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Vincitori Premio Asimov Edizione VII 2021 - 2022








La sfrontata bellezza del cosmo


      Giuliani Aurora Liceo Scientifico " E. Fermi " ( Sulmona, Abruzzo )

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“Vorrei che di queste pagine restasse la bellezza infinita del cosmo, lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprenderlo, e il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si dipana l’ordito delle stelle.”

É con queste parole che Licia Troisi, scrittrice e astrofisica italiana, conclude il suo ultimo libro “La sfrontata bellezza del cosmo”, edito da Rizzoli.
Da sempre l’uomo è rimasto affascinato da quei “puntini luminosi” che vedeva in cielo ogni notte, e l’autrice, in maniera impeccabile, è riuscita a raccontare il tortuoso cammino dell’uomo verso quello sconfinato e misterioso mare di stelle che chiamiamo Universo.
Partendo da un semplice affresco di Giotto, fino alla più recente immagine di un buco nero, ci imbarchiamo per un viaggio alla scoperta della bellezza e dei misteri che l’Universo cela tutt’ora. Perché questo è l’Universo, un insieme di bellezza e mistero senza fine; una bellezza spaventosa che mi azzarderei quasi a definire romantica, sublime.

“L’Universo è bello, ma lo è in modo tremendo. É bello proprio perché è vasto e terrificante, ed è giusto averne paura. É a questo che si devono il suo fascino e la sua grandezza, le molle che ci spingono a fare scienza. Perché capire è anche avere meno paura, o almeno imparare a rispettare ciò che temiamo.”

Di fatto, il libro ci mostra come man mano che ricevevamo le risposte ad alcune delle nostre domande, ne sorgevano di nuove. É proprio questo che vuol dire “fare scienza”: ogni nuova scoperta, ogni nuova indagine, risolve magari un problema, ma al tempo stesso apre la strada a nuove domande, a nuovi enigmi. É la curiosità, la meraviglia, e perché no, anche l’ambizione dell’uomo che lo ha portato, fin dalla Preistoria, ad alzare la testa verso il cielo e domandarsi: “Perché?”
Questo è lo stesso spirito, lo spirito scientifico, che ha guidato le menti illuminate di Galilei, Einstein, Hubble e Bell Burnell (una delle donne-scienziate che la storia tende a dimenticare, così come tante altre).

Ma questo libro non è solo astrofisica. Attraverso l’espediente scientifico, la Troisi è riuscita a tessere con attenzione il quadro storico, culturale e sociale di una società in continua evoluzione, sempre in movimento; una società liquida. La scienza non può che essere un prodotto, un’espressione della società, a cui essa è intimamente legata. Non possiamo praticare la scienza dimenticando il contesto in cui nasce e gli effetti che questa ha sulla società.

Ciò che colpisce maggiormente di questo libro è che, nonostante sia di carattere scientifico, vi è la possibilità di trovare una morale di fondo molto importante, quasi a mo’ di favola, che sicuramente corrisponde con quella che Licia Troisi voleva trasmettere a tutti i suoi lettori. L’astronomia è un’esperienza di umiltà; ci mostra quanto siamo piccoli, marginali e insignificanti. Il nostro pianeta, la nostra stella, la nostra galassia, sono solo un granello solitario nel grande buio cosmico. Galileo, per primo, ci ha insegnato a non sentirci i padroni assoluti dell’Universo. Abitiamo in un mondo che non ha bisogno di noi, non ha mai avuto bisogno di noi e non ne avrà mai; i grandi ingranaggi del cosmo andranno avanti senza di noi come se nulla fosse. Ciò non fa altro che evidenziare la nostra responsabilità di occuparci l’uno dell’altro, di smettere di ossessionarci su cose futili e materiali e di trattare con cura questa piccola “navicella spaziale” di nome Terra, l’unica casa che abbiamo.

      Ricci Valentina Liceo Scientifico G. Galilei ( Pescara, Abruzzo )

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Quattordici immagini. Quattordici fascinosi viaggi nelle profondità del nostro immenso Universo, alla scoperta delle meraviglie che circondano i cieli terrestri e che da sempre e per sempre arrovellano l’uomo e lo proiettano verso scenari sempre più vertiginosi e incommensurabili. D’altronde quante volte abbiamo alzato gli occhi al cielo notturno, verso l’immensa cupola di luci che ci sovrasta, e ne siamo rimasti sbalorditi, se non commossi? Quante volte ci siamo domandati cosa si cela oltre lo spazio finito che il nostro sguardo riesce a raggiungere, o che posto occupiamo noi esseri umani nell’incessante scorrere dell’infinito? Sono tutti interrogativi questi estremamente affascinanti quanto inafferrabili per la nostra limitata mente, la quale da sola non riesce ad alleviare la sete di conoscenza che fin dai primordi abita la specie umana. Ma ecco che in nostro aiuto giunge la scienza, conducendoci verso le risposte che tanto cerchiamo e saziando il nostro irrefrenabile senso di "curiositas". Quattordici foto, dunque, quelle contenute nel saggio “La sfrontata bellezza del cosmo” di Licia Troisi, scrittrice nonché astrofisica presso l’Università di Roma Tor Vergata. È attraverso le immagini “dell’invisibile” via via analizzate, infatti, che l’autrice pungola l’interesse del lettore aprendogli la strada lungo un impressionante itinerario cosmico strutturato su salti temporali che coprono il passato, il presente e il futuro della ricerca astronomica. Dalle primissime osservazioni del cielo nell’antichità, alla nascita del telescopio da parte di Galileo, fino ad arrivare ai tempi moderni con la formulazione delle due inconciliabili, ma complementari teorie della relatività generale e della meccanica quantistica e i recenti scatti dei buchi neri, l’uomo è stato in grado di sondare i più trascendenti aspetti della realtà e di valicare i confini del suo “territorio familiare” per approdare agli orizzonti di un Universo ben più esteso e terribile, precluso alle osservazioni dirette. È così che ci stiamo spostando da una concezione di importanza centrale dell’uomo nella natura, alla consapevolezza di essere solo un labile puntino blu, solo una modificazione finita e transitoria dell’infinito e nell’infinito. Il cosmo tutto è assolutamente incurante di noi che siamo esseri manchevoli e difettosi, vittime dei nostri stessi errori, ma che nonostante la nostra imperfezione, in qualche modo, siamo realmente riusciti a sfidare le leggi della natura e a penetrare i suoi insidiosi ma strabilianti misteri, giungendo a toccare con mano nozioni a dir poco inafferrabili per l’immaginazione quanto la struttura quadridimensionale dell’universo. Come infatti si tende a ribadire nel corso del testo, la menta umana è una macchina incredibile di calcolo e ragionamento, che anche se fallacea, è stata in grado di condurre quegli ominidi, che 4,2 milioni di anni fa lottavano per la sopravvivenza, ad affacciarsi sugli scenari immensi del cosmo in cui siamo immersi.
Travolta da un’autentica passione, la Troisi è stata in grado con lodevole padronanza della materia, di trattare argomenti di elevata difficoltà comprensiva in chiave fluida e chiara, tanto che ogni riga contiene in sé un fascino trasmissibile anche a chi non mastica particolarmente le nozioni di astronomia. Insomma non si smette mai di scoprire e La sfrontata bellezza del cosmo ne è un’inconfutabile prova, ricordandoci continuamente qual è la nostra vera favolosa natura: siamo “figli delle stelle”.

      Salutari Alessandro Liceo Scientifico " E. Fermi " ( Sulmona, Abruzzo )

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RECENSIONE “LA SFRONTATA BELLEZZA DEL COSMO”
"La sfrontata bellezza del cosmo" è un testo di divulgazione scientifica valido, scritto con linguaggio rigoroso, ma piano e scorrevole, che coniuga la serietà e la pregnanza dell’informazione scientifica con uno stile quasi romanzato. Ogni capitolo è introdotto da un’immagine che l’autrice riconduce ad una tappa essenziale dell’articolato e tuttora in fieri cammino dell’uomo alla scoperta del meraviglioso infinito fisico in cui è immerso e dal quale si sente attratto sin dai primordi dell’antichità, forse per un bisogno ex se connaturato alla nostra complessa forma mentis; la chiave di lettura di questo viaggio costituito di molteplici tappe, di improvvise accelerazioni e talora di lunghe battute di arresto, è oltremodo singolare, nel suo contenuto quasi filosofico: se infatti da un lato la conoscenza scientifica ha sempre più spostato l’uomo dal centro ai margini dell’universo (transitando dal geocentrismo all’eliocentrismo et cetera), se la Terra, questa nostra culla che non trattiamo con il rispetto dovuto all’unica nostra opzione di sopravvivenza, si è rivelata infine solo un minuscolo puntino di un pallido blu nell’immensità del cosmo, se il Sole non è che una stella fra miliardi di stelle e la Via Lattea, che illumina col suo splendore le nostre notti, è solo una fra miliardi di altri corpi celesti, se questa mastodontica realtà vive su tempi-scala rispetto ai quali l’esistenza dell’umanità intera è un battito di ciglia, un alito di respiro, tuttavia è indiscutibilmente commovente e meraviglioso constatare come l’uomo, unico tra tutti gli esseri viventi, abbia saputo e voluto alzare gli occhi alla volta celeste e interrogarsi su di essa e sul "grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle", giungendo progressivamente a risposte vieppiù dettagliate, con l’ausilio del progresso di scienza e tecnica o con intuizioni geniali e precorritrici dei tempi. Al riguardo, ad elogiare lo sforzo titanico che la mente umana, inizialmente concepita solo per sopperire alle occorrenze dell’esistenza sul nostro pianeta (è per questo che i concetti inerenti alla fisica dell’immensamente grande paiono estremamente complicati all’uomo comune), ha compiuto per indagare e comprendere la bellezza dello spazio sidereus, che vive senza di noi e a prescindere da noi, citerei volentieri Pascal: “Se anche l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più grande di ciò che l’uccide perché sa di morire e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui, mentre l’universo non ne sa nulla”.
Il testo, che secondo me merita una valutazione estremamente positiva, mi ha realmente appassionato e coinvolto: concordo poi con l’autrice quando sostiene che la specie umana, con i suoi difetti e imperfezioni, con le limitazioni sue proprie (non siamo il culmine della creazione, niente ruota attorno a noi, ormai ben lo sappiamo), è tuttavia l’unico modo che l’universo ha trovato per poter indagare se stesso, quel mistero terribile e affascinante che se però non avesse dinanzi la soggettività dell’uomo non potrebbe assumere tale consapevole senso di vastità muta e sconfinata, di immensa profondità, di tremenda bellezza ut castrorum acies ordinata. La scienza, in definitiva, è anche questo: paura dell’ignoto e desiderio di comprenderlo; l’ignoto, da sé, persino il più stupefacente degli ignoti, non farebbe nulla, rimanendo inconoscibile e inconosciuto…

      Adesso Nicola Liceo Classico Quinto Orazio Flacco ( Potenza, Basilicata )

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«Certo, non tutti abbiamo un interesse per la fisica: c’è chi ama la biologia, o l’archeologia o l’arte. Ma ognuno di noi almeno una volta ha percepito dentro di sé quell’impulso a conoscere, a sapere» (p. 216). Il Sapere: così multiforme, così apparentemente elitario, affascina il genere umano dall’alba dei tempi e Licia Troisi, scrittrice e astrofisica romana, ne traccia la storia ne La Sfrontata Bellezza del Cosmo, circoscrivendolo al campo dell’astronomia e selezionandone i “momenti salienti” in ordine cronologico, dando vita ad un viaggio che parte dalla pittura e termina con l’interferometria. Una bella differenza! In questo vagabondare per il Cosmo, Licia Troisi è per noi lettori ciò che era Virgilio per Dante, tra le altre cose: una guida. Sì, ci fa da cicerone, perché non tutti, come recita anche la citazione all’inizio, hanno le conoscenze di base per comprendere, quantomeno in parte, il complesso meccanismo che «move il Sole e le altre stelle» (e non solo!). I termini strettamente tecnici sono riportati accuratamente in corsivo, quasi a scandire graficamente le parole e porre una letteraria linea di demarcazione tra l'apparato scientifico e quello propriamente narrativo. Nel corso della lettura si può notare come quasi tutti i capitoli presentino uno schema univoco: una parte introduttiva, occupata da digressioni volte a introdurre il contesto storico nel quale l’immagine si colloca, una parte centrale che, collegandosi alla precedente digressione, rende il libro ciò che è, un trattato divulgativo di astronomia, e un ultimo segmento caratterizzato da riflessioni ad ampio spettro che spaziano dall’annullamento dell’antropocentrismo all’esaltazione della specie umana e della scienza, presentando il libro da un’altra prospettiva e trasformandolo in un inno alla conoscenza e alla ricerca. Non mancano riferimenti alla cultura pop di ogni genere e di ogni periodo, sicuramente più alla nostra portata rispetto ai lontani ed estranei corpi celesti di cui si parla, che sopperiscono proprio a questa quasi irrimediabile lontananza, dandoci qualche rimembranza di qualcosa di più familiare, di “casa” (come ad esempio nella scelta del titolo di alcuni capitoli: “Total Eclipse of the Heart” cap. 5, “Lost in Translation” cap. 3). Leggendo, si può cogliere tutta la passione per questo mondo così sconfinato e sfrontatamente bello dell’autrice Licia Troisi, che condivide con noi ciò che per lei è nato una notte, da bambina, vedendo l’immagine di «un pianeta con le orecchie» (Saturno). Ripercorre le storie dietro le immagini, e le storie dietro le persone ancor prima, insieme a tutti i risvolti e gli eventi negativi e positivi: scoperte e discriminazioni sessuali, falsi allarmi e storia che viene cambiata radicalmente, in un connubio agrodolce. La Sfrontata Bellezza del Cosmo mette in luce il ruolo fondamentale del Sapere umano poiché, pur essendo un misero Pale Blue Dot (p. 105), «[...] restiamo pur sempre, come ha detto qualcuno in passato, il modo che l’Universo ha trovato per indagare sé stesso» (p. 146).

      Bochicchio Elisa I.i.s. " Davinci-nitti " ( Potenza, Basilicata )

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Due o tre anni fa non avrei mai pensato di leggere un saggio divulgativo che spiegasse il progresso della scienza nel tempo, ma questo libro, “La sfrontata bellezza del cosmo”, mi ha permesso di rimanere estasiata, capitolo dopo capitolo, dall’incommensurabile curiosità e voglia di porsi domande semplicemente alzando il capo al cielo.
“L’astronomia fa questo: ci insegna a cambiare punto di vista, a mettere in discussione tutto ciò che ci sembra ovvio e sicuro solo perché ce lo dicono i nostri sensi fallaci, e ci mostra quanto siamo piccoli, marginali e insignificanti rispetto alla vastità e alla meraviglia del cosmo che abitiamo.” Queste sono le parole di Licia Troisi, astrofisica e grande scrittrice fantasy italiana che nel suo saggio, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli, ci accompagna in un viaggio, come se fosse una passeggiata mano nella mano, attraverso le più famose immagini storiche del cosmo che ci hanno permesso di toccare con mano ciò che sappiamo solo in astratto e che hanno fatto sognare miliardi di persone.
L’autrice in merito alla sua esperienza personale, racconta cosa l’ha spinta ad avvicinarsi allo studio del cosmo descrivendo le emozioni provate ogni qualvolta che veniva compiuta una scoperta a cui lei aveva potuto assistere in prima persona. Lasciandosi andare ai ricordi, ha conferito al testo una maggiore originalità.
All’inizio di ogni capitolo ci presenta un’immagine, quale un quadro, uno schema, un grafico o delle fotografie. Grazie a questo metodo utilizzato per visualizzare ciò di cui si parla, anche il lettore senza alcun tipo di background conoscitivo di tipo scientifico, riesce ad orientarsi attraverso frasi semplici e corte, alternate ad altre di poco più lunghe, ed espressioni che inducono il lettore ad una riflessione immediata.
Il saggio si apre con l’analisi di un quadro dipinto da Giotto che mostra la rappresentazione di una cometa, prosegue con le osservazioni sulle stelle e con le fotografie dell’arcominuto del cielo. L’immagine che più mi ha colpito, anche se a prima vista appare poco significativa, è la foto che ha preso il nome di “Pale Blue Dot” scattata da una sonda che mostra un puntino piccolissimo, la nostra Terra.
L’autrice, nello sviluppo dei vari capitoli ci regala diverse chicche che riguardano testimonianze e aneddoti dei grandi della scienza, da Galilei a Newton, da Leavitt a Bell Burnell, da Hubble ad Eddington e Einstein, descrivendo i loro dibattiti, esperimenti, incomprensioni, collaborazioni e persino alcune sindromi (Sindrome dell’Impostore e l’Effetto Dunning-Kruger) di cui erano affetti alcuni di essi.
Oltre ad analizzare le scoperte scientifiche, analizza anche altri temi importanti quali il riscaldamento globale, la condizione delle donne in ambito scientifico. Jocelyn Bell Burnell, ad esempio, non si è fatta condizionare dalle convinzioni della società dell’epoca ed ha continuato il suo lavoro per tutta la vita.
“L’Universo è immenso, vuoto e misterioso, ed esiste incurante di noi. […] è altro da noi, c’era prima di noi e ci sarà dopo di noi, nonostante noi.” Di fronte ad eventi spettacolari come quelli descritti e all’Universo infinito, ci si sente spaesati, a volte impotenti e con un grande vuoto allo stomaco. Tutto questo è normale. La Troisi, a questo proposito invita tutti a cambiare la propria prospettiva e a prendere consapevolezza di quello che ci circonda, perché si, siamo minuscoli, ma parte di un tutto.

      Ciaco Mariarosaria Liceo Classico Quinto Orazio Flacco ( Potenza, Basilicata )

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La sfrontata bellezza del cosmo di Licia Troisi, edito nel 2020 da Rizzoli, è un delizioso saggio di divulgazione scientifica. Attraverso una carrellata di immagini, dalla cometa di Halley ritratta da Giotto nel 1305 fino alla prima “foto” di un buco nero scattata nel 2019, in 14 agili capitoli l’autrice ci proietta del complesso quanto meraviglioso mondo dell’astronomia. La Troisi è capace di snocciolare argomenti indubbiamente difficili (come la teoria delle stringhe) rendendoli masticabili anche da un pubblico di non esperti. Il libro abbonda di riferimenti alla cultura pop, in particolare al mondo della musica, come una sorta di rumore di fondo, piacevolmente inseriti e che certamente contribuiscono a rendere più coinvolgente la lettura: parlando di pulsar, viene citata la band Joy Division e il loro album Unknown Pleasures, il capitolo 6, la cui immagine descrittiva è quella di un’eclissi di sole, si chiama Total eclipse of the heart come la celeberrima canzone. La prosa, oltre che nei momenti che necessitano l’uso di un linguaggio specializzato, è molto piacevole e risulta scorrevole quanto quella di un romanzo, come i fantasy per cui Licia Troisi è principalmente conosciuta come autrice. Dopotutto, la distanza fra il mondo di un fantasy e l’universo non è così tanta, visto quanto particolari siano alcuni fenomeni, che all’occhio umano sembrano quasi in contraddizione con le leggi della fisica. Nonostante tutti i pregi dell’opera, il vero punto di forza de La sfrontata bellezza del cosmo è lo splendido connubio che l’autrice riesce a creare fra la scienza e riflessioni di carattere quasi filosofico: la Troisi è capace di accompagnare alla spiegazione delle immagini e ad immersioni nella fisica e nell’astronomia, mai troppo tecniche ma neppure snaturate, profonde quanto brevi considerazioni che in genere si collocano alla fine dei capitoli, e sono sempre in qualche modo scaturite dai concetti che sono stati precedentemente illustrati, dalla meraviglia che si genera dalla loro sfrontata bellezza, che l’essere umano cerca disperatamente di comprendere. In particolare, le riflessioni che hanno l’impatto maggiore sul lettore, che è colto da queste quasi di sorpresa, sono quelle sulla condizione dell’essere umano. L’uomo sulla terra è come un naufrago su una zattera, in balia delle onde di un oceano bellissimo, dalle inscrutabili profondità, che continuerà ad esistere anche quando la scialuppa sarà stata da esso inghiottita, e la Troisi non manca di ricordarcelo: sul finire del secondo capitolo, scrive che <<L’Universo è immenso, vuoto e misterioso, ed esiste incurante di noi. Ma forse sta proprio in questo la sua bellezza: è altro da noi, c’era prima di noi e ci sarà dopo di noi, nonostante noi […]una volta che l’avventura umana si sarà conclusa, qui, su questo pianeta, l’Universo sarà ancora lì, immutabile nel suo mistero.>> Un libro indispensabile, accessibile, da leggere e da apprezzare per ripercorrere l’interesse eterno che l’essere umano nutre dai suoi albori verso l’universo.

      De Felice Silvia Liceo Classico Quinto Orazio Flacco ( Potenza, Basilicata )

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L’autrice fantasy Licia Troisi, nel suo saggio di divulgazione scientifica La sfrontata bellezza del cosmo, si propone di far percorrere ai suoi lettori un viaggio attraverso lo spazio e anche attraverso il tempo. Capitolo dopo capitolo infatti, ci permette di conoscere quelle che sono state le scoperte più importanti che hanno fatto la storia dell’astronomia e gli aneddoti ad esse legati, servendosi di immagini poste in apertura di ogni capitolo. In questo modo la lettura risulta incalzante e coinvolgente, nonostante il linguaggio tecnico e a volte ostico per coloro che non hanno una conoscenza approfondita della materia. Tuttavia ciò che rende davvero interessante e piacevole la lettura di questo libro secondo la mia opinione, sono le numerose digressioni e citazioni di vario genere che l’autrice spesso affianca alle nozioni scientifiche. Infatti insieme all’astronomia, Licia Troisi nei vari capitoli trova spazio per altre tematiche, tra le quali, per fare alcuni esempi, le discriminazioni di genere nella scienza, il concetto di pareidolia, la bellezza delle imperfezioni, l’importanza di collaborare nella ricerca scientifica, eccetera. Ma soprattutto appaiono degne di menzione le conclusioni di ogni capitolo, nelle quali traspare la sconfinata passione dell’autrice verso tutto ciò che riguarda il cosmo, lasciando interessanti spunti di riflessione anche ai suoi lettori. Spesso si sofferma sulla questione del divario tra l’immensità dell’Universo e la piccolezza dell’uomo che ha la “presunzione” di voler conoscere i misteri del cosmo. Personalmente trovo che sia proprio questo l’aspetto più interessante del libro, e quello che resta maggiormente impresso nella mente una volta conclusa le lettura: la stretta connessione tra la scienza, in particolare l’astronomia in questo caso, e la filosofia, da cui comincia la ricerca scientifica e grazie alla quale siamo giunti a conoscere tutto ciò che sappiamo sull’astronomia. A dire il vero inizialmente non comprendevo il motivo per cui l’autrice Licia Troisi avesse scelto come titolo del suo libro La sfrontata bellezza del cosmo, in particolare non capivo il significato dell’aggettivo “sfrontata” in quel contesto, ma poi, andando avanti con la lettura, ho cominciato a coglierne le ragioni proprio in queste sue un po’ “romantiche” conclusioni di capitolo: come la stessa scrittrice ha detto, la bellezza del cosmo è sfrontata perché esiste incurante del nostro sguardo e del nostro umile giudizio. Questo è ciò che più mi ha colpito di questa lettura, la totale dichiarazione d’amore dell’autrice all’Universo analizzandone ogni suo aspetto.
Dunque trovo che questo libro sia in grado di interessare non soltanto gli amanti dell’astronomia, ma anche a quelli che, come me, si avvicinano davvero a questo campo per la prima volta.

      Genovese Antonella Liceo Scientifico G. Galilei ( Potenza, Basilicata )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un testo di divulgazione scientifica pubblicato nel 2020 e redatto da Licia Troisi, astrofisica romana autrice di numerosi romanzi fantasy come “ La ragazza drago”, “I regni di Nashira”, “Pandora” e “La saga del Dominio”.
“La sfrontata bellezza del cosmo” è un libro che percorre per immagini tutte le scoperte scientifiche e i progressi che la scienza ha fatto nell’arco dei secoli e dimostra come il cosmo abbia da sempre affascinato gli uomini per la sua bellezza e provocato paura a causa della sua vastità.
Da Giotto che per primo decide di rappresentare la cometa di Halley perché rimasto estasiato da tanta bellezza passando per Galileo Galilei che decide di volgere lo sguardo al cielo per studiarlo e iniziarne a comprendere i meccanismi fino ad arrivare ad Einstein che teorizza l’esistenza delle onde gravitazionali senza mai averne la prova. Solo oggi grazie alle moderne tecnologie è stato possibile ricavare “le immagini” che dimostrano la loro esistenza, aprendo così nuovi orizzonti esplorativi.
Da sempre l’uomo ha alzato gli occhi al cielo e si è domandato “perché?”
La sua curiosità lo ha portato pian piano a raggiungere traguardi e mete mozzafiato. Da essere il centro dell’universo si è ritrovato ad essere solo un puntino insignificante in un mondo “immenso, vuoto, e misterioso, che esiste incurante di lui”. Nonostante rivesta un ruolo trascurabile all’interno del cosmo l’uomo è spettatore incosciente di uno spettacolo straordinario i cui attori sono incuranti della meraviglia che portano in scena giorno dopo giorno. Il cosmo è un organismo complesso e “sfrontato” che si mostra agli uomini senza esitazioni ed incurante delle sensazioni che genera in chi lo guarda.
Gli uomini osservano tutto questo da un’astronave unica e singolare che, nonostante sia un minuscolo granello di sabbia all’interno dell’universo, ci ha accudito e educato nell’arco dei secoli e noi invece di preservarla la stiamo distruggendo.
All’interno del libro, quindi, immagine dopo immagine vengono ripercorse le tappe salienti della storia della fisica e dell’astronomia e annesse a queste l’autrice ci porta a conoscenza di curiosità di cui normalmente non si parla come del caso di padre Angelo Secchi che non viene ricordato tra i nomi dei grandi che hanno fatto la scienza. Questi, però, “con pochi e semplici strumenti, oggi accessibili persino ad un amatore, cambiò il corso dell’astronomia”.
Licia Troisi riesce ad amalgamare in maniera straordinaria gli argomenti scientifici ad un lessico comprensibile e colloquiale che permette di capire in maniera semplice e quasi intuitiva tutte le argomentazioni. Il tutto è supportato da una bellissima scelta di immagini che riescono a rendere più affascinati i temi trattati.
Personalmente ho trovato il libro estremamente interessante in quanto non tratta solo di temi scientifici ma si sofferma anche sulle molteplici difficoltà che gli scienziati, uomini e donne, hanno dovuto affrontare durante i propri studi. Difficoltà oggettive dovuto all’ uso di strumenti non sempre tecnologicamente avanzati o difficoltà sociali, subite principalmente dalle donne, semplicemente perché non ritenute all’altezza degli uomini.
Il tema più affascinante del libro, egregiamente trattato dall’autrice, che ci accompagna lungo tutta la narrazione non è solo l’estrema bellezza del cosmo ma soprattutto lo sforzo titanico che l’uomo fa per soddisfare la sua curiosità e la sua fame di conoscenza.

      Pasquariello Jacopo Iis G. Peano ( Marsico Nuovo, Basilicata )

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“LA SFRONTATA BELLEZZA DEL COSMO” di Licia Troisi
La sfrontata bellezza del cosmo di Licia Troisi è una guida fantastica all’astronomia che, tramite
immagini e descrizioni, riesce ad appassionare alla materia grandi e piccoli.
Il libro inizia con la descrizione di un quadro di Giotto che può sembrare tanto lontano dalla
scienza, ma che l’autrice spiega che non è così, dato che proprio all’interno del quadro,
rappresentante l’Adorazione dei Magi è presente un elemento astronomico: la stella cometa. Si
passa poi a foto più o meno celebri scattate dai telescopi e a segnali captati dalle attrezzature più
sensibili. Le immagini sono, quindi, un mezzo per raccontare i viaggi dell’uomo nello spazio.
Licia Troisi esprime con il suo libro l’amore che ha per la scienza, gli insegnamenti che ne sono
derivati, senza tralasciare le esperienze al di fuori del campo strettamente scientifico.
Lo stile è chiaro e semplice e spiega perfettamente l’astronomia senza dilungarsi in inutili discorsi,
difficilmente comprensibili per la maggior parte delle persone.
Il libro è destinato ad un pubblico di giovani e proprio per questo motivo il linguaggio scientifico
non è ostico ed il lessico per nulla complicato. È, dunque, una guida che tratta tutti gli argomenti
astronomici di base, la conoscenza dei quali è necessaria per approcciarsi alla materia.
Il testo, inoltre, può essere considerato un vero e proprio manuale della storia dell’astronomia,
della quale ripercorre tutte le tappe, dalla nascita agli ultimi sviluppi ed è ricco di frasi che restano
impresse nella memoria di chi le legge, essendo in alcuni casi la perfetta descrizione di ciò che il
cosmo rappresenta. Un esempio può essere: “ La terra è un minuscolo palco su un’enorme arena
cosmica” che riassume cosa è in effetti il nostro pianeta, cioè un palco dove noi esseri umani
osserviamo lo spettacolo eterno dell’universo.
Per lo stile leggero e l’uso abbondante di immagini accattivanti, il libro risulta assai coinvolgente e
riesce facilmente ad appassionare anche i lettori meno inclini alla materia.
Lo consiglierei volentieri ai miei compagni, perché, nel complesso, “La sfrontata bellezza del
cosmo” di Licia Troisi mi è sembrato veramente un libro speciale.
Se dovessi valutare il testo con un voto da 1 a 10, assegnerei certamente 9.

      Videtta Caterina Liceo Classico Quinto Orazio Flacco ( Potenza, Basilicata )

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La sfrontata bellezza del cosmo è un libro scritto da Licia Troisi, astrofisica italiana e autrice di romanzi fantasy e di divulgazione scientifica, come in questo caso.
Quello che potremmo definire il “big bang” della sua avventura di astrofisica avvenne quando Licia era piccola e scorse, accostando l’occhio a un telescopio, il fantomatico “pianeta con le orecchie” che il celebre scienziato Galileo Galilei aveva visto 400 anni prima.
L’immensa profondità del libro è tutta nascosta nel suo titolo, spiegato dall’autrice stessa, che afferma che la bellezza del cosmo è “sfrontata” dal momento che «esiste nonostante noi, c’era prima che noi arrivassimo, continuerà ad esserci anche quando noi non ci saremo più».
Parole agghiaccianti, che ci fanno sentire quasi insignificanti in uno spazio così sconfinato, ricco di stranezze stravaganti che possiamo osservare con i nostri occhi. Occhi, organi di senso che originano sensazioni visive; dunque, quelle dell’Universo sono molto più che semplici sensazioni. Sono sensazioni fiabesche, però reali. Sembrerebbe quasi un ossimoro, è vero, ma risulta quasi impossibile non ricorrere a contraddizioni descrivendo tale bellezza.
Ebbene, è grazie agli occhi se possiamo comprendere, apprezzare e perfino emozionarci di fronte ad immagini spaziali, letteralmente. È grazie a loro se esiste l’astronomia, che l’autrice definisce, nell’introduzione del libro, come “immagine”.
Viene data, quindi, notevole importanza alle immagini, a partire dalla “Nebulosa Aquila”, presente sulla copertina. Tuttavia, il suo scopo non è solo quello di descrivere la bellezza estetica delle immagini, bensì anche di mostrare al lettore come, in astronomia, con tale termine non si intenda solo una ricorrente immagine astronomica, ma anche grafici e persino affreschi. Ogni capitolo ne presenta una di apertura e in ciascuno l’autrice non si limita a esporre gli aspetti prettamente scientifici ma, con straordinaria abilità, si ricollega a molte altre branche del sapere, esprimendo concetti in maniera chiara, semplice e avvincente.
Il libro si apre con l’affresco di Giotto de l’Adorazione dei Magi, scelta significativa poiché sottolinea come l’uomo abbia da sempre alzato al cielo gli occhi, gli unici mezzi che aveva per osservare, senza l’ausilio di alcuno strumento che avrebbe potuto registrare le immagini: l’unica cosa che poteva fare era disegnare, e lo ha fatto.
Lo sviluppo dell’umanità, che si è evoluta e ha creato nuovi strumenti, è assolutamente consonante con i capitoli del libro, in cui le immagini sono disposte cronologicamente. Infatti, il libro si conclude con la prima immagine di un buco nero, pubblicata in rete nel 2019, ottenuta con mezzi sofisticati, ben diversi da un semplice pennello, e che, personalmente, a rivederla, mi ha fatto uno strano effetto, poiché ricordo ancora nitidamente il momento in cui, incollata alla tv, sentii l’annuncio di questa foto, mai scattata prima.
Dunque, sono due immagini così lontane fra loro e che mostrano l’evolvente rapporto dell’uomo con il cosmo. Ho sentito la narrazione molto vicina alla realtà e ammetto di aver corrugato la fronte e spalancato gli occhi quando, nel terzo capitolo, nel descrivere la caratteristica della pareidolia, si parla di “falsi positivi”, due parole molto sentite in questo periodo di pandemia.
Davvero interessante come libro, che suscita la nostra curiosità, che ci stimola a porci domande e a cercare di risolvere questo imponente e mastodontico mistero in cui viviamo.

      De Rango Elisa Luna Liceo Classico Statale Gioacchino Da Fiore ( Rende, Calabria )

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Viviamo in una realtà complessa dove ogni cosa sembra essere stata creata per l’uomo, solo per lui, per rispondere alle sue esigenze, in un luogo dello spazio dove egli desidera credere di essere il culmine della creazione, di rappresentare la risposta… forse alla domanda sbagliata! La sfrontata bellezza del cosmo è un libro in cui l’autrice Licia Troisi conduce il lettore in un viaggio attraverso l’universo ripercorrendo le tappe fondamentali dell'esplorazione spaziale mediante l’analisi in successione di alcune immagini e fotografie da lei opportunamente selezionate che hanno caratterizzato la storia dell'astronomia. I capitoli sono narrazioni, ciascuna originata da una delle quattordici immagini, partendo dalla cometa nell’affresco di Giotto fino alla foto di un buco nero, contraddistinte da un arricchimento graduale di contenuti che intrecciano aspetti scientifici a quelli storici e sociali, cercando di coinvolgere il lettore attraverso una puntuale analisi di ciò che è già noto e ciò che ancora è un’incognita misteriosa da svelare. La capacità di agganciare emotivamente il lettore non è comunque sempre costante ma emerge soprattutto nelle considerazioni personali e profonde dell’autrice. Ella si serve di una scrittura semplice ma non banale, caratterizzata da accuratezza descrittiva, logicità e consequenzialità e da un linguaggio scientifico di facile comprensione solo per lettori con opportune conoscenze di base. L’esposizione del percorso alterna quindi un vocabolario specialistico, che trae chiara ispirazione dal proprio bagaglio di studi nel settore dell’astrofisica, a riferimenti di natura personale, frutto di riflessioni, opinioni proprie e una indiscutibile passione per l’argomento trattato. Il filo logico che attraversa la narrazione è connotato da fluidità, essenzialità e coerenza. La tematica trattata è sicuramente attuale e intrisa di fascino perché parte dalla semplice osservazione del cielo ad occhio nudo, passando per il telescopio fino ad arrivare a strumentazioni sempre più sofisticate in grado di captare segnali e immagini dallo spazio profondo, in anni caratterizzati da molteplici eventi astronomici: eclissi, congiunzioni astrali, comete e stelle cadenti. “La sfrontata bellezza” indica che l’universo possiede una bellezza così sconfinata che è priva di misura e di ritegno; lo spazio è incommensurabile e a tratti spaventoso per il mistero che lo contraddistingue. Il libro propone la divulgazione di aspetti scientifici e un tributo a donne e uomini geniali che hanno indagato il cosmo nel corso dei secoli contribuendo alle attuali conoscenze, pertanto argomenti selezionati per un pubblico di nicchia. L’originalità consiste nel presentare questo catalogo di immagini che hanno colpito l’autrice e trasportare il lettore nel desiderio di porsi domande, mostrando gradualmente fin dove può spingersi l’ingegno umano quando è mosso dalla curiosità e quando volgendo lo sguardo al cielo ci si domanda quale sia lo scopo di tutto ciò che ci circonda nel vuoto e nell'oscurità che si cela oltre noi. Forse “la specie umana è davvero lo strumento, voluto dall’universo, per indagare se stesso”.

      Filosa Vincenzo Liceo Scientifico " E. Fermi " Cosenza ( Cosenza, Calabria )

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La sfrontata bellezza del cosmo è un viaggio che parte dai dati rilevabili, con metodo scientifico, verso campi della conoscenza dell’universo ancora da esplorare.
L’opera non riproduce una plastica rappresentazione del nostro cosmo, come complesso di stelle, pianeti e raggi gamma, almeno non come siamo abituati a vederli su atlanti e mappe stellari. L’autrice, Licia Troisi, si è spinta oltre. Quasi come fa un artista su una tela, l’universo è stato dipinto con forme e colori in grado di attrarre l’occhio del viaggiatore attento. Sì, perché è di un viaggio che stiamo parlando dalla destinazione inesplorata.
La scienza in questi anni ha fatto notevoli passi in avanti ma, come sostiene l’autrice nelle primissime pagine, l’astronomo non può limitarsi alle ipotesi, alle verifiche, alle conferme o alle confutazioni delle proprie teorie. L’astronomia come la storia ci spinge ad essere degli indagatori, proprio come fa un archeologo di fronte al rinvenimento di un reperto antico, così l’astronomo guarda e scruta cercando di cogliere con l’immagine tracce di un lontano passato o di un futuro ancora da conoscere.
Ecco che questo viaggio, fatto essenzialmente di parvenze, ricordi e suggestioni, inizia ad assumere caratteristiche sempre più originali, proiettando la curiosità del lettore verso pagine successive.
Una storia infinita, così come illimitato è il nostro universo. La forza evocativa delle immagini, il ritmo della narrazione e il desiderio dell’autrice di guidarci nel suo cosmo di storie, luci e colori, rappresentano un perfetto equilibrio dalla prima all’ultima pagina.
Una storia raccontata per immagini, talmente suggestive da trasformare il lettore in uno spettatore di una prima teatrale la cui scena è occupata dalle meraviglie della scienza e dalle graduali conquiste dell’uomo. Il ravvicinato della sonda New Horizons su Plutone o la Pale Blue Dot della Terra vista da Saturno rappresentano l’atto unico di una rappresentazione dal finale ancora non scritto. Un teatro che sa di antico e di moderno, che dal telescopio di Galileo ci mostra il progresso della scienza con l’European Extremely Large Telescope (E-ELT), che dalla mitologica stella cometa dipinta da Giotto ci guida a comprendere la relatività di Einstein.
Grazie all’uso di un linguaggio semplice la Troisi è riuscita a ricondurre i concetti che fondano la fisica dell’universo ad una dimensione comune, compiendo una missione di divulgazione come solo i grandi appassionati della materia riescono a fare.
Ma c’è di più. L’autrice non si è limitata ad accompagnarci in questo viaggio di immagini e rappresentazioni, con la sua opera ha voluto celebrare la bellezza, quale filo conduttore delle sequenze della storia.
Succede quindi che queste immagini, incontrando la bellezza, vengono esaltate a tal punto da diventare iconiche, in grado cioè di scatenare la nostra fantasia e suscitare un sentimento di fascinazione verso quell’infinito di cui facciamo parte.
Avvolti dal silenzio del vuoto cosmico, un unico grido riesce sempre a risvegliare la coscienza di chi sa osservare con gli occhi della mente. Questo grido è proprio la bellezza che abbiamo intorno.

      Grenci Francesca Maria Liceo Scientifico Statale " G. Berto " ( Vibo Valentia, Calabria )

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L'universo attraverso le immagini.
Titolo: La sfrontata bellezza del cosmo
Autore: Felicia, detta Licia, Troisi, scrittrice e astrofisica. Oltre a due libri di divulgazione scientifica, ha scritto perlopiù romanzi fantasy
Casa editrice: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2020
Numero di pagine: 224
Si intitola La sfrontata bellezza del cosmo l’ultima interessante proposta letteraria di Licia Troisi. Fin dalle prime righe, appare chiaro un concetto: l’astronomia è osservazione di immagini. Parecchie volte, difatti, una semplice immagine può far comprendere un argomento di svariata natura in maniera molto più agevole rispetto a quanto possano farlo le parole, soprattutto se essa illustra un fenomeno cosmico. Fin dai tempi più remoti, l’uomo ha sempre sentito il bisogno di rappresentare ciò che osserva, ciò che accade intorno a lui. Si pensi a Leonardo da Vinci e ai suoi disegni del moto di Giove, oppure a Giotto, che ha dipinto molti quadri raffiguranti la cometa più famosa della storia: la stella cadente che guida i tre Re Magi. Nel corso dei secoli, la scoperta scientifica ha dovuto affrontare numerosi ostacoli, ed è solo grazie al sacrificio di numerosi astronomi, che noi oggi siamo a conoscenza di così tante informazioni sul cosmo, anche se ancora conosciamo ben poco. E non sono mancati di certo i vari fraintendimenti, a cui l’umanità non può far a meno di far fronte: la prima immagine che mi viene in mente è la mappa di Marte di Schiaparelli, con i suoi famosi canali. Proprio partendo da queste premesse, l’autrice inizia la descrizione dei più famosi fenomeni cosmici di tutti i tempi, e di chi per primo li ha osservati. A parte coloro prima nominati, l’autrice si sofferma su Henry Draper e i suoi studi sul fenomeno di rifrazione della luce, su Einstein e le sue teorie della relatività , fino ad arrivare ai giorni nostri, al 2019, con la prima fotografia che sia mai stata scattata ad un buco nero. Ogni capitolo sia apre con un’illustrazione, una fotografia del fenomeno trattato, in modo tale da risaltare subito all’occhio del lettore, che riconosce l’argomento ancor prima di iniziare a leggere. La scrittura chiara, semplice e concisa, che rende la lettura scorrevole e coinvolgente, favorisce un’immediata comprensione anche da parte di chi non conosce l’oggetto della descrizione o da chi non ne è mai stato particolarmente interessato ed è adatta a tutte le fasce di età. Questo libro è stato una piacevolissima scoperta, che mi ha anche dato l’occasione di conoscere l’autrice. Lo consiglio vivamente a tutti, specialmente a coloro che amano il cosmo con i suoi innumerevoli misteri e la sue varie sfaccettature.

      Luverà Elena Iis Nicola Pizi ( Palmi, Calabria )

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L’astronomia è osservare immagini. Le immagini sono una fonte essenziale di conoscenza; alcune di queste sono diventate iconiche e hanno colpito il nostro estro, altre invece sono divenute simbolo di importanti scoperte scientifiche. Ed è proprio su questo che si focalizza l’astrofisica Licia Troisi - una delle autrici fantasy italiana più venduta al mondo e laureata all’università di Roma Tor Vergata con una tesi sulle galassie nane - con il suo libro “La sfrontata bellezza del cosmo”, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel settembre 2020. Il saggio è un autentico e interessante viaggio alla scoperta dell’Universo, con il fine di tentare di comprenderne la vastità e di apprezzarne i misteri e i luoghi meravigliosi che lo caratterizzano. L’itinerario proposto, parte dall’ Adorazione dei Magi, l’affresco in cui Giotto dipinge per la prima volta una cometa; e da quel famoso Sistema Solare, che rappresenta la casa in cui viviamo e di cui l’uomo si ritiene assoluto padrone. Nel corso della Storia, tuttavia, questa convinzione si è rivelata illusoria. Come scrive l’autrice: “Non siamo il culmine della creazione, non c’è niente che ruoti intorno a noi”. Infatti con l’invenzione di strumenti sempre più efficienti e precisi - dal telescopio di Galileo, alle sonde spaziali e alle lastre fotografiche - abbiamo iniziato ad analizzare l’Universo nella sua complessità .Molte sono le scoperte qui descritteci: la scoperta dei satelliti galileiani, la prova che le galassie sono molto lontane, la teoria della relatività generale, la scoperta delle onde elettromagnetiche; tutte scoperte che hanno cambiato il corso della scienza e modificato anche la società e ci hanno costretti a rivedere il nostro rapporto con il cosmo. L’Universo è un organo incredibile, bello e terrificante allo stesso tempo. Lo sgomento di fronte a un tale spettacolo è così grande che l’autrice lo descrive con le parole del Cantico dei cantici: terribilis ut castrorum acies ordinata. In questa prospettiva, la naturale paura che proviamo è l’invito a lasciarsi meravigliare dal Cosmo e, per questa ragione, avvicinarsi a conoscerlo. L’uomo, infatti, è “il modo che l’Universo ha trovato per indagare sé stesso”. L’Universo, quindi, fornisce un continuo stimolo per l’indagine scientifica. Questa è una sfida che il nostro cervello, per quanto imperfetto, ha colto da tempo, generando tutta una serie di strategie per acquisire conoscenze via via più accurate. Molti, tuttavia, sono i problemi ancora irrisolti, molti i punti interrogativi, molti gli errori compiuti, ma l’uomo non smetterà mai di interrogarsi sui misteri che avvolgono l’universo giungendo anche a meravigliose risposte. Il testo è molto scorrevole, si legge in poco tempo. Il linguaggio, seppur caratterizzato da qualche termine tecnico, appare in linea generale abbastanza semplice e chiaro. La struttura su cui è improntata il libro si ripete per ogni singolo capitolo, questo conferisce all’opera maggiore equilibrio ed ordine. Ogni capitolo infatti si apre con la presentazione di un’immagine, la spiegazione di essa e le opportune riflessioni in merito dell’autrice. Ho apprezzato molto questo libro e soprattutto le capacità dell’autrice di coinvolgere il lettore, la spiccata passione e l’amore per l’astronomia che ci trasmette attraverso le sue parole. È stato un viaggio davvero emozionante, all’insegna della scoperta di tutto ciò che ci circonda e che spesso tendiamo a tralasciare, presi dalla vita frenetica di tutti i giorni.

      Perelli Alberto Iis Nicola Pizi ( Palmi, Calabria )

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Con notevole intelligenza Licia Troisi, astrofisica classe 1980, si è dedicata al suo secondo libro di divulgazione scientifica, La sfrontata bellezza del cosmo; già autrice di molti romanzi fantasy best-seller, si approccia con personalità alla stesura di quest'opera. Partendo da un dipinto di Giotto e finendo con la prima fotografia di un buco nero, Troisi percorre 14 immagini per raccontare una serie di scoperte scientifiche che hanno cambiato il corso della scienza e della storia. Ad accompagnare il lettore nel corso di tutto il libro, c'è lo stile discorsivo ed esplicativo di una scrittrice molto abile: ogni tecnicismo è seguito da una spiegazione che schiarisce le idee del lettore; la storia di ogni immagine viene esplorata dall’autrice in maniera graduale e attraverso l’utilizzo di digressioni ed excursus storici, delineati da un linguaggio colloquiale che non annoia il lettore. 

Il libro è stato strutturato secondo uno schema chiaro: l’autrice vuole introdurre il lettore all’interno di una tematica così vasta e complessa, quella della cosmologia, attraverso il proprio stile e con l’obiettivo di coinvolgerlo dalla prima all’ultima pagina attraverso la cornice dettata dalle immagini. L’opera, visto lo stile colloquiale e il contenuto facilmente comprensibile, è diretta al grande pubblico, inesperto nel settore della cosmologia. E si denota l’intelligenza dell’autrice nella scelta di trattare un argomento che, seppur complicato, affascina inevitabilmente ogni lettore: la cosmologia vuole infatti studiare il cosmo, e dunque l’universo in cui ci troviamo, le sue origini, i suoi fenomeni. Tematiche di questo genere riconducono inevitabilmente a domande di calibro spirituale e filosofico, che interessano ogni essere umano pensante: così il lettore medio è attratto da un libro di divulgazione scientifica. La volontà dell’autrice di trattare la cosmologia attraverso passaggi dalle connotazioni quasi filosofiche si riflette ad esempio nell’intuito: in diversi capitoli, partendo da Galilei e arrivando ad Einstein, passando per Schiapparelli, Troisi vuole sottolineare come la loro intuizione, “tipica dei geni”, avesse permesso a questi scienziati di capire come osservare il nostro universo per poterlo comprendere, anche senza poter dimostrare effettivamente, e quindi scientificamente, i fenomeni scoperti: quasi come se un istinto tramandasse le verità della fisica a pochi eletti, incaricati di diffondere queste verità alle masse.

E’ vero, però, che in ambito scientifico sembri quasi difficile parlare di verità assolute: la stessa autrice fa riferimento più volte all’inconciliabilità della meccanica quantistica, che crede che “gli eventi fisici avvengano all’interno di un quadro di riferimento”, e della teoria della relatività generale di Einstein, secondo cui “le masse sono in grado di curvare lo spazio-tempo”. Due visioni opposte della fisica, eppure entrambe scientificamente provate attraverso il metodo imposto da Galilei.

Troisi vuole quindi immergere il lettore in un'ottica di incertezze: è il fascino del mistero che attrae ognuno e che lo spinge alla ricerca. E l'uomo sarà sempre destinato a ricercare, senza mai "sapere" veramente.

      Ascione Alessandro Liceo Scientifico Nobel ( Torre Del Greco , Campania )

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Licia Troisi, La sfrontata bellezza del cosmo, Un viaggio tra i misteri dell’universo attraverso le immagini dell’invisibile, Rizzoli, 2020, pp. 224

La consapevolezza che l’astronomia comunichi il proprio fascino attraverso immagini straordinarie e “sfrontatamente belle”, ispira il saggio di Licia Troisi, astrofisica di fama internazionale e nota autrice di romanzi fantasy. La lettura delle meraviglie del cosmo, “regno del paradosso”, muove i suoi passi proprio a partire dalle immagini. Queste, molteplici e varie, precedono ciascun capitolo e propongono al lettore un viaggio che, seguendo il progresso delle strumentazioni scientifiche, dall’osservazione ad occhio nudo alle più sofisticate tecnologie, gli consente di ripercorrere l’itinerario speculativo dell’uomo e il suo rapporto con l’universo. Il susseguirsi delle riflessioni sul cosmo sollecita via via curiosità e ambizioni conoscitive, invita a guardare lontano, a considerare, proprio attraverso l’osservazione, il rapporto astronomico tra spazio e tempo, svela l’imprevedibile mistero degli oggetti cosmici. Probabilmente, è proprio l’incanto del mistero il propulsore che ha spinto l’umanità ad allargare progressivamente i propri orizzonti, a sottrarre sempre più se stessa dal centro geografico dell'universo, a percepirsi come infinitamente piccola. Così, tra inquietudine e fascino, e attraverso un istintivo e costante stupore galileiano, l’uomo ha costruito l’indagine scientifica, rappresentandola come un “puzzle infinito”, una fitta rete di enigmi, una dimensione ancora inaccessibile e inesplorata. Proprio in quest’ottica, scopo del saggio non è fornire risposte, ma invitare il lettore a imbarcarsi sulla navicella della conoscenza alla ricerca di “quel buio freddo e meraviglioso nel quale si dipana l’ordito delle stelle”. Così, il viaggio si trasforma in avventurosa scoperta e il timoniere è l’uomo nell'intero suo processo evolutivo: dalla “scimmia nuda” incuriosita e sgomenta, ai fondatori delle prime civiltà con gli occhi protesi al cielo, al moderno indagatore degli “astri medicei”, agli space shuttles a passeggio nello spazio interstellare. In questo modo, attraverso la lettura del saggio, si assiste alla entusiasmante narrazione della storia dell’umanità, alla divulgazione scientifica delle sue tappe fondamentali, resa, però, con un linguaggio chiaro e poetico, e, per questo, affascinante ed efficace. Attraverso uno stile accattivante, si è intrigati da una serie di riflessioni filosofiche, di racconti storici, di approfondimenti etici: il tutto sollecitato dalla visione di un universo che si muove e muta, esiste e si evolve indipendentemente da noi. Così interpretato, il saggio offre l’occasione di guardare il cosmo con nuovi occhi e quel rinnovato sguardo svela una galleria di insospettate opere d’arte: dai buchi neri, alle costellazioni, alla Nebulosa Aquila e la sua “sfrontata bellezza”.

      Calicchio Chiara Liceo Scientifico Mercalli ( Napoli, Campania )

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Oltre il visibile
Se camminando per strada ancora vi capita di alzare lo sguardo all'insù e restare affascinati da quella misteriosa bellezza, allora non potete non leggere "La sfrontata bellezza del cosmo" di Licia Troisi (edito da Rizzoli nel 2020), un saggio di divulgazione nel quale la scrittrice, nota già al grande pubblico da quasi un ventennio per i suoi romanzi fantasy, ci accompagna per mano in un viaggio cosmico alla scoperta di quei misteri in parte svelati dall'ingegno umano,non solo maschile ma anche femminile, pure se spesso solo tardivamente riconosciuto.
La modalità adoperata dalla scrittrice è molto accattivante, poiché attraverso 14 immagini dell'invisibile (ognuna ad apertura di ciascun capitolo) alcune delle quali esteticamente molto belle tanto da sembrare dei quadri astratti, come quella in copertina della nebulosa-aquila o quella di una stella di neutroni, ci racconta del rapporto dell'uomo con il cosmo e di come questo sia mutato nel corso dei secoli. L'evoluzione di questo rapporto ci viene spiegato sia ripercorrendo l'invenzione dei vari strumenti che ci hanno permesso di affinare, approfondire l'osservazione del cosmo (dai telescopi agli strumenti in grado di captare le onde radio, i raggi x e gamma emessi dagli oggetti celesti e persino le onde gravitazionali) sia evidenziando come i nuovi modi di ascoltare l'universo abbiano anche cambiato il nostro modo di percepirci, di sentire il nostro posto all'interno dell'universo stesso.
Inoltre, nonostante sia un saggio di divulgazione, lo stile adoperato è narrativo, in quanto le piace raccontare le storie delle scoperte scientifiche, delle persone che hanno fatto quelle scoperte e delle loro difficoltà, ed intrecciarle con la sua esperienza personale come appassionata di astronomia, di studentessa, di ricercatrice, di moglie di un astrofisico.
È un viaggio al tempo stesso storico e cosmico, che parte dall'immagine iconica della cometa affrescata da Giotto nel 1303, che ha modificato "per sempre il nostro immaginario in tema di Natività" ; che passa attraverso il genio rivoluzionario di Galileo, che con l'individuazione dei quattro satelliti di Giove, finì per teorizzare il sistema eliocentrico che scardinava il modello cosmologico geocentrico, togliendo l'uomo dal centro dell'universo. Un viaggio reso sconfinato attraverso la foto astronomica Hubble Deep Field, che prova l'esistenza di svariate lontanissime ed antichissime galassie, si perché, cosa meravigliosa e straordinaria,"dato che la velocità della luce è finita, guardare lontano significa anche guardare indietro nel tempo" ; fino ad arrivare al grafico che mostra le prime onde gravitazionali captate nel 2015, ben 100 anni dopo la loro previsione da parte della teoria della relatività di Einstein, che ebbe la "geniale capacità di comprendere prima di vedere".
Dalla lettura piacevole e fruibile da tutti di queste pagine, emerge chiara e vivida la bellezza del cosmo, una bellezza 'sfrontata' che esiste indipendentemente dalla presenza dell'uomo, "l'universo esiste incurante di noi... c'era prima di noi e ci sarà dopo di noi, nonostante noi ". Noi non siamo che un "puntino azzurro pallido", un granello di polvere "nel grande inviluppo del buio cosmico" . Ed è proprio questa constatazione che dovrebbe spingerci a collaborare maggiormente per preservare la nostra culla, "unica e meravigliosa navicella spaziale che ci permette di compiere il nostro viaggio in un cosmo incommensurabile e splendido".

      Marigliano Viviana Liceo Scientifico Carlo Urbani ( San Giorgio A Cremano, Campania )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un saggio di carattere scientifico pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel 2020 e scritto da Licia Troisi, astrofisica, divulgatrice e autrice fantasy italiana più venduta al mondo, già autrice di un’altra opera di divulgazione scientifica intitolata “Dove va a finire il cielo”.
In sole 220 pagine, la Troisi ci permette di compiere uno straordinario viaggio alla scoperta dei misteri del cosmo, dell’universo immenso, vuoto e ignoto. E lo fa presentandoci 14 immagini che hanno segnato la storia dell’astronomia, diventando iconiche e note anche a chi di scienza si intende ben poco, perché suscitano in ognuno di noi ammirazione, fascinazione e curiosità.
Partendo dall’ “Adorazione dei Magi” in cui Giotto, ispirato dal passaggio della cometa di Halley, rappresenta per la prima volta l’astro citato nel Vangelo di Matteo come una cometa, arriviamo ad osservare procedendo con i capitoli i disegni di Galilei alla base dell’elaborazione della teoria eliocentrica, un negativo dell’eclissi di Sole del 1919 grazie alla quale si dimostrò la validità della relatività generale di Einstein, la prima immagine di una stella di neutroni realizzata grazie ai dati dell’Hubble Space Telescope e addirittura la prima foto che ha immortalato un buco nero.
Di fronte a queste immagini non si può far altro che rimanere sbalorditi dalla bellezza e dalla grandiosità sterminata dell’Universo in cui, con il passare del tempo e il progredire della scienza e delle tecnologie, abbiamo perso sempre di più centralità. Noi uomini, come spiega l’autrice, non siamo altro che semplici abitanti di un pianeta che non è il fulcro attorno al quale tutto gravita, ma che gira intorno al Sole, una stella di medie dimensioni, e la Via Lattea è solo una modesta galassia tra centinaia di miliardi di altre. Nonostante la nostra piccolezza però, siamo riusciti a conoscere ed esplorare l’Universo intorno a noi, seppur con ingenti sforzi. Licia Troisi infatti ci fa immergere nelle storie di astronomi come Galileo Galilei, Henry Daper, Padre Secchi, Henrietta Swan Leavitt, Bell Burnell e tanti altri che hanno speso le loro energie nella ricerca e hanno dedicato le loro vite all’amore incondizionato verso la scoperta del cosmo, raccontandoci dei loro tentativi, fallimenti e trionfi.
La conoscenza del mondo dell’invisibile mi ha da sempre molto affascinata e perciò, quando mi è stato proposto questo progetto, ho immediatamente deciso che avrei letto questo libro. “La sfrontata bellezza del cosmo” ha di gran lunga superato le mie aspettative: da subito mi sono lasciata trasportare dalle immagini, dalle spiegazioni e dai racconti dell’autrice, che è stata in grado, nonostante il linguaggio tecnico, di rendere piacevole e scorrevole la lettura di un testo di carattere scientifico, spiegando i concetti in maniera chiara anche per i meno esperti e talvolta arricchendo il tutto con uscite ironiche ed esperienze personali. La scelta di sviluppare il racconto a partire dalle immagini, inoltre, ha contribuito ad accrescere e stimolare ulteriormente la mia curiosità, ed è per questa serie di motivi che sento di consigliare vivamente questo libro a tutti gli appassionati del mondo dell’astronomia.

      Giovannini Vittoria Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi ( Bologna, Emilia Romagna )

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“Sfrontata”, impossibile racchiudere il fascino dell’universo – la bellezza intrinseca che risiede in esso – in un singolo aggettivo. Ciò nonostante, la nota scrittrice Licia Troisi, grazie a quella specifica poesia che scorre nelle vene degli artisti, tenta di farlo con questo termine.

Sfrontata poiché “c’era prima di noi e ci sarà dopo di noi, nonostante noi”. Non necessita l’osservatore, l’uomo, con i propri fallaci sensi, per esistere. E’ sfrontata, sfacciata – semplicemente è.

Uno dei punti fondamentali che “La sfrontata bellezza del cosmo” – libro di divulgazione scientifica pubblicato nel 2020 – si promette di trattare, è la decostruzione del tossico antropocentrismo che caratterizza la società umana, sin dagli albori. Ciò avviene tramite un viaggio metaforico, costellato di immagini che hanno rivoluzionato la storia dell’umanità, accuratamente scelte e racchiuse in un catalogo che ne narra la cronaca.

Da Giotto a Galileo, dall'eliocentrismo al difficile connubio tra la relatività generale e la meccanica quantistica; macchinari, teorie e storie di uomini geniali – oltre che di donne, pioniere fondamentali, a cui l’autrice presta particolare attenzione.

Il libro tratta del complicato rapporto tra l’uomo e l’universo. Di come l’ultimo, con la sua immensità, quasi annulli il primo; e al tempo stesso di come il primo, con lo straordinario strumento che è il cervello umano, cerchi costantemente di comprendere i misteri che il cosmo racchiude. L’uomo come mezzo che ha l’universo di scoprire sé stesso, e l’universo, nella sua perfezione, noncurante dell’uomo.

Più volte è stabilito come l’uomo non sia affatto l’apice della creazione, ma solo l’abitante di un piccolo puntino blu, “l’unica casa che abbia mai conosciuto” come riporta la toccante riflessione di Carl Segan. Risulta chiaro come l’antropocentrismo abbia condotto e stia conducendo ad un pianeta che risulterà presto invivibile per l'essere umano – tematica trattata non con un sommesso fatalismo, bensì con una voce intrisa speranza, atta a far riflettere il lettore. Dopotutto, secondo la scrittrice l’astronomia non è altro che una lezione d’umiltà – una ricerca spinta dalla curiosità insita nella nostra natura.

Nonostante i meravigliosi spunti di riflessione, v’è da ammettere che l’opera non risulta perfetta in ogni aspetto. Le metafore rese al termine di ogni capitolo sono spesso riducibili ai medesimi concetti, che vengono definitivamente espressi nell’epilogo. Sono i concetti fondamentali dell’opera, è chiaro, ma talvolta l’inserimento in conclusione dei racconti appare forzato.
Inoltre, un pubblico non particolarmente acculturato in ambito astronomico potrebbe reputare che le spiegazioni oscillino dall’essere superficiali, all’essere estremamente macchinose. Il risultato è talvolta, anziché l’interesse sperato, un’eccessiva confusione.

Ma, dato che “c’è una crepa in ogni cosa, è da lì che entra la luce”, l’imperfezione di questo libro può spronare la rielaborazione personale, ed il filtraggio delle individuali informazioni atte ad ispirare tipi di lettori differenti. Ritengo questa la luce, pregna di naturale curiosità, che si può irradiare dalle crepe riscontrate in questo buon esempio di scrittura divulgativa, in grado di riflettere sulla complessità del cosmo con umana semplicità.
Dopotutto, non possiamo che osservare, colmi di domande e stregati dal suo invisibile fascino, la sfrontata bellezza di un universo di cui siamo meri ospiti, e affatto padroni.

      Loffredo Giulia Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi ( Bologna, Emilia Romagna )

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“L’uomo è un essere imperfetto, in grado di compiere incredibili orrori, vittima dei suoi stessi errori, ma fin dalla sua nascita ha alzato gli occhi al cielo e si è chiesto perché". Ed è proprio quello che ha fatto l’autrice di questo libro. Da tempo, ormai, l’uomo si è appassionato a ciò che riguarda l’universo e spesso non è riuscito a spiegarsi ciò che i suoi stessi occhi stavano osservando. Con lo sviluppo della tecnologia questo è stato gradualmente reso possibile e, ieri come oggi, grazie ad essa, continuano ad aprirsi sempre più varchi nella scoperta. Sono proprio le fonti, messe insieme nei secoli, ciò di cui si serve l’autrice dalla prima all’ultima pagina. Come i capitoli del libro, Licia Troisi utilizza quattordici foto diventate iconiche e conosciute anche dal grande pubblico: ci accompagna così nel percorso che le ha rese celebri. La chiarezza espositiva con la quale l’autrice si approccia a diversi argomenti, dalle comete alle galassie fino ai buchi neri, rendono la lettura gradevole e scorrevole anche al più inesperto dei lettori, integrando al testo diversi link e citando particolari video\ foto che possono arricchire la lettura. Nella scrittura dell’autrice è evidente la forte passione verso ciò di cui sta parlando, sempre entusiasta e orgogliosa del percorso che l’ha portata alla conoscenza di quello che vuole trasmettere. Spesso, nel testo, la Troisi, tratta argomenti diversi anche non riguardanti l’astronomia, come concetti di fisica o filosofia essenziali per il prosieguo del discorso. Nonostante questo riesce a non sporgersi mai troppo oltre il tema centrale del capitolo, dedicando il tempo necessario a ciò che apparentemente potrebbe centrare meno il filo conduttore del discorso. Questo viene fatto anche dopo l’inserimento di nomi più specifici o concetti che, per una migliore comprensione, è necessario conoscere. Sarebbe stato molto interessante se l’autrice, invece che sorvolare su argomenti più specifici, li avesse invece aggiunti e raggruppati a fine capitolo, o a fine libro, come capitoli extra che il lettore avrebbe, o meno, potuto leggere. Parlando più in generale, il numero ridotto di pagine per capitolo riesce ugualmente a dare il giusto spazio a tutte le figure, dalle più alle meno note, che hanno reso possibile la scoperta delle immagini mostrate, soffermandosi a parlare delle conseguenze delle scoperte stesse. In più, il fatto che i capitoli siano autoconclusivi permette al lettore di soffermarsi o meno su ognuno di essi in base all’interesse personale, visto che alcuni sono collegati solo da poche informazioni riprese e riassunte dall’autrice stessa per sostenere una lettura più fluida. In conclusione: Licia Troisi, scrittrice che per lo più si è dedicata alla stesura di libri fantasy, è riuscita a trasmettere una smisurata passione per l’universo, e tutto ciò che lo abita, in maniera chiara ed accessibile ad ognuno. Un libro che si sfoglia con naturalezza e semplicità, nonostante tratti temi complessi, che non vengono affatto snaturati seppur nella semplicità con i quali vengono esposti. A fine lettura si prende coscienza di quante comete, stelle, galassie e magari, perché no, universi ci siano intorno a noi. In fondo “la terra è solo un minuscolo palco su un’enorme arena cosmica”.

      Miselli Giovanni Liceo Wiligelmo ( Modena, Emilia Romagna )

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Confesso che mi ha stupito trovare un saggio di Licia Troisi tra i titoli finalisti di un concorso scientifico. Ricordavo che avesse studiato Astrofisica, ma la conoscevo soprattutto come autrice fantasy. La curiosità mi ha spinto a scegliere il suo libro e non ne sono affatto pentito.
Fin dai primi capitoli colpisce l'innovativa idea di procedere per immagini via via più moderne, così che risulta non un trattato di astronomia, ma l'appassionante storia, sia pure con approfondimenti tecnici, del rapporto tra l'uomo e il cielo. Le stesse digressioni scientifiche, partendo dai concetti base, permettono la comprensione anche ai profani grazie a paragoni calzanti e pertinenti rimandi al quotidiano. Inoltre è degno di interesse che sia descritto come sono state ottenute le immagini, che vengono a rappresentare anche i progressi tecnologici degli strumenti con cui cerchiamo le risposte ai nostri perché. Persino i "dietro le quinte" della ricerca non cadono nel banale: gli errori sono trattati con veridicità e ironia, le grandi scoperte senza indulgere ai trionfalismi, ma guardando lucidamente ad ogni aspetto delle implicazioni e ai nuovi orizzonti della ricerca. L'autrice offre elementi originali anche riguardo a fatti risaputi, al fine di definire meglio il contesto della vicenda, come scrive lei stessa. In effetti compare di frequente il suo punto di vista, la sua vicinanza al lettore, quasi non volesse parlarci da topo di laboratorio ma come guida di un viaggio. Capisco che chi non è interessato possa faticare ad apprezzarlo, è pur sempre una lettura specialistica, però ritengo che chiarisca in modo illuminante molti aspetti della nostra identità: la tendenza ad illudersi, la sete di conoscenza, l'impulso ad andare oltre i limiti del sensibile. Inoltre le discriminazioni di genere sul lavoro, il global warming, il rapporto tra scienza e società sono temi, per quanto appena accennati, oggi più che mai di grande rilevanza. Menziono infine i frequenti appelli dell'autrice alla solidarietà e all'umiltà, moniti dell'astronomia derivati dalla consapevolezza che, nell'immenso gelido vuoto, siamo isolati e insignificanti. È questo il messaggio della sfrontata bellezza del cosmo.

      Miserendino Alessandro Liceo Scientifico Statale Enrico Fermi ( Bologna, Emilia Romagna )

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L’autrice fantasy e astronoma italiana già famosa nel mondo, Licia Troisi, ci propone un altro viaggio all’interno di un mondo ugualmente fantastico con il suo nuovo saggio scientifico edito Rizzoli intitolato: “La sfrontata bellezza del cosmo”. Il libro si propone come uno “Space Shuttle” in grado di far viaggiare il lettore attraverso lo spazio-tempo per ripercorrere alcune delle tappe più significative della storia dell’astronomia; dalle origini fino ai giorni nostri. Ma come fare a rendere questo viaggio per il cosmo accessibile a tutti i lettori? A questo dilemma la scrittrice risponde con una soluzione al contempo semplice ma geniale; Il nostro “itinerario spaziale” sarà scandito da quattordici tappe ognuna delle quali accompagnata da un’immagine emblematica, così da permettere al lettore di osservare tale “sfrontata bellezza” con gli stessi occhi e strumenti del ricercatore pur restando nella comodità e sicurezza del salotto di casa propria. L’avventura si espande fino ai confini più remoti dell’universo mettendo a dura prova le certezze antropocentriche e innescando nel lettore un profondo senso di smarrimento all’interno di quest’infinito siderale. Dopo aver ripercorso la strada delle comete e delle sonde spaziali, trattato di satelliti e pianeti, assistito alle più importanti scoperte recenti e del passato, il viaggio continua al di fuori del sistema solare fino a raggiungere anche altre galassie; lungo il percorso, le immagini accompagnano il lettore durante la vita delle stelle e attraverso le nebulose, ma risultano indispensabili soprattutto quando ci si affaccia a fenomeni che possono essere solo ascoltati o quando si vuole oltrepassare l’orizzonte degli eventi. Il testo, quale opera di divulgazione scientifica, fa ampio uso di terminologia specialistica e propone importanti progetti e teorie, presentandone anche i relativi dati ottenuti. La scrittrice riesce tuttavia nell’intento di coniugare le nozioni provenienti dalle più avanzate ricerche astronomiche con l’immaginario collettivo, al fine di fornire al lettore una spiegazione il più possibile a lui familiare. Attraverso un linguaggio chiaro, scorrevole e accessibile, l’autrice coinvolge ed incuriosisce il lettore, che, avendo la possibilità di osservare nitidamente l’universo come dall’interno di un “diorama spaziale”, comprende e trova concreta collocazione a questo mondo per molti tanto lontano quanto affascinante.

      D’aureli Federica Iis Tommaso Salvini ( Roma, Lazio )

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Recensione del libro “la sfrontata bellezza del cosmo”

Quante volte, alzando gli occhi al cielo, vi sarete domandati quanto è esteso l’universo e quanto è piccola la terra rispetto al cosmo? Quante volte avreste voluto conoscere i segreti delle stelle, dei pianeti e delle nebulose? Ed infine quante volte vi sarete fatti travolgere dalla sfrontata bellezza del cosmo senza effettivamente conoscerlo?

Tutte queste domande possono essere soddisfatte attraverso la lettura del libro di divulgazione scientifica di Licia Troisi, astrofisica e celebre scrittrice di libri fantasy. Questa sua duplice condizione ha contribuito notevolmente al successo del libro. Difatti leggendolo si percepisce non solo la sua competenza scientifica, ma anche la sua capacità di spiegare, a noi lettori, argomenti decisamente ostici in modo chiaro ed esaustivo. Licia in soli 14 capitoli ci ha accompagnato in un viaggio, attraverso il quale ci ha svelato alcuni dei misteri più affascinanti del nostro universo.
L’autrice ha sfruttato il grande vantaggio di avere a disposizione fotografie del cosmo, estremamente suggestive e affascinanti, al fine di attirare l’attenzione e l’interesse di noi lettori, iniziando così ogni capitolo con un’immagine che potesse facilitare l’introduzione dei molteplici argomenti.
Le immagini sono presentate in ordine cronologico, così come l’evoluzione degli strumenti scientifici. Si passa infatti da una semplice osservazione ad occhio nudo dell’affresco di Giotto, a osservazioni più precise e dettagliate, attraverso l’uso di strumenti più sofisticati come telescopi, lastre fotografiche e satelliti.
Una peculiarità del libro, che ho molto apprezzato, è stata quella di accompagnare le spiegazioni con aneddoti sulla vita privata dell’autrice, rendendo il libro sicuramente più interessante e originale.
Non nego il fatto che talvolta ho trovato questo libro piuttosto pesante e complesso, poiché non riuscivo pienamente a comprendere alcuni argomenti a causa della mia scarsa conoscenza in materia. Nonostante ciò, devo ammettere che ho ritenuto alcuni argomenti facilmente comprensibili, poiché precedentemente studiati a scuola.

Che l’astrofisica sia una scienza in continua evoluzione lo dimostra il fatto che proprio il giorno di Natale del 2021, è stato lanciato nello spazio il più grande “occhio” terrestre mai costruito finora: il James Webb Telescope. Questo nuovo telescopio spaziale permetterà di spingere lo sguardo ben oltre quello di Hubble, citato nel libro, studiando le più lontane e antiche galassie dell’universo, la formazione delle prime stelle e dei sistemi planetari e perfino le caratteristiche fisiche dei pianeti.
Mi piacerebbe molto che un giorno si potesse trovare nel cosmo una “seconda Terra”, un pianeta abitabile come il nostro, un luogo incontaminato dove l'uomo non potesse più distruggere l'ambiente naturale e dove ci sia spazio e bellezza per tutti.

In conclusione consiglio, a voi tutti, la lettura di questo libro, in quanto è in grado di farvi appassionare ad argomenti che a primo impatto potrebbero risultare noiosi. La lettura è piacevole, scorrevole e soprattutto alla portata di tutti. Quindi non abbiate timore ad acquistarlo poiché la sua lettura può solo che arricchire la vostra conoscenza sull’universo.

      Faneli Giorgia Liceo Scientifico Morgagni ( Roma, Lazio )

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"Vorrei che di queste pagine restasse la bellezza infinita del cosmo, lo spazio titanico che ci induce a cercare di comprendere il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle."

Mi piace iniziare da questa affermazione dell’autrice per sottolineare la sua bravura nell’esprimere le emozioni legate ai concetti scientifici, spiegati a chi non ha familiarità e conoscenze così profonde di astrofisica.
Licia Troisi è una scrittrice italiana celebre per le “Cronache del Mondo Emerso”, una saga fantasy di grande successo, pubblicata anche all’estero; ma è anche un’astrofisica e “La sfrontata bellezza del cosmo” è un libro dedicato proprio alle infinite meraviglie dell’universo.

La scrittrice parte da alcune immagini, che sono la sua ispirazione per una narrazione ricca di significati, emozioni e spiegazioni scientifiche. Le “fotografie” che aprono i capitoli sono lo spunto per approfondire l’argomento, per far dialogare la storia e la scienza. Inoltre, ci sono spesso anche aneddoti personali e riferimenti alle sue esperienze, di studio, di vita e di lavoro.

Ogni racconto prende spunto da un dettaglio originale, che rende la lettura molto interessante: Saturno è il pianeta “con le orecchie”, perché così appare la prima volta alla scrittrice ancora piccola; nell’Adorazione dei Magi di Giotto l’immagine della cometa suscita il ricordo dell’autrice adolescente, che da grande studierà e capirà il significato di protostelle, chiome ed esplosioni di una supernova; poi ci sono i canali di Marte, che sono un fenomeno scientifico, ma che hanno anche contribuito a farci credere che fossero possibili forme di vita sul Pianeta Rosso, ispirando tante storie di fantascienza.

Dunque, in questo libro scopriamo l’universo attraverso 14 immagini, che rappresentano la storia dell’astronomia e in qualche modo anche la storia della nostra società. Il linguaggio è abbastanza semplice, pur non rinunciando a tecnicismi necessari quando si parla di scienza.

Ora mi sono più chiari tanti eventi dello spazio, di cui non conoscevo gli aspetti e le spiegazioni scientifiche. Questo libro ha fatto riemergere in me una passione e un desiderio che coltivavo senza saperlo nella mia immaginazione, fin da piccola, nelle sere d’estate: alzando gli occhi al cielo ho sempre visto stelle e costellazioni che mi affascinavano, anche se non sapevo ancora leggere questo “libro aperto del cielo”. Adesso ho avuto la possibilità di immergermi nell’immensità dello spazio, dove tutto ha un significato speciale e continuerà sempre a farci sognare.

      Fanella Eleonora Istituto Magistrale " L.pietrobono " ( Alatri, Lazio )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un’affascinante opera di divulgazione scientifica, della brillante scrittrice, Licia Troisi.
“Un viaggio tra i misteri dell’universo attraverso immagini dell’invisibile”, è così che Licia Troisi ci introduce alla lettura della sua opera e questo è stato il mio primo approccio al suo avvincente libro. Potrebbe risultare ossimorico, difatti come si può ottenere l’immagine dell’invisibile? Ebbene sì, è esattamente questo quello che l’autrice ci descrive e ci rivela, trasformandoci, così, in viaggiatori, ma non dei viaggiatori qualunque. Con la lettura di questo libro, l’autrice ci induce a viaggi interplanetari o, per di più, intergalattici. Si tratta di un cammino alla scoperta dei più grandi e affascinanti misteri del cosmo, affrontati attraverso la descrizione delle più celebri immagini nel mondo dell’astronomia.
Ho letto quest’opera con grandissimo entusiasmo, non ho trovato un capitolo che fosse deludente o noioso. La scrittrice è riuscita a rendere questo libro scorrevole e soprattutto interessante. Si potrebbe pensare che, un testo di divulgazione scientifica di questo tipo, possa rivelarsi complesso o addirittura pesante, per qualcuno che si trova alle prime armi con il mondo dell’astronomia; anche io lo pensavo, eppure devo dichiarare di essermi sbagliata. Quest’opera riesce a descrivere pienamente concetti intricati e contorti, tuttavia lo fa con un approccio chiaro e piacevole. Ritengo che chiunque rimarrebbe soddisfatto da questa lettura, partendo da coloro che stanno compiendo i loro primi passi verso lo studio della cosmologia, fino ad arrivare a coloro che aderiscono perfettamente a questa disciplina; tuttavia lo consiglierei, in particolare, ai primi, poiché sono convinta che questo libro sia considerevolmente valido per un primo approccio agli aspetti che affronta.
Indimenticabile è stato il capitolo 8, nel quale ho trovato numerosi spunti di riflessione; descrive un’incantevole immagine denominata, “pale blue dot”; poiché presenta un passo di un’importante opera del celebre astronomo Carl Sagan. Il capitolo presenta una mera lezione di umiltà; ci rivela quanto possa essere insignificante l’esistenza di ognuno di noi nell’universo. L’immagine ci mostra una sconfinata distesa di oscurità, attraversata da alcuni brillanti riflessi di raggi solari; tuttavia l’elemento più significativo, nell’immagine, è un semplice puntino di 0,12 pixel. Quel puntino è proprio il pianeta che abitiamo, quel piccolissimo puntino ha ospitato l’intera storia della civiltà umana, perciò sostengo che questa sia la più grande lezione di umiltà che si possa affrontare.
Quest’opera ha permesso alla mia passione per l’astronomia di aumentare esponenzialmente, poiché l’autrice, grazie alla sua sopraffina padronanza della parola, è riuscita a trasmettere tutto il suo amore per tale materia; infatti ce lo dichiara in una coinvolgente citazione: “Amo la bellezza che non ha bisogno del metro dell’uomo per esistere, amo tutto ciò che è altro da noi, incurante di noi”.
Come immagino abbiate ben capito, sono rimasta estremamente soddisfatta da questa lettura, trovo che l’autrice abbia colto a pieno tutti gli aspetti più rilevanti, per la realizzazione di un libro di divulgazione scientifica; secondo tutti gli assunti presi in considerazione, consiglio pienamente quest’opera, in modo che voi possiate approfondire le più grandi e misteriose realtà dell’universo.

      Apicella Matilda Liceo Scientifico Orazio Grassi ( Savona, Liguria )

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Il cosmo: una lezione di umiltà
Licia Troisi, scrittrice, laureata in fisica, definisce così la disciplina oggetto del suo dottorato: “l’astronomia è immagine”. L’astronomo è in grado, infatti, di osservare le immagini dell’invisibile e, attraverso grandi intuizioni, spiegarci l’universo.
Ne “La sfrontata bellezza del cosmo”, pubblicato nel 2020 con editore Rizzoli, l’autrice ci conduce, attraverso le sopracitate immagini astronomiche, in un viaggio immenso e misterioso.
Ci illustra le scoperte che hanno permesso all’umanità nel corso della storia di conoscere la realtà in cui viviamo ed evolverci, guidandoci tra gli enigmi, risolti e irrisolti, dell’astrofisica.
Lo scopo di questa raccolta di innovazioni storico-scientifiche non è solo informativo, ma anche quello di trasmettere al lettore la stessa passione che ha animato l’autrice nelle sue ricerche. Evidente è il rispetto e l’ammirazione della Troisi nei confronti dei grandi scienziati e soprattutto delle grandi scienziate. Queste ultime, in particolare, per aver superato i numerosi svantaggi a cui la donna è stata sottoposta nella società del Novecento: “Per quel che riguarda Leavitt […] purtroppo dovette pagare lo scotto di essere una donna in un’epoca in cui le donne erano discriminate. E ancora oggi, nella scienza come in tanti ambiti della vita, non c’è parità di genere.”
La lettura di questo saggio può essere paragonata al completamento di un puzzle: ogni dettaglio contribuisce, tessera dopo tessera, alla formazione dell’idea generale. Questa caratteristica è proprio tipica della scrittrice tanto che la ritroviamo anche nei mondi dettagliati e ben costruiti delle sue saghe fantasy.
Nonostante il testo sia ricco di nozioni complesse, la sua lettura è scorrevole e accessibile anche a chi non è avvezzo all’argomento, poiché vengono utilizzati termini e locuzioni del lessico comune che, insieme alla suddivisione in brevi capitoli, mantengono alta l’attenzione del lettore.
La chiave fondamentale, inoltre, è proposta dalla stessa autrice: “Forse l’astronomia fa questo: ci insegna a cambiare punto di vista, a mettere in discussione tutto ciò che ci sembra ovvio e sicuro solo perché ce lo dicono i nostri sensi fallaci, e ci mostra quanto siamo piccoli, marginali e insignificanti rispetto alla vastità e alla meraviglia del cosmo che abitiamo”. L’uomo deve quindi capire che non solo non è il centro dell’universo, come professava la teoria geocentrica, ma è, al contrario, solamente un puntino insignificante a confronto dell’universo sconfinato.

      Avondoglio Luca Liceo Scientifico Orazio Grassi ( Savona, Liguria )

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Dal fantasy alla scienza

“Certo non tutti abbiamo un interesse per la fisica; c&#39;è chi ama la biologia o l’archeologia o l’arte. Ma ognuno di noi almeno una volta ha percepito dentro di sé quell’ impulso a conoscere, a sapere.”
Con queste parole l’autrice Licia Troisi, famosa per la saga fantasy “Il mondo emerso”,
dismette i panni di narratrice di mondi fantastici per indossare quelli di un’astrofisica che
vuole raccontare, come in un romanzo, i misteri dell’universo.
Nella sua storia l’uomo ha sempre guardato il cielo come qualcosa di profondo e ignoto,
cercando di fissarlo in immagini.
Ecco quindi che il suo nuovo libro “La sfrontata bellezza del cosmo”, edito da Rizzoli e
pubblicato nel 2020, comincia con l’immagine di una cometa fissata sulla tela da Giotto in
una “Adorazione dei magi”. Arte, religione o scienza?
Licia Troisi, nata a Roma nel 1980 laureata in astrofisica, ci regala un racconto dell’universo
legato proprio alle sue diverse immagini che lo hanno reso famoso nella storia.
Dal quadro di Giotto e dai disegni di Galileo fino alle foto scattate dal telescopio Hubble e
alle onde gravitazionali, la bellezza del cosmo viene descritta con immagini che ormai fanno
parte del sapere comune e che hanno portato ognuno di noi, almeno una volta, a chiederci
cosa c’è oltre quello che vediamo con i nostri occhi.
Attraverso quattordici immagini l’autrice ci spiega cosa sono le comete, quali sono i satelliti
di Giove, come si legge la mappa di Marte, che cos’è un’eclisse di sole, come funziona una
pulsar, come sono state confermate le onde gravitazionali fino ad arrivare alle più moderne
interpretazioni sui buchi neri.
La narrazione ci accompagna lungo le pagine e stimola la nostra curiosità anche se, va
detto, talvolta viene utilizzato un linguaggio scientifico e specifico che può, per qualcuno,
risultare di difficile comprensione.
“La sfrontata bellezza del cosmo” non è certo un libro per pochi “addetti ai lavori” ma forse,
per essere compreso e apprezzato in tutte le sue sfumature, richiede conoscenze
scientifiche anche se non professionali, ma comunque di buon livello.
Questo aspetto fa quindi del libro una lettura ideale per gli studenti e per tutti coloro che si
sono sempre posti domande e hanno sempre cercato risposte sui misteri dell’universo.

      Quaglia Giulia Istituto Omnicomprensivo Valle Scrivia ( Genova, Liguria )

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Bellezza. Tutti nella nostra quotidianità la cerchiamo perché ci fa sentire in pace, ci fa staccare il cervello da problemi, ansie e tormenti. Ho sempre pensato che la bellezza stia nel cielo. L’ho sempre cercata in qualcosa di più lontano da me, convinta che tutto ciò che ho vicino sia, in fondo, monotono e deludente. Ho ragione? Dipende dai punti di vista.
In questo libro la bellezza è infinita. E’ racchiusa in immagini che possiamo trovare sui libri di scuola, su internet, sulle riviste ma su cui non ci siamo mai soffermati con attenzione.
Accattivante è l’approccio con il lettore: una raccolta di immagini non solo belle, ma che hanno un intero Universo da raccontare. Attraverso un’attenta, accurata e impeccabile descrizione e analisi di questi scatti, Licia Troisi ci porta in un viaggio attraverso la storia del progresso scientifico, catalogando le incredibili avventure degli uomini e delle donne che hanno cambiato la storia della scienza e, con essa, dell’intera umanità.
Società e scienza non sono due mondi distanti: l’una influenza l’altra. Spesso la scienza ha influenzato l’immaginario collettivo sbattendo in faccia all'uomo verità scomode che hanno distrutto tutto ciò che credeva di sapere. Al tempo stesso, la scienza è fatta da uomini, figli della loro epoca che, con la loro curiosità, hanno consentito il progredire delle scoperte.
Nella narrazione, l’astrofisica fa un excursus su ambiti dell’astronomia e dell’astrofisica che risultano più o meno familiari. Partendo dalla Cometa disegnata da Giotto e arrivando alla futura possibile conciliazione tra la meccanica quantistica e la relatività generale, l’autrice passa in rassegna spettacolari immagini correlate a scoperte che non sembrano, apparentemente, aver a che fare nulla con l’estetica dell’immagine.
Insieme a spiegazioni teoriche e pratiche, in tutti i capitoli, ci sono anche riflessioni puramente umane. Vengono spiegati gli effetti che molte scoperte scientifiche hanno avuto sulle persone comuni e sugli scienziati: molti si sono trovati a fare di fronte la tragica evidenza che il genere umano è solo una pura casualità.
L’autrice rivela verità scomode anche sugli stessi scienziati: alcuni di loro erano così superbi e sicuri di sé da non accettare la verità ovvia che gli si palesava davanti. Altri invece vennero esclusi dalla storia perché confinati in una posizione sociale che non permetteva loro di essere presi sul serio.
Licia Troisi è una grande divulgatrice, abile nell'esprimere in tono colloquiale concetti non semplici per chi non è pratico di scienza. Lo stile, semplice e veloce nel ritmo, è molto efficace perché mantiene attiva l’attenzione: il lettore resta ipnotizzato fino alla fine di ogni capitolo.
Da questo libro ho capito che possiamo sempre scorgere la bellezza intorno a noi, guardando oltre, senza fermarci alle apparenze perché la bellezza è proprio sotto il nostro naso. O sopra...

      Repola Laura Liceo G.p. Vieusseux ( Imperia, Liguria )

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Il cosmo, i suoi segreti, i suoi significati e le leggi che lo regolano: dalla prima speculazione filosofica l’uomo ha sollevato gli occhi e ha cercato di capire quella dimensione sconfinata da cui inizialmente traeva paure e racconti mitici fantastici. Gli astri e il cielo da sempre destano curiosità: il repertorio mitologico dei Greci ne è evidente dimostrazione. Il cielo e le stelle sono stati i principali “fornitori” di miti a dimostrazione che la curiosità nei loro confronti è nata con l’uomo. Da quando poi si è differenziato il cammino della scienza, intesa nel senso più moderno del termine, i miti affascinanti sono stati sostituiti da fredde teorie spesso comunicate con entusiasmo e poi successivamente smentite o modificate: tappe importanti del processo di conoscenza. Per molto tempo comunque lo spazio è stato recepito come una dimensione che ci sovrasta, percorribile e analizzabile solo tramite il solo senso della vista. Solo recentemente, dalla seconda metà del 1900 abbiamo potuto rompere questa barriera e mandare in orbita i primi satelliti artificiali. La storia della conoscenza del Mondo che ci sovrasta è anche una storia di immagini: dalle immagini dei mari della Luna osservate da Galileo attraverso il primo telescopio, alla prima fotografia di un buco nero, un cammino di immagini che rappresenta il faticoso cammino del Sapere. Il libro "La sfrontata bellezza del cosmo" di Licia Troisi è uno splendido viaggio temporale che ripercorre le tappe più importanti della scoperta dello spazio che ci circonda. Il libro, appassionante e scorrevole, presenta in ogni suo capitolo un'immagine astronomica che viene analizzata, contestualizzata e poi spiegata ad un pubblico che non necessariamente deve essere di soli astronomi, anzi, è proprio il pubblico meno preparato ad assaporare questo “strappo nel cielo di carta” che ci fa conoscere qualcosa di più di una realtà tanto misteriosa... Ogni tema affrontato è sempre corredato da imprescindibili collegamenti con la fisica classica e quantistica, la matematica, la filosofia, la storia dell'arte, il cinema, la fotografia e la psicologia. L'autrice ci accompagna in modo chiaro, ma molto stimolante verso il disvelamento della realtà e lo fa usando immagini metaforiche, spiegazioni accurate dei fenomeni fisici e astronomici e pillole di curiosità che incuriosiscono il lettore a ogni capitolo. Ed ecco allora un libro facilmente accessibile a tutti e, grazie ai collegamenti con le altre discipline, per nulla faticoso da seguire. Ma c’è di più: da questa lettura si è stimolati ad osservare il “piccolo”, a rimanerne affascinati e a cercare di trovare in esso le risposte anche ai quesiti più “grandi”: il luccichio di una stella è un punto nel buio, ma è un punto da cui iniziare un mirabile cammino di conoscenza, la vastità e la complessità dell'universo diventano improvvisamente un’esortazione alla scoperta, all’indagare, in una parola, a Conoscere. E conoscendo si impara anche a conoscere la nostra piccolezza: in questo mondo frenetico, concederci qualche minuto per alzare la testa, guardare il cielo ci aiuta a pensare quanto siamo assolute nullità rispetto alla grandezza della Terra, del Sistema Solare, della Via Lattea, delle mille mila Galassie. Un continuo rimando tra macrocosmo che ci circonda e ci sovrasta e che spesso non viene “guardato” il Microcosmo che, come dice Cusano, ognuno di noi rappresenta.

      Cairo Gloria Liceo Scientifico " N.copernico " ( Pavia, Lombardia )

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Vi chiedo di chiudere gli occhi, eliminare ogni aspetto astronomico e fisico a voi noto e pensare a voi stessi.
Dove siete? O almeno, dove pensate di essere? Non vi sentite esseri poggianti su una sfera di terra sospesa in un angosciante vuoto che cercano di auto-stabilirsi una localizzazione in quella che è l’infinità dello spazio a noi circostante?
Tutti gli uomini che, prima di noi, non hanno avuto le possibilità di entrare in contatto con strumenti adatti allo studio astronomico si saranno sentiti così.
Per fortuna però gli uomini, dalla preistoria fino ad oggi, hanno una dote innata che rappresenta il primo passo per cominciare uno studio destinato alla scoperta: la curiosità.
Dai primi secoli in cui era presente qualche forma di vita sulla Terra, l’uomo (arrivato a compimento dell’evoluzione o no) si è sempre posto domande e ha sempre tentato di trovare delle risposte
Le risposte al giorno d’oggi a noi sono servite “su un piatto d’argento” grazie alle innumerevoli scoperte precedenti a noi che hanno aperto la strada agli scienziati moderni e grazie alle notevoli invenzioni di strumenti che hanno permesso lo studio in più ambiti.
Il libro di Licia Troisi “La sfrontata bellezza del cosmo” tratta di astronomia e fisica e lo fa attraverso 14 immagini ottenute proprio grazie a questi strumenti che hanno permesso lo studio del cosmo che da secoli e secoli affascina ogni civiltà.
Attraverso queste 14 immagini la nota astrofisica racconta 14 momenti dello studio astronomico.
Un famoso dipinto di Giotto presenta la stella dei Re Magi ed è proprio da questa rappresentazione che la scrittrice e divulgatrice decide di partire per poi proseguire a presentare e spiegare altre 13 immagini ottenute per mezzo dei telescopi e attrezzature sempre più moderne.
Ogni immagine viene presa da Licia Troisi come punto di partenza per trattare delle persone che hanno reso possibile la realizzazione dell’immagine e ogni scoperta inerente ad essa.
In questo modo il libro appare come un tributo alle menti che hanno reso possibile le scoperte astronomiche dall’antichità ad oggi.
Da ottima divulgatrice, Licia Troisi pone come obiettivo principale la divulgazione un po' particolare che non mira a spiegare minuziosamente ogni dettaglio ma mira piuttosto a suscitare curiosità e meraviglia al lettore che, a volte ignorante di molti aspetti relativi allo spazio che ci circonda, li trova spiegati con linguaggio semplice ed efficace in questo splendido libro.



      Pensotti Margherita Liceo Classico E Scientifico " A. Volta " ( Como, Lombardia )

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"La sfrontata bellezza del cosmo. Un viaggio tra i misteri dell'universo attraverso le immagini dell'invisibile": è così che si intitola il libro che Licia Troisi ha pubblicato nel 2020 presso la casa editrice Rizzoli. Questo saggio di divulgazione scientifica, partendo da immagini significative della storia della astronomia, racconta l'evoluzione del rapporto tra uomo e cosmo.
"Vorrei che di queste pagine restasse la bellezza infinita del cosmo, lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprenderlo, e il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l'ordito delle stelle." È questa la frase finale del libro e forse la più significativa. Queste pagine infatti ci portano a scoprire la grandezza, il mistero e l'imperfezione vitale dell'universo e a capire come, grazie alla curiosità e al desiderio di espansione, lo scienziato sia spinto a indagarlo. Come ben sottolinea l'autrice, nonostante il notevole progresso delle potenzialità umane, emergono sempre nuovi enigmi da risolvere, come l'inconciliabilità tra la meccanica quantistica e la relatività generale, due teorie entrambe dimostrate ma valide in ambiti diversi.
Ogni capitolo si apre con una fotografia o un grafico o un disegno che ha rivoluzionato la conoscenza dell'universo e che guida la lettura e aiuta a visualizzare meglio i concetti espressi. Il compito dell'astronomo, infatti, è osservare e studiare immagini con strumenti e modalità diverse. Dopo una precisa spiegazione della storia di ogni immagine e dei misteri che racchiude, l'autrice indaga sul grande impatto che la scienza ha sulla società, di cui modifica l'immaginario collettivo.
Diversi sono gli argomenti affrontati dall'autrice in questo viaggio nello sviluppo dell'astronomia: viene approfondita la storia di alcuni corpi celesti del sistema solare, di alcune galassie o stelle, come la famosa Nebulosa del Granchio. Licia Troisi spiega anche la scoperta delle onde gravitazionali, che consentono di "sentire" i suoni emessi dall'universo. Inoltre, a partire dalla fotografia Pale Blue Dot, che rappresenta un piccolo puntino azzurro, cioè la Terra vista a 6 miliardi di chilometri di distanza, l'autrice elabora una riflessione sul fatto che l'uomo non si trova al centro dell'universo.
Licia Troisi, autrice di molti libri fantasy e di un altro volume scientifico, "Dove va a finire il cielo", mostra anche in questo caso la sua grande abilità di scrittrice grazie al suo stile scorrevole e coinvolgente. Sono numerosi infatti i paragrafi discorsivi, sebbene non manchino pagine più difficili e tecniche, che vengono comunque spiegate molto chiaramente.
Questo libro è sicuramente originale e meritevole per la presenza di immagini, che la scrittrice usa per spiegare i vari aspetti dell'astronomia, e per il suo tentativo di superare la divisione tra cultura scientifica e umanistica, che emerge da una serie di riflessioni dal sapore filosofico, in una fusione che richiama quasi Primo Levi. Questo autore del secolo scorso infatti svolse la professione di chimico e scrisse diversi libri di argomento scientifico, ma anche racconti, romanzi e saggi.
Vale davvero la pena leggere questo saggio se si è curiosi di conoscere qualcosa in più riguardo alla cosmologia, di riscoprire la misteriosa bellezza del cosmo, che esiste indipendentemente da noi umani ma che continua ad affascinarci, e di condividere lo sforzo umano di comprenderlo e rispettarlo.

      Ponti Samuele Iis Ludovico Geymonat ( Tradate, Lombardia )

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La Sfrontata Bellezza del Cosmo

 

Sfrontata: un termine decisamente azzeccato, poiché l'universo ci ricorda ogni giorno quanto siamo infinitesimali al suo confronto, continuando imperterrito il suo moto noncurante della nostra esistenza. Così è intitolato l'ultimo libro di Licia Troisi, famosa per il successo internazionale di saghe fantasy, ma anche laureata in astrofisica presso l'università degli Studi di Roma Tor Vergata. Pubblicato nel 2020 come libro di divulgazione scientifica, "La Sfrontata Bellezza Del Cosmo" è un'avventura all'interno di un mondo nuovo e vecchio al contempo, che da un lato ripercorre l'evoluzione della fisica e dall'altro affascina parlando di misteri ancora irrisolti. Ogni capitolo si apre con un'immagine, a volte bizzarra e di difficile comprensione, a volte stupenda e ammaliante. Ognuna di queste immagini racchiude un significato molto più grande, per spiegarlo l'autrice racconta di grandi menti della storia, di scoperte entusiasmanti e anche un po' di sé. Quest'ultima caratteristica rende la lettura piacevole e coinvolgente, si può percepire chiaramente la passione di Troisi per ciò che fa. Ma non dimentichiamoci che si tratta di un'opera di divulgazione, perfetta, aggiungerei, per chi si sta approcciando all'argomento, infatti pagina dopo pagina si diventa sempre più consapevoli, consapevoli del maestoso percorso intrapreso dalla scienza, di quanto a lungo è durato (e non si è ancora concluso, anzi sicuramente non si concluderà mai), di tutte le scoperte importantissime, ma di cui si parla poco, consapevoli che, per quanto riguarda le nuove scoperte, la famosa Eureka di Archimede ci ha ormai abbandonati, per lasciar spazio alle collaborazioni fra tutto il mondo, consapevoli, infine, della nostra posizione nel cosmo, ovvero quella di un minuscolo granello di polvere sospeso in un disegno incommensurabilmente più grande di noi.

"La Terra è un minuscolo palco su un'enorme arena cosmica", diceva Carl Sagan, astronomo statunitense citato nel libro, in un discorso riguardante una foto della Terra scattata a 6 miliardi di chilometri dal nostro pianeta dalla sonda Voyager nel 1990, in cui la Terra appariva come un misero puntino azzurro pallido in un vuoto infinito. Ma non si tratta solo di scienza, l'astronomia insegna ad essere umili, "Pensate ai fiumi di sangue sparsi [...] alle infinite crudeltà inflitte dagli abitanti di un angolo del punto agli abitanti a malapena distinguibili di un altro angolo del punto. Quanto frequenti i fraintendimenti, quanto impazienti sono di uccidersi l'un l'altro, quanto ferventi i loro odi", prosegue Sagan nel suo discorso, "In questa oscurità […] non c'è segno che possa provenire aiuto da qualche parte per salvarci da noi stessi. Tocca a noi". Parole forti, parole che assumono un significato ancora più grande di quanto già non abbiano, dopo aver letto il libro. "La Sfrontata Bellezza del Cosmo" è un viaggio, che porterà la vostra mente nel passato, e vi farà conoscere tanti aneddoti interessanti, facendovi vivere la meraviglia dell'astronomia, portandovi a comprendere meglio il nostro universo. È un viaggio che non potete perdervi.

      Radaelli Sara Liceo Scientifico Paolo Frisi ( Monza, Lombardia )

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Il fascino dell’Universo ha da sempre sedotto l’uomo. Dapprima ha rapito le menti dei filosofi greci, che lo studiarono dal punto di vista filosofico-religioso e metafisico; poi, nell’età della Rivoluzione Scientifica, le grandi menti di scienziati come Galileo Galilei hanno cercato di studiarlo dal punto di vista scientifico, utilizzando nuovi metodi e nuovi strumenti; e oggi, nonostante secoli di studi, alzando gli occhi al cielo, esso ci suscita più domande che risposte.

In questo libro, l’autrice Licia Troisi, non si mette nella posizione di fornirci risposte, anzi, riconosce nelle infinite domande che riguardano l’enigma del cosmo la bellezza del cosmo stesso. È con questo presupposto che, attraverso un viaggio di quattordici capitoli, ci vengono raccontati gli episodi e le scoperte più importanti della storia del cosmo. Questi quattordici “pit-stop” corrispondono a quattordici immagini differenti, tra le più belle e famose che hanno fatto la storia della scienza.

Il viaggio inizia in modo assai inusuale, con il dipinto “L’adorazione dei magi” di Giotto, che sembrerebbe non avere nulla a che fare con l’astronomia. Invece, una stella che doveva avere un significato puramente religioso, si rivela essere niente meno che la famosa Cometa di Halley. E con questo non si intende dire che i Tre Magi vennero guidati dalla Cometa appena citata, ma è probabile che lo stesso Giotto abbia assistito al suo passaggio. Con questo aneddoto storico, Licia Troisi approfitta per spiegare, da un punto di vista scientifico, tutto ciò che riguarda le comete. Anche per le altre immagini, l’autrice sceglie di non esordire direttamente con una lunga e complessa spiegazione del fenomeno, anzi, cerca (e trova) sempre il modo di rendere l’argomento interessante e mai noioso, anche con l’inserimento di alcuni riferimenti ad episodi della sua vita personale.

Degne di nota sono le parole che l’autrice utilizza in conclusione al libro, dove esprime la sua volontà di lasciare al lettore la bellezza del cosmo e lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprendere quel buio freddo avvolto dal mistero, per ora senza riuscirci. Davvero particolare questa visione del cosmo come un buio freddo, che probabilmente non verrà mai illuminato dalla luce della conoscenza umana. Quasi una visione pessimistica, nel senso che noi viviamo a pieno quello che è il “dubbio del cosmo”, ma forse non saremo mai in grado di arrivare alla risposta di una sola tra le tante domande. In contrasto a questo “pessimismo”, vi è la passione dell’autrice che emerge da ogni singola parola. Ed è così che quel pessimismo diventa una consapevolezza di essere davanti ad un qualcosa di immenso, e proprio questa sua immensità deve essere vista come motivazione per procedere nel tentativo di fare anche la più piccola delle scoperte. Riprendendo un concetto caratteristico dell’arte, la visione di Licia Troisi è quasi quella di un pittore romantico che utilizza l’estetica del sublime, ovvero la capacità dell’arte di indurre, per le sue caratteristiche misteriose e ineffabili, uno stato di estasi. Lo stesso stato di estasi che ci fa vedere il cosmo in tutta la sua sfrontata bellezza.

Per concludere, ritengo che questo libro trovi nella chiarezza espositiva il suo punto di forza. Infatti, l’abilità della scrittrice nell’esporre concetti alquanto complessi nel modo più semplice possibile, rende questo libro adatto a tutti, soprattutto a chi sta cercando di avvicinarsi a questa disciplina.

      Simioni Chiara Liceo Classico E Scientifico " A. Volta " ( Como, Lombardia )

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Siamo un granello di polvere in un universo sconfinato. È questa l’idea centrale su cui si sviluppa il libro edito da Rizzoli “La sfrontata bellezza del cosmo”, secondo saggio divulgativo, dopo “Dove va a finire il cielo”, della scrittrice e astrofisica Licia Troisi.
Stupore. Meraviglia. Sbigottimento. Davanti alla bellezza del cosmo è difficile restare impassibili, perché l’uomo, posto davanti all’immensità dell’infinito, si rende conto di quanto egli sia insignificante. I misteri da cui l’universo è avvolto inquietano chiunque lo osservi, ma allo stesso tempo l’ignoto è la molla per la ricerca in campo astronomico, per la curiosità e per il piacere della scoperta. La caratteristica più significativa del cosmo è la sua sfrontatezza. L’universo esiste indipendentemente dall’essere umano, era presente prima che egli popolasse la Terra e continuerà a esistere anche quando l’uomo non abiterà più questo pianeta.
L’autrice, utilizzando un lessico comprensibile anche a chi ha limitate conoscenze in ambito astronomico, commenta alcune tra le immagini più celebri e più suggestive dell’universo, che hanno colpito maggiormente l’immaginazione umana. L’osservazione del cosmo è promossa non solo per le emozioni che fotografie particolarmente elaborate sono in grado di suscitare, ma anche per lo slancio alla ricerca che deriva dalla contemplazione di un universo infinitamente misterioso. Gli interrogativi insiti nel naturale istinto dell’uomo, forse, non saranno mai pienamente soddisfatti, ma sono proprio essi che permettono l’evoluzione: quando cambia la percezione che l’uomo ha dell’universo, cambia anche quella che egli ha di se stesso in relazione al cosmo.
Dall’affresco di Giotto “Adorazione dei Magi”, prima raffigurazione di una cometa, alle elaborate fotografie, realizzate grazie ai sofisticati telescopi moderni, il lettore compie un viaggio nel tempo, nella storia dell’uomo e nello spazio. Le immagini si caricano di significati ulteriori. Fotografie, grafici e affreschi non sono più solo lo strumento indispensabile per lo studio dell’astronomia, ma diventano lo specchio di una società, delle persone che si sono spese per la realizzazione di queste immagini e di chi, a posteriori, le ha osservate e le ha studiate. Così, tra le righe, si possono cogliere riflessioni su diverse tematiche sociali: dai rari interventi femminili negli studi in ambito scientifico, per la considerazione delle scienze come materia riservata agli uomini, alla denuncia del repentino cambiamento climatico, a causa dell’intervento sconsiderato dell’uomo.
“La sfrontata bellezza del cosmo” non fornisce una risposta a tutti gli interrogativi sorti osservando le immagini, ma è proprio in questo modo che il lettore viene a contatto con i diversi ambiti dell’astronomia e viene acceso in lui, contemplando il fascino dell’universo, il desiderio di proseguire la ricerca e di approfondire gli argomenti accennati.

      Esposito Lara Liceo Classico Linguistico G.leopardi ( Macerata, Marche )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un libro facile da prendere in mano. Probabilmente per il suo titolo così suggestivo, che cattura anche uno sguardo distratto, o perché è innegabile che un qualunque lettore poco esperto di astronomia con la parola “cosmo” immagini visioni scenografiche, ore passate al cannocchiale, costellazioni dai nomi interessanti, straordinarie e sensazionali scoperte. Tuttavia, il lettore qualunque è completamente ignaro del fatto che oltre a ciò esiste anche un enorme quantitativo di calcoli complessi e situazioni molto diverse dalla Terra, che comprendono nuove unità di misura, tempi molto più estesi, temperature varie, corpi distanti letteralmente e metaforicamente dal nostro pianeta. A queste rivelazioni seguono spesso sconforto e orrore espressi nei più svariati modi, e per attenuare tali sconvolgimenti la Troisi ha concepito questo libro con una saggezza piuttosto paziente .
Bisogna riconoscere che il titolo è appropriato. Dalle pagine del libro si può notare la lentezza con cui l’Universo si fa conoscere, o, per meglio dire, la lentezza con cui gli esseri umani trovano nuove e migliori vie per indagarlo sempre più a fondo: la sua complessità, infatti, fa sì che non sia mai possibile arrivare ad una risposta definitiva, e ogni qual volta pare che manchi solo un ultimo tassello decisivo per svelare tutti i suoi segreti, compare un’informazione in grado di sconvolgere prepotentemente le convinzioni di secoli di studi. E’ perciò con una certa sfrontatezza che la vastità del cosmo si presenta ai nostri occhi stralunati. Lo ammiriamo con il naso per aria e la nostra fantasia romantica ci gioca piacevoli scherzi. Quegli astri non sono forse diamanti che danzano su velluto scuro? E quelle comete non sono forse scie di antichi dei che si rincorrono ridendo? Quella Luna non potrebbe essere una pietra preziosa che viene tagliata a fette da giganti affamati, stanchi di portare il peso della volta celeste sulle loro spalle possenti? Oppure sono solo tutti complessi fenomeni chimici e fisici? E il cielo ride, o almeno pare ridere dopo che gli sono state poste queste domande; sfoggia un sorriso sornione, eppure non dice nulla: dev’essere divertente, per lui, osservare questi piccoli esserini che si affaccendano come matti per capire perché quella stella sta lì e dove sarà un paio d’ore dopo. Dopotutto, è un’informazione alquanto inutile nelle nostre vite concrete. Ma non ci accontenteremo mai della sola concretezza.
L’autrice ha dato vita a queste riflessioni con un’estrema passione e una sete di conoscenza che traspaiono chiaramente dalle sue parole e coinvolgono sinceramente il lettore. Il suo linguaggio è attuale, estremamente piacevole e chiaro, una goduria persino quando l’autrice si azzarda a trattare del diagramma di Hertzsprung-Russell, della relazione periodo-luminosità delle stelle cefeidi e della radiazione cosmica di fondo. Sì, sono termini spaventosi, e talvolta è necessario rileggere più volte lo stesso passo, tuttavia, data la difficoltà della materia trattata, la Troisi è riuscita a renderla comprensibile e interessantissima, senza la pretesa di trattare gli argomenti troppo approfonditamente; la narrazione è molto scorrevole e la fine del libro arriva in un lampo e con grande disappunto. E’ un libro davvero amabile, che consente di avvicinarsi ad un mondo altrimenti distante anni-luce, il giusto necessario per apprezzarlo sinceramente con l’aiuto di 216 pagine ed una scrittrice sublime.

      Grossi Manuel Polo Scolastico 2 Liceo Scientifico G. Torelli ( Fano, Marche )

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Partecipare a questo progetto è senz'altro mettersi in gioco. Il periodo che abbiamo lungamente attraversato ci ha regalato la lettura. È motivo di orgoglio personale poter recensire, tra i cinque possibili libri proposti per questo progetto, La sfrontata bellezza del cosmo di Licia Troisi. L'autrice, nata a Roma nel 1980, conosciuta a livello internazionale per il successo delle sue storie fantasy, ha da sempre avuto un grande interesse per l'astrofisica e l'Universo. A conferma di ciò, la sua tesi di laurea, presentata all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata il 17 dicembre 2004, con indirizzo astrofisico, sulle galassie nane. Il libro è stato pubblicato il 1° settembre 2020 dalla casa editrice Rizzoli Libri, colosso della narrativa, saggistica, romanzi a fumetti e manuali. Il suo grande successo lo ha portato tra i cinque libri finalisti per il Premio Asimov 2022. Il testo è un saggio scientifico che si presenta in maniera maestosa già dal titolo. L'aggettivo "sfrontata" ci trasmette subito un impatto importante, lasciando intendere una forza imponente, silenziosa, acuta e infinita della bellezza del cosmo. L'autrice stessa, in una recente intervista, ha affermato: "È una bellezza sfrontata perché in qualche modo non si interessa dell'osservatore, è una bellezza che esiste indipendentemente dalla presenza dell'uomo". Un mix di immagini, grafici, appunti, riflessioni scientifiche e personali accompagnano il lettore in questo viaggio alla scoperta dell'evoluzione del rapporto tra uomo e cosmo, dalle origini della vita fino ad oggi. L'obiettivo principale è informare circa lo spazio che ci circonda esaltandone i concetti oggettivi, arrivando così limpidamente al lettore. La prima tappa di questo cammino è un affresco di Giotto per terminare con l'immagine di un buco nero situato a 56 milioni di anni luce di distanza, nella galassia M87. L'autrice tratta la successione degli eventi più importanti che hanno attraversato il vivere umano, trasmettendo consapevolezza e una conoscenza raffinata dei concetti astronomici principali. Ogni capitolo si apre con un riferimento che può essere un'immagine, una bozza di appunti, grafici per poi aprirsi in una esposizione dettagliata ma al contempo semplice e leggera. Chiaramente, i temi affrontati, nonostante si tratti di scienza viva e pura, mettono il lettore "a proprio agio", permettendogli una comprensione lineare, pulita. Lo sfondo sociale che fa da cornice alle sue parole, è intuitivo, nascosto ma al contempo facilmente afferrabile. Il ruolo della donna all'epoca, come illustrato nel capitolo sei, dal punto di vista scientifico, era sminuito, quasi inarrivabile e inconcepibile. L'esempio palese è quello di Henrietta Swan Leavitt, un'astronoma statunitense, a cui fu assegnato un lavoro di basso livello, ripetitivo e piuttosto noioso, ovvero quello di catalogare la luminosità delle stelle. Un tema sicuramente molto attuale per la parità dei diritti femminili che ci impone una riflessione sulla situazione dell'epoca paragonata a quella odierna. Beh che dire, ho trovato questo libro, un libro "pieno". Pieno perché spazia a 360 gradi su ciò che effettivamente ci circonda: la società, la condizione umana, la scienza, il cosmo, ogni particella che ci ruota attorno. Un libro invitante solo a partire dai colori della Nebulosa Aquila della copertina, complessa in ogni sua natura ma descritta con semplicità e comprensione. Un libro assolutamente da non perdere, giovane e vivo come noi.

      Napolitano Michele Istituto Istruzione Superiore " Da Vinci " ( Civitanova Marche, Marche )

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“La Sfrontata Bellezza del Cosmo” è un’opera del 2020 della scrittrice, divulgatrice e astrofisica italiana Licia Troisi, la quale si è dedicata frequentemente a produzioni fantasy. In questo, che è un lavoro prettamente indirizzato a tematiche scientifiche, l’autrice guida il lettore in un sublime viaggio, capace di evidenziare innovazioni cardine nell’ambito astronomico, le quali hanno mutato inesorabilmente le nostre percezioni dell’infinito che ci avvolge: una realtà che mai abbiamo potuto toccare concretamente, e per cui le domande dell’umanità perdurano da millenni. La vita dell’uomo è infatti caratterizzata da un’illimitata curiosità; la stessa ci spinge a studiare ed approfondire con cura ogni aspetto che provochi in noi dubbi o domande. Perciò, la storia delle tecnologie si dipana anche attraverso tale lettura fantasmagorica del passato. Tra le pieghe delle pagine, sembra che il fascinoso approccio della Troisi voglia prendere per mano il lettore, e mostrargli quattordici effigi simboliche e degne di nota, derivanti da sfavillanti processi di rivoluzione, i quali hanno senz’altro richiesto l’annoso impegno di moltissime menti eccelse. Eppure, nonostante i fiumi d’inchiostro che creano parvenza di cotanto ingegno, l’animo umano pare sempre insoddisfatto e voglioso di raggiungere mete più elevate, sminuendo i progressi già effettuati e originando un imperterrito desiderio di conoscenza. A fronte di studi approfonditi, teorie matematiche e scientifiche, il fervore culturale è elevatissimo, tanto da poterle smentire anche in pochissimo tempo, dando vita a costanti dibattiti. Seguendo la linea di narrazione, la scrittrice esordisce con l’affresco di Giotto risalente a circa ottocento anni fa, per giungere fino alla prima immagine mai ricostruita di un buco nero, risalente al 2019 e reputata un autentico fenomeno pop. Quella che appare come una prosa di divulgazione è in realtà molto di più, in quanto possiede la dote di coinvolgere l’interesse di una moltitudine di lettori, data la chiarezza nelle spiegazioni di fenomeni, altrimenti decisamente complessi. I periodi sono semplici, in prevalenza paratattici. Analoga è la peculiarità del lessico: pur essendo mirato e settoriale, la delucidazione terminologica è esaustiva. Certamente, assaporare la bellezza espressa dal libro non è sempre semplicissimo per chi è del tutto inesperto: qualche nozione già acquisita in materia è sicuramente vantaggiosa. Palese è la correzione della visione comune dell’uomo di scienza che l’autrice vuole trasmettere; come la stessa afferma, «la scienza è espressione della società, e gli scienziati sono pur sempre uomini, portatori di istanze e sentimenti che spesso non hanno molto a che fare con la fredda razionalità che in genere si associa alla ricerca». Ma non è tutto qui, perché la Troisi cerca di combattere con forza la disparità di genere nella storia scientifica: troppe volte le scienziate sono state oscurate e continuano oggigiorno ad esserlo, per via del maschilismo radicato nel settore. Identifico, personalmente, l’opera in questione come una scorrevolissima “terapia astronomica” in quattordici pillole fotografiche, poiché svela quanto il Cosmo ci affascini e ci offre le ali adatte alla sua fruizione, quasi fossimo “novelli Icari”. La fascinazione verso l’infinito e verso ciò che non è direttamente tangibile dalla Terra assume, quindi, un ruolo sostanziale. L’appello è univoco: siate affamati e folli de “La Sfrontata Bellezza del Cosmo"!

      Romei Anita Polo Scolastico 2 Liceo Scientifico G. Torelli ( Fano, Marche )

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Connubio perfetto tra la bellezza pura del cosmo in cui siamo immersi e la complessità inarrivabile delle leggi che lo governano, con questo libro Licia Troisi ci pone di fronte a questioni spaventose ed affascinanti in egual misura e riesce a renderle immediate grazie all’utilizzo delle immagini: disegni, grafici, schemi, fotografie che hanno accompagnato l’uomo nel tentativo di dare un senso a quell’infinito di colore cangiante che vedeva volgendo lo sguardo verso l’alto, prima con i miti nei quali si rifugiava per sfuggire alla realtà, poi, quando questi iniziavano ad essere insufficienti, con la filosofia ed i ragionamenti ed infine, spinto dall’implacabile desiderio di conoscenza e di controllo che lo ha da sempre contraddistinto, con la scienza. La scrittrice, laureata in astrofisica, condensa in modo originale i passi più significanti compiuti dall’uomo nel suo viaggio di scoperta dell’universo, rendendo chiari e diretti concetti che vanno dal Relativismo di Einstein alla nascita di una stella di neutroni, frutto di anni di studio di scienziati e astrologi, e conferendo loro un contorno che li allontana in parte da quella dimensione meramente tecnica per proiettarli su un piano più umano, vicino a noi; è proprio il racconto, in alcune parti del libro, della personale esperienza dell’autrice che fa emergere tutti quegli aspetti emotivi e psicologici che ogni volta accompagnano scoperte e ricerche ma che spesso scendono in secondo piano. La Troisi tiene incollati al libro con riflessioni spiazzanti che mettono di fronte alla cruda verità sull’uomo, facendoci sentire piccoli ed impotenti, spicchio insignificante di uno spazio smisurato, ma al contempo persino attratti da qualcosa che, nonostante gli sforzi, non avremo mai la capacità di comprendere a pieno e fieri di far parte di un’umanità che è stata in grado di fare mastodontici passi in avanti in questa scoperta infinita. Consiglio calorosamente questo libro a tutti coloro che vogliono affacciarsi al cosmo osservandolo attraverso gli occhi di chi è capace di esprimere a parole questa multiforme genuinità che ai più lascia a bocca aperta.

      Falco Francesco Itst " G. Marconi " ( Campobasso, Molise )

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La sfrontata bellezza del cosmo” è il titolo di un testo divulgativo-scientifico che parla di astronomia; l’autrice è Licia Troisi conosciuta nel mondo anche per i romanzi fantasy e per lo straordinario successo delle saghe del Mondo Emerso, della Ragazza Drago e dei Ragni di Nashira.
Lo scopo dell’autrice, con questo libro, è quello di mostrare a tutti (soprattutto a chi non è del mestiere) le bellezze del cosmo, raccontando al lettore la storia delle scoperte più importanti, dei viaggi delle sonde spaziali, della curiosità innata dell’essere umano e della sua la voglia di sapere sempre di più. La cosa bella è che mentre lo fa ci spiega alcune caratteristiche del cosmo usando dei termini tecnici, ma che lei spiega in modo agile e comprensibile. Il libro, secondo me, è perfetto per raccogliere informazioni di base sui fenomeni astronomici e prepara la strada a chi vuole approfondire il discorso.
Il testo ci parla di come Galileo Galilei ha iniziato ad appassionarsi al cosmo e prosegue raccontando come l’autrice lo abbia fatto a sua volta guardando con i suoi occhi come è fatto il pianeta Saturno. In questo libro sono riportate anche le storie di molti dei più importanti telescopi del mondo, di premi Nobel e di persone appassionate che ci hanno aiutato a capire l’universo, tra queste bisogna ricordare sicuramente Albert Einstein. Insomma è un vero e proprio viaggio dove l’autrice analizza foto di tanti anni fa fino ad arrivare a immagini più moderne e la cosa più affascinante, a mio parere, è che ci sono dipinti di molti anni fa che ritraggono eventi del cosmo molto importanti, ma che non erano stati fatti per quello specifico scopo, dunque testimoni inconsapevoli della storia dell’universo.
Licia Troisi non parla solo di astronomia nel senso stretto del termine, ma anche di tutti coloro che credono nella scienza anche se non sono scienziati.
Quindi, perché il Cosmo ha questa particolare e sfrontata bellezza? Perché siamo continuamente attratti dall’ignoto, perché lassù c’è ancora tanto da scoprire e noi…non siamo altro che un puntolino blu nell’Universo!

      Boella Maria Chiara Liceo Classico Massimo D ( Torino, Piemonte )

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Osservare. Immaginare. Scoprire. Tre attività che accomunano tutti gli esseri umani. Tre azioni che hanno permesso all’uomo di valicare i propri limiti, superare i confini del mondo, immergersi nell’immensità dell’Universo. Tre momenti che hanno consentito all’umanità di intraprendere un viaggio per scoprire i misteri e la bellezza del cosmo; ed è proprio da qui, che parte il saggio di Licia Troisi, «La sfrontata bellezza del cosmo», edito da Rizzoli.
Un viaggio che ha sempre affascinato l’umanità fin dall’inizio della sua storia, quando gli uomini avevano soltanto gli occhi per scrutare il cielo e le stelle sopra di loro. Per raccontarlo, l’autrice sceglie una prospettiva inedita e per questo affascinante: quattordici immagini, quattordici frammenti dell’Universo, dal disegno riportato su stampa (fine ‘800) dello Schiapparelli che illustra i ‘canali di Marte’ alla foto su lastra della Galassia di Andromeda (1923) dell’astronomo Hubble, che scoprì un sistema stellare separato dal nostro; dalla prima, nitida fotografia dell’Universo scattata nel 1995 dal telescopio spaziale Hubble e diventata subito iconica, alla misura delle onde gravitazionali, che ci hanno permesso di ascoltare l’Universo. Ed è emozionante vedere - per molti lettori, credo, per la prima volta - gli originali appunti di Galileo, vergati a mano, sull’osservazione del pianeta Giove, arrivati intatti fino a noi dal XVII secolo.
Sono le più famose e le più belle, spiega l’autrice, perché queste quattordici immagini non solo ci dicono qualche cosa sul nostro cosmo, ma ci parlano anche di noi. Raccontano il rapporto che gli uomini, nel tempo, hanno avuto con l’Universo, come questo rapporto è mutato, maturato: un lungo percorso dalle teorie di Tolomeo - con l’umanissima presunzione di essere il «centro di tutto» - fino alla consapevolezza di essere solo un «puntino azzurro pallido» (Pale Blue Dot, fotografato dalla sonda spaziale Voyager 1 nel 1990) tra miliardi di altri, nell’immensa oscurità dell’Universo.
Il libro è il racconto non solo delle scoperte che hanno cambiato la storia dell’astronomia e della scienza, ma anche delle battaglie - ed è forse la parte che più ho apprezzato, perché dà una scossa al nostro desiderio di sapere - dei tanti uomini e donne che hanno difeso le proprie idee e intuizioni. Licia Troisi racconta, per esempio, le scoperte dell’astronoma americana Henrietta Swan Leavitt che, assunta ad Harvard come semplice ‘computer umano’ per calcolare la luminosità delle stelle, finisce per scoprire come misurare l’Universo. «La sua eredità scientifica, nonostante non sia stata premiata con il Nobel, vive dopo di lei», scrive l’autrice.
Ne abbiamo fatta di strada dal famoso dipinto di Giotto, che per primo ha raffigurato la stella dei Re Magi come stella cadente ed è stato messo - non a caso - in apertura del libro. Licia Troisi nel suo lungo viaggio ci accompagna fino all’ultima sfida del nostro tempo: come coniugare la meccanica quantistica e la teoria della relatività generale. «Dovremmo forse cambiare paradigma - si chiede l’autrice - e modificare le idee che abbiamo su di noi e sul nostro posto nel cosmo. Ma non è scontato – aggiunge - che la mente umana sia in grado di capire tutto…». Saremo, allora, capaci di comprendere l’Universo, di penetrarne ogni mistero? L’augurio è che tra i lettori di oggi ci siano gli scienziati di domani.

      Leporatti Ludovico Liceo Statale Enrico Medi ( Villafranca Di Verona, Piemonte )

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Recensione del libro di Licia Troisi “La sfrontata bellezza del cosmo”

Tutti noi sappiamo che l’Universo è un luogo immenso, forse infinito, molto distante da noi, misterioso e difficilissimo da comprendere. A causa di queste sue caratteristiche, le persone tendono ad ignorarlo e pensano che sia inutile cercare di studiarlo. Licia Troisi, l’autrice fantasy italiana più venduta al Mondo, con il suo libro “La sfrontata bellezza del cosmo” prova a rendere lo Spazio meno oscuro e più vicino a noi, per suscitare la nostra curiosità per l’astrofisica, una branca della scienza che fonde insieme fisica e astronomia.
L'opera è suddivisa in quattordici capitoli, nei quali l’autrice tratta altrettanti argomenti. Per farlo, all’inizio di ognuno di essi descrive un’immagine di un corpo celeste, iconica, che probabilmente tutti hanno visto almeno una volta nella loro vita. Dopo averla collocata storicamente e geograficamente, fa capire al lettore come e perché essa sia importante; successivamente, spiega il suo significato scientifico ed infine espone le teorie che quella immagine ha permesso di elaborare o di confermare.
La lettura di questo libro è piacevole, interessante e coinvolgente, anche più di tante altre opere di divulgazione scientifica. Lo stile utilizzato è per la maggior parte delle volte semplice, chiaro e scorrevole, anche se l’argomento che l’autrice ha scelto di trattare è difficile sia da spiegare sia da comprendere. Infatti, l’astrofisica è molto complessa: riuscire a trattarla in un’opera come “La sfrontata bellezza del cosmo” dimostra una eccellente capacità espositiva e di sintesi. Tuttavia, nonostante l’enorme impegno dell’autrice, alcuni passaggi risultano misteriosi e poco chiari: ad esempio, sarebbe stato opportuno spiegare meglio la teoria della relatività, non solo perché è ripresa molte volte all’interno di questo saggio, ma anche perché è uno dei pilastri della astrofisica moderna. Senza nozioni di base riguardo a questi argomenti, la lettura di alcuni passi può risultare faticosa e di difficile comprensione, motivo per cui questo libro può essere apprezzato fino in fondo solo da un pubblico di lettori più competenti in questa branca di studi. Ciononostante, la scelta di non approfondire del tutto gli argomenti trattati stimola ancora di più la curiosità del lettore, suscitando il desiderio di cercare informazioni su ciò che non viene compreso nell’immediato e creando quindi le basi per affrontare l'astrofisica.
È una lettura avvincente, intrigante e coinvolgente, ricca di messaggi: uno dei più significativi è quello che ci trasmette l’importanza dell’astronomia e leggendo si può capire che studiare l’Universo significa anche viaggiare nel tempo e nello spazio. Permette di comprendere il passato, approfondire il presente e “prevedere” in parte il futuro. Quindi questa scienza non andrebbe più sottovalutata come è successo, purtroppo, in passato, perché, come tutte le altre, può migliorare la qualità della vita.

“Perché questa è una delle straordinarie meraviglie del nostro Universo: dato che la velocità della luce è finita, guardare lontano significa anche guardare indietro nel tempo.”

      Scarabosio Alessandro Liceo Classico Massimo D ( Torino, Piemonte )

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Già da quando i primi ominidi alzarono lo sguardo verso il cielo, quell’infinito ammasso blu costellato da brillanti pallini lontani ha sempre affascinato e solleticato le menti umane, sempre presente, come un benigno guardiano, eppure sconosciuto e misterioso.
Licia Troisi, nota ai più per le Cronache del Mondo Emerso, forte della sua Laurea in Astrofisica, decide di abbandonare in questo libro la sua vena fantasy per dedicarsi all’illustrazione e alla spiegazione di alcuni dei fenomeni dell’Universo, che appaiono così misteriosi e affascinanti da non poter essere immaginati neanche dalla mente del più fervido scrittore di libri fantastici.
Passando da Giotto alle nebulose, da Galileo fino ai buchi neri, “La Sfrontata Bellezza del Cosmo” ci conduce alla scoperta di quattordici tra le più significative immagini della storia dell’astronomia, non limitandosi però solamente a cominciare la narrazione dall’avvento della fotografia e dei maestosi telescopi spaziali, ma partendo addirittura dagli affreschi della Cappella degli Scrovegni, in cui per la prima volta viene raffigurata una stella cometa, o dai quaderni di Galilei, dove appaiono ben evidenti le sue osservazioni sul cosmo che poi confuteranno il modello tolemaico.
A corredo di queste celeberrime testimonianze, che costituiscono alcune delle pietre fondanti della scienza come la conosciamo oggi, e delle meravigliose immagini del cosmo ci si aspetterebbe di trovare pagine e pagine di spiegazioni scientifiche composte da decine di oscuri e complicati termini specifici al campo dell’astrofisica, ma per fortuna del lettore non specializzato non è questo il caso: Troisi ci prende per mano e ci illustra la complessità dello spazio con un lessico semplice, limitando il più possibile l’uso di vocaboli specialistici e illustrandoci ogni volta il significato, comportandosi allo stesso modo di chi deve spiegare qualcosa a un bambino o, in questo caso, a un neofita dello studio dell’Universo.
“La Sfrontata Bellezza del Cosmo” è quindi un saggio interessante, che ci aiuta a comprendere la storia dietro ad alcune delle più importanti scoperte sullo Spazio e scorre rapido, pagina dopo pagina, alleggerito da uno stile quasi romanzesco e da numerosi “dietro le quinte” che impreziosiscono la lettura e ci aiutano a comprendere la complicata ed affascinante vita degli addetti ai lavori, senza però deviare mai dall’obiettivo primario e cioè testimoniare “la bellezza infinita del cosmo, lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprenderlo, e il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle”.

      Abbatepaolo Davide Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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“L’astronomia è immagine. Quando si nomina l’astronomo, quel che ci viene in mente è un uomo che, chino su un telescopio, guarda un’immagine”
Comincia così La sfrontata bellezza del cosmo di Licia Troisi, un viaggio attraverso le immagini, appunto, che hanno segnato la storia dell’astronomia e della scienza intera. Si tratta di dipinti, foto, disegni, addirittura appunti che hanno cambiato il nostro modo di vedere l’Universo.
La struttura del libro è semplice: a ogni rappresentazione corrisponde un percorso a sé, che spiega al lettore come e perché quell’immagine è entrata nella storia, e talvolta anche nella cultura ‘pop’ come l’autrice stessa la definisce. Sfolgiando le pagine otteniamo però un itinerario che, quasi a creare una climax, ci porta in un viaggio attraverso i secoli, partendo dal passato più remoto per arrivare ai nostri giorni; e nel farlo attraversiamo le storie degli uomini e delle donne che, grazie alla loro genialità e impegno, hanno rivoluzionato il nostro modo di osservare il cosmo.
Il tema principale del libro si muove ovviamente attorno all’astronomia e alla fisica, ma i racconti ci presentano la storia a 360 gradi: non mancano cenni alla filosofia, alla musica, a libri e film, ma si fa anche riferimento per esempio alle condizioni del lavoro femminile, considerato fino a poco tempo fa “disdicevole” o al riscaldamento globale che tanto attanaglia questa generazione.
E nel presentarci un lavoro così denso di argomenti l’autrice riesce ad utilizzare un linguaggio semplice, moderno e ricco di esempi per far comprendere i temi più complicati anche ai meno esperti; non risulterà infatti strano vedere usata l’immagine di un lampione per spiegare come misurare distanze tra galassie. In più, il coinvolgimento emotivo di Licia Troisi è talmente forte da diventare “contagioso” e farci appassionare per una foto che magari a primo impatto non ci aveva comunicato niente. Un’altra peculiarità riguarda poi la chiusura dei capitoli: a ogni immagine corrisponde una storia, e a ogni storia una morale, una frase o una pagina che ci trasmette valori estratti sì dall’oggetto del racconto, ma che vanno al di là dell’astronomia, e che ci invogliano in un certo senso a proseguire nel viaggio.
In conclusione, la lettura è davvero scorrevole e avvincente, e riesce a coinvolgere anche chi di fisica ne capisce di meno, magari insegnando qualcosa di nuovo e avanzando una nuova prospettiva, quella che ci vede come “un granello di polvere in un Universo sconfinato”.

“Ho imparato a trattare con rispetto le storie. Possono essere armi potenti, e sono neutre rispetto all’uso che se ne fa. […] Del resto, anche questo libro che altro è se non un catalogo di storie, e nel contempo un unico, lungo racconto del complesso rapporto che ci lega alla comprensione del cosmo?”

      Giovine Melissa Teresa Liceo Simone Morea ( Conversano, Puglia Nord )

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Se "La sfrontata bellezza del cosmo" di Licia Troisi fosse una serratura, la sua chiave sarebbe indubbiamente una parola che ci accompagna in ogni sua singola pagina: la curiosità.
Spesso ci capita di perderci nel guardare il cielo nuvoloso e di individuare figure tra le nuvole: si chiama pareidolia. Io non lo sapevo ed è stato bello dare finalmente un nome a qualcosa che facciamo così spesso senza chiederci il perché. Il cielo, così immenso da sembrare infinito, ci induce a pensare quanto siamo piccoli in confronto all’intero Universo, che la scrittrice descrive “terribilis ut castrorum acies ordinata” (Cantico dei Cantici), terribile come esercito schierato a battaglia, perché la bellezza dell’Universo sta proprio nella sua terrificante vastità.
Licia Troisi propone ai lettori un viaggio, scrivendo un “lungo racconto del complesso rapporto che ci lega alla comprensione del cosmo”. Sceglie di partire da immagini, una per ogni capitolo; una scelta molto efficace, che consente di entrare in contatto con il contesto astronomico. Tra le quattordici immagini, ne mette da parte una per il capitolo conclusivo, che pure, a differenza delle altre, ritiene deludente, perché perfetta. Noi tendiamo a considerare straordinario ciò che ci appare perfetto, ma la scrittrice, da buona ricercatrice, dice di preferire piuttosto qualcosa di meno compiuto, dietro cui si nascondono enigmi da risolvere e risposte da trovare. E’ da ammirare la curiosità che la spinge a voler sempre andare oltre il limite delle colonne d’Ercole e avventurarsi nel mare magnum della conoscenza del cosmo. Si nota subito, sin dalle prime pagine, la passione e l’entusiasmo che ci mette nel raccontare, attraverso aggettivi come “commovente”, “splendide”, “spettacolari”.
La lettura è molto scorrevole, perché mossa dall’interesse e dalla curiosità, anche se in alcuni punti si fa più faticosa: sembra di sfogliare pagine di un libro di fisica o chimica, con nomi difficili, dati, numeri, definizioni; talvolta, al comune lettore è necessario rileggere più volte alcuni passaggi per capire alcuni concetti astrofisici ma, grazie ad esempi legati a situazioni più vicine a noi (come la pareidolia, per spiegare i canali di Schiaparelli su Marte), diviene più semplice arricchire le conoscenze, dare una definizione a tanti termini sentiti più volte senza conoscerne realmente il significato preciso, ripercorrere quanto già studiato, dal geocentrismo all’eliocentrismo, passando per Tycho Brahe e Galileo Galilei, e conoscere tante altre personalità che hanno contribuito alla storia della scienza. Tra i vari astronomi citati, la scrittrice si serve di Henrietta Swan Leavitt, statunitense, discriminata per il suo esser donna, per soffermarsi sulla tematica della disparità di genere, tanto presente ancora oggi, nella scienza come in altri settori. Per fortuna, il suo contributo non è stato reso vano e - dice la scrittrice – “la sua eredità scientifica continua a vivere dopo di lei”.
A conclusione di questo viaggio nell’Universo, Licia Troisi esprime una sorta di speranza: “Vorrei che di queste pagine restasse la bellezza infinita del cosmo, lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprenderlo, e il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle”.
Mi piacerebbe risponderle che il suo desiderio si è avverato.

      Mastrolembo Ventura Marco Liceo Classico Statale Socrate ( Bari, Puglia Nord )

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La sfrontata bellezza del cosmo" è un saggio di divulgazione scientifica, elaborato da Licia Troisi, scrittrice molto nota per le sue opere di genere fantasy, e pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nel settembre del 2020.
Nel corso dell'opera l'autrice tenta di introdurre il lettore in quell'ammasso di materia oscura indefinita che è l'universo. L'incipit narrativo per ognuno dei 14 capitoli è una particolare immagine. Credo che questo espediente aiuti il lettore e garantisca fruizione più coinvolgente e immersiva, dato che elimina diversi limiti che spesso ostacolano l'interesse che potrebbe nascere nei confronti dell'astronomia da parte di una persona qualunque. In primis queste immagini svolgono la funzione di avvicinare il lettore verso una dimensione più empirica di fronte ad argomenti come lo spazio e l'astronomia, di solito più astratti e poco concreti. E in secondo luogo le immagini danno modo all'autrice non solo di approfondire argomenti di natura scientifica, ma anche di fornire piccoli aneddoti personali, contestualizzazioni storiche e chicche curiose.
Lo stile è piuttosto semplice, non vengono utilizzati termini troppo ricercati o aulici, e le strutture sintattiche sono brevi e concise. Sicuramente l'abitudine alla narrativa ha aiutato l'ex ricercatrice a creare un progetto facilmente recepibile, che non richiede particolare impegno nella lettura. In questo senso, è un ottimo libro da far leggere anche a dei ragazzi giovani.
I temi affrontati ovviamente sono diversi, ed il filo rosso che si intravede è sicuramente l'impatto che la scienza, con le sue scoperte, provoca nelle nostre vite. In un paio di centinaia di pagine, Licia Troisi ci ha mostrato quante volte ci siamo o ci saremmo dovuti mettere in dubbio. Un altro argomento ritrovato in tutti i capitoli è il paradosso di cui si fa portavoce l'astronomia, che sottolinea continuamente all'uomo la sua infinita piccolezza nel cosmo, ma alimenta contemporaneamente il suo desiderio ed il suo sogno di scoprire, esplorare, anche tentando di superare i propri evidenti limiti. Azzarderei a dire:anche peccando di hybris! Altro tema ricorrente è la voglia palpabile dell'autrice di far arrivare la magia che lei vede nell'universo e nella ricerca a più persone possibili.
A questo proposito, in un'intervista rilasciata in occasione del il premio Asimov, in collegamento col Convitto Nazionale "Domenico Cotugno", l'autrice ha affermato: "In generale, credo che sia molto importante il modo con cui tutte le forme di narrazione raccontano la scienza, perché io conosco tantissime persone che hanno intrapreso carriere scientifiche perché da piccoli sono rimasti affascinati da film, serie TV [...]". Cita in seguito l'immagine del buco nero, da lei stessa inserita nell'ultimo capitolo del libro, la quale divenne un'immagine pop e virale appena pubblicata. L'autrice spera in altri episodi simili, poiché permettono anche a chi pensa di essere distante da temi fisici scientifici e astronomici di liberarsi dai possibili pregiudizi.
Personalmente ho trovato il lavoro della scrittrice ben fatto, capace di realizzare un giusto equilibrio tra divulgazione e narrazione. Ritengo il concept realizzato con le immagini un testo molto intelligente e pienamente riuscito. Se l'obiettivo era incuriosire e avvicinare giovani e non solo alla scienza, consiglio vivamente di continuare con divulgazioni che seguano la direzione intrapresa dalla finalista del Premio Asimov 2022, Licia Troisi.

      Scialpi Giorgia Liceo Classico Statale Socrate ( Bari, Puglia Nord )

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Quando a fine lettura ti senti arricchito, è il segnale che l’opera ha adempiuto al suo compito più importante, soprattutto nel caso di un testo divulgativo, cui l’esperienza biografica dell’autrice attribuisce concreta autorevolezza.
Le osservazioni di carattere storico-artistico, che accompagnano quelle di carattere scientifico, esposte con un lessico semplice di registro medio, rispondono alla necessità di ampliare a fine divulgativo un pubblico che risulta già in parte selezionato dall’argomento trattato.
L’autrice riflette, inoltre, su due temi: spiegare il ruolo del ricercatore e rivendicare quello che le donne hanno avuto nella storia del progresso scientifico, nella speranza, anzi pretesa, che queste vengano ricordate per i loro meriti, talvolta non riconosciuti o attribuiti ad altri.
Licia Troisi, però, non si ferma alle dinamiche tecniche, storiche e sociali, ma scava più a fondo e ci introduce ai significati simbolici dell’universo, nella consapevolezza che esisterà pur sempre un punto da cui l’uomo è partito per dare il via alle proprie riflessioni fisiche ed esistenziali; l’uomo, a un certo punto della sua evoluzione, avrà guardato il cielo e si sarà chiesto il “perché” di tale spettacolo naturale, il “perché” della sua presenza lì, il “perché” della realtà delle cose: numerose domande disordinate che ora, invece, richiedono un ordine. La questione che viene portata all’attenzione del lettore è una su cui Aristotele a suo tempo si era già espresso: dove si ferma la scienza e inizia la filosofia?

Nella parola “cosmo” è insito il concetto di bellezza. Da κόσμος (cósmos), infatti, deriva il termine “cosmesi”, che è ornamento del corpo. Il cosmo è quell’ordine di armonico equilibrio che funge da abbellimento di uno spazio altrimenti buio, vuoto, senza senso.
L’universo è come un quadro che ci segue con lo sguardo in silenzioso movimento, e non dubito che guardando il cielo ci si possa sentire sopraffatti come davanti al fascino irresistibile di alcuni pezzi di maestria artistica.
Licia Troisi ci guida in un viaggio lungo la strada percorsa dalla scienza nei secoli, un percorso che ha portato lo scienziato e, insieme a lui, anche il lettore a considerare il graduale decentramento dell’uomo nell’universo infinitamente vasto e seducente, provocando quasi una sensazione di romantico sublime davanti a qualcosa di spaventevole ma allo stesso tempo attraente.

Come secoli prima il celeberrimo poeta di Recanati aveva invitato gli uomini del secolo decimonono a unirsi in “social catena” e ne aveva criticato la superbia con il celebre verso “e l’uomo d'immortalità s’arroga il vanto”, così Sagan, in un intervento riportato nel libro dall’autrice stessa ci dice che “TOCCA A NOI. […] Per me, probabilmente non c’è dimostrazione migliore della follia dell’arroganza umana […]. Per me, evidenzia la nostra responsabilità di occuparci l’uno dell’altro […] e di conservare e amare questo pallido punto di luce, l’unica casa che abbiamo mai conosciuto”.

      Corvaglia Alessia Liceo Quinto Ennio ( Gallipoli, Puglia Sud )

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Da sempre l’uomo, osservando il cielo, affascinato dallo spettacolo che offriva il firmamento, si è interrogato sull’origine del cosmo e sulla sua natura.
Le prime spiegazioni sono state di carattere mitico e religioso. In seguito, il pensiero umano si è spinto al di là di confini che sembravano invalicabili ed è nata l’astronomia, la scienza che studia i corpi celesti e i fenomeni ad essi connessi, basandosi sull’osservazione delle proprietà fisico-chimiche degli stessi. L'uomo, infatti, ha inventato strumenti che gli hanno permesso non solo di osservare il cosmo, ma anche di “ascoltarlo”, di captare le onde gravitazionali e ha ottenuto così delle “immagini dell’invisibile” “portatrici di un’arcana bellezza”.
Ne “La sfrontata bellezza del cosmo” Licia Troisi ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle bellezze e dei misteri dell’Universo, proprio attraverso alcune immagini emblematiche (non solo foto di importanti traguardi scientifici, ma anche grafici e un affresco), che rappresentano lo spunto per ripercorrere le tappe fondamentali delle scoperte scientifiche in campo astronomico.
Licia Troisi, è un’astrofisica romana, conosciuta soprattutto come scrittrice fantasy: ha scritto saghe di grande successo, come “Mondo Emerso”, “La ragazza drago”, “I regni di Nashira”, “Pandora”. E’ stata fino al 2014 ricercatrice presso l’Università di Tor Vergata a Roma e dal 2015 si occupa di divulgazione scientifica, con la pubblicazione di due volumi: “Dove va a finire il cielo” e “La sfrontata bellezza del cosmo”.
Nel libro preso in considerazione, pubblicato da Rizzoli nel 2020, la scrittrice cerca di raccontare, con un approccio divulgativo, ma senza rinunciare al rigore scientifico, il nostro rapporto con l’universo, le domande che ci siamo fatte e il modo in cui abbiamo cercato di rispondere, dapprima in forma artistica, e poi via via con delle misurazioni scientifiche, condotte con strumenti sempre più accurati. Dal primo capitolo del libro, incentrato sul tema della stella cometa, rappresentato dal celebre affresco di Giotto “Adorazione dei Magi”, all’ultimo capitolo che si conclude con la prima foto di un buco nero nel 2019, Licia Troisi ci svela parte del“ grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle”.
Un libro accattivante, coinvolgente e accessibile anche ai non specialisti. L’originalità del volume non è data tanto dagli argomenti trattati, ma dall’approccio nuovo col quale le spiegazioni scientifiche vengono veicolate, un approccio, non descrittivo e asettico, ma narrativo: l’autrice “racconta” la storia delle scoperte e delle persone che le hanno fatte, con cenni autobiografici e spunti che aprono a riflessioni filosofiche, come per esempio l’affermazione che l’uomo non è il vertice del cosmo, il quale anzi è pieno di una bellezza che non ha bisogno dell’uomo ed esiste indipendentemente dall’uomo e che, proprio per questo, viene definita “sfrontata”. La scrittrice, inoltre, si serve di immagini dal grande potere esplicativo e di titoli influenzati dalla cultura fantasy, capaci di catturare l’attenzione e l’interesse del lettore e di fargli cogliere la bellezza del cosmo.
Devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla lettura del volume, che rispetta tutti i principali aspetti della comunicazione e della scrittura scientifica, caratterizzata da leggerezza, fluidità e semplicità, ma nello stesso tempo ricca di dettagli interessanti.

      Fazzi Alessandro I.i.s.s.virgilio Redi ( Lecce, Puglia Sud )

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LICIA TROISI: LA SFRONTATA BELLEZZA DEL COSMO



Felicia “Licia” Troisi è una scrittrice italiana che scrive romanzi fantasy; laureata in astrofisica pubblica il suo primo libro inerente alla divulgazione scientifica nel 2015 e consegue successivamente al dottorato in Astronomia all’università di Tor Vergata a Roma. Nell’anno 2020 pubblica “la sfrontata bellezza del cosmo” ed attira un pubblico di lettori molto vasto; il libro è formato da quattordici immagini, nel quale la scrittrice cerca di attirare il lettore in modo da farlo interessare alla scoperta dei misteri del cosmo, che è presente anche la metafora del viaggio, dove cerca di esaltare l’ingegno dell’uomo e cerca di offrire un’occasione in modo da far ammirare la bellezza dell’universo. Le immagini raccontano il viaggio dell’uomo nello spazio, cercando di fare attenzione particolarmente alle teorie scientifiche che si intravedono negli scatti; il lettore ha davanti a sé quattordici importanti eventi della storia di ricerca astronomica, a partire dai dipinti di Giotto che è il primo ad aver raffigurato la stella dei re Magi come stella cadente, fino ad arrivare alla scoperta dei telescopi moderni e di rappresentazioni segnaletiche elettromagnetiche, che sono captate dalle attrezzature sempre più sensibili. Con un’attenta lettura dell’opera si nota come Licia coltiva la sua passione per la scienza, per la fisica e per l’astronomia; e tutto il suo lavoro diventa un grande tributo di riconoscenza verso i grandi uomini e le grandi donne che, tramite il loro sacrificio e la loro ubicazione verso le scoperte scientifiche, hanno rivoluzionato il mondo. La stesura dell’opera ha come scopo principale la divulgazione delle conoscenze scientifiche, e dà la nascita di una sana curiosità verso l’enorme bellezza del cosmo e dei suoi tanti misteri. L’autrice, affascinata totalmente dalla materia esaminata, si dimentica a volte di essere davanti a un pubblico variegato che non sempre ha le conoscenze e la comprensione del linguaggio scientifico, e a volte diventa troppo settoriale; anche se “la sfrontata bellezza del cosmo” rimane un libro divulgativo che ha come punto focale la bellezza del cosmo, di cui difficilmente non si rimane affascinati. Uno dei messaggi più belli dell’opera è la consapevolezza che anche nei giorni nostri l’uomo vive in un luogo di intrisa bellezza, o che siano oggetti vicini o oggetti lontani, di cui non ha mai smesso di essere affascinato, ne di porsi domande. Nella storia possono cambiare i mezzi con cui abbiamo cercato di comprendere, ma non possono cambiare le domande e il mistero.

      Leonardo Giulia Istituto Istruzione Secondaria Superiore " E. Medi " ( Galatone (le), Puglia Sud )

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Il libro della scrittrice italiana Licia Troisi “La sfrontata bellezza del cosmo”, edito da Rizzoli,
introduce e spiega concetti complessi dell’astronomia, rendendo la scienza anch’essa
avvincente. L’autrice ha una naturale dote nell’affascinare e attrarre l’attenzione del lettore
facendolo sognare in questo viaggio alla scoperta del cosmo. Riesce a trattare argomenti
tipicamente scientifici che sui libri di scuola possono risultare noiosi, facendo appassionare il
lettore, e rendendoli comprensibili attraverso dei semplicissimi esempi. Ogni capitolo è
come il pezzo di un puzzle e crea via via un quadro sui vari e infiniti misteri dell’universo.
Oltre a trattare temi prettamente scientifico - astronomici, Licia Troisi affronta il tema del
ruolo della donna nel campo scientifico. È il caso di Henrietta Swan Leavitt, nota astronoma
statunitense, che al tempo rappresentava un’eccezione per un’epoca in cui la
considerazione per il lavoro delle scienziate era piuttosto bassa. L’astronoma si dedicò
principalmente allo studio delle stelle variabili (ovvero delle stelle la cui luminosità varia
naturalmente). Henrietta venne assunta con alcune colleghe presso l’Osservatorio del
College di Harvard, dove svolgevano un lavoro abbastanza “noioso”, ovvero quello di
misurare e catalogare la luminosità delle stelle. Un lavoro di basso livello, adatto alle donne
secondo la società dell’epoca. La scrittrice racconta anche di Bell Burnell, un’altra scienziata,
nota per essere la scopritrice della prima pulsar, la quale narra di come, andando al lavoro
con addosso l’anello di fidanzamento, attirò gli sguardi straniti dei suoi colleghi, in quanto in
quel tempo era disdicevole che una donna sposata lavorasse. Inoltre, benché la scoperta
fosse stata compiuta sia da lei e da Antony Hewish (astronomo britannico), fu conferito il
premio Nobel per la Fisica solo all’astronomo.
“Niente è come sembra, soprattutto quando si parla dei nostri fallibili sensi. Ma a volte
anche dietro un errore può nascondersi un seme di verità” (pag.47)
La citazione è presente nel primo capitolo, in cui si racconta della teoria di Giovanni
Schiaparelli secondo la quale esistono dei canali su Marte, confutata dopo che furono inviati
dei satelliti artificiali per esplorare il Pianeta Rosso. Questa, insieme ad altre numerose
citazioni, accompagnano il lettore nello sviluppo del ragionamento e contribuiscono, come
tanti piccoli insegnamenti, a dare profondità al testo staccandosi dalla materia scientifica.
“La Terra è un minuscolo palco su un enorme arena cosmica” (pag.114)
Licia Troisi attraverso ogni capitolo fa comprendere l’importanza e la meraviglia
dell’astronomia, che insegna a cambiare punto di vista e mette in discussione tutto ciò che
sembra certo, facendo sentire piccoli, marginali e insignificanti rispetto alla meraviglia del
cosmo che abitiamo. L'astronomia è un’esperienza di umiltà, forma il carattere e ci mette di
fronte alla responsabilità di comportarci con cura e gentilezza, amando e conservando il
nostro pianeta.
L’autrice utilizza un linguaggio semplice, così da agevolare la lettura e renderla alla portata
di tutti, anche dei neofiti.
“La sfrontata bellezza del cosmo” è un libro è adatto a tutti; scorre velocemente una pagina
dopo l’altra, facendoci appassionare all’universo e ai suoi intramontabili misteri.

      Arru Fabiola Liceo Scientifico Statale Pitagora ( Selargius, Sardegna )

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La sfrontata bellezza del cosmo, un saggio, quattordici immagini. Quattordici immagini che raccontano e ripercorrono alcuni dei momenti fondamentali della storia dell'astronomia, ma anche della storia della società e del costume.
La voce narrante è quella di Licia Troisi, romana e classe 1980, la quale si rivela essere l'autrice fantasy italiana più venduta nel mondo; dalla sua penna sono nate, infatti, saghe di straordinario successo come le Cronache del Mondo Emerso, La Ragazza Drago e i Regni di Nashira. Da sempre grande appassionata dell'universo e laureata in astrofisica con una tesi sulle galassie nane, collabora con l’Università di Roma Tor Vergata.
La Troisi, ne "La sfrontata bellezza del cosmo", edito da Rizzoli, spiega queste immagini, che si possono quasi definire iconiche poiché molto conosciute, anche se spesso non tutti ne comprendono completamente il significato.
Il cosmo è stato osservato per secoli, e all'inizio non c'erano ancora gli strumenti che vengono utilizzati oggi, e l'unico modo per poter concretizzare e registrare ciò che si osservava era disegnarlo o dipingerlo. È proprio questo il caso da cui parte l'autrice, l'Adorazione dei Magi di Giotto, in cui appare una stella cometa, prosegue svelando le straordinarie scoperte e i misteri che si celano dietro le varie immagini, terminando con la primissima e recente foto di un buco nero.
La Troisi utilizza un linguaggio scientifico comprensibile da tutti, magari anche da coloro che sono meno esperti, ma che inevitabilmente rimangono affascinati e incuriositi dagli enigmi dell'universo.
Il cosmo ha da sempre attratto l'uomo che, durante i secoli, ha cercato di dargli un ordine e di capirne la vastità, ma, nonostante le diverse scoperte degli ultimi decenni, ancora oggi l'uomo prova una sensazione di fascino verso l'infinito abisso che ci avvolge.
È incredibile pensare che la vita umana e i nostri problemi, che magari al momento possono sembrare irrisolvibili o esistenziali, di fronte all'immensità e all'immota eternità dell'universo, siano insignificanti.
Una delle immagini, una fotografia, scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, nota con il nome di Pale Blue Dot (puntino azzurro pallido), immortala la Terra e fa particolarmente riflettere che quel pallino sia la nostra casa, la culla dell'umanità, in cui la vita di ogni giorno va avanti, ignara di ciò che succede nello spazio e quasi inconsapevole di essere solamente in una delle infinite galassie che fanno parte dell'universo.
Licia Troisi ricostruisce un viaggio astronomico attraverso queste meravigliose illustrazioni, coinvolgendo il lettore nell'intrigante mondo dell'astronomia e portandolo a riflettere sui misteri sui quali non abbiamo mai smesso di interrogarci.
Un viaggio durato secoli e che durerà altrettanto a lungo, dato che l'uomo rimarrà sempre affascinato dalla “sfrontata bellezza del cosmo”.

      Fadda Claudia Liceo Scientifico Antonio Pacinotti ( Cagliari, Sardegna )

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Felicia Troisi, nata a Roma nel 1980, è una scrittrice di romanzi fantasy italiana, nonché astrofisica. Nel 2020 ha pubblicato il suo nuovo libro “La Sfrontata Bellezza del Cosmo”, in cui ci accompagna in un viaggio attraverso le più grandi scoperte astronomiche, facendoci capire che noi siamo solo una piccolissima parte dell’immenso e infinito Universo in cui siamo immersi. Mi sono rimaste impresse alcune righe in particolare, che credo siano le più adatte a trasmettere questo messaggio: “C’è chi prova disagio di fronte alla consapevolezza che siamo nulla nell’Universo. Io no. Amo la bellezza che non ha bisogno del metro dell’uomo per esistere, amo tutto ciò che è altro da noi, incurante di noi. Mi fa sentire parte di un tutto che continuerà a vivere nonostante me, e di cui posso essere solo ammirata spettatrice”.
L’autrice ha avuto la capacità di spiegare in maniera molto chiara e comprensibile, a chi della materia sa ben poco (se non niente), i misteri dell’Universo che lo rendono così affascinante e la ricerca scientifica che vi si cela dietro; questo è stato possibile anche grazie a esempi della vita quotidiana per l’illustrazione di comportamenti di particelle, corpi celesti, di reazioni. Vi sono inoltre delle immagini, ognuna posta a inizio capitolo; credo che il loro inserimento renda più piacevole la lettura perché consente di vedere con i propri occhi ciò di cui si parla: infatti la narrazione parte dall’immagine, ed è anche questo che, secondo me, rende il libro originale. Tale originalità si riscontra anche nella semplicità con cui l’autrice tratta gli argomenti, facendoli sembrare estremamente semplici a loro volta, coinvolgendo il lettore come se fosse un bambino di cinque anni che ascolta la favola della buonanotte e non vede l’ora di sapere come continua. È così che mi sono sentita leggendo questo libro; non ero capace di distogliere gli occhi dalla pagine, curiosa di sapere sempre più di questo cosmo infinito di cui sono parte e delle grandi figure che hanno fatto la storia. Sono infatti citati numerosi nomi di astrofisici, scienziati, ricercatori che hanno contribuito a queste scoperte: alcuni italiani (Drago, Schiaparelli, Galilei…) poi Einstein, Hubble (che da il nome all’Hubble Space Telescope), Hewish, Bell Burnell… e potrei continuare con tanti altri nomi. L’ultimo nome da me citato, Bell Burnell, appartiene a una dottoranda in astrofisica di Hewish che aveva contribuito alla progettazione del radiotelescopio Interplanetary Scintillation Array, inaugurato poi nel 1967. Una delle sue scoperte fu quella in collaborazione con Hewish: la scoperta delle pulsar. Nel 1974 meritò il premio Nobel che venne però conferito solo a Hewish e Bell Burnell venne esclusa. Che fosse perché era una semplice dottoranda, o perché era una donna, questo non lo sapremo mai. Resta parte fondamentale di questa scoperta che senza di lei non sarebbe stata possibile. Sta di fatto che, per citare l’autrice, “La verità è che all’epoca non era semplice essere delle scienziate”. Allora come oggi, anche se ci sono stati progressi nel corso del tempo, non vi è parità di genere.
Il libro mostra chiaramente come la Terra non sia altro che “un granello solitario nel grande inviluppo del buio cosmico” , la nostra unica casa, e noi la stiamo rendendo inabitabile. Tratta quindi anche temi molto attuali.

      Genovese Giulia Liceo Scientifico Antonio Pacinotti ( Cagliari, Sardegna )

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Tra tutti i libri di divulgazione scientifica che ho avuto occasione di leggere, “La sfrontata bellezza del cosmo” è uno di quelli che ho apprezzato di più. In questo libro Licia Troisi prende per mano il lettore e lo accompagna nell’analisi di una serie di immagini, dipinti, fotografie, che definiscono e dimostrano il rapporto tra l’uomo e l’universo, un rapporto che è cominciato dall’inizio dei tempi.
Il percorso comincia partendo con l’immagine e l’analisi di una cometa, poi prosegue, passa per la trattazione delle galassie a spirale, per arrivare fino al buco nero. In particolare ho trovato molto curiosa la parte dedicata alla Nebulosa del Granchio, il primo oggetto celeste associato a un’esplosione di supernova, un oggetto che, citando l’autrice, - ha fatto la storia dell’astronomia -.
Ma questo è solo un esempio dei vari “oggetti” e fenomeni presi In considerazione, infatti, mano a mano che si va avanti si passa a fotografie sempre più particolari e ad “oggetti” sempre più difficili da studiare. Ovviamente parallelamente aumenta anche la complessità degli strumenti utilizzati per ottenere certe immagini, e quindi per ottenere informazioni sempre più dettagliate che sanano dubbi precedenti, ma aprono nuovi interrogativi. Si tratta di un libro che soddisfa chiunque lo legga, sia il lettore interessato alle tematiche, sia quello che non lo è; infatti nell’analisi di ogni immagine o fotografia, si percepisce la curiosità, l’amore dell’autrice per l’argomento, che non rimane vincolato alle pagine ma viene trasmesso a chiunque legga il libro. “La sfrontata bellezza del cosmo” ci lascia col piacere della scoperta e, a fine lettura, si comprende a pieno il significato del titolo, anzi, lo si assapora meglio, con quella nota di curiosità per voler scoprire cosa verrà dopo, cosa scopriremo nei prossimi anni.
Un libro molto scorrevole, una lettura piacevole che lascia molto al lettore e non richiede conoscenze di base o particolare impegno per essere seguita: un libro che consiglierei a molti.

      Ghironi Mariano I.i.s. Primo Levi ( Quartu Sant' Elena, Sardegna )

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Recensione “La sfrontata bellezza del cosmo” di Licia Troisi.

Il libro, come anticipato dal titolo, parla delle bellezze del cosmo e dell’infinito spazio che si trova attorno a noi, partendo da semplici disegni, come ad esempio nel capitolo che apre il libro nel quale descrive un affresco di Giotto dov’è raffigurata la famosa cometa che portò i Magi da Gesù fino alle ultime e complesse scoperte, come la foto del buco nero del 2019 che chiude il libro.
Le scoperte e gli argomenti vanno in ordine cronologico, seguendo la data alla quale risalgono: ci sono foto di appunti e disegni di scienziati come Galileo, che nel 1610 non poteva di certo fotografare quello che osservava (in questo caso i satelliti di Giove), per poi passare alle prime foto in bianco e nero e infine arrivare a foto impressionanti come quella del buco nero.

Il libro è di genere scientifico, usa un linguaggio molto accessibile e si capisce che la scrittrice l’ha redatto come se stesse dialogando col lettore, anche se in alcuni casi è più scientifico ma è normale. Perché certi argomenti complessi non vanno trattati con superficialità. Nonostante ciò, cerca sempre di spiegarli nel modo più semplice possibile, spesso riuscendoci.
C’è un capitolo che mi è piaciuto particolarmente: “Un puntino azzurro pallido”. Se non la conoscete, si tratta di una foto scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1 a più di sei miliardi di chilometri da noi, incaricata di studiare Giove e Saturno assieme alla collega Voyager 2; una volta finito il lavoro, le due sonde hanno continuato a viaggiare per le regioni più lontane dello spazio e continuano ad essere in contatto con noi. Incredibile è anche il fatto che a dodici anni dal lancio funzionassero perfettamente e che dovrebbero andare avanti fino al 2025! Consiglio di cercare la foto se non si conosce perché è davvero impressionante. A prima vista sembra insignificante, ma quando si capisce che quel puntino in quel fascio di luce è il nostro pianeta, si resta impressionati, o almeno, a me è successo così.
Mi ha stupito il fatto che ci sentiamo enormi con le nostre opere, come il Burj Khalifa o le mega navi, ma anche il fatto che ci impressioniamo guardando luoghi che a noi sembrano enormi, come il mare, il Gran Canyon, i deserti, ma tutto questo è totalmente insignificante in confronto a quello che c’è là fuori, tutto questo “niente” è racchiuso dentro quel puntino nella foto. Mi impressiona pensare a quanto sia enorme l’Universo, ma anche solo il pensarci è difficile.

Io non leggo solitamente, questo è il primo libro che leggo e devo ammettere che appena l’ho iniziato sono andato subito spedito, perché l’argomento mi interessa ed è scritto in modo da coinvolgere ancora di più. Però gli ultimi capitoli li ho letti molto lentamente, perché erano un po' più tecnici e soprattutto perché in quei giorni non mi andava di leggere e mi distraevo molto facilmente, non essendo abituato alla lettura. Nonostante ciò, devo ammettere, che leggere è stato interessante e che ho sempre sottovalutato questa attività; probabilmente questo libro mi ha dato la spinta per leggerne altri.

      Perseu Tommaso Liceo Classico Scientifico Euclide ( Cagliari, Sardegna )

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Per iniziare la recensione di questo capolavoro partirei proprio dall’autrice, molto brava a trasmettere davvero bene tanti concetti in maniera chiarissima. Balza all’occhio l’ottima conoscenza ed il profondo amore verso i temi trattati. Ho apprezzato tantissimo la divisione in 14 capitoli con non più di 15 pagine ciascuno, questo perché trattando argomenti così complessi e diversi tra di loro è anche più “facile” la comprensione. Dire facile sembra addirittura esagerato, questo perché per alcune spiegazioni dell’autrice non nego di averle dovute leggerle più volte gli stessi concetti per capirli davvero. Come dice l’autrice, l’uomo è una macchina imperfetta che vuole scoprire sempre qualcosa di nuovo. Sono tutti quanti attratti dal sapere, ma alla fine in confronto all’universo sappiamo così tanto? L’uomo conosce un misero 4% dell’universo a noi osservabile, perché è importante ricordare che il restante 96% è formato di materia che l’uomo non sa spiegare esattamente cosa sia; Purtroppo per noi sappiamo ben poco di quell’insieme di stelle che vagano sopra le nostre teste, nonostante fin dai tempi più antichi cerchiamo di capire i loro misteri. Parlando del libro in sé invece bisogna dire che è molto scorrevole; parla di comete, Giove studiato da Galileo, osservazioni su Marte, grafici, eclissi, galassie, sorgenti, descrizioni della terra, pianeti o stelle, supernove, onde di vari tipi e buchi neri. Inizialmente spaventa un po’ vedere tutti questi capitoli, però andando avanti con la lettura si capisce che quasi incredibilmente tutti sono collegati tra di loro. Come la matematica anche la fisica è in grado di collegare tanti argomenti assieme. Una cosa che non avevo mai visto prima in un libro è la possibilità di poter vedere e sentire suoni e distanze percorse da oggetti lanciati nello spazio tramite dei link indicati dalla stessa autrice. È affascinante sapere quanto vengano curate certe missioni ai minimi dettagli, per poi magari fallirle. Questo ci fa capire che il campo delle nostre conoscenze è minuscolo rispetto alla vastità dei misteri dell’universo. Per fortuna però, proprio grazie a scienziati straordinari come Einstein siamo riusciti a scoprire alcune cose che ci hanno fatto totalmente cambiare la visione sull’universo stesso. La teoria della relatività è per esempio una formula che ha cambiato il paradigma, confermando anche la teoria di buchi neri e bianchi. È assurdo pensare che l’universo sia diviso in 4 dimensioni, ossia lunghezza, larghezza, profondità e tempo, quando prima nessuno aveva mai immaginato una cosa del genere; mentre riguardo ai buchi neri sembra così strano che solo da pochi anni abbiamo scoperto ed avuto la primissima foto in assoluto. Il libro insegna e trasmette la continua voglia di spingersi oltre questi limiti, che alla fine siamo noi stessi a porci. Pensandoci, fino a qualche anno fa sarebbe stata considerata impossibile la progettazione di telescopi che possediamo oggigiorno in tantissimi osservatori del mondo. E pensare che il nostro primissimo telescopio sono stati i nostri occhi, passando per Galileo fino all’osservatorio di Mauna Kea nelle Hawaii. L’unica speranza è che la scienza continui ad elaborare nuove teorie, proprio perché l’universo è troppo grande e con troppe insidie e misteri. Prima o poi dovremo trovare una nuova casa dopo la Terra, magari dall’altra parte dell’universo e lontani miliardi di anni luce da qui. Necessitiamo di sapere, proprio perché chi non cerca, non trova.

      Antignano Sofia Liceo Ginnasio Statale Mario Cutelli ( Catania, Sicilia )

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La sfrontata bellezza del cosmo, scritto da Licia Troisi è una lettura strutturata in un percorso dotato di un crescendo di immagini sempre più strabilianti collocate in ordine cronologico; da un semplice dipinto di Giotto che per qualche circostanza non scientifica rappresenta la stella cometa in maniera verosimile a immagini estremamente avanzate di stelle e galassie colorate da film fantascientifico scattate dall’Hubble Space Telescope .
Ogni capitolo del libro rappresenta un passo avanti, ogni capitolo parla di menti geniali che fanno scoperte rivoluzionarie,
tuttavia ogni capitolo fa acquisire la consapevolezza di quanto siamo sempre più piccoli in un universo sconfinato, capitolo dopo capitolo.
Niente come l’ulteriore conoscenza dell’universo può far scatenare un senso di rassegnazione per la vita terrena, in particolare parlo dell’immagine “Pale blue dot”, non so se siano state le parole di Sagan, ideatore del progetto S.E.T.I (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) o la visione di quel puntino minuscolo azzurro pallido che era la terra vista da una delle sonde Voyager, ma c’è stato un richiamo alla realtà quasi pessimistico in me, un’arresa amarezza nel constatare che c’è un che di poetico riguardo a quanto possiamo provare a distruggere il nostro pianeta, questo è così relativamente insignificante che l’universo continuerà indisturbato, dà quasi un senso di pace.
Licia Troisi, è stata capace di rendere semplici e comprensibili i temi trattati senza sminuirli ma anzi rendendoli piacevoli e appassionanti per chi non si intende di astronomia.
L’autrice infatti non evolve la narrazione a compartimenti stagni ma alterna parti prettamente nozionistiche con aneddoti di cultura pop e ancora frasi ad effetto e considerazioni che conferiscono alla narrazione un che di romantico.
Un’attenzione speciale va data a come l’autrice abbia dato i giusti crediti e riconoscimenti a scienziati e scienziate che non hanno ricevuto i riconoscimenti meritati, facendo anche presente quanto ancora oggi sia difficile essere una donna in campo scientifico.
Nell’’opera è discussa inoltre la tematica della guerra,e in particolare l’impatto che la guerra ha avuto sulla ricerca scientifica e sull’esplorazione dello spazio in particolare, E in seguito agli avvenimenti delle ultime settimane, ritrovando la parola ”guerra” di nuovo nei notiziari mi è impossibile non citare Carl Sagan su “pale blue dot” :“ La Terra è un minuscolo palco su un’enorme arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue sparsi da tutti quei generali e imperatori, al solo fine di poter imperare, al colmo della loro gloria e del loro trionfo, sulla frazione di un punto.”
Dopo aver a stento iniziato a capire quanto altro esiste oltre a noi , come individui e come pianeta, ora più che mai gli attuali conflitti internazionali mi sembrano più futili e sterili che mai, e su questa nota concludo: consiglierei il libro agli attuali capi di stato e governatori, come ho detto, per me è stato un richiamo alla realtà.

      Basile Simona Istituto Istruzione Superiore Leonardo ( Giarre, Sicilia )

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Licia Troisi è una delle scrittrici italiane più in vista del panorama editoriale italiano, vantando una fama che non si esaurisce solo limitatamente al genere fantasy, suo prediletto, ma conseguendo eccellenti risultati anche nell'ambito della letteratura scientifica. Con il suo libro "La sfrontata bellezza del cosmo", l'autrice ci accompagna, attraverso immagini e parole, in un viaggio alla scoperta delle bellezze che si celano oltre il cielo che ci circonda. Partendo dalle comete e passando per pianeti, stelle ed eclissi, Troisi racconta secoli di scoperte straordinarie, dai disegni di Galileo Galilei fino alla prima foto di un buco nero, ottenuta grazie all'Event Horizon Telescope. Caratterizzato da un linguaggio abbastanza chiaro, il libro scorre sotto lo sguardo del lettore e la scrittura piana dell'autrice riesce a far comprendere le scoperte astronomiche senza annoiare, rendendo il libro adatto ed interessante anche agli occhi dei più inesperti. La geniale visività del volume si realizza nel costante riferimento alle opere grafiche, aiutando anche a percepire il cambio di correnti di pensiero, quasi come se l'autrice si dividesse in un pluristilismo dantesco. Tale presenza, inoltre, ha il merito di acuire la fascinazione del lettore verso le meraviglie dell'astronomia. Ma questo libro non si limita ad un rendiconto delle novità in senso astronomico, bensì parla anche degli uomini e delle donne che hanno impiegato anni di studi e che hanno fatto dei sacrifici per permetterci di conoscere ciò che studiamo oggi nei libri di scuola. Durante la lettura possiamo notare la passione che Licia Troisi ha per la scienza e attraverso le sue parole cerca di trasmetterla anche al lettore. Possiamo dire che la scrittrice considera il fatto che non tutto il suo pubblico è pratico di questo
argomento, con conseguenza che il libro potrebbe risultare più complicato da seguire per chi non conosce assolutamente l'argomento e sta avendo il primo approccio, ma la difficoltà viene abbandonata man mano, grazie ad una notevole semplificazione dei concetti che è ulteriore prova della maestria di Licia Troisi. Se siete appassionati di astronomia e attratti dalla bellezza dell'universo questo libro fa sicuramente per voi.

      Bonina Francesca Liceo Scientifico E Linguistico Statale E. Boggio Lera ( Catania, Sicilia )

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Com’è cambiata nel corso della storia la nostra percezione dell’Universo e come siamo passati dal guardare il cielo solo con i nostri occhi a fare osservazioni da telescopi spaziali ad altissima risoluzione? Possiamo darci una risposta grazie a “La sfrontata bellezza del cosmo”, un testo di divulgazione scientifica scritto da Licia Troisi ed edito da Rizzoli. L’autrice è un’astrofisica che risiede a Roma ed, inoltre, è conosciuta per i suoi racconti fantasy e le sue saghe. In questo libro fa una presentazione del cosmo attraverso 14 immagini, una per ogni capitolo, che le permettono di trattare argomenti diversi e di spaziare fra le credenze del passato e i progressi tecnici dei nostri giorni.

La narrazione inizia con un affresco di Giotto dov’è presente una cometa. Tutto potrebbe sembrare al suo posto, tranne per il fatto che fino al XIV secolo nessuno aveva dipinto comete ma solo astri generici. Quindi, l’autrice ci fa capire che Giotto rappresenta in modo così accurato una cometa perché pochi anni prima della realizzazione del quadro era passata la cometa di Halley. È una cometa di corto periodo, infatti ha una periodicità di settantasei anni, ed è una delle più famose. Esistono anche le comete di lungo periodo che si possono vedere una volta ogni un milione di anni e le comete aperte che passano una sola volta intorno al Sole e poi abbandonano il Sistema Solare. Per via della vicenda dell’affresco di Giotto, è stata creata la sonda europea Giotto che riuscì a scattare la prima foto di un nucleo cometario nel 1986 e successivamente vennero avviate numerose missioni per avere dei campioni e nuove foto per studiare le comete.
L’autrice si sofferma poi sui satelliti galileiani, sulle onde elettromagnetiche, sulle galassie, sul fatto che la teoria della relatività e la meccanica quantistica non sembrano essere compatibili. Riesce a farlo in modo chiaro grazie alle nozioni necessarie che dà per chi non le conoscesse o semplicemente per rinfrescare la memoria. Un aiuto aggiuntivo sono gli esempi e i diversi punti di vista, alcuni dei quali derivanti dalle esperienze di vita della scrittrice, che rendono il contenuto alla portata di tutti.
In più, abbiamo l’opportunità di conoscere personaggi spesso non ricordati che però hanno dato un grande contributo alla scienza, come padre Sacchi che, a partire da delle semplici osservazioni sopra la chiesa di Sant’Ignazio, ha dato il via alla spettroscopia stellare.
Vengono trattati altri temi, come il riscaldamento globale e la considerazione delle donne scienziate che ci fa comprendere i passi avanti che abbiamo fatto e quelli che ancora dobbiamo fare.

In conclusione, mi ritengo soddisfatta della lettura di questo libro e lo consiglio a chiunque perché l’autrice riesce ad affascinare grazie alla sua narrazione e alla fine si rimane stupiti, incuriositi e con la voglia di scoprire le cose che ancora non conosciamo dell’Universo ed è proprio da queste incognite che conoscenza fa passi avanti.

      Di Grazia Stefano Iis Marchesi Mascalucia ( Mascalucia, Sicilia )

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La sfrontata bellezza del cosmo
In un universo che parla del passato e che sfoggia paesaggi surreali le
immagini sono l'elemento chiave per comprendere la natura superba
dello spazio profondo, proprio da queste la celebre scrittrice Licia
Troisi combina le sue abilità da romanziera e da divulgatrice
scientifica per far viaggiare il lettore tra le pagine del suo piccolo
capolavoro:”La sfrontata bellezza del cosmo”.
Come anticipato l'ingranaggio che muove il testo sono quattordici
immagini, ognuna di queste che ha cambiato l'interpretazione umana
dell'universo, ripercorrendo in alcuni tratti anche il contesto storico e
culturale che accompagna tali illustrazioni, parlando in particolar
modo dell'elemento umano che ha permesso la scoperta di ciò che
costituisce il cosmo, dalla rivoluzione copernicana con Galileo Galilei
alla teoria della relatività generale del grande Einstein, vengono
sempre messi in risalto gli uomini e le donne che seppero, per il nome
della comunità scientifica e dell'umanità intera, far progredire l'uomo.
L'opera, come si intuisce, ha uno scopo principalmente divulgativo,
non verte nel dare informazioni specifiche e settoriali, vuole invece far
trasparire le emozioni che una scienza come l'astrofisica può far
suscitare, lo notiamo dalla meraviglia e dalla passione di cui trasudano
queste pagine, nonostante il linguaggio sia molto semplice e
accessibile a ogni tipo di lettore;
Gli argomenti spaziano dalle basi dell'astronomia ad argomenti più
astrusi, sicuramente un neofita sentendo parlare di onde
elettromagnetiche si sentirà sconcertato proseguendo con l'opera, ma
fortunatamente, l'autrice si è messa ben in gioco per riuscire ad essere
il più esaustiva possibile nella spiegazione di tali argomenti,
accompagnandoli qualche volta anche con veloci aneddoti di vita
personale che vi faranno divorare capitoli su capitoli.
Un altro elemento inaspettato ed apprezzabile è l'utilizzo di immagini
non scientifiche, un grande esempio è “L'adorazione dei Magi” di
Giotto, il celebre affresco viene utilizzato come spunto per parlare
delle bellissime comete, ciò non nega che vengano presentate anche
delle illustrazioni scientifiche dalla sfrontata bellezza, come
l'immagine del buco nero pubblicata nel 2019 che chiude in bellezza
questo saggio.
In definitiva si può affermare che questo libro sia un ottimo spunto per iniziare ad approcciarsi alle scienze astronomiche e sicuramente una
lettura piacevole per chi è avvezzo agli argomenti trattati.

      Mannuca Giorgio I.i.s.majorana - Cascino ( Piazza Armerina, Sicilia )

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Licia Troisi, laureata in astrofisica e ad oggi l’autrice fantasy italiana più venduta al mondo, scrive un saggio di divulgazione scientifica, “La sfrontata bellezza del cosmo”. Esso è diviso in diversi capitoli ed ognuno inizia da un’immagine, un disegno o addirittura un grafico, ognuno dei quali tratta argomenti diversi ma seguendo un ordine cronologico ben preciso. Fin dal titolo possiamo capire l’importanza di far emergere la curiosità nel lettore, infatti, con la parola “sfrontata” si esprime la grandiosità dell’Universo e la sua indipendenza dall’esistenza dell’uomo poiché l’Universo è “un luogo sconfinato” e non è l’uomo a stabilire la sua bellezza.
La terra è solo “un granello di polvere sospeso in un raggio di luce”, come si può vedere in un’immagine scattata dalla sonda Voyager 1, la terra è soltanto un “puntino azzurro” in mezzo alla maestosa bellezza del cosmo. Nonostante ciò, l’uomo è pur sempre un essere pieno di intelligenza, che fin dalla sua nascita ha fatto nuove scoperte grazie all’innovazione e ai mezzi che lui stesso è riuscito a progettare.
Questo, è solo una parte di quello che Licia Troisi vuole raccontare nel suo testo e lo fa in maniera molto semplice, riuscendo a descrivere grafici, immagini in modo perfettamente lineare, facendo comprendere a qualunque individuo i fenomeni che avvengono nell’immensità.
Questo libro riesce ad attraversare stelle di neutroni, buchi neri, pianeti non pianeti come Plutone e il suo cuore sulla sua superficie e onde gravitazionali. Dunque, basta solamente leggere la prima pagina del libro per spingersi oltre e vedere le scoperte che l’uomo ha fatto fin oggi e ciò che si riuscirà a rivelare in un futuro solo con nostre creazioni.
Nel suo testo Licia racconta i suoi stessi sentimenti durante le scoperte degli anni in cui ha vissuto come se fosse proprio lei ad aver intuito quel fenomeno. Riesce a rendere partecipe il lettore nel fantastico mondo dell’Universo e dei suoi milioni di domande che ancora non si riesce a dare una risposta per via della nostra finitezza. Tuttavia, come esprime chiaramente Licia Troisi nel testo, questo non deve fermare l’uomo alla sua povera conoscenza del proprio piccolo mondo anzi deve spingere sempre di più a cercare nuove risposte per creare nuove domande, perché sì l’Universo è “grande, freddo e buio” ma anche una “piccola luce di conoscenza” è in grado di illuminare il futuro.
Consiglio vivamente questo libro sia per chi ha conoscenza di astronomia, ma anche per chi non ne avesse, perché esso riesce a unire tutti i concetti fondamentali di scienza e vita che tutti dovremmo conoscere.

      Amoruso Matilde Liceo Enriques ( Livorno, Toscana )

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A chi le ha chiesto il motivo del suo successo, Licia Troisi, regina indiscussa del fantasy italiano, ha risposto che racconta “cose eterne”. E che cosa c’è di più eterno del cosmo e del suo affascinante mistero? Niente, tranne la sua bellezza. E così la penna dell’autrice ha abbandonato le storie di mostri e creature fantastiche che vivono mondi immaginari e si è rivolta allo spazio infinito che ci circonda dai nostri albori. È così che nasce “La sfrontata bellezza del cosmo”, pubblicato nel settembre 2020 da Rizzoli. Poco più di 200 pagine in cui Troisi, laureata in Astrofisica, accompagna il lettore alla scoperta delle bellezze dell’universo, dei suoi enigmi e dei segreti che da secoli affascinano l’uomo e lo sfidano alla ricerca di soluzioni possibili. Filo conduttore di questo percorso 14 immagini incredibili che si alternano alla scrittura e che sono il frutto di una ricerca e di un’esplorazione continue, spesso corredo di illuminanti scoperte. Quello che Licia Troisi costruisce con innegabile maestria è una carrellata di momenti chiave di quell’indagine del cosmo che da sempre accompagna la storia dell’umanità. La differenza la fanno senz’altro i dipinti, i disegni, le foto che seleziona, suggestivi, ma non necessariamente quelli perfetti o migliori, frutto del lavoro dei satelliti o di altri strumenti di precisione. C’è Giotto che ha affidato alla tela la rappresentazione della stella cometa, ma anche l’Event Horizon Telescope che ha immortalato il primo buco nero. E ancora le immagini delle lune di Giove, quelle legate alla relatività di Einstein. Il tutto a portata anche dei lettori meno esperti, perché con grande professionalità l’autrice spiega, illustra, descrive.
Ma cosa si deve aspettare di leggere chi acquista il libro? Un saggio scientifico, un romanzo per immagini? Quale delle due anime della Troisi ha dato vita a quest’opera, quella letteraria o quella della ricercatrice? Lasciamo al lettore la risposta a questi interrogativi, qui basta dire che la fama della Troisi non si smentisce e guida chi la sceglie con la sua prosa chiara e convincente, arricchita dalla conoscenza puntuale del lessico specifico.

      Fazio Giorgio Liceo Enriques ( Livorno, Toscana )

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Licia Troisi, nata a Roma nel 1980, laureata con tesi sulle galassie nane, è astrofisica all’Università Tor Vergata di Roma e, oltre ad essere scrittrice fantasy, è divulgatrice scientifica. “La sfrontata bellezza del cosmo” è un libro di divulgazione scientifica in cui l’autrice ci accompagna per mano in un viaggio che percorre le tappe più interessanti delle ricerche e delle scoperte scientifiche che ci hanno condotto all’attuale conoscenza dell’Universo, facendo emergere la viva curiosità che l’uomo ha sempre mostrato verso il cielo.
L’autrice presenta e sviluppa gli argomenti in modo originale, aprendo ogni capitolo con un’immagine che incuriosisce il lettore e di cui, spiegandone il significato, racconta le imprese, le scoperte e i misteri che racchiude. Dalla cometa nell’affresco “Adorazione dei Magi” di Giotto, all’immagine più antica dell’Universo prodotta dalla sonda WMAP ottenuta tramite le onde elettromagnetiche, alla prima foto di un buco nero, resa pubblica nel 2019, prova diretta della sua esistenza e risultato di uno sforzo tecnologico enorme. Suggestiva è la foto chiamata ‘Pale Blue Dot’, scattata nel febbraio del 1990 dalla sonda Voyager 1 quando distava dalla Terra almeno 6 miliardi di chilometri. Tale immagine non rappresenta nessuna scoperta, ma mostra un minuscolo pallino celeste chiaro nell’immenso buio cosmico, appena solcato da tenui riflessi di luce: è l’immagine della Terra. Il suo significato simbolico e la sua potenza espressiva sono forti ed evidenti: la fragilità del nostro pianeta, “un minuscolo palco su un’enorme arena cosmica”, e la follia dell’arroganza umana che, irrispettosa della nostra unica casa, la sta rendendo inabitabile. Il messaggio che lancia è incredibilmente attuale: fermare il declino, rispettare e conservare il pianeta che al momento è l’unico luogo dove possiamo abitare. Il libro, nonostante la complessità dei concetti di fisica e astrofisica trattati, è caratterizzato da un linguaggio semplice e da una chiarezza espositiva che rendono la lettura fruibile a tutti. Vengono menzionati uomini e donne che con le loro ricerche hanno contribuito alle scoperte sull’Universo ed interessanti sono anche le esperienze personali che l’autrice condivide con il lettore coinvolgendolo.
Troisi dimostra che il bisogno di sapere e di conoscere, unito agli sforzi che da sempre gli studiosi hanno fatto per capire ciò che circonda il nostro pianeta ed ai mezzi sempre più tecnologici, ha permesso di arrivare a scoperte straordinarie che talvolta ha rappresentato cambi di paradigma: dalla scoperta dei satelliti galileiani, alla scoperta delle onde gravitazionali fino ai buchi neri. Ma l’autrice evidenzia anche i limiti che l’uomo ha riscontrato nell’indagine conoscitiva del cosmo e quanto l’indagine scientifica sia infinita, perché ogni scoperta può risolvere un problema aperto ma spesso apre la strada ad altre domande. Molti sono ancora i problemi da risolvere e spiegare, tra questi l’inizio dell’evoluzione dell’Universo, come coniugare la meccanica quantistica alla teoria della relatività generale, il funzionamento dei buchi neri e una domanda, forse la più intrigante, rimane aperta: siamo l’unica forma di intelligenza presente nel cosmo?
La curiosità e il bisogno di sapere sono caratteristiche proprie dell’uomo ma il mistero e la bellezza infinita appartengono al cosmo.

      Nencini Tommaso Liceo Scientifico Ulisse Dini ( Pisa, Toscana )

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Chi, nella propria vita, osservando l’immenso cielo stellato in una notte estiva, non ha mai provato una sensazione di smarrimento? Di fronte alla vastità del cosmo, gli esseri umani hanno da sempre cercato di dare un senso all’immenso blu sopra le proprie teste. Gli antichi usavano le stelle per orientarsi e prevedere il futuro, la Natività stessa è stata associata al passaggio in cielo di una cometa; il Medioevo era pervaso dalla concezione di un Universo immutabile e fisso, governato dalla volontà divina; fra Seicento e Ottocento furono costruite nuove teorie per spiegare le leggi della natura; Einstein nel ‘900 rivoluzionò la dinamica dei corpi celesti con la teoria della relatività generale. Ancora oggi attendiamo che l’universo ci parli e ci aiuti a comprenderlo. È proprio nel libro “La Sfrontata Bellezza del Cosmo” che l’astrofisica, divulgatrice scientifica e autrice di romanzi fantasy Licia Troisi ripercorre la storia del rapporto fra l’uomo e il cielo stellato, così affascinante e profondamente misterioso. In ogni capitolo, la narrazione scientifica arricchita da dettagli sulle tecniche strumentali, e talvolta corredata da curiosità, si appoggia in apertura ad immagini di vario tipo. A partire dal disegno relativo alle osservazioni dei pianeti di Galileo, alla mappa di Marte, alla rappresentazione su lastra della galassia di Andromeda, fino ad arrivare alla famosa fotografia del buco nero M87 pubblicata nel 2019, il libro riporta tappe scientifiche che meglio rappresentano alcune delle scoperte nel campo dell’astrofisica. Si incontrano lungo il percorso scientifico diverse tipologie di scienziati: geniali come Einstein; metodici e perseveranti come il gesuita Secchi o l’astronoma Leawitt, che con il loro immenso lavoro di raccolta dati gettarono le basi per la classificazione delle stelle; astronomi visionari, come Schiaparelli, ricordato per la sua osservazioni dei canali del pianeta rosso che ritenne indicativa della presenza della vita su Marte. L’opera risulta un “racconto” divulgativo estremamente accattivante anche per chi non ha particolari conoscenze in campo astrofisico. D’altra parte, per coloro che già posseggono le nozioni scientifiche affrontate nel corso dei capitoli, il libro si rivela una ricca fonte di curiosità di ogni genere: dal contesto socio-culturale in cui sono maturate le innovazioni, alle vicende personali degli scienziati, offrendo profondi spunti di riflessione o strappando un sorriso al lettore. La narrazione nel suo complesso mostra il parallelismo fra l’avanzare delle scoperte scientifiche sul cosmo, e la maggiore consapevolezza della marginalità del nostro pianeta nell’universo. Il capitolo che affronta in modo a tratti commovente questo tema particolarmente attuale si apre con la famosa immagine del “Pale Blue Dot”. La foto, scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, a più di sei miliardi di chilometri dalla Terra, immortala la terra in poco più di un decimo di pixel, sullo scuro sfondo del buio cosmico. Un minuscolo granello, dove tutta la nostra storia ha avuto luogo e che rappresenta l’unico mondo possibile dove immaginare il nostro futuro. L’autrice coglie la lezione di umiltà che le verità scientifiche ci impartiscono; per quanto l’uomo agisca da padrone dell’universo esso non ne è che una parte infinitesimale. Ma da questa considerazione l'autrice trae anche l’aspetto consolatorio: neanche le azioni scellerate dell’uomo riusciranno a perturbare l’infinita bellezza dell’universo.

      Pennino Giulia Liceo Scientifico Enrico Fermi ( Castel Del Piano - Grosseto, Toscana )

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L’immensità ha sempre turbato l’uomo e lei, forse, non se n’è mai accorta. Centinaia e centinaia di anni in cui l’umanità è stata in bilico tra la presunzione di essere al centro di tutto e la sensazione di rappresentare solo un pallino, un punto minuscolo in qualcosa di infinitamente grande. Ed è grande e splendidamente bello il modo in cui, ogni tanto, da questo pallino in continuo movimento intorno al Sole venga fuori qualcosa di straordinario.
Licia Troisi parla semplicemente di foto rivoluzionarie, elementi divenuti fondamentali nella vita di chiunque senza che ce ne accorgessimo. Perché l’Universo è immensamente grande e noi, quaggiù, tendiamo a perderne i pezzi.
C’è bisogno di qualcuno che ricomponga un racconto, che organizzi, pezzo per pezzo, ciò che vorremmo sapere quando alziamo gli occhi verso le stelle e ci chiediamo cosa ci sia tra esse. C’è bisogno di qualcuno che spieghi cosa significhi quel buio che inghiottisce chiunque dopo il tramonto e che resta in silenzio durante il resto del tempo. C’è bisogno perché esistono migliaia di immagini che parlano di migliaia di puntini nell’Universo, grandi quanto noi e di cui, mediamente, non ci domandiamo nulla. C’è bisogno che si sappia di coloro che studiano, che lottano, che si immergono nel cosmo per mostrarlo agli altri. C’è bisogno che la scienza venga amata. E in “La sfrontata bellezza del cosmo” essa è resa accessibile, affascinante come merita di essere ritenuta.
Ogni immagine è una storia a sé stante che unisce anche ciò che sembra irrimediabilmente lontano, ed è sorprendente il modo in cui qualunque lettore possa capirla. Come se una piccola parte di quell’immensità fosse messa alla portata di tutti. Come se, attraverso l’illusione pareidolitica citata in un capitolo del libro, fosse possibile catapultarsi, qualche pagina per volta, in un Universo che ci appare infinitamente distante e in cui, tuttavia, siamo e saremo immersi per sempre. La bellezza della lettura sta qui, nella lenta presa di coscienza della nostra minuscola dimensione in confronto a tutto il resto.
È facile affezionarsi ad un libro che parla del cuore sulla superficie di Plutone, così come è facile comprendere l’autrice, la quale lascia trapelare la dedizione per ciò che espone in ogni pagina, quasi a permettere di sentire la vivida trepidazione di chi si innamora di continuo. Questo non implica la facilità degli argomenti trattati, anche perché, spesso, essi non sono facili affatto, tuttavia chiunque sa che si comprende meglio ciò che è amato da chi spiega. Inoltre, avendo a disposizione delle immagini concrete a cui fare riferimento, è possibile riflettere, posare lo sguardo su qualcosa di reale ed effettivo, non soltanto su un’idea soggettiva basata sulla concezione personale delle parole dell’autrice. È una modalità affascinante che permette sia di creare idee, sia di confutarle, e forse è questo che rende un libro di divulgazione scientifica così leggero: la possibilità di immergersi. Ci sono immagini che rimangono più impresse nei ricordi di altre, eppure non è difficile rendersi conto del modo in cui, ognuna di esse, sia parte di qualcosa di più grande, qualcosa di fondamentale che il lettore è invitato a conoscere lentamente, senza strattoni o velocità eccessive. Qualcosa che si vede passo dopo passo, affacciandosi alla finestra e cercando, nel cielo, ciò che gli astronomi hanno cercato prima di noi. Siamo solo un pallino, ma il nostro è un pallino meraviglioso.

      Ferrara Lorenzo Liceo Scientifico Galileo Galilei ( Perugia , Umbria )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un saggio di divulgazione scientifica redatto dalla scrittrice Licia Troisi, conosciuta per la serie di romanzi fantasy ambientata nel “Mondo Emerso”. Licia Troisi, nata a Roma nel 1980, è la scrittrice fantasy più conosciuta al mondo, grazie allo straordinario successo delle sue storie leggendarie del “Mondo Emerso”. La sua tesi di laurea aveva per tema le galassie nane, ha lavorato come astrofisica presso l'Università di Roma Tor Bergata e ha voluto divulgare parte del suo sapere in questo “romanzo”. Io personalmente lo definisco romanzo perché l’autrice è riuscita perfettamente ad attingere alle sue tecniche narrative (già usate nei suoi romanzi fantasy) e di conseguenza per tutta la lettura ho notato una grande narratività in ciascun capitolo. Inoltre questa forte componente narrativa si associa perfettamente a questo romanzo che si propone di accompagnarci in un viaggio con l’ausilio di alcune immagini: le più famose, le più belle e quelle che maggiormente hanno ispirato la fantasia dell’autrice. Quindi non soltanto immagini scientifiche dello spazio (come le meravigliose foto della Nasa) ma anche immagini storiche. Il libro di Licia non è un semplice saggio divulgativo non soltanto per la sua forte narratività, molto romanzesca, ma anche e soprattutto per la sua semplicità nell’esposizione. Un libro che può essere letto e compreso da tutti, poiché per ogni argomento viene riportata la sua storia scientifica rendendo di conseguenza la lettura molto più lineare e immediata. La scelta di analizzare nello specifico la storia della ricerca scientifica, di ogni immagine proposta nel libro, fa trapelare un grande messaggio. Quello di informarsi e continuare ad essere sempre al corrente della storia della ricerca scientifica per non cadere negli inganni delle fake news. In un periodo come questo non ci poteva essere un messaggio più saggio, infatti le tipologie di disinformazione che circolano attorno al virus sono molto complesse. Ecco, questo libro ci ricorda quanto sia importante informarsi e quanto sia necessario conoscere cos’è veramente la scienza. Imparare ad orientarsi tra le tante dicerie che si sentono, soprattutto in rete, e che vengono spacciate per scientifiche oggi è più importante che mai. Perciò come facciamo a capire se un’ipotesi è effettivamente scientifica oppure no? Un’ipotesi scientifica, oltre ad accordarsi con quello che già sappiamo, deve dirci anche qualcosa di nuovo sulla natura. Qualcosa che nessun’altra ipotesi aveva previsto o descritto prima, ma soprattutto un’ipotesi scientifica deve essere falsificabile. Se non c’è nessun modo in cui l’ipotesi potrebbe essere sbagliata, allora l’ipotesi dal punto di vista scientifico non ha nessun valore perché non spiega davvero nulla.
La divulgazione è lo scopo principale di questo libro. Un libro che inoltre fa capire che il lavoro dell’astronomo è quello di osservare immagini. Licia ci rivela cosa raccontano queste meravigliose immagini, quali scoperte straordinarie o misteri contengono. Queste immagini e la scienza ad essa correlata sono selezionate per mostrare fino a che punto la creatività umana può spingersi sotto la guida della curiosità. Il risultato è un libro semplice e informativo anche per i neofiti, incentrato sulla bellezza del cosmo, di conseguenza è impossibile non rimanerne affascinati.

      Melchiorri Maddalena I.i.s. Classico E Artistico Terni ( Terni, Umbria )

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IL TORTUOSO E FANTASTICO VIAGGIO NEI MEANDRI PIU’AFFASCINANTI DEL COSMO
Avete mai provato ad allargare la vostra visuale ed immaginare che cosa ci sia oltre l’idea che ormai ci siamo fatti del nostro mondo? Vi è mai capitato di pensare che forse la nostra casa, che siamo soliti chiamare “Terra”, non sia altro che una piccola goccia in un immenso mare di acqua, il nostro Universo?
Non così spesso, anche se involontariamente, ci poniamo questo genere di quesiti , rimanendo purtroppo nella nostra “caverna” fatta di ignoranza e pura apparenza che limita la nostra curiosità e la ricerca della verità.
Ma sento , seppur in piccolissima parte , di aver fatto un passo più in avanti, verso l’uscita della caverna, grazie al viaggio intrapreso con la lettura del libro “La sfrontata bellezza del cosmo” della scrittrice italiana Licia Troisi.
Mai mi era capitato di vedere l’Universo sotto una tale ottica e ne sono rimasta assai stupefatta, leggendo capitolo dopo capitolo e lasciandomi trascinare pagina dopo pagina per l’intero racconto.
Licia Troisi ci ha , infatti, condotto attraverso questo tortuoso ma al tempo stesso affascinante e piacevole viaggio nei meandri del Cosmo, svelandoci tutti i suoi misteri ,molti dei quali non ancora del tutto risolti ed illustrandoci le tappe fondamentali nella storia della ricerca astronomica. Tutti quei processi che ci sono stati illustrati hanno oggigiorno portato l’uomo ad una grande conoscenza dell’Universo e alla consapevolezza che in questo mondo non siamo soli.
Il testo è suddiviso in 14 capitoli, ognuno accompagnato da un’immagine, attorno alle quale si snoda la narrazione. Il nostro viaggio è ,dunque, ricco di punti fondamentali ai quali siamo approdati: partendo dal quadro di Giotto “Adorazione dei Magi” e dalla rappresentazione della stella cometa, siamo passati alle celebri scoperte di Galileo Galilei che hanno stravolto la storia dell’astronomia, ai famosi “canali” che hanno ingannato l’occhio di Schiaparelli, passando poi per galassie, stelle, pianeti, scoperte tecnologiche rivoluzionarie derivanti dall’ingegno degli scienziati ed arrivando infine a metodi di misurazione degli astri, alla scoperta della composizione delle stelle, ad un incontro “ravvicinato” con il Sole e la Luna e tanto altro ancora.
Ritengo che sia quel genere di libro che alla fine di ogni capitolo ti lascia con il desiderio e la voglia di conoscere di più e , inoltre, di continuare a sfogliare le sue pagine, arrivando finalmente a comprendere la sfrontata bellezza del Cosmo.

      Rocchi Benedetta I.i.s. Classico E Artistico Terni ( Terni, Umbria )

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“La sfrontata bellezza del cosmo” è un saggio scientifico di trattazione astronomica, pubblicato nel 2020 dalla scrittrice fantasy e astrofisica Licia Troisi.
L’autrice, attraverso quattordici immagini riguardanti il cosmo, ha tracciato in maniera quanto più completa ma di chiara comprensione allo stesso tempo, le tappe più importanti della storia dell’astronomia partendo dal XIV secolo: infatti in prima pagina compare l’adorazione dei Magi del celebre Giotto, che aveva qui rappresentato il prodigio che annunciava la nascita di Gesù, di cui si narra nei Vangeli, sotto forma di una stella cometa, stravolgendo la modalità di rappresentazione di tale fenomeno fino ad allora consueta.
L’analisi del rapporto tra l’uomo e il cosmo nel saggio parte proprio da qui, ma si potrebbe risalire moltissimo indietro nei secoli: infatti, il primo astronomo della storia è Talete di Mileto ( VII-VI secolo a.C.), ma l’uomo si è rivolto al cielo fin dai primi albori dell’umanità, cogliendo forse in questo un aspetto magico che ancora oggi rapisce la maggior parte di noi.
D’altronde l’autrice stessa esprime tale concezione in un passo del libro che tanto ho apprezzato, scrivendo “E guardare il mondo e l’Universo mi è sempre piaciuto. Ma capisco la sensazione di spaesamento...e a volte continuo a provarla quando penso alle profondità del cosmo, alla vastità sconfinata e muta dell’Universo. Credo sia giusto provarla. Fa parte dell’esperienza.” E ancora “L’Universo è bello, ma lo è in modo tremendo...È bello proprio perchè è vasto e terrificante, ed è giusto averne paura. È a questo che si devono il suo fascino e la sua grandezza, le molle che ci spingono a fare scienza. Perché capire è anche avere meno paura, o almeno imparare a rispettare ciò che temiamo.”
Sicuramente, infatti, conoscere il cosmo e in generale la natura, il mondo in cui ci troviamo a vivere, è fondamentale perché l’uomo, grazie alla consapevolezza del suo essere minuscolo di fronte a ciò che lo circonda, può relativizzare gli eventi che lo interessano senza lasciarsi trasportare dai suoi problemi, che potrebbero sembrargli insormontabili.
Perciò, sostenere che l'universo è bello non basta, dire che fa paura è normale ma soprattutto cosa può imparare l’uomo da questo? Certamente che, essendo egli parte di un tutto, di una vastità da una sfrontata bellezza, deve rispettare tutte le altre parti che la compongono.
Anche questa tematica, ovvero il rispetto dell’ambiente, è affrontata nel saggio dall'autrice che parla del riscaldamento globale come una “realtà scientifica, supportata da schiaccianti prove” presentandolo però in un’ottica interessante: fa notare, infatti, che non è esatto sostenere che stiamo distruggendo la terra, piuttosto la stiamo rendendo inabitabile per noi, ma non è ancora troppo tardi e anche la Troisi stessa ci invita a proteggere la nostra culla.
In conclusione, consiglio la lettura di questo saggio a tutti coloro che hanno voglia di compiere un interessantissimo viaggio nel cosmo, per percorrere insieme all’autrice tutte le illuminanti scoperte dell’uomo sull’argomento nei secoli.
Infatti, grazie al linguaggio alquanto semplice, nonostante alcuni termini tecnici che però la scrittrice riesce bene a spiegare rendendone la comprensione possibile a tutti, questo saggio costituisce un ottimo inizio per approcciarsi alla materia astronomica nutrendo la speranza che l’uomo possa in futuro sapere sempre di più su l’universo in cui egli è solo un puntino minuscolo.