato dimostrato dalla teoria della relatività di Einstein, attraverso la quale è concretizzato come unico blocco che così come si è mosso nel passato, si muove nel presente e si muoverà nel futuro. Tuttavia, il fatto che si sia già mosso, comporterebbe esclusivamente un’illusione e a credere l’esistenza di un presente, che in realtà non esiste. Nella terza e ultima parte di questo saggio, è finalmente presente, la risposta alla domanda “Come posso uccidere il titano Chrònos?”.Tonelli finalmente parla di un’eventuale morte, vista anche in chiave mitologica con il parricidio di Chronos, che in realtà non è altro che la conclusione fittizia di uno scorrere infinitesimale di piccoli granuli di esistenza. La teoria di Newton, però, sembra smentire molti dei modelli base che cercano di rispondere ai quesiti relativi al tempo. Nessuna delle due sembra preparare l’umanità all’accettazione di un cambiamento sostanziale delle leggi che regolano il cosmo, in quanto la concatenazione di tanti tempi quante sono le realtà esterne alla nostra non può essere compresa da individui che vivono nella loro bolla. Tutte le teorie esposte nel libro sono state raccolte grazie agli studi in fisica condotti dall’autore stesso, i quali lo hanno portato a vincere il premio internazionale Fundamental Physics Prize, il premio Enrico Fermi della Società italiana di fisica e la Medaglia d’onore del presidente della Repubblica. Lo stile con cui scrive è piuttosto ricco ed elaborato ma, al contempo,semplice. Leggere questo libro mi ha permesso in primis di sviluppare nuove conoscenze su argomenti già trattati e di farmi un’idea e concretizzare un’opinione su un così vasto argomento, quale il tempo. La linearità dei temi discussi ha permesso, nei punti in cui la descrizione poteva risultare pesante, di andare avanti, comprendendo ciò che è stato letto, per poi giungere ad un conclusione con un finale aperto che permette al lettore di approfondire. Lo consiglierei a tutte quelle persone che sentono la necessità di farsi un’idea su tale tema e cercare di rispondere al quesito : “Posso fermare anche io Chronos?"

      Calia Irene Liceo Cagnazzi ( Altamura, Puglia Nord )

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TEMPO: IL SOGNO DI UCCIDERE CHRONOS
Partendo col descrivere uno dei suoi nipotini e il suo interesse nei confronti delle trottole, Guido Tonelli intraprende un vero e proprio viaggio all'insegna della scoperta del tempo in tutte le sue forme, e in relazione a esso, parla di quanto ci circonda: dagli immensi oggetti e dagli spazi cosmici più ampi che il tempo abita, sino alle più piccole ed elementari componenti della materia.
La parte prima del libro mette in evidenza e rende chiari concetti fondamentali, quali il senso del tempo, che è da sempre considerato il ripetersi ciclico e regolare di eventi. Un ripetersi caratterizzato da armonia e rassicurazione ma simultaneamente denso di irregolarità, la cui conoscenza permette l'esercizio di un grande potere: padroneggiare il tempo in tutti i suoi profili significa ordinare il mondo esterno da cui dipende l'uomo e la società. Si parla, dunque, di come questo ordine e il tentativo di dare senso alla propria esistenza contro il fluire inesorabile del tempo sia fonte principale di grandiose opere culturali immortali. Tra queste anche gli stessi sistemi filosofici cui spesso si fa riferimento e non solo. Il testo è ricco di accenni al mondo antico, a patire dagli Egizi, primi a tentare di misurare il tempo, fino ai Greci, responsabili della suddivisione del tempo in diversi elementi.
Da tenere in considerazione, nel testo, è anche il voler unitariamente abbracciare vari ambiti: un passaggio tratta della consapevolezza del tempo come prodotto del cervello e di come quest'organo sia fondamentale. In particolare, per costruire il senso del tempo, sono indispensabili la memoria e le emozioni umane, responsabili della contrazione o del dilatamento della durata degli eventi.
Inoltre si parla, in maniera avvincente, di come sia impossibile mettere in gabbia il tempo e controllarlo. Infatti, a scandire le vite degli uomini è il tempo stesso che, tra l'altro, varia a seconda dello spazio. In virtù di ciò, nasce un'interessante riflessione su quanto, il punto di vista di noi esseri umani, secondo cui vi è un ordine di carattere generale estendibile in tutto l'universo, sia sbagliato e frutto di strutture mentali radicate. è possibile, infatti, che in diverse zone dell'universo, le leggi fisiche applicabili sulla terra non possano essere prese in considerazione.
Approfonditi, poi, sono vari aspetti, quali la meccanica quantistica e la relatività speciale, capaci di sconvolgere l'idea convenzionale del tempo, il Modello Standard, il principio di indeterminazione e l'irreversibilità del tempo.
Tutto concentrato in un unico libro che riesce perfettamente a entrare nel merito di vari aspetti, approfondendoli accuratamente. La stessa scrittura e la generale struttura del testo, rendono il tema del tempo suggestivo e affascinante, se pur con qualche rara difficoltà in determinati passaggi poiché particolarmente specifici e complessi. è sicuramente un libro che richiede un certo tipo di attenzione e applicazione, da cui, però, possono derivare interessanti riflessioni. Tra queste, quella di apprezzare e comprendere la complessità del tempo, in tutte le sue sfaccettature. Pensare che qualcosa di così grande e intricato ci sia stato messo a disposizione per puro caso porta ad una maggiore consapevolezza della vita e del suo tempo, che va sfruttato al massimo in modo positivo.






















      Carrieri Annalisa Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Che cos’è il tempo? Difficile trovare una risposta adeguata a questa domanda, anzi una definizione completa, probabilmente non c’è mai stata. Con questo audace dubbio l’autore Guido Tonelli, nel saggio “Tempo: il sogno di uccidere Chronos“ presenta l’enigma Tempo e come si sia ampliato nei secoli.
L’uomo nel corso della storia si è evoluto ma nel suo inconscio, in maniera “ossessiva”, permane il desiderio ardente di voler ingabbiare il tempo.
Nell’antichità, l’uomo era angosciato dal terrore che il tempo potesse finire, che il sole potesse solcare le sponde dell’orizzonte per l’ultima volta e l’unica ancora di salvezza era riposta in chi era in grado di scandire i ritmi della società. Questa era la logica della necessità dell’epoca, della quotidianità ripetuta in maniera costante e circolare, in modo da non porre mai fine al mondo; allo stesso tempo però, l’uomo voleva lasciare una propria traccia in quello scorrere fluente, così da navigare verso il futuro e lasciare ogni epoca con il ricordo del suo passaggio nel tempo.
Fino a quel momento, gli “orologi naturali” erano i corpi celesti, ma erano solo una prima manifestazione di Chronos, poiché l’umanità ha atteso con ardore la sua apparizione fisica, prima con le mediane, poi con i calendari e infine con gli orologi; con l’invenzione dell’orologio l’umanità credeva di aver inibito le ali del tempo e di averle poste sotto il proprio controllo: e se fosse stato il Tempo ad averla ingabbiata? Basti pensare che, anche nella vita odierna, non si fa nulla senza consultare l’orologio e che la giornata è scandita dal ticchettio delle lancette; perciò è stato il tempo ad averci intrappolati, è come se le nostre vite si svolgessero all’interno degli orologi.
L’essere succubi del tempo è stato parzialmente accettato; non appena questo è accaduto Albert Einstein ha stravolto questo pensiero con la teoria della “Relatività”.
Guido Tonelli ci spiega come egli stesso, essendo un fisico, ancora oggi si trovi a dover risolvere dibattiti che cercano di proiettarsi nel tempo passato, presente e futuro e come cerchi di elaborare una giusta risposta: sarà mai possibile ottenerla?
L’autore ha reso il suo saggio pienamente versatile, addentrandosi non solo nel campo fisico, ma attraversando diversi saperi, la filosofia e l’arte, “Gli orologi molli” di Dalì, “Le tre età dell’uomo” di Giorgione, mettendo in gioco la sua abilità di spaziare tra varie conoscenze, rendendo tutti i campi del sapere partecipi e coinvolti dal tempo che inesorabilmente scorre.
Il libro, scritto in maniera accattivante, è comprensibile sotto ogni punto di vista; Tonelli, inserendo nozioni fisiche e filosofiche, cattura l’attenzione del lettore e spiegandole accuratamente le rende comprensibili anche per coloro che non le hanno affrontate in studi personali.
La bellezza di questo saggio, per niente banale e monotono, è che chiunque abbia una propria idea di “ Tempo”, anche se incompleta, possa grazie alla lettura riuscire a colmare i vuoti filosofici, epistemologici e fisici, eliminando nozioni superflue.
Chissà se mai si arriverà ad una concezione omni comprensiva del Tempo, ma infondo chi saremmo noi senza di esso: giorni, mesi, anni, vite sono scandite da questo grande artefice della storia, che fino alla fine dei giorni ci cullerà nel suo mistero affascinante.

      Cascone Dominique Maria Teresa Liceo Statale Enrico Fermi ( Canosa Di Puglia - Minervino, Puglia Nord )

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Il libro "Tempo: Il sogno di uccidere Chronos", scritto dal professor Guido Tonelli, è una vera e propria avventura attraverso la storia del tempo, dalla sua nascita furibonda all'evoluzione e alla metamorfosi fino alla percezione dell’uomo contemporaneo. Tonelli, con la sua vasta conoscenza in fisica e la sua passione per la divulgazione scientifica, ci conduce in un viaggio alla scoperta del mistero del tempo, riuscendo a spiegare in modo semplice e accessibile concetti complessi della fisica relativistica e quantistica, senza mai perdere il filo della narrazione.
L'autore ci offre una visione a 360 gradi del tempo, esplorando le diverse teorie e concept che sono stati proposti nel corso dei secoli. Il libro non è solo una raccolta di informazioni scientifiche, ma è arricchito da riferimenti a opere letterarie e filosofiche, che consentono al lettore di approfondire la riflessione sul tema.
L'autore affronta, infatti, anche la questione del tempo dell'esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio, e del tempo del battito cardiaco, invitando il lettore a esplorare la propria dimensione temporale interiore.
Dalla filosofia alla fisica, Tonelli ci mostra come il tempo sia stato percepito in modo diverso da varie culture e come sia stato influenzato dalla scienza e dalla tecnologia. In particolare, i riferimenti alla teoria della relatività di Einstein ed ai recenti sviluppi nel campo della fisica quantistica sono molto interessanti.
Tonelli non solo spiega le teorie, ma anche la loro importanza e come influenzino la nostra vita quotidiana. Inoltre, il modo in cui descrive la relazione tra il tempo e la gravità, l'energia e la massa è impeccabile: nonostante il tema sia complesso, egli riesce a trattarlo con un linguaggio semplice e coinvolgente, rendendo la lettura piacevole per tutti.
Un aspetto particolarmente interessante del libro è la sua struttura non lineare, che ricorda l'andamento oscillatorio del tempo. Tonelli, infatti, passa con agilità dalla storia del tempo alla sua misurazione, dalle teorie di Einstein all'orologio cosmico, fino a discutere dei buchi neri e dell'effetto che hanno sul tempo. Questa struttura risulta coinvolgente per il lettore, che viene portato a scoprire sempre nuovi aspetti del tema trattato.
Nella sua opera, l'autore riesce sapientemente a coniugare rigore scientifico e scorrevolezza narrativa, facendo emergere l'aspetto multidisciplinare del concetto di tempo.
Per la sua combinazione di conoscenza, passione e capacità di rendere accessibile, anche ai non esperti del settore, un argomento così ostico, il libro merita un voto di 9.

      Ciaccio Martina Liceo Cagnazzi ( Altamura, Puglia Nord )

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La causa rincorre l’effetto, gli occhi rincorrono un’immagine, un uomo rincorre un ricordo, ma il tempo di questi eventi grida “artefatto”, lo grida ora come lo ha sempre gridato, a partire dai primi uomini che lo hanno percepito senza riconoscerlo; tuttavia, sebbene esso influenzi la vita nostra e di ciò che ci circonda, non è necessario rivolgersi a epoche tanto lontane per capire quanto poco ancora si conosce questa voce e perciò quanto ancora sia necessario che se ne parli, come ha fatto il professor Guido Tonelli nel suo “Tempo: il sogno di uccidere Chrónos” . È artefatto ciò che Newton riteneva universale, il tempo, il quale non può più prescindere dallo spazio e differisce in base alla posizione degli osservatori. Questa è la relatività del tempo di Einstein, che genera innumerevoli eventi indipendenti, così come innumerevoli sono in fisica quantistica le combinazioni microscopiche da cui deriva uno stesso stato macroscopico irreversibile. Quando l’uomo si rende conto dell’irreversibilità del tempo è ormai tardi: si ostina con l’estetica anti-età senza sapere che gli unici “eletti” a cui è dato vivere in eterno sono solo alcune di quelle particelle elementari che, vivendo quotidianamente, non vede, come elettroni e protoni. Così, quell’inconscio prodotto della mente che l’umanità cerca di ingabbiare e di controllare si rivela sempre Chrónos, signore supremo. Non importa quale rivoluzione umana sia attuata, quale preghiera rivolta, alla fine è l’uomo a indossare le catene del tempo, il banale orologio da polso. Gli unici luoghi che si sottraggono al dominio del tempo, forse quelli che destano più fascino tra gli altri descritti nel libro, sono i buchi neri con i loro orizzonti degli eventi, dove vi è totale annullamento del tempo.
Chi sceglie di seguire la via che parte dalla posizione attuale, che prosegue verso la volta celeste e che finisce nelle viscere della materia sta acquistando il biglietto di sola andata per realtà sconosciute e a tratti sconvolgenti, accompagnato dalla penna di Guido Tonelli, precisa quanto basta sulle nozioni di tipo scientifico relative alla fisica quantistica e alla relatività, le quali, se fossero state affrontate diversamente, sarebbero risultate troppo ridondanti, ma in questo specifico caso si sistemano in maniera equilibrata tra le continue suggestioni filosofiche, storiche, mitologiche e artistiche. Non mancano aneddoti piacevoli dal punto di vista narrativo e incalzanti tanto quanto basta a esplicitare quel legame indissolubile, ma spesso ignorato o minimizzato, tra esperienza materiale ed esperienza umana, poiché è questo un aspetto fondamentale della scienza.

      Galantucci Antonia Ludovica Liceo Cagnazzi ( Altamura, Puglia Nord )

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Il sogno di uccidere Kronos è un libro scritto da Guido Tonelli, dedicato ai suoi figli ed edito da Feltrinelli. Nel libro si affronta il concetto di “tempo”, dal greco Kronos, del suo inesauribile ed incessante scorrere verso l’infinito. L’autore stimola la riflessione del lettore su diversi interrogativi: il tempo esiste o non esiste? Lo si può fermare o no? Possiamo uccidere Kronos? La verità è che non sappiamo con certezza cosa sia il tempo ma certamente conosciamo il suo fondamentale ruolo in ogni ambito, sino ad ora esplorato dalla fisica. Il tempo non è un concetto astratto ma è ciò che occupa l’universo intero, facendolo vibrare ed oscillare. Nato in modo violento con il “big bang“ ha poi avuto una strana evoluzione. La sua lunga storia è segnata da un prima e un dopo e per avventurarci in questa straordinaria vicenda dobbiamo accettare l’idea che tutto sia partito da un non-luogo del non-tempo da cui è scaturita l’indissolubile coppia: spazio-tempo e massa-energia. Guido Tonelli ci accompagna in un excursus storico, matematico e filosofico di esplorazione di cosa sia lo scorrere del tempo per l’essere umano, sostenendo che esiste un tempo per ogni cosa: per la memoria, per le emozioni, per il desiderio, che l’uomo intrappola e plasma a proprio piacimento. Pur senza rendercene conto, il tempo condiziona tutta la nostra esistenza e scandisce e determina persino la nostra vita famigliare, perché siamo e viviamo immersi nel tempo. Esiste anche un “tempo interiore”, quello che scorre in ognuno di noi, quello che varia da individuo a individuo, sui cui dovremmo meditare di più. Guido Tonelli prova a mettere ordine e a rendere Kronos qualcosa di più accessibile e comprensibile anche se da sempre è un mistero che ha cambiato molte volte struttura e che continua ad eludere filosofi e scienziati. Più che parlarci del tempo in quanto tale, egli ci parla della sua morte, progettata e desiderata più volte, e lo fa in chiave mitologica, descrivendoci l’assassinio di Chrònos, il dio del tempo. Le motivazioni che spingono a voler uccidere il tempo sono facilmente intuibili: il tempo altro non è che l’inesorabile scorrere dei granelli dell’esistenza, fino alla sua inevitabile conclusione. Il tempo segna l’inizio ma anche la fine di tutto, è vita ed anche morte. Lo si vorrebbe fermare, cristallizzare, trattenere, arrestare ma niente e nessuno sino ad ora ci è riuscito mai, neanche i fisici che hanno tentato di quantificarlo e di metterlo in una griglia ben definita, perchè il tempo è sfuggente tanto quanto gli istanti di cui è fatta la nostra esistenza; è il cambiamento repentino ed incalzante, è il divenire incessante. Kronos è per tutti ancora un grosso mistero. Ho trovato questo libro molto piacevole nella lettura perché l’autore non affronta solo argomenti di fisica; anzi frequenti sono i riferimenti ad altri campi del sapere: alla mitologia greca, alla filosofia, dimostrando di possedere una profonda cultura umanistica, sapendo deliziare il pubblico dei lettori con continui riferimenti ai grandi miti del passato ed al pensiero dell’antica Grecia. E’ un libro molto interessante poiché cattura l’attenzione del lettore ed anche se la scienza non è ancora stata in grado di verificare cosa il tempo sia realmente, è sempre bello poterlo utilizzare per capire il funzionamento del mondo nella sua interezza. Ne consiglio la lettura perché arricchisce le conoscenze e favorisce spunti di riflessioni.

      Iacovazzo Silvia Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Il tempo fa parte delle nostre vite, anzi le regola: non ci svegliamo quando siamo completamente riposati, ma quando suona la sveglia, non mangiamo quando abbiamo fame, ma quando è l'ora dei pasti. Insomma, il ritmo delle giornate è scandito dalle lancette che si muovono inesorabilmente sull'orologio. Verrebbe da dire che "Gli umani, che avevano sognato di ingabbiare Chrónos, scoprono con orrore che in realtà hanno solo imprigionato se stessi” e che dunque "Il trionfo di Chrónos nella società moderna è assoluto". Ma sappiamo veramente cos’è il tempo? Esso è davvero così potente da riuscire a condizionare la vita sulla terra, e non solo? Guido Tonelli, fisico al CERN di Ginevra e professore all'Università di Pisa, cerca di dare una risposta a queste e altre domande nell'opera Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos.
Dall’enormità dello spazio cosmico allo spazio infinitesimale delle particelle elementari, dagli avvenimenti di vita quotidiana al ricordo di tempi passati, dalle intricate ricerche intraprese dagli studiosi agli antichi racconti mitici, Tonelli attraversa il mondo di Chrónos nelle sue più svariate manifestazioni, provando a dare una spiegazione alla moltitudine di dubbi che da sempre attanagliano gli uomini. Tempo si presenta come un viaggio intricato e affascinante che riuscirà a suscitare curiosità nel lettore, nonostante la complessità scientifico-filosofica degli argomenti trattati.
L'attenzione del lettore è catturata, sin dalle prime pagine, attraverso il racconto di un evento straordinario cui assiste lo stesso nonno dell’autore: un’eclissi totale di Sole. Un evento come questo, oggi, crea stupore, ma non stravolge il senso del tempo, come accadeva per i nostri antenati travolti da angoscia ogni qualvolta il ritmo regolare delle giornate veniva interrotto. Infatti, Chrónos, inteso come ripetersi ciclico degli eventi, rappresenta per noi armonia e rassicurazione. Forse proprio per questo il tempo domina le nostre vite…
Nonostante l’oggettiva complessità di alcuni passaggi, non risulta difficile seguire le diverse e profonde riflessioni che l'autore svolge sul tempo. La bravura di Tonelli risiede infatti nel saper coinvolgere tutti i tipi di lettori, attraverso un linguaggio non troppo specifico e il richiamo ad argomenti filosofici, storici, letterari, artistici, che si inseriscono in modo armonico nella descrizione più propriamente scientifica di buchi neri, microparticelle e relatività. Esempi tratti dalla vita quotidiana, miti, aneddoti, richiami a fatti di attualità costellano la narrazione, che si dipana attraverso una limpida e rigorosa suddivisione in brevi capitoli e paragrafi, ciascuno dotato di un proprio titolo inerente all'argomento principale.
Per chi si cimenta in questa lettura senza basi solide di fisica, parecchi aspetti possono risultare un mistero, ma ciò vale anche per gli studiosi. L’autore giunge infatti alla conclusione che "dopo aver analizzato i numerosi aspetti del tempo sui quali la scienza moderna ha raccolto un'impressionante mole di dati, rimangono aperti moltissimi interrogativi". Non si è riusciti a comprendere cosa sia veramente il tempo, l'unica cosa certa è che esso riveste un ruolo fondamentale in ogni aspetto analizzato dalla fisica sino ad oggi. È chiaro che non sarà possibile evitare di ricorrere al concetto di tempo per descrivere il mondo circostante: “Ora come ora”, conclude l’autore, “nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo".

      Liseno Francesca Liceo Scientifico Statale V. Vecchi Trani ( Trani, Puglia Nord )

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Guido Tonelli nasce a Casola in Lunigiana nel 1950, intraprende studi di fisica presso l’Università di Pisa, dove si laurea nel 1975 e dove è da subito professore. Riceve numerosi premi e riconoscimenti grazie alla sua prospera attività. Egli lavora al CERN di Ginevra dove è tra i padri della scoperta del bosone di Higgs. Tonelli è anche un divulgatore scientifico, ha infatti scritto e pubblicato numerosi libri, tra cui “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos“, edito da Feltrinelli per la prima volta nel 2021. 
Si tratta di un saggio scientifico incentrato su una riflessione sulla natura del tempo e sul potere misterioso che esso ha sulle vite di tutti. L’autore ci accompagna in un’analisi del tempo attraverso diverse prospettive. Emerge che il tempo è contemporaneamente un concetto relativo, cioè in base alla persona e all’ambiente in cui ci troviamo, come spiega Einstein, si dilata e si contrae; e assoluto, cioè ha una perfetta periodicità, il suo scorrere è indipendente da tutto, come afferma invece Newton. Le due teorie si contraddicono a vicenda, risulta quindi impossibile unificarle e cercare di svelare l’ombra di mistero che si cela attorno al tempo. Anche altre discipline hanno tentato di fare luce e chiarezza su questo per sconfiggere Chronos. Molti artisti erano affascinati e incuriositi dal tempo, tra questi emerge Salvador Dalì con i suoi “Orologi molli”, ma anche filosofi, come Eraclito, con il suo fiume che scorre incessante, analogamente al tempo, e Zenone, con i suoi quattro paradossi, in particolare quello della freccia. Abbiamo visto quindi che né le discipline razionali, né quelle irrazionali, fino ad ora sono riuscite in tale missione… forse dovremmo utilizzarne di nuove? Alla fine di tutto, ci sarà qualcuno o qualcosa che riuscirà a realizzare il sogno e finalmente uccidere Chronos?
Ciò che mi è particolarmente piaciuto di questo libro è che Tonelli, attraverso spiegazioni scientifiche e filosofiche accompagnate da esempi delucidanti, soprattutto per coloro che hanno poca dimestichezza con gli argomenti trattati, guida noi lettori in questa lotta contro Chronos, il Dio del tempo, che è sempre riuscito e ancora riesce a sfuggire e aggirare scienziati e filosofi. Questa lotta è sempre più appassionante e travolgente, ma la sua bravura sta soprattutto nel toccare tutte le discipline e analizzarne i differenti punti di vista, perché una discussione sul tempo non riguarda solo il campo scientifico, ma interessa anche quelli artistico e filosofico. È interessante che Tonelli ci porti ad una riflessione profonda sul tempo, sulla base delle nozioni acquisite nel corso della lettura. Il tempo esiste o non esiste? È una domanda che mi ha accompagnato fino fine della lettura, e alla quale non saprei ancora dare una risposta. È sensato dire che il tempo è un concetto astratto, che noi uomini cerchiamo di modificare e adattare come preferiamo; tuttavia, è lui a fare ciò con noi. Il tempo è una supposizione, un’illusione, non esiste. Ma allo stesso tempo è vita e morte. È ciò che ci aspetta, ma una volta vissuto muore. Di conseguenza, sta a noi scegliere di vivere angosciati dallo scorrere del tempo oppure di dimenticarne l’esistenza.
Mi sento di consigliare il libro a chiunque, anche a coloro che pensano di non essere interessati all’argomento trattato perché grazie alle capacità dell’autore di catturare il lettore in questo lungo viaggio, la lettura risulterà piacevole e scorrevole, e non si vedrà l’ora di vedere come va a finire!

      Martiradonna Daniele Liceo Scientifico “gaetano Salvemini “ ( Bari, Puglia Nord )

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Un itinerario tra storia, scienza e filosofia che cambierà irreversibilmente la concezione che noi tutti abbiamo del tempo, da sempre nemico dell’uomo.
Il libro esprime la percezione che l’essere umano ha sviluppato di Chronos, dagli albori della preistoria, sentendo il suo inevitabile e incessante scorrimento. Un’entità che ha plasmato i modelli di vita quotidiana, a partire dall’uomo cavernicolo, influenzando l’antica civiltà greca e arrivando alla realtà odierna. Un’idea che Guido Tonelli contribuisce a demolire. Nei capitoli di questo testo, il fisico mostra lati e misteri che il tempo ha tenuto nascosti, facendo cadere ogni certezza che il tempo sia una misura universale, scoprendo ogni sua mutabilità e indagando sul suo inizio.
L’opera divulgativa di Tonelli risulta interessante, ancor di più, quando il fisico racconta di come, a partire dal secolo scorso, si sia scoperta la possibilità di tenere d’occhio il tempo variabile, non con i classici orologi ma scoprendo la relatività, teoria che ha stravolto le convinzioni di chi, sulla Terra, ha sempre considerato il tempo “universale”, uguale per tutti e ovunque. Nel libro si assisterà a un percorso che va dalle dimensioni microscopiche delle particelle elementari, a quelle mastodontiche di massicci buchi neri. Si scopriranno i posti dove il tempo, come congelato, si interrompe e quelli in cui trascorre a una velocità immensa. Guido Tonelli spiega i possibili fenomeni alla base della nascita di Chronos e le teorie “assassine” che lo disintegrano. Da Newton ad Einstein, il viaggio attraverso la scienza nel tempo cambierà per sempre il punto di vista dei lettori.
L’autore del libro, il fisico Guido Tonelli, è un docente universitario a Pisa. Come lui stesso cita nel libro, è uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, ed è vincitore di diversi premi. Anche nominato a ricevere la Medaglia d’onore del presidente della Repubblica nel 2014, Tonelli è autore di altri testi divulgativi come “La nascita imperfetta delle cose” o “Cercare mondi. Esplorazioni avventurose ai confini dell’universo”. È solito, infatti, parlare nei suoi libri di argomenti come la scoperta scientifica, la grandezza dell’universo e l’esplorazione delle teorie fisiche a partire dai più piccoli corpi dotati di massa.
Malgrado siano trattati argomenti molto interessanti, il lessico specifico e la descrizione dei concetti risultano, a volte, alquanto complessi alla lettura inesperta di lettori alle prime armi col mondo della fisica quantistica. Altre parti del libro sono invece sufficientemente scorrevoli. Il lessico utilizzato è scientifico e l’utilizzo di leggi e/o teorie fisiche garantisce la comprensione a chi ne è già a conoscenza. Nell’insieme, la struttura del libro è calibrata, poiché costruisce nella mente del lettore un’idea che si arricchisce procedendo nella lettura dei vari capitoli e, nonostante alcune possibili difficoltà nella lettura, l’esito che si ha, infine, è totalmente positivo. La scelta nell’utilizzo di miti e concetti storici garantisce una visione a trecentosessanta gradi del tema principale del libro e delle ideologie che riporta.
CONSIGLIATO. È un’opera scientifica indubbiamente interessante, che racchiude segreti e misteri di un’entità che, da sempre, ci spaventa e affascina incredibilmente. È un libro scritto con precisione nel linguaggio e una grande maestria negli argomenti trattati; un viaggio nella scienza moderna che consiglio a lettori amanti della fisica quantistica.

      Marvulli Gloria Maria Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Sin dal primo respiro di ogni essere vivente il tempo è regolarmente cadenzato; il susseguirsi di secondi, minuti, giorni, mesi ed anni porta l’umanità ad ignorarne la complessità. Nel lineare trascorrere del tempo è in realtà costantemente presente un perpetuo ed altalenante alternarsi di antitetiche fasi naturali: il dì e la notte, la veglia ed il sonno, la sistole e la diastole nel battito del cuore, l’inspirazione e l’espirazione nel respiro. La linea diviene cerchio, ciclo continuo e con essa cambia la concezione umana del tempo. Una qualsiasi interruzione di questi cicli crea scompiglio ma è allo stesso tempo matrice di questa scansione regolare del tempo umano da sempre fonte di mistero e oggetto di indagine per l’uomo dagli albori delle prime civiltà. È proprio dalla esperienza della visione di un’eclissi solare totale di un semplice uomo che lavorava come scalpellino nelle cave della Walton, Emilio Folegnani (antenato dello scrittore del libro), che Guido Tonelli comincia ad introdurre le sue argomentazioni riguardo il tema della conformità del tempo. Il fisico Guido Tonelli, nel suo libro pubblicato per la prima volta in edizione digitale nel maggio 2021 dalla Feltrinelli Editore, si concentra sulla continuità enigmatica che il tempo porta con sé sin dalle origini. Il tempo viene analizzato dallo scrittore non solo dal punto di vista scientifico e soprattutto fisico, ma anche artistico e letterario; infatti lo scorrere del tempo è personificato dal Titano Chrónos, importante figura della mitologia greca, figlio di Urano e Gea, il quale inghiottiva tutti i suoi figli per paura di essere detronizzato. Zeus, però, riuscì a sottrarsi al proprio destino e preso dal desiderio di vendetta avvelenò suo padre, Tempo. Così come Zeus fermò Chrónos, il desiderio umano ed implacabile di “uccidere” il tempo è ancora inculcato inconsciamente negli animi umani. Complessivamente valuto il tentativo di ricerca dell’autore in maniera positiva: il testo è chiaro e comprensibile, anche per chi si approccia ai temi scientifici da inesperto.

      Massafra Daniele Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Numerose scoperte scientifiche, specialmente quelle susseguitesi nel corso del secolo scorso, ci hanno permesso di ereditare un ampio bagaglio di informazioni riguardo quella dimensione comunemente definita tempo. Eppure, questo non è ancora abbastanza. Restano ancora questioni da approfondire e sono precisamente questi insaziabili dubbi che spingono menti brillanti, come quella di Guido Tonelli, a voler approcciarsi nel difficilissimo tentativo di inquadrare il concetto di tempo.
Il tempo è assoluto o relativo? Quali relazioni legano il tempo a corpi di dimensioni immense? Quali invece lo congiungono a corpi microscopici? È possibile far tornare indietro la lancetta del tempo? E fermarla?
Ecco alcuni tra i più frequenti interrogativi in materia, i quali spinsero Tonelli a formulare una serie di riflessioni tutte raccolte nel suo ultimo capolavoro, “Tempo: Il sogno di uccidere Chronos”.
Il titolo del libro è spiazzante. La speranza è quella di porre fine all’infinito loop temporale che inghiottisce tutto ciò che è materia. Per quanto la sorte scandita dalle lancette di un orologio sembri essere irrevocabile, Tonelli ci offre un efficace antidoto affinché il sogno di uccidere Chronos diventi effettivamente realizzabile: la conoscenza.
Sapere è potere, come affermava Bacone, e l’autore, rinomato fisico e divulgatore scientifico, sa che solo con la conoscenza sarà possibile dominare il tempo, chi non la possiede è destinato a vivere nel terrore di rimanere intrappolato all’interno di quell’infinito loop temporale.
Tonelli non esita a mostrare il suo immenso patrimonio culturale, che non si limita esclusivamente alle conoscenze scientifiche di cui è altamente esperto, ma, al contrario, abbonda di saperi filosofici, storici, artistici, mitologici, musicali, cinematografici, emergendo come un uomo abile nell’ intrecciare vari argomenti senza mai risultare fuori tema. Nello sfoggiare le proprie competenze non si rivela mai saccente o superbo nei confronti di un lettore stupefatto dalla mole di materiale scientifico contenuto nel testo, ma gli si approccia in maniera umile spesso accostando immagini efficaci a concetti alquanto complicati o talvolta facendo menzione di esperienze nella vita di gente comune.
Si è data parecchia rilevanza al desiderio di dominare il tempo e potrebbe sembrare questo lo scopo del libro, mettere in ordine ciò di cui si è a conoscenza riguardo all’ argomento per magari facilitare l’arrivo ad una conclusione certa e quindi possedere tutte le conoscenze necessarie a poter definitivamente sottomettere il tempo.
A mio parere, però, non è questo lo scopo di Tonelli nello scrivere questo libro, bensì credo che l’autore voglia piuttosto elogiare il tempo che è presente ed è presente ovunque e in quanto tale è un dono, un dono che permette di fare nuove scoperte ogni giorno e scriverne un libro a riguardo. Ma dirò di più; Penso che il tempo, di volta in volta, davanti a donne e uomini eccellenti, fornisca un ulteriore dono, quello dell’eternità, una vita nel futuro legata alla memoria dei posteri, e, senza alcun dubbio, Tonelli riceverà questo onorevole riconoscimento.

      Matullo Donatella Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Cos'è realmente il tempo? E’ un’invenzione dell’uomo che ha illuso le nostre vite oppure una grandezza metafisica ma difficile da indagare e che forse non conosceremo mai a pieno? L’autore Guido Tonelli , fisico al Cern di Ginevra e professore all’Università di Pisa, nonostante ammetta che anche per i fisici è un'enigmatica ricerca, prova a dare risposte nel libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chrònos”.
Partendo da aneddoti tratti da libri, dalla descrizione di un’opera artistica o dalla teoria di un filosofo antico, Tonelli spiega attraverso formule e teorie fisiche e scientifiche, elaborate dai più grandi studiosi come Einstein o Hawking, il concetto del tempo dalle minime e impercettibili particelle alle giganti componenti in cui invece esso addirittura si ferma, come i buchi neri.
Il tempo è sempre stato un mistero sin dall’antichità. Le civiltà passate cercavano di dare spiegazioni razionali che crollavano ogni qualvolta un evento sconvolgente come le eclissi si verificava. Attualmente, invece, le eclissi sono niente in confronto ad un intero universo di indagini che però non hanno ancora portato a delle conclusioni completamente soddisfacenti.
E’ straordinario pensare però come Chrònos abbia influenzato in maniera così precisa o anche ossessiva la nostra quotidianità. Il tempo è un fattore che dà armonia alle nostre giornate fin dal momento in cui apriamo gli occhi la mattina.
Trattandosi di un testo di divulgazione scientifica, il lettore non esperto nell’argomento potrebbe aspettarsi una lettura stancante e incomprensibile. Eppure, nonostante l’ovvia difficoltà nelle parti in cui ci sono solo spiegazioni fisiche e matematiche, la lettura risulta piacevole e coinvolgente, perché il lettore potrebbe trovare risposte a domande esistenziali o fare scoperte che non avrebbe mai immaginato. Inoltre, l’autore cerca di cominciare il discorso da eventi o miti che si ricollegano alla spiegazione scientifica più specifica in modo da fornire un esempio concreto al lettore.
Le 185 pagine, infatti, sono un viaggio intricato e curioso alla scoperta di concetti insoliti; in conclusione, però, l’autore afferma che “Dopo averne analizzato i numerosi aspetti sui quali la scienza moderna ha raccolto un’impressionante mole di dati, rimangono comunque aperti moltissimi interrogativi”. Una cosa è certa, dunque, Chrònos è dominante nella nostra vita e non sapremmo liberarcene facilmente.

      Moccia Antonella Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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“Tempo-il sogno di uccidere Chrónos” è un saggio pubblicato nel 2021 e scritto da Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e professore all’università di Pisa. L’autore accompagna il lettore in un viaggio alla scoperta di Chrónos, che rappresenta da sempre un enigma per l’umanità e che ancora oggi, nonostante il progresso scientifico, è avvolto dal mistero.
Nell’ “angolino di universo” in cui noi viviamo, il tempo sembra scorrere fluido, continuo, assumendo il ruolo di severo, ma essenziale regolatore delle nostre attività e della nostra stessa vita. È strumento decisivo per la sopravvivenza: non a caso tutti gli esseri viventi, compresi gli animali e gli insetti, acquisiscono il senso del tempo, che consente alla coscienza di ordinare e organizzare il mondo esterno. Ma c’è un tempo soggettivo, ovvero quello alterato dalle nostre personali emozioni, ed uno scandito dall’orologio, con il quale l’uomo ha cercato di ingabbiare e controllare Chrónos e il cui ticchettio procede preciso e regolare a livello universale.
Questa radicata consapevolezza di essere all’interno di un meccanismo immutabile è però messa in crisi da fenomeni a noi lontanissimi, come quelli che avvengono nel mondo sub-nucleare e in quello delle galassie con esplosioni di supernove, sistemi solari sbriciolati, gigantesche catastrofi: ed è qui che il nostro comune tempo si dissolve, si contorce, si spezza.
A guidare il racconto è la domanda, da cui prende il nome lo stesso testo, “è possibile dominare Chrónos o invertire la sua freccia? Ma soprattutto esiste davvero o è solo una nostra illusione?”.
Sta a voi ora scoprirlo attraverso un percorso molto vasto che spazia dalla fisica all’arte, dal mito alla filosofia. Sebbene, infatti, talvolta la lettura si riveli impegnativa e richieda una maggiore attenzione e competenza, è ricca di informazioni interessanti anche su questioni di cui abbiamo già sentito parlare, ma che non abbiamo mai analizzato nell’ottica del tempo: dalla citazione di alcune opere d’arte e di letteratura, quali La persistenza della memoria di Salvador Dalì e l’Amleto di Shakespare, alle definizioni di tempo dei più grandi maestri della filosofia, a cominciare da Anassimandro ed Eraclito sino a Freud, e ancora ai due pilastri della fisica, prima Newton, poi Einstein con la teoria della relatività. Quest’ultima, in particolare, ha scombinato quel sistema ordinato e immutabile del tempo cosiddetto absolutus, ribadendo la stretta correlazione tra spazio e tempo, dipendenti entrambi dalla velocità dei corpi: ciascuno, dunque, ha “un proprio tempo” in base al luogo in cui si trova e all’azione che sta compiendo.
In conclusione, nel complesso è un libro che affronta ampiamente numerose tematiche, soprattutto di ambito scientifico, rivelandosi però spesso ridondante e poco scorrevole. Ne consiglio la lettura a coloro che possiedono già basi solide in quest’ambito.

      Nicassio Giuseppe Liceo Scientifico “gaetano Salvemini “ ( Bari, Puglia Nord )

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Il libro intitolato “Tempo, il sogno di uccidere Chronos”, da circa 180 pagine è stato pubblicato nel 2021 da Guido Tonelli. Lo stesso autore afferma che è il secondo capitolo di una trilogia legata a temi sensibili e profondi.
In tutta la vicenda del libro, Tonelli più che parlarci del tempo in quanto tale, ci parla della sua morte.
Morte desiderata e progettata più volte. In chiave mitologica, ci parla dell’assassinio di Chrónos; il dio del tempo. È l'uccisione personificata dentro Zeus che tanti fisici, scienziati e matematici hanno voluto e provato a compiere. Le motivazioni esistenziali che ci spingono a uccidere il tempo sono facili da intuire: il tempo rappresenta lo scorrere interminabile dei granelli della vita fino alla sua inevitabile fine, ovvero la morte. Il tempo perciò è vita, ma è anche morte. E così la cultura ha toccato la possibilità di un mondo fatto di entità eterne, dove la morte non può raggiungerci. Non a caso era il mondo delle idee iperuranie, oltre Urano e, quindi, oltre Saturno, il Chrónos dei latini. Oggi le religioni monoteiste non paiono più così convincenti, molti si legano alla versione più recente delle forme platoniche, cioè i bit immateriali di cui si pensa in maniera errata sia fatta l’informazione, e si spera in un aldilà digitale.
Come si può uccidere il tempo? Con la matematica. L’idea è quella di mostrare che il tempo è contraddittorio e quindi non può che essere un’illusione.
La questione del tempo ha portato l’umanità a porsi molte domande per molti millenni, e l’unica cosa sicura è che il tempo è qualcosa di ciclico; di fatti Tonelli paragona l’essere umano ad una retta che in un certo momento viene spezzata, l’essere umano per vari secoli si è illuso di poter scampare a questo momento.
Lo scorrimento del tempo, ovvero Chronos, produce angoscia e inquietudine che però hanno prodotto a loro volta molte cose positive come la religione, l’arte, i grandi ragionamenti filosofici, ecc.
Il punto di vista filosofico insieme a quello scientifico hanno portato alla nascita del concetto del “tempo assoluto” che è visto come un orologio che non smette di far muovere le proprie lancette che però vengono rallentate dagli avvenimenti.
La scienza moderna, capitanata da Einstein, al contrario dice che il tempo assoluto è in realtà frantumato, per cui tanti piccoli orologi, l’unione dello spazio e del tempo, perciò in ogni punto di un universo c’è un tempo diverso.
Tonelli afferma che, con la scoperta dei buchi neri, è stata confermata l’esistenza di zone dove il tempo è addirittura assente, per cui Chronos è stato ucciso, ma solo in punti che Tonelli considera infernali e dove è meglio non accedere.
La fisica del tempo è perciò come abbiamo visto un campo minato, perché, come ci si accorge leggendo le pagine di questo libro, non esistono risposte definitive. Noi non calcoliamo il passare del tempo, bensì gli avvenimenti che, ipotizziamo ed immaginiamo, avvengano in uno specifico intervallo di tempo. L’autore sottolinea la questione dove Il tempo non è mai oggetto di una misurazione diretta, per esempio io conto il numero di ticchettii dell'orologio, ma chi assicura che avvengono con intervalli costanti ?

È un libro molto complicato da seguire, con molti sbocchi filosofici e matematici allo stesso tempo, tutto segue un filo e un ritmo preciso; l’autore ha voluto impostarlo con una struttura più semplice per non renderlo in qualche modo pesante, bensì molto scorrevole.

CONSIGLIO VIVAMENTE



      Pestrichella Rosita Liceo Cagnazzi ( Altamura, Puglia Nord )

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“Ancora non sappiamo cos’è il tempo, ma abbiamo visto che gioca un ruolo fondamentale in tutti gli angoli che la fisica ha esplorato. Di sicuro passerà parecchio tempo prima di riuscire a descrivere il mondo che ci circonda senza ricorrere a questo concetto. Nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo”.

È con queste parole che Guido Tonelli, fisico e professore universitario, conclude il suo libro “Il sogno di uccidere Chrónos”, edito Feltrinelli. Sin dagli albori della storia, l’uomo si è da sempre posto domande in merito ad uno degli enigmi più intriganti dell’Universo: che cos’è il tempo? Che ruolo gioca nella nostra vita? Esiste davvero o è una mera illusione?. L’autore in maniera ineccepibile racconta il cammino e la crescita dell’uomo verso un infinito e misterioso mondo di scoperte sull’evoluzione del tempo che nel corso dei secoli è mutata continuando ancora oggi a sfuggire a scienziati, fisici, filosofi e teologi.

“La consapevolezza della nostra precarietà e la fine ineluttabile che ci aspetta rendono drammatico il senso dello scorrere del tempo” ed è questa la ragione che nel corso della storia ha spinto matematici e fisici a progettare la morte di Chrónos, cercando di mostrare come il tempo sia in realtà un’illusione, rassicurazione ,in grado di controllare e scandire quel meccanismo perfetto chiamato Universo. Come diceva Aristotele: “Quello che chiamiamo “tempo” è solo un modo di tenere conto di come si muovono le cose”.

Ma da quando ,allora, l’uomo ha sentito il bisogno di rendersi assassino di Chrónos? Tutto avrebbe avuto inizio con i primi filosofi greci, per giungere a fisici e matematici che, come ci spiega Tonelli, hanno dedicato la propria esistenza alla ricerca e all’evoluzione scientifica addentrandosi come Cappuccetto Rosso in un bosco di insidie. Se per Newton e Kant il tempo era absolutus “senza relazione ad alcunché di esterno“, per Einstein il tempo e lo spazio costituivano un aggregato inscindibile e indivisibile. Però, come spiega Tonelli, in quell’ immenso Universo il cui scorrere degli eventi sembra rompere gli schemi della fisica, la nostra concezione di tempo non funziona. Si tratta del mondo delle grandi distanze cosmiche dove gli scienziati hanno identificato quark, protoni, muoni, neutroni e i buchi neri mettendo a punto una nuova fisica in cui capeggia il mondo dell’infinitamente piccolo e quello dell’infinitamente grande.

Attraverso il meraviglioso viaggio nel mondo della fisica e della scienza, Tonelli è riuscito a disegnare il quadro della nostra società in continua evoluzione, nella quale la suggestione di uccidere Chrónos, la consapevolezza della caducità del tempo e del suo scorrere implacabile in quello spazio della nostra esistenza chiamato vita, ci inducono costantemente a rimpiangere il passato vaneggiando l’idea di invertire la freccia del tempo e ucciderlo. Si tratta di una lotta affannosa contro la nostra stessa esistenza, nella quale, cerchiamo di sfuggire allo scorrere degli eventi mascherando i segni e i difetti dell’età. L’inesorabile paura dello scorrere del tempo è accompagnata dall’angosciosa consapevolezza della morte. Come diceva Lorenzo il Magnifico: "Ogni cosa è fugace e poco dura, tanto Fortuna al mondo è mal costante; sola sta ferma e sempre dura Morte": quello dello scorrere del tempo non deve essere motivo di disperazione, ma accettazione del progetto di vita che ciascuno di noi sceglie di vivere consapevolmente.

      Sorino Giuseppina Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Penso che a molte persone accada almeno una volta nella loro esistenza di chiedersi “Come sarebbe
la mia vita se non fosse dettata dal tempo?”, oppure “E se il tempo scomparisse all’improvviso?”, o
ancora “Se potessi viaggiare nel tempo, cosa farei?”. Se anche a te è successo almeno una volta di
porti uno di questi quesiti, il libro di Guido Tonelli “Tempo: il sogno di uccidere Chrònos”
pubblicato nel 2021 può rivelarsi una lettura davvero interessante.
L’autore, fisico al Cern di Ginevra e professore all’Università di Pisa, in questo libro conduce
un’indagine approfondita sull’eterno interrogativo: “è possibile governare il tempo?”, e lo fa su più
piani, conciliando filosofia, matematica, meccanica quantistica, storia e fisica. Egli ci guida in una
ricerca labirintica, spaziando tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, tra le scommesse
di Stephen Hawking e Kip Thorne e l’invenzione della moderna notazione musicale. In questo
viaggio oscuro egli è per noi come Virgilio per Dante, tant’è vero che ci guida componendo esempi
che rendono la comprensione della meccanica quantistica meno ostica (anche se lui stesso, citando
il premio Nobel Richard Feynman, scrive che “Nessuno capisce la meccanica quantistica”). Il
potere del tempo sembra essere incontestabile. A volte, come nel caso riportato del pittore Johannes
Vermeer, il tempo è crudele, perché i suoi quadri, che adesso valgono moltissimo, durante la sua
vita non interessavano a nessuno. Il tempo è parte integrante della nostra vita, ma potrebbe esso,
nonostante sia fondamentale, rivelarsi relativo?
L’opera potrebbe risultare impegnativa per certi versi. Non è possibile leggerla e comprenderla
senza soffermarsi abbastanza, poiché non è una storiella, ma un vero e proprio viaggio alla scoperta
del tempo in tutte le sue sfaccettature e in tutti gli ambiti. Ma la lettura risulta alleggerita dai
frequenti excursus storici e mitici, che soccorrono il lettore nel momento in cui non si possono
comprendere determinate tematiche (come quark, gluoni o muoni). Difatti se dovessi descrivere la
mia esperienza personale di lettura utilizzando un termine sarebbe “altalenante”, perché alle volte la
lettura scorreva lentissima per via di argomenti scientifici con cui non ho la benché minima
familiarità, e altre volte invece la mia attenzione veniva risvegliata da questo o quell’altro racconto
storico, o da una riflessione filosofica, o da un riferimento ai Black Sabbath che coglie di sorpresa.
Ad ogni modo, chi ha le giuste chiavi di lettura (quali matematiche, filosofiche, storiche) può
apprezzare l’opera nella sua totalità. Questo libro è multiforme, è tante cose tutte insieme. È perfetto
per chi, rivolgendo gli occhi verso lo sconfinato cielo stellato si domanda se ciò che accade tra una
costellazione e l’altra è comparabile a ciò che accade quaggiù. È adatto anche per chi sogna di
diventar fisico quantistico. Ma è soprattutto adatto per chi, come i rivoluzionari parigini della fine
del diciannovesimo secolo che sparavano agli orologi pubblici, vuole “bloccare gli orologi cercando
di cambiare il proprio destino ineluttabile segnato dal tempo e dall’oppressione”.

      Spinelli Barbara Liceo Scientifico Statale " A. Scacchi " ( Bari, Puglia Nord )

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Tempo è il protagonista del libro ma soprattutto della nostra vita e sarà Guido Tonelli ad accompagnarci in un vero e proprio viaggio temporale: dall’origine dell’Universo, quando il tempo non esisteva, all’ipotetica interruzione di questa linea continua che è lo scorrere degli anni.
L’autore si pone interrogativi e analizza diversi aspetti di Chronos al fine di guidarci a riflettere sull’importanza di questa variabile fondamentale nella nostra esistenza: partendo dall’aspetto storico, esso regola le nostre vite e ci pone tutti su uno stesso piano, sin dai tempi più antichi: il periodico alternarsi di giorno e notte, di lavoro e riposo, gli orari prestabiliti per i pasti ci rassicurano tanto da farci pensare che l’intero Universo sia un meccanismo perfettamente congegnato, eterno e immutabile, ma non è così. Tonelli allora ci propone uno studio scientifico a riguardo, riportando prima la teoria del tempo assoluto di Newton che ci colloca in un mondo dove il tempo scorre allo stesso modo per tutto, poi quella di Einstein che farà crollare ogni nostra certezza con la relatività generale. Noi umani percepiamo il tempo come uno scorrere lineare che ci angoscia al pensiero della sua fine, la morte, ma ancora prima temiamo di invecchiare, timore fonte di arricchimento per un mercato che propone sistemi e prodotti per rimanere giovani. Oggi sappiamo, però, che fuori dal sistema Terra il tempo scorre diversamente o addirittura, come nei buchi neri, non esiste; al contrario, nel mondo quantico e microscopico il tempo scorre molto più velocemente.
Con un linguaggio semplice e curato, nonostante l’utilizzo di termini scientifici, lo scrittore propone una lettura scorrevole; inoltre, a capitoli di mera divulgazione scientifica alterna in modo organico e coerente miti o aneddoti riguardanti l’arte e la storia rendendo il testo più accattivante e suscitando curiosità anche nel lettore comune.
Nel complesso, il libro risulta interessante: stimola il ragionamento in chi legge e gli permette di trarre personali conclusioni avendo ricevuto le informazioni essenziali per orientarsi nella complessità dell’argomento. Condividendo il pensiero di Tonelli, si può concludere che “gli umani che avevano sognato di ingabbiare Chronos, scoprono con orrore che in realtà hanno solo imprigionato se stessi”

      Valente Pia Maddalena Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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“Gli umani, che avevano sognato di ingabbiare Chronos, scoprono con orrore che in realtà hanno imprigionato solo loro stessi”, scrive così Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico, nonché insegnante presso l’Università di Pisa e portavoce dell’esperimento CMS presso il CERN. In questo suo libro “Tempo: il sogno di uccidere Chronos” egli racchiude tutte le domande che l’umanità si pone da millenni: il tempo è reale o è solo una semplice illusione umana? Oppure, riusciremo mai a dominare il tempo o sarà sempre l’avido Chronos a dominare noi semplici mortali? Potremo mai ingabbiare il tempo e utilizzarlo a nostro vantaggio? E’ con pura curiosità e ricerca che l’autore si interroga e, con immagini e scene a noi familiari, tenta di spiegarci il complesso meccanismo dello scorrere del tempo.

In questo libro Tonelli ci illustra il concetto dello spazio-tempo e di energia-massa, fornendoci esempi provenienti sia dal macrocosmo che dal microcosmo, unendo la fisica (teoria della relatività di Albert Einstein,…), l’astronomia e la chimica col mito, con la filosofia (fa riferimento, ad esempio, ad Eraclito e Parmenide o a Kant e Nietzsche), la storia (antico Egitto, Medioevo,…), l’arte (Dalì, Rembrandt,…) la letteratura latina (Lucrezio) e italiana (Lorenzo il Magnifico) e la musica (Debussy,..), dimostrando come il concetto del tempo, così tanto familiare a noi, coinvolge tutti, sempre e in qualsiasi ambito e per millenni gli uomini hanno cercato di comprendere, studiare, ingabbiare, fermare o dominare questa forza tuttora misteriosa. Con un periodare abbastanza breve ma chiaro ed efficace l’autore spazia passando dalle affascinanti galassie e gli enormi buchi neri alle minuscole particelle, come fotoni, protoni, quark ecc.. e personalmente ho adorato questa trasversalità, questo atto di abbracciare molti rami del sapere, sia scientifico  sia umanistico e i mondi che ci circondano per parlare di questa incognita che è il tempo.

Inoltre, l’autore scende anche più nel dettaglio parlando della nostra quotidianità e di come il tempo influisca sulle nostre azioni, quando, in base ai nostri sentimenti, ci sembra che stia scorrendo più o meno in fretta, basti pensare ad attimi interminabili e cruciali e, invece, a lunghe attese; a questo proposito, potremmo paragonare il tempo a un burattinaio, sul suo palcoscenico, che muove noi marionette e ci condiziona in tutto e per tutto, che talvolta, poiché troppo spietato, tende troppo i fili e alcuni istanti, quell’attimo fuggente, il Kairòs, cambia per sempre la nostra esistenza e poi accade che, quando lo spettacolo è giunto al termine, taglia i fili, sbarazzandosi delle sue marionette, talvolta anche con un ghigno, perché sa che il suo dominio su di noi è totale, come anche la nostra dipendenza da lui e sa anche che non potrebbe essere altrimenti, nonostante le marionette vogliano muovere i fili per conto proprio.

Lo sapeva Goya, nel suo dipinto “Saturno che divora i suoi figli”, lo sapeva Lorenzo de’ Medici, quando scrisse “quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia, chi vuol essere lieto sia, del doman non vi è certezza”, lo sapeva Orazio, con il suo celebre “carpe diem”, ma, in verità, lo sappiamo tutti, e l’abbiamo sempre saputo, che sottrarsi dal totale dominio del tempo non porta a nulla e che dobbiamo convivere con il suo scorrere inesorabile, perché, nel bene o nel male, da secoli, è stato sempre Chronos a trionfare e a liberarsi dalle catene che gli uomini hanno cercato di porre.

      Costantini Camilla Liceo Scientifico E Linguistico Antonio Vallone ( Galatina (le), Puglia Sud )

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Cos’è il tempo? Riusciremo mai a impedirne l’avanzare? Esiste o si tratta di una semplice
illusione? Chrόnos è un mistero.

Guido Tonelli (Casola in Lunigiana, 8 novembre 1950), uno dei padri della scoperta del
Bosone di Higgs, fisico al Cern di Ginevra, professore all’Università di Pisa e vincitore del
premio internazionale Fundamental Physics Prize 2013, nel saggio “Tempo: Il sogno di
uccidere Chrόnos” ci accompagna in un meraviglioso viaggio alla scoperta delle origini di
Chrόnos.
Il tempo è un mistero ammantato di una sorprendente magia che da sempre attira
l’attenzione degli uomini. Chrόnos, Kairόs, Aiόn, Eniautόs sono tanti i nomi con cui i filosofi
hanno indicato questo singolare concetto e numerose sono le teorie mistico-religiose e
filosofiche che ruotano attorno ad esso; il testo ci fornisce una serie di punti di vista differenti
riguardo al trascorrere del tempo e un quadro dettagliato delle scoperte scientifiche
raggiunte nel corso dei secoli. L’autore riesce ad instaurare un rapporto tanto profondo col
lettore da riuscire a farlo immergere in una realtà non reale, dove la fisica quantistica regna
sovrana e la bellezza, l’incanto e la timidezza dei quark fanno da protagonisti. Qui il tempo
percepito non equivale al ritmo del succedersi delle azioni e un’infima variazione potrebbe
far crollare tutto. Ne viene fuori un’attenta analisi fisica riguardo alle teorie e ai principi che
regolano l’armonia dell’universo, arricchita da spiegazioni e delucidazioni affinché il lettore
possa apprendere le varie scoperte passo dopo passo, a partire dalle necessità espresse
dagli uomini preistorici, fino ad arrivare alla fisica moderna e contemporanea. Tonelli, con
uno stile chiaro ed equilibrato, molto attento a non appesantire il testo con termini
esclusivamente tecnici, riesce a far riflettere il lettore sul ruolo che il tempo stesso svolge
nelle nostre vite quotidiane. Un sistema che con la pandemia degli ultimi anni è “uscito fuori
dai cardini”, come diceva Amleto, e si è trasformato in un groviglio di fenomeni caotici che
hanno distorto la nostra percezione di passato, presente e futuro riducendo il tutto a “un
battito perpetuo che dura un momento” (Francesco Gabbani, Spazio-Tempo). La volontà di
racchiudere questo Titano in strumenti di misurazione, il desiderio di visitare galassie, buchi
neri, sistemi solari per verificare il trascorrere dei secondi, la ricerca dell’eterna giovinezza
sono sintomi della paura più profonda dell’uomo: essere travolto e distrutto dal trascorrere
del tempo. Accostando a teorie e spiegazioni scientifiche spunti di riflessione filosofica,
Guido Tonelli ci regala un’esperienza mistica, che sbriciola ogni certezza dell’uomo,
destinato a domare i suoi timori dinanzi a un fenomeno così immenso e indispensabile alla
vita dell’intero universo.

“Noi uomini, con il desiderio di mettere in gabbia il tempo, abbiamo imprigionato noi stessi”
(pag 44). “Nonostante gli innumerevoli tentativi di ucciderlo o marginizzarlo definitivamente,
Chrόnos dà ancora inequivocabili segni di grande vitalità” (pag 181). “Ora come ora,
nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo”
(pag 185).

      Di Leo Alessandro Liceo Quinto Ennio ( Gallipoli, Puglia Sud )

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Guido Tonelli, Tempo: Il sogno di uccidere Chrónos, Feltrinelli, Milano 2022 (II ed.), 192 pagine, €10,00. Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra, professore all’Università di Pisa, uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, nel suo saggio descrive il tempo da ogni punto di vista, offrendoci una summa di tutto lo scibile sul tema, dalle origini fino ai nostri giorni. Ma ciò è dire poco. Questa definizione non include tutti quei particolari, quei preziosismi e quelle peculiarità presenti nel libro che ne rendono la lettura irresistibile per gli appassionati di scienza e non. Con tono amichevole e registro colloquiale, Tonelli scrive un’opera che è possibile definire “aperta a tutti”, occorrono solamente il tempo (si guardi l’ironia) di leggerla e poche nozioni basilari. La sintassi scorrevole e l’ampio respiro, di cui si fregia la sua scrittura, portano il lettore a diventare avido di sapere e lo stimolano, appassionandolo sempre più, a continuare nella lettura. E’ una presentazione a 360° del tempo scandita in tre parti in cui trovano risposta tutte le domande relative all’argomento: in che modo lo scandire del tempo influenzi la quotidianità dell’essere umano, quale relazione c’è fra il tempo e i satelliti che ruotano attorno alla Terra, cosa succede al tempo quando ci si avvicina a quegli enigmatici corpi oscuri, detti buchi neri. E ancora che ruolo ha il tempo nelle distanze infinitesimali delle particelle subatomiche. Così Tonelli spiega e fa chiarezza su tutti i misteri attorno al concetto di questa grandezza, che fino ad oggi hanno attanagliato migliaia e migliaia di fisici e scienziati in tutto il mondo e di tutti i tempi, citando ovviamente Newton e il suo tempo assoluto ed Einstein e la sua relatività (e non solo questi), fino a giungere al limite del sapere scientificamente dimostrato, quando termina la scienza esatta ed inizia il mondo delle ipotesi e delle nuove teorie. Banalmente il libro appare al grande pubblico di lettori come un lungo e ricercato excursus, che svela la storia della concezione umana del tempo, il comportamento di questo nello spazio e la sua stravaganza nel piccolo ed infinitesimale universo della fisica delle particelle e della meccanica quantistica, fornendo un quadro, anzi un murales, sul tempo ed ogni sua sfaccettatura. Sin dalle prime pagine, però, si intuisce il motivo secondo cui fermarsi a questa spiegazione è riduttivo: “Tempo: il sogno di uccidere Chrónos” è un’ opera onnicomprensiva poiché, oltre alle fondamenta scientifiche che ne costituiscono l’asse portante, vi confluiscono riferimenti storici, artistici, mitologici, filosofici e matematici, tutti egregiamente compendiati assieme, a formare un saggio originale e coinvolgente. Nel complesso, al termine della lettura, la propria idea del tempo viene completamente stravolta. L’opera di Tonelli può assicurare, quindi, una maggiore e più profonda conoscenza di questa grandezza fisica fondamentale. La scrittura dell’autore è al contempo discorsiva e dettagliata, fluida e minuziosa, scorrevole e attenta. Talvolta è tanto approfondita da cadere piacevolmente in dettagli tecnici, quasi ad invogliare il lettore a non limitarsi a ciò che è scritto e documentato nel saggio, ma a condurre proprie ricerche per pura curiosità, pura voglia di sapere, proprio come ha fatto l’autore, superando se stesso e le sue precedenti produzioni con un libro da leggere tutto d’un fiato.

      Fanelli Chiara Liceo Scientifico " G. Banzi Bazoli " Lecce ( Lecce, Puglia Sud )

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“Tempo, il sogno di uccidere Chrónos” è il nuovissimo saggio di Guido Tonelli, fisico, professore universitario e uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs.
Basta leggere la trama e le intriganti domande che contiene e viene subito la voglia di aprire il libro e cercare, se esistono, delle risposte e approfondire nuove tematiche.
Leggere questo libro significa compiere un viaggio che inizia prima della comparsa dell’uomo sulla terra, ormai molti miliardi di anni fa, passando per le diverse epoche storiche o particolari avvenimenti che più hanno segnato la nostra evoluzione, declinato sotto un aspetto fisico, matematico ma anche umanistico e profondamente filosofico.
Non mancano riferimenti artistici ai più grandi scrittori e pittori come Dalì o Giorgione o l’incredibile penna di William Shakespeare. Non possono mancare le davvero numerose citazioni dei più grandi filosofi della storia, per dirne alcuni come Parmenide,Platone, Aristotele, Anassimandro, Agostino d'Ippona e ovviamente citazioni delle più grandi menti matematiche che siano mai esistite come Darwin e Einstein.
Tutto questo ruota attorno ad una chiave di volta che è rappresentata dal concetto di tempo. Si parte dalla semplice domanda su cosa sia il tempo, come si fa a misurarlo oppure se sia possibile fermare la sua avanzata o ancora scendere nel più profondo pensiero e riflettere se sia qualcosa che davvero esiste o frutto di un’illusione, e si arriva a chiedersi come mai noi esseri umani siamo così attaccati ad esso e ancora come mai le nostre vite sono così dipendenti dallo scorrere del tempo.
Queste sono state le domande che mi hanno spinto alla lettura del libro che ho trovato per molti aspetti davvero interessante e coinvolgente, in grado di mantenere sempre viva l’attenzione del lettore, spinto dalla curiosità di scoprire fino in fondo un ragionamento fisico o filosofico.
Non sono però mancate parti più complesse e forse non espresse nel migliore dei modi o semplicemente parti che un ragazzo, con le ancora “piccole” conoscenze che possiede non riesce bene a cogliere e apprezzare, perché forse le considera difficili o noiose a causa della presenza in alcuni punti di dati, numeri o informazioni troppo tecniche e specifiche, ma è pur vero che essendo un libro che nasce per trattare di questa materia non possono di certo mancare.
Nonostante queste piccole parti è un libro che consiglio di leggere soprattutto a chi è già appassionato o particolarmente preso da questi argomenti, e la lettura sarà sicuramente piacevole anche per chi si sente nuovo di fronte a questo mondo, in quanto rappresenta un ottimo modo per entrare a farne parte.
Se dovessi attribuire a questo libro un punteggio da uno a dieci darei sicuramente un bell’otto.
È stata una lettura piacevole e molto scorrevole grazie ad un lessico e ad una sintassi che risultano nel complesso semplici.

      Carboni Lorenzo Liceo Scientifico Statale Pitagora ( Selargius, Sardegna )

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“Tempo: il sogno di uccidere Chronos” può sembrare un titolo accattivante, che rimanda all’idea di un libro moderno nel quale vengono studiate e analizzate in modo profondo tematiche quasi “esterne” al genere umano, ma che in realtà ci interessano più di quanto possiamo immaginarci. In effetti è proprio così: quella del fisico e professore universitario Guido Tonelli, infatti, è un’ opera di divulgazione scientifica a trecentosessanta gradi, perché vengono ripresi caratteri sì scientifici, ma anche filosofici, storici e mitologici, espandendo il concetto di “tempo” ad un’idea più universale e “umana”, e non obbligando il lettore ad assistere ad una pesante lettura a sfondo matematico e fisico. Sì, perché siamo abituati a pensare al tempo come un qualcosa di costante, continuo e statico. In realtà, però, le scoperte scientifiche, e più precisamente quelle avvenute dal secolo scorso in poi (con il fisico tedesco Albert Einstein e le teorie della relatività che fanno da padrone) ci hanno sbattuto in faccia la dura realtà dei fatti, ovvero quella che il genere umano è totalmente ignaro da ciò che succede al di fuori della minuscola porzione di spazio da noi conosciuta rispetto alla maestosità dell’universo osservabile, le quali distanze cosmiche fanno rabbrividire e dove le leggi della fisica sembrano funzionare male o non funzionare affatto. Nello spiegare ciò l’autore fa un egregio lavoro, concentrandosi maggiormente sull’aspetto “temporale” di questo malfunzionamento. Facendo un esempio, il concetto di tempo da noi conosciuto si sgretola in un millisecondo quando abbiamo a che fare con i buchi neri, regioni spaziali in cui lo spaziotempo si distorce modificando la percezione del tempo tramite la gravità. È proprio questo lo scopo che devono avere opere di divulgazione scientifica come questa: affascinare ed incuriosire il lettore spingendolo ad informarsi su questioni che, fino a pochi anni fa, non erano nemmeno immaginabili. Il libro, relativamente recente e pubblicato nell’aprile del 2021, propone temi interessanti (seppur non di istantanea comprensione) ai lettori che vogliono sperimentare l’esperienza di capire più profondamente il mistero che sin dall’alba dei tempi affascina il genere umano.

      Lecca Alice Liceo Scientifico E Linguistico «alberti» ( Cagliari, Sardegna )

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Ma il tempo che scorre e che scandisce le nostre giornate, incubo di ogni mortale che vede la sua vita sfuggire, che cos'è? E’ solo un’illusione? Ma soprattutto: si può fermare? “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” scritto da Guido Tonelli, uno dei fisici che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs, ci guida alla scoperta di uno dei temi più misteriosi e sconosciuti della nostra vita: il tempo.
Attraverso aneddoti tratti dalla mitologia, dalla letteratura, dalla filosofia e dall’arte Tonelli ci spiega alcuni dei meccanismi che regolano la nostra esistenza e lo fa attraverso le scoperte della fisica moderna.
Ci racconta com'è nato il senso del tempo, la sua organizzazione in passato, presente e futuro, con giornate scandite dall’orologio, dal sorgere del sole e del tramonto, in un alternarsi continuo e ciclico di stagioni. Ci spiega che è naturale avere il senso del tempo e organizzare gli avvenimenti in una sequenza temporale in prima e dopo, è qualcosa che il cervello fa in zone molto vicine a quelle che gestiscono le emozioni. Questo spiegherebbe perché quando siamo in uno stato di paura o di gioia abbiamo un senso del tempo dilatato. Abbiamo costruito strumenti che danno la sensazione di poter dominare il tempo ma questo ci ha reso schiavi e spesso facciamo le cose solo perché lo indica un orologio e non perché ne sentiamo il bisogno.
Lo scorrere del tempo porta l’essere umano ad invecchiare e a morire, destino di tutti i mortali. La nostra vita è una linea che può interrompersi in ogni momento, ha un solo ciclo. Invece il tempo delle grandi strutture materiali si ripete all’infinito in modo ciclico. Questo ha creato da sempre grande angoscia ma da questo sono nati grandi capolavori nella filosofia, nella religione e nell’arte, per sfidare e documentare lo scorrere del tempo e lasciare un segno del nostro passaggio.
L’uomo, nella sua presunzione, pensa che questo alternarsi regolare e ciclico del tempo sia uguale in tutto l’universo. Einstein invece ci ha dimostrato che il tempo assoluto di Newton vale solo nelle piccole distanze. Nelle grandi distanze cosmiche e in quelle subatomiche il discorso cambia. Tonelli ci spiega che la fisica moderna ha dimostrato che il “tempo non è un concetto astratto ma una sostanza materiale che occupa l’universo intero, si deforma, vibra e oscilla”. Il tempo e lo spazio diventano un’unica grandezza, legati a loro volta a massa ed energia, questi sono i costituenti del nostro universo. Lo spazio e il tempo si deformano quando si avvicinano a corpi immensi come ad esempio le stelle o quando un corpo si muove a velocità elevate come quelle della luce. In queste condizioni lo spazio si accorcia e il tempo rallenta. Sembra assurdo ma questo ci dimostra che può esserci un tempo diverso in ogni punto dell’universo.
Per la fisica moderna il tempo è fatto di muoni, protoni, supernove e buchi neri. Un mondo affascinante fatto però anche di enormi cataclismi. Oggi sappiamo che spazio e tempo non esistono da sempre, sono nati insieme a massa e energia 13,8 miliardi di anni fa. Un tempo che si dilata e si contrae ma che addirittura può anche fermarsi quando parliamo di buchi neri.
Un libro da non perdere, anche per i non addetti ai lavori, che grazie ai riferimenti umanistici rende più accessibili i complessi studi della fisica. Nel raccontarci mondi enormemente lontani ribadisce l’importanza dello studio e delle competenze, stimola la sete di conoscenza e la riflessione sul senso della vita.

      Mereu Francesco Liceo Scientifico Michelangelo ( Cagliari, Sardegna )

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Il sogno di sconfiggere Chronos è sempre stato il più grande obbiettivo di ogni essere umano, d'altronde sin dall’antichità, con la religione greca (come specifica Tonelli) il tempo viene visto come un nemico, una cosa che mangia tutto e se lo porta con sé, un qualcosa da cui non possiamo sfuggire perché è infermabile. In questo libro vediamo come i filosofi, gli scienziati e gli artisti di tutte le epoche immaginano il tempo e come cerchino un modo per manipolarlo a loro piacimento, per tornare indietro e fare scelte diverse, oppure andare avanti e vedere cosa succederà in futuro. Guido Tonelli cerca un modo per uccidere Chronos e per farlo si affida alle leggi e alle teorie scientifiche che l’uomo è riuscito a tirare fuori dalla propria mente piena di speranze.

Con questo libro possiamo viaggiare nello spazio insieme nella fisica, dove possiamo vedere come sia gli enti più grandi del nostro cosmo, come stelle, pianeti e buchi neri, sia quelli più piccoli, come gli atomi e i quark, ci possano portare vicino al nostro più grande sogno, sfruttando le leggi della relatività. In questo viaggio dovremo accettare che esistono una marea di paradossi e di dubbi, ma avremo anche l’opportunità di capire come il tempo non sia un’entità fine a sé stessa, ma collegata invece allo spazio all’ energia e alla gravità. Purtroppo nonostante le infinite ricerche, lo studio e la ricerca continua ancora non sappiamo proprio come superare questo problema.

Il tempo è ai giorni d’oggi è il più grande mistero su cui l’uomo abbia mai indagato, esso è parte fondamentale della fisica, della religione e dell’arte. Chissà se riusciremo mai a risolvere questo complesso rompicapo e se riusciremo un giorno a uccidere Chronos. Alcuni dicono che il tempo sia una cosa creata dalla mente dell’uomo, alcuni invece sostengono che sia una cosa fisica, reale, altri addirittura credono che riusciremo sul serio a giocarci e a fare ciò che vogliamo con esso. Intanto mentre noi ci continuiamo a fare domande su cosa sia lui continua ad andarsene via e ci toglie piano piano la possibilità controllarlo, lui scappa, ma adesso tocca a noi essere più veloci.

      Pirondi Luca Liceo Scientifico " A.pacinotti " ( Cagliari, Sardegna )

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“TEMPO, Il Sogno di uccidere Chrónos” di Guido Tonelli è stato pubblicato nel 2021 dalla casa editrice Feltrinelli. Guido Tonelli, che participò presso il CERN all’esperimento che portò alla scoperta del bosone di Higgs, è un fisico, divulgatore scientifico e professore presso l’Università di Pisa.
In questo libro il professore tratta del tempo, o, meglio, dei tempi, perché oltre a quello di cui noi facciamo esperienza, esistono il tempo delle immense distanze cosmiche e il tempo del mondo microscopico. Egli spazia dalla concezione del tempo in passato, con i rituali di sepoltura degli uomini di Neanderthal, alla scoperta della relatività di Einstein che distrugge il tempo assoluto di Newton, alle nuove scoperte delle neuroscienze sul come sia possibile percepire il tempo. Rende elementari argomenti di complicata comprensione, come il Modello Standard e l’equazione dello scienziato inglese Paul Dirac che permise, poco dopo la sua formulazione, a Carl Anderson di scoprire il positrone e di riaprire la questione della reversibilità del tempo a livello microscopico.
Il lessico è semplice, arricchito da qualche termine scientifico indispensabile per parlare degli argomenti da lui trattati. Il fatto che il testo sia scritto come se fosse un racconto, l’autore lo dedica di fatti ai figli Diego e Giulia, e che la suddivisione del libro sia in brevi capitoli rende la lettura scorrevole e intrigante. I temi trattati sono notevolmente interessanti e, soprattutto, sono resi dall’autore di facile comprensione ad una vasta platea di lettori, esponendo la concezione del tempo come un qualche cosa di quasi rudimentale. Infatti il tempo è un mistero non solo per gli uomini comuni, ma anche per i fisici più abili.
Questo libro ha sicuramente arricchito la mia conoscenza, facendomi scoprire concezioni del tempo a me sconosciute. Ho anche compreso come manchino ancora moltissime risposte a teorie e aspetti di Chrónos. Quello che si sa per certo però è che prima di avere una risposta a queste numerose domande, dovrà passare… molto tempo.

      Bertagna Anna Istituto Istruzione Superiore Chini-michelangelo ( Camaiore, Toscana )

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Il tempo esiste? È possibile fermare il suo inesorabile scorrere? Il tempo è assoluto o relativo?
Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico, nonché professore dell’Università di Pisa, chiarisce molti dei nostri dubbi riguardo a tale concetto attingendo non soltanto alle proprie conoscenze meramente scientifiche, ma anche attraverso riferimenti culturali che abbracciano vari ambiti del sapere quali filosofia, letteratura e mitologia. Tale aspetto, insieme ai numerosi quadretti di vita quotidiana dipinti dall’autore a partire dall’incipit del saggio, permette al nostro intelletto di orientarsi in un mondo le cui leggi non sono ancora state pienamente comprese nemmeno dagli scienziati stessi. Infatti, i concetti espressi, grazie alla scelta di un lessico non specialistico, risultano chiari anche per i non esperti in materia e stimolano la curiosità del lettore, tuttavia, alcuni temi affrontati nella parte centrale del libro si rivelano di difficile comprensione e richiedono conoscenze pregresse maggiori e soprattutto più specifiche in ambito fisico e scientifico. Ampio spazio viene dedicato alla concezione del tempo; al tempo assoluto descritto da Newton l’autore contrappone la teoria della relatività di Einstein in cui il tempo diviene strettamente legato allo spazio. Inoltre viene posta in luce un’ultima concezione di tempo, ovvero quella soggettiva; ognuno di noi, influenzato dalle emozioni e dagli stati d’animo, percepisce lo scorrere del tempo in modo personale e variabile. Ma è proprio nella parte finale del libro che si discute riguardo all irreversibilità della “freccia del tempo”, condizione che ci condiziona sin dalla prima istante di vita e che con molta probabilità dipende dall’entropia, cioè dall’ineluttabile aumento del grado di disordine dei sistemi chiusi. Numerosi sono inoltre gli spunti di riflessioni offerti i quali esortano in modo implicito a maturare consapevolezza riguardo alla fugacità della vita umana e alla nostra assoluta piccolezza e marginalità di fronte all’immensità dell’universo. Questa lettura è adatta in particolare per coloro che possiedono conoscenze scientifiche non specialistiche ma desiderano soddisfare la propria curiosità e tentare di ottenere delle risposte ai più grandi interrogativi dell’umanità.

      Calò Francesca Iis Galilei-pacinotti ( Pisa, Toscana )

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Il Tempo e i suoi misteri
“Tempo, il sogno di uccidere Chronos” è una delle ultime illuminanti opere di divulgazione scientifica di Guido Tonelli, pubblicata a Milano nel 2021 dalla casa editrice Feltrinelli. A partire dai filosofi greci fino ad arrivare ai nostri giorni, l’autore ci guida, in un viaggio nei meandri più nascosti della scienza e della fisica, alla scoperta del tempo e dei suoi segreti attraverso nuovi mondi: taluni infinitamente grandi, altri infinitamente piccoli. Mentre gli uni ci lasciano senza parole dinanzi a supernove dalla bellezza disarmante e alla pericolosa maestosità dei super massicci, gli altri sono composti da particelle invisibili ad occhio nudo. Alcune, come protoni ed elettroni, hanno vite assai longeve; altre, come muoni e quark, sono caratterizzate da un’esistenza talmente effimera che noi esseri umani non possiamo far altro che rivedervici. Tonelli, con il suo stile coinvolgente, è riuscito ad intersecare il mito, la storia, la filosofia e l’arte, sbriciolando le nostre labili certezze e ponendoci dinanzi a quesiti intriganti, dimostrando che il sapere non ha né limiti né sezioni e che si può sempre imparare e commuoversi davanti alla fisica e i fenomeni naturali. “All’attimo dirò: Sei così bello, fermati” (cit. Goethe). L’enigma del tempo tormenta l’umanità da sempre e poterlo fermare è (forse) il sogno di ogni essere umano. L’ignoto spaventa, gli attimi sfuggono veloci come foglie spinte dal vento verso un immeritato oblio e noi esseri umani ineluttabilmente imperfetti, immutabili e corruttibili non possiamo fare altro che assecondare il volere di Chronos che ci attanaglia e ci costringe ad un triste destino: la morte. Fin dall’antichità il sogno di uccidere Chronos si è insinuato dentro l’umanità, le nostre caduche esistenze hanno suscitato in noi la paura di aver vissuto senza un motivo, di andarcene da questo mondo senza “essere stati”. Non a caso, infatti, uno degli ideali omerici più significativi è la vergogna di morire senza essere ricordato o, comunque, di smettere di vivere nei ricordi dei posteri. Il rapporto che l’uomo ha con il famigerato titano rappresenta una delle tematiche salienti dell’opera. La nostra società decadente, ha intrapreso da tempo una battaglia feroce contro Chronos, tentando di sfuggire al grandissimo orologio biologico di cui ogni uomo è dotato e che ticchetta senza sosta decantando a “suon di lancette” un inesorabile conto alla rovescia. In un’epoca fortemente virata al consumismo, nella quale è più importante “apparire” che “essere”, ove il labile confine tra finzione e realtà ormai non esiste quasi più, le persone tentano in ogni modo di celare i segni dell’irrefrenabile e, allo stesso tempo, ineluttabile corsa di Chronos, convinti in questo modo di eludere il glorioso titano e sfuggire al suo invincibile dominio. La realtà, purtroppo, è del tutto diversa, i sistemi complessi, nei quali rientriamo anche noi esseri umani, non possono sfuggire al tempo, nonostante nel mondo dell’infinitamente piccolo Chronos perda di significato, diventando un’entità trascurabile. Tempo è un libro con un grandissimo valore letterario oltre che divulgativo, riesce a far inebriare chi legge con la bellezza della fisica. Al lettore non spetta altro che emozionarsi, come dice Tonelli, dinanzi all’elegante piroettare delle “grandi trottole cosmiche”.

      Campigli Bianca Liceo Scientifico " Ulisse Dini " ( Pisa, Toscana )

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Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e professore universitario, ci porta alla scoperta di un mondo ambiguo e misterioso, dove nulla è certo e tutto è in dubbio : il tempo. Che cos’è? Esiste o è solo un’enorme illusione? A queste domande cercano di rispondere da secoli i più grandi scienziati e fisici del mondo.
Il tempo scandisce la vita degli uomini già dall’età primitiva, quando il Sole, la Luna e i pianeti erano le lancette naturali delle loro giornate, seguite poi dalle meridiane, dai calendari, dalle campane e dai primi veri orologi. Insomma, il ritmo regolare del tempo sembra essere fondamentale per l’umanità, ma al tempo stesso il suo inesorabile procedere incute paura e angoscia; la consapevolezza che tutto prima o poi è destinato a finire, come la nostra stessa vita, rende drammatico lo scorrere del tempo e in certi casi ci rende desiderosi di fermarlo e di distruggerlo, rendendoci così immortali e immuni da ogni cambiamento. L’unica speranza che da sempre ha accomunato gli uomini è quella riposta in una vita ultraterrena, di fatti le antiche civiltà si rifacevano a rituali di sepoltura in cui il cadavere veniva preparato per una nuova nascita, considerando così la morte un passaggio da presente a futuro.
Molti filosofi si sono interrogati in questo ambito e sono giunti a conclusioni ben diverse le une dalle altre; per Parmenide il tempo è un’illusione, per Platone è un eterno presente per le forme perfette, mentre è una successione di passato, presente e futuro per il mondo corruttibile e, infine, per Agostino il tempo viene misurato nell’anima dell’uomo attraverso la memoria del passato, l’attenzione per il presente, e l’attesa del futuro.
Fondamentale è poi ciò che nella storia ha mandato in frantumi la concezione assoluta del tempo di Isaac Newton : la teoria della Relatività di Albert Einstein; il tempo non è più rigido e immutabile, è strettamente collegato allo spazio e soprattutto non esiste più un tempo identico per tutto l’universo, poiché due fatti che sono simultanei in un sistema di riferimento non lo sono necessariamente anche in un altro. Inoltre lo spazio e il tempo non sono eterni ma hanno un inizio ed esso coincide con la nascita della massa-energia, circa 14 miliardi di anni fa.
Un’altra domanda che ognuno di noi almeno una volta nella vita si è posto è : “ È possibile tornare indietro nel tempo? ”; sicuramente in molti casi vorremmo che accadesse, come avrebbe voluto Orfeo dopo aver perso per sempre la sua amata Euridice, ma come ci insegna Epicuro : “ Non è possibile fare che ciò che è stato, non sia stato ”, l’unica cosa che possiamo fare è ricreare esattamente la stesse condizioni iniziali di un fatto per riviverlo, ma non sarà mai identico al precedente e non torneremo così al passato.
Dunque il sogno di fermare e uccidere Chrónos sembra essere irraggiungibile e molto probabilmente lo resterà fino alla fine dei nostri giorni, ma sicuramente questo libro di Guido Tonelli ci immerge all’interno del tempo stesso e ci rende consapevoli della nostra piccolezza di fronte a un enorme universo di cose da scoprire e, chissà, magari da raggiungere.

      Dal Pino Virginia Liceo Scientifico Barsanti E Matteucci ( Viareggio, Toscana )

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Il libro si apre con la figura di Emilio, un cavatore delle Apuane, nonno dell'autore, un uomo concreto come il marmo che taglia, abituato alla sua durezza ed al suo candore, alle regole ferree del suo lavoro, dove non sono concessi errori e dove il controllo dei movimenti è essenziale. E' un uomo di poche parole, che non esterna le sue emozioni. Ma un episodio scuote le sue certezze: un evento naturale, una eclissi di sole, che sembra segnare la fine del mondo, l'arresto dello scorrere del tempo e che lo getta nella paura, nell'emozione più pura. E poi, improvviso come era sembrato fermarsi, il tempo riprende a fluire, tornano la luce del sole e la vita. L'angoscia di Emilio è quella primordiale che l'uomo, senza i puntelli scientifici che il sapere di oggi in qualche modo ci offre, provava di fronte agli eventi che sembrano interrompere il ritmo costante e regolare della vita, il tempo appunto. E' questa paura antica di ciò che non possiamo comprendere o spiegare che ci accompagna ancora, nonostante tutto. Lo scrittore parte da qui, da questa figura di uomo granitico e semplice, da questa figura fatta di marmo che sembra sgretolarsi di fronte a ciò che non riesce a spiegarsi, per riportarci alle domande che da sempre ci hanno tormentato sul tempo e le sue leggi. Ancora, continua riflettendo su ciò che succede quando accadono delle catastrofi, degli eventi drammatici: c'è un prima e c'è un dopo l'evento sconvolgente. E il dopo è una realtà diversa, capovolta, dove il tempo sembra non scorrere più con la stessa regolarità di prima: domina l'incertezza e la paura ci travolge; l'ordine delle cose e il loro regolare fluire si è capovolto e il tempo non scorre più allo stesso modo. E ancora, l'autore prosegue e ci presenta suo nipote di 18 mesi e i suoi esperimenti, la gioia e lo stupore nel far roteare gli oggetti con un movimento regolare come di una trottola. E ci riporta agli antichi, alla magia degli eventi naturali che si ripetono con ritmo regolare e continuo, in un perenne fluire sempre uguale: il sole che sorge e tramonta, il buio, la luce delle stelle.
E tutto ciò ci riporta alla domanda che percorre tutto il libro: cos'è lo scorrere del tempo per l'essere umano? Il tempo era e rimane un mistero. Il tempo ci illude, cambia continuamente. Esiste? Si può fermare? Si può capovolgere e tornare su se stesso? SI PUO' UCCIDERE? L'ora e adesso, la contemporaneità e la simultaneità, il trascorrere e lo scorrere, non riusciamo ad afferrare pienamente e a dare risposta a queste domande: perché, anche se siamo riusciti a comprendere alcune leggi, grazie alla fisica ed alla matematica, non riusciamo ad afferrarne l'essenza e ci smarriamo là dove la scienza e la mente non riescono a fornire tutte le risposte. Noi come gli antichi. Perché dunque si vuole uccidere il tempo? Perché vogliamo sconfiggere ciò che di esso ci fa più paura e non riusciamo a ricondurre ad una regola, il suo inesorabile, inarrestabile scorrere; vorremmo catturare (l'intera umanità da sempre lo ha sognato e desiderato e ne ha fatto mito e poesia) l'eterno? Vorremmo poter fermare il tempo, ucciderlo infatti. In realtà il tempo di per sé non si può misurare, si osservano e misurano i fenomeni collegati al suo trascorrere. Presente- passato-futuro sono frutto della nostra percezione. E' tutta umana la vertigine che ci coglie davanti a queste domande e la tensione che proviamo verso le risposte. E' un libro questo che non offre certezze, ma stimola il pensiero critico.

      Zoppi Emma Liceo Scientifico E Fermi ( Castel Del Piano, Toscana )

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TEMPO Il sogno di uccidere Chronos .
Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra e docente all’Università di Pisa, ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale ed è autore di molte pubblicazioni, tra cui TEMPO Il sogno di uccidere Chronos .
In questo libro Tonelli ci conduce alla scoperta del concetto di tempo. L’autore si interroga sulla sua effettiva esistenza: si chiede se il tempo possa essere fermato o se si possa invertirne il corso. Il suo continuo scorrere ci costringe a fare i conti con le nostre paure, come la precarietà e la morte. Nel passato tali angosce sono state esorcizzate attraverso l’idea di uccidere Chronos, il tempo delle filosofie antiche; oggi si cerca di cancellare l’idea della morte, della malattia, dell’invecchiamento: fioriscono cure estetiche, si va alla ricerca di “pozioni “ per rimanere eternamente giovani; recentemente apprendiamo che ricchi esponenti della finanza americana sostengono studi per la ricerca sull’immortalità.
Il tempo è strettamente correlato al vivere la nostra condizione di esseri umani che dimorano in questo pianeta e che organizzano gli eventi in sequenze ordinate secondo la relazione di causa ed effetto. Tonelli evidenzia come ci sia sempre stato il desiderio di dominare il tempo con strumenti sempre più precisi per misurarlo e come però, contemporaneamente, sia stato inevitabile soccombere alle sue leggi.
Il libro si articola in una pluralità di viaggi avventurosi attraverso la mitologia, la letteratura, la filosofia, fino alla pittura. Anche la parte del libro dedicata alla filosofia è molto interessante: passando da Parmenide a Platone e a Sant’Agostino, l’autore giunge alle recenti interpretazioni derivate dalle ricerche in campo neuroscientifico e medico. Tonelli ci guida, attraverso le due teorie di Newton e Einstein, pilastri della fisica moderna, a scoprire la dimensione dello spazio-tempo che nasce al momento del Big Bang, miliardi di anni fa, in contrapposizione alla visione aristotelica. Seguono poi le pagine che ci parlano della fisica più moderna: protoni, buchi neri, satelliti, supernove… nelle quali si comprende che, appena si esce dal quotidiano, il mondo appare più complesso di quanto si potrebbe pensare.
Confesso che la lettura di questa parte del libro non è stata una passeggiata e alcune pagine le ho rilette più volte, per poterle capire meglio! Ma la lettura è comunque piacevole, poiché ci fa esempi concreti della vita dei nostri giorni.
Dopo l’analisi dei vari aspetti, sui quali la scienza moderna ha raccolto tantissimi dati, rimangono ancora aperti molti interrogativi. Quello che Tonelli ci lascia è la speranza che l’uomo possa vivere responsabilmente il tempo che gli è stato concesso, senza angosciarsi sulla fine della propria esistenza, cambiando i propri comportamenti e avendo cura dei propri simili e della comunità, cercando di rendere più bello l’ambiente in cui vive eliminandone le brutture e apprezzando il momento che sta vivendo, senza pensare a imprese eroiche, ma cercando di fare del proprio meglio.

      A Beccara Pietro Liceo Galileo Galilei ( Trento, Trentino-alto Adige )

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Dal principio dell’umanità fino ad oggi, un grande dittatore governa le nostre vite: il tempo. La nostra esistenza ciclica qui sulla Terra, scandita da eventi che si ripetono con regolarità, genera nella mente umana l’illusione del tempo come entità assoluta e costante, e, benché sapere che dopo ogni notte sorge il sole e dopo ogni inverno sboccia la primavera ci ha da sempre confortati, l’inflessibilità delle regole del tempo, e la condanna a una vita mortale, hanno instillato in noi un ribelle desiderio di emancipazione: il sogno di uccidere Chronos.
I greci chiamano “Chronos” il titano, padre di tutti gli dei, che divora i suoi figli, tale è infatti l’infausto destino di tutta l’umanità: scomparire nell’oblio del tempo e essere dimenticati dall’universo.
Nei secoli moltissimi filosofi e artisti si sono interrogati sulla natura di Chronos e in seguito grandi scienziati, come Galileo e Newton, lo hanno considerato come un’entità assoluta. Ma all’alba del XX secolo avvenne una rivoluzione decisiva per il genere umano: Albert Einstein sviluppò la teoria della relatività che sconvolse il mondo scientifico e frantumò il concetto astratto di tempo, ridefinendolo come una grandezza fisica concreta, tanto quanto lo spazio, e relativa, cioè che dipende dalla velocità e dal sistema di riferimento.
Insomma Chronos era stato ucciso, ma non da Zeus, dalla scienza.
Questa è l'avvincente storia che Guido Tonelli, fisico e divulgatore scientifico italiano, professore emerito presso l'Università di Pisa, ci racconta nel suo saggio, alla luce delle ultime scoperte della fisica, ma anche in un’ottica filosofica e storica. Grazie a uno stile accattivante e limpido riesce a guidare il lettore attraverso i campi più ripidi della fisica, parlando di astrofisica (buchi neri), e di fisica delle particelle subatomiche (particelle dell’ordine di grandezza di 10^-15m accelerate a velocità prossime a quella della luce), spaziando dall’immensamente grande all’immensamente piccolo.
L’autore ci racconta con rigore scientifico e altrettanta eleganza e leggerezza narrativa le scoperte di Einstein e della fisica quantistica, che mostrano come il tempo trasgredisca alle leggi della fisica classica in condizioni particolari, mettendo in discussione ancora una volta quello che noi uomini eravamo convinti di sapere.
La grandezza di questo libro sta proprio nel riuscire brillantemente ad aprire la mente del lettore a nuove prospettive che gli permettono di liberarsi da una visione antropocentrica e ottusa della realtà e abbracciarne una più ampia frutto di ragionamenti, teorie, esperimenti e dimostrazioni scientifiche.

      Costanzi Matteo Liceo Bertrand Russell ( Cles, Trentino-alto Adige )

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Il libro di Guido Tonelli, "Tempo: Il Sogno di Uccidere Chronos", è una straordinaria riflessione sul concetto di tempo e sulla sua influenza sulla nostra vita.
Tonelli, fisico teorico e professore all'Università di Pisa, esplora il significato del tempo in diverse culture e discipline, dalle scienze naturali alla filosofia, dalla letteratura alla musica.
Tonelli esamina il concetto di tempo come una costruzione umana, un'idea che ci permette di organizzare la nostra vita e di creare una struttura di senso nel mondo.
Il libro è organizzato in tre parti, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso del tempo.
Nella prima parte, Tonelli esamina la storia del tempo, dalle prime osservazioni astronomiche alle teorie moderne della relatività e della meccanica quantistica.
In questa sezione, Tonelli mostra come il tempo sia stato sempre al centro delle preoccupazioni umane, dalle prime civiltà ai giorni nostri.
Nella seconda parte del libro, Tonelli esplora il concetto di tempo nella cultura, nelle arti e nella letteratura. Qui, l'autore analizza il modo in cui il tempo è stato rappresentato nei diversi generi letterari e come la musica, la pittura e il cinema hanno interpretato il tempo attraverso le loro opere.
Nella terza parte, Tonelli si concentra sul significato del tempo nella nostra vita quotidiana e sui suoi effetti sul nostro benessere psicologico e fisico. In questa sezione, l'autore esamina la nostra percezione del tempo e come essa influisce sul nostro modo di vivere.
Tonelli esplora anche l'idea di un "tempo libero" e come possiamo utilizzare il nostro tempo in modo più efficace per migliorare la nostra vita.
In generale, "Tempo: Il Sogno di Uccidere Chronos" è un libro ben scritto e altamente informativo che esplora il significato del tempo in modo accessibile e coinvolgente. Tonelli utilizza una vasta gamma di fonti per esplorare questo argomento complesso e lo fa con una passione e una curiosità che rendono la lettura del libro un'esperienza coinvolgente.
In sintesi, "Tempo: Il Sogno di Uccidere Chronos" è un libro altamente consigliato per chiunque sia interessato al significato del tempo e alla sua influenza sulla nostra vita.
Guido Tonelli è un autore eccellente e il suo libro è una lettura stimolante e istruttiva per tutti coloro che vogliono approfondire questo affascinante argomento.

      Degasperi Tommaso Liceo Galileo Galilei ( Trento, Trentino-alto Adige )

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Penso sia capitato a tutti almeno una volta nella vita di voler tornare indietro nel tempo per modificare un evento accaduto, oppure proprio di fermarlo, in modo da far durare un momento in eterno. Sfortunatamente, nulla di tutto ciò è possibile, se non nella mera immaginazione, per via delle leggi fisiche che governano il tempo e il mondo.
Si pensa solitamente al tempo come a una realtà lineare, un susseguirsi irreversibile di fatti che domina tutto l'universo. Invece, leggendo il libro di Guido Tonelli “Tempo, il Sogno di Uccidere Chronos” si capisce profondamente come lo scorrere del tempo sia in realtà tutt’altro che lineare ma, al contrario, complesso e intricato.
L’autore del libro dà ampio sfoggio delle sue conoscenze sull’argomento “tempo”: nei primi capitoli tratta la concezione di tempo, come prodotto del nostro cervello, allarga poi il focus sui grandi corpi celesti, come i buchi neri, all’interno dei quali il tempo non scorre, per poi tuffarsi nel mondo microscopico delle particelle elementari, che viaggiano a velocità prossime a quella della luce. Il tutto in maniera non sempre pertinente al titolo del libro: negli ultimi capitoli il concetto del tempo viene posto in secondo piano, per lasciare spazio a un'attenta e dettagliata spiegazione del mondo dell’infinitamente piccolo, allontanandosi da quello che secondo me è il vero senso del libro. Tuttavia, nonostante qualche deviazione, il traguardo è stato raggiunto: Guido Tonelli è riuscito a spiegare il tempo in tutte le sue sfaccettature, in modo da rendere chiara e limpida la natura di Chronos anche al lettore più scettico.
Nelle ultime pagine del libro, l’autore compie una riflessione sulla caducità della vita umana, che può sparire in qualsiasi momento, che noi lo vogliamo oppure no. É proprio il tempo, forse, la risorsa più grande che noi uomini abbiamo. Nelle brevi vite che caratterizzano l’uomo, infinitesime se si pensa alla lunga esistenza dell’universo, bisogna vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, e non lamentarsi continuamente dell’inesorabile scorrere del tempo, al quale non possiamo opporci.

      Guarnieri Valentina Liceo Galileo Galilei ( Trento, Trentino-alto Adige )

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Chi non si è mai interrogato sul perché il tempo voli quando ci si diverte, mentre si dilata esponenzialmente quando ci si annoia. O ancora, quante volte a ognuno di noi è capitato di rimuginare sugli errori commessi in passato, pensando istintivamente: “Se solo potessi tornare indietro nel tempo…”. E infine, a chiunque, almeno una volta nella vita, sono balenate nella mente domande e dubbi esistenziali che lo hanno catapultato in un labirinto senza alcuna via d’uscita. Domande come per esempio, quale sia l’origine del tempo, oppure se esso potrà mai cessare di esistere e se lo si potrà mai fermare, o se sia possibile viaggiare nel futuro per scoprire cosa quest’ultimo abbia in serbo per noi o per conoscere le conseguenze delle nostre azioni. Tematiche come queste vengono affrontate con un’ottica e un linguaggio scientifico, rigoroso e analitico, ma allo stesso tempo facilmente comprensibile, nel libro “Tempo: il sogno di uccidere Chrónos ” scritto da Guido Tonelli. Fisico al Cern di Ginevra e professore all’Università di Pisa, nonché uno dei padri della scoperta del bosone di Higgs, egli esamina, argomenta e spiega dal punto di vista della fisica, dell’arte e della filosofia, come è nato il senso del tempo e come nei nostri lontani antenati si sia insinuata, meccanica e regolare, “questa organizzazione in passato, presente e futuro” che domina gli uomini ormai da millenni.
Il tempo, che i Greci hanno rappresentato come il titano Chrónos, figlio di Urano e Gea, è sempre stato un’incognita per l’uomo, il quale ha cercato di comprenderlo e indagarlo in ogni sua sfaccettatura. Grazie all’ausilio della scienza moderna si sono potute esplorare le aree più remote dell’universo. Concentrandosi su che cosa sia il tempo per gli oggetti materiali che ci circondano, spiega Guido Tonelli, attraverso l’analisi di fenomeni, sia sulla scala delle dimensioni sub-nucleari sia su quella delle grandi distanze nel cosmo, si è osservato come il tempo cambi e si trasformi, assumendo tratti peculiari molto diversi rispetto a quelli che conosciamo. Questi due mondi, che si dividono in infinitamente piccolo e infinitamente grande, sfidano la nostra mente, mettendo alla prova la capacità di ampliare la propria visuale. Immaginare galassie, ammassi di galassie, sistemi solari lontani anni luce o buchi neri, non è di certo così banale. E’ un processo mentale e conoscitivo che richiede un notevole sforzo e che spesso evidenzia maggiormente i limiti della nostra conoscenza, lasciandoci un senso profondo di inquietudine e turbamento.
L’autore accompagna il suo lettore in questo viaggio turbolento e non privo di ostacoli, senza lasciarlo mai in balia della confusione e dello spaesamento. Nonostante la loro complessità, gli argomenti vengono abilmente presentati e spiegati, tanto da risultare straordinariamente comprensibili anche per chi magari non è vicino al mondo della scienza e della fisica. L’alternanza di sezioni scientifiche e di sezioni artistiche, storiche e filosofiche, alleggeriscono la lettura rendendola scorrevole e piacevole. Un libro che esplora e ci conduce all’interno dei meandri più bui del cosmo e del microcosmo, alla scoperta del tempo nelle sue innumerevoli forme.
E ora non resta che a voi, futuri lettori, spendere il vostro tempo nella comprensione di esso.

      Trentini Rico Liceo Galileo Galilei ( Trento, Trentino-alto Adige )

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Tempo, il sogno di uccidere Chronos è un saggio scritto da Guido Emilio
Tonelli: fisico, divulgatore e studioso presso il CERN di Ginevra, ha partecipato
negli scorsi decenni a importanti progetti dai risultati sorprendenti dal punto di
vista fisico-matematico (come l'esperimento CMS, che ha portato alla scoperta
del bosone di Higgs).
In questo libro ci porta all’esplorazione del grande e dibattuto mistero del
tempo: attraverso racconti del mito classico, riferimenti all’indagine filosofica e
alla ricerca scientifica Tonelli ci racconta un concetto complesso, pieno di
sfumature ancora da rivelare e di domande senza risposta. Un viaggio nei
meandri della mitologia, della storia e della matematica per capire il ruolo che
questo titano ha nell’universo e gli effetti che provoca sull’umanità: in che
modo esso condiziona le nostre vite? Esiste davvero o è soltanto una
convenzione, un’illusione antropica? E se esiste, scorre davvero, o esistono
luoghi dove cessa di importare, o addirittura di esistere? Tonelli affronta con
caparbietà i mille significati e interpretazioni che ancora permeano
l'indissolubile dubbio di Chronos, e passando per filosofi antichi come Eraclito
e giganti della fisica del calibro di Einstein e Newton, l’autore conduce
un’analisi approfondita su questo grande punto di domanda, tentando di
mettere luce e ordine alla vorticosa moltitudine di idee che è oggi il tempo.
Quest’opera è composta con uno stile di narrazione semplice, ma la
complessità dell’argomento trattato e la quantità di riferimenti e collegamenti
tra discipline può risultare difficile da seguire al lettore meno esperto; tuttavia,
queste caratteristiche costituiscono paradossalmente un importante punto di
forza per il libro, in quanto gli consente di uscire dalla dimensione puramente
fisico-matematica per abbracciare altri campi del sapere e disegnare così
un’immagine più completa della questione. Nonostante le occasionali
parentesi di spiegazione di fenomeni fisici o altri aspetti più o meno “tecnici”, i
messaggi trasmessi da Tonelli e i suoi ragionamenti risultano
fondamentalmente comprensibili e apprezzabili anche a chi non è
appassionato di scienze: non mancano infatti esempi concreti tratti dalla vita di
tutti i giorni, e in generale la esplicazione efficace e raffinata di questo autore
sa guidare il lettore attraverso il dedalo delle grandi speculazioni filosofiche e
fisiche, estrapolando nei momenti giusti solo gli elementi davvero necessari
per il flusso del discorso.
Complessivamente, Tempo, il sogno di uccidere Chronos è un saggio
abilmente scritto, evocativo, senza dubbio arricchente e che fa riflettere.
Talvolta la spiegazione teorica può risultare troppo dettagliata, ma questo non
pregiudica la comprensione generale del discorso, quindi consiglio questo
libro a tutti coloro che vogliono approfondire il tema del tempo, in quanto gli
spunti che offre sono davvero numerosi e interessanti.

Voto 9/10

      Bevacqua Giada Liceo Scientifico Galileo Galilei ( Perugia , Umbria )

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Tempo: il sogno di uccidere Chronos, il cui autore è Guido Tonelli, parla del tempo e di tutte le sue sfaccettature. Parte da come gli uomini lo percepiscono fino ad arrivare al suo ruolo all’interno dell’universo, definendo e sottolineando il concetto di spazio-tempo: infatti, una delle nozioni fondamentali ribadita all’interno del libro è che non si può cercare di concepire il tempo senza lo spazio, essendo strettamente collegati.
Il concetto di tempo ha fin dai tempi antichi affascinato gli umani, cosa che anche Tonelli spiega, e ancora oggi ci sono molti misteri che lo riguardano. Nonostante i numerosi progressi rispetto al passato e benché molte credenze sul tempo siano state riviste, abbiamo ancora molta strada da fare per poter scoprire ciò che veramente si cela dietro di esso e come funziona. Tant’è vero che gli uomini sono abituati ad una certa regolarità quando si parla di tempo, ma esistono zone misteriose, buchi neri, in cui la concentrazione di materia è tale da fare in modo che spazio e tempo perdano di significato. L’autore, inoltre, si concentra sulla teoria della relatività e su come questa abbia sconvolto il tempo assoluto di Newton, sottolineando la differenza della simultaneità degli eventi in sistemi di riferimento differenti. Per ribadire questo e altri fondamenti utilizza spesso riferimenti alla storia, alla mitologia, all’arte e alla filosofia, che oltre a fornire spunti per diverse riflessioni, aiutano il lettore a comprendere meglio ciò che sta spiegando.
Nella sua prima parte il libro è facilmente comprensibile, scritto in termini chiari, e le nozioni più difficili vengono riassunte e semplificate dall’autore una volta spiegate. Nella seconda parte, relativa alle particelle, il linguaggio utilizzato è più scientifico, dando forse per scontato alcune nozioni: infatti, la comprensione di quest’ultima risulta più difficoltosa, la lettura meno scorrevole, ma non per questo meno interessante. In conclusione, l’opera non risulta pesante, data la capacità dell’autore di esprimere concetti in modo semplice e di riuscire ad attrarre l’interesse attraverso riferimenti umanistici che fanno capire come la scienza sia indissolubilmente legata ad essi.

      Biondini Matilde Liceo G.c.tacito Terni ( Terni, Umbria )

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RECENSIONE PER IL PREMIO ASIMOV 2023 DEL LIBRO “TEMPO: IL SOGNO DI UCCIDERE CHRONOS” DI GUIDO TONELLI
Questo saggio tratta un argomento su cui l’uomo si interroga dalla sua comparsa sulla Terra: il tempo. Il tempo è un tema che, come nell’antichità, anche oggi mette la scienza e la fisica a dura prova. Infatti, che cosa è il tempo? È possibile fermarlo? Si può invertire? Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra, impegnato nella scoperta del bosone di Higgs, cerca di trattare il tema attraverso delle metafore relative a varie discipline. Difatti, è proprio questo aspetto che mi ha colpito maggiormente nella lettura di questo libro: Tonelli riesce a spaziare dalla filosofia, passando alla letteratura e alla storia dell’arte, fino al mito greco, un tema presente anche nel titolo dell’opera. Infatti, il sogno di uccidere il tempo è come l’atto compiuto da Zeus nell’uccidere suo padre Chronos; questo aspetto, quindi, rappresenta il desiderio di ogni essere umano di poter fermare il tempo, una dimensione eterna che permette il divenire e che spesso spaventa i mortali, conducendoli alla fine dei loro giorni. Nello spiegare questo dilemma, dunque, Tonelli fornisce diverse visioni di questo aspetto. Un tema che ho trovato particolarmente interessante è quello che riguarda il tempo soggettivo: infatti, nella misurazione di esso, il tempo relativo ad ognuno appare spesso molto diverso da quello misurato da un orologio, poiché in questo caso entrano in gioco le emozioni e i sentimenti di ciascuno, le quali possono espandere o comprimere il tempo individuale. Per esempio, quando ci si sente nervosi per un evento importante, il tempo sembra interminabile, mentre quando si è calmi e sereni percepiamo una durata inferiore del tempo che scorre. Inoltre, a questo concetto si collega la teoria della relatività a cui si sono dedicati intensamente i fisici dei primi decenni del Novecento, come Albert Einstein, che Tonelli tratta in maniera approfondita nel suo saggio. Infatti, sono proprio gli scienziati del primo XX secolo a comprendere che considerando il tempo come assoluto, ovvero semplicemente misurato da un orologio che procede ad una velocità costante, si arriva a delle conclusioni paradossali, poiché vi è una strettissima connessione tra spazio e tempo che gli scienziati precedenti non riuscirono a rilevare. In più, ho apprezzato molto gli esempi che Tonelli fornisce riguardo al tempo sia nello spazio e che nel mondo microscopico delle particelle. In un primo momento egli riporta l’esempio dei buchi neri, corpi celesti in cui il tempo sembra fermarsi, e successivamente passa a trattare la struttura e l’interazione di particelle. Dunque, credo che Guido Tonelli sia riuscito a far raggiungere ai suoi lettori la misteriosa e allo stesso tempo affascinante questione del tempo in modo efficace e coinvolgente, per questo ho apprezzato il suo saggio.

      Corazzi Matteo Liceo Renato Donatelli ( Terni, Umbria )

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Un saggio non dovrebbe essere avvincente, giusto? Leggendolo, non si
dovrebbe sentire una specie di febbre che ti spinge a sfogliare una
pagina dopo l'altra, come fosse un thriller.
Eppure "Tempo: il sogno di uccidere Chrónos" in qualche modo la
vocazione del thriller ce l'ha già dal titolo. Il fisico Guido Tonelli
accompagna il lettore nel mondo spaventosamente complesso dello studio
dell'universo partendo dall'immensità del cosmo e scendendo fino alle
particelle elementari. Dimensioni opposte, talmente lontane dalla nostra
esperienza quotidiana da risultare impossibili da inquadrare anche con
la forza dell'immaginazione.
Tuttavia non usa il linguaggio matematico, asettico e rigido, che la sua
professionalità suggerirebbe come approccio privilegiato. Per garantire
una migliore comprensione, presenta il conflittuale rapporto della
cultura umana con il tempo da punti di vista diversi.
La mitologia, per cominciare: il primo tentativo dei nostri antenati di
catalogare e comprendere i fenomeni naturali, tra cui il tempo. Passa
poi alla psicologia, all'esperienza che facciamo del tempo ogni giorno,
ai meccanismi della percezione. Questo preambolo permette di arrivare al
cuore dell'argomento con una solida consapevolezza: come spesso accade,
la fisica contraddice la nostra intuizione e ci svela la realtà in modo
più trasparente. Quello che sappiamo del tempo lo verifichiamo con i
nostri sensi, che non hanno la precisione degli strumenti di misura, e
il nostro cervello arriva a conclusioni che non sono vere in assoluto.
La più interessante è che il tempo non è sempre uguale a sé stesso.
Quando si raggiungono condizioni estreme di velocità o di massa, come
accade in prossimità di un buco nero, il tempo si dilata e si contrae in
modo differente per osservatori differenti. Impossibile da verificare
nella nostra quotidianità, ma fondamentale per capire cosa accade
nell'infinitamente grande e nell'infinitamente piccolo.
E così questo libro si legge quasi come un thriller. Racconta la storia
della caccia e del tentativo di uccidere il tempo nel corso della storia
da parte di artisti e scienziati. Il tempo ci ossessiona perché l'incapacità di fermarlo o di
invertire il suo corso ci porta inevitabilmente verso un destino a cui
non sappiamo rassegnarci. Ma Guido Tonelli arriva a una conclusione
coraggiosa e non consolatoria, tutt'altro che scontata. Dà valore al
progresso umano nella comprensione dell'universo nonostante le ampie
zone misteriose che ancora sfuggono alla spiegazione scientifica.
Quel che rende ancora più interessante questo viaggio nel tempo è la
presenza di divagazioni nell'arte: musica, pittura, letteratura e
cinema. Piccole finestre che aprono altri mondi da esplorare, pennellate
di commozione, storie vere di essere umani e di personaggi nati
dall'immaginazione di uno scrittore.
Una lettura che, specie nella seconda metà, si fa più densa, come
avvicinandosi all'orizzonte degli eventi di un buco nero. Inevitabile,
quando gli argomenti diventano così squisitamente tecnici.
Tonelli affronta con maestria uno degli aspetti più affascinati del
sapere e del vivere umano. Una lettura impegnativa che non può lasciare
indifferenti.

      Costantini Mattia Liceo G.c.tacito Terni ( Terni, Umbria )

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Cosa sia il tempo non è una domanda a cui si può dare una risposta facile. Nel cercare di dare una risposta Tonelli dimostra una fascinazione profondamente sentita, che trasuda da ogni pagina del libro.
Il libro, poco meno di 200 pagine, riassume succintamente e con scorrevolezza le grandi scoperte della Fisica e delle Neuroscienze, conciliando mirabilmente un grande livello di dettaglio tecnico con uno stile limpido e brillante, appoggiandosi spesso a riferimenti che spaziano la cultura, la filosofia e la vita quotidiana. Tonelli possiede la migliore dote del divulgatore: è cosciente del proprio pubblico, sa sempre ricondurre anche i concetti più ostici e convoluti (esempio più lampante ne è la relatività di Einstein) ad una comprensibile concretezza. L'autore ha saputo ridurre l'argomento, che pure è potenzialmente enorme, senza sacrificare nessuno dei punti principali e senza risultare mai eccessivamente denso. L'idea di un tempo rigido, regolare e, ironicamente, statico con cui il lettore entra nel libro viene messa a confronto con l'infinita varietà di tentativi di spiegare, comprendere e imprigionare il tempo, tentativi in cui i fisici moderni non sono che i successori di milioni di umani di tutte le epoche. L'autore invita a problematizzare l'ovvio, a notare i collegamenti tra ciò di cui si parla ed il mondo, annotando in continuazione gli aspetti più paradossali e peculiarmente affascinanti del soggetto tratatto, specialmente nell'incontro tra i numeri vertiginosamenti grandi dell'universo e la relativa limitatezza della terra. Questo d'altronde è un libro che parla del tempo tanto quanto del nostro rapporto con il tempo.
Quello di Tonelli è un buon libro di divulgazione perché è comprensibile senza essere banale, avvincente senza essere inaccurato, sorprendente senza mai risultare irraggiungibilmente lontano. E' un libro raro, che permette davvero a tutti uno sguardo fugace tra i fisici del CERN, tra le tante conquiste, le ipotesi e i misteri ancorirrisolti.

      Ilagan Melanie Liceo Renato Donatelli ( Terni, Umbria )

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Il tempo potrebbe essere un concetto scontato per alcune persone soprattutto perché nella nostra vita di tutti i giorni lo percepiamo come un qualcosa di continuo che non si può cambiare, né fermare e che procede in un solo verso. Anch’io la pensavo così, almeno prima di leggere il libro “Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos”.

“Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos” è uno dei tanti libri scritti, e poi pubblicati dalla casa editrice “Feltrinelli”, redatto da Guido Tonelli, professore di fisica all’università di Pisa che lavora anche al Cern di Ginevra dove ha partecipato all’esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.
Chrónos era, per la mitologia greca, il titano del tempo, figlio di Urano e Gea. Costui è conosciuto, oltre per aver liberato i suoi fratelli dalla prigionia del padre e per aver preso poi il posto di quest’ultimo come signore del mondo dopo averlo evirato, anche per aver divorato i suoi figli appena nati, timoroso di perdere il suo potere, ed essere poi ucciso da uno di loro, Zeus.
Gli antichi greci quindi definivano con Chrónos il tempo, o almeno la sua sfaccettatura più generale e conosciuta, cioè quello che scorre inesorabilmente, che scandisce la vita di noi esseri umani e nel quale si sviluppa la Storia.
In questo caso perciò il titolo scelto dall’autore già ci suggerisce il tema principale del libro, infatti il saggio è incentrato sul tempo, in un viaggio dove dovremo abbandonare ogni certezza e aprire la mente per comprendere una realtà diversa da quella che viviamo tutti i giorni.

Vi sono vari motivi per cui consiglierei la lettura di questo libro, ma i principali sono:
1. La mescolanza: le pagine sono un continuo susseguirsi di diverse materie, come la fisica, il mito, l’arte, la storia e la filosofia, ambiti culturali che l’autore è riuscito a collegare perfettamente rendendo il tutto non troppo pesante, ma cosa più importante, molto interessante, analizzando le teorie di fisici come Albert Einstein e Stephen Hawking, alla vita di pittori come Salvador Dalí e alla tragedia di Amleto;
2. Il modo di scrivere: potrebbe sembrare scontato, ma il modo in cui scrive un qualsiasi scrittore o autore influisce su come il lettore percepisce l’opera, e fortunatamente Guido Tonelli ha un modo di scrivere molto semplice e discorsivo, il testo infatti è prettamente paratattico e il registro da lui usato, senza contare i termini specifici nell’ambito della fisica, è medio, e quindi facilmente comprensibile.
Alcuni argomenti e contenuti non risultano di immediata comprensione, ne sono un esempio le riflessioni sulle particelle elementari rispetto alla fisica, inoltre l’autore usa termini molto specifici e numeri estremamente grandi o infinitamente piccoli che possono talora confondere e abbassare la soglia dell’attenzione del lettore, ma sono passaggi che se riletti con maggiore attenzione possono essere poi compresi.

Tutto considerato il libro ha soddisfatto quelle che erano le mie aspettative, infatti il mio concetto di tempo è cambiato, o meglio si è ampliato, e ho imparato che questo, oltre ad essere continuo, per alcune forme è anche relativo. Dopotutto il tempo che viviamo ogni giorno è nato in posti dove il tempo non esiste.

      Meniku Alexandro Liceo Scientifico Galileo Galilei ( Perugia , Umbria )

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Tempo: il sogno di uccidere Chronos. Questo libro ha lo scopo di informare e suscitare riflessioni riguardo la definizione e il concetto di tempo. La narrazione del progresso dell’umanità nella concezione del tempo ci fa comprendere come sia stato difficile giungere alle conoscenze che abbiamo oggi, ma anche i grandi passi che l’umanità ha compiuto. Tonelli inoltre ci fa intendere come il tempo abbia un ruolo fondamentale nella nostra vita, poiché detta la nostra nascita e la nostra morte. Infatti come ogni cosa presente nell’universo, anche per noi il tempo scorre ugualmente e non torna mai indietro. Il ruolo dell’uomo quindi, è quello di perseguire i suoi obiettivi, le sue passioni e di vivere al meglio la propria vita senza sprecare tempo e avere rimpianti. Il sogno dell’umanità è quello di uccidere Chronos, cioè il tempo, di ingabbiarlo, di dominarlo, ma purtroppo con il passare dei secoli, l’uomo ha capito che è un’impresa impossibile, poiché egli non riuscirà mai a definirlo del tutto.
Questo libro, quindi, suscita riflessioni molto profonde sul senso della vita, aiutando a comprendere lo scopo dell’uomo e il suo potenziale ma anche la grande complessità del tempo. L’autore inoltre, illustra l’universo macroscopico e microscopico e attraverso spiegazioni scientifiche riguardo le particelle, i buchi neri e altri fenomeni affascinanti, descrive perfettamente il loro ruolo nell’universo e il loro legame con il tempo. A parer mio, è un saggio molto interessante, piacevole, chiaro e conciso che consente a tutti, anche a chi fosse alle prime armi, di comprendere ogni argomento. Mi hanno affascinato molto i paragrafi riguardo ai buchi neri, alla relatività del tempo e alle risposte più comuni avanzate dall’umanità, come ad esempio il viaggio nel tempo. Mi è apparso noioso solamente in alcune parti dove l’autore si dilunga troppo, come per esempio nella descrizione delle particelle microscopiche, ma nel complesso uno dei libri migliori sul tempo, e per questo ne consiglierei la lettura.

      Rellini Laura Liceo Renato Donatelli ( Terni, Umbria )

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TEMPO è un libro di Guido Tonelli, fisico del CERN e autore di vari libri che affronta il tema dello scorrere del tempo nella sua percezione terrestre, nel suo essere “diversamente presente” in un luogo lontanissimo dalla Terra e della sua capacità di fermarsi nei pressi di un buco nero. Per molto tempo ciclo naturale e orologio biologico hanno marciato in perfetta armonia ma tutto ciò che interrompe il ciclo ordinato del tempo, che disturba il conforto che ci viene dallo scandire di fenomeni noti e regolari, semina il panico. Come il nonno dell'autore, atterrito dal buio di una eclissi solare, anche noi, informatissimi figli di internet, abbiamo pensato che fosse arrivata la fine del mondo quando un virus ignoto ha provocato tanta morte; con identica apprensione ci informiamo circa la dimensione e la traiettoria di un simpatico sasso volante che abbia scelto proprio la Terra per venire a schiantarsi. Per consolarci da tali spaventi, l'Autore ci ricorda che nel corso dei secoli sono venute in nostro soccorso la filosofia, l'arte, la scienza e la religione che ci tranquillizzano e dilatano Chrónos verso l'eternità. Dominare il tempo è questione di sopravvivenza: meridiane e calendari, campane e orologi hanno provato ad imprigionarlo. Con un po' di presunzione ci siamo convinti che il tempo fosse identico sulla Terra come in un qualsiasi punto dell'universo; Newton diceva che spazio e tempo sono due contenitori eterni e non modificabili e il tempo scorre uniformemente. Di rimando, i protoni, negli ultimi cento anni, hanno sussurrato all'orecchio degli scienziati: “Attenzione terrestri, non vi fidate troppo della calma e della regolarità che vi circondano. L'universo può essere anche un luogo molto ostile e pericoloso”.
Einstein ed altri scienziati demoliscono un siffatto senso del tempo: in molte regioni dell'universo la regolarità semplicemente non c'è o assume comportamenti inconsueti; spazio e tempo sono elastici, sono grandezze fisiche che dipendono dalla velocità; lo spazio-tempo diventa una sostanza materiale che viene deformata dalla massa-energia e che può vibrare. Quando tale deformazione viene esasperata dalla velocità, il tempo cambia in maniera violenta. Vicino al centro di Sagittarius A* la deformazione temporale è enorme ed il tempo rallenta e perde di significato. Il tempo si ferma. E magari è proprio lì che una stella muore nel buio e nel freddo e l'universo si espande altrove.
La lettura di questo libro è impegnativa. Tutta la parte in cui entra in ballo la fisica richiede una concentrazione altissima, più di una rilettura e conoscenze approfondite della materia; I Dioscuri e Sant'Agostino, gli orologi molli di Dalì ed Eraclito rendono invece la lettura molto gradevole, a tratti divertente e gli aneddoti riguardanti i Greci antichi e la loro concezione del tempo “umanizzano” i concetti di fisica duri da digerire.
Alla fine del tempo, vista come Big Crunch preferisco l’immagine degli angeli nella Cappella degli Scrovegni che chiudono la volta stellata arrotolandola come un sipario.
Tonelli ci invita ad utilizzare bene il piccolo tempo della Vita che ci è stato messo gratuitamente a disposizione, a non sprecarlo. Dobbiamo farlo “vibrare” e vivere al meglio le “Tre età dell'uomo”; siamo esseri macroscopici e fisicamente incapaci di fermare la triste ossidazione dei nostri organi ma anche cellule nell'immensità delle galassie capaci di lasciare nell'universo scie di eternità. Buchi neri permettendo.

      Rovida Tommaso Liceo Jacopone Da Todi ( Todi, Umbria )

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Il Tempo. Un dio dalle molteplici forme, onnipotente, che si rimangia tutto ciò che crea. Gli antichi non potevano trovargli una personificazione migliore di Chrònos, il dio che divora i propri figli. Il Tempo ha da sempre scandito ogni fase della nostra esistenza, dalla preistoria fino ad oggi, e da sempre si è cercato di comprenderlo, persino di “ucciderlo”. Le moderne conoscenze scientifiche hanno poi consentito di vederlo sotto nuovi punti di vista, di sondarne meglio le caratteristiche, nonostante esso rimanga in fin dei conti sfuggente, proprio come gli effimeri attimi che compongono la nostra esistenza. Ed è proprio del tempo l’argomento di cui parla “Tempo, il sogno di uccidere Chronos”, il libro del fisico e divulgatore scientifico Guido Tonelli, veterano tra l’altro dell’esperimento CMS al CERN che ha reso possibile la scoperta del bosone di Higgs. Tonelli in questo libro di 192 pagine ci guida in un viaggio che ci permette di vedere il tempo (lo spazio-tempo per la precisione) in un modo diverso da come ci appare. Lo scienziato usa un linguaggio facilmente comprensibile, affascinante e non banale, che consente anche ai meno esperti di capire concetti che altrimenti potrebbero risultare ostici, ma non per questo i temi trattati sono elementari o scontati. Molto interessante è la scelta di usare esempi tratti dalla realtà (ipotetica o meno che sia), come nel caso delle astronavi di Hawking e Thorne vicine a un buco nero, poiché consentono anche a chi non è esperto in materia di farsi un idea concreta, di “vedere” nella propria mente ciò di cui si sta parlando. Tonelli, forte delle sue esperienze “sul campo”, riesce a condurci attraverso scorrevoli capitoli e a delineare con essi un ritratto delle conoscenze attuali in relazione al tempo, spaziando da buchi neri a tecnologie GPS, da quark a raggi cosmici. Lo scienziato poi, altro grande pregio del libro, non spaccia teorie abbozzate per presunte verità ultime, ma in caso le presenta come appunto ipotesi, facendo chiarezza ed evitando la pretesa di “sapere ciò che non si sa”. Insomma questo libro, andando dal tempo scandito dal nostro orologio biologico e dalla natura, passando per il pomposo e astratto tempo Newtoniano, fino al bizzarro tempo delle particelle subatomiche resoci accessibile dalle più recenti scoperte, ci mostra che Chrònos in realtà è molto più tenace di quanto si pensasse e, come scrive Tonelli in conclusione, “nessuno può dire se mai arriverà il tempo in cui la scienza non avrà più bisogno del tempo”.

      Bonadomane Giulia Liceo Statale Enrico Medi ( Villafranca Di Verona, Veneto )

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Tra tutti i libri che potevo scegliere da quell’elenco, il primo che mi ha compito è stato “Tempo: Il sogno di uccidere Chrónos” di Guido Tonelli. L’autore è un fisico, ma questo libro non parla solo di fisica, anche di biologia, filosofia, chimica, storia, arte, letteratura; è un libro “della vita”, il cui tema principale è il tempo, una questione che riguarda tutti.
Nella prima parte del libro, lo scrittore ha cercato di dare delle definizioni di “tempo” dato che, in realtà, non ve n’è solo una: noi concepiamo il tempo come cadenza regolare di eventi che si ripetono in modo tale da creare un apparente equilibrio; ma, il termine stesso deriva da tèmno (taglio) e tèmenos (recinto) e ci appare quindi l’immagine di qualcosa che distrugge l’equilibrio nel quale pensiamo di vivere; contemporaneamente può significare anche momento opportuno, quindi anche in questo caso un attimo che va a rompere il nostro ciclo ordinato. Ciascuno di noi, in realtà, può costruirsi il proprio senso del tempo in quanto le nostre emozioni e la nostra memoria svolgono un ruolo fondamentale: il tempo individuale, che ci permette di mettere ordine nell’ambiente esterno e di organizzarlo in modo coerente, differisce dal tempo scandito dagli orologi che però, appartenendo all’ambiente esterno, regolano il tempo individuale in quanto controllano la nostra storia (intesa come insieme di "tempi individuali").
Definirlo è complesso, ma sappiamo almeno dove si ferma? Nella seconda parte dell’opera ci si addentra in quella che è la vita del tempo, in un’esistenza che parte dalla nascita della massa-energia, dall’allontanamento all’espansione dello spazio, in relazione con il tempo; passando per la relatività generale fino ad arrivare all’energia oscura, quel meccanismo che spinge tutto lontano da tutto e che determinerà la fine dello spazio e di conseguenza, del tempo.
Il tempo ha imprigionato tutto, anche le particelle più piccole, che, regolate dalla meccanica quantistica, determinano la nostra concezione del passato nello stesso modo in cui cambiano il futuro; ma se la materia contiene energia e l’energia e il tempo vivono realtà complementari, cosa accadrebbe nel momento in cui si viene a creare un giacimento di materia e antimateria dove l’energia è nulla? E se l’energia è nulla e quindi non vi è dinamica, ma bensì quiete, potremo affermare l’esistenza del non-tempo?
Il tempo ha una funzione di grandissima importanza e ci fa vivere nel continuo dubbio…mentre ad esempio sento il battito del mio cuore creare un ritmo con il ticchettio degli orologi, mi chiedo se veramente possedere il proprio tempo sia un dono oppure un limite; se potremo mai muoverci nello spazio in un tempo immobile… altre domande mi sono sorte durante la lettura di questo libro, che ritengo di poter definire interdisciplinare per la moltitudine di campi a cui si collega.
Dal contenuto estremamente originale e attuale, apre la mente umana a tutta una serie di riflessioni anche esistenziali; d'altra parte questa vicinanza con il tema viene allontanata da un uso di un linguaggio molto tecnico e scientifico, soprattutto nella terza parte, che anche una persona media non riuscirebbe a comprendere totalmente.
È stato un viaggio tra sogno e realtà: queste 185 pagine mi hanno regalato tante emozioni, alcune positive, altre meno. Suggerisco la lettura soprattutto a chi, come me, è amante delle “questioni ancora irrisolte” e a chi cerca di andare oltre ad ogni certezza.

      Di Giovanni Nadia Liceo Statale Enrico Medi ( Villafranca Di Verona, Veneto )

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L’uomo, fin dall’inizio dei tempi, ha sempre desiderato controllare il tempo, dominarlo, fermarlo, spezzettarlo in frammenti sempre più piccoli, portarlo indietro o avanti, anticipando ogni sua mossa, senza rendersi conto che, in realtà, esso ha sempre avuto potere su di noi. Più abbiamo cercato di interpretarlo e più ci ha intrappolato.
Il tempo scandisce le nostre giornate e ci controlla, come quando impostiamo una sveglia per andare a scuola la mattina o mangiamo, perché è arrivata l’ora del pasto. “Tutto si muove a ritmo cadenzato prodotto da miliardi di orologi”.
Chrónos, colui che è padrone del tempo e di cui molti Greci ne avevano il terrore, era il Titano che divorava i figli per non farsi detronizzare da loro; nella società moderna ha trionfato, in quanto la nostra concezione del tempo è diventata pian piano una sorta di orologio universale, dettato per convenienza dai nostri più antichi antenati. Quindi, la vera domanda, per la quale tutti vorremmo una risposta è: ‘’Che cos’è il tempo?’’
A questo interrogativo, Guido Tonelli, professore di Fisica all’Università di Pisa e protagonista della scoperta del bosone di Higgs al Cern di Ginevra, cercherà di rispondere con il libro ‘’Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos’’, edito da Feltrinelli.
L’autore cerca di mettere ordine nel caos generato da Chrónos e lo fa sia da fisico, spiegando quali effetti ha la relatività sul tempo in modo semplice e chiaro, sia da uomo colto alleggerendo il tutto con la filosofia, l’arte, la musica e temi di cultura generale che arricchiscono il libro e lo rendono più accessibile a chi non è esperto della materia.
Tonelli ci guida in un “viaggio” in cui il tempo viene analizzato nelle sue varie forme: dalla percezione del tempo interno, influenzato dalle emozioni, alla memoria plastica; dallo spazio celeste, in cui l’autore ci porta abilmente nel mondo dei buchi neri, alla vita delle particelle, passando quindi da spazi infinitamente grandi a infinitamente piccoli.
In una delle sue interviste, l’autore constata che per secoli siamo stati eredi della fisica newtoniana, in cui l’idea di tempo era di tipo assoluto ovvero indipendente da qualunque cosa, ma con l’arrivo di Einstein tutte le teorie precedenti vengono ribaltate, poiché il tempo è connesso allo spazio e con quest’ultimo può essere deformato, liquefatto e frantumato, ma soprattutto il concetto di tempo è diverso nell’universo e quindi diventa relativo.
Ho scelto di leggere questo libro, perché attratta dal titolo e dal suo riferimento alla mitologia greca, in quanto mai avrei pensato di accostarmi al testo di un fisico, eppure
le mie aspettative non sono state deluse, poiché ho trovato estremamente interessanti i riferimenti alle varie discipline che mi hanno spinto ad approfondire le mie conoscenze.
Consiglio questo libro a chi si sente sempre sopraffatto dal tempo, a chi è intrappolato in un passato che non passa mai e a chi senza accorgersene cambia il presente pensando al futuro.
A tutti coloro che leggeranno questo libro chiedo: ‘’perché andiamo a frugare nel tempo se non sappiamo come spenderlo?‘’

      Dominici Caterina Liceo Bruno Franchetti ( Venezia, Veneto )

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In Tempo: Il sogno di uccidere Chrónos, Guido Tonelli si propone di indagare sotto ogni aspetto quel grande mistero che è il Tempo. Il fisico accompagna il lettore in un viaggio che, partendo dalle più comuni esperienze quotidiane, arriva gradualmente ad affrontare le teorie della relatività e della meccanica quantistica.
Uno degli aspetti più apprezzabili del libro consiste nell’assenza di monotonia: l’autore passa continuamente dalla fisica all’arte, al mito, alla letteratura, alla musica, alla filosofia. In questo modo, il lettore è continuamente coinvolto e stimolato, e riesce a esplorare la questione del Tempo sotto i più diversi e affascinanti punti di vista. L’autore, quindi, risponde alle esigenze del lettore da un punto di vista stilistico; tuttavia fa molto di più. Mostrandoci la relazione che esiste tra le più diverse discipline, ci svela un’affascinante realtà in cui ciascuna di esse collabora con le altre, e dimostra con umiltà che un problema complesso come quello del Tempo riguarda tutti, non solo i fisici. Il lettore può compiere allora un viaggio esaustivo e affascinante tra le varie discipline, tutte accomunate dal desiderio di giungere, ciascuna attraverso la propria via, alla comprensione profonda del Tempo.
Questa ricerca di completezza si riflette anche sull’indagine del Tempo che viene condotta dal punto di vista fisico. Tonelli passa con gradualità dal mondo inconcepibile delle grandi distanze cosmiche a quello ineffabile delle particelle elementari, spaziando dalla teoria della relatività alla meccanica quantistica. Il Tempo è indagato, ancora una volta, sotto tutti i punti di vista.
L’unica critica che si può muovere al saggio riguarda la chiarezza espositiva, che in alcuni passaggi non è del tutto soddisfacente, forse inevitabilmente: l’autore, nella propria già citata ricerca di completezza, è costretto a scendere nel più difficile dettaglio, in modo a volte un po’ eccessivo.
Il saggio rimane tuttavia un ottimo libro, completo e stilisticamente molto efficace. D’altronde, l’autore affronta uno dei misteri forse più affascinanti dell’Universo, stimolando la curiosità del lettore in ogni ambito, e congedandosi con un’umile confessione: che questo mistero è rimasto tale anche per la scienza. Ma è proprio da questa consapevolezza che deriva la tenace e forse immortale ostinazione di continuare a studiarlo.

      Menon Anna Liceo Bruno Franchetti ( Venezia, Veneto )

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Nel corso di questi mesi ho avuto modo di leggere “Tempo, Il sogno di uccidere Chronos” libro finalista al premio Asimov scritto da Guido Tonelli, composto da 187 pagine racchiuse in 10 capitoli che talvolta sono suddivisi in sottocapitoli.
E’ un libro che si presta ad essere letto davvero da chiunque sia incuriosito dagli argomenti trattati, il lessico infatti non risulta complesso e la narrazione scorre senza risultare pesante. Tutti i personaggi (tra i quali Newton, Einstein, Epicuro, Copernico, Galilei, Eraclito e John Donne) e gli elementi citati, in modo particolare quelli scientifici, vengono spiegati e contestualizzati prima di essere inseriti nella narrazione ed essa non richiede dunque conoscienze pregresse per la comprensione dei capitoli.
Nel libro arte, letteratura, filosofia, storia e mitologia si uniscono indissolubilmente alla fisica grazie al tema del tempo che funge da filo conduttore per unire tali discipline in questo testo. Il tempo, un argomento che ha da sempre coinvolto tutte le culture, un'entità che scandisce le nostre giornate e che quindi dovremmo conoscere bene, anche se alla domanda "cos'è il tempo?" Non sappiamo rispondere con certezza.
Il tempo, come dice l’autore stesso, è la prigione che l’umanità ha costruito per tentare di intrappolare Chronos, riuscendo solo ad ingabbiare sé stessa. La regolarità dei minuti, lo scorrere delle ore, dei giorni, degli anni, ci appare tanto imprescindibile da farci credere di essere riusciti a capire l’essenza del tempo quando in realtà se prendessimo in considerazione l’universo e non la sola Terra tutte le nostre convinzioni sull'argomento cadrebbero precipitosamente.
In quel caso infatti, mantenere invariata la concezione di tempo ritmato e quasi perfettamente periodico che abbiamo nel nostro immaginario ci farebbe cadere in errore. Il tempo, o più correttamente lo spazio-tempo appare come qualcosa di coruttibile, modificabile ed ancora incredibilmente misterioso. E' lì che si percepisce l’importanza del ruolo ricoperto delle materie umanistiche nella narrazione, subentrano infatti al fine di colmare le attuali lacune della fisica, cercano di trovare risposte, corrette o meno a quelle domande alle quali ancora non siamo in grado di dare una risposta. Ci dimostrano come anche grazie al pensiero e alle teorie degli antichi, che a volte ad oggi sembrano così assurde, sia stato possibile giungere alle teorie che oggi conosciamo. Grazie alle discipline umanistiche nasce il pensiero che porta l’uomo a sviluppare le teorie alla base della fisica, questo collegamento tra le discipline emerge in modo velato ma persistente nel corso della narrazione.
È questa la cosa che mi ha fatto apprezzare questo libro in modo particolare, la capacità dimostrata dall’autore nell’unire materie apparentemente così diverse in modo ineccepibile, riuscendo a stimolare in me la curiosità di terminare la lettura per capire come si sarebbe concluso il testo.
consiglio questo libro a chiunque sia curioso e abbia voglia di mettere in discussione le proprie certezze per conoscere una realtà della quale si parla poco ma che una volta rivelata si manifesta estremamente intrigante da scoprire. Lo consiglio in modo particolare a chi come me si ritrova davanti all’imminente necessità di scegliere quale università frequentare nei prossimi anni perchè penso possa essere utile per identificare la propria ideologia e la posizione che si vuole assumere su questi temi.

      Rossi Leila L.s.s. " I. Nievo " ( Padova, Veneto )

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Tempo, il sogno di uccidere Chrónos è un libro di divulgazione scientifica pubblicato nel 2021 da Guido Tonelli, fisico al Cern di Ginevra.
Esso tratta delle varie interpretazioni che gli uomini hanno attribuito alla definizione e al significato concreto del tempo. Attraverso degli esempi apparentemente semplici, l’autore fornisce delle informazioni accurate delle maniere in cui è possibile descrivere questa variabile fisica. La lettura del libro è facilmente paragonabile ad un avventura che procede ripercorrendo punti di vista molto differenti tra loro.
Lo scrittore di tale opera ripropone plurime domande al lettore riguardanti temi non frequentemente affrontati in profondità durante la vita quotidiana come, ad esempio, mettere in discussione la possibilità di invertire l’andamento del tempo. Le risposte e le riflessioni a tali quesiti sono presentate mediante citazioni di scienziati, filosofi e talora di analisi di opere d’arte. Tonelli approfondisce minuziosamente ogni dettaglio precedentemente argomentato e presenta varie chiavi di lettura che rendono il concetto espresso più efficace e completo. Nel libro sono inoltre presi in esame tanti aspetti della vita comune che tendenzialmente diamo per certi, intuitivi ed inconfutabili. Ad esempio, talvolta non ci accorgiamo quanto sia rilevante nella nostra vita la perfetta sintonia di tutto ciò che ci circonda. “Il ripetersi ciclico è armonia e riassicurazione” dichiara per iscritto l’autore e non possiamo che esser d’accordo con tale affermazione. Tutte le leggi che sono state dimostrate spiegano circostanze di equilibrio, costanza e continuità e, il più delle volte, non si fa caso a questi particolari di per sé poco rilevanti.
Nonostante sia umano sentire lo scorrere del tempo, attraverso anche la cadenzata routine quotidiana, solo saltuariamente si cercano risposte sul vero significato del tempo. L’ineluttabile avvicendarsi dei giorni è occasionalmente accompagnato da rimpianti e dubbi sulle strade imboccate nel proprio passato ed è il punto di partenza per porsi domande esistenziali.
Ecco che subentra l’autore che, riprendendo ciò che è stato scientificamente provato, espone dei concetti a fine di chiarimenti su questi ricorrenti quesiti.
Nonostante vi siano degli inserti con una nomenclatura scientifica talora particolarmente specifica che richiede una conoscenza avanzata nel settore, questo libro presenta caratteristiche che lo rendono imponente per tutti coloro che desiderano riflettere sulle accezioni e sulle connotazioni che il termine “tempo” possiede.

      Yuksel Meryem Liceo Fogazzaro ( Vicenza, Veneto )

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Cos’è il tempo della vita? Da cos’è dato lo spazio-tempo e la massa-energia? Cosa si intende per fine del tempo? Se non ci fosse il tempo, avrebbe senso parlare di luogo?
Probabilmente tutti noi ci facciamo quesiti e a volte non troviamo una risposta che ci convinca.
“Lo spazio-tempo non è un concetto astratto, ma una semplice rappresentazione dell’universo; al contrario, questa sottilissima impalcatura è una vera e propria sostanza materiale che vibra, oscilla, fluttua e trasmette ogni forma di perturbazione, come avviene con la superficie liquida di uno stagno.” Sembra quasi immergersi in un mondo surreale e misterioso, non è vero? Questa opera di Guido Tonelli tratta vari argomenti: dalla storia dell’arte, ad ogni forma di scienza. Dalla fisica, alle neuroscienze. Dalla filosofia, alla religione, dalla letteratura alla pandemia sars-Covid19 e via dicendo.
Uno dei molteplici e affascinanti aspetti dell’astronomia sono sicuramente i buchi neri. Questi corpi celesti vengono definiti come “involucri mostruosi” e lo sono per davvero, perché questi corpi attirano e “inghiottiscono” tutto ciò che è vicino ad essi. È proprio la gravità a fermare il tempo, “a far attorcigliare su se stesso lo spazio-tempo, fino a svuotarlo di senso”. Molto probabilmente ogni fisico vorrebbe conoscere la legge con cui poter svelare la sostanza di queste zone incredibili, ma sanno già che non è possibile perché non si può sapere cosa stia esattamente accadendo all’interno di questi corpi celesti e, perciò, sembra restare per sempre un sogno irraggiungibile.
Un altro aspetto interessante può essere la materia fatta di particelle che interagiscono tra loro scambiandosi altre particelle. Uno dei primi filosofi a definire in questo modo la materia è sicuramente Anassagora, colui che nomina tali particelle come “semi”. Più tardi, con Democrito si raggiungerà ad una piena conoscenza degli atomi e grazie agli studi contemporanei le conoscenze si sono notevolmente sviluppate e aprofondite grazie alla scoperta di nuove tecnologie.
Insomma, l’opera è stuzzicante, straordinaria e, anche se non si è esperti della materia in questione, attraverso similitudini, metafore o concetti semplici l’autore fa capire esattamente l’argomento per quanto complesso e astratto possa sembrare.