Se siete tra quelli che adorano la matematica questo libro fa sicuramente per voi. Se appartenete, invece, alla schiera di coloro che la matematica la detestano, leggere questo libro è una scelta da prendere in seria considerazione: potreste, infatti, cambiare idea.
Per me, che amo la matematica, questo libro è un’occasione per scoprirne le infinite sfaccettature che essa può assumere e le infinite opportunità che essa può fornire - in termini scientifici ma anche e soprattutto umani - al di fuori dell’ambito prettamente scolastico.
Claudio Marini – laureato in Matematica e dottore di ricerca in Logica Matematica e Informatica Teorica – dal 2010 insegna Matematica e Scienze nella casa Circondariale di Siena. Ed è da questa sua particolare esperienza lavorativa che nasce questo libro: dal desiderio di trasformare una difficoltà (insegnare a detenuti di diverse etnie, religioni, età… studenti poco interessati e senza solide basi… studenti anomali, costretti alla quotidiana convivenza con solitudine, timore, ansia e desiderio di libertà) in una opportunità (fare apprezzare la grande bellezza della matematica a chi, fino ad allora, l’aveva considerata soltanto un arido esercizio e, al contempo, fornirgli uno strumento per liberare la mente dalle realtà quoditiane).
A dispetto di quanto dichiarato nel titolo le lezioni raccolte nel volume non sono “facili”. Facile invece è restarne affascinati e catturati; facile è la possibilità di apprenderle e studiarle con differenti livelli di comprensione e approfondimento; facile è il modo di porre la matematica facendola apparire, ora come “elegante costrutto” frutto della ricerca di uomini straordinari che hanno dedicato le loro vite e le loro intuizioni geniali alla costruzione di una scienza esatta, ora come un “gioco d’evasione” da giocare e rigiocare nei tempi morti della quotidianità, siano questi collocati nelle lunghe giornate tristi dei detenuti o nelle annoiate ore afose dei pomeriggi estivi di chi ha la libertà di andare in vacanza.
Le venti lezioni che compongono il testo sono tappe di un viaggio che conduce il lettore/discente alla scoperta della “matematica dei giganti”: dagli algoritmi arabi fino alla formula di Eulero per i poliedri, dalla matematica della sicurezza a quella dell’incertezza, dal Teorema di Fermat alla Congettura di Goldbach, dalla matematica dell’impossibile alla matematica del gioco, dagli inganni della statistica ai mostri logici delle antinomie e dei paradossi.
Ciascuna è strutturata in modo analogo alle altre, secondo una suddivisione in due parti: una prima, di più immediata comprensione, nella quale vengono esposti i fondamenti dell’argomento trattato e vengono poste delle domande abbastanza semplici con il fine di incuriosire e mettere alla prova il lettore/discente; una seconda (Oltre lo specchio), sicuramente più complessa e non alla portata di chiunque, dedicata all’approfondimento delle questioni trattate, nonché alla proposizione e soluzione di alcuni quesiti non con lo scopo di risolverli – dichiara l’autore nell’introduzione – bensì di sviluppare un atteggiamento critico e curioso nei confronti di problemi non banali.
Esse, inoltre, non hanno pretesa di essere esaustive e non hanno, quasi mai, correlazioni le une con le altre, non c’è dunque necessità di leggerle in ordine. E non c’è, invero, neanche necessità di leggerle tutte… ma ciò dipende da quanto grandi sono la vostra curiosità e il vostro bisogno di “evasione”.