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Vincitori Premio Asimov Edizione V 2019 - 2020








Matematica d’evasione


      Di Mauro Marianna Liceo Scientifico Statale " Leonardo Da Vinci " ( Reggio Di Calabria, Calabria )

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Se siete tra quelli che adorano la matematica questo libro fa sicuramente per voi. Se appartenete, invece, alla schiera di coloro che la matematica la detestano, leggere questo libro è una scelta da prendere in seria considerazione: potreste, infatti, cambiare idea.
Per me, che amo la matematica, questo libro è un’occasione per scoprirne le infinite sfaccettature che essa può assumere e le infinite opportunità che essa può fornire - in termini scientifici ma anche e soprattutto umani - al di fuori dell’ambito prettamente scolastico.
Claudio Marini – laureato in Matematica e dottore di ricerca in Logica Matematica e Informatica Teorica – dal 2010 insegna Matematica e Scienze nella casa Circondariale di Siena. Ed è da questa sua particolare esperienza lavorativa che nasce questo libro: dal desiderio di trasformare una difficoltà (insegnare a detenuti di diverse etnie, religioni, età… studenti poco interessati e senza solide basi… studenti anomali, costretti alla quotidiana convivenza con solitudine, timore, ansia e desiderio di libertà) in una opportunità (fare apprezzare la grande bellezza della matematica a chi, fino ad allora, l’aveva considerata soltanto un arido esercizio e, al contempo, fornirgli uno strumento per liberare la mente dalle realtà quoditiane).
A dispetto di quanto dichiarato nel titolo le lezioni raccolte nel volume non sono “facili”. Facile invece è restarne affascinati e catturati; facile è la possibilità di apprenderle e studiarle con differenti livelli di comprensione e approfondimento; facile è il modo di porre la matematica facendola apparire, ora come “elegante costrutto” frutto della ricerca di uomini straordinari che hanno dedicato le loro vite e le loro intuizioni geniali alla costruzione di una scienza esatta, ora come un “gioco d’evasione” da giocare e rigiocare nei tempi morti della quotidianità, siano questi collocati nelle lunghe giornate tristi dei detenuti o nelle annoiate ore afose dei pomeriggi estivi di chi ha la libertà di andare in vacanza.
Le venti lezioni che compongono il testo sono tappe di un viaggio che conduce il lettore/discente alla scoperta della “matematica dei giganti”: dagli algoritmi arabi fino alla formula di Eulero per i poliedri, dalla matematica della sicurezza a quella dell’incertezza, dal Teorema di Fermat alla Congettura di Goldbach, dalla matematica dell’impossibile alla matematica del gioco, dagli inganni della statistica ai mostri logici delle antinomie e dei paradossi.
Ciascuna è strutturata in modo analogo alle altre, secondo una suddivisione in due parti: una prima, di più immediata comprensione, nella quale vengono esposti i fondamenti dell’argomento trattato e vengono poste delle domande abbastanza semplici con il fine di incuriosire e mettere alla prova il lettore/discente; una seconda (Oltre lo specchio), sicuramente più complessa e non alla portata di chiunque, dedicata all’approfondimento delle questioni trattate, nonché alla proposizione e soluzione di alcuni quesiti non con lo scopo di risolverli – dichiara l’autore nell’introduzione – bensì di sviluppare un atteggiamento critico e curioso nei confronti di problemi non banali.
Esse, inoltre, non hanno pretesa di essere esaustive e non hanno, quasi mai, correlazioni le une con le altre, non c’è dunque necessità di leggerle in ordine. E non c’è, invero, neanche necessità di leggerle tutte… ma ciò dipende da quanto grandi sono la vostra curiosità e il vostro bisogno di “evasione”.

      Resta Vittoria Liceo Scientifico " Francesco Ribezzo " ( Francavilla Fontana, Puglia )

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In pochi comprendono che ancor prima di scontare la pena e di uscire da un qualsiasi istituto penitenziario quale la Casa Circondariale di Siena ci sono ben altre prigioni da vincere: prigioni senza guardiani o alte mura ma da cui evadere è comunque quasi impossibile… con passione e pazienza lo scrittore umbro Claudio Marini ci offre il suo aiuto invitandoci a prendere parte alle lezioni di evasione meno illegali che esistano; mettendo a frutto la sua quasi decennale esperienza di insegnamento a studenti “poco convenzionali” ci dimostra quanto sia speciale, appunto, la matematica.
Portare questa scienza nella mente di uomini senza alcuna base, disinteressati e per cui anche comprendere l’italiano è ostico, è una sfida. Ma se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto e così il professore intuisce che sono le menti stesse a dover giungere alla matematica per poi arrivare a trattarla come un riflesso involontario della ragione e smettere di guardarla con diffidenza come un’arida sequenza di calcoli e oscuri simboli. Ci riesce alla perfezione con la semplicità (chiave di volta dell’intero libro se vogliamo) con cui rende familiari personaggi come Gauss, Pitagora o Euclide.
Decide di salvare dalle loro quattro mura ciascuno di essi e ricorrendo ai più svariati esempi parla di teoremi, algoritmi e quesiti appartenenti alla “matematica dei giganti”.
Nonostante faccia spesso riferimento ai divulgatori scientifici e matematici di rilievo noti in tutto il mondo come Marcus du Sautoy, Simon Singh e Alessio Figalli sono proprio i riferimenti numerosissimi allo show televisivo “The Simpsons”, alla vita sentimentale di Alfred Nobel piuttosto che ai paradossi di Groucho Marx che ci fanno sorridere oltre che comprendere le sue venti lezioni di matematica.
Una matematica proposta in maniera innovativa che tende la mano a tutti i lettori, esperti e non, mettendoli alla prova, ponendo domande più o meno difficili con una chiarezza frutto di un lavoro di tessitura di interi anni (come ci racconta lo stesso autore).
Ogni capitolo viene strutturato allo stesso modo per delineare con chiarezza gli argomenti eppure non si cade in una ripetitiva nenia ma anzi si alimenta dalla prima pagina una genuina curiosità non solo per l’argomento successivo ma anche per l’espediente con cui questo verrà introdotto.
È la combinazione di questi elementi, il fatto che con naturalità si arrivi alla chiave di ogni concetto , che con ordinari esempi ci si senta accompagnati mano nella mano nel percorso che idealmente l’autore costruisce.
Può sembrare un azzardo affermarlo ma nel ventunesimo secolo la matematica ha mantenuto in verità la stessa accezione di sessanta o cinquanta anni fa quando questa era ridotta a un “Saper far di conto”; ci siamo evoluti e i programmi scolastici con noi, rispetto ad allora la matematica ha guadagnato importanza eppure continuiamo quasi involontariamente ad associare a questa scienza nient’altro che formule e calcoli ignorando quale filosofia ci sia dietro, quali grandi intuizioni si celino anche solo dietro la somma dei primi cento numeri .
Sono saggi come questo che forse potrebbero aiutare noi studenti (amanti della matematica e non) a uscire , a osare come delle aquile, ad andare oltre lo specchio(rifacendomi all’implicito invito che nel libro è rivolto ai più audaci per tentare gli esercizi più complessi), a evadere dunque dalle nostre prigioni .

      Mastrosimone Elisa Liceo Enriques ( Livorno, Toscana )

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"Matematica d’evasione" di Claudio Marini è una raccolta di idee, di storia delle intuizioni e anche di cultura, un libro che racconta un mondo enorme in piccole dosi. Venti, per la precisione.
La matematica in pillole, spiegazioni allusive ma asciutte, che lasciano al lettore la possibilità di liberare l’immaginazione sui grandi interrogativi ed i temi che interessano l’uomo dalla notte dei tempi con un approccio logico. Teoremi che si aprono su miti, esempi di logica alternativa, aneddoti e “mostri della logica”. Marini si arrampica sul pensiero analitico scalando anche le piramidi più impossibili della matematica.
Statistica e inganno sono studiate nelle loro relazioni, che scopriamo essere più strette di quanto si pensi; viene offerto uno scorcio della comprensione del mondo attraverso gli algoritmi. Non manca nemmeno il tema religioso, al quale l’autore approccia come un altro modo di vedere la matematica, non tanto nel concetto di Dio stesso, quanto per i segreti nascosti nei dogmi e i codici sacri, che destano oggi l’interesse di pochi.

Questo libro è un’idea che nasce dal bisogno dei detenuti di un carcere penitenziario di sentirsi lontano da dove sono, trasformata dal loro insegnante in una storia di portata notevole. Ogni argomento è affrontato con spirito critico e amore per il mistero, volto a cercare sempre la radice delle cose, e invitando noi a fare lo stesso.
In una sorta di maieutica, Claudio Marini ci conduce per mano alle risposte dei problemi che ci sottopone, facendosi alle volte così presente che vorremmo quasi porre a lui quesiti di nostra invenzione, attraverso le pagine.
I passaggi umoristici fanno di Matematica d’evasione un libro a tratti sottilmente divertente. Tra i molti temi toccati troviamo riferimenti ai Simpson (ai quali è dedicato un intero capitolo), barzellette sui matematici e gli ingegneri, aneddoti buffi.
Marini riesce a spiegarsi in un linguaggio orecchiabile, che rende il testo molto scorrevole.
Il suo è un ragionamento che non teme di sfidare il paradosso, dove tutto è possibile e l’intera concezione matematica potrebbe essere sfatata in un soffio. Anzi, sembra volerci suggerire, una volta caduto il castello di carte, si deve studiare la disposizione di queste sul tavolo, anziché tentare di rimetterle assieme.
Questo pensiero dimostra che non bisogna cercare certezze assolute, in quanto inesistenti, ma piuttosto indagare a fondo le cose che pensiamo di conoscere ed utilizzarle per scoprirne di nuove.
Il libro si chiude con una raccolta di teoremi e congetture, spiegate da Marini per chiarire che la matematica non è solo quella che si insegna nelle scuole, anzi.

La sua è un’esperienza di vita vera, è forse per questo che il suo stile d’insegnamento si adatta così bene alla realtà che racconta. La matematica si mostra duttile al mondo che conosciamo.
Le porte della riflessione sono aperte a chiunque, anche a chi della matematica ha ormai fatto un ricordo.
Ciò che il libro ci fa passare è che l’essere spettatori di qualcosa più grande di noi è tutt'altro che sminuente, e che possiamo in qualunque momento dilettarci ad approfondire qualsiasi aspetto della matematica, anche il più apparentemente piatto.

E questo è un concetto meno banale di quanto non sembri.
Il libro non ha la pretesa di insegnare, né di svelare.

Ma di ampliarvi la mente.

Siete pronti?